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22-08-2006, 22:49
partiamo da un elenco generale delle features del programma:
1) dalla GUI l'utente può selezionare files e/o cartelle da nascondere; a tali files/cartelle il programma aggiunge uno \0 di troppo al termine del nome (lo fa tramite API ZwXxx, il che implica che il programma funziona solo su Windows NT/2k/XP/futuri se mai arriveranno)
2) l'utente può selezionare dall'elenco dei processi i processi a cui tali files e/o cartelle devono essere resi visibili e quali invece non devono poterli vedere; ciò può essere ad esempio realizzato con un filtro del filesystem, il che significa che questa feature vale solo per il PC locale e non vale in caso si leggesse l'hard disk da un altro sistema operativo; nel qual caso invece ricordo che i files/cartelle selezionati sono invisibili a tutti i processi.
3) il programma monitorizza in qualche modo che venga dato un input speciale, che può essere una combinazione da tastiera o (meglio) la rimozione di una chiavetta USB; alla ricezione di tale input il programma termina e i files/cartelle vengono invisibilizzati a tutti i processi (il filtro del filesystem viene scaricato, i processi che hanno accesso ai files incriminati vengono terminati)
che cosa abbiamo risolto con questo programma? nell'ordine:
1) i files che non voglio che gli altri vedano sono invisibili (prima ed ovvia caratteristica) grazie ad una semplice pratica di (se così vogliamo considerarla) steganografia nel filesystem
2) i programmi P2P o il media player possono continuare a vedere i files incriminati, cosicché l'utente possa usufruire di essi
3) l'utente può usufruire di essi solo quando il programma è attivo; se mi entra la finanza in casa io stacco la chiavetta USB e, nel momento in cui l'utente non sono più io ma il signor Urbani, l'utente non può più usufruire dei files incriminati; nemmeno leggendo il contenuto del disco da Linux.
1) dalla GUI l'utente può selezionare files e/o cartelle da nascondere; a tali files/cartelle il programma aggiunge uno \0 di troppo al termine del nome (lo fa tramite API ZwXxx, il che implica che il programma funziona solo su Windows NT/2k/XP/futuri se mai arriveranno)
2) l'utente può selezionare dall'elenco dei processi i processi a cui tali files e/o cartelle devono essere resi visibili e quali invece non devono poterli vedere; ciò può essere ad esempio realizzato con un filtro del filesystem, il che significa che questa feature vale solo per il PC locale e non vale in caso si leggesse l'hard disk da un altro sistema operativo; nel qual caso invece ricordo che i files/cartelle selezionati sono invisibili a tutti i processi.
3) il programma monitorizza in qualche modo che venga dato un input speciale, che può essere una combinazione da tastiera o (meglio) la rimozione di una chiavetta USB; alla ricezione di tale input il programma termina e i files/cartelle vengono invisibilizzati a tutti i processi (il filtro del filesystem viene scaricato, i processi che hanno accesso ai files incriminati vengono terminati)
che cosa abbiamo risolto con questo programma? nell'ordine:
1) i files che non voglio che gli altri vedano sono invisibili (prima ed ovvia caratteristica) grazie ad una semplice pratica di (se così vogliamo considerarla) steganografia nel filesystem
2) i programmi P2P o il media player possono continuare a vedere i files incriminati, cosicché l'utente possa usufruire di essi
3) l'utente può usufruire di essi solo quando il programma è attivo; se mi entra la finanza in casa io stacco la chiavetta USB e, nel momento in cui l'utente non sono più io ma il signor Urbani, l'utente non può più usufruire dei files incriminati; nemmeno leggendo il contenuto del disco da Linux.