View Full Version : Fusione Banca Intesa-San Paolo si prende il 20% del mercato italiano
Fusione Banca Intesa-San Paolo si prende il 20% del mercato italiano
Sabato, 26 agosto
La fusione tra Banca Intesa e Sanpaolo IMI dara' vita a uno dei primi gruppi bancari europei, con una capitalizzazione di 65 miliardi di euro, e al ''leader indiscusso in Italia'' con oltre 6.000 sportelli, 13 milioni di clienti ed una quota di mercato in Italia mediamente del 20% in tutti i segmenti di attivita'.
La rete di sportelli, spiegano i due Istituti,''sara' capillare e ben distribuita su tutto il territorio, con quote di mercato superiori al 15% in 15 regioni e inferiori al 5% in sole 7 province''. Potrebbero essere fino a 600, invece, le filiali da dismettere. ''La razionalizzazione della presenza territoriale potra' comportare una riduzione fino a circa il 10% degli sportelli complessivi'' si legge in una nota congiunta.
Il nuovo gruppo avra' anche ''una presenza di rilievo in Europa Centro-Orientale'' attraverso la rete di 1.400 sportelli e di 6 milioni di clienti delle rispettive controllate. Il modello organizzativo ''rafforzera' il concetto di Banca dei Territori, con l'attribuzione di uno specifico territorio ad ogni marchio in regime di esclusiva; si procedera' inoltre all'integrazione delle reti di Banca Intesa e Sanpaolo IMI con unificazione del marchio dove non presenti con marchi locali''.
(canisciolti.info)
INTERNaTO89
30-08-2006, 07:53
Credo che la prima forza bancario rimanga cmq Unicredit.
La rete di sportelli, spiegano i due Istituti,''sara' capillare e ben distribuita su tutto il territorio, con quote di mercato superiori al 15% in 15 regioni e inferiori al 5% in sole 7 province''. Potrebbero essere fino a 600, invece, le filiali da dismettere. ''La razionalizzazione della presenza territoriale potra' comportare una riduzione fino a circa il 10% degli sportelli complessivi'' si legge in una nota congiunta.
cosa che tra l'altro è già avvenuta in occasione della creazione di Banca Intesa a partire da Cariplo, Ambrosiano e COMIT. ad esempio da me ci saranno al massimo 2 filiali contro le 4 di prima (comit + ambro + cariplo + san paolo).
c'è da dire che dove vivo io il rapporto tra nr banche e abitanti era da top ten in Italia... :D
mi domando quale sarà il nome. potrebbe essere qualcosa tipo "Intesa San Paolo" ma si pootrebbe arrivare a qualcosa di mistico tipo "Santa Intesa" :O :D
Se non sbaglio Intesa è quella con i costi medi di tenuta conto più alti, vediamo che ripercussione avrà la fusione.
Credo che la prima forza bancario rimanga cmq Unicredit.
No , la "Santa Intesa" sarà più grande :O
''La razionalizzazione della presenza territoriale potra' comportare una riduzione fino a circa il 10% degli sportelli complessivi''
Non parlano invece di quanto personale sarà tagliato ...
Già con la fusione di Intesa hanno fatto un massacro .
parlo da stipendiato del soggetto in questione:
ci si muove sempre più verso un oligopolio... come nel settore assicurazioni, carburanti, informazione ...
tutti contenti
e intanto l'atomizzazione della offerta (la domanda è sempre e solo stata atomizzata) sparisce sempre di più, e con essa la concorrenza fra "chi vende" che sola porta a sviluppare prodotti innovativi a minor costo.
tempi tristi per chi crede al liberismo economico e nella concorrenza.
No , la "Santa Intesa" sarà più grande :O
Non parlano invece di quanto personale sarà tagliato ...
Già con la fusione di Intesa hanno fatto un massacro .
mbhà...
è il gioco del teatrino...
il tyaglio oscilla sempre fra il 8% e il max 15%
per un motivo semplice semplice:
sotto l'8% loperazione figurerebbe come economicamente inutile (sul socialmente utile cè comunque da discutere a sfinimento) e questo non lo vogliono dichiarare nè le società interessate, nè i "consulenti esterni" lautamente pagati dalle stesse.
più del 15% nessuno lo dichiara visto che sarebbe mentire spudoratamente e che varrebbe sia a dimostrare una totale inettitudine del menagement attuale e precedente e una fragilità strutturale quantomeno preoccupanti.
niente di nuovo sotto il sole.
subvertigo
30-08-2006, 13:17
No , la "Santa Intesa" sarà più grande :O
Già... come si chiamerà la nuova banca? :D
Ominobianco
30-08-2006, 13:21
Banca Intesa-Sanpaolo sarà la più grande in Italia Unicredit però è più grande a livello europeo.
Banca Intesa e San Paolo si fonderanno formando una nuova banca che sarà la più grande in Italia con una capitalizzazione di Borsa da quasi 65 miliardi di euro, una rete da 7.700 sportelli e 115.000 dipendenti(al sesto posto per grandezza a livello europeo come banca).
L'Italia verrebbe ad avere un nuovo colosso bancario oltre a Unicredit(che però pur essendo italiana è più presente negli altri paesi europei che in Italia a differenza di Intesa-Sna Paolo) che dispone di 7.300 sportelli e 134.000 dipendenti(al quinto posto come grandezza a livello Europeo come banca).
Questa unione giunge in risposta di un invito del Governatore della Banca d'Italia Draghi che spronava appunto le grandi banche Italiane a fondersi per dar vita a grandi colossi bancari che potessero far concorrenza a quelli stranieri e potessero evitare di essere acquisiti da altri gruppi stranieri.
Una notizia valutata positivamente visto che a Piazza Affari Banca Intesa chiude a oltre il 7% e Sanpaolo a oltre il 6%.
Anche il governo promuove l'operazione.
Il presidente del Consiglio Romano Prodi dichiara: "Mi auguro che vada in porto perché è una bella cosa, una bella cosa davvero per il sistema bancario, consentirà di avere due gruppi di taglia internazionale: Unicredit e l'entità che nascerà dall'operazione''. E il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, pensa all'Europa: "Una grande banca italiana che avrà un ruolo importante anche sul mercato internazionale".
mbhà...
è il gioco del teatrino...
il tyaglio oscilla sempre fra il 8% e il max 15%
per un motivo semplice semplice:
sotto l'8% loperazione figurerebbe come economicamente inutile (sul socialmente utile cè comunque da discutere a sfinimento) e questo non lo vogliono dichiarare nè le società interessate, nè i "consulenti esterni" lautamente pagati dalle stesse.
più del 15% nessuno lo dichiara visto che sarebbe mentire spudoratamente e che varrebbe sia a dimostrare una totale inettitudine del menagement attuale e precedente e una fragilità strutturale quantomeno preoccupanti.
niente di nuovo sotto il sole.
Qui si parla di 15000 persone .
Forse è solo una voce , però ...
Avendo vissuto la fusione Intesa-Comit posso dire che le cifre reali sono solitamente assai superiori a quelle dichiarate , vedi la cessione Comit-Siel piuttosto che la sottile pressione fatta per "suggerire" alla gente che un cambiamento d' aria sarebbe positivo .
Tutta gente che non rientra negli "esuberi" , ma che non lavora più per Intesa .
Non parlano invece di quanto personale sarà tagliato ...
Già con la fusione di Intesa hanno fatto un massacro .
temo non pochi...
a detta di mio padre che ci ha lavorato per 30 anni le cose andavano molto ma molto meglio quando Cariplo era da sola, prima di fare Intesa con il credit agricole. non va infatti dimenticato che la banca è italiana, ma il capitale francese non è una percentuale irrisoria
temo non pochi...
a detta di mio padre che ci ha lavorato per 30 anni le cose andavano molto ma molto meglio quando Cariplo era da sola, prima di fare Intesa con il credit agricole. non va infatti dimenticato che la banca è italiana, ma il capitale francese non è una percentuale irrisoria
Si , ma quelli di Cariplo erano dei priviliegiati con contratti principeschi , e qualcuno alla fine doveva pagarli :O
Qui si parla di 15000 persone .
Forse è solo una voce , però ....
su 130.000 dipendenti !
fa l' 11% dei lavorori, ci siamo con quanto ho detto io.
volendo fare le cose senza sparimenti di sangue si può fare ... già solo con prepensionamenti di tre anni; il fondo nazionale c', anche se non copre totamente, il rimanente bisognerebbe ce lo mettessero le banche pescando dalla rivalutzione dei propri titoli.
volendo fare le cose con intellignza e sensibilità sociale , si può fare.
non so intesa.... ma in san paolo si assume ...
ergo si potrebbe porre uno stop alle assunzioni.
chiaro che invece si tenterà, temo, di far uscire a calci i più anziani e costosi senza garanzie per sostituirli con neo assunti con contratti a stipendio e tutela bassissimi... questo è in realtà il gioco.
le banche con la fsione non ci perdono di certo, solo voglio fare utili pure
rosicando sul costo del personale.... e rosicano a go-go ....
subvertigo
30-08-2006, 16:51
mmmm guardate un po qua: http://213.215.144.81/public_html/articolo_index_26243.html
titolo: MATRIMONIO TRA STOCK OPTION - NEL PROGETTO DI FUSIONE TRA INTESA E SANPAOLO SI SPOSANO UN PIANO DI STOCK OPTION DA 200 MILIONI DI EURO, UNO DEI PIÙ MUNIFICI MAI ASSEGNATI DA UN GRUPPO BANCARIO AI DIRIGENTI – NON BASTA: ALTRI BENEFICI SONO IN ARRIVO…
subvertigo
30-08-2006, 17:16
Senza contare, se non ricordo male la consistenza dei rispettivi pacchetti azionari posseduti dalle due banche, che il nuovo "soggetto" raccoglierà nelle sue mani circa il 44% di bankitalia. Se penso che ci si occupa da 15 anni del conflitto d'interessi di Berlusconi e su quello inerente bankitalia neppure una parola nonostante sia molto molto più grave non posso che ritrovarmi assai perplesso e tremendamente preoccupato dall'atteggiamento "furtivo e menzognero" della nostra intera classe politica.
ehm non infiliamo berlusconi dappertutto :D ... :fagiano:
Ma Bankitalia non si era "collettivizzata" con l'ultima riforma ? E' proprio una domanda dato che non ricordo se poi alla fine era stato approvato il progetto o no...
Ominobianco
30-08-2006, 17:18
Sono perplesso, i nostri politicanti si dicono, sia a dx che a sx, liberisti e poi permettono concentrazioni che viaggiano in direzione di monopoli e tartassano i tassisti. Come minimo trovo una palese e gravissima contraddizione condita di tanta ipocrisia nel comportamento di coloro i quali dovrebbero difendere gli interessi di tutti. Mi appare evidente la grave crisi della democrazia la quale oramai è degenerata in oligarchia.
Non è questione di monopoli.
In Italia di banche ne abbiamo fin troppe altro che monopoli.
Solo che in Italia le banche sono tutte piccole,medie,al massimo medio-grandi.
Grandi banche avevamo solo Unicredit.
Servono invece grandi banche per 2 motivi sostanzialmente:
-perchè servono grandi banche che riescano a far concorrenza e tenere testa alle altre grandi banche europee(unicredit è al quinto posto invece).
Ora possono competere a livello europeo infatti la nuova banca che nasce sarà al sesto posto per grandezza a livello di banche in europa.
-perchè sennò il nostro sistema bancario se rimane piccolo rischia di essere fagocitato da quello all'estero.
Basta che guardi il caso della banca Italiana BNL comprata dalla banca francese BNP Paribas o la Banca Popolare Italiana che stava per essere comrpata dalla banca Spagnola Banco Bilbao.
Se invece cresci impedisci che possano comprarsele.
Poi anzi se prima avevamo un monopolio di grandi banche dove c'era solo Univcredit adesso sono 2 le grandi banche.
subvertigo
30-08-2006, 17:21
Non è questione di monopoli.
In Italia di banche ne abbiamo fin troppe altro che monopoli.
Solo che in Italia le banche sono tutte piccole,medie,al massimo medio-grandi.
Grandi banche avevamo solo Unicredit.
Servono invece grandi banche per 2 motivi sostanzialmente:
-perchè servono grandi banche che riescano a far concorrenza e tenere testa alle altre grandi banche europee(unicredit è al quinto posto invece).
Ora possono competere a livello europeo infatti la nuova banca che nasce sarà al sesto posto per grandezza a livello di banche in europa.
-perchè sennò il nostro sistema bancario se rimane piccolo rischia di essere fagocitato da quello all'estero.
Basta che guardi il caso della banca Italiana BNL comprata dalla banca francese BNP Paribas o la Banca Popolare Italiana che stava per essere comrpata dalla banca Spagnola Banco Bilbao.
Se invece cresci impedisci che possano comprarsele.
Poi anzi se prima avevamo un monopolio di grandi banche dove c'era solo Univcredit adesso sono 2 le grandi banche.
Tutte queste esigenze/vantaggi per chi sono comunque? Per i cittadini? Boh... non direi.
Faccio una domanda ingenua: qual'è il vantaggio di avere grossi gruppi nazionali piuttosto che stranieri? Che "drenano" capitale all'estero investendolo e prestandolo poi entro i confini, facendo così crescere il paese? O cosa?
subvertigo
30-08-2006, 17:24
Faccio una domanda ingenua: qual'è il vantaggio di avere grossi gruppi nazionali piuttosto che stranieri? Che "drenano" capitale all'estero investendolo e prestandolo poi entro i confini, facendo così crescere il paese? O cosa?
eh quello che vorrei capire anch'io...
Alla fine le banche sono macchine succhiasoldi... che favoriscano miliardari nostrani o stranieri, sai che differenza... tanto poi i loro din din li usano per i loro affari, mica per far progredire il paese.... ed hanno le cassaforti in lussemburgo.
subvertigo
30-08-2006, 17:35
Anche la fiat vendeva all'estero, ora non so, praticamente in perdita, tanto che era remunerativo reimportare le auto perchè si pagavano meno di quelle vendute qui, e non vorrei che le banche seguissero il medesimo sentiero tenendo prezzi alti per noi e facendo concorrenza all'estero.
Beh questo mi pare inevitabile... Alla fine le aziende, comprese le banche, si adattano al mercato che trovano in ogni paese.
Nel nostro ingessatissimo mercato e con poche tutele del cliente ci sguazzano come poche...certo è anche colpa di chi non si sognerebbe mai di cambiare conto corrente perchè si crede di avere un certo feeling con il direttore di banca (come ai tempi di mia nonna)... e c'è ancora molta gente che crede di avere il direttore amico che per lui dà delle condizioni fantastiche... che poi magari son peggio dello standard per i nuovi clienti.
Io non vorrei fare pubblicità ma con la mia banca online ho assolutamente zero costi (solo il bollo) e tutto gratis (pure bonifici) e interesse 3%... cose da sogno per i conti delle grandi banche tradizionali.
Ominobianco
30-08-2006, 19:11
Beh nel momento in cui tu dai i tuoi soldi alla banca li gestisce lei e i capitali spesso finiscono nel paese d'origine della banca.
Inoltre se decide a chi dare mutui e a in che imprese investire una banca italiana può sotenere l'economia del paese.
Le imprese e l'economia di una paese si reggono su un sistema di banche quindi è conveniente che questo sistema sia italiano non tutto all'estero.
Poi per carità anche banche estere ben ben vengano perchè la concorrenza ci vuole sempre;basta che non facciano razzia e ci portino via tutto.
Si , ma quelli di Cariplo erano dei priviliegiati con contratti principeschi , e qualcuno alla fine doveva pagarli :O
vero
ma la pacchia è finita...
ho la sensazione che le assunzioni a tempo indeterminato siano diminuite, oltre agli stipendi naturalmente
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