View Full Version : Call center, a rischio 80mila posti di lavoro!
Sinclair63
24-08-2006, 08:05
È polemica dopo la decisione di far assumere ad Atesia 3.200 dipendenti
da Milano
«Siamo contenti perchè il responso degli ispettori del lavoro è frutto dell'esposto che il collettivo di Atesia ha presentato lo scorso anno». Lo spiegano i lavoratori del gruppo Atesia dopo la richiesta dell'Ispettorato del Lavoro alla società, maggiore gestore di call center in Italia, di assumere tutti i lavoratori a progetto, ossia 3.200 persone. La mossa fa discutere e secondo il presidente dell'associazione di categoria Assocontact Umberto Costamagna se l'iniziativa fosse estesa in tutta Italia «si minerebbe l'intero settore,
mettendo in ginocchio le aziende e obbligandole a fare a meno di 50-60 mila collaboratori e mettendo a rischio altri 20-30 mila addetti assunti a tempo indeterminato». Il presidente dell'associazione delle società di call center è preoccupato e non lo nasconde. «La posizione assunta dall'Ispettorato - ha spiegato Costamagna - è in palese controtendenza con la circolare varata tempo fa da ministro del Lavoro Cesare Damiano. Una circolare che aveva messo in piedi un confronto fra il Ministero, le aziende ed i sindacati.
Il nostro è un settore che impiega 250 mila operatori, di cui circa 1/3, cioè 80 mila, in outsourcing. È un comparto con un fatturato stimabile in 600 milioni di euro, che negli ultimi anni è cresciuto, ha creato occupazione, soprattutto nel Mezzogiorno e fra le donne. Ma vive di commesse, magari di pochi giorni, settimane o mesi. A volte con contratti di 1 anno. Abbiamo bisogno di sana flessibilità». Intanto il ministro del lavoro Damiano ha spiegato che «il ministero agirà sulle indicazioni contenute nella circolare.
Dal 15 settembre partiranno le ispezioni di accompagnamento - ha annunciato - per spiegare alle imprese quali sono i nostri intendimenti. Tutto ciò che è lavoro subordinato va classificato in questo modo: quindi tutto quello che è lavoro a progetto e ricade nella normativa del lavoro subordinato dovrà essere trasformato». Il ministero stesso ha assunto i 15 lavoratori del suo call center con contratto a tempo indeterminato.
Intanto il Cub, Confederazione Unitaria di Base del Lazio, contesta l'atteggiamento di Cgil,
Cisl e Uil perchè «hanno consentito, con i loro accordi, che in tutti questi anni nascesse l'impero dei call-center». Ora si attende la manifestazione del 9 settembre dove si riuniranno tutti i lavoratori della categoria. :rolleyes:
Fonte: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=113566
trallallero
24-08-2006, 08:59
peró tu sempre da "ilgiornale" eh :D
eh si, le aziende non assumono perché sono cattive :rolleyes:
secondo me piú che obbligare all'assunzione di massa (il che farebbe chiudere l'azienda) potrebbero controllare la situaziuone dei flessibili, la paga, il numero di ore lavorate etc. ;)
Black Dawn
24-08-2006, 09:01
Da ex operatore precario di call-center...penso che sìa meglio essere disoccupati che presi per il culo a vita... :O
sempreio
24-08-2006, 09:02
Da ex operatore precario di call-center...penso che sìa meglio essere disoccupati che presi per il culo a vita... :O
ma dai è il classico lavoro che uno dovrebbe fare per pagarsi gli studi o arrotondare lo stipendio, ma non è un lavoro
dantes76
24-08-2006, 09:06
palese dimostrazione, che la legge biagi, anzi ex biagi, viste le differenze fra quella proposta e quella approvata, non ha portato alcun beneficio, almeno da uno dei due lati: lavoratori.
l'economia ha bisogno di leggi chiare, e di stabilita',
non di precariato, fai un muto lavorando in callcenter..
Black Dawn
24-08-2006, 09:07
ma dai è il classico lavoro che uno dovrebbe fare per pagarsi gli studi o arrotondare lo stipendio, ma non è un lavoro
Sono d'accordo con te...il problema è che i miei "coetanei" non si rendono conto di ciò, vanno a lavorare a testa bassa tutti i giorni senza farsi troppe domande...e la dignità?
sempreio
24-08-2006, 09:11
palese dimostrazione, che la legge biagi, anzi ex biagi, viste le differenze fra quella proposta e quella approvata, non ha portato alcun beneficio, almeno da uno dei due lati: lavoratori.
l'economia ha bisogno di leggi chiare, e di stabilita',
non di precariato, fai un muto lavorando in callcenter..
no, ma non lo considero neanche un lavoro, lo considero poco di più di quelli che portano le pizze a casa
mortimer86
24-08-2006, 09:12
Il fatto è che nei Call center assumono con contratto Co.Co.Pro, quest'ultimo richiede due requisiti:
- Deve esserci un progetto da seguire
- La persona assunta non è dipendente, ma libero professionista, non deve quindi sottostare a orari
Se da controllo risulta che gli assunti non sono liberi professionisti, ma dipendenti il contratto deve essere adeguato per quello che sono. Se questo contratto porta a un maggior costo per l'azienda è logico che taglieranno "teste" per mantenere le spese all'interno di certi limiti.
Il fatto che si miri prima di tutto ai Call center è perche il fenomeno ha assunto dimensioni esegerate, ma anche nei supermercati, sia piccoli che grandi (tipo IperCoop) si assume con questo tipo di contratto.
P.S. Mi sono sempre chiesto... a che cavolo servono i Call Center?
È polemica dopo la decisione di far assumere ad Atesia 3.200 dipendenti
da Milano
«Siamo contenti perchè il responso degli ispettori del lavoro è frutto dell'esposto che il collettivo di Atesia ha presentato lo scorso anno». Lo spiegano i lavoratori del gruppo Atesia dopo la richiesta dell'Ispettorato del Lavoro alla società, maggiore gestore di call center in Italia, di assumere tutti i lavoratori a progetto, ossia 3.200 persone. La mossa fa discutere e secondo il presidente dell'associazione di categoria Assocontact Umberto Costamagna se l'iniziativa fosse estesa in tutta Italia «si minerebbe l'intero settore,
mettendo in ginocchio le aziende e obbligandole a fare a meno di 50-60 mila collaboratori e mettendo a rischio altri 20-30 mila addetti assunti a tempo indeterminato». Il presidente dell'associazione delle società di call center è preoccupato e non lo nasconde. «La posizione assunta dall'Ispettorato - ha spiegato Costamagna - è in palese controtendenza con la circolare varata tempo fa da ministro del Lavoro Cesare Damiano. Una circolare che aveva messo in piedi un confronto fra il Ministero, le aziende ed i sindacati.
Il nostro è un settore che impiega 250 mila operatori, di cui circa 1/3, cioè 80 mila, in outsourcing. È un comparto con un fatturato stimabile in 600 milioni di euro, che negli ultimi anni è cresciuto, ha creato occupazione, soprattutto nel Mezzogiorno e fra le donne. Ma vive di commesse, magari di pochi giorni, settimane o mesi. A volte con contratti di 1 anno. Abbiamo bisogno di sana flessibilità». Intanto il ministro del lavoro Damiano ha spiegato che «il ministero agirà sulle indicazioni contenute nella circolare.
Dal 15 settembre partiranno le ispezioni di accompagnamento - ha annunciato - per spiegare alle imprese quali sono i nostri intendimenti. Tutto ciò che è lavoro subordinato va classificato in questo modo: quindi tutto quello che è lavoro a progetto e ricade nella normativa del lavoro subordinato dovrà essere trasformato». Il ministero stesso ha assunto i 15 lavoratori del suo call center con contratto a tempo indeterminato.
Intanto il Cub, Confederazione Unitaria di Base del Lazio, contesta l'atteggiamento di Cgil,
Cisl e Uil perchè «hanno consentito, con i loro accordi, che in tutti questi anni nascesse l'impero dei call-center». Ora si attende la manifestazione del 9 settembre dove si riuniranno tutti i lavoratori della categoria. :rolleyes:
Fonte: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=113566
Queste aziende devono morire. Troppo comodo fare i soldi sfruttando la gente.
Per come la vedo io, il lavoro a progetto dovrebbe costare alle aziende in termini di imposte e stipendio un 25% in più del normale lavoro dipendente.
La flessibilità dovrebbe essere intesa come un servizio aggiuntivo a disposizione delle aziende per sopperire a temporanei aumenti di produzione.
dantes76
24-08-2006, 09:27
no, ma non lo considero neanche un lavoro, lo considero poco di più di quelli che portano le pizze a casa
be qualcuno lo considera la soluzione di tutti i mali
Sinclair63
24-08-2006, 09:34
peró tu sempre da "ilgiornale" eh :D
http://news.google.it/news/url?sa=t&ct=it/3-0-3&fp=44edcc2647967346&ei=_WPtROO0GcmOwQGa0tHDCQ&url=http%3A//www.liberta.it/default.asp%3FIDG%3D608242001&cid=1102568858
http://news.google.it/news/url?sa=t&ct=it/3-0-5&fp=44edcc2647967346&ei=_WPtROO0GcmOwQGa0tHDCQ&url=http%3A//www.repubblica.it/2006/08/sezioni/politica/assunzioni-call/assunzioni-call/assunzioni-call.html&cid=1102568858
http://news.google.it/news/url?sa=t&ct=it/3-0-6&fp=44edcc2647967346&ei=_WPtROO0GcmOwQGa0tHDCQ&url=http%3A//www.iltempo.it/approfondimenti/index.aspx%3Fid%3D1020204&cid=1102568858
http://news.google.it/news/url?sa=t&ct=it/3-0-0&fp=44edcc2647967346&ei=_WPtROO0GcmOwQGa0tHDCQ&url=http%3A//www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200608articoli/9524girata.asp&cid=1102568858
http://news.google.it/news/url?sa=t&ct=it/3-0-1&fp=44edcc2647967346&ei=_WPtROO0GcmOwQGa0tHDCQ&url=http%3A//www.adnkronos.com/3Level.php%3Fcat%3DEconomia%26loid%3D1.0.526845103&cid=1102568858
http://news.google.it/news/url?sa=t&ct=it/4-0&fp=44edf78480309496&ei=YmTtRKWlF6-wwQH3heDQCw&url=http%3A//www.agi.it/news.pl%3Fdoc%3D200608231222-1049-RT1-CRO-0-NF81%26page%3D0%26id%3Dagionline.italyonline&cid=0
http://news.google.it/news/url?sa=t&ct=it/5-0&fp=44edf78480309496&ei=YmTtRKWlF6-wwQH3heDQCw&url=http%3A//www.adnkronos.com/3Level.php%3Fcat%3DEconomia%26loid%3D1.0.526845103&cid=0
http://news.google.it/news/url?sa=t&ct=it/7-0&fp=44edf78480309496&ei=YmTtRKWlF6-wwQH3heDQCw&url=http%3A//www.corriere.it/ultima_ora/agrnews.jsp%3Fid%3D%257BC8DBB297-1847-481E-A0D9-508D52FF5B53%257D&cid=0
http://news.google.it/news/url?sa=t&ct=it/14-0&fp=44edf78480309496&ei=YmTtRKWlF6-wwQH3heDQCw&url=http%3A//www.megachip.info/modules.php%3Fname%3DNews%26file%3Darticle%26sid%3D3417&cid=0
Bastano? :sofico:
twinpigs
24-08-2006, 09:42
Queste aziende devono morire. Troppo comodo fare i soldi sfruttando la gente.
Per come la vedo io, il lavoro a progetto dovrebbe costare alle aziende in termini di imposte e stipendio un 25% in più del normale lavoro dipendente.
La flessibilità dovrebbe essere intesa come un servizio aggiuntivo a disposizione delle aziende per sopperire a temporanei aumenti di produzione.
esatto... loro vogliono la botte piena (flessibilità per i periodi di magrao di vacche grasse) ed il lavoratore ubriaco (deve lavorare come un dipendente senza nessuna malattia, ferie, maternità, previdenza ridicola... sennò ti buttano fuori subito tanto i contratti truffa legalizzati lo permettono con un minimo di "burocratese")
edited823
24-08-2006, 09:56
peró tu sempre da "ilgiornale" eh :D
eh si, le aziende non assumono perché sono cattive :rolleyes:
secondo me piú che obbligare all'assunzione di massa (il che farebbe chiudere l'azienda) potrebbero controllare la situaziuone dei flessibili, la paga, il numero di ore lavorate etc. ;)
se si ha una persona che praticamente è in situazione di lavoro dipendente allora è suo diritto che gli venga riconosciuto il posto di lavoro a tempo determinato. già nn ha quasi + garanzie, le minime previste diamole.
se il dat lav nn aveva bisogno di quella persona aveva solo da nn assumerla se ne prende tanti xkè son praticamente gratis cazzi suoi.
è sempre stato così: quando tra persone si configura un rapporto giuridico questo dev' esser regolato con le regole che ad esso van applicate. nessuno ti obbliga a stipulare un rapporto.
trallallero
24-08-2006, 09:57
palese dimostrazione, che la legge biagi, anzi ex biagi, viste le differenze fra quella proposta e quella approvata, non ha portato alcun beneficio, almeno da uno dei due lati: lavoratori.
l'economia ha bisogno di leggi chiare, e di stabilita',
non di precariato, fai un muto lavorando in callcenter..
quindi dici che sarebbe stato meglio lasciarla cosí com'era, ovvero co.co.co. del governo d'Alema ?
trallallero
24-08-2006, 10:04
se si ha una persona che praticamente è in situazione di lavoro dipendente allora è suo diritto che gli venga riconosciuto il posto di lavoro a tempo determinato. già nn ha quasi + garanzie, le minime previste diamole.
se il dat lav nn aveva bisogno di quella persona aveva solo da nn assumerla se ne prende tanti xkè son praticamente gratis cazzi suoi.
è sempre stato così: quando tra persone si configura un rapporto giuridico questo dev' esser regolato con le regole che ad esso van applicate. nessuno ti obbliga a stipulare un rapporto.
questo non lo metto in dubbio: lavorare a progetto quando il progetto é rispondere al telefono, sottopagati, magari (per l'azienda) per tutta la vita, non é molto dignitoso. E non é un progetto.
Ma non é l'azienda che decide di non assumerti perché é stronza e cattiva, é il mercato che richiede flessibilitá (e il nostro art 18 che obbliga l'azienda ad impegnarsi con l'assunto per sempre).
Se veramente viene chiesto di assumere tutti si rischia il fallimento dell'azienda o al limite lo spostamento del call-center all'estero e ... tutti a casa.
Io obbligherei l'azienda a pagare profumatamente i precari e basta, perché la precarietá va pagata.
edited823
24-08-2006, 10:23
Se veramente viene chiesto di assumere tutti si rischia il fallimento dell'azienda o al limite lo spostamento del call-center all'estero e ... tutti a casa.
Io obbligherei l'azienda a pagare profumatamente i precari e basta, perché la precarietá va pagata.
no ma la conversione opera quando il datore vuol far troppo il furbo e cerca di ottenere un lavoratore subordinato a tutti gli effetti ma senza dargli le garanzie e i trattamenti che gli spettano. tipo che cazzo vuol dire assumer a tempo determinato per 6 mesi se poi continuo a rinnovar il contratto x sempre?
una cosa è la flessibilità. ok. ma nn poi dirmi he l'economia nn dice che bisogna riversare il rischi d'impresa sui lavoratori.
non è che puoi attaccere il marchio fiat e la scritta panda ad una ferrari e pensar di uscir dal concessionario con una ferrari al costo di una panda.
no, ma non lo considero neanche un lavoro, lo considero poco di più di quelli che portano le pizze a casa
beh, forse tu non lo consideri un lavoro, ma ti assicuro che le mie 11 colleghe invece si.
E considera anche che ci sono fasce per le quali il call center è ormai l'ultima spiaggia: chi altro dà lavoro ad una donna non specializzata di 45 anni?
Prima di buttarvi in discriminazioni e giudizi sommari, invito a riflettere un momento sulla realtà delle cose.
Per quanto riguarda poi l'obbligo di assunzione relativo alla questione: è evidente che l'azienda in questione sta perpetrando un ABUSO di uno strumento che non era previsto in questo modo.
Un contratto a progetto ha una sua linea, non puoi assumere una persona e trattarla da dipendente pur mantenendola a progetto a tempo indeterminato.
Va contro la legge e contro ogni diritto dei lavoratori.
E' evidente che se lo stato interviene sussiste una situazione irregolare. E' ora di finirla con questo furbismo.
E secondo me dovrebbe essere penalmente perseguibile anche l'atteggiamento ricattatorio della società in questione che minaccia, se obbligati alla regolarizzazione del personale, il licenziamento in blocco.
vorrei fra l'altro ricordare a tutti quelli che si scandalizzano quando il commerciante non fa lo scontrino che questa del lavoro da dipendente camuffato da progetto è un ottimo e facile sistema di EVASIONE FISCALE.
Da ex operatore precario di call-center...penso che sìa meglio essere disoccupati che presi per il culo a vita... :O
concordo :) ...oltre che sentirsi dire + volte al dì...e giustamente ma vaff......o bestemmie di altro tipo...e han pure ragione...faccio anch'io così :ciapet:
Poi mi piace collaboratore....ma di chi??? :muro: :muro: :muro: :muro: :muro:
ma dai è il classico lavoro che uno dovrebbe fare per pagarsi gli studi o arrotondare lo stipendio, ma non è un lavoro
è un lavoro, che in mancanza d'altro, molte persone, anche laureate....si adeguano a espletare, ben consci trattasi di prese per i fondelli salvo poi rendersi conto dopo 4 mesi..di non guadagnarci nulla, di averci rimesso soldi in benza e mangiare, di aver perso la voce non so quante volte a forza di paralare e ripeetre sempre la medesima solfa...ma che li chiudano a sto punto!
Prendete Sicos (il può grosso a livello nazionale e finito pure su le iene..giusto quello vicino alla mia zona...) apre e chiude call center come se nulla fosse, licenziando e non spostando personale...e assumendone altro (visto di persona un mese fa quando mi chiamarono per un colloquio)....postazioni vuote su due pania non finire :D :D
ma valà....
trallallero
24-08-2006, 10:54
no ma la conversione opera quando il datore vuol far troppo il furbo e cerca di ottenere un lavoratore subordinato a tutti gli effetti ma senza dargli le garanzie e i trattamenti che gli spettano. tipo che cazzo vuol dire assumer a tempo determinato per 6 mesi se poi continuo a rinnovar il contratto x sempre?
una cosa è la flessibilità. ok. ma nn poi dirmi he l'economia nn dice che bisogna riversare il rischi d'impresa sui lavoratori.
non è che puoi attaccere il marchio fiat e la scritta panda ad una ferrari e pensar di uscir dal concessionario con una ferrari al costo di una panda.
proprio a proposito del contratto a tempo determinato, qualcuno sa com'é la legge ?
io ho un'amica che lavora per Alitalia a Fiumicino col contratto a t.d.
Quando scade aspettano tot giorni poi lo rinnovano.
Ma il contratto in questione non é un modo per valutare se assumere o no la persona ?
si puó continuare a rinnovarlo per anni ?
mortimer86
24-08-2006, 10:55
Ma non é l'azienda che decide di non assumerti perché é stronza e cattiva, é il mercato che richiede flessibilitá (e il nostro art 18 che obbliga l'azienda ad impegnarsi con l'assunto per sempre).
Il mercato non chiede flessibilità: la chiami flessibilità seguire un orario FISSO? è flessibilità essere sottoposti ad un contratto rinnovato ogni tre mesi per anni e anni? a me sembra solo precariato.
Il mercato chiede di ottenere il massimo con la minima spesa, i contratti co.co.pro permettono questo: si ottengono "dipendenti-liberi professionisti" pagati da fame (nel caso di call center a volte è un tot a contatto) senza ferie, TFR, malattie, e i contributi minimi per la pensione, i questo modo si permette all'azienda grandi ricavi, così il manager può permettersi di andare a sniffare cocaina con i travestiti tutti i sabato sera.
L'art.18 dice che non si può licenziare un dipendente senza giusta causa... il riassetto di una azienda per problemi economici è una giusta causa
proprio a proposito del contratto a tempo determinato, qualcuno sa com'é la legge ?
io ho un'amica che lavora per Alitalia a Fiumicino col contratto a t.d.
Quando scade aspettano tot giorni poi lo rinnovano.
Ma il contratto in questione non é un modo per valutare se assumere o no la persona ?
si puó continuare a rinnovarlo per anni ?
il contratto a T.D: è un contratto di lavoro...moderno e reso ormai diffuso in tutta Italia ..soprattutto dalle aziende. Loro ti assumono ti fanno lavorare, guadagni..e anche se vai bene..non vuol dire che se te lo rinnovano ti mettano a indeterminato ;) possono anche mandarti a casa nonostante tu sia stato sempre ligio...questo è il modello che il Berlusca e company hanno voluto imitare dagli States..e ci sono riusciti in pieno..
Con una sostanziale dfferenza....la se ti sposti per trovare un lavoro non ci perdi poi molto...hanno le case mobili...metti su un tir e te la porti dietro in altro Stato, Contea, etc... :sofico:
In Italia invece trovi lavoro a Milano...vai a Stare al confine con la svizzer per non farti scippare e viaggilo stesso... :D
trallallero
24-08-2006, 11:06
no, ma non lo considero neanche un lavoro, lo considero poco di più di quelli che portano le pizze a casa
scusa ma se hai fame e vuoi una pizza e non ti va di uscire, non ti fa piacere che qualcuno te la porti a casa ?
se vuoi aiuto per la configurazione GPRS del tuo nuovo cellulare non ti fa piacere poter chiamare gratuitamente qualcuno che te lo spieghi ?
se rispondi si ad entrambe le domande converrai che sono entrambi dei lavori.
Qualsiasi mansione che sia utile alla societá puó considerarsi un lavoro, no ?
il contratto a T.D: è un contratto di lavoro...moderno e reso ormai diffuso in tutta Italia ..soprattutto dalle aziende. Loro ti assumono ti fanno lavorare, guadagni..e anche se vai bene..non vuol dire che se te lo rinnovano ti mettano a indeterminato ;) possono anche mandarti a casa nonostante tu sia stato sempre ligio...questo è il modello che il Berlusca e company hanno voluto imitare dagli States..e ci sono riusciti in pieno..
Con una sostanziale dfferenza....la se ti sposti per trovare un lavoro non ci perdi poi molto...hanno le case mobili...metti su un tir e te la porti dietro in altro Stato, Contea, etc... :sofico:
In Italia invece trovi lavoro a Milano...vai a Stare al confine con la svizzer per non farti scippare e viaggilo stesso... :D
macchè berlusca e company, vatti a vedere chi ha inventato sti contratti
trallallero
24-08-2006, 12:01
macchè berlusca e company, vatti a vedere chi ha inventato sti contratti
sembra che i suoi 5 anni siano la causa di tutti i mali d'Italia :rolleyes:
edited823
24-08-2006, 12:14
macchè berlusca e company, vatti a vedere chi ha inventato sti contratti
guarda la disciplina dei contratti , vedrai che è stata per ben modifificata, i cococo nn eran già il massimo ma la rif biagi ha veramente fatto un casino.
a volte con piccole minuzie o cazzatelle ma che dal punto di vista giuridico fanno differenze colossali.
un esempio x quanto riguarda la tutela è la riduzione dell possibilità di usare il rito processuale x il lavoro. sembra una cazzatina, ma se il posto t lo ridanno dopo 8 anni è inutile far causa. se non poni certi limiti minimi in mancanza di contrattazione collettiva fai disastri, xkè nessuna organizzazione datoriale stipulerà contratti.
stessa cosa dicasi x la possibilità di assunzione a tempo determinato, il sistema che poggiava sulla L 230/62 era quello della lista chiusa: ovvero si poteva ricorrer al tempo det solo nei casi stabiliti+quelli concordati da dat lav e sindacati (quindi soggetta alla tutela minima sindacale), ora sono state aggiunte con d lgs 268/2001 le "esigenze di carattere organizzativo" che vuol dire tutto e niente e spalancano la strada all' utilizzo del lavoro a tempo det.
il processo di "flessibilizzazione" è comunque comincito da molto: L 56/87. nn pensare che sia una cosa legata alle sole 2 ultime legislature.
sembra che i suoi 5 anni siano la causa di tutti i mali d'Italia :rolleyes:
No però qualche dannetto l'ha fatto....... :D :D :D Comunque sia la precarizzazione parte da lontano, e molti degli attuali esponenti di governo hanno attivamente contribuito in tal senso.
Basta vedere come su questa vicenda il sindacato si sia spaccato e come metta in imbarazzo la maggioranza dato che il proprietario dell'Atesia è vicino alla Margherita :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
trallallero
24-08-2006, 12:23
Il mercato non chiede flessibilità: la chiami flessibilità seguire un orario FISSO? è flessibilità essere sottoposti ad un contratto rinnovato ogni tre mesi per anni e anni? a me sembra solo precariato.
beh, si, l'hanno chiamata flessibilitá ma non si capisce bene cosa significhi :rolleyes:
Io so solo che in 1 anno ho fatto Como (2 mesi), Brescia (3 mesi), Milano nord(4), Milano Bovisa(3 mesi), Bergamo (sto ancora quí :yeah: ) ed odiando il traffico ogni volta era un trasloco :muro:
Il mercato chiede di ottenere il massimo con la minima spesa, i contratti co.co.pro permettono questo: si ottengono "dipendenti-liberi professionisti" pagati da fame (nel caso di call center a volte è un tot a contatto) senza ferie, TFR, malattie, e i contributi minimi per la pensione, i questo modo si permette all'azienda grandi ricavi, così il manager può permettersi di andare a sniffare cocaina con i travestiti tutti i sabato sera.
i contratti co.co.pro e gli ex contratti co.co.co del governo d'Alema! Non diamo la colpa ad un povero morto, ammazzato da idealisti strafatti di marxismo, per aver cercato di migliorare gli straprecari contratti co.co.co.
A me son serviti parecchio questi contratti per entrare nel mondo del lavoro, quindi grazie d'Alema (non so chi era il ministro che l'ha creati) ma per favore non cerchiamo di far cadere le colpe del precariato sul governo precedente perché le origini son ben altre.
L'art.18 dice che non si può licenziare un dipendente senza giusta causa... il riassetto di una azienda per problemi economici è una giusta causa
Ci sará anche un motivo allora per cui noi siamo il paese con la disoccupazione tra le piú alte in Europa e la UK tra le piú basse ... e In UK non c'é l'assunzione a tempo indeterminato.
Quacosa non quadra :what:
edited823
24-08-2006, 12:25
sembra che i suoi 5 anni siano la causa di tutti i mali d'Italia :rolleyes:
no ma la cdl ha fatto una sola cosa davvero buona: il d lgs 231/01.
e nessuno sa che cazzo sia.
trallallero
24-08-2006, 12:26
No però qualche dannetto l'ha fatto....... :D :D :D
si, in perfetta linea con i 20 governi precedenti :D
In questo noi Italiani siamo coerenti :O
Comunque sia la precarizzazione parte da lontano, e molti degli attuali esponenti di governo hanno attivamente contribuito in tal senso.
:mano:
edited823
24-08-2006, 12:30
proprio a proposito del contratto a tempo determinato, qualcuno sa com'é la legge ?
io ho un'amica che lavora per Alitalia a Fiumicino col contratto a t.d.
Quando scade aspettano tot giorni poi lo rinnovano.
Ma il contratto in questione non é un modo per valutare se assumere o no la persona ?
si puó continuare a rinnovarlo per anni ?
son dei bastardi aspettano i 10 o 20 gg (a seconda della durata del contratto) e poi riassumono.
è una bastardata.
digli di iscriversi ad un sindacato, che dia assistenza legale. ma se il dat lav è scaltro c'è ben poco da fare.
PS: il contratto di lavoro a tempo det NON serve x valutare se assumer.
edited823
24-08-2006, 12:31
è una giusta causa
secondo me è giustificato motivo.
poi del modello americano non han preso nulla. son cazzate, in america non lavorano due mesi lì tre là otto laggiù e 5 quassù. semplicemente hanno meno problemi a licenziare, come ne hanno meno ad assumere in virtù della prima cosa. dire che questa flessibilità ricalca il modello americano è una presa per il culo enorme. senza contare gli stipendi americani :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
diciamo che come è stato già sottolineato, a lucalucca e soci interessa avere dipendenti pronto uso su cui scaricare il rischio di impresa e modellare il carico di lavoro in base alle richieste. ma che andassero a ca*are, devono scoppiare le ruote del cayenne mentre fannoil viadotto della cisa a ste persone :muro:
tra parentesi, ma il governo non parla più di precarietà? durante la campagna elettorale ne han dette di ogni. tutto morto e sepolto come la legge elettorale e il conflittone di interessi? :rolleyes:
trallallero
24-08-2006, 12:34
son dei bastardi aspettano i 10 o 20 gg (a seconda della durata del contratto) e poi riassumono.
è una bastardata.
digli di iscriversi ad un sindacato, che dia assistenza legale. ma se il dat lav è scaltro c'è ben poco da fare.
PS: il contratto di lavoro a tempo det NON serve x valutare se assumer.
gliel'ho detto e consigliato ma la paura é il suo freno principale. Paura che venga mandata definitivamente a casa :rolleyes:
scorpionkkk
24-08-2006, 12:34
proprio a proposito del contratto a tempo determinato, qualcuno sa com'é la legge ?
io ho un'amica che lavora per Alitalia a Fiumicino col contratto a t.d.
Quando scade aspettano tot giorni poi lo rinnovano.
Ma il contratto in questione non é un modo per valutare se assumere o no la persona ?
si puó continuare a rinnovarlo per anni ?
Ti rispondo io visto che nessuno lo fa.
1)Il contratto a termine è possibile solo per periodi lavorativi inferiori ai 3 anni.
2)Il contratto a termine può essere rinnovato una sola volta e con la presenza di ragioni oggettive, che il datore di lavoro deve apporre per iscritto nel contratto di rinnovo (di cui il lavoratore deve avere copia entro 5 giorni dalla stipula), riferite all'attività lavorativa per cui era stato stipulato il precedente contratto a termine.
3) La proroga non può durare complessivamente più di 3 anni.
Inoltre:
La continuazione del rapporto dopo la scadenza del termine non comporta di per sé la trasformazione del rapporto a tempo indeterminato. Infatti, in caso di continuazione del rapporto dopo la scadenza, il datore di lavoro deve corrispondere al lavoratore una maggiorazione della retribuzione, in misura del venti per cento, per ogni giorno di prosecuzione del rapporto fino al decimo; per ogni giorno ulteriore la maggiorazione è fissata nella misura del quaranta per cento. La trasformazione del rapporto a tempo indeterminato si verifica solo nel caso di continuazione del rapporto oltre il ventesimo giorno, se il contratto aveva una durata inferiore a sei mesi, ovvero negli altri casi oltre il trentesimo giorno.
Tra un contratto a termine e l'altro deve intercorrere un intervallo minimo: si tratta di dieci giorni, ovvero di venti, a seconda che il contratto sia di durata fino a sei mesi o sia superiore. Se questo intervallo non viene rispettato, il secondo contratto si reputa a tempo indeterminato; se i due rapporti si succedono senza soluzione di continuità, si considera a tempo indeterminato l'intero rapporto, dalla data di stipulazione del primo contratto.
In ogni caso, la legge precisa che il lavoratore assunto a termine ha diritto alle ferie, alla tredicesima mensilità, al TFR e a ogni altro trattamento in atto nell'impresa per i lavoratori a tempo indeterminato inquadrati al medesimo livello; ovviamente, questi istituti spettano in proporzione al periodo lavorato, e sempre che non siano obiettivamente incompatibili con la natura del contratto a termine.
Nella realtà queste regole non vengono rispettate alla lettera e magari questo può anche convenire dal punto di vista di un rapporto lavorativo cordiale piuttosto che di inimicizia.
Conviene però (dopo la stipula del contratto e non prima) misurare le eventuali irregolarità e, se si viene sfruttati eccessivamente o al primo segno di abuso, usarle per far presente la reale posizione dell'azienda.
son dei bastardi aspettano i 10 o 20 gg (a seconda della durata del contratto) e poi riassumono.
è una bastardata.
digli di iscriversi ad un sindacato, che dia assistenza legale. ma se il dat lav è scaltro c'è ben poco da fare.
PS: il contratto di lavoro a tempo det NON serve x valutare se assumer.
beh tutte le aziende e dico tutte o fanno stages di "conoscenza reciproca" o ti offrono un copro, se sei alle prime armi
mortimer86
24-08-2006, 12:35
beh, si, l'hanno chiamata flessibilitá ma non si capisce bene cosa significhi :rolleyes:
Io so solo che in 1 anno ho fatto Como (2 mesi), Brescia (3 mesi), Milano nord(4), Milano Bovisa(3 mesi), Bergamo (sto ancora quí :yeah: ) ed odiando il traffico ogni volta era un trasloco :muro:
i contratti co.co.pro e gli ex contratti co.co.co del governo d'Alema! Non diamo la colpa ad un povero morto, ammazzato da idealisti strafatti di marxismo, per aver cercato di migliorare gli straprecari contratti co.co.co.
A me son serviti parecchio questi contratti per entrare nel mondo del lavoro, quindi grazie d'Alema (non so chi era il ministro che l'ha creati) ma per favore non cerchiamo di far cadere le colpe del precariato sul governo precedente perché le origini son ben altre.
Non ho mai dato la colpa al precedente Governo, però se passando co.co.co a co.co.pro i contratti di questo tipo si sono moltiplicati a macchia d'olio, vuol dire che il cambiamento è risultato più conveniente per le aziende mentre per gli assunti sono rimasti (quindi lo erano anche prima) la solita inc****ta
Ci sará anche un motivo allora per cui noi siamo il paese con la disoccupazione tra le piú alte in Europa e la UK tra le piú basse ... e In UK non c'é l'assunzione a tempo indeterminato.
Quacosa non quadra :what:
Se è per questo in Danimarca hanno tutti contratti di tipo altamente precario, ma lì, come in UK, è presente un sistema di sostegno sociale che permette a chi perde il lavoro di campare fino a quando non ne trova un altro (tipo asilo, scuola e trasporto gratuiti in maniera automatica per i figli) e il sistema delle liste di disoccupazione è molto più efficiente, non so come funzionino ma sentii un servizio su Radio24 qualche mese fa
dantes76
24-08-2006, 12:42
macchè berlusca e company, vatti a vedere chi ha inventato sti contratti
la regolamentazione , grazie al mammasantissimo, approvata nel 2003,
non ha portato i benefici sperati, o almeno li ha portati, ma solo per le imprese,
doveva essere la manna dal cielo, ma in 3 anni,non e' successo niente,anzi, si e destabilizzato ancora di piu un mercato assai stagnante
mortimer86
24-08-2006, 12:45
beh tutte le aziende e dico tutte o fanno stages di "conoscenza reciproca" o ti offrono un copro, se sei alle prime armi
Molto dipende dalla serietà dell'azienda e dall'opera di fidelizzazione coi dipendenti che essa fa.
Ho lavorato anch'io con contratto co.co.pro, ma durante l'ultimo anno di superiori e facevo l'orario che tornava meglio a me (rispettando un limite minimo di ore settimanali concordato alla stipula del contratto), questa sarebbe una OTTIMA applicazione della Legge Biagi.
Ora sono con contratto di formazione (metalmeccanico 4°livello e non apprendista) per 18 mesi al quale solitamente (almeno per quelli assunti prima di me) segue il contratto indeterminato. Un mio collega assunto nello stesso periodo, ma di 32 anni, non poteva essere messo sotto contratto di formazione per via dell'età e lo hanno assunto a tempo determinato per 18 mesi e ha segiuto il ciclo di fomazione che ho fatto io.
scorpionkkk
24-08-2006, 12:48
Inoltre:
Tuttavia, può darsi che nel caso concreto l’intervallo tra un contratto e l’altro venga formalmente rispettato ma che, ciò nonostante, il rapporto debba ugualmente essere convertito a tempo indeterminato. Ciò può accadere nel caso in cui la successione dei contratti a termine sia tale da dover concludere che, in realtà, il datore di lavoro ha eluso la normativa che disciplina e limita il ricorso al contratto a termine. L’ipotesi non è esplicitamente prevista dal D. Lgs. 368/01 e, tuttavia, può farsi discendere dai principi generali dell’ordinamento e, più in particolare, dagli artt. 1344, 1418 e 1419 c.c., che dispongono la nullità della clausola contrattuale che costituisca il mezzo per eludere l’applicazione di una norma imperativa.
Nel silenzio della normativa, non è possibile dire astrattamente quando ciò si verifichi. Tuttavia, si può ritenere che se il rapporto, complessivamente considerato, dura da almeno alcuni anni; se l’intervallo tra un contratto e l’altro viene rispettato quasi alla lettera; se il rapporto dura per quasi l’intero anno (magari con esclusione del solo periodo feriale), si deve concludere nel senso che il datore di lavoro ha posto in essere una pluralità di contratti a termine solo per sfuggire a un’assunzione a tempo indeterminato e che, pertanto, quel rapporto deve essere trasformato – appunto – a tempo indeterminato.
trallallero
24-08-2006, 12:50
Ti rispondo io visto che nessuno lo fa.
1)Il contratto a termine è possibile solo per periodi lavorativi inferiori ai 3 anni.
2)Il contratto a termine può essere rinnovato una sola volta e con la presenza di ragioni oggettive, che il datore di lavoro deve apporre per iscritto nel contratto di rinnovo (di cui il lavoratore deve avere copia entro 5 giorni dalla stipula), riferite all'attività lavorativa per cui era stato stipulato il precedente contratto a termine.
3) La proroga non può durare complessivamente più di 3 anni.
Inoltre:
Nella realtà queste regole non vengono rispettate alla lettera e magari questo può anche convenire dal punto di vista di un rapporto lavorativo cordiale piuttosto che di inimicizia.
Conviene però (dopo la stipula del contratto e non prima) misurare le eventuali irregolarità e, se si viene sfruttati eccessivamente o al primo segno di abuso, usarle per far presente la reale posizione dell'azienda.
grazie, le mando una mail :)
trallallero
24-08-2006, 12:51
Inoltre:
grazie anche a te. Questa é inchiodante :D
EDIT: anche a te :rolleyes: sei lo stesso ma non me n'ero accorto :D
edited823
24-08-2006, 13:04
gliel'ho detto e consigliato ma la paura é il suo freno principale. Paura che venga mandata definitivamente a casa :rolleyes:
già, e giocano su questo.
edited823
24-08-2006, 13:07
beh tutte le aziende e dico tutte o fanno stages di "conoscenza reciproca" o ti offrono un copro, se sei alle prime armi
lo stages nn è un contratto di lavoro.
l'unico strumento giusto x far quel che dici è il contratto d'inserimento. e basta.
edited823
24-08-2006, 13:09
Inoltre:
si ma c'è un piccolo problemino: se rientra nei termini (10 o 20gg) c'è presunzione assoluta di frode. quindi è una passeggiata.
nell' altro caso..
tanto da se nn può far nulla la cosa migliore è usar sindacato.
trallallero
24-08-2006, 13:16
già, e giocano su questo.
beh, ci sono leggi ben precise vedo e mi sa che giocano anche sull'ignoranza della gente ;)
Io le ho mandato la mail adesso sta a lei, grazie a tutti :O
Comunque secondo me il contratto a tempo indeterminato é anacronistico e cerco di spiegare perché, oltre a cercare di capire le origini del precariato (non ho idee ben precise, sto cercando di capire anch'io):
son finiti i tempi della Sip, Enel, Poste, Banca o del seguire la libera pofessione del padre quale meccanico del quartiere, barbiere, militare o ladro (una volta era un lavoro serio :D ) e la domenica le campane e tutti in piazza messi a tiro a passeggiare dopo la messa. Adesso c'é l'immigrazione selvaggia, i cinesi, le multinazionali. I tempi di cambiamento si son ridotti a differenza della vita che si é allungata (con le crisi delle pensioni) e ció non puó che mettere gli imprenditori e le societá sul chivalá: come faccio ad impegnarmi a vita ?
In piú si son sicuramente persi parecchi valori, soprattutto la dignitá dell'essere umano, dell'essere leale, di saper lealmente rischiare investendo capitale.
Come al solito l'Italia fa da fanalino di coda e si trova impreparata quando paesi come UK, dove i succitati processi son partiti molto tempo prima, adesso ci fan mangiare la polvere.
O no ?
edited823
24-08-2006, 13:28
beh, ci sono leggi ben precise vedo e mi sa che giocano anche sull'ignoranza della gente ;)
si ci sono ma, come spiegare.. servono a poco.
non riescon a tutelare molto bene ciò che dovrebbe esser tutelato.
molta parte del dir del lavoro è anche frutto della giurisp che deve arrangiarsi con quanto c'è per cercar metter le toppe.
Black Dawn
24-08-2006, 13:46
Queste aziende devono morire. Troppo comodo fare i soldi sfruttando la gente.
Per come la vedo io, il lavoro a progetto dovrebbe costare alle aziende in termini di imposte e stipendio un 25% in più del normale lavoro dipendente.
La flessibilità dovrebbe essere intesa come un servizio aggiuntivo a disposizione delle aziende per sopperire a temporanei aumenti di produzione.
Durante la campagna elettorale, se non ricordo male, il sig. Prodi aveva giurato di far diventare i contratti a progetto "sconvenienti economicamente"...
siamo tutti in trepida attesa... :rolleyes:
Black Dawn
24-08-2006, 13:49
beh, ci sono leggi ben precise vedo e mi sa che giocano anche sull'ignoranza della gente ;)
Io le ho mandato la mail adesso sta a lei, grazie a tutti :O
Comunque secondo me il contratto a tempo indeterminato é anacronistico e cerco di spiegare perché, oltre a cercare di capire le origini del precariato (non ho idee ben precise, sto cercando di capire anch'io):
son finiti i tempi della Sip, Enel, Poste, Banca o del seguire la libera pofessione del padre quale meccanico del quartiere, barbiere, militare o ladro (una volta era un lavoro serio :D ) e la domenica le campane e tutti in piazza messi a tiro a passeggiare dopo la messa. Adesso c'é l'immigrazione selvaggia, i cinesi, le multinazionali. I tempi di cambiamento si son ridotti a differenza della vita che si é allungata (con le crisi delle pensioni) e ció non puó che mettere gli imprenditori e le societá sul chivalá: come faccio ad impegnarmi a vita ?
In piú si son sicuramente persi parecchi valori, soprattutto la dignitá dell'essere umano, dell'essere leale, di saper lealmente rischiare investendo capitale.
Come al solito l'Italia fa da fanalino di coda e si trova impreparata quando paesi come UK, dove i succitati processi son partiti molto tempo prima, adesso ci fan mangiare la polvere.
O no ?
Allora:
1) a me del contratto a tempo indeterminato non me ne frega molto, se poi vengo sfruttato e sottopagato lo stesso.
2) la cosa importante qua non è il contratto, ma la serietà nei rapporti di lavoro...essere presi per il culo non rientra nelle mie aspettative lavorative...
trallallero
24-08-2006, 13:59
Allora:
1) a me del contratto a tempo indeterminato non me ne frega molto, se poi vengo sfruttato e sottopagato lo stesso.
2) la cosa importante qua non è il contratto, ma la serietà nei rapporti di lavoro...essere presi per il culo non rientra nelle mie aspettative lavorative...
senti,
1) se vieni sfruttato e sottopagato qualcuno sta violando un contratto e hai tutti i diritti e le carte per vincere la causa.
Altrimenti chiudiamo 'sti sindacati e facciamo coma la Cina ;)
2) serietá ??? :rotfl: la gente ha bisogno di un contratto per amarsi, figuriamoci nel mondo del lavoro :doh:
madaboutpc
24-08-2006, 14:00
il contratto a T.D: è un contratto di lavoro...moderno e reso ormai diffuso in tutta Italia ..soprattutto dalle aziende. Loro ti assumono ti fanno lavorare, guadagni..e anche se vai bene..non vuol dire che se te lo rinnovano ti mettano a indeterminato ;) possono anche mandarti a casa nonostante tu sia stato sempre ligio...questo è il modello che il Berlusca e company hanno voluto imitare dagli States..e ci sono riusciti in pieno..
Con una sostanziale dfferenza....la se ti sposti per trovare un lavoro non ci perdi poi molto...hanno le case mobili...metti su un tir e te la porti dietro in altro Stato, Contea, etc... :sofico:
In Italia invece trovi lavoro a Milano...vai a Stare al confine con la svizzer per non farti scippare e viaggilo stesso... :D
io piu' che il berlusca andrei a informarmi su un certo ministro tiziano treu..
epoca governo ulivo..
Black Dawn
24-08-2006, 14:05
senti,
1) se vieni sfruttato e sottopagato qualcuno sta violando un contratto e hai tutti i diritti e le carte per vincere la causa.
Guarda che siamo d'accordo...il PROBLEMA qua è che stanno tutti zitti muti a testa bassa...e avanti così... :doh:
no, ma non lo considero neanche un lavoro, lo considero poco di più di quelli che portano le pizze a casa
ma guarda il tuo commento non mi sembra gentile verso chi in un call senter ci lavora, poi dipende, ci sono banche in cui al call center hai contratto garantito, stipendio piu' che buono e possibilita' di ascendere rapidamente verso posizioni di maggior responsabilita'.
Te lo dico per esperienza perche' emigrando ho dovuto lasciare un posto da direttore di ufficio postale e sono ripartito appunto da un call center bancario, ascendendo rapidamente a posizioni piu' interessanti, ma il lavoro di base era tutt altro che indegno
Black Dawn
24-08-2006, 14:22
ma guarda il tuo commento non mi sembra gentile verso chi in un call senter ci lavora, poi dipende, ci sono banche in cui al call center hai contratto garantito, stipendio piu' che buono e possibilita' di ascendere rapidamente verso posizioni di maggior responsabilita'.
Te lo dico per esperienza perche' emigrando ho dovuto lasciare un posto da direttore di ufficio postale e sono ripartito appunto da un call center bancario, ascendendo rapidamente a posizioni piu' interessanti, ma il lavoro di base era tutt altro che indegno
Si ma sempreio si stava riferendo agli operatori call-center precari e mal pagati.
sempreio
24-08-2006, 14:25
beh, forse tu non lo consideri un lavoro, ma ti assicuro che le mie 11 colleghe invece si.
E considera anche che ci sono fasce per le quali il call center è ormai l'ultima spiaggia: chi altro dà lavoro ad una donna non specializzata di 45 anni?
Prima di buttarvi in discriminazioni e giudizi sommari, invito a riflettere un momento sulla realtà delle cose.
Per quanto riguarda poi l'obbligo di assunzione relativo alla questione: è evidente che l'azienda in questione sta perpetrando un ABUSO di uno strumento che non era previsto in questo modo.
Un contratto a progetto ha una sua linea, non puoi assumere una persona e trattarla da dipendente pur mantenendola a progetto a tempo indeterminato.
Va contro la legge e contro ogni diritto dei lavoratori.
E' evidente che se lo stato interviene sussiste una situazione irregolare. E' ora di finirla con questo furbismo.
E secondo me dovrebbe essere penalmente perseguibile anche l'atteggiamento ricattatorio della società in questione che minaccia, se obbligati alla regolarizzazione del personale, il licenziamento in blocco.
che ci vuoi fare è la vita purtroppo e francamente non trovo neanche giusto che vengano pagati bene per un lavoro come quello, salvo eccezioni
trallallero
24-08-2006, 14:37
Guarda che siamo d'accordo...il PROBLEMA qua è che stanno tutti zitti muti a testa bassa...e avanti così... :doh:
giá, puro vittimismo italiano :rolleyes:
io, dopo 6 mesi di lavoro come professore Visual C son partito con un contratto co.co.co da 60.000 lire al giorno, programmatore per la Telecom.
Tempo un mese e il capo progetto mi fa: "siccome non era previsto che tu conoscessi il Borland bulder (con cui era fatto il client che ho modificato) il cliente ha passato la tua tariffa da 6.500.000 al mese a 12.000.000" :sbavvv:
"scusa ?" gli faccio ? "io prendo 1.200.000 se lavoro tutti i giorni e la societá che mi paga ne prende 12.000.000 ???"
Ho mangiato la foglia e da li in 5 anni ho quintuplicato :yeah: bingo! :D
Ovviamente era un periodo di boom e facevo un lavoro per il quale non c'erano risorse disponibili, m'ha detto bene insomma :D
Peró se tutti 'sti call-centeristi si mettessero d'accordo e pretendessero un minimo magari potrebbero ottenere qualcosa. Magari la societá sposterebbe tutto all'estero ma dubito, é un call-center, la gente chiama tutti i giorni e chiamare dall'estero costa.
Devo dar ragione alla rumena del supermarket che ieri, dopo avermi raccontato l'episodio dell'incidente col "nero", m'ha detto: "scusa se mi permetto ma penso che voi italiani siate stupidi perché non siete uniti". É verissimo, ognuno pensa al proprio orto, che sia verde o che sia arido :rolleyes: .
Si ma sempreio si stava riferendo agli operatori call-center precari e mal pagati.
beh a maggior ragione se sono precari e malpagati, non mi sembra giusto offendere la loro dignita' di lavoratori, come si dice giustamente se hai 40/50 anni (e magari non conosci lingue straniere o hai la terza media (negli anni 60-70 non tutti si potevano permettere studi superiori) o non sai usare un pc)
ti adegui, soprattutto se hai famiglia da mantenere.
giá, puro vittimismo italiano :rolleyes:
io, dopo 6 mesi di lavoro come professore Visual C son partito con un contratto co.co.co da 60.000 lire al giorno, programmatore per la Telecom.
Tempo un mese e il capo progetto mi fa: "siccome non era previsto che tu conoscessi il Borland bulder (con cui era fatto il client che ho modificato) il cliente ha passato la tua tariffa da 6.500.000 al mese a 12.000.000" :sbavvv:
"scusa ?" gli faccio ? "io prendo 1.200.000 se lavoro tutti i giorni e la societá che mi paga ne prende 12.000.000 ???"
Ho mangiato la foglia e da li in 5 anni ho quintuplicato :yeah: bingo! :D
Ovviamente era un periodo di boom e facevo un lavoro per il quale non c'erano risorse disponibili, m'ha detto bene insomma :D
Peró se tutti 'sti call-centeristi si mettessero d'accordo e pretendessero un minimo magari potrebbero ottenere qualcosa. Magari la societá sposterebbe tutto all'estero ma dubito, é un call-center, la gente chiama tutti i giorni e chiamare dall'estero costa.
Devo dar ragione alla rumena del supermarket che ieri, dopo avermi raccontato l'episodio dell'incidente col "nero", m'ha detto: "scusa se mi permetto ma penso che voi italiani siate stupidi perché non siete uniti". É verissimo, ognuno pensa al proprio orto, che sia verde o che sia arido :rolleyes: .
non entro in dettagli ma ti assicuro che non e' come dici (intendo la parte del mettersi tutti d'accordo,se ne vanno 100 lavoratori e 100 sono in strada in fila per farsi assumere e guarda che quasi tutte le multinazionali stanno spostandosi all'estero)
trallallero
24-08-2006, 14:55
non entro in dettagli ma ti assicuro che non e' come dici (intendo la parte del mettersi tutti d'accordo,se ne vanno 100 lavoratori e 100 sono in strada in fila per farsi assumere e guarda che quasi tutte le multinazionali stanno spostandosi all'estero)
e allora non so cosa consigliare. Abbiamo i sindacati, abbiamo kg di leggi sul lavoro, la 626 e nessuno riesce a fermare s'to scempio ? insisto che l'Italia é fuori tempo, deve liberalizzare il lavoro come prima mossa. Come ha giá scritto qualcun altro, in altri paesi dove é lecito licenziare si assume molto piú facilmente.
edited823
24-08-2006, 15:05
contratto co.co.co da 60.000 lire al giorno
:eek: minchia ke sfruttamento. io ne prendevo 100.000 al dì (in regola con i libretti) per un lavoretto temporaneo, anche se schifoso, come pulir i canali.
e se mi va di culo prendo + 60€ quando vado a servire al ristorante!
che ci vuoi fare è la vita purtroppo e francamente non trovo neanche giusto che vengano pagati bene per un lavoro come quello, salvo eccezioni
:rolleyes:
ma che cavolo di discorso è scusa?
e poi cosa vuol dire che non vanno "pagati bene"?
A parte il fatto che la precarietà lavorativa dovrebbe essere compensata da un maggior rientro economico, soprattutto in considerazione del fatto che per questo tipo di contratto non esistono ammortizzatori sociali, ma qui non credo che nessuno pretenda 5.000/mese per un addetto di call center.
Si parla di stipendi DIGNITOSI, come anche la costituzione italiana prevede.
E poi cosa significa, che dovrebbero essere ben pagati non quelli che si fanno il culo ma solo quelli col pezzo di carta?
Hai idea cosa significhi lavorare in un call center?
La madre di un compagno di classe di mio figlio lavora al call center enel: hanno un timer che scatta dal momento che rispondono al cliente, hanno il tempo cronometrato per risolvere la problematica sottoposta e se sforano si beccano una spunta dal superiore, non si muovono per nulla al mondo dalla sedia prima di due ore e poi 10 minuti per la pausa e così via, e passano la giornata a sentirsi gli insulti dei clienti che hanno delle rimostranze nei confronti di ENEL.
Prima di parlare e fare gli snob solo perchè si dispone di titolo di studio converrebbe soffermarsi a pensare che c'è gente che si spacca e non epr questo ha diritto a essere ritenuta "di scarto".
Mamma mia ragazzi, da far accapponare la pelle :nono:
trallallero
24-08-2006, 15:48
:rolleyes:
ma che cavolo di discorso è scusa?
e poi cosa vuol dire che non vanno "pagati bene"?
A parte il fatto che la precarietà lavorativa dovrebbe essere compensata da un maggior rientro economico, soprattutto in considerazione del fatto che per questo tipo di contratto non esistono ammortizzatori sociali, ma qui non credo che nessuno pretenda 5.000/mese per un addetto di call center.
Si parla di stipendi DIGNITOSI, come anche la costituzione italiana prevede.
E poi cosa significa, che dovrebbero essere ben pagati non quelli che si fanno il culo ma solo quelli col pezzo di carta?
Hai idea cosa significhi lavorare in un call center?
La madre di un compagno di classe di mio figlio lavora al call center enel: hanno un timer che scatta dal momento che rispondono al cliente, hanno il tempo cronometrato per risolvere la problematica sottoposta e se sforano si beccano una spunta dal superiore, non si muovono per nulla al mondo dalla sedia prima di due ore e poi 10 minuti per la pausa e così via, e passano la giornata a sentirsi gli insulti dei clienti che hanno delle rimostranze nei confronti di ENEL.
Prima di parlare e fare gli snob solo perchè si dispone di titolo di studio converrebbe soffermarsi a pensare che c'è gente che si spacca e non epr questo ha diritto a essere ritenuta "di scarto".
Mamma mia ragazzi, da far accapponare la pelle :nono:
Penso che sempreio intenda dire che nessuno ti vieta di prenderlo il pezzo di carta.
Se studi, t'impegni ed impari, quindi semini, raccogli. Sennó non ti puoi lamentare.
Si, lo so che studiare costa, ma puoi anche fare apprendistato come falegname, idraulico, elettricista. Insomma di lavori ce ne sono tanti e se ti riduci a bighellonare fino a 30 anni e poi pretendi un lavoro sicuro e ben pagato ... :nonsifa: va mica bene.
Io , per esempio, prima di entrare nel mondo dell'informatica, ero musicista/fonico. Come chitarrista sono arrivato a livelli veramente alti, professionista (anche se senza teoria, autodidatta insomma) ed ho smesso e cambiato settore quando ho capito che avrei dovuto fare come un certo Corrado Rustici (ex chitarrista e produttore di Zucchero) che é partito per Londra dove mangiava lumache per la povertá e adesso ha la sua casa discografica a NY ed ha suonato con Aretha F., George Benson etc ...
Lui ha avuto le palle per farlo, io no. Ma son riuscito in un altro settore.
É anche vero che l'Italia non é ancora meritocratica (per la musica sarei infatti dovuto espatriare) ma di opportunitá ce ne sono sempre, basta cercarle ;)
che ci vuoi fare è la vita purtroppo e francamente non trovo neanche giusto che vengano pagati bene per un lavoro come quello, salvo eccezioni
caro...quando ci libererai un alloggio? :D :D ...
Visto che sei intenzionato alza il popò...e lasci questa barca in agonia che è l'Italia ;)
per chi dice che anche ad una certa età...il tiolo di studio va bene prenderlo si...ma per usarlo come carta igenica va benone...non va bene per uno giovane come noi...figurarsi per un 45 enne e passa (e si che li ho visti prendersi la laurea a quest'età)...ma siccome qua il mondo del lavoro è rdotto ad un colabrodo...e pinvece di occuparci dei nostri problemi...dobbiamo andare a risolvere quelli altrui ....non vedo come se ne possa uscire da questo turbine che da circa 15 20 anni a sta parte sta mandando l'italia a rotoli ;)
PS che poi l'italiano sia un demente è assodato...abbiamo i servizi, le tariffe e quant'altro notoriamente ai prezzi più cari d'Europa..e con gli stipendi più bassi d'europa...tant'è che gli starnieri son disposti a pagare 11.000,00 € al Mq...una casa in italia e al mare o montagna....e non abbiamo mai fatto nulla, nemmeno una sputata in faccia a chi di dovere...per non farglielo fare..bene..e noi paghiamo le conseguenze. ;)
FastFreddy
24-08-2006, 16:09
Per la serie "Vedo, prevedo e stravedo":
"Plonto? Come posso aiutalla?"
Penso che sempreio intenda dire che nessuno ti vieta di prenderlo il pezzo di carta.
Se studi, t'impegni ed impari, quindi semini, raccogli. Sennó non ti puoi lamentare.
Si, lo so che studiare costa, ma puoi anche fare apprendistato come falegname, idraulico, elettricista. Insomma di lavori ce ne sono tanti e se ti riduci a bighellonare fino a 30 anni e poi pretendi un lavoro sicuro e ben pagato ... :nonsifa: va mica bene.
E' un discorso assurdo.
E stiamo ben per vedere cosa accade quando tutti sono laureati e tutti pretendono posti di alto livello/profilo.
E poi chi ha detto che uno sta a bighellonare fino a 30 anni scusa?
Ci sono miliardi di motivi per cui uno non arriva alla laurea, non facciamo discriminazione snobista per favore.
Pretendere un lavoro pagato il giusto non è assurdo, è IL MINIMO.
Mi sembra che qua le cose siano andate talmente a catafascio che ci si stanno dimenticando persino i diritti fondamentali... :rolleyes:
trallallero
24-08-2006, 16:35
E' un discorso assurdo.
lo stiamo facendo tutti e 2 peró, entrambi responsabili ;) :D
E stiamo ben per vedere cosa accade quando tutti sono laureati e tutti pretendono posti di alto livello/profilo.
non ci credo che un laureato sia costretto ad andare a lavorare al call-center.
O almeno, io piuttosto cambio cittá, al limite paese, ma dopo 5/6 anni di studio NON CI VADO AL CALL-CENTER!
E poi chi ha detto che uno sta a bighellonare fino a 30 anni scusa?
non sará il tuo caso, ma di amici a Roma che hanno oziato fino 28/30 anni e adesso si lamentano che non c'é lavoro un paio ne ho.
Ci sono miliardi di motivi per cui uno non arriva alla laurea, non facciamo discriminazione snobista per favore.
io non sono laureato ma sto bene e guadagno bene. Ho dovuto cambiare completamente settore, sogni e passione ma l'ho fatto. Ciccia. Adesso suono per hobby.
Ed ho scoperto un lavoro che mi piace: scrivere sul forum :D
Pretendere un lavoro pagato il giusto non è assurdo, è IL MINIMO.
Ripeto, senza generalizzare, ci son casi di sfiga acuta, ma se hai dato il minimo prenderai il minimo.
Mi sembra che qua le cose siano andate talmente a catafascio che ci si stanno dimenticando persino i diritti fondamentali... :rolleyes:
Scusa eh, ma se aspetti che qualcuno ti venga a risolvere i problemi hai il mito del principe azzurro ;) e sei in buona e copiosa compagnia penso.
Chi sale al governo lo fa per manie di potere e voglia di soldi. Anche Bertinotti ;)
Il resto é deciso dal mercato. Punto.
trallallero
24-08-2006, 16:36
Per la serie "Vedo, prevedo e stravedo":
"Plonto? Come posso aiutalla?"
l'ho capita adesso :D
e c'é poco da lidele :rolleyes:
generals
24-08-2006, 18:39
Ragazzi parliamoci chiaro, questa della flessibilità è una mera invenzione che gli imprenditori e la PA utilizzano ed hanno utilizzato "per eludere" le leggi e i CCNL se non per violarle apertamente, punto!
Sono forme di assunzioni che mascherano altre tipologie, così i cococo pro usati in larga parte nei call center sono lavoratori dipendenti tempo indet., i lavoratori a tempo determinato rinnovati costantemente e con stacchi di 20 giorni per non incorrere nella procedura della 368/01 sono lavoratori a tempo indeterminato!
Non prendiamoci per i fondelli, hanno solo sfruttato al massimo le leggi ed i lavoratori sottopagandoli e "di fatto" eliminando i diritti acquisiti da tanti hanni di lotte sindacali. In tutto questo i principali sindacati cgil-cisl e uil hanno largamente contribuito con un lauto tornaconto (mazzette varie) e lasciando i loavoratori soli, divisi e demoralizzati. Il precariato va superato a tutti i costi perchè è un'emergenza sociale che danneggia la stessa economia per la spirale di incertezza che caratterizza i consumi delle famiglie oltre che la vita degli individui. se poi leggo:
da repubblica.it
In particolare nel gruppo Cos-Almaviva di cui fa parte Atesia (che lavora per Tim e Wind), ma anche altre società che l'imprenditore Alberto Tripi ha creato con i propri clienti (Alicos con Alitalia e InAction con Fiat), potrebbero saltare tremila nuove assunzioni stabili, che andrebbero a raddoppiare il numero dei lavoratori a tempo indeterminato sugli oltre 13 mila complessivi.
Dal punto di vista politico, poi, può rivelarsi un'arma a doppio taglio il fatto che l'interlocutore imprenditoriale, Alberto Tripi, è un sostenitore dell'Ulivo della prima ora, vicino alla Margherita ed in particolare al vicepremier Francesco Rutelli. In oltre vent'anni di attività, Tripi ha aggiunto al primo amore dell'informatica l'attività dei call center. Nel 2005 ha fatto il salto di qualità acquistando da Telecom la società di software Finsiel cambiando il nome in Almaviva. In entrambi i settori, oltre a servire le principali aziende private, si è aggiudicato commesse con ministeri e società pubbliche come i Monopoli di Stato. Un particolare che rende ancor più delicata ogni decisione sul tema.
Si capisce perchè questo vergognoso sfruttamento continui ancora e il csx nonostante i voti presi dai precari non intervenga in modo deciso e definitivo su questi temi :mad: . Vergogna!! basta giocare con le vite delle persone!! :muro:
l
non ci credo che un laureato sia costretto ad andare a lavorare al call-center.
O almeno, io piuttosto cambio cittá, al limite paese, ma dopo 5/6 anni di studio NON CI VADO AL CALL-CENTER!
ci sono anche lauree insulse per cui averle o non averle non cambia nulla...
Si capisce perchè questo vergognoso sfruttamento continui ancora e il csx nonostante i voti presi dai precari non intervenga in modo deciso e definitivo su questi temi :mad: . Vergogna!! basta giocare con le vite delle persone!! :muro:
veramente no, non lo capisco, non c'è solo atesia in italia. se poi vuoi dirmi che gli interessi imprenditoriali sono forti anche nella sinistra, allora ne devo dedurre che tutte le piazzate di pecoraro in campagna elettorale fossero una sequela di pirlate volte a infiammare il bacino votanti dei precari?
generals
24-08-2006, 19:19
veramente no, non lo capisco, non c'è solo atesia in italia. se poi vuoi dirmi che gli interessi imprenditoriali sono forti anche nella sinistra, allora ne devo dedurre che tutte le piazzate di pecoraro in campagna elettorale fossero una sequela di pirlate volte a infiammare il bacino votanti dei precari?
beh non conosci quali polemiche giriino intorno ai call center di atesia? ii licenziamenti che nascondevano punizioni per scioperi eseguiti? le palesi violazioni di legge che avvengono lì? chi è di Roma e non solo sa che quello è il simbolo dello sfruttamento del precariato e non ha caso c'era l'azione degli ispettorati al lavoro che si è conclusa con la richiesta di assunzione di 3.000 dipendenti.
In termini generali la sinistra con Treu e company ha fatto il "patto col diavolo" con gli imprenditori cedendo diritti dei lavoratori complici i sindacati nella vana speranza di mantenere il governo di csx di D'alema. SOlo dopo ha ammesso l'errore ma se non porrà fine a questa vergogna pagherà un costo elettorale enorme e deduco che non sarà mai più al governo in Italia ;)
ps: la tua tesi su pecoraro potrebbe essere vera, aspettiamo la finanziaria e giudicheremo. :read:
trallallero
25-08-2006, 06:54
:eek: minchia ke sfruttamento. io ne prendevo 100.000 al dì (in regola con i libretti) per un lavoretto temporaneo, anche se schifoso, come pulir i canali.
e se mi va di culo prendo + 60EUR quando vado a servire al ristorante!
si ma é durato un mese, Luglio, giá ad Agosto prendevo il doppio.
Peró son dovuto andare dalla soc. e dire "voglio il doppio" e bleffare dicendo
"se non me li date ho giá trovato un altro posto" (che poi in qel periodo era vero, se sapevi accendere il pc ti prendevano :D ) insomma fare un pó come coi marocchini vuvumprá.
Per me é stato facile perché la domanda era nettamente superiore all'offerta peró ho dovuto convincere un mio collega che prendeva come me sempre co.co.co. a fare lo stesso, sennó lui adesso starebbe ancora sulle 60k lire. Questo per dire che se aspetti che gli altri (chi ti paga) capiscano e siano sensibili alle tue esigenze ... campa cavallo!
Peró per uno che lavora al call-center c'é poco da fare, se la domanda é piú bassa dell'offerta e gli vai a dire "voglio il doppio" ti guardano e cominciano a :rotfl:
trallallero
25-08-2006, 06:56
ci sono anche lauree insulse per cui averle o non averle non cambia nulla...
beh, se uno ce l'ha vuol dire che ha scelto di prenderla.
É anche vero che al corso C c'era un biologo molecolare che non trovava lavoro :rolleyes:
trallallero
25-08-2006, 07:17
Ragazzi parliamoci chiaro, questa della flessibilità è una mera invenzione che gli imprenditori e la PA utilizzano ed hanno utilizzato "per eludere" le leggi e i CCNL se non per violarle apertamente, punto!
Sono forme di assunzioni che mascherano altre tipologie, così i cococo pro usati in larga parte nei call center sono lavoratori dipendenti tempo indet., i lavoratori a tempo determinato rinnovati costantemente e con stacchi di 20 giorni per non incorrere nella procedura della 368/01 sono lavoratori a tempo indeterminato!
ma mi sembra che la legge parli chiaro: se dimostri la continuitá della collaborazione ti devono assumere regolarmente. :read:
Non prendiamoci per i fondelli, hanno solo sfruttato al massimo le leggi ed i lavoratori sottopagandoli e "di fatto" eliminando i diritti acquisiti da tanti hanni di lotte sindacali. In tutto questo i principali sindacati cgil-cisl e uil hanno largamente contribuito con un lauto tornaconto (mazzette varie) e lasciando i loavoratori soli, divisi e demoralizzati. Il precariato va superato a tutti i costi perchè è un'emergenza sociale che danneggia la stessa economia per la spirale di incertezza che caratterizza i consumi delle famiglie oltre che la vita degli individui. se poi leggo:
da repubblica.it
In particolare nel gruppo Cos-Almaviva di cui fa parte Atesia (che lavora per Tim e Wind), ma anche altre società che l'imprenditore Alberto Tripi ha creato con i propri clienti (Alicos con Alitalia e InAction con Fiat), potrebbero saltare tremila nuove assunzioni stabili, che andrebbero a raddoppiare il numero dei lavoratori a tempo indeterminato sugli oltre 13 mila complessivi.
Hai ragione e secondo me, oltre ad un bel tabula rasa al parlamento, ce ne vorrebbe uno anche alle altre istituzioni come sindacati etc.
Si capisce perchè questo vergognoso sfruttamento continui ancora e il csx nonostante i voti presi dai precari non intervenga in modo deciso e definitivo su questi temi :mad: . Vergogna!! basta giocare con le vite delle persone!! :muro:
Dai é appena nato il governo, dagli il tempo :O. Prima le cose piú importanti tipo i liberare i criminali, aiutare gli Hezbollah poi penseranno anche al lavoro :rotfl:
trallallero
25-08-2006, 07:34
Alla confcooperative di BG, mentre chiedevo info su una coop informatica, ho provato a proporre una "cooperativa lavoratori atipici" ma il tipo mi ha bloccato subito dicendo che era troppo vaga e puzzava troppo di elusione fiscale. Ma la cooperativa nasce proprio per venire incontro a problemi di questo tipo, per avvantaggiare i propri soci cooperatori. Secondo me i call-centeristi potrebbero unirsi in cooperativa ... ccc (coop call center :D ) e creare una sorta di sindacato, in fondo é una figura nuova, un lavoro nuovo, che dubito andrá a morire.
E secondo me una coop lavoratori atipici si puó, anzi, si deve fare, perché i sindacati gli atipici non se li cagano manche de striscio. :rolleyes:
Un lavoro flessibile e' a mio parere una ottima opportunita' per i giovani o per aumentare effettivamente l'occupazione.
L'idea di fondo sarebbe anche buona SE E SOLO SE essa fosse controllata e regolamentata a dovere E NON a puntino per far si che le aziende facciano i loro porci comodi. Il co.co.pro cosi' come lo era quello schifo di co.co.co e tutte ste ca.ca.zzate, sono stati creati specificatamente con l'intenzione di sfruttare la gente e, se questo non bastava, le aziende hanno la possibilita' di scrivere contratti di lavoro con piccole """migliorie""" che gli permette di eliminare anche quei pochi pro che ci sarebbero in un contratto flessibile come questo.
Io non dico le baggianate che 30000 co.co.pro di botto possano essere assunti indeterminati, ma intendo piu' che questi contratti non dovevano nemmeno nascere perche' ora la cosa e' degenerata al punto che ci sono sempre piu' schiavi che lavoratori tutelati.
trallallero
25-08-2006, 07:53
Un lavoro flessibile e' a mio parere una ottima opportunita' per i giovani o per aumentare effettivamente l'occupazione.
L'idea di fondo sarebbe anche buona SE E SOLO SE essa fosse controllata e regolamentata a dovere E NON a puntino per far si che le aziende facciano i loro porci comodi. Il co.co.pro cosi' come lo era quello schifo di co.co.co e tutte ste ca.ca.zzate, sono stati creati specificatamente con l'intenzione di sfruttare la gente e, se questo non bastava, le aziende hanno la possibilita' di scrivere contratti di lavoro con piccole """migliorie""" che gli permette di eliminare anche quei pochi pro che ci sarebbero in un contratto flessibile come questo.
Io non dico le baggianate che 30000 co.co.pro di botto possano essere assunti indeterminati, ma intendo piu' che questi contratti non dovevano nemmeno nascere perche' ora la cosa e' degenerata al punto che ci sono sempre piu' schiavi che lavoratori tutelati.
Guarda che il co.co.co. é nato piú che altro per motivi di soldi ... per lo stato.
Anziché lavorare in nero fai un contrattuccio col quale mi dai qualcosa :fiufiu:
Prima c'era solo la ritenuta d'acconto o la p. iva ma son forme piú complesse, col cocode si é sicuramente reso piú facile lavorare.
Ma, secondo me, se si é dovuti ricorrere ad un cococo per far lavorare la gente e far pagare le tasse, l'errore é stato non aver capito che evidentemente gli altri contratti di lavoro hanno un qualcosa che non va :read:
Guarda che il co.co.co. é nato piú che altro per motivi di soldi ... per lo stato.
Anziché lavorare in nero fai un contrattuccio col quale mi dai qualcosa :fiufiu:
Prima c'era solo la ritenuta d'acconto o la p. iva ma son forme piú complesse, col cocode si é sicuramente reso piú facile lavorare.
Ma, secondo me, se si é dovuti ricorrere ad un cococo per far lavorare la gente e far pagare le tasse, l'errore é stato non aver capito che evidentemente gli altri contratti di lavoro hanno un qualcosa che non va :read:
E' gia', ma paghi le tasse e versi contributi che non ti verranno mai conteggiati nemmeno a livello pensionistico. Bello pagare soldi allo stato senza motivo alcuno per risanare le baggianate che hanno permesso ai piu' negli ultimi 40 anni.
trallallero
25-08-2006, 08:01
E' gia', ma paghi le tasse e versi contributi che non ti verranno mai conteggiati nemmeno a livello pensionistico. Bello pagare soldi allo stato senza motivo alcuno per risanare le baggianate che hanno permesso ai piu' negli ultimi 40 anni.
eh dai, guarda che ormai sono ... "parificati". Anche il cococo lo era giá, una parte delle tasse va all'inps ...
e non torna piú :rolleyes:
eh dai, guarda che ormai sono ... "parificati". Anche il cococo lo era giá, una parte delle tasse va all'inps ...
e non torna piú :rolleyes:
Per la mia esperienza in questo ambito da quello che ho capito, con il discorso della "gestione separata" e' una cosa a parte quantificabile a livello pensionistico solo dopo 5 (cinque!!) anni di contratti a progetto non so se continuativi con la stessa azienda o meno. E in ogni caso quello che viene quantificato e' una MISERIA rispetto a quello versato e quello che normalmente si vede su un contratto dipendente.
Io capisco che in uno stato alla deriva (o almeno che sembra tale) ormai sia necessario questo genere di trucchetti e mezzucci, ma per piacere .... che schifo.
trallallero
25-08-2006, 08:24
Per la mia esperienza in questo ambito da quello che ho capito, con il discorso della "gestione separata" e' una cosa a parte quantificabile a livello pensionistico solo dopo 5 (cinque!!) anni di contratti a progetto non so se continuativi con la stessa azienda o meno. E in ogni caso quello che viene quantificato e' una MISERIA rispetto a quello versato e quello che normalmente si vede su un contratto dipendente.
Io capisco che in uno stato alla deriva (o almeno che sembra tale) ormai sia necessario questo genere di trucchetti e mezzucci, ma per piacere .... che schifo.
mettiti in proprio e fotti qualcun'altro. Son veramente finiti i tempi dei film di Totó, dove il ladro era veramente un lavoro serio ed era piú onesto di un politico di oggi :rolleyes:
Black Dawn
25-08-2006, 08:43
Guarda che il co.co.co. é nato piú che altro per motivi di soldi ... per lo stato.
Anziché lavorare in nero fai un contrattuccio col quale mi dai qualcosa
Colpito nel segno...alla fine dei conti è lavoro nero LEGALIZZATO dallo stato !!!
Più vergognoso di così... :muro:
Colpito nel segno...alla fine dei conti è lavoro nero LEGALIZZATO dallo stato !!!
Più vergognoso di così... :muro:
Quoto.
trallallero
25-08-2006, 08:55
:yeah: cos'ho vinto ? :stordita:
trallallero
25-08-2006, 09:09
Puro buonsenso, le assicurazioni si fanno pagare per assumersi rischi e le banche pure, perchè allora si trattano diversamente le persone fisiche ?. Niente obblighi di assumzione ma salari che tengano conto del rischio che chi lavora da precario si assume e poi vediamo che succede.
Qualcosa mi dice che il modello americano é prossimo anche quí ;) O almeno lo spero :sperem:
Puro buonsenso, le assicurazioni si fanno pagare per assumersi rischi e le banche pure, perchè allora si trattano diversamente le persone fisiche ?. Niente obblighi di assumzione ma salari che tengano conto del rischio che chi lavora da precario si assume e poi vediamo che succede.
Perche' se no succede che spendono troppo quando invece il senso di questi contratti e' dimostrare che ci sono tanti occupati, pagarli 0, mandarli via quando piu' gli viene comodo, legalizzare attivita' che grazie al contratto stesso diventano umilianti.
Qualcosa mi dice che il modello americano é prossimo anche quí ;) O almeno lo spero :sperem:
Ma anche no :D
trallallero
25-08-2006, 09:26
Ma anche no :D
scommettiamo ? ;)
scommettiamo ? ;)
Hai già perso.
trallallero
25-08-2006, 09:30
Hai già perso.
puó darsi, ma metto un segnalibro a questa pagina :D
Qualcosa mi dice che il modello americano é prossimo anche quí ;) O almeno lo spero :sperem:
con la differenza che però le assicurazioni pensionistiche saranno livellate grazie al cartello e che dovrai in ogni caso pagare l'inps per la vecchia guardia :rolleyes:
Black Dawn
25-08-2006, 11:04
puó darsi, ma metto un segnalibro a questa pagina :D
:asd:
trallallero
25-08-2006, 11:09
con la differenza che però le assicurazioni pensionistiche saranno livellate grazie al cartello e che dovrai in ogni caso pagare l'inps per la vecchia guardia :rolleyes:
e dai, dimmi che avremo anche noi un fottuto antitrust no!
giá me lo immagino: Don Vito Antitrast & Co. :rolleyes:
Guarda che il co.co.co. é nato piú che altro per motivi di soldi ... per lo stato.
Anziché lavorare in nero fai un contrattuccio col quale mi dai qualcosa :fiufiu:
Prima c'era solo la ritenuta d'acconto o la p. iva ma son forme piú complesse, col cocode si é sicuramente reso piú facile lavorare.
Ma, secondo me, se si é dovuti ricorrere ad un cococo per far lavorare la gente e far pagare le tasse, l'errore é stato non aver capito che evidentemente gli altri contratti di lavoro hanno un qualcosa che non va :read:
Ma guarda che il precedente governo lo aveva capito... E' che appena ha solo osato proporre di cambiare qualcosa, i sindacati hanno mobilitato il casino senza neanche sapere cosa dicesse la riforma...
e dai, dimmi che avremo anche noi un fottuto antitrust no!
giá me lo immagino: Don Vito Antitrast & Co. :rolleyes:
se vuoi sentir le favole te le racconto volentieri :D
ad ogni modo guardo il futuro italiano e non vedo nulla di buono, sia dal punto di vista politico che economico che sociale
trallallero
25-08-2006, 11:36
Ma guarda che il precedente governo lo aveva capito... E' che appena ha solo osato proporre di cambiare qualcosa, i sindacati hanno mobilitato il casino senza neanche sapere cosa dicesse la riforma...
giá, mi ricordo ... c'era di mezzo anche il nostro glorioso articolo 18 :rolleyes:
trallallero
25-08-2006, 11:40
se vuoi sentir le favole te le racconto volentieri :D
"C'era una volta l'Italia ..." :D
ad ogni modo guardo il futuro italiano e non vedo nulla di buono, sia dal punto di vista politico che economico che sociale
il problema é grave vista la tua etá! (se 80 é il tuo anno di nascita) .
I miei nonni e anche genitori a 26 anni non avevano il tempo per pensare al futuro del paese. Lavoravano :read:
Black Dawn
25-08-2006, 11:41
se vuoi sentir le favole te le racconto volentieri :D
ad ogni modo guardo il futuro italiano e non vedo nulla di buono, sia dal punto di vista politico che economico che sociale
Anche te ieri sera hai visto SUPERQUARK? :asd: :mc: :muro:
Che tristezza...come livello di istruzione, a 15 anni siamo davanti solo a Grecia e Messico :doh:
Ziosilvio
25-08-2006, 11:46
Io obbligherei l'azienda a pagare profumatamente i precari e basta, perché la precarietá va pagata.
le assicurazioni si fanno pagare per assumersi rischi e le banche pure, perchè allora si trattano diversamente le persone fisiche ?
Il punto è proprio questo.
Il "lavoratore fisso" è pagato parte in soldi, fino a un certo valore; e parte in sicurezza (introito tutti i mesi, assicurazione contro gli infortuni, ecc.), fino a un altro valore.
Un "lavoratore precario" che faccia lo stesso lavoro, deve essere pagato in denaro anche per quel valore che al "lavoratore fisso" viene pagato in sicurezza.
Si tratta di pura e semplice giustizia, che non esiste in natura, ma che proprio per questo deve essere realizzata dagli uomini.
Puro buonsenso, le assicurazioni si fanno pagare per assumersi rischi e le banche pure, perchè allora si trattano diversamente le persone fisiche ?. Niente obblighi di assumzione ma salari che tengano conto del rischio che chi lavora da precario si assume e poi vediamo che succede.
Succede che l'azienda si lamenterà dei costi troppo alti :rolleyes: parliamoci chiaro le aziende non rinunceranno mai ad avere persone a cui fanno fare il lavoro dipendente senza gli obblighi connaturati :rolleyes: :rolleyes:
Immagina che un precario debba ricevere una retribuzione che gli consenta di pagarsi tutto: assicurazione per infortuni e malattie, mettere da parte qualche soldo per i periodi in cui è disoccuopato, mantenere se e la propria famiglia, pagare le tasse e via dicendo.
Con quello che costa la vita oggi direi che per tutto questo dovrebbero entrargli in tasca non meno di 2000 euro....e francamente non ce la vedo Atesia e altre società del settore a sganciare tutta stà grana :rolleyes: :rolleyes:
trallallero
25-08-2006, 11:50
Anche te ieri sera hai visto SUPERQUARK? :asd: :mc: :muro:
Che tristezza...come livello di istruzione, a 15 anni siamo davanti solo a Grecia e Messico :doh:
:eek: ??
dai tanto ormai siamo quasi OT :D
cosa diceva SUPERQUARK ?
Ziosilvio
25-08-2006, 11:52
parliamoci chiaro le aziende non rinunceranno mai ad avere persone a cui fanno fare il lavoro dipendente senza gli obblighi connaturati
Stai dicendo che le aziende non rinunceranno mai ad avere degli schiavi?
(Anzi, peggio che schiavi, perché a uno schiavo bisogna fornire vitto e alloggio e assicurarsi che sia fisicamente in grado di compiere il lavoro.)
Curioso, ho avuto anch'io la stessa impressione...
... e direi che 'sta riforma del lavoro (iniziata dalla Sinistra, non dimentichiamolo) gli ha fornito l'occasione su un piatto d'argento.
trallallero
25-08-2006, 11:53
Il punto è proprio questo.
Il "lavoratore fisso" è pagato parte in soldi, fino a un certo valore; e parte in sicurezza (introito tutti i mesi, assicurazione contro gli infortuni, ecc.), fino a un altro valore.
Un "lavoratore precario" che faccia lo stesso lavoro, deve essere pagato in denaro anche per quel valore che al "lavoratore fisso" viene pagato in sicurezza.
Si tratta di pura e semplice giustizia, che non esiste in natura, ma che proprio per questo deve essere realizzata dagli uomini.
esattamente!
io mi ero informato nel 1999 quando cominciavo a ricevere qualche offerta di assunzione:
il netto di 1.800.000 di un impiegato corrispondeva a 4.500.000 di un libero.
beh quello dei centralinisti è uno scandalo.. ora come ora sono inutili.. sarebbe meglio che riducessero il numero e aumentassero qualità (e stipendio per loro).
ma ora che c'è il governo prodi tutto va bene e non ci sono problemi di sorta
trallallero
25-08-2006, 11:59
... e direi che 'sta riforma del lavoro (iniziata dalla Sinistra, non dimentichiamolo)
:doh: puoi essere bannato per questo! :sofico:
il problema é grave vista la tua etá! (se 80 é il tuo anno di nascita) .
I miei nonni e anche genitori a 26 anni non avevano il tempo per pensare al futuro del paese. Lavoravano :read:
ho davanti a me sei mesi di stage gratuito. vale lo stesso come lavoro?
Stai dicendo che le aziende non rinunceranno mai ad avere degli schiavi?
(Anzi, peggio che schiavi, perché a uno schiavo bisogna fornire vitto e alloggio e assicurarsi che sia fisicamente in grado di compiere il lavoro.)
Curioso, ho avuto anch'io la stessa impressione...
... e direi che 'sta riforma del lavoro (iniziata dalla Sinistra, non dimentichiamolo) gli ha fornito l'occasione su un piatto d'argento.
Sì purtroppo :muro: :muro: :muro: e la cosa mi fà alquanto inc@azzare!!!!!
Ed inoltre ho esperienza diretta in tal senso, e sono fermamente convinto di quel che stò per dire: lo stato deve smetterla di parare il culo a questi imprenditori che hanno rischiavizzato l'Italiano e tutelare di più il cittadino, la soluzione proposta di rendere sconveniente il lavoro precario mi sembra una buona cosa, speriamo lo portino in porto come progetto.
Da me ci sono persone che lavorano da 3 anni con rinnovi continui del contratto a tempo determinato, e per interrompere i termini di legge in cui sarebbe scattata l'assunzione a tempo determinato si sono inventati l'assunzione per 30 giorni con un'agenzia di lavoro interinale: fanno due rinnovi e al terzo parte il mese interinale :mad: :mad: poi due rinnovi e poi il mese interinale :mad: :mad: :mad:
trallallero
25-08-2006, 12:15
ho davanti a me sei mesi di stage gratuito. vale lo stesso come lavoro?
non era una critica a te eh ;) stavo evidenziando il fatto che tempo fa erano gli anziani che si lamentavano del "non va piú bene", "non é piú come una volta", "si stava meglio quando si stava peggio" per un normale invecchiamento quindi un'incapacitá di adattarsi ai cambiamenti, e i giovani lavoravano.
Adesso siamo noi giovani che ci lamentiamo (ho solo 10 anni piú di te :Prrr: ).
non era una critica a te eh ;) stavo evidenziando il fatto che tempo fa erano gli anziani che si lamentavano del "non va piú bene", "non é piú come una volta", "si stava meglio quando si stava peggio" per un normale invecchiamento quindi un'incapacitá di adattarsi ai cambiamenti, e i giovani lavoravano.
Adesso siamo noi giovani che ci lamentiamo (ho solo 10 anni piú di te :Prrr: ).
e grazie ar cazzo, coi lavori che si trovano in giro... :asd:
edited823
25-08-2006, 13:02
... e direi che 'sta riforma del lavoro (iniziata dalla Sinistra, non dimentichiamolo) gli ha fornito l'occasione su un piatto d'argento.
le riforme sulla flessibilità son iniziate con la L 56/1987.
scorpionkkk
25-08-2006, 13:14
Francamente non credo che la situazione possa risolversi puntando solo su una legislazione riguardante i contratti atipici ma anche su un intervento globale sia sulle pensioni che sui contratti a tempo indeterminato.
Un lavoratore atipico non solo contribuisce alla pensione degli attuali ex-lavoratori ma anche al foraggiamento (tramite il proprio contributo lavorativo che, ricordiamolo, è molto superiore in termini monetari rispetto allo stipendio mensile) di tutti quei diritti inviolati ed inviolabili e molte volte eccessivi dei propri colleghi a tempo indeterminato.
Black Dawn
25-08-2006, 13:34
:eek: ??
dai tanto ormai siamo quasi OT :D
cosa diceva SUPERQUARK ?
Beh...Piero Angela ormai sono anni che denuncia il fatto che gli italiani stanno perdendo terreno in tutti i settori economici...dall'educazione scolastica alla ricerca etc. etc. etc....Io dico che lui e la Milena Gabanelli potrebbero fare insieme un programma, gli ultimi 2 Don Chischotte contro i mulini a vento! :stordita:
edited823
25-08-2006, 14:08
Francamente non credo che la situazione possa risolversi puntando solo su una legislazione riguardante i contratti atipici ma anche su un intervento globale sia sulle pensioni che sui contratti a tempo indeterminato.
un bel TU sul lavoro?
però è un bel lavorone una riforma organica di tutta la materia. e non solo del lavoro in se ma anche i risvolti pensionistici.
Invece ti sbagli, è proprio il nostro vezzo di stravolgere le leggi di competizione, hai invertito i fattori, selettiva che portana alla loro assenza. La natura premia chi rischia ed è capace con la sopravvivenza mentre condanna i mediocri all'estinzione. Meritocrazie più profonde di questa non mi è dato conoscerne.
P.S. Non confondere la natura con la giustizia, essa non la conosce perchè i suoi obiettivi non contemplano argomenti mutevoli "a piacere" e secondo mentalità correnti.
Scusa stai dicendo che alla fine solo i più forti (o i più fortunati ) o quelli "normali" debbono avere la possibilità di vivere avere un lavoro una casa una famiglia etc? Questa concetto di competitività così sfrenato lascia il tempo che trova.....almeno secondo me :rolleyes:
Ziosilvio
26-08-2006, 09:19
Invece ti sbagli, è proprio il nostro vezzo di stravolgere le leggi di competizione, hai invertito i fattori, selettiva che portana alla loro assenza.
Sarebbe la prima volta che inverto i fattori in qualcosa di cui non ho parlato affatto.
Non si tratta di "stravolgere le leggi di competizione": si tratta che competizioni diverse hanno leggi diverse.
La natura premia chi rischia ed è capace con la sopravvivenza mentre condanna i mediocri all'estinzione. Meritocrazie più profonde di questa non mi è dato conoscerne.
Fa' attenzione a non confondere giustizia con merito: la natura è tanto meritocratica quanto ingiusta.
E io ho parlato di giustizia, e non di merito.
P.S. Non confondere la natura con la giustizia, essa non la conosce perchè i suoi obiettivi non contemplano argomenti mutevoli "a piacere" e secondo mentalità correnti.
Leggi meglio: ti accorgerai che non ho confuso proprio niente.
sempreio
26-08-2006, 09:28
Anche te ieri sera hai visto SUPERQUARK? :asd: :mc: :muro:
Che tristezza...come livello di istruzione, a 15 anni siamo davanti solo a Grecia e Messico :doh:
guarda su icq parlo di tanto in tanto con una russa 22enne di mosca che per inciso sa l' italiano meglio di me e pure il francese e per giunta si è laureata da poco in psicologia, be una volta mi ha detto che gli insegnanti che ha avuto qui in italia e in francia sono lenti e non arrivano mai al concreto e nei mesi che è stata qui per studio non ha imparato quasi nulla :rolleyes: , diciamo pure che la scuola in italia fa vomitare....
e come ribadisco più volte con il fatto che al sud non c' era lavoro in passato al sud hanno laureato professori che professori non lo sono mai stati! che poi sono venuti a insegnare qui al nord massacrando ragazzi su ragazzi (cosa successa personalmente) col loro dialetto napoletano spacciato per italiano! e
ti posso garantire che nelle scuole venete e friulane di questi individui ne girano parecchi :muro:
generals
26-08-2006, 10:19
ma mi sembra che la legge parli chiaro: se dimostri la continuitá della collaborazione ti devono assumere regolarmente. :read:
non è per nulla così semplice, nel mio istituto rinnovano i contratti solo dopo 20 giorni per non incorrere nella trasformazione a tempo indet. I lavoratori hanno fatto causa ma oltre a mettersi contro la mafia interna all'istituto non hanno avuto neanche sentenza favorevole dal giudice. Molti giudici seguono l'orientamento politico prevalente e inoltre a Roma in cambio dei loro servigi nel peggiore dei casi piazzano i loro parenti e amici nell'istituto o ente pubblico a cui hanno fatto vincere le cause ;) Per non parlare dei tar Lazio che con la scusa della discrezionalità ti fanno perdere tutti i ricorsi amministrativi in caso di concorsi truccati.
I lavoratori onesti e sfruttati sono soli in questa Italia di ladri e associazioni a delinquere :rolleyes:
non è per nulla così semplice, nel mio istituto rinnovano i contratti solo dopo 20 giorni per non incorrere nella trasformazione a tempo indet. I lavoratori hanno fatto causa ma oltre a mettersi contro la mafia interna all'istituto non hanno avuto neanche sentenza favorevole dal giudice. Molti giudici seguono l'orientamento politico prevalente e inoltre a Roma in cambio dei loro servigi nel peggiore dei casi piazzano i loro parenti e amici nell'istituto o ente pubblico a cui hanno fatto vincere le cause ;) Per non parlare dei tar Lazio che con la scusa della discrezionalità ti fanno perdere tutti i ricorsi amministrativi in caso di concorsi truccati.
I lavoratori onesti e sfruttati sono soli in questa Italia di ladri e associazioni a delinquere :rolleyes:
Quoto in tutto!!!!! :mano:
Il problema è appunto questo: in Italia non và avanti chi davvero merita (nell maggior parte dei casi) ma chia ha le spalle coperte :muro: :muro: :muro:
In Atesia ci sono tantissime persone valide e anche laureate che meriterebbero per loro capacità personali molto di più!!!! ma si trovano lì impantati in quello schifo perchè non hanno nessuno che stà lì a raccomandarli e pur di lavorare e guadagnare qualche cosa fanno tutto a qualunque condizione (ovviamente parlo di Atesia a titolo di esempio ma è una realtà diffusa in tutta Italia) :muro: :muro:
che bella società. per fortuna che sta sotto un imprenditore di sinistra :stordita:
Sinclair63
26-08-2006, 13:39
Ragazzi da premettere che di politica non mi interesso, ma la situazione si può riassumere così in Italia:
Ormai tutto è fuori controllo, L'Italia si basa sull'imbroglio e sull'evasione a tutti i livelli, come prima più di prima, gli imprenditori fanno quello che vogliono, I liberi professionisti pure, per non parlare dell'enorme mole di persone che gira nella politica in tutte le salse, migliaia e migliaia di mangiapane a tradimento :muro:
Chi ha l'opportunità di fare soldi imbrogliando lo fa senza pensarci su 2 volte, solo il lavoratore dipendente che è un libro aperto per lo stato deve pagare le conseguenze di questo "cancro" che avanza sempre più, rendendo di fatto il ricco sempre più ricco, il povero sempre più povero e il ceto medio (ora ex) sempre più verso la povertà.
Spero che questi che son venuti adesso al governo si rendano conto della gravità in cui versa l'Italia sempre più verso il baratro, ma sarà molto ma molto difficile se non si adottano soluzioni a dir poco drastiche!
Ziosilvio
26-08-2006, 21:04
quello che tu ed altri considerate equità molto frequentemente si sovrappone alla mediocrità e la mediocrità non è meritocratica..
Io, finora, ho parlato di retribuire in misura comparabile lavori uguali, sia a un lavoratore fisso sia a uno precario.
Dove sarebbe, in questo, la sovrapposizione con la mediocrità?
Se me lo dici mi fai un piacere, perché io da solo non lo vedo.
io ho palesemente esposto il fatto che la natura non si cura della giustizia in quanto concezione non stabile
Che la natura non si curi della giustizia, è fuor di dubbio; non vedo, però, perché il motivo dovrebbe essere che "la giustizia non è stabile".
Semmai, da quel poco che so, è perché la natura non si cura di niente.
Siete troppo emotivi e misurate tutto sulla visione sociale umana come fosse l'unica, non è così e l'umanità lo apprenderà anche troppo presto.
La visione sociale umana è sicuramente non l'unica; ma è quella che riguarda l'uomo più da vicino.
Per cui, a me importa più di qualunque altra, e valuterò prima quella, e poi (semmai) le altre.
zerothehero
26-08-2006, 21:26
Io però non ho sentito ancora questo ragionamento.
GLi ispettori sono stati inviati per verificare il pieno rispetto delle legge Biagi (o legge 30), visto che non vi è stata alcuna modifica.
La maggior parte dei lavoratori di call center se hanno un orario definito e operano come dipendenti non possono essere assunti come co.co.pro, perchè è un vero e proprio lavoro subordinato quello che svolgono :)
Voglio dire chi deve fare un progetto di un mese su un sondaggio (che so dell'abacus) è un conto, chi ha un orario e via dicendo.
Questo pezzo secondo me rende più chiara la questione:
Il testo ministeriale, infatti, allo scopo di accertare dove siano effettivamente sussistenti i requisiti riconducibili alla caratteristica progettuale dei contratti, e dove invece i contratti a progetto mascherino condizioni di lavoro dipendente, distingue all'interno dei call center tra lavoratori outbound (addetti a promuovere campagne telefoniche mirate) e lavoratori inbound (addetti alla mera ricezione di telefonate), riconoscendo solo per i primi i requisiti del lavoro a progetto.
A poi..guardate che ci sono anche gli statali e i precari nello stato, con i concorsi bloccati dal 92 e che non possono entrare grazie alla marea degli scaldasedie..
Non si parla quindi soltanto dei cattivi imprenditori.
Secondo le cifre fornite da Damiano e Nicolais al termine di un incontro durato oltre due ore, i lavoratori a tempo determinato nella pubblica amministrazione (dati 2005) sono 121.700 mila, 3.150 sono contratti di formazione lavoro, 36.213 sono i lavoratori socialmente utili, 8.828 sono lavoratori interinali e 88.897 sono «co.co.co», titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa (in tutto fanno 258.788).
E poi non tutte le aziende fanno come Atelia.
Il Call Center Vodafone di Catania ha iniziato la propria attività nel 1998 con 138 persone, oggi diventate 600 persone, di cui il 90% con contratto a tempo indeterminato sia full time che part time. Il 70% sono donne, il 15% è laureato e l’eta’ media è di 30 anni.
Io però non ho sentito ancora questo ragionamento.
GLi ispettori sono stati inviati per verificare il pieno rispetto delle legge Biagi (o legge 30), visto che non vi è stata alcuna modifica.
La maggior parte dei lavoratori di call center se hanno un orario definito e operano come dipendenti non possono essere assunti come co.co.pro, perchè è un vero e proprio lavoro subordinato quello che svolgono :)
Voglio dire chi deve fare un progetto di un mese su un sondaggio (che so dell'abacus) è un conto, chi ha un orario e via dicendo.
Questo pezzo secondo me rende più chiara la questione:
Il testo ministeriale, infatti, allo scopo di accertare dove siano effettivamente sussistenti i requisiti riconducibili alla caratteristica progettuale dei contratti, e dove invece i contratti a progetto mascherino condizioni di lavoro dipendente, distingue all'interno dei call center tra lavoratori outbound (addetti a promuovere campagne telefoniche mirate) e lavoratori inbound (addetti alla mera ricezione di telefonate), riconoscendo solo per i primi i requisiti del lavoro a progetto.
A poi..guardate che ci sono anche gli statali e i precari nello stato, con i concorsi bloccati dal 92 e che non possono entrare grazie alla marea degli scaldasedie..
Non si parla quindi soltanto dei cattivi imprenditori.
Secondo le cifre fornite da Damiano e Nicolais al termine di un incontro durato oltre due ore, i lavoratori a tempo determinato nella pubblica amministrazione (dati 2005) sono 121.700 mila, 3.150 sono contratti di formazione lavoro, 36.213 sono i lavoratori socialmente utili, 8.828 sono lavoratori interinali e 88.897 sono «co.co.co», titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa (in tutto fanno 258.788).
E poi non tutte le aziende fanno come Atelia.
Il Call Center Vodafone di Catania ha iniziato la propria attività nel 1998 con 138 persone, oggi diventate 600 persone, di cui il 90% con contratto a tempo indeterminato sia full time che part time. Il 70% sono donne, il 15% è laureato e l’eta’ media è di 30 anni.
ma infatti il punto cruciale della faccenda è proprio questo, ovvero che si stipulino contratti a progetto anche quando si sottopongono i lavoratori a condizioni di subordinazione.
E mi pare che in più d'uno qui abbiamo seguito questo filo, quindi non capisco perchè tu dica di non aver ancora sentito questo ragionamento.
E come ho espresso anche in un altro post, trovo semplicemente assurdo che alla richiesta legittima di regolarizzare i lavoratori l'azienda risponda col ricatto di licenziarli in massa.
zerothehero
26-08-2006, 21:33
Semplicemente perchè non hai ben chiaro il concetto di relazione tra cause ed effetti. Inoltre, comunissimo in questo forum, ad un'osservazione si risponde esponendo eccessi ignorando, volutamente, che di solito la virtù stà nel mezzo. Non è bene la competitività portata all'eccesso ma è molto peggio la mediocrità che scaturisce dalle troppe garanzie. Per questo vedo bene che si incentivi chi si espone a rischio e male che lo si penalizzi a favore di chi gode di garanzie.
Si più che altro fino ad un certo momento si sono date garanzie e privilegi che non stanno nè in cielo, nè in terra (possibilità di andare in pensione a 14 anni, 6 mesi e un giorno, totale inamovibilità, garanzia del posto fisso a vita, nessun controllo sulla produttività etc..) e adesso non è più possibile dare altra trippa per gatti, perchè il costo sarebbe insostenibile.
zerothehero
26-08-2006, 21:36
ma infatti il punto cruciale della faccenda è proprio questo, ovvero che si stipulino contratti a progetto anche quando si sottopongono i lavoratori a condizioni di subordinazione.
E mi pare che in più d'uno qui abbiamo seguito questo filo, quindi non capisco perchè tu dica di non aver ancora sentito questo ragionamento.
E come ho espresso anche in un altro post, trovo semplicemente assurdo che alla richiesta legittima di regolarizzare i lavoratori l'azienda risponda col ricatto di licenziarli in massa.
Io ho sentito più che altro la volontà di smantellare la legge biagi. :D .basterebbe invece applicarla, magari togliendo il job on call e il job-sharing o giù di lì..(poco utilizzati cmq).
Se si applicasse tale legge, la maggiorparte dei co.co.pro che lavorano nei call center dovrebbero essere modificati in altri tipi di contratti lavorativi.
Bè atesia può delocalizzare e andare in India o in Cina..può farlo benissimo.
Beh. a giudicare dalla risposta direi che un poco di confusione affligge le tue idee in proposito. Siete troppo emotivi e misurate tutto sulla visione sociale umana come fosse l'unica, non è così e l'umanità lo apprenderà anche troppo presto. NOi poveri umani ragioniamo d un punto di vista umano, capisco che dal tuo punto di vista divino risulta tutto più comodo
E nella tua grandissima illuminazione tutto quello che hai prodotto è un darwinismo sociale dei poveri per altro?
Ovvero una teoria vecchia e superata di un secolo. :rolleyes:
Semplicemente perchè non hai ben chiaro il concetto di relazione tra cause ed effetti. Inoltre, comunissimo in questo forum, ad un'osservazione si risponde esponendo eccessi ignorando, volutamente, che di solito la virtù stà nel mezzo. Non è bene la competitività portata all'eccesso ma è molto peggio la mediocrità che scaturisce dalle troppe garanzie. Per questo vedo bene che si incentivi chi si espone a rischio e male che lo si penalizzi a favore di chi gode di garanzie.
Sono d'accordo con te quando dici che un pò di competitività faccia bene e che le troppe garanzie portino a situazioni di inefficienza, però questo è vero ma sino ad un certo punto.....oggi io vedo per esperienza diretta aziende usare la precarietà come arma di ricatto per avere qualunque cosa dal lavoratore a costi più bassi possibili, il caso Atesia è emblematico: qui una legge è stata usata in un'ambito che non lo consentiva, solo per mascherare lavoro subordinto come fosse a progetto, in questo dove c'è competitività? Dove ravvisi la meritocrazia?
Ecco il punto è questo: le leggi attuali consentono comunque di liberarsi del dipendente scansafatiche (nel settore privato dove opero io l'ho visto fare), in aziende sotto i 15 dipendenti licenziare è ancora più facile visto che l'articolo 18 non è applicabile, quindi mi domando dove son le eccessive garanzie?
In azienda da me tengono persone con contratti a termine da circa 3 anni, non perchè manchi lavoro ma perchè semplicemente così la gente se ne stà buona ed impaurita a far quel che chiedono loro, ho visto persone venire a lavorare con 39° di febbre perchè avevano paura a mettersi in malattia e poi non vedersi rinnovato il contratto :muro: :muro: il dipendente secondo me non deve essere un intoccabile, ma non può nemmeno essere solo carne da macello alla mercee dell'imprenditore :rolleyes: :rolleyes:
generals
27-08-2006, 09:28
Si più che altro fino ad un certo momento si sono date garanzie e privilegi che non stanno nè in cielo, nè in terra (possibilità di andare in pensione a 14 anni, 6 mesi e un giorno, totale inamovibilità, garanzia del posto fisso a vita, nessun controllo sulla produttività etc..) e adesso non è più possibile dare altra trippa per gatti, perchè il costo sarebbe insostenibile.
esatto, intanto i giovani e ancora più i precari continuano a sostenere col loro lavoro sottopagato e i contributi quel sistema di parassiti andati ormai in pensione con pochi anni di contributi e percependo pensioni d'oro. Ma quando i giovani attuali e precari andranno in pensione potranno solo diventare dei barboni. L'unica alternativa a questo sistema è reagire con forza e riprendersi le risorse che ci stanno sottraendo, tagliando le pensioni, non quelle della povera gente ma quelle d'oro e baby. Sapete quanto percepisce di pensione un ex lavoratore della Banca d'italia (3.000/10.000 euro :eek: )? persino un maresciallo dei carabinieri percepisce la bellezza di 1.500/2.000 euro al mese :eek: Paragoniamo questi soldi agli attuali stipendi dei giovani che partono dai 400 euro e al max arrivano ai 1.000/1.200 euro, si capisce che il sistema è malato è vi è enorme drenaggio di risorse dai giovani ai vecchi che si sono accaparrati le risorse (vedi anche debito pubblico) è un vero conflitto generazionale :O
roverello
27-08-2006, 12:52
ma infatti il punto cruciale della faccenda è proprio questo, ovvero che si stipulino contratti a progetto anche quando si sottopongono i lavoratori a condizioni di subordinazione.
E mi pare che in più d'uno qui abbiamo seguito questo filo, quindi non capisco perchè tu dica di non aver ancora sentito questo ragionamento.
E come ho espresso anche in un altro post, trovo semplicemente assurdo che alla richiesta legittima di regolarizzare i lavoratori l'azienda risponda col ricatto di licenziarli in massa.
Non credo licenzieranno in massa la loro unica risorsa.
A parte le penali che si ritroverebbero a pagare ai committenti.
Comunque quella dei Call Center gestiti da aziende in appalto è una schifezza oltre che per il lavoratore anche per il malcapitato cliente che ha bisogno di informazioni, ecc.
edited823
27-08-2006, 13:16
E come ho espresso anche in un altro post, trovo semplicemente assurdo che alla richiesta legittima di regolarizzare i lavoratori l'azienda risponda col ricatto di licenziarli in massa.
è molto + complesso un licenziamento in massa rispetto a quello individuale.
e prevede anche procedura sindacale ed una amministrativa.
ma dai è il classico lavoro che uno dovrebbe fare per pagarsi gli studi o arrotondare lo stipendio, ma non è un lavoro
manca solo il frustino... e poi ti accorgi delle cazzate che dici... prova...prima di sparare a zero...
cmq.. sarebbe ora che sti call center la smettessero di approfittarsi dei lavoratori.
L'unica cosa superata è la tua voglia di polemiche sciocche inutili e gratuite con propalazioni conseguenti di stramberie. Dovresti sapere che il darwinismo, termine orrendo IMHO, è stato ampliato e raffinato ma mai alcuno lo ha potuto rendere obsoleto. Tu, con il tuo pensiero rigido ed inquadrato in schemi precisi, rappresenti un'esempio innegabile quale frutto di queste distorsioni.
Come solito, dall'alto delle tue "idee", credi di possedere una verità e credi che negare una cosa ne annulli l'esistenza, illuso. Se tali conoscenze sono sfociate in ciò che tu definisci "darwinismo dei poveri" è soltanto un'altro sintomo della degenerazione in atto in quanto la corsa per selezione naturale non si vincerà con il conto in banca, occorrerà ben altro e forse chi è povero ed è avvezzo alle privazioni sopravviverà mentre chi è viziato e fiaccato dagli agi morirà. Non sei in grado di articolare certi, hanno quasi sempre molte alternative senza averne una inequivocabile, ragionamenti, lascia perdere che ci fai miglior figura. Chi ti dice che certe situazioni non si creino proprio per soddisfare l'esigenza di selezione ?. Abituati a soppesare gli argomenti rigirandoli ed osservandoli da ogni lato, forse scoprirai, invece della visione monocromatica attuale, aspetti caleidoscopici che non hai mai pensato esistessero.
A parte la vuota lallazione di cui infarcisci sempre il post per allungarne l'estensione annacquandone il contenuto,non mi è sconosciuto il pensiero ne di Malthus ne di Spencer ( di cui le posizione che hai espresso, e che esprimi di solito pretendendo particolare originalità, sono un'ombra, non che quelle fossero molto più consistenti) ne l'antropologia di Morgan.
Disgraziatamente per te sono tutte teorie abbastanza confutate. Daltronde a livello filosofico ne sono state cancellate le basi: positivismo e concezione unilineare a livello di filosofia della storia.
Quanto all'ultima domanda è puramente ideologica ( in senso marxista del termine o meglio ancora in quello marcusiano di leggitimazione della realtà esistente), chi me lo dice? Il fatto che un rigido determinismo materialistico è completamente insufficiente a spiegare il rapporto che si crea tra natura e cultura.
mortimer86
27-08-2006, 17:38
Senza perderci in paroloni filosofici, Beppe Grillo ha pubblicato nel suo blog un’analisi degli effetti della legge Biagi di Roberto Leombruni di LABOR e di Mauro Gallegati della Facoltà di Economia di Ancona.
http://www.beppegrillo.it/2006/08/gli_schiavi_mod_4.html
E' un'analisi abbastanza obbiettiva e razionale sull'evoluzione dei contratti dal 96 a oggi
Senza perderci in paroloni filosofici, Beppe Grillo ha pubblicato nel suo blog un’analisi degli effetti della legge Biagi di Roberto Leombruni di LABOR e di Mauro Gallegati della Facoltà di Economia di Ancona.
http://www.beppegrillo.it/2006/08/gli_schiavi_mod_4.html
E' un'analisi abbastanza obbiettiva e razionale sull'evoluzione dei contratti dal 96 a oggi
Mi viene in mente solo questo come commento dopo aver letto l'analisi circa la legge Biagi :muro: :muro: :muro:
zerothehero
27-08-2006, 22:32
esatto, intanto i giovani e ancora più i precari continuano a sostenere col loro lavoro sottopagato e i contributi quel sistema di parassiti andati ormai in pensione con pochi anni di contributi e percependo pensioni d'oro.
Vuoi sapere la ultima porcata?
Tieniti forte..lo scatto di livello (da C3 a C3 super) anche dopo che un dipendente è andato in pensione.
Questa è la più grossa che ho sentito dalla mia fonte di informazioni personale. :p
Potrei passare mesi e mesi a raccontare simili porcate.. :p
Oltre al fatto che ci sono statali che in un anno come revisori fanno 20 (dico VENTI) consuntivi in un anno.
Vogliamo poi parlare delle pensioni provvisorie, perchè in certi uffici neanche lavorano?
E tutte le consulenze e i corsi inutili (ma tanto così si va negli alberghi a 4 stelle e in prima classe..)
E i neolaureati capaci finiscono a fare i co.co.pro. :p perchè i soldi non ci sono..(e ci credo).
Master_of_Puppets
28-08-2006, 10:39
A parte la vuota lallazione di cui infarcisci sempre il post per allungarne l'estensione annacquandone il contenuto,non mi è sconosciuto il pensiero ne di Malthus ne di Spencer ( di cui le posizione che hai espresso, e che esprimi di solito pretendendo particolare originalità, sono un'ombra, non che quelle fossero molto più consistenti) ne l'antropologia di Morgan.
Disgraziatamente per te sono tutte teorie abbastanza confutate. Daltronde a livello filosofico ne sono state cancellate le basi: positivismo e concezione unilineare a livello di filosofia della storia.
Quanto all'ultima domanda è puramente ideologica ( in senso marxista del termine o meglio ancora in quello marcusiano di leggitimazione della realtà esistente), chi me lo dice? Il fatto che un rigido determinismo materialistico è completamente insufficiente a spiegare il rapporto che si crea tra natura e cultura.
Grazie del pacco regalo, lo accetto molto volentieri!!
Quelli che non lo gradiscono non sanno cosa si perdono; peggio per loro, rimarranno nell'ignoranza!! :D :D :D
Master_of_Puppets
28-08-2006, 10:43
Torna ai tuoi burattini che è meglio. :asd: :asd: :asd:
Ci ero appena tornato, se vuoi smetto di nuovo di occuparmene. :p :p :p
Ma smettila di incartarti, mi sembri un pacco regalo che nessuno vuole, nei tuoi contorsionismi semantici, risparmia le energie perchè con me non funzionano. :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
tu che mi parli di contorsionismi semantici? Ma se sei un maestro... (come era? bipedi umanoidi=uomini... uhmmm...si).
No visto che sei tanto esperto in filosofia e antropologia ho adottato un linguaggio specialistico, sicuro di essere compreso. O no?
Ti ho pure messo il grassetto, prova a cercare i concetti... vai di google.
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