PDA

View Full Version : Risorse del consumismo e degenerazioni personali e sociali...


raxas
24-08-2006, 23:06
Riporto qui la trascrizione di una trasmissione sul consumismo e danni che ha provocato e provoca, in maniera nascosta.
Si tratta di una trasmissione tenuta dal Prof. P i e t r o L o m b a r d o, psicologo pedagogista ed educatore, su RM, che si occupa di educazione nella famiglia offrendo riflessioni argomentate e approfondite.
(La trasmissione si tiene ogni 2 sabati circa, alle ore 21,00, ripeto dal Prof. P i e t r o L o m b a r d o)

Coloro che possono essere prevenuti su qualcosa che viene riportato da RadioMaria, li invito a leggere questa valutazione, critica e ragionata su quanto ci viene propinato da tempo, a nostra insaputa e di cui nessuno si prende la briga di fare, appunto, una critica, in questo caso ragionata nei vari punti in cui i "fatti" si sono articolati.

Lo spunto alla pubblicazione del testo trascritto di sotto, mi viene dal vedere qui sul forum diversi thread in cui si accusa il decadimento nei comportamenti soprattutto dei giovani e in generale nella società, e non ci si raccapezza da dove possono aver preso le mosse diversi fatti di cronaca, non tutti, ma la gran parte ed anche di costume-comportamenti e modi di vivere.

Diverse volte l' autore nelle sue trasmissioni e anche sul sito, educhiamo.com dove vengono riportate le trasmissioni ha avvertito di non usare frasi fuori dal contesto, e credo di averlo fatto mettendo il testo integrale della trasmissione audioregistrata.

Come potrete vedere si tratta di un periodo storico e di una storia sui comportamenti indotti dal consumismo abbastanza lunghi e su cui c'è da ragionare e ci si ragiona, alla luce di conoscenze che vanno dalla psicologia, alla sociologia, alla storia della religione.

Preciso che la trasmissione è del '93, voi direte che le cose sono cambiate un pò da allora, io direi che sono anche peggiorate tenendo conto di ciò che viene esposto, l'aggiornamento riguarderebbe l'evoluzione dei comportamenti, delle tecnologie e delle strategie di comunicazione "evolute" ma, ripeto, siamo sempre là...

La trasmissione di cui sotto riporto non è su una trattazione sulla pornografia, riguarda una "storia" del consumismo, leggendola e vedendo come si "evolvono" le varie tappe ci finisce inevitabilmente.

* = Vedi fine del testo.

------------------------------------------------------------------------------------

Dalla fine del '700, cioè con l'inizio della rivoluzione industriale in Inghilterra,
ha avuto inizio la produzione cosiddetta industriale che ha cambiato il problema della scarsità,
questo è importante da aver bene in mente perché, fino a quel periodo le persone vivevano nella cosiddetta povertà
(ma povertà non spirituale parliamo in questo caso proprio di povertà materiale)... ma dove sono avvenuti i cambiamenti più importanti?
Sicuramente sono avvenuti in Occidente, negli Stati Uniti ed in Occidente dopo la 2a^ guerra mondiale;
allora... pensate che... negli anni '50, in America i cittadini avevano un potere d'acquisto 5 volte superiore a quello di dieci anni precedenti,
e c'era un grossissimo problema, perchè il 50% dei beni di consumo non aveva uno smercio immediato;
da qui allora si fa luce un'idea, ed è quella di far ricorso alla psicologia per indurre a comprare le cose superflue... :
- "La macchina è quasi nuova?"...
- ... "Creiamo un invecchiamento psicologico".
allora c'è, per dire, un piccolo esempio,di una famosa casa automobilistica che aveva fatto una classica indagine e aveva ridotto il volume della
vendita delle sue automobili, bene, nel giro di 2 anni, questa casa che doveva incrementare le vendite,
addirittura diminuisce della metà le vendite del proprio prodotto, a questo punto, una ricerca psicologica più approfondita che cosa va a rilevare?
Rileva che il cliente compra non in base a motivi razionali, come si poteva pensare, ma, in base a motivi irrazionali, cioé, si scopre che, bisogna offrire dei motivi irrazionali ma efficaci di scelta, toccando attraverso l'immagine una corda nascosta;
ecco che ora arriviamo ad una prima conclusione che poi ci servirà come aggancio successivo: c'è un'ampia documentazione, che dà ragione ai pubblicitari, in cui si dice che la gente compra immagini, ed ora ci ricolleghiamo al tema sessualità e amore nella società delle immagini,
e cerca cioè in queste immagini una proiezione di sé, una contemplazione, un modello narcisistico tanto per intenderci, dove lui-lei si vede più bello, più forte, più desiderabile, dove crede, comprando quel prodotto, di poter ottenere determinati requisiti,
allora, i manipolatori introducono delle qualità, all'interno dei vari prodotti, che il compratore ama e riconosce o vorrebbe riconoscere,
cioé, l'immagine ideale che lui-lei vorrebbe avere di sé;

c'è però un osso duro per i pubblicitari: il senso di colpa per i lussi proibiti e le comodità, che era dovuto, siamo sempre negli anni '50 in America, a che cosa?
Alla tradizione puritana, per cui, più la gente, arrivano gli psicologi a questa conclusione, si stacca dalla tradizionale convinzione religiosa, più aumenta il potere di venita dei cosiddetti prodotti, questo è un punto fondamentale,
perchè fa capire che c'è un disegno ben preciso, allora a questo punto per i pubblicitari si impone l'obbligo di sradicare, negli Americani, la morale di origine religiosa.
Bisogna cioè tranquillizzare, in un certo senso, la coscienza del consumatore, quando spende in maniera insensata, ecco che allora si afferma, per la prima volta, una pubblicità senza etica, senza saldi principi (criteri) morali.
Il problema, però, da qui incomincia ad assumere proporzioni più vaste, in quanto, la spinta al consumo, non si limitava ad imporre prodotti inutili e non essenziali, ma a fornire un'immagine costruita dell'uomo, attraverso un insieme di prodotti che costituiscono, cioé uno stile di vita;
pensiamo ai giovani d'oggi,i quali si ritengono quasi orfani, quasi incompiuti se non hanno determinati oggetti, quando i giovani, oggi, se non hanno il motorino o la cosa firmata o il videoregistratore (...), etc.,
si sentono non appartenenti al mondo dei giovani,
[ripeto come farò in altri punti, che questa storia del consumismo risale al '93 ma oggi, contestualmente all'aver inglobato altri comportamenti cambiano gli oggetti, quindi sarà il cellulare e quant'altro (...) n.d.r. -riedit- non voglio dire che il cellulare non serva, ma sembra che la comunicazione sia passata in secondo piano rispetto ai modi di farla tecnologicamente in questo caso...]
ecco che allora la radio, la TV, i giornali, incominciano ad entrare in questo meccanismo, a favore del progresso consumistico...:
la morale religiosa viene abbandonata e viene sostituita...
con che cosa? Con le "immagini" dei mass-media che indicano nuove linee di condotta, ma soprattutto indicano nuovi valori di vita.
Questo è ancora più pericoloso, e allora il mercato arriva a proporre una combinazione di immagini in continua evoluzione, dando l'impressione di una crescita, cioé di una storia della propria persona, ma la persona in realtà è scomparsa, l'uomo perde le proprie caratteristiche;
voglio dire: gli oggetti non hanno più un significato per l'uso che se ne fa, ma è "soggetto" chi vive al ritmo degli oggetti,
per cui arriviamo al punto che gli strumenti prendono il sopravvento sulla creatività e libertà dell'uomo.
Questo rovesciamento è la prima metà del consumismo, cioè togliere l'interesse per le persone,
una chiusura in un mondo immaginario: la pornografia è un mondo immaginario,
che non è il mondo reale dei rapporti umani e crea per cui il concetto di solitudine:
l'uomo diventa sempre più solo, sempre più staccato dagli altri;
la seconda metà del consumismo è la cosiddetta perdita della realtà;
nella logica del consumismo, l'uomo non deve avere un contatto profondo con il mondo, ma deve nutrirsi solo della sua immagine.
Per cui il consumismo tende ad annientare la persona e la realtà in cui vive, perchè allora stupirsi
se molti non vengono scossi da immani disgrazie se per una commozione del momento?
Ma perchè le notizie e la pubblicità vengono mosse sullo stesso piano:...
cosa vuol dire? Che le notizie e la pubblicità forniscono lo spettacolo, cioé chiedono il consumo non l'intervento:
lo spettacolo serve per essere consumato; allora il mezzo di comunicazione attira a sé, ma non spinge alla realtà di cui propone l'immagine, può sembrare un controsenso, ma più uno quasi vede il dramma, quasi in quell'emozione di quel momento... si sente come partecipe, è come se avesse fatto una scarica del proprio impegno personale, ma più di tanto non fa
diventa uno spettacolo; lo abbiamo visto ... con la guerra Irak-USA del '91,
che era diventata una guerra spettacolo... anche la guerra è stata spettacolarizzata
(n.d.r.* queste considerazioni, lo ripeto, sono del '93, da allora le cose sono peggiorate, vedete la 2a (!) guerra in Irak...)

allora... su cosa si basa il consumismo? il consumismo non sta nel fatto di consumare nel benessere e nell'abbondanza,
che sono comunque traguardi positivi da un punto di vista storico per l'uomo, (Underlined d.r.*)
perchè la povertà apporta e lo vediamo oggi ('93) nel terzo mondo, a tutta una serie di situazioni che addirittura
possono delle volte purtroppo limitare la stessa sopravvivenza dell'uomo.
Il consumismo si basa su un senso psicologico di scarsità, cioé su un bisogno alimentato ad arte;
il bisogno di continuare a consumare...
come spezzare questo circolo vizioso?
Primo punto su cui vorrei dire [parla P.Lombardo]*, è che come famiglie dovremmo recuperare proprio quelle realtà che col consumismo ci vengono sottratte, e che sono la realtà del rapporto personale, con noi stessi, del rapporto sociale, per cui l'apertura al prossimo, al mondo e al rapporto soprattutto ovviamente al rapporto con Dio.
Per cui è importante essere con gli altri, non possederli.
Allora, qui adesso entriamo, più sul discorso della sessualità, perchè che cosa si scopre?
Si scopre che un'arma per poter vendere è proprio la sessualità; e si incominciava sull'arte della seduzione, per cui si usa la seduzione, nel proporre al pubblico femminile i cosiddetti oggetti di lusso*, esempio:
*[questa spiegazione è dei primi anni 90, e ancora le cose non erano degenerate...
ma basti a chi a quell'epoca si ricordi in questo esempio, di uno spot su un profumo.....]
i profumi che garantiscono un successo sessuale;
comprando quel profumo... c'era quella pubblicità qualche tempo fa che...,
gli uomini correvano dietro queste donne che si mettevano questo profumo;
però... ! cosa succede? succede che, a un certo punto, l'elemento sessuale,
nella pubblicità, si stacca solo dal discorso di seduzione,
ma incomincia a diventare determinante in tutte le offerte, cioé in tutti prodotti, non solo sul profumo...
allora la psicologia, incomincia ad indicare ai pubblicitari, come far leva sulla sfera sessuale dei compratori, perchè si scopre che la sfera sessuale, e noi questo lo sappiamo, nella vita di una persona, ha un'importanza fondamentale,
ecco che allora deriva il discorso del nudo, il millimetro dopo millimetro, per cui succede che questo nudo prende sempre più spazio, in esecuzione di un preciso programma di annientamento della morale tradizionale, principale ostacolo al consumismo
allora, il puritano
[in questa storia del "consumismo-pubblicità sui comportamenti", ci si riferisce ora, a quel passaggio negli anni '50: Stati Uniti]
cosa comprava?
Comprava solo le cose indispensabili, mentre il consumista tutto ciò che gli dà piacere, tutto ciò che esalta la sua persona, ecco che allora arrivano contro la morale tradizionale, addirittura, negli anni '50, delle statistiche di Alfred Kingsey...,
-un famoso professore di zoologia, di cui molti avranno sentito parlare- (n.d.PL *),
il quale incomincia, in maniera fredda, ad analizzare le abitudini sessuali degli americani, a questo punto, vengono pubblicati tutti questi rapporti, tutte queste statistiche e per la prima volta in America diventa lecito parlare della sessualità, considerata, una parte, fino a quel tempo, della vita di cui non bisognava parlare, perché c'era da vergognarsi, ma come se ne parlava?
questo è importante...: si parlava dell'attività sessuale in termini numerici,
cioé prescindendo dall'aspetto valoriale, cioé, prescindendo da che cosa entrava in campo, per cui, quando veniva pubblicato che il 90% dei giovani praticava l'autoerotismo (-masturbazione e simile- (n.d.r. *))
si era arrivati alla conclusione:
"siccome il 90% dei giovani pratica l'autoerotismo, questo è uno sfogo...
[notate il contesto, non giustificate la conclusione cui si voleva far pervenire...(n.d.r. *)]
... positivo, sano ed accettabile" e per cui si incominciava ad introdurre il concetto che "tutto sommato,
la pratica dell' autoerotismo è una pratica normale, che fa parte dello sviluppo"...
non considerando le implicazioni da un punto di vista di crescita psicologia che sull'individuo, poteva avere questo.
Allora, per fare le statistiche si eliminano i valori che entrano in campo (il campo della statistica):
ecco che, l'abbandono dell'idea di peccato, diventa ancora più indispensabile,
quando arriviamo ad uno dei più grandi business della storia del consumismo, che è quello della pillola.
Infatti questo è stato ed è uno dei più grandi affari
[dal '93 ad oggi i fronti di intervento su cui vendere sono aumentati, vedi "farmaci anticoncezionali" nuovi ed ambiti -genetica- nuovi(n.d.r.)*]
in quanto con questo anticoncezionale che interrompeva l'evoluzione,
... dopo 10 anni della messa sul mercato, ben sei milioni di donne incominciano ad usarla.

- la trasmissione continua ma non trovo il carteggio e dovrei sbobinarla, cosa che non posso fare adesso per mancanza di tempo.

come riflessioni io considererei che ciò che viene presentato come libertà ed evoluzione ha tutt'altro interesse,
si cavalca solo (questa è, e credo che non sia solo una mia, riflessione) la voglia di liberarsi del consumatore ma non offrendo una visione del mondo integrata (edit: questo termine è fuori luogo, bisognerebbe sapere come stare attenti e magari usare o non comprare o vedere\non vedere certe trasmissioni) e nuova, per cui, come si dice comunemente, andando avanti chissà dove andremo a finire... a seguir loro...
ancora una riflessione personale e dico che a me basta aver saputo come si sono "generate" certe situazioni da diffidarne abbastanza, ci sarebbe da fare una storia ancora più recente di queste strategie dei mass-media, spero che qualcuno addentro magari a qualche corso universitario sulle comunicazioni di massa e della pubblicità possa aggiornarci, sempre che le strategie (edit: direi: i corsi universitari) non siano diventate al servizio del mercato e dell'industria.

*
n.d.PL : nota di (del Prof.) P i e t r o L o m ba r d o
n.d.r.:= nota di r.=iniziale del mio nick

P.S. mi scuso per la formattazione non conforme alla pagina del thread ma ho trascritto il testo sull'utility blocco note ed ho poco tempo anche per editare...
P.P.S. se vedete che l'edit è ancora successivo è perchè ho adeguato la formattazione del testo alla pagina.

andreasperelli
25-08-2006, 13:30
L'introduzione sul superamento della scarsità di beni è corretta, ed è corretta anche la considerazione che la "pubblicità" è stata inventata per aumentare i consumi dei beni creati dalla nuova abbondanza.

Io però continuo a non capire dove sta il declino morale della gente indotto dalla "pubblicità", mi sembra che quanto a morale stavamo messi molto male anche prima, anche dal punto vista della morale cristiana:

- percentuale altissima di figli illeggitimi
- prostituzione dilagante (e ben accettata nelle ipocrisie famigliari)
- matrimoni decisi dai genitori
- sull'autoerotismo non ho mai letto analisi storiche... ma penso che fosse ben diffuso anche allora
- corruzione
- guerre con soldati mandati al macello
- ....

e sto citando a braccio... ora mi sembra che rispetto a queste cose siamo messi molto meglio ora... o sbaglio? questo declino morale non lo vedo... al limite potremmo essere "stabili"

Ora sicuramente i pubblicitari avranno la colpa di diffondere modelli eccessivamente orientati ad un'edonismo, ma da lì a dire che hanno distrutto la morale religiosa ce ne vuole... mi sa tanto che la morale religiosa non c'è mai stata, al limite quello che hanno distrutto è l'ipocrisia religiosa.

sider
25-08-2006, 13:40
Ma è professore in cosa?
Mai letto tante cavolate una dietro all'altra.
Purtroppo è lungo, mi piacerebbe rispondere pezzo per pezzo, ma ci vuole 1 ora minimo.
Specialmente la parte sulla sessualità è semplicemente ridicola. Basta aver studiato un pò di psicologia per smontare tutte quelle cavolate .

raxas
25-08-2006, 16:01
L'introduzione sul superamento della scarsità di beni è corretta, ed è corretta anche la considerazione che la "pubblicità" è stata inventata per aumentare i consumi dei beni creati dalla nuova abbondanza.


Io però continuo a non capire dove sta il declino morale della gente indotto dalla "pubblicità", mi sembra che quanto a morale stavamo messi molto male anche prima, anche dal punto vista della morale cristiana:
- percentuale altissima di figli illeggitimi
- prostituzione dilagante (e ben accettata nelle ipocrisie famigliari)
- matrimoni decisi dai genitori
- sull'autoerotismo non ho mai letto analisi storiche... ma penso che fosse ben diffuso anche allora
- corruzione
- guerre con soldati mandati al macello
- ....

e sto citando a braccio... ora mi sembra che rispetto a queste cose siamo messi molto meglio ora... o sbaglio? questo declino morale non lo vedo... al limite potremmo essere "stabili"

Ora sicuramente i pubblicitari avranno la colpa di diffondere modelli eccessivamente orientati ad un'edonismo, ma da lì a dire che hanno distrutto la morale religiosa ce ne vuole... mi sa tanto che la morale religiosa non c'è mai stata, al limite quello che hanno distrutto è l'ipocrisia religiosa.

Io invece continuo a non capire, sempre, visto che nelle obiezioni ci si mischia tutto, senza criteri, e mettendo fatti i più svariati e per nulla pertinenti, perchè si identifica la morale religiosa come conducente in questo caso a:
- il fatto di avere figli illegittimi (il discorso su anticoncezionali è una cosa derivante da diverse "concezioni" della propria vita...)
- prostituzione ed ipocrisie familiari
- matrimoni decisi dai genitori
- dell'autoerotismo non si tratta come un'analisi storica, ma è qualcosa che è incentivata e con piacere da tutto ciò con cui si è impostato l' "iter consumistico" e certamente quando si vede un'immagine in tv, su riviste o dove si trovi che arrivi a suscitare un certo "interesse", certo non c'è il disclaimer - non autoerotizzarsi- o come si voglia... e certamente in genere si vuole indurre una certa attenzione, esclusiva, verso la propria persona
- corruzione (che c'entra?)
- forse volete dire sul fatto di avallo in extremis di guerre... non mi sembra così automatico visto che purtroppo le situazioni arrivano ad una complessità di rapporti e la risposta è su una complessità troppo vasta,
e dimmi tu se per il consumismo si sono evitate guerre piuttosto... in nome di quale libertà...

la morale religiosa, d'accordo, può essere, ma è un discorso in genere, che non c'è mai stata perfettamente, ma ci si corregge, in maniera critica.

Sul fatto che oggi siamo messi molto meglio direi di sì, ma il male è cambiato direi che oggi c'è un male più nascosto ed invisibile, per questo non c'è tutta questa emergenza e se uno prova a dire qualcosa viene preso per bigotto, nemico del progresso etc..., vedi tu se uno si metta a seguire pedissequamente, per esempio, un esempio perfettamente calzante, le trasmissioni di mediaset, di cui ci si lamenta e a ragione, o tutti quegli stili di comportamento proposti in mala fede... dove arriva...

sempre il Prof. PL , afferma, non perchè lo dice lui, ma perchè è giusto, che la libertà non è un fine, ma uno strumento per arrivare a ciò che è giusto per ognuno, e ciò che è giusto non lo si ha immediatamente o lo si sente immediatamente a disposizione, ancora ci si deve arrivare, nel percorso di ognuno, vedi tu se uno nella crescita psicologica si mette senza guide ad andare dietro ai vari stili di comportamento proposti e rappresentati, e per che cosa poi?
dimmi se quello che ti propongono ha qualcosa per il tuo interesse...

Darkel83
25-08-2006, 16:02
Ho letto solo le prime 3 frasi, scusa la superficialità.
Ma stò professorone è amico tuo o sei proprio tu?
ciao

raxas
25-08-2006, 16:11
Ma è professore in cosa?
Mai letto tante cavolate una dietro all'altra.
Purtroppo è lungo, mi piacerebbe rispondere pezzo per pezzo, ma ci vuole 1 ora minimo.
Specialmente la parte sulla sessualità è semplicemente ridicola. Basta aver studiato un pò di psicologia per smontare tutte quelle cavolate .
io non sono nè un santo e nemmeno un bigotto e se seguo certe riflessioni lo faccio per profonda convinzione, avendo verificato che seguire certe cose non ne vale la pena...
i modelli ed eccitazioni proposti li lascerei a chi li fa, consapevole che sono solo in mala fede, nel caso peggiore,
nel caso migliore inconsapevoli...
ti inviterei a seguire una trasmissione, ora qui sto proponendo qualcosa su una certa concezione tua, a me e al Prof. PL, non sto qui a dire dei suoi interventi in scuole su metodi di studio, su educazione nella famiglia, su consulenze, su corsi e stage..., non è il fine quello di mostrare i suoi titoli o le sue compentenze, (dicevo: a me e al Prof. PL citato, non viene nulla)
ti posso solo invitare a seguire radiofonicamente una sua trasmissione, badando che non è un pulpito da cui seguire direttive, ed eventualmente anche a telefonargli sul tema...

raxas
25-08-2006, 16:16
Ho letto solo le prime 3 frasi, scusa la superficialità.
Ma stò professorone è amico tuo o sei proprio tu?
ciao
non sono io, non è conoscente mio o "uno" di cui sto proponendo qualcosa per interesse...

e guardate...:
la comunicazione esige i suoi tempi e la convinzione in quello che si dice di colui che parla, a me queste cose mi sembrano evidenti visto che le ho sentite, dovrei allegare l'audio ma non è cosa fattibile da me, in questo momento,
ripeto e lo ripeto ora per le simili osservazioni a venire: provate a seguire una sua trasmissione:
_non è un pulpito
_non si deve seguire pedissequamente
le trasmissioni sono su problemi dei giovani,
ripeto che ad indicare queste cose, così, senza una richiesta da parte vostra, automaticamente sembra una cosa gratuita e senza valore...

Darkel83
25-08-2006, 16:23
non sono io, non è conoscente mio o "uno" di cui sto proponendo qualcosa per interesse...

e guardate...:
la comunicazione esige i suoi tempi e la convinzione in quello che si dice di colui che parla, a me queste cose mi sembrano evidenti visto che le ho sentite, dovrei allegare l'audio ma non è cosa fattibile da me, in questo momento,
ripeto e lo ripeto ora per le simili osservazioni a venire: provate a seguire una sua trasmissione:
_non è un pulpito
_non si deve seguire pedissequamente
le trasmissioni sono su problemi dei giovani,
ripeto che ad indicare queste cose, così, senza una richiesta da parte vostra, automaticamente sembra una cosa gratuita e senza valore...

No grazie, preferisco RAI Nettuno.
Ciao prof

raxas
25-08-2006, 16:30
No grazie, preferisco RAI Nettuno.
Ciao prof
certo, anch'io ho una marea di corsi, scaricati, di RAI Nettuno,
su psicologia, sociologia e simili,
molti li devo ancora vedere,
però peccato che questi professori non interagiscono,
o almeno se tu li conosci personalmente qualche spiegazione te la possono anche dare,
bada: spiegazione
ma forse anche consigli...
ma gratuitamente?
non sto a dire che tu abbia problemi o bisogni di consigli...
volevo solo porre l'attenzione sulla disponibilità ad insegnare qualcosa alla persona,
e non allo:
- studente,
- al corsista,
- multimediale che sia...
...

sider
25-08-2006, 16:55
Continuo a rileggere il tuo primo post e vedo una serie di ovvietà e banalità con l'intermezzo di affermazioni quanto meno acrobatiche da parte dell'esimio prof.
Scusa la franchezza.

raxas
25-08-2006, 17:11
Continuo a rileggere il tuo primo post e vedo una serie di ovvietà e banalità con l'intermezzo di affermazioni quanto meno acrobatiche da parte dell'esimio prof.
Scusa la franchezza.
può darsi, ma nell'intercalare delle questioni... penso che se tu sentissi l'audio potresti essere convinto diversamente,
nella comunicazione del pensiero è importante come viene riportato, la convinzione che essa ha e suscita di conseguenza... perchè se no uno legge ha solo il proprio eco... e non c'è il grado di convincimento di una altra persona... purtroppo questo vale per le cose sia positive che negative, ma io, preliminarmente, una ascoltata ad una trasmissione gliela darei.
forse questo sabato alle 21 c'è ne sarà una, se poi è su educazione rivolta a giovani, famiglia o studenti non lo so... e ci sono nella seconda parte anche telefonate di persone, anche giovani, non esattamente cattolici, che chiedono su dubbi e problemi vari. e con questo ho portato il lavoro al prof. PL. :D ma una mano la ha sempre data...

raxas
25-08-2006, 17:13
ho aggiunto le ultime due righe al post sopra.

andreasperelli
25-08-2006, 17:44
Ho letto solo le prime 3 frasi, scusa la superficialità.
Ma stò professorone è amico tuo o sei proprio tu?
ciao

beh, le prime tre frasi sono più che corrette. Niente di innovativo, ma cmq enunciazioni corrette che fa sempre bene ricordare.

Sul fatto che oggi siamo messi molto meglio direi di sì,

Ok, allora su questo io e te siamo d'accordo. Ma guarda che il tuo professore dice il contrario. E cito: "la morale religiosa viene abbandonata e viene sostituita..."

ma il male è cambiato direi che oggi c'è un male più nascosto ed invisibile, per questo non c'è tutta questa emergenza e se uno prova a dire qualcosa viene preso per bigotto, nemico del progresso etc...,

Hai parlato con la gente sbagliata... ci sono e ci saranno sempre persone ragionevolo pronte ad ascoltarti senza darti del " bigotto, nemico del progresso etc..., "

vedi tu se uno si metta a seguire pedissequamente, per esempio, un esempio perfettamente calzante, le trasmissioni di mediaset, di cui ci si lamenta e a ragione, o tutti quegli stili di comportamento proposti in mala fede... dove arriva...

La gente segue quello che vuole... sinceramente i modelli proposti dalla televisione non li condivido neanche un po. Ma sinceramente non mi sembrano così pericolosi, i valori fondamentali mi sembrano mantenuti.

Più che pensare ai modelli proposti dalla televisione, penserei alla famiglia e al sistema scolastico che probabilmente non fornisce strumenti di lettura critica dei contenuti televisi.

raxas
25-08-2006, 18:34
beh, le prime tre frasi sono più che corrette. Niente di innovativo, ma cmq enunciazioni corrette che fa sempre bene ricordare.

Ok, allora su questo io e te siamo d'accordo. Ma guarda che il tuo professore dice il contrario. E cito: "la morale religiosa viene abbandonata e viene sostituita..."
- lo dicevo nel senso delle emergenze materiali, il male, additato, è più nascosto, mi pare, se sei un pò addentro nella tematica, come mi pare di capire, che la pianificazione con cui tutto è stato preparato non è casuale,
adesso, se il presentare un prodotto contro la tradizione religiosa puritana, la quale volendo puoi dire che è un eccesso, è appunto una reazione contro questa tradizione puritana, hanno fatto di tutta un'erba un fascio e conseguentemente non si scampa al giudizio contro il convincimento consumistico, sia che a parlare sia un puritano, sia un cattolico...

Hai parlato con la gente sbagliata... ci sono e ci saranno sempre persone ragionevolo pronte ad ascoltarti senza darti del " bigotto, nemico del progresso etc..., "

- va bene. cmq prova a seguire una trasmissione come ho già detto.

La gente segue quello che vuole... sinceramente i modelli proposti dalla televisione non li condivido neanche un po. Ma sinceramente non mi sembrano così pericolosi, i valori fondamentali mi sembrano mantenuti.

- a me sembra che a seguire quello che vuole, la gente non fa, sempre, quello che è obiettivamente giusto.
vedi un pò le persone che emulano, che si presentano a quei concorsi, trasmissioni televisive, grandifratelli, che vedono reality e falsities varie.
per te non è un problema visto che non li segui.
ma la strada del convincimento parte da molto lontano per finire chissà dove.
pensa che ci sono persone che come modelli hanno solo la tv.
che i valori fondamentali siano mantenuti non mi sembra così evidente, ad esempio le trasmissioni tipo lucignolo e simili stronzate varie tu pensi che le persone intervistate o inquadrate in un certo ambito di comportamenti non si sentano legittimate a fare ancora più approfonditamente quello che fanno?
e che questo non si trasmette anche a chi vede? non dico a tutti.
i valori mantenuti bene,
è bene quando si vuole dichiarare,
ma a volte sono scambiati, senza sapere come...

Più che pensare ai modelli proposti dalla televisione, penserei alla famiglia e al sistema scolastico che probabilmente non fornisce strumenti di lettura critica dei contenuti televisi.
- bene e allora il problema non è forse che della critica alla tv non gliene importa nulla?
devono solo rappresentare, edulcorare, far sognare (falsamente), poi chi ci cade non ha importanza, diranno che magari è colpa di chi ci cade, ma anche "loro" hanno colpa, e per loro mi riferisco agli staff e agenzie nate al proposito che preparano notizie, spettacoli e tutto quello che c'è intorno presentandoli in un voluto modo.
dietro le scene, preparate e rappresentate, c'è Molta malafede.

raxas
02-09-2006, 20:27
se volete seguire una trasmissione, non è il prof. Lombardo che sta trattando, ma si sta parlando di educazione e di televisione...
sintonizzatevi sui 96mhz.

Darkel83
02-09-2006, 20:32
Scusa ma ora stò ascoltando una cosa culturalmente molto + rilevante (2pac - ambitionz as a ridah)
ciao

raxas
02-09-2006, 20:51
Scusa ma ora stò ascoltando una cosa culturalmente molto + rilevante (2pac - ambitionz as a ridah)
ciao
ti ripeto io non sono un bigotto e nemmeno un santo,
non so che cosa stai vedendo o sentendo,
ma non mi sembra qualcosa di esattamente culturale anzi scommetterei che la tua è una provocazione
http://it.wikipedia.org/wiki/All_Eyez_on_Me
anzi se mi sono sbagliato dimmi che c'è di buono...
e poi, che mi sembra non centri con la tua nota, se io volessi beneficiare di consigli ed aiuto non mi rivolgerei a chi è, SOLAMENTE, culturalmente importante nel senso di approfondimenti e studi

adesso stanno parlando di satanismo e musica relativa.

vorrei solo offrire un'occasione di riflessione per qualche tema che c'è stato qui sul forum

Darkel83
02-09-2006, 21:02
ti ripeto io non sono un bigotto e nemmeno un santo,
non so che cosa stai vedendo o sentendo,
ma non mi sembra qualcosa di esattamente culturale anzi scommetterei che la tua è una provocazione
http://it.wikipedia.org/wiki/All_Eyez_on_Me
anzi se mi sono sbagliato dimmi che c'è di buono...
e poi, che mi sembra non centri con la tua nota, se io volessi beneficiare di consigli ed aiuto non mi rivolgerei a chi è, SOLAMENTE, culturalmente importante nel senso di approfondimenti e studi

adesso stanno parlando di satanismo e musica relativa.

vorrei solo offrire un'occasione di riflessione per qualche tema che c'è stato qui sul forum

Un testo di 2pac culturalmente vale + di 1000 parole che hai riportato quà sopra, non è una provocazione.
Non è che devi avere il titolo di prof. per dire cose che hanno una rilevanza culturale.
ciao

raxas
02-09-2006, 21:10
Un testo di 2pac culturalmente vale + di 1000 delle cose che hai riportato quà sopra, non è una provocazione.
sinceramente non conosco tupac e i suoi testi,
ma la ritengo una affermazione gratuita ed esagerata, non mi pare che poi si rivolga a trattare con qualcuno e ad educarlo, che poi è sempre una fatica, vedi un pò se il gruppo che piace, il cantante che piace, ti possa proporre una cosa che per te è un sacrificio, ma quando mai?
non ci penserebbe nemmeno una volta.

raxas
02-09-2006, 21:12
invece vediamo quanto sono rare le guide che proponendoti qualcosa, lo Sappiano fare con criterio e con attenzione

Darkel83
02-09-2006, 21:16
sinceramente non conosco tupac e i suoi testi,
ma la ritengo una affermazione gratuita ed esagerata, non mi pare che poi si rivolga a trattare con qualcuno e ad educarlo, che poi è sempre una fatica, vedi un pò se il gruppo che piace, il cantante che piace, ti possa proporre una cosa che per te è un sacrificio, ma quando mai?
non ci penserebbe nemmeno una volta.

Spero tu capisca l'inglese

2pac - changes

Come on come on
I see no changes wake up in the morning and I ask myself
is life worth living should I blast myself?
I'm tired of bein' poor & even worse I'm black
my stomach hurts so I'm lookin' for a purse to snatch
Cops give a damn about a negro
pull the trigger kill a nigga he's a hero
Give the crack to the kids who the hell cares
one less hungry mouth on the welfare
First ship 'em dope & let 'em deal the brothers
give 'em guns step back watch 'em kill each other
It's time to fight back that's what Huey said
2 shots in the dark now Huey's dead
I got love for my brother but we can never go nowhere
unless we share with each other
We gotta start makin' changes
learn to see me as a brother instead of 2 distant strangers
and that's how it's supposed to be
How can the Devil take a brother if he's close to me?
I'd love to go back to when we played as kids
but things changed, and that's the way it is

[Bridge w/ changing ad libs]
Come on come on
That's just the way it is
Things'll never be the same
That's just the way it is
aww yeah
[Repeat]

[2]
I see no changes all I see is racist faces
misplaced hate makes disgrace to races
We under I wonder what it takes to make this
one better place, let's erase the wasted
Take the evil out the people they'll be acting right
'cause both black and white is smokin' crack tonight
and only time we chill is when we kill each other
it takes skill to be real, time to heal each other
And although it seems heaven sent
We ain't ready, to see a black President, uhh
It ain't a secret don't conceal the fact
the penitentiary's packed, and it's filled with blacks
But some things will never change
try to show another way but you stayin' in the dope game
Now tell me what's a mother to do
bein' real don't appeal to the brother in you
You gotta operate the easy way
"I made a G today" But you made it in a sleazy way
sellin' crack to the kid. " I gotta get paid,"
Well hey, well that's the way it is

[Bridge]

[Talking:]
We gotta make a change...
It's time for us as a people to start makin' some changes.
Let's change the way we eat, let's change the way we live
and let's change the way we treat each other.
You see the old way wasn't working so it's on us to do
what we gotta do, to survive.

[3]
And still I see no changes can't a brother get a little peace
It's war on the streets & the war in the Middle East
Instead of war on poverty they got a war on drugs
so the police can bother me
And I ain't never did a crime I ain't have to do
But now I'm back with the blacks givin' it back to you
Don't let 'em jack you up, back you up,
crack you up and pimp slap you up
You gotta learn to hold ya own
they get jealous when they see ya with ya mobile phone
But tell the cops they can't touch this
I don't trust this when they try to rush I bust this
That's the sound of my tool you say it ain't cool
my mama didn't raise no fool
And as long as I stay black I gotta stay strapped
& I never get to lay back
'Cause I always got to worry 'bout the pay backs
some buck that I roughed up way back
comin' back after all these years
rat-tat-tat-tat-tat that's the way it is uhh




Ciao :p

raxas
02-09-2006, 21:56
Spero tu capisca l'inglese

2pac - changes


Ciao :p
mi sembra una denuncia del modo in cui vengono trattati i neri, un malessere sociale con accuse rivolte a polizia, ed avvaloramenti o forse denuncia di negativi comportamenti sociali quali vendita di droga (!?!) o forse considerazioni sull'ineluttabile stato di cose del suo stato di "nero" * non riesco a distinguere...
ma mi sembra che ci sia, anche, nonostante tutto, un rimando ad uno stato, prima perduto, ma anche rivendicato di maggiore giustizia
ma in che modo vorrebbe trovare questo?
mi pare che si fermi ad una denuncia, spero che non avvalori la vendita di droga ed omicidi vari.
se denuncia, ha ragione di farlo, ma da qui a vedere il legame con la vita odierna di ognuno mi pare troppo marcato come caso...

cmq ad ogni modo:
------------
Come on come on
I see no changes wake up in the morning and I ask myself
is life worth living should I blast myself?
I'm tired of bein' poor & even worse I'm black
my stomach hurts so I'm lookin' for a purse to snatch
Cops give a damn about a negro
pull the trigger kill a nigga he's a hero
*Give (chi dà il crack=droga? denuncia o impossibilità di fare altrimenti dato un malessere sociale...?) the crack to the kids who the hell cares
one less hungry mouth on the welfare
First ship 'em dope & let 'em deal the brothers
*give 'em guns step back watch 'em kill each other
It's time to fight back that's what Huey said
2 shots in the dark now Huey's dead
I got love for my brother but we can never go nowhere
unless we share with each other
We gotta start makin' changes
learn to see me as a brother instead of 2 distant strangers
and that's how it's supposed to be
How can the Devil take a brother if he's close to me?
I'd love to go back to when we played as kids
but things changed, and that's the way it is

[Bridge w/ changing ad libs]
Come on come on
That's just the way it is
Things'll never be the same
That's just the way it is
aww yeah
[Repeat]

[2]
I see no changes all I see is racist faces
misplaced hate makes disgrace to races
We under I wonder what it takes to make this
one better place, let's erase the wasted
Take the evil out the people they'll be acting right
'cause both black and white
* is smokin' crack tonight

and only time we chill is when we kill each other
it takes skill to be real, time to heal each other
And although it seems heaven sent
We ain't ready, to see a black President, uhh
It ain't a secret don't conceal the fact
the penitentiary's packed, and it's filled with blacks
But some things will never change
try to show another way but you stayin' in the dope game
Now tell me what's a mother to do
bein' real don't appeal to the brother in you
You gotta operate the easy way
"I made a G (cosa è "a G"?) today" But you made it in a sleazy way
sellin' crack to the kid. " I gotta get paid,"
Well hey, well that's the way it is

[Bridge]

[Talking:]
We gotta make a change...
It's time for us as a people to start makin' some changes.
Let's change the way we eat, let's change the way we live
and let's change the way we treat each other.
You see the old way wasn't working so it's on us to do
what we gotta do, to survive.

[3]
And still I see no changes can't a brother get a little peace
It's war on the streets & the war in the Middle East
Instead of war on poverty they got a war on drugs*
so the police can bother me
And I ain't never did a crime I ain't have to do
But now I'm back with the blacks givin' it back to you
Don't let 'em jack you up, back you up,
crack you up and pimp slap you up
You gotta learn to hold ya own
they get jealous when they see ya with ya mobile phone
But tell the cops they can't touch this
I don't trust this when they try to rush I bust this
That's the sound of my tool you say it ain't cool
my mama didn't raise no fool
And as long as I stay black I gotta stay strapped
& I never get to lay back
'Cause I always got to worry 'bout the pay backs
some buck that I roughed up way back
comin' back after all these years
rat-tat-tat-tat-tat that's the way it is uhh
----------------------

Darkel83
02-09-2006, 22:30
mi sembra una denuncia del modo in cui vengono trattati i neri, un malessere sociale con accuse rivolte a polizia, ed avvaloramenti o forse denuncia di negativi comportamenti sociali quali vendita di droga (!?!) o forse considerazioni sull'ineluttabile stato di cose del suo stato di "nero" * non riesco a distinguere...
ma mi sembra che ci sia, anche, nonostante tutto, un rimando ad uno stato, prima perduto, ma anche rivendicato di maggiore giustizia
ma in che modo vorrebbe trovare questo?
mi pare che si fermi ad una denuncia, spero che non avvalori la vendita di droga ed omicidi vari.
se denuncia, ha ragione di farlo, ma da qui a vedere il legame con la vita odierna di ognuno mi pare troppo marcato come caso...

cmq ad ogni modo:

Cops give a damn about a negro
pull the trigger kill a nigga he's a hero
*Give (chi dà il crack=droga? denuncia o impossibilità di fare altrimenti dato un malessere sociale...?) the crack to the kids who the hell cares
one less hungry mouth on the welfare


La polizia da (indirettamente, lascia circolare) il crack (è eroina da fumare) fra i ragazzini negri, non frega nulla a nessuno
così quando moriranno ci sarà una bocca in meno da sfamare per lo stato sociale


"I made a G (cosa è "a G"?) today" But you made it in a sleazy way
sellin' crack to the kid. " I gotta get paid,"


"G" in slang significa "1000$" (ultimamente però può anche essere inteso come abbreviazione di "Gorilla")


La canzone è di una decina di anni fa (anche se uscita postuma) e parla dal punto di vista di chi ha vissuto nei ghetti neri, quindi bisogna un po' immedesimarsi in questa condizione che è ovviamente abbastanza lontana da noi italiani (anche se pure quì i nostri ghetti non ce li facciamo mancare).
Ciao

raxas
02-09-2006, 23:06
La polizia da (indirettamente, lascia circolare) il crack (è eroina da fumare) fra i ragazzini negri, non frega nulla a nessuno
così quando moriranno ci sarà una bocca in meno da sfamare per lo stato sociale
ma questo è un altro discorso... sicuramente il luogo di cui si parla è un posto degenerato già molto prima che da noi e la polizia ha lasciato fare (ma anche se avesse voluto chissà se fosse riuscita ad impedire il consumo
(mi scuso per la commistione di verbi congiuntivi-condizionale)perchè la droga per alcuni è salute e benessere :D :muro:, se non lo impedisce allora, in questo caso, denunciato, negativo, lascia fare per avere meno peso sullo stato sociale... chissà se è vero ma può essere, non è che lì in quei ghetti la polizia si metta ad offrire pace e fiori... stati sociali abbastanza problematici...
e poi se non frega nulla a nessuno perchè tupac non si impegna direttamente? :d
cosa ha fatto di buono?

"G" in slang significa "1000$" (ultimamente però può anche essere inteso come abbreviazione di "Gorilla")
Gorilla. cioè? questo slang è abbastanza acrobatico...

La canzone è di una decina di anni fa (anche se uscita postuma) e parla dal punto di vista di chi ha vissuto nei ghetti neri, quindi bisogna un po' immedesimarsi in questa condizione che è ovviamente abbastanza lontana da noi italiani (anche se pure quì i nostri ghetti non ce li facciamo mancare).
Ciao
ma di tutto questo, infine, qual è il messaggio positivo?

edit: mi scuso ma ora devo uscire.

Darkel83
03-09-2006, 00:35
L'abbreviazione di Gorilla in G nasce da 50 Cent che ha fondato la crew G-Unit (Gorilla-Unit), in quanto il tizio in questione assomiglia parecchio a un gorilla.
In generale è diventato uno dei tanti modi di dire "sono un duro" o cose del genere...

Su 2pac ti consiglio di leggere prima una breve biografia http://it.wikipedia.org/wiki/2pac
Se hai voglia/ti interessa c'è anche il documentario "Tupac Resurection" che è molto bello...

"In my death, people will understand what I was talking about."

Ciao

raxas
05-09-2006, 00:16
...


Su 2pac ti consiglio di leggere prima una breve biografia http://it.wikipedia.org/wiki/2pac
Se hai voglia/ti interessa c'è anche il documentario "Tupac Resurection" che è molto bello...

"In my death, people will understand what I was talking about."

Ciao
questa storia di musicisti che si sono uccisi tra di loro, di cui sentii parlare, mi ha sempre piuttosto meravigliato per la ferocia, strana in quell'ambiente, di artisti, più confacente a gruppi malavitosi,
ma cmq penso che se la madre, ha messo una bomba mentre era incinta di lui, quale senso di vita ha potuto trasmettergli? contemporaneamente ad un patrigno condannato a 60 anni di carcere...
questi casi sono abbastanza rari, :mah:
e quindi la cosa positiva può essere il riscatto che ha voluto portare avanti da questi retroscena?
con alcuni fatti di cui non si sa la responsabilità esatta... spero non attuando fatti delittuosi...
sembrerebbe cioè una persona che si trova suo malgrado in un contesto abbastanza anomalo e che cerca di reagire, positivamente, e c'è da apprezzare questo, se è vero,
ma certo non è l'ambito ordinario delle questioni che si affrontano quotidianamente e sulle quali si vuole avere un consiglio o una guida (...)