dantes76
22-08-2006, 09:11
22 agosto 2006
La piccola è giunta a Lampedusa insieme ad altri 27 clandestini
Bimba bianca sul barcone degli africani
Il padre è un funzionario tedesco dell'Onu. La madre, etiope di 21 anni: «Mi ha lasciato appena ha saputo che aspettavo un figlio»
LAMPEDUSA (Agrigento) - Insieme agli altri sopravvissuti a cinque giorni di navigazione tra Libia e Italia c'era anche lei. Quando è scesa dalla motovedetta della Guardia Costiera, avvolta in un telo che la riparava dal freddo, tra le braccia della madre, i soccorritori che l'aspettavano sul molo del porto di Lampedusa, sono rimasti sorpresi. La pelle della neonata che ha viaggiato insieme a una trentina di clandestini partiti dalla Libia su un vecchio barcone era bianca.
IL PADRE E' UN FUNZIONARIO TEDESCO DELL'ONU - A spiegare il mistero della piccola, giunta sull'isola insieme a 27 nordafricani la notte tra sabato e domenica, è stata la madre: Zahra una bellissima etiope di 21 anni. «Il mio compagno, il padre di mia figlia - ha detto agli operatori chiamati a prestare ai clandestini la prima assistenza - è un funzionario Onu di origine tedesca. Ora vive in America». Quando i volontari, sorpresi dal racconto, le hanno chiesto cosa l'avesse spinta a imbarcarsi per le coste siciliane, Zahara è scoppiata a piangere.
LA MADRE LASCIATA SOLA - «Mi ha abbandonato subito dopo avere saputo che aspettavo la bambina e si è trasferito negli Usa. Ero sola, disperata e per mia figlia volevo un futuro diverso: per questo ho deciso di partire». La giovane ha raccontato di avere conosciuto l'uomo in Eritrea. Era andata lì a lavorare come donna delle pulizie ed era stata assunta dal funzionario. «Per un certo periodo è stato il mio compagno - ha detto - Poi mi ha lasciata. Ha detto che lui, nel suo Paese, una famiglia già l'aveva e che non aveva alcuna intenzione di abbandonarla». Medici e soccorritori hanno fatto a gara per prendere in braccio la bimba che si è addormentata subito dopo essere sbarcata in porto, prima di essere accompagnata nel Centro di prima accoglienza dell'isola dove si trova adesso insieme alla madre. Un destino, il suo meno tragico di quello della neonata morta insieme ai genitori nel naufragio avvenuto all'alba di sabato a largo dell'isola. Il suo corpo non è stato ancora trovato.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/08_Agosto/22/bimbabianca.html
La piccola è giunta a Lampedusa insieme ad altri 27 clandestini
Bimba bianca sul barcone degli africani
Il padre è un funzionario tedesco dell'Onu. La madre, etiope di 21 anni: «Mi ha lasciato appena ha saputo che aspettavo un figlio»
LAMPEDUSA (Agrigento) - Insieme agli altri sopravvissuti a cinque giorni di navigazione tra Libia e Italia c'era anche lei. Quando è scesa dalla motovedetta della Guardia Costiera, avvolta in un telo che la riparava dal freddo, tra le braccia della madre, i soccorritori che l'aspettavano sul molo del porto di Lampedusa, sono rimasti sorpresi. La pelle della neonata che ha viaggiato insieme a una trentina di clandestini partiti dalla Libia su un vecchio barcone era bianca.
IL PADRE E' UN FUNZIONARIO TEDESCO DELL'ONU - A spiegare il mistero della piccola, giunta sull'isola insieme a 27 nordafricani la notte tra sabato e domenica, è stata la madre: Zahra una bellissima etiope di 21 anni. «Il mio compagno, il padre di mia figlia - ha detto agli operatori chiamati a prestare ai clandestini la prima assistenza - è un funzionario Onu di origine tedesca. Ora vive in America». Quando i volontari, sorpresi dal racconto, le hanno chiesto cosa l'avesse spinta a imbarcarsi per le coste siciliane, Zahara è scoppiata a piangere.
LA MADRE LASCIATA SOLA - «Mi ha abbandonato subito dopo avere saputo che aspettavo la bambina e si è trasferito negli Usa. Ero sola, disperata e per mia figlia volevo un futuro diverso: per questo ho deciso di partire». La giovane ha raccontato di avere conosciuto l'uomo in Eritrea. Era andata lì a lavorare come donna delle pulizie ed era stata assunta dal funzionario. «Per un certo periodo è stato il mio compagno - ha detto - Poi mi ha lasciata. Ha detto che lui, nel suo Paese, una famiglia già l'aveva e che non aveva alcuna intenzione di abbandonarla». Medici e soccorritori hanno fatto a gara per prendere in braccio la bimba che si è addormentata subito dopo essere sbarcata in porto, prima di essere accompagnata nel Centro di prima accoglienza dell'isola dove si trova adesso insieme alla madre. Un destino, il suo meno tragico di quello della neonata morta insieme ai genitori nel naufragio avvenuto all'alba di sabato a largo dell'isola. Il suo corpo non è stato ancora trovato.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/08_Agosto/22/bimbabianca.html