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View Full Version : Oil (Hubbert) peak


elect
24-08-2006, 22:37
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Un bel sito sulla fine del petrolio e relativi problemi, con annessa rubrica di humour sicuramente nero per innumerevoli motivi: http://www.oleocene.org/phpBB2/. Anche o soprattutto per tutti gli ingenui - o stupidi - che ancora credono alla crescita infinita. En français, ça va sans dire

M.

Swisström
24-08-2006, 23:54
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Un bel sito sulla fine del petrolio e relativi problemi, con annessa rubrica di humour sicuramente nero per innumerevoli motivi: http://www.oleocene.org/phpBB2/. Anche o soprattutto per tutti gli ingenui - o stupidi - che ancora credono alla crescita infinita. En français, ça va sans dire

M.

la crescita a lungo termine non è certo vincolata al petrolio... Esistono molte altre fonti di energia, rinnovabili e non. Ora si utilizza (e si fa bene a sfruttarlo, finche c'è) il petrolio... quando esso raggiungerà costi esorbitanti (e lo farà, prima di "finire") il mercato troverà in fretta altre soluzioni... niente di più facile.

Sehelaquiel
25-08-2006, 00:49
la crescita a lungo termine non è certo vincolata al petrolio... Esistono molte altre fonti di energia, rinnovabili e non. Ora si utilizza (e si fa bene a sfruttarlo, finche c'è) il petrolio... quando esso raggiungerà costi esorbitanti (e lo farà, prima di "finire") il mercato troverà in fretta altre soluzioni... niente di più facile.

Esatto.

elect
25-08-2006, 00:57
la crescita a lungo termine non è certo vincolata al petrolio... [/quotr]

Ma per il momento sì

[QUOTE=Swisström]
quando esso raggiungerà costi esorbitanti (e lo farà, prima di "finire") il mercato troverà in fretta altre soluzioni... niente di più facile.


In fretta ed "indolore"...? Tu credi? Prova ad immaginare in che maniera la nostra società sia attaccata al petrolio.

Swisström
25-08-2006, 01:11
[QUOTE=Swisström]la crescita a lungo termine non è certo vincolata al petrolio... [/quotr]

Ma per il momento sì




In fretta ed "indolore"...? Tu credi? Prova ad immaginare in che maniera la nostra società sia attaccata al petrolio.

Beh, in modo "indolore" sul breve termine sicuramente no, sopratutto per chi non si renderà subito conto del cambiamento (non è che il petrolio finirà da un giorno all'altro...). Si tratta comunque di una grande svolta, visto quanto al giorno d'oggi la nostra società dipende dal petrolio, ma nulla di insuperabile o terribile... è solamente questione di tempo.

svarionman
25-08-2006, 10:44
Il mercato troverà ben poche soluzioni se non si investe seriamente nella ricerca

trallallero
25-08-2006, 10:55
Il mercato troverà ben poche soluzioni se non si investe seriamente nella ricerca

questa una mial che m'é arrivata


News
La Russia vuole sfruttare l'energia presente sulla Luna


Mosca sta elaborando un ambizioso progetto spaziale che punta a vincere la corsa verso l'energia del futuro mediante lo sfruttamento dell'Elio-3 presente sul nostro satellite


Non basta essere il maggior produttore mondiale di gas naturale e il secondo paese dopo l'Arabia Saudita per estrazione di petrolio: nella sua ansia di accreditarsi come polo energetico mondiale, la Russia punta ora alla Luna, e vuole installarvi entro il 2015 una stazione permanente.
L'idea, alla quale peraltro stanno lavorando anche gli americani, è quella di sfruttare un isotopo del quale il satellite è ricchissimo, l'elio 3: stabile, a differenza degli isotopi di quel gas reperibili sulla Terra, e quindi utilizzabile in combinazione con il deuterio - presente in grandi quantità sul nostro pianeta - per ottenere potenti reazioni termonucleari.

''Entro il 2015 - ha annunciato un ottimista Nikolai Sebastianov, capo dell'ente Energhia che produce le navicelle spaziali russe - vogliamo costruire una stazione lunare permanente, ed entro il 2020 cominciare ad estrarre l'elio 3''.
Sebastianov non ha dubbi: quel gas, visibile nello spettro solare, è l'energia del futuro, ''e sulla Luna ce ne sono milioni di tonnellate, portate nel corso degli anni dal vento solare. Ne bastano 100 tonnellate l'anno per soddisfare tutti i bisogni energetici del mondo". Gli fa eco il fisico Erik Galimov dell'Accademia delle scienze russe: ''Chi per primo si prenderà la Luna, vincerà la corsa per la futura leadership globale. La nostra industria spaziale è in salute, è in grado di farlo".

Presi dal loro sogno "scientifico-energocratico", i due esperti non accennano a dove reperire la straordinaria mole di finanziamenti necessari per l'ambizioso obiettivo: gli Stati Uniti, che usano fare i conti prima di intraprendere progetti, hanno già valutato in 100 miliardi di dollari il peso dei primi investimenti.
Sebastianov comunque dà atto delle difficoltà che potrà incontrare il piano russo: ''Per ottenere una tonnellata di elio 3, sarà necessario scavare su una superficie di 20.000 chilometri quadrati a tre metri di profondità ''. Ma ha già pronto un elenco delle risorse necessarie: ''Naturalmente dovremo prima fare esplorazioni per identificare i giacimenti più utili, e dovremo costruire dei robot per i lavori esterni.
Avremo ovviamente bisogno di una base per il personale, che dovrà essere formato in modo molto speciale, e di un impianto per rendere liquido l'isotopo, in modo da poterlo caricare sulle navicelle e portarlo sulla Terra".
La navicella, afferma, ci sarebbe già: è la Klipper, presentata all'ultimo salone aeronautico 'Maks 2005', in grado di trasportare mezza tonnellata di materiale. E i progetti per la stazione, per la fabbrica e per lo stoccaggio sono già chiari nelle menti degli scienziati russi, che ne hanno anche fornito precisi schizzi: una serie di palloni di varie dimensioni incolonnati sarebbero le zone di raccolta e gassificazione, una sorta di palazzetto a più piani sarebbe la base per gli ''operai superqualificati".
Questi ultimi però potrebbero non essere facili da reperire, stando a un sondaggio condotto dal quotidiano Komsomolskaia Pravda: alla domanda ''vorreste lavorare sulla Luna?'' il 61% per cento degli interpellati ha risposto ''preferirei che ci andasse a lavorare il nostro governo", il 20% ha ribattuto che desidera lavorare ''il più vicino possibile a casa", il 12% ha risposto ''sì, ma solo a patto di fare tantissimi soldi e avere una abitazione lunare extra-lusso". Solo il 7%, patriotticamente, è disposto ad andare ''senza condizioni, purche' si arrivi prima degli americani".


06 febbraio 2006


ricomincia la conquista dello spazio ?
guerra fredda ?

svarionman
25-08-2006, 10:59
A me, me pare na grande strunzata! :O

''Per ottenere una tonnellata di elio 3, sarà necessario scavare su una superficie di 20.000 chilometri quadrati a tre metri di profondità '' :sofico: :sofico: :sofico: :sofico:

elect
25-08-2006, 11:09
[QUOTE=elect]

Beh, in modo "indolore" sul breve termine sicuramente no, sopratutto per chi non si renderà subito conto del cambiamento (non è che il petrolio finirà da un giorno all'altro...).

No, infatti, nn finirà da un gg all'altro, ma aumenterà sempre più velocemente, arrivando probabilmente ad una crisi energetica come quella degli anni...70? (io son troppo giovane :D )

LightIntoDarkness
25-08-2006, 11:10
<cut>Ora si utilizza (e si fa bene a sfruttarlo, finche c'è) il petrolio... quando esso raggiungerà costi esorbitanti (e lo farà, prima di "finire") il mercato troverà in fretta altre soluzioni... niente di più facile.Ottimo. Davvero Furbo.
:muro: :muro: :muro: :doh:

Bruciamo pure tutto il petrolio come fonte di energia, poi si troverà altro.

Ah, già. Ci sarebbe anche da considerare cosa viene prodotto con il petrolio.
Dai materiali, all'industria farmaceutica.

Dettagli immagino.
A me viene solo in mente che forse col petrolio si può fare qualcosa di più intelligiente che bruciarlo. Niente di più facile, nè!

La realtà è che il petrolio è una risorsa "una tantum", che stiamo pensando e utilizzando come infinita.

Miopia e cocciutaggine autodistruttive.

:muro:

Beh, in modo "indolore" sul breve termine sicuramente no, sopratutto per chi non si renderà subito conto del cambiamento (non è che il petrolio finirà da un giorno all'altro...). Si tratta comunque di una grande svolta, visto quanto al giorno d'oggi la nostra società dipende dal petrolio, ma nulla di insuperabile o terribile... è solamente questione di tempo.Bisogna definire cosa significa "è solo questione di tempo". E quanto costa.
Può voler dire, "è solo questione di qualche guerra", oppure "è solo questione di qualche altro milione di persone sotto la soglia della povertà"... abbiamo visto nella crisi degli anni '70 come l'economia si fermi quando il petrolio diventa non accessibile.
Se ci affidiamo all'utopia liberista (quella del "trickle down effect"), sappiamo che non si muoveranno capitali a meno che non ci siano certezze di profitto.
E questo quanto costerà?

La realtà è che ci sentiamo immuni. Ma già da questo inverno vedremo quanto costerà aver considerato gli allarmi di sostenibilità energetica come bufale.

Swisström
25-08-2006, 23:58
Il mercato troverà ben poche soluzioni se non si investe seriamente nella ricerca

le aziende nella ricerca ci nvestono eccome.... fidati

elect
26-08-2006, 09:32
le aziende nella ricerca ci nvestono eccome.... fidati


Certo, ma solo nelle ricerche che danno soldi a breve termine