IpseDixit
28-08-2006, 18:11
Continua l'estate calda nel bresciano...
BRESCIA - Li hanno trovati agonizzanti sul pavimento, sterminati da un gruppo assassino che stamani, alle otto, ha suonato alla porta della loro villa a Urago Mella, nel Bresciano. Gli hanno legato le mani e aperto la gola con un coltello. Hanno ucciso il padre, la madre e il figlio di 17 anni. Non è stata una rapina in villa finita male: è stato uno spietato regolamento di conti. I carabinieri non hanno più dubbi. La tragica estate di Brescia non è dunque terminata: sette morti in 17 giorni: Hina, la ragazza pachistana uccisa dal padre; Elena Lonati, uccisa dal sagrestano; il pittore Bresciani e, una settimana fa, un pachistano ucciso in una strada periferica forse da un paio di connazionali.
Il prefetto ha convocato d'urgenza il Comitato per l'ordine e la sicurezza. Con il procuratore capo ha avuto un lungo colloquio. Si sentirà anche con il sindaco e il presidente della Provincia. Tanti delitti in così poco tempo hanno messo in allarme la città, pacifico comune 190.000 abitanti, divisi tra aziende tessili e metalmeccaniche, al centro della Lombardia.
Marzenne Topar, 41 anni, di origine polacca, e il figlio Luca di 17 anni, erano seduti su un divanetto nella taverna della villa, le mani strette da fascette per elettricisti, i pigiami intrisi di sangue. Angelo Cottarelli, 56 anni, era ancora agonizzante, riverso sul pavimento all'ingresso della taverna; respirava a malapena. Il sangue che gli colava nella gola gli strozzava le parole. E' morto anche lui, poco dopo, in ospedale, senza dire chi l'ha ucciso.
Una vicina ha scoperto i cadaveri: stamani ha visto un gruppo di tre uomini, "mi sembravano stranieri", che hanno suonato al cancello dei Cottarelli. "ma non ci ho fatto caso". Si è insospettita invece quando ha visto l'uscio di casa dei vicini socchiuso: "Sono passata lì davanti e ho notato la porta che non era chiusa. Sono entrata e ho visto le seggiole rovesciate a terra, gli armadi erano spalancati e la roba era stata buttata ovunque. E loro non rispondevano. Li ho chiamati, Marzenne, Angelo... In taverna li ho trovati tutti e tre".
Era socio in un'agenzia immobiliare Angelo Cottarelli. In passato la Procura di Potenza lo aveva arrestato per un giro di ballerine dall'Est europeo, ma l'inchiesta lo aveva prosciolto e sulla sua fedina penale non compare alcuna condanna. Pure da un'altra inchiesta su presunti reati finanziari Cottarelli è uscito pulito. Solo maldicenze sul suo conto. Ma la polizia, oggi, dopo un delitto così brutale, non può scartare l'ipotesi che dietro la spedizione punitiva ci sia un collegamento con il passato recente della vittima.
(28 agosto 2006)
http://www.repubblica.it/2006/08/sezioni/cronaca/brescia-duplice-omicidio/brescia-duplice-omicidio/brescia-duplice-omicidio.html
BRESCIA - Li hanno trovati agonizzanti sul pavimento, sterminati da un gruppo assassino che stamani, alle otto, ha suonato alla porta della loro villa a Urago Mella, nel Bresciano. Gli hanno legato le mani e aperto la gola con un coltello. Hanno ucciso il padre, la madre e il figlio di 17 anni. Non è stata una rapina in villa finita male: è stato uno spietato regolamento di conti. I carabinieri non hanno più dubbi. La tragica estate di Brescia non è dunque terminata: sette morti in 17 giorni: Hina, la ragazza pachistana uccisa dal padre; Elena Lonati, uccisa dal sagrestano; il pittore Bresciani e, una settimana fa, un pachistano ucciso in una strada periferica forse da un paio di connazionali.
Il prefetto ha convocato d'urgenza il Comitato per l'ordine e la sicurezza. Con il procuratore capo ha avuto un lungo colloquio. Si sentirà anche con il sindaco e il presidente della Provincia. Tanti delitti in così poco tempo hanno messo in allarme la città, pacifico comune 190.000 abitanti, divisi tra aziende tessili e metalmeccaniche, al centro della Lombardia.
Marzenne Topar, 41 anni, di origine polacca, e il figlio Luca di 17 anni, erano seduti su un divanetto nella taverna della villa, le mani strette da fascette per elettricisti, i pigiami intrisi di sangue. Angelo Cottarelli, 56 anni, era ancora agonizzante, riverso sul pavimento all'ingresso della taverna; respirava a malapena. Il sangue che gli colava nella gola gli strozzava le parole. E' morto anche lui, poco dopo, in ospedale, senza dire chi l'ha ucciso.
Una vicina ha scoperto i cadaveri: stamani ha visto un gruppo di tre uomini, "mi sembravano stranieri", che hanno suonato al cancello dei Cottarelli. "ma non ci ho fatto caso". Si è insospettita invece quando ha visto l'uscio di casa dei vicini socchiuso: "Sono passata lì davanti e ho notato la porta che non era chiusa. Sono entrata e ho visto le seggiole rovesciate a terra, gli armadi erano spalancati e la roba era stata buttata ovunque. E loro non rispondevano. Li ho chiamati, Marzenne, Angelo... In taverna li ho trovati tutti e tre".
Era socio in un'agenzia immobiliare Angelo Cottarelli. In passato la Procura di Potenza lo aveva arrestato per un giro di ballerine dall'Est europeo, ma l'inchiesta lo aveva prosciolto e sulla sua fedina penale non compare alcuna condanna. Pure da un'altra inchiesta su presunti reati finanziari Cottarelli è uscito pulito. Solo maldicenze sul suo conto. Ma la polizia, oggi, dopo un delitto così brutale, non può scartare l'ipotesi che dietro la spedizione punitiva ci sia un collegamento con il passato recente della vittima.
(28 agosto 2006)
http://www.repubblica.it/2006/08/sezioni/cronaca/brescia-duplice-omicidio/brescia-duplice-omicidio/brescia-duplice-omicidio.html