Ewigen
24-08-2006, 11:05
24/8/2006 11.47
CASAMANCE, CIVILI FUGGONO IN GAMBIA PER SCONTRI ESERCITO-RIBELLI
[MISNA]Più di 4.500 civili sarebbero fuggiti dai 17 villaggi della Casamance, in territorio senegalese, lungo il confine con il Gambia, in seguito ai ripetuti scontri tra fazioni ribelli del Movimento delle forze democratiche della Casamance (Mfdc) e tra queste ultime, guidate da Salif Sadio, e l’esercito regolare di Dakar: lo rivelano fonti dell’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Acnur/Unhcr), che esprimono preoccupazione per l’intensificarsi degli scontri e per la limitata disponibilità alimentare per sfamare una simile quantità di persone. Intanto starebbero proseguendo gli scontri tra l’esercito e la fazione del Mfdc guidata da Sadio, l’irriducibile ribelle recalcitrante a ogni accordo di pace con Dakar che tra la settimana scorsa e l’inizio di quella attuale avrebbe avuto la meglio su un gruppo ribelle antagonista e avrebbe assunto il controllo militare del distretto senegalese di Foni, al confine tra Casamance e Gambia. Secondo fonti delle forze armate senegalesi, “l’esercito è avanzato decisamente e ha assunto il controllo di molte basi e materiali dei ribelli”. Non vi sarebbero, al momento, perdite tra i militari senegalesi, mentre non arrivano dichiarazioni dalle forze ribelli. Sadio rifiuta l’accordo di pace generale sottoscritto dal Mfdc con il governo nel dicembre 2004 e non ha mai accettato di consegnare le armi e prendere parte a negoziati di pace. Il Mfdc è nato negli Anni ’80 per raggiungere con le armi l’indipendenza della Casamance, regione fisicamente separata dal Senegal e ricca grazie alla sua agricoltura (ma in molti ritengono che al largo delle sue coste si celino importanti giacimenti di petrolio).
CASAMANCE, CIVILI FUGGONO IN GAMBIA PER SCONTRI ESERCITO-RIBELLI
[MISNA]Più di 4.500 civili sarebbero fuggiti dai 17 villaggi della Casamance, in territorio senegalese, lungo il confine con il Gambia, in seguito ai ripetuti scontri tra fazioni ribelli del Movimento delle forze democratiche della Casamance (Mfdc) e tra queste ultime, guidate da Salif Sadio, e l’esercito regolare di Dakar: lo rivelano fonti dell’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Acnur/Unhcr), che esprimono preoccupazione per l’intensificarsi degli scontri e per la limitata disponibilità alimentare per sfamare una simile quantità di persone. Intanto starebbero proseguendo gli scontri tra l’esercito e la fazione del Mfdc guidata da Sadio, l’irriducibile ribelle recalcitrante a ogni accordo di pace con Dakar che tra la settimana scorsa e l’inizio di quella attuale avrebbe avuto la meglio su un gruppo ribelle antagonista e avrebbe assunto il controllo militare del distretto senegalese di Foni, al confine tra Casamance e Gambia. Secondo fonti delle forze armate senegalesi, “l’esercito è avanzato decisamente e ha assunto il controllo di molte basi e materiali dei ribelli”. Non vi sarebbero, al momento, perdite tra i militari senegalesi, mentre non arrivano dichiarazioni dalle forze ribelli. Sadio rifiuta l’accordo di pace generale sottoscritto dal Mfdc con il governo nel dicembre 2004 e non ha mai accettato di consegnare le armi e prendere parte a negoziati di pace. Il Mfdc è nato negli Anni ’80 per raggiungere con le armi l’indipendenza della Casamance, regione fisicamente separata dal Senegal e ricca grazie alla sua agricoltura (ma in molti ritengono che al largo delle sue coste si celino importanti giacimenti di petrolio).