View Full Version : Bambina rapita ritrovata dopo 8 anni
Il presunto sequestratore si è gettato sotto un treno a Vienna
Ritrovata dopo 8 anni, rapitore si uccide
Natascha Kampusch, all'epoca 10 anni, era stata rapita mentre andava a scuola nel 1998. Tenuta segregata in un garage
VIENNA - Vagava sperduta mercoledì pomeriggio in un parco alla periferia est di Vienna. Pallida e magra, ma in buona salute. A chi l'ha fermata ha detto di chiamarsi Natascha Kampusch. Non ci volevano credere: il suo nome corrisponde a quello del principale caso poliziesco irrisolto degli ultimi dieci anni in Austria. La giovane donna ha insistito: sono proprio io, sono quella bambina di 10 anni rapita a Vienna il 2 marzo 1998 mentre andava a piedi a scuola. Sono stata tenuta segregata in un garage per otto lunghi anni.
RAPITORE SUICIDA - Alla fine la polizia ci ha creduto (anche se ha detto che manca ancora l'analisi del Dna per essere certi al 100%) e ha iniziato la ricerca al presunto sequestratore, Wolfgang P. «Il caso di Natascha Kampusch potrebbe aver trovato un epilogo felice. È stata trovata in un parco a Deutsch-Wagram ed è stata identificata dalla sua famiglia», ha dichiarato in una conferenza stampa mercoledì sera a Vienna il capo della polizia criminale austriaca, Herwig Haidinger, annunciando che era in corso la caccia all'uomo. Caccia che è finita poco dopo: il presunto rapitore, un tecnico elettronico di 44 anni, si è tolto la vita gettandosi sotto un treno verso le 21 a Vienna. La sua auto era stata trovata in un parcheggio di un vicino centro commerciale. Nella tasche del cadavere sono state rinvenute le chiavi dell'auto.
SEGREGATA 8 ANNI IN UN GARAGE - Il caso di Natascha Kampusch è molto noto in Austria e in Ungheria, dove erano state estese le sue ricerche. Rapita il 2 marzo 1998 mentre andava a scuola, la sua scomparsa è rimasta avvolta nel mistero per otto anni, nonostante richerche e indagini senza precedenti delle polizie di due nazioni. La ragazza ha detto di essere stata tenuta in un garage di un'abitazione a Strasshof, un sobborgo vicino al parco in cui è stata ritrovata, e di aver potuto talvolta leggere i giornali o ascoltare la radio. Di tanto in tanto avrebbe fatto qualche passeggiata nei dintorni assieme al suo sequestratore, rispetto al quale sarebbe stata in soggezione psicologica. «È pallida, sembra come essere stata per molto tempo lontana dalla luce del giorno, ma ha un buon eloquio e sa leggere e scrivere», ha detto un funzionario di polizia. Si ipotizza che il suo stesso carceriere possa averle dato alcune lezioni. Wolfgang P., che non aveva precedenti penali, era un lontano conoscente della famiglia Kampusch. Sarebbe stato inoltre tra le numerose persone interrogate all'inizio dell'inchiesta. Nel corso degli anni il rapimento di Natascha è stato accompagnato in Austria da rivelazioni rivelatesi sempre infondate di personaggi in cerca di pubblicità, tra i quali un investigatore privato e un ex candidato alle elezioni presidenziali austriache, Martin Wahl, condannato poi per falsa testimonianza.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/08_Agosto/24/rapita.shtml
http://www.corriere.it/Hermes%20Foto/2006/08/24/0J4GNQCP--140x180.jpg
http://www.corriere.it/Fotogallery/Tagliate/2006/08_Agosto/24/NAT/04.JPG
incredibile :mbe:
Bellissimo :)
Chissà se potrebbe esserci qualche speranza anche per le nostre bambine... Emanuela Orlandi, Angela Celentano, Denise Pipitone.... :(
LuVi
FastFreddy
24-08-2006, 09:14
8 anni chiusa in un garage :eek:
Psicologicamente deve essere una cosa terribile...
'poraccia, si è persa tutta l'adolescenza, il boom dei telefonini e del "grande fratello"..
'poraccia, si è persa tutta l'adolescenza, il boom dei telefonini e del "grande fratello"..
Beh... :D potrebbe essere stato meglio! :D
LuVi
subvertigo
24-08-2006, 16:58
vedendo le foto al primo impatto credevo che la poliziotta ( mica male... :D ) fosse lei come è adesso... mi pare ci sia anche una certa somiglianza!
Beh che dire...gran miracolo:-)
:sperem: riescano a curarla dal punto di vista psicologico ;)
chissà se riuscirà a riprendersi dallo schok poretta........
comunque sembra incredibile che sia rimasta chiusa in un garageper 8 anni,veramente incredibile,sarà stata probabilmente violentata e picchiata un sacco di volte.
ps. bella la poliziotta :p
chissà se riuscirà a riprendersi dallo schok poretta........
comunque sembra incredibile che sia rimasta chiusa in un garageper 8 anni,veramente incredibile,sarà stata probabilmente violentata e picchiata un sacco di volte.
Boh, potrebbe anche trattarsi di un caso di Sindrome di Stoccolma come detto nell'altro thread, in questo caso la situazione potrebbe pure essersi "normalizzata" dopo qualche mese di "convivenza" (forzata), perchè in effetti l'altro articolo così recitava: "la ragazza ha detto di essere stata tenuta in un garage di un'abitazione a Strasshof, un sobborgo vicino a quello in cui è stata ritrovata, e di aver potuto talvolta leggere i giornali o ascoltare la radio. Di tanto in tanto, avrebbe fatto qualche passeggiata nei dintorni assieme al suo sequestratore, rispetto al quale sarebbe stata in soggezione psicologica del tipo comunemente noto come 'Sindrome di Stoccolma'."
Ovviamente non lo augurerei nemmeno al mio peggior nemico.
http://it.wikipedia.org/wiki/Sindrome_di_Stoccolma
ps. bella la poliziotta :p
+1 :D
herinanth
24-08-2006, 19:31
dall'Ansa:
Al momento del suicidio, l'uomo indossava pantaloni e maglietta bianchi, scarpe da ginnastica e una cintura marrone. I vestiti sono stati riconosciuti dall'amico di Priklopil come quelli indossati dallo stesso dopo la telefonata di qualche ora prima.
c'è qualcosa che non mi torna :mbe: forse era una videochiamata :D
anonimizzato
24-08-2006, 20:11
Scusate ragazzi ma questa cosa è raccapricciante, non parlo del rapimento in sè che non ha bisogno di commenti ma delle dichiarazioni della sorella della ragazza.
http://multimedia.repubblica.it/home/380531
"Ora sono in vacanza, non sò di preciso quando tornerò per vederla."
Ditemi che ho inteso male vi prego.
IlCarletto
24-08-2006, 20:30
Scusate ragazzi ma questa cosa è raccapricciante, non parlo del rapimento in sè che non ha bisogno di commenti ma delle dichiarazioni della sorella della ragazza.
http://multimedia.repubblica.it/home/380531
"Ora sono in vacanza, non sò di preciso quando tornerò per vederla."
Ditemi che ho inteso male vi prego.
quelli che hanno bisogno delle cure sono i parenti . . cmq un po' si può capire. . ormai dopo 8 anni si erano fatti un'idea che magari fosse morta . .
zerothehero
24-08-2006, 22:21
Come si fa a tenere segregata una persona per 8 anni?
Non riesco a dispiacermi per il suicidio di quell'essere lì. :mbe:
Facevano passeggiate e non e' mai riuscita a strillare e/o farsi riconoscere? :confused:
Capisco la sindrome di stoccolma, pero'... :mbe:
Facevano passeggiate e non e' mai riuscita a strillare e/o farsi riconoscere? :confused:
Capisco la sindrome di stoccolma, pero'... :mbe:
Ti sei dato la risposta da solo: Sindrome di Stoccolma.
In ogni caso, poveretta....
Documento interessante: www.aipgitalia.org/Stoccolma.pdf
vedendo le foto al primo impatto credevo che la poliziotta ( mica male... :D ) fosse lei come è adesso... mi pare ci sia anche una certa somiglianza!
Anch'io :D
La ragazza viennese liberata dopo 8 anni di prigionia racconta il rapporto con il suo aguzzino
"Alcune volte mi coccolava, altre mi maltrattava ma non era il mio padrone"
Natascha scrive ai giornali
"Wolfgang? Parte della mia vita"
<B>Natascha scrive ai giornali<br>"Wolfgang? Parte della mia vita"</B>
Lo psichiatra Max Friedrich mostra il comunicato redatto insieme a Natascha
VIENNA - "Wolfgang faceva parte della mia vita". Tornata libera dopo otto anni di segregazione, Natascha Kampusch la ragazza austriaca scrive ai giornali per dire che dopo il suicidio del suo aguzzino "si sente in lutto": "E' assolutamente vero che la mia giovinezza è stata diversa da quella di molti altri, ma in linea di principio non ho la sensazione di essere stata privata di qualcosa".
Parla attraverso un comunicato redatto insieme al suo principale consigliere psichiatrico, Max Friedrich. Scrive che "la morte di Wolfgang non era necessaria". Lui, tecnico elettronico di 44 anni, si è gettato sotto un treno appena ha saputo che Natascha si era liberata, "ma non scrivete che era il mio padrone", chiede la ragazza: "Non l'ho mai chiamato padrone anche se lui avrebbe voluto. Eravamo in una situazione paritaria: lui certe volte mi coccolava, altre mi maltrattava, ma in quella casa sono cresciuta al riparo da molte cose, come da fumare, dal bere, da amicizie sbagliate. Sono diventata una giovane donna con un interesse per la cultura anche se la mia vita quotidiana è stata caratterizzata dall'angoscia legata alla solitudine". La ragazza scrive di aver avuto una vita quotidiana "regolare": "La mattina facevamo colazione assieme e quando lui andava a lavoro mi occupavo dei lavori di casa". Secondo quanto indicato da Gerhard Lang, un responsabile della polizia criminale federale, nella casa di Priklopil la polizia ha trovato libri per giovani e manuali vari, come uno con il quale la ragazza ha imparato a fare la maglia.
La storia di Natascha ha fatto il giro del mondo: rapita in Austria a dieci anni mentre andava a scuola, è stata ritrovata l'altro ieri, in un parco, a Strasshof, non distante da casa sua. Ha vissuto più di tremila giorni chiusa in una cantina segreta senza finestre. Mentre la polizia non esclude ancora totalmente il sospetto di un complice del rapitore, Natascha rivela nel comunicato che il 2 marzo 1998 l'uomo la sequestrò da solo e che aveva pianificato il rapimento da tanto tempo. Natascha dice inoltre che la cella, dove è stata detenuta tutti questi anni - un locale di circa 6 metri quadri ricavato sotto la cantina della casa e separato dall'esterno da una porta blindata di 150 chili - il suo aguzzino l'aveva sistemata assieme a lei.
Finora la ragazza non ha reso noti molti particolari, ma secondo gli inquirenti è possibile che negli ultimi tempi fosse autorizzata a uscire dalla sua cella. Tant' è vero che, il giorno in cui è riuscita a fuggire, stava pulendo con un'aspirapolvere la macchina di Wolfgang nel giardino. Approfittando di un attimo di sua distrazione, mentre parlava al telefonino, Natascha e riuscita a scappare e chiedere aiuto a una vicina.
Tv e quotidiani vorrebbero intervistarla. Un talk show domenicale le ha offerto 50.000 euro per la sua biografia e altri 10.000 per un'intervista televisiva. "Tutti vogliono farmi domande sulla mia vita privata ma questi non sono fatti che devono essere di dominio pubblico". Natascha, almeno per un po', chiede di essere lasciata in pace: "Lasciatemi il tempo per poter raccontare a me stessa quello che è successo". Nel messaggio sottolinea che non intende rivelare particolari sulla sua vita intima perché questi riguardano solo lei e che al massimo un giorno, se vorrà, li racconterà a un psicoterapeuta.
E in questo felice quanto difficile momento Natascha pensa anche alla madre del suo rapitore e dice di provare compassione per lei. Riferendosi invece al miglior amico di Wolfgang, che lo ha accompagnato alla stazione dove poi si è ammazzato, la ragazza lo incoraggia a "non sentirsi in colpa perché era stato lui decidere di buttarsi sotto un treno".
http://www.repubblica.it/2006/08/sezioni/esteri/bimba-ritrovata-austria/scrive-ai-giornali/scrive-ai-giornali.html
che storia :eek:
*sasha ITALIA*
28-08-2006, 19:54
non capisco: erano alla pari, lei stava con lui perchè voleva e poi appena ha potuto è scappata ? :mbe:
evidentemente, non era integrato.
OK sindrome di Stoccolma conclamata :D
La ragazza ha sviluppato sicuramente una personalità "particolare" (non voglio usare aggettivi con connatazioni "positive" o "negative") in questi 8 anni.....e si evince da molte frasi "particolari" dette: spero questo non abbia conseguenze a lungo termine su di lei o altri......su di lei non ne sono sicuro.
FastFreddy
28-08-2006, 20:56
OK sindrome di Stoccolma conclamata :D
La ragazza ha sviluppato sicuramente una personalità "particolare" (non voglio usare aggettivi con connatazioni "positive" o "negative") in questi 8 anni.....e si evince da molte frasi "particolari" dette: spero questo non abbia conseguenze a lungo termine su di lei o altri......su di lei non ne sono sicuro.
Tenere un bimbo recluso per 10 anni bene bene bene non gli fa...
però strano che se gli voleva così bene al suo rapitore non sarebbe fuggita così all'improvviso,bha!
Tenere un bimbo recluso per 10 anni bene bene bene non gli fa...
Ovvio.
Il problema è che quando si hanno esperienze così "forti" tutto l'insieme dei valori viene alterato e possono crearvisi gravi distorsioni.....che possono poi manifestarsi in atteggiamenti (simili a quelli subiti) su altre persone.
Ecco, non volevo dirlo, ma il problema è sempre quello: le vittime che diventano POTENZIALMENTE carnefici.....
Ovvio.
Il problema è che quando si hanno esperienze così "forti" tutto l'insieme dei valori viene alterato e possono crearvisi gravi distorsioni.....che possono poi manifestarsi in atteggiamenti (simili a quelli subiti) su altre persone.
Ecco, non volevo dirlo, ma il problema è sempre quello: le vittime che diventano POTENZIALMENTE carnefici.....
Vero. I pedofili spesso e volentieri sono vittime a loro volta(da bambini).
Carnefici che generano carnefici.
In questo particolare caso alcune frasi lette mi hanno abbastanza stupito.....mi sembrano incredibilmente fredde e lucide.....artefatte (involontariamente) nell'essere tali.....insomma per me sotto "la cenere" c'è molta "brace" e spero che gli psicoterapeuti la trovino e la spengano, per il bene della ragazza e per quello di chi le starà vicino.
Sono il primo ad augurarsi che quella "brace" sia solo frutto delle mie elucubrazioni pessimiste e che la ragazza abbia veramente la personalità così solida da aver resistito per 8 anni in quella condizione psicologica senza averne traumi (->distorsioni) permanenti.
edoardovendrami
29-08-2006, 13:18
In questo particolare caso alcune frasi lette mi hanno abbastanza stupito.....mi sembrano incredibilmente fredde e lucide.....artefatte (involontariamente) nell'essere tali.....insomma per me sotto "la cenere" c'è molta "brace" e spero che gli psicoterapeuti la trovino e la spengano, per il bene della ragazza e per quello di chi le starà vicino.
Sono il primo ad augurarsi che quella "brace" sia solo frutto delle mie elucubrazioni pessimiste e che la ragazza abbia veramente la personalità così solida da aver resistito per 8 anni in quella condizione psicologica senza averne traumi (->distorsioni) permanenti.
Non potrebbe essere che lei stava meglio con il suo sequestratore che con i suoi genitori?
Vi siete mai chiesti come viveva la bambina con i suoi?
Ci sono tanti casi di violenza in famiglia.
Non potrebbe essere che lei stava meglio con il suo sequestratore che con i suoi genitori?
Vi siete mai chiesti come viveva la bambina con i suoi?
Ci sono tanti casi di violenza in famiglia.
Si, lui la teneva in una sorta di buco.
Legata.
A quanto ho sentito ovviamente l'ha seviziata.
L'avrà tenuta alla fame i primi tempi, ovviamente.
E' in piena sindrome di stoccolma. Dopo 8 anni è "normale", c'è gente che si ammala in molto meno.
Vi siete mai chiesti come viveva la bambina con i suoi?
Ci sono tanti casi di violenza in famiglia.
Ce ne sono di gravissimi (prendiamo subito il peggiore, l'incesto) ma non penso siano paragonabili a sapere di vivere costantemente dietro una porta di svariate decine di kg con dall'altra parte un uomo che vorrebbe farsi chiamare "sovrano" ma che non riesce ad ottenere questo nemmeno da una bambina (sintomo di una GRAVE condizione psichica).
hikari84
30-08-2006, 14:13
Allora qualcuno ha saputo di questo caso.
Qui a Vienna non si fa altro che parlare di questo. Come ben scritto nel testo postato poco fa, non ha vissuto in un garage ma in una cantina, alta solamente 1.60m, le altri misure ora non le ho in mente, ma dalle foto sembrava veramente un buco.
Il testo sopra sembra tradotto dai giornali che ho letto in questi giorni, giuro. :D
Cmq anch'io non ho ben capito alcune cose... Si dice che ogni tanto andavano persino al Supermercato assieme, ma nessuno l'ha riconosciuta? Bah è tutto così strano. Dopo 8 anni scappa di punto in bianco? Lei dice che è stata la sua opportunità.
Lui è stato per lei padre, amico e talvolta amante. Si vede che con gli anni si è affezionata. Certo che adesso come adesso sapessi di rimanere in una cantina, mi taglierei le vene.
Come hanno fatto a passare 8 anni?
Lei in fondo in fondo trova persino cose positive. Questo l'ha aiutata ad evitare brutte amicizie, fumo e alkohol...
Ma per il momento non vuole sentire i suoi genitori, deve ritrovare se stessa ecc...
Tutti aspettano con impazienza una sua prima foto... per il momento si è fatta prestare dei soldi per comprare delle creme ecc...
Lo stato e vari contributi pagheranno tutto il resto. Dentista, psicoterapeuta ecc...
A proposito... Il tizio si è suicidato a 10min di tram dal mio alloggio, paura. :D
Cmq anch'io non ho ben capito alcune cose... Si dice che ogni tanto andavano persino al Supermercato assieme, ma nessuno l'ha riconosciuta? Bah è tutto così strano. Dopo 8 anni scappa di punto in bianco? Lei dice che è stata la sua opportunità.
A volte mi stupisco che ci si stupisca (:D) delle stranezze della mente umana: la sindrome di Stoccolma è una di queste "stranezze" (che in realtà nascondono dinamiche psichiche nemmeno troppo complesse e alla fine comprensibili), il "plagio" un'altra (sebbene la ragazza dica di non essere stata plagiata mica ne sono convinto), tendenze masochiste (presenti - ma latenti - sicuramente in una percentuale della popolazione) ancora.
Come dicono i Nightwish....."Mankind works in mysterious ways".
hikari84
31-08-2006, 13:42
Ok forse a volte mi stupisco un po' troppo... però 8 ANNI, provali a immaginare. Capisco questa sindrome... ma io ad un certo punto mi sarei rotta le palle... per dirla breve.
hikari84
05-09-2006, 14:00
A chi interessa... se ho ben capito domani sera alle 20.15 su ORF2 verrà trasmetta la prima intervista a Natascha...
Alan Ice
05-09-2006, 15:00
interessantissima la mente umana.. non finirà mai di stupire
hikari com'è che sei finita a vienna? :confused:
Alan Ice
05-09-2006, 15:05
con un pò di fortuna :)
Un rapimento quanto meno anomalo... :rolleyes:
Vedremo se in futuro sapremo la verità... :confused:
ecco la foto,se è cosi devo dire che è molto carina :D http://www.corriere.it/Media/Foto/2006/09_Settembre/06/FOTO.jpg
generals
06-09-2006, 15:58
Tutti aspettano con impazienza una sua prima foto... per il momento si è fatta prestare dei soldi per comprare delle creme ecc...
Lo stato e vari contributi pagheranno tutto il resto. Dentista, psicoterapeuta ecc...
A proposito... Il tizio si è suicidato a 10min di tram dal mio alloggio, paura. :D
alla luce delle ultime notizie mi sa che con i soldi delle esclusive e compagnia bella "economicamente" non avrà bisogno più dei genitori.... ;)
Ma non è che in questi 8 anni segregata ha guardato sempre 24h/24h il grande fratello? :D
Che gnugna la terrei anche io segregata in casa :eek: :oink:
stasera ha parlato la ragazza che per 8 anni è stato sotto sequestro,era stata rapita quando ne aveva 10.Alcuni pezzi dell'intervista lasciano riflettere,a me ad esempio ha colpito questo.
«Il giorno della fuga mi sono detta : adesso o mai più. Lui aveva guardato dalla mia parte e probabilmente aveva capito. Un mese prima gli avevo detto che così non potevo più vivere, che sarei scappata. Ci avevo pensato tante volte. Ma pensavo a sua madre, ai vicini di casa. Non mi piaceva l’idea di far scoprire la faccia oscura di un uomo che avevano sempre considerato una brava persona. Soprattutto alla mamma pensavo, ci penso anche adesso, mi fa pena: ha perso non solo il figlio, ma anche la fede in suo figlio.
Cioe lei addirittura provava una sorta di pena per il suo carnefice,quando si dice la sindrome di stoccolma
l'intervista completa(che domani andra in onda su la7):
http://www.corriere.it/Primo_Piano/C...drigotti.shtml
Ampi stralci dell'intervista tv di Natascha Kampusc
«Mi fido soltanto di me stessa»
Giovane e bella, grande proprietà di linguaggio. E racconta la sua incredibile storia
Natascia è giovane e bella. Parla in modo accurato, lento, con pause, perché di tanto in tanto il pianto le incrina la voce: voce dall’accento viennese, senza dialetto però; ha grande proprietà di linguaggio, pare quasi una maestra che spiega con pazienza e precisione un concetto. Non si sbaglia, non esita, non ha fretta né ansia. Sorride spesso, ride anche, sembra allegra, divertita a volte, quasi spensierata. Solo il movimento nervoso degli occhi, lo sbattere frequente delle palpebre, potrebbero rivelare che la sua vita è stata assai diversa da quella dei suoi coetanei. Dice che nel luogo protetto in cui viene curata si è già fatta degli amici, giovani come lei, anche bambini. Una volta è uscita in incognito con grandi occhiali da sole, in compagnia del suo dottore, per prendere un gelato. Hanno anche preso la metropolitana, lei sorrideva all’uno e all’altro, ma nessuno l’ha riconosciuta.
Se glielo misureranno, scopriranno probabilmente che Natascia ha un quoziente di intelligenza piuttosto alto.
Ricorda con straordinaria precisione il giorno di otto anni fa, quando fu rapita. «Ero triste quella mattina perché c’era stata una lite in famiglia. Il papà era rientrato con me un po’ tardi e la mamma si era arrabbiata. Succedeva spesso, del resto. Uscendo avevo pensato che non bisogna mai litigare con nessuno perché poi può succedere qualcosa per cui non ci si vede più….»
«Lungo la strada della scuola, ho visto quel camioncino con un tipo di fianco che stava lì come se mi aspettasse. Mi metteva a disagio e ho pensato di cambiare strada perché già avevo sentito storie di bambini rapiti; ma poi mi sono detta, "Mica mi morderà". Invece mi ha preso, mi ha tirato dentro e non sono nemmeno riuscita a gridare, non mi usciva la voce. Mi ha detto che non mi sarebbe successo nulla se fossi stata tranquilla, che si trattava di una rapimento, che il giorno dopo sarei potuta tornare a casa se i miei genitori avessero pagato. Gli ho subito detto che non avrebbe funzionato, che la polizia l’avrebbe preso. Paura? No. Ero sicura che mi avrebbe ammazzato per cui pensavo soltanto a usare bene il tempo che mi avanzava. Ho però guardato bene la casa da fuori, per ricordami qualche particolare nel caso che la polizia mi avesse trovato. Poi ho visto quel buio laggiù nel sottoscala. Ero piena di rabbia, perché non avevo cambiato strada e perché mi sentivo impotente. Piangevo di rabbia.»
«Più che il silenzio mi opprimeva il rumore di un ventilatore perennemente accesso. Non lo sopportavo. Picchiavo contro i muri, con bottiglie, con pugni e calci. Speravo che qualcuno mi sentisse. Sarei diventata pazza se lui non mi avesse fatto salire in casa. Ma l’ha fatto solo dopo sei lunghi mesi, perché potessi andare in bagno a lavarmi… Sentivo sua madre che veniva ogni tanto e dopo la casa era pulitissima e c’era del cibo caldo preparato da lei. Avevano un buon rapporto, si volevano bene».
«All’inizio non sapevo nulla del mondo. Per due anni non mi ha lasciato ascoltare nessun telegiornale, nessuna notizia sulla mia scomparsa. Gli ho detto che mi faceva un grande torto, che avevo il diritto di sapere: in pratica l’ho costretto a permettermi di informarmi. Mi ha regalato una radio, ha cominciato a lasciarmi leggere delle riviste. L’ho anche obbligato a festeggiare il mio compleanno, il mio onomastico, Pasqua e Natale. Mi faceva dei regali in queste occasioni, era un modo per risarcirmi. I miei coetanei potevano comprarsi delle cose, io no, per cui doveva farlo lui per me».
«So che aveva la coscienza sporca, molto sporca, ma cercava di soffocare gli scrupoli. Mi diceva che i miei genitori non erano interessati a rivedermi, che erano finiti in prigione, ma io non gli ho mai creduto. Era paranoico, perennemente terrorizzato che riuscissi a mandare qualche messaggio, che mi mettessi in contatto con qualcuno. Siamo usciti varie volte, dovevo camminare sempre davanti a lui, molto vicina, mi diceva che avrebbe ammazzato chiunque avesse preso contatto con me e questo io lo credevo. Cercavo di fare segnali con gli occhi, ma nessuno capiva. Mi ricordo bene di quell’uomo che poi ha detto di avermi incontrata con lui… Siamo entrati in qualche negozio, ma non c’era mai tempo per parlare, per spiegare chi ero. Lui mi stava addosso, era terribile. Siamo andati anche in un grande magazzino, tremavo, avevo caldo, avevo freddo, e mi sarei messa a piangere quando il commesso, sorridendo, mi ha chiesto: ‘In cosa possiamo aiutarla?’ perché non potevo muovermi, non potevo fare un segno, dire una parola. Potevo solo sorridere, e cercavo di farlo come sulla fotografia pubblicata dai giornali, ma nessuno mi riconosceva. Un poco alla volta la gente ha cominciato a starmi antipatica…»
«Il giorno della fuga mi sono detta : adesso o mai più. Lui aveva guardato dalla mia parte e probabilmente aveva capito. Un mese prima gli avevo detto che così non potevo più vivere, che sarei scappata. Ci avevo pensato tante volte. Ma pensavo a sua madre, ai vicini di casa. Non mi piaceva l’idea di far scoprire la faccia oscura di un uomo che avevano sempre considerato una brava persona. Soprattutto alla mamma pensavo, ci penso anche adesso, mi fa pena: ha perso non solo il figlio, ma anche la fede in suo figlio. Sapevo che fuggendo l’avrei ucciso. Mi aveva sempre detto che si sarebbe ammazzato se fossi scappata. In pratica, con la mia fuga ho straformato in assassini sia l’amico che gli ha dato un passaggio per la stazione, sia il conducente del treno che l’ha investito».
«Di solitudine non ho mai sofferto. Avevo la mia famiglia nel cuore oltre che molti bei ricordi. Mi ero giurata che sarei diventata forte abbastanza per riuscire a liberarmi. E’ stato il mio sogno di tutti questi anni. Volevo sempre mettermi in pari con i miei coetanei liberi: cercavo di leggere, di studiare, di informarmi, ho imparato da sola a fare la maglia, per esempio. Ma pensavo anche a tutte le cose che mi ero persa: il primo amore, per esempio, le prime uscite…»
«Quando ho rivisto i genitori e i parenti, loro piangevano più di me, dovevo quasi consolarli. E i poliziotti mi stavano addosso, mi stringevano, mi abbracciavano, ero un po’ in imbarazzo. Mi hanno raccontato che proprio alcuni giorni prima avevano fatto domanda per poter scavare alla ricerca del mio cadavere avevano perso le speranze di ritrovarmi. Solo la mamma era sempre stata convinta che fossi viva. Con la mia famiglia ora è come se non fossi mai stata via, come se non avessimo mai smesso di vederci. E ho scoperto di avere molte cose in comune con le mie sorelle: gusti, desideri, sogni. Quando le ho riviste ho detto loro che mi sarebbe piaciuta prendere il treno e andare fino a Berlino. Una delle due allora mi ha spiegato che era proprio il viaggio che desiderava fare da tempo e che l’avrebbe fatto con me, visto che l’altra sorella non aveva voluto accompagnarla».
«Se tornerei nella mia cameretta da bambina? A viverci probabilmente no, ma occasionalmente sì, quando andrò a trovare la mamma. So che si è decisa solo pochi mesi fa a cambiare il tappeto perché non era sicura che il colore di quello nuovo mi sarebbe piaciuto, ma infine l’ha dovuto fare perché quello vecchio era troppo malridotto e in quella stanza a volte ci dorme mia nipote. La tappezzeria, invece, è sempre la stessa, la mamma non l’ha voluta toccare».
lei adesso,a vederla non sembra proprio una ragazza vittima di choc,ma una normalissima giovane,anche molto carina
http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/prime-foto-natascha/esterne062025410609210239_big.jpg
gigio2005
07-09-2006, 00:11
questa storia puzza
questa storia puzza
la mente umana puzza :D
E' capace di cose totalemente prive di logica (apparente) nell'adattarsi alle situazioni alle quali è sottoposta.
[Ingegnere mode ON]
Per questo preferisco le macchine :sofico: :sofico: :sofico:
[Ingegnere mode OFF]
Cippermerlo HJS
07-09-2006, 07:08
la mente umana puzza :D
E' capace di cose totalemente prive di logica (apparente) nell'adattarsi alle situazioni alle quali è sottoposta.
[Ingegnere mode ON]
Per questo preferisco le macchine :sofico: :sofico: :sofico:
[Ingegnere mode OFF]
:ave: :ave: :ave: :ave: :asd:
cmq la storia è strana, ma in fondo è possibile...
dopo un po' lei ha accettato la sua condizione, è anche stata in grado di farsi dare delle piccole concessioni ("festeggiavamo compleanni, onomastici, Natale e Pasqua"), in fondo pensava che lui non le volesse del male dopottutto (lo pensava lei eh, non che io sia d'accordo :D) e che era "costretto" a tenerla ancora rinchiusa
ora spero per lei riesca ad avere una vita "normale"
ps: davvero carina cmq...
mt_iceman
07-09-2006, 07:11
:ave: :ave: :ave: :ave: :asd:
cmq la storia è strana, ma in fondo è possibile...
dopo un po' lei ha accettato la sua condizione, è anche stata in grado di farsi dare delle piccole concessioni ("festeggiavamo compleanni, onomastici, Natale e Pasqua"), in fondo pensava che lui non le volesse del male dopottutto (lo pensava lei eh, non che io sia d'accordo :D) e che era "costretto" a tenerla ancora rinchiusa
ora spero per lei riesca ad avere una vita "normale"
ps: davvero carina cmq...
vero :stordita:
IlCarletto
07-09-2006, 08:43
. . che gnocca :oink: :D . . . direi proprio "è cresciuta bene" :fagiano:
gigio2005
07-09-2006, 09:39
questi ultimi 3 commenti sono la prova scientifica che 1000 anni fa e' stata fatta confusione tra le parole cervello e glande...e oggi sui libri di anatomia viene appunto riportato il cervello maschile all'interno della calotta cranica...
generals
07-09-2006, 09:39
:ave: :ave: :ave: :ave: :asd:
cmq la storia è strana, ma in fondo è possibile...
dopo un po' lei ha accettato la sua condizione, è anche stata in grado di farsi dare delle piccole concessioni ("festeggiavamo compleanni, onomastici, Natale e Pasqua"), in fondo pensava che lui non le volesse del male dopottutto (lo pensava lei eh, non che io sia d'accordo :D) e che era "costretto" a tenerla ancora rinchiusa
ora spero per lei riesca ad avere una vita "normale"
ps: davvero carina cmq...
e le violenze, gli stupri, le vessazioni,le umiliazioni, e tutto quello che un pedofilo farebbe con una ragazzina così carina in suo completo possesso? :doh:
Questa ha rimosso tutto, ma proprio tutta la parte negativa, avrà un inconscio che fa rabbrividire, sarà pure carina ma io non ci andrei neanche a cena fuori, prima o poi l'altra Natasha si farà sentire ;)
radiovoice
07-09-2006, 10:31
non capisco: erano alla pari, lei stava con lui perchè voleva e poi appena ha potuto è scappata ? :mbe:
è scappata.
Non credo proprio volesse stare con lui. ieri ho sentito l'intervista in tedesco e credetemi che quella poraccia ha sempre avuto una voglia di libertà infinita.
Cmq questo il video della sua prigione...credo possa chiarire quanto grande fosse il suo desiderio di evadere...
http://www.youtube.com/watch?v=uWeUurZ13HA
e le violenze, gli stupri, le vessazioni,le umiliazioni, e tutto quello che un pedofilo farebbe con una ragazzina così carina in suo completo possesso? :doh:
Questa ha rimosso tutto, ma proprio tutta la parte negativa, avrà un inconscio che fa rabbrividire, sarà pure carina ma io non ci andrei neanche a cena fuori, prima o poi l'altra Natasha si farà sentire ;)
Lo credo anch'io, la bambina di The Ring è un agnellino a confronto.
e le violenze, gli stupri, le vessazioni,le umiliazioni, e tutto quello che un pedofilo farebbe con una ragazzina così carina in suo completo possesso? :doh:
Non so se l'abbia "violentata", magari voleva solo "avere potere su di lei": bisognerebbe che lo dicesse lei.....ma può appunto aver rimosso tutto.
Questa ha rimosso tutto, ma proprio tutta la parte negativa, avrà un inconscio che fa rabbrividire, sarà pure carina ma io non ci andrei neanche a cena fuori, prima o poi l'altra Natasha si farà sentire ;)
Già.....almeno prima di non averla reingegnerizzata :D
gigio2005
07-09-2006, 13:05
questa storia puzza
radiovoice
07-09-2006, 13:21
questa storia puzza
EDDAJE...che intendi? Perchè?
p.NiGhTmArE
07-09-2006, 13:26
questi ultimi 3 commenti sono la prova scientifica che 1000 anni fa e' stata fatta confusione tra le parole cervello e glande...e oggi sui libri di anatomia viene appunto riportato il cervello maschile all'interno della calotta cranica...
:rolleyes:
hikari84
07-09-2006, 13:35
hikari com'è che sei finita a vienna? :confused:
... era una cosa che desideravo fare da tempo, così ho scelto Vienna per migliorare il mio tedesco. Sono qui da luglio e ho ancora due mesi. Devo farcela! Per il momento sono decisamente migliorata, ma posso fare ancora meglio...
gigio2005
07-09-2006, 13:36
EDDAJE...che intendi? Perchè?
non saprei...ho una certa sensazione...
a parte la vergognosa mariadefilippata dell'intervista in tv... mi sembra tutto molto surreale...boh...tra l'altro le 2 foto (10 anni e 18 anni) nn si somigliano per niente...
non saprei...ho una certa sensazione...
a parte la vergognosa mariadefilippata dell'intervista in tv... mi sembra tutto molto surreale...boh...tra l'altro le 2 foto (10 anni e 18 anni) nn si somigliano per niente...
Già...a me non quadra questa situazione....come fa a essere venuta cosi bene dopo aver vissuto 8 anni in una stanzina! Bah...le stranezze sono tante.
Avete visto l'intervista su La7? :O
non saprei...ho una certa sensazione...
a parte la vergognosa mariadefilippata dell'intervista in tv... mi sembra tutto molto surreale...boh...tra l'altro le 2 foto (10 anni e 18 anni) nn si somigliano per niente...
Dai non divagate con queste assurdità...se vedi bene si somigliano le foto, nonostante gli 8 anni!
. . che gnocca :oink: :D . . . direi proprio "è cresciuta bene" :fagiano:
:asd: non solo è carina, ma sembra una in gamba! :p
Avete visto l'intervista su La7? :O
vista.
una ragazza bellissima, dev'essere dotata di una forza interiore senza pari per essere uscita apparentemente quasi indenne da un'esperienza simile.
Non aveva l'aria provata, nè emaciata.
L'ho vista ferma e serena.
Incredibile.
zerothehero
07-09-2006, 21:09
Devo fare i complimenti a chi riesce a criticare una persona che è rimasta 8 anni segregata..io non avrei il coraggio di farlo. :mbe:
Dall'intervista pare avere una fortissima personalità e maturità, che probabilmente le sono servite per resistere 8 anni in balia di quel delinquente.
Incredibile.
Non per fare lo iettatore, ma magari non è così indenne come sembra.
Devo fare i complimenti a chi riesce a criticare una persona che è rimasta 8 anni segregata
Chi l'ha criticata? :mbe: :confused:
secondo me c'è qualcosa di strano in tutta questa storia. Ho letto in un giornale che un vicino lo aveva visto diverse volte questa ragazza e pensava che fosse la fidanzata dell'uomo. :mbe:
mt_iceman
07-09-2006, 23:07
secondo me c'è qualcosa di strano in tutta questa storia. Ho letto in un giornale che un vicino lo aveva visto diverse volte questa ragazza e pensava che fosse la fidanzata dell'uomo. :mbe:
credo che lo abbia anche detto di essersi in un qualche modo "adeguata" alla situazione. certo alla fine però avrà prevalso la voglia di libertà, suppur alla fine lei quest'uomo non lo odiasse.
credo che lo abbia anche detto di essersi in un qualche modo "adeguata" alla situazione. certo alla fine però avrà prevalso la voglia di libertà, suppur alla fine lei quest'uomo non lo odiasse.
c'è un po di consenzienza in tutto questo !
come cavolo ha fatto a scappare ??
mah
ps:spero di sbagliarmi.
gigio2005
08-09-2006, 09:18
questa storia puzza
questa storia puzza
questa storia puzza
Almeno sei coerente :read:
Almeno sei coerente :read:
Che ci vuoi fare...siamo nati per soffrire :D
I dubbi suscitati:
http://canali.libero.it/affaritaliani/cronache/dubbiintervistafuga0809.html
non esprimo pareri,mi sembra tutto un pò confuso.
radiovoice
08-09-2006, 10:27
I dubbi suscitati:
http://canali.libero.it/affaritaliani/cronache/dubbiintervistafuga0809.html
non esprimo pareri,mi sembra tutto un pò confuso.
mah...di certo è diventata un fenomeno mediatico mondiale e il rischio che qualcuno ricami falsità per alimenentare l'attenzione su di lei è assai probabile...cmq..mah..
L'ossessione per il capo coperto e le richieste di tagli all'intervista tv
Natascha, restano i misteri su genitori e fuga
«Ha fatto innamorare l'Austria» dice la stampa. Ma alcuni giornali mettono in dubbio i suoi racconti. Giallo sul rapporto con Priklopil
VIENNA (Austria) — Quaranta minuti d'intervista in tv e 22 pagine sui giornali non bastano a spiegare la vita e la fuga della schiava. Natascha Kampusch s'è scelta le domande, per sette ore ha voluto rivedere la registrazione negli studi dell'Orf, ha chiesto che certe risate troppo squillanti venissero «ripulite» dai tecnici del suono. C'era anche un segnale, convenuto con l'intervistatore: ogni volta che lei prendeva in mano il bicchiere d'acqua, stop, fermi tutti, significava che la domanda non era stata concordata e quindi bisognava tagliare. Natascha ha parlato molto. Ha commosso. «Ha fatto innamorare l'Austria», scrive l'Österreich. Ma dubbi, misteri, domande restano. Su quel volto solare. Sui racconti contraddittori. Sul rapporto coi genitori. E il Kurier avanza un sospetto: «Alcune risposte sembravano preformulate».
CHILI RIPRESI — Avevano detto che la ragazza pesava 42 chili. Cresciuta per otto anni senza mangiare frutta, verdura o latticini. Solo würstel e biscotti. Le immagini del primo giorno da libera, quelle con la coperta addosso, mostravano gambe con macchie e segni d'una persona denutrita, malconcia. In tv è apparsa in forma, ben truccata (ha fatto da sé, comprese le ciglia finte). Della reclusione, nessuna traccia. Un particolare strano: Natascha ha insistito per apparire, anche nei servizi fotografici, col capo sempre coperto da un foulard o da un basco. Il perché è ancora un mistero.
LA FUGA — L'aspirapolvere acceso, la porta lasciata semichiusa: alla polizia, ai giornali e in tv, la fuga va per racconti differenti. La confusione è comprensibile. Da una parte Natascha dice che non ha mai tentato di scappare, dall'altra racconta che una volta sul Gürter, un grande viale di Vienna, provò a buttarsi dall'auto in corsa. Ha ammesso d'essere stata in gita con Priklopil, a 300 km da Vienna. Ma solo perché l'ha scoperto la polizia, mettendola a confronto con un testimone che aveva riconosciuto l'uomo sui giornali.
IL TABÙ PRIKLOPIL — Che rapporto c'era fra Natascha e il suo carnefice? Naturalmente, è qui che la ragazza mostra d'essere più fragile. Prima ha ammesso «contatti sessuali» (s'è parlato anche d'una gravidanza), ha difeso Priklopil in pubblico, ha voluto portare il lutto per la sua morte. Ora non vuole domande su dettagli intimi, lo chiama «il delinquente» e un'«anima cattiva», spiega che gli avrebbe volentieri tagliato la testa. Prima gli vive accanto come una moglie, poi racconta che era tutto terrorizzante. «A volte — dice Natascha — mi ha proposto come potevo ingannarlo, è come se nella sua paranoia volesse che io una volta o l'altra diventassi libera, che qualcosa andasse storto, che la giustizia alla fine trionfasse». È stato lui a lasciarla andare? E perché proprio adesso?
I SILENZI SUL PADRE — L'ultima volta che la ragazza l'ha visto, fu il giorno prima del sequestro. Allora, l'adorava: aveva il passaporto sempre in cartella per andare a trovarlo in Ungheria, dove lui viveva separato. Ora, lo vuole distante più di mamma Brigitta. Sogna una crociera, ma con la madre. Non esclude di tornare un po' in famiglia, ma con la madre. C'entra l'atteggiamento dell'uomo: concede interviste a pagamento, polemizza con lo staff psichiatrico (che lo tiene alla larga), chiede allo Stato di riavere i 13 mila euro d'assegni familiari che gli negarono dopo la scomparsa della figlia... Quando parla dei genitori, Natascha è gelida e paradossale: «Io li amo, non c'è stata alcuna lite. Ma ho molte cose da fare, adesso. Non ho tempo per dedicarmi a loro».
LA MAMMA LONTANA — Martin Wabel, un giudice che s'è occupato del caso e tempo fa si candidò anche alla presidenza austriaca, insiste: Priklopil era un conoscente della famiglia Kampusch. Il padre ha smentito. La madre, no. In passato, Brigitta ha già denunciato Wabel per calunnia, facendolo condannare: «È inaudito che adesso tornino in giro queste voci», dice. L'aguzzino certo ha plagiato la ragazza: «Priklopil mi diceva che i miei genitori non volevano pagare il riscatto». È strano però che proprio Natascha, così lucida e comprensiva perfino per la madre del suo sequestratore, diffidi ancora della famiglia: domenica ha accettato di rivedere mamma Brigitta, la seconda volta in due settimane, ma ha chiesto fossero presenti dei poliziotti. Perché? «Solo Natascha — scrive Der Standard — può dirci la verità».
Francesco Battistini
08 settembre 2006
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/09_Settembre/08/natasha.shtml
:mbe:
ho visto alcuni "spezzoni" di intervista... mi ha fatto una strana impressione, confermata da questo articolo...
mi ha fatto l'impressione che fosse tutto "recitato", concordato e che lei fosse una pessima attrice... avevo ragione...
ora non so cosa pensare, il titolone parla di una "bambina segregata per otto anni", parla di un "carnefice"... tutto ciò che vedo per ora è una giovane donna calcolatrice che conosce bene il business mediatico e ci "sguazza" che è un piacere...
spero tanto di sbagliarmi... :mbe:
generals
08-09-2006, 12:50
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/09_Settembre/08/natasha.shtml
:mbe:
ho visto alcuni "spezzoni" di intervista... mi ha fatto una strana impressione, confermata da questo articolo...
mi ha fatto l'impressione che fosse tutto "recitato", concordato e che lei fosse una pessima attrice... avevo ragione...
ora non so cosa pensare, il titolone parla di una "bambina segregata per otto anni", parla di un "carnefice"... tutto ciò che vedo per ora è una giovane donna calcolatrice che conosce bene il business mediatico e ci "sguazza" che è un piacere...
spero tanto di sbagliarmi... :mbe:
da repubblica:
Vienna, l'unico incontro con il genitore all'indomani della fuga
Offerti 600 mila euro per la trasmissione. Ascolti record in tv
Natascha, rabbia dopo la libertà
"Non voglio vedere mio padre"
DAL nostro inviato LEONARDO COEN
<B>Natascha, rabbia dopo la libertà<br>"Non voglio vedere mio padre" </B>
Natascha durante l'intervista televisiva
VIENNA - Mai così dal 1955, da quando c'è la televisione. Un austriaco su tre mercoledì sera è rimasto incollato davanti al teleschermo per seguire col fiato sospeso l'intervista di Natascha Kampusch. Due milioni e settecentomila persone ipnotizzate dal suo sguardo finalmente svelato. Ogni tanto lei abbassava le palpebre, chiudeva gli occhi, quasi a volerlo di nuovo celare: "Mi dava fastidio la luce", ha spiegato invece lei. Ma quel piccolo gesto di debolezza - di timidezza? Di angoscia? - ha ancor più sedotto il pubblico: il 95 per cento degli austriaci l'ha trovata simpatica, il 97,7 sicura di sé, più matura della sua età; il 96,6 per cento ha apprezzato le sue parole che denotavano una "forte personalità", l'87,6 per cento la ritiene "attraente".
L'intervista ha travolto ogni record di audience locale: l'Orf l'ha venduta a 120 emittenti di 70 Paesi, erano 400 le stazioni tv che l'avevano richiesta, la Rtl tedesca aveva offerto addirittura 600 mila euro. La differita in Germania, un'ora e mezzo dopo, è stata seguita da oltre sette milioni di telespettatori. E in moltissimi hanno detto che lei aveva "un volto da attrice", che è poi uno dei sogni dichiarati di Natascha.
Pure lei non ha resistito (la trasmissione era stata registrata martedì) e l'altra sera si è piazzata davanti alla tv assieme ai ragazzi che sono in terapia come lei all'ospedale universitario di Vienna.
Si è ammirata in tv, si è piaciuta, si è commossa, si è anche un poco vergognata - il pudore delle adolescenti: "Sono arrossita come un peperone, ho provato un forte imbarazzo nel vedermi sempre inquadrata. Mi ha impressionato la compassione della gente. È bello scoprire come tutti siano contenti che io sia riuscita a tornare in libertà. Lo so perché ricevo tantissime lettere, vorrei rispondere a tutti, chiedo scusa perché non riesco a farlo".
Aveva confessato che le sarebbe piaciuto viaggiare, magari "una crociera o andare a Berlino con mia sorella". I tedeschi l'hanno subito accontentata: l'invito è stato annunciato ieri a colpi di tamburo mediatico. Forse le attribuiranno il prestigioso Women's World Award che quest'anno verrà assegnato il 14 ottobre al Madison Square Garden di New York: "Non si senta obbligata di venire a ritirarlo personalmente, capiamo la situazione", avrebbero già risposto dagli Stati Uniti dove, come in tutto il resto del mondo, la straordinaria vicenda di Natascha ha lasciato il segno nell'immaginario collettivo e fatto versare ettolitri di lacrime.
Si è anche un poco arrabbiata, Natascha, per "le tante bugie su di me" e la morbosità di certa gente che vorrebbe sapere se ci sono stati "tentativi di abuso". Tuttavia si rende conto che qualcosa bisogna pur spiegare: "In moltissimi mi chiedono: ma dove hai imparato ad esprimerti così bene? Ho fatto tutto da sola. Io. Non è stato lui, il criminale. Dico lui, il criminale, perché non voglio più pronunciare il suo nome. Già da bambina sapevo parlare molto bene. Amavo leggere e guardare la tv.
All'inizio ho letto tutto ciò che è caduto tra le mie mani. Dai testi sugli imballaggi fino a quelli sul tubicino del dentifricio". Sembra sempre più una storia incredibile, impossibile. La salute, per esempio. "In prigione stavo molto attenta a non ammalarmi. Siccome mi dava poco da mangiare, l'obesità non era più un problema. Poi, sono stata molto attenta alla pulizia dei denti: dopotutto, si hanno solo una volta nella vita".
La salute del corpo. Ma pure quella degli affetti. Ancestrali come quelli tra madre e figlia: dicono così misteriosamente forti da superare distanze incredibili ed attraversare i muri: "Non ho mai cessato di avere questo rapporto, e so che per mia madre era lo stesso. Avevo però timore che lei si fosse arresa. Sentivo dentro di me che molti miei parenti non li avrei più rivisti: come mia nonna, che è morta prima della mia liberazione. Mia madre e io siamo così vicine che il mio raffreddore già guarisce un po'. Questo non vuol dire che dobbiamo ritornare ad essere appiccicate l'una all'altra. Ogni tanto andrò a dormire da lei e magari lo farò nella mia vecchia cameretta".
Sono dieci gli psicologi che la seguono passo per passo. E che cercano di calibrare i suoi "rientri" nella vita normale, dunque, soprattutto, nel riappropriarsi dei rapporti familiari. Una famiglia spezzata. Genitori divisi da prima del rapimento. Papà Ludwig Koch dichiara a destra e a manca di essere orgoglioso e fiero di sua figlia, "è incredibilmente forte, è molto intelligente ma secondo me l'intervista l'ha concessa troppo presto. Non ho potuto consigliarla diversamente", ha detto, "in realtà meritava di avere un po' più di tempo a disposizione e mi sembra che averla fatta ora le sia costata molto sul piano psicologico".
Herr Ludwig aveva abbracciato la figlia subito dopo che si era liberata. Poi, deve essere successo qualcosa tra i due perché Natascha ha chiesto di non vederlo, mentre ha telefonato e visto spesso sua madre, così ha rivelato ieri Max Friedrich, capo della clinica universitaria di neuropsichiatria dei bambini e degli adolescenti: "La ragazza adesso deve ritrovare se stessa. Ora come ora è nella fase della realtà che si potrebbe definire così: io sono libera ma non capisco bene cosa voglia dire la libertà".
(8 settembre 2006)
;)
generals
08-09-2006, 12:52
vista.
una ragazza bellissima, dev'essere dotata di una forza interiore senza pari per essere uscita apparentemente quasi indenne da un'esperienza simile.
Non aveva l'aria provata, nè emaciata.
L'ho vista ferma e serena.
Incredibile.
beh indenne non direi proprio.... :rolleyes:
ma perche c'è l'ha con il padre? :mbe:
gigio2005
08-09-2006, 13:26
questa storia puzza
questa storia puzza
Non è che magari hai qualcosa di marcio nelle vicinanze del PC? :D
Non per fare lo iettatore, ma magari non è così indenne come sembra.
beh indenne non direi proprio.... :rolleyes:
infatti non l'ho detto nemmeno io: io ho detto
APPARENTEMENTE QUASI indenne
non è che potete leggere a spot e poi puntare il dito.
p.NiGhTmArE
08-09-2006, 13:59
questa storia puzza
hai un cadavere dentro il case?
Inverosimile e quantomeno grottesca. E' stata trattata molto bene secondo me...altro che segregata...ma a chi vogliono darla a bere? :rolleyes:
generals
08-09-2006, 15:44
ma perche c'è l'ha con il padre? :mbe:
CHILI RIPRESI — Avevano detto che la ragazza pesava 42 chili. Cresciuta per otto anni senza mangiare frutta, verdura o latticini. Solo würstel e biscotti. Le immagini del primo giorno da libera, quelle con la coperta addosso, mostravano gambe con macchie e segni d'una persona denutrita, malconcia. In tv è apparsa in forma, ben truccata (ha fatto da sé, comprese le ciglia finte). Della reclusione, nessuna traccia. Un particolare strano: Natascha ha insistito per apparire, anche nei servizi fotografici, col capo sempre coperto da un foulard o da un basco. Il perché è ancora un mistero.
Forse perchè il padre si accorgerebbe che................ non è lei Natasha!! :eek: :D
gigio2005
08-09-2006, 15:45
Forse perchè il padre si accorgerebbe che................ non è lei Natasha!! :eek: :D
questa storia puzza
Rgazzi io non ci vedo niente di strano in tutte queste cose, i rapporti col padre difficile ci stanno, il fatto che abbia voluto concordare le domande anche, sarà anche stata consigliata dagli esperti che ha accanto, poi sul fatto che ha voluto vedere ossessivamente per 7 ore il filmato non mi meraviglia, ma vi rendete conto cosa significa stare 24 ore al giorno 365 giorni l'anno per 8 anni chiusi dentro una stanzina? Avrà delle ossessioni e manie allucinati, nate esclusivamente pe impegnare il tempo in qualche modo, nell'intervista dice anche che ha curato in maniera particolare la pulizia dei denti, perchè sapeva che non sarebbe potuta andare dal dentista (intelligentemente), chi sa quanto tempo impiega/impiegava per lavarseli... ore?
Ho una profonda ammirazione per una ragazzina di 18 anni che sta affrondando la cosa in un modo inaspettato, tutti credevano di ritrovarsi una bambina insicura, i problemi ci saranno, ma lasciateli risolvere a chi di dovere e non facciamo polemiche inutili
sempreio
08-09-2006, 18:13
questa storia puzza
be dopo 8 anni chiusa in buco è normale che puzzi....
questa storia puzza
Perchè, quali sono i tuoi dubbi? cosa ritieni ci sia di strano, quali sarebbero le tue ipotesi alternative?:confused:
Matrixbob
09-09-2006, 10:36
Io mi chiedo, e quando aveva malditenti che facevano?!
15 minuti fa:nei titoli di studio aperto:"erò riuscito a scappare una volta ma poi sono ritornata perchè avevo paura"
:muro: :muro: :muro:
15 minuti fa:nei titoli di studio aperto:"erò riuscito a scappare una volta ma poi sono ritornata perchè avevo paura"
:muro: :muro: :muro:
:eek: :eek: :eek:
ora cerco un link a questa notizia :D
rdefalco
10-09-2006, 20:56
questa storia puzza
questa storia puzza
questa storia puzza
questa storia puzza
Perchè, quali sono i tuoi dubbi? cosa ritieni ci sia di strano, quali sarebbero le tue ipotesi alternative?:confused:
Forse in realtà lui è Natascha :boh:
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.