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View Full Version : «Mi hanno tolta da scuola perché fumo. E mi picchiano perché faccio la cristiana»


madaboutpc
19-08-2006, 09:35
La denuncia di Hina nel 2003

«Mi hanno tolta da scuola perché fumo. E mi picchiano perché faccio la cristiana»


Hina, la ragazza pachistana uccisa dal padre a Brescia (Emmevi)
BRESCIA — «Si accaniscono su di me, mi accusano di assumere atteggiamenti da cristiana e non da musulmana. Mi dicono: sei una cretina, una stupida maledetta. Mia madre, come il resto della famiglia, si limita agli insulti e ai richiami. Mio padre invece ...». Il primo j'accuse di Hina viene raccolto nero su bianco nella caserma dei carabinieri di Villa Carcina. Sono le 11.50 del 4 marzo 2003. La ragazza ha 17 anni. È stata rintracciata dopo l’ennesima fuga da casa. Quando si rende conto che la vogliono riconsegnare alla famiglia, decide di raccontare ciò che prima aveva sussurrato solo alle amiche più intime: «Con i miei ho un rapporto conflittuale. Mi impediscono di vivere come una qualsiasi ragazza di cultura occidentale. Mi hanno ritirato dalla scuola, nonostante io studiassi con profitto e nonostante volessi continuare ad andare a scuola, perché un amico dei miei genitori li aveva avvertiti che io fumavo sigarette, e siccome alla donna, stando alle leggi coraniche, è vietato fumare, per potermi controllare meglio mi hanno impedito di continuare gli studi».
Allontanandosi dalla famiglia, Hina è fuggita dal presente ma anche dal futuro. E spiega: «Io sono promessa sposa a un mio cugino, figlio della sorella di mia madre, che neanche conosco e che attualmente vive in Pakistan e con il quale dovrei unirmi in matrimonio non so quando. I miei genitori mi contestano sempre il fatto che io assumo comportamenti e seguo i modi di vivere della cultura italiana anziché rispettare la tradizione pakistana e per questo vengo maltrattata sia moralmente che verbalmente e fisicamente. Questo sia da parte dei miei genitori che da parte delle mie sorelle, fratelli e anche di mio cognato Mahmood (il terzo uomo ricercato per il delitto, ndr), marito di mia sorella».
Arrivata in Italia con madre, sorelle e fratelli nel 1999, Hina si era ricongiunta al padre quando aveva quattordici anni. Ha subito imparato la lingua, stretto amicizie, insistito per andare a scuola. I primi, violenti litigi in famiglia, risalgono all’estate del 2002. «Era luglio, non ricordo la data esatta - racconta Hina - mio padre tornava dal lavoro intorno alle 18.30, mi picchiava davanti all’intera mia famiglia armato di un bastone di legno con il quale mi colpiva su tutte le parti del corpo, tra l’indifferenza totale dei miei familiari. Nonostante le ferite non sono mai stata portata all’ospedale». Poi ricorda di essere stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Gardone Valtrompia. Il bastone impugnato dal papà le aveva rotto il pollice della mano sinistra. «Mi hanno medicata e messo una stecca - racconta Hina - Il medico ha chiesto come avevo fatto a farmi male e la mamma ha risposto che ero caduta con la bicicletta ».
Dai pugni, al coltello. Era il mese successivo, agosto. «In casa non c’era nessuno - ricorda Hina - mia mamma si trovava in Pakistan. Uno zio che abita a Inzino aveva raccontato a mio padre che continuavo a fumare. Lui allora mi ha preso a schiaffi e rinchiuso in camera a chiave. Poi è tornato con un taglierino: mi ha preso il braccio sinistro ferendomi all’altezza dell’avambraccio e del polso. Io mi sono difesa dandogli uno schiaffo e un calcio nelle parti intime ».
Il rapporto con il padre si carica di tensioni. Hina «la ribelle» non solo osa fumare, addirittura reagisce con violenza alla violenza del genitore che «la vuole domare». Hina sta diventano un «problema» per l'intero gruppo parentale. Ed è sempre quando qualcuno «fa la spia» che si scatena la violenza tra le mura domestiche. «Tra novembre e dicembre dell’anno scorso - racconta ancora Hina ai carabinieri - qualcuno aveva raccontato a mio cugino, figlio della sorella di mia madre, che avevo fumato mentre ero in ospedale a Brescia per accudire il mio fratellino che era ricoverato. Quando sono tornata a casa sia mia madre sia mio cugino, alternandosi, mi hanno picchiato con schiaffi su tutto il corpo». Il racconto di Hina prosegue, e affonda nel dolore e nell’angoscia più intima. Emerge il profilo di un padre-padrone che arriva anche a sostituire la mano dispotica e violenta con quella incestuosa: «...Nell'allontanarmi gli dicevo: cosa stai facendo? - racconta Hina - sono tua figlia, lo dico alla mamma. E lui mi ha risposto: lo sa già». Hina non sa dire se è vero o falso. Sa solo che le attenzioni morbose del padre si moltiplicano. Ha paura. «Una settimana fa - racconta - mentre facevo i mestieri mi ha chiamato in salotto dicendomi che doveva farmi vedere una cosa che era sporca. L’ho raggiunto e mi ha afferrato per il polso sinistro, torcendomi il braccio dietro la schiena mentre con la mano destra mi tappava la bocca e con il piede destro socchiudeva la porta. Mi ha spinto sul divano-letto che si trova accanto alla porta. Dopo avermi messo supina mi ha imbavagliato la bocca con la sciarpa che avevo al collo per impedirmi di gridare». Lui sul suo corpo di ragazzina indifesa e terrorizzata. Il ricordo è recente, particolari pochi, ma inequivocabili. «Sono riuscita a liberarmi e a urlare - racconta Hina - sono arrivati nel salone i miei due fratellini: mio padre diceva che dovevano andar via, io li invitavo a restare con me. Allora è andato via lui».
Solo bugie, per il padre e la madre. Imbarazzanti bugie che aggiungono fango ad una famiglia già messa all'indice per la «figlia ribelle». Aveva diciassette anni, Hina, quando ha avuto il coraggio di mettere nero su bianco la sua prima denuncia, che poi smentirà a denti stretti. Di denunce contro il padre-padrone ne farà altre due. E ritirerà pure quelle.

Nunzia Vallini

19 agosto 2006

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/08_Agosto/19/vall1ni.shtml

Ewigen
19-08-2006, 09:38
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1259535

Te lo posto io

madaboutpc
19-08-2006, 09:56
grazie ewigen

sapevo della discussione in atto ma mi sembrava una notizia che meritasse un thread a parte per le precise info che dava

indelebile
19-08-2006, 10:05
beh questo sarebbe il terzo thread

Gemma
19-08-2006, 10:28
credo che in questo caso si possa mettere anche l'accento sul lavoro delle forze dell'ordine, che finchè non ci scappa il morto non fanno nulla...

Io tempo fa andai dai carabinieri per denunciare il mio vicino di minacce fisiche e verbali nei miei confronti: mi invitarono a desistere dallo sporgere denuncia, dicendo "se lei lo denuncia poi noi dobbiamo notificarglielo... e in fondo è lei che ci vive vicino, non sa come potrebbe reagire" :rolleyes:

Era successo anche poco tempo fa, nel caso della tizia a cui era stata tagliata la gola: era stata dalle forze dell'ordine per denunciare che il convivente (o ex, non ricordo) l'aveva minacciata di morte. Si sono mossi solo dopo che lui è passato ai fatti.

Fil9998
19-08-2006, 10:43
non son poi così diversi sti homo sapiens sapiens col cellulare e diploma dai neanderthal ...

jumpermax
19-08-2006, 10:43
credo che in questo caso si possa mettere anche l'accento sul lavoro delle forze dell'ordine, che finchè non ci scappa il morto non fanno nulla...

Io tempo fa andai dai carabinieri per denunciare il mio vicino di minacce fisiche e verbali nei miei confronti: mi invitarono a desistere dallo sporgere denuncia, dicendo "se lei lo denuncia poi noi dobbiamo notificarglielo... e in fondo è lei che ci vive vicino, non sa come potrebbe reagire" :rolleyes:

Era successo anche poco tempo fa, nel caso della tizia a cui era stata tagliata la gola: era stata dalle forze dell'ordine per denunciare che il convivente (o ex, non ricordo) l'aveva minacciata di morte. Si sono mossi solo dopo che lui è passato ai fatti.
le forze dell'ordine alla fine non fanno altro che applicare la legge... qua quello che bisogna chiedersi è se è possibile far qualcosa per tutelare le vittime delle violenze domestiche che sono un'autentica piaga sociale. Un omicidio su quattro in Italia avviene all'interno della famiglia, le vittime sono prevalentemente donne, i colpevoli per lo più uomini...
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/12_Dicembre/13/delitti.shtml

Ferdy78
19-08-2006, 10:48
non son poi così diversi sti homo sapiens sapiens col cellulare e diploma dai neanderthal ...

no, forse erano meglio di noi :muro: ...che tristezza...povera figlia :(

m4st3rx
19-08-2006, 10:49
Al di la' della rabbia per la storia in se'...
viene da chiedersi in che modo l'hanno tutelata le forze dell'ordine e lo stato ?

in nessun modo, erano tutti troppo indaffarati con gli autovelox.

La dimostrazione che per risolvere un problema vero e' inutile rivolgersi alle forze dell'oridne.

Pucceddu
19-08-2006, 10:53
Al di la' della rabbia per la storia in se'...
viene da chiedersi in che modo l'hanno tutelata le forze dell'ordine e lo stato ?

in nessun modo, erano tutti troppo indaffarati con gli autovelox.

La dimostrazione che per risolvere un problema vero e' inutile rivolgersi alle forze dell'oridne.

Scusa ma che dovevano fa?

Ma invece di sparare idiozie tipo sta cosa dell'autovelox e criticare, mi dici un povero agente che si vede na mocciosa di 17 anni denunciare il padre che deve fare?Va li' e spara nelle gambe al padre?Lo pesta?Avran fatto quello che potevano/dovevano, sono umani pure loro, eccheccaz.

Mah.

Gemma
19-08-2006, 10:59
le forze dell'ordine alla fine non fanno altro che applicare la legge... qua quello che bisogna chiedersi è se è possibile far qualcosa per tutelare le vittime delle violenze domestiche che sono un'autentica piaga sociale. Un omicidio su quattro in Italia avviene all'interno della famiglia, le vittime sono prevalentemente donne, i colpevoli per lo più uomini...
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/12_Dicembre/13/delitti.shtml
credo anche io.
Ci si lamenta inveendo contro le donne che non hanno il coraggio di denunciare i mariti che le picchiano e le maltrattano, ma la verità è che se anche sporgi denuncia o hai un posto sicuro dove rifugiarti o stai sicura che la razione di mazzate giornaliere raddoppia :(
Non c'è tutela.

tdi150cv
19-08-2006, 11:08
e noi che cerchiamo di integrarli ... :confused: :confused: :confused:

Fil9998
19-08-2006, 11:37
volendo fare dell'humor nero si potrebbe dire che sen non altro han ottenuto che smettesse di fumare... che non lo sappia Sirchia... :eek: :eek: :eek:





:cry: :cry: :cry: :cry:




mbhè ... un bel colloquio con apposito funzionario dello stato e indagini preventive sulle idee più o meno democratiche e repubblicane di vita prima di dar loro la nazionalità non starebbero male, ma sarebbe molto poco democratico.

Diciamo che quantomeno imho in questi casi dovrebbe esser previsto che gente così non ottenga MAI la cittadinanza e che se ce l'ha la perda !

anonimizzato
19-08-2006, 12:54
beh questo sarebbe il terzo thread

infatti e poi il copyright del primo ce l'ho io eccheccazz. :D

lowenz
19-08-2006, 13:46
E mi picchiano perché faccio la cristiana
Questa frase, andando oltre il contesto del triste episodio di cronaca, fa capire bene come (s)ragionino i membri di un "clan", secondo la cui struttura sono ancora sono ancora organizzate una buona parte delle famiglie delle popolazioni medio-orientali e come si usi la religione come "segno distintivo" nello scontro fra tribù (in questo caso la "musulmana" contro la "cristiana"), anche se la religione - IN SE' - non c'entra nulla (accomunare fumo con Cristianesimo è oltre che improprio ovviamente pretestuoso, ma probabilmente involontario nell'ottica tribale, dove "l'altro" va "marchiato" con tutti i comportamenti più negativi esistenti).

Un po' come da noi "comunisti" o "fascisti": la secolarizzazione occidentale ha semplicemente spostato l'accento dalla religione alla politica.....ma alla fine della fiera il meccanismo dietro è ancora lo stesso di 100.000 anni fa.....

gigio2005
19-08-2006, 14:08
stando alle leggi coraniche, è vietato fumare,

dai non ci credo :D nel corano c'e' scritto vietato fumare sigarette? winston rosse, merit, pall mall, marlboro lights, benson hedges.....nessuna di queste? porc.......

....il drum?...neanche?

sider
19-08-2006, 19:19
e noi che cerchiamo di integrarli ... :confused: :confused: :confused:

NOI chi? TU non di sicuro :D

tdi150cv
19-08-2006, 19:22
NOI chi? TU non di sicuro :D

o be ... me ne guardo bene con sta gente ...

Matrixbob
19-08-2006, 19:55
Era 1 ragazza da sogno mi dispiace 1 casino, RIP.

zerothehero
19-08-2006, 20:40
Al di la' della rabbia per la storia in se'...
viene da chiedersi in che modo l'hanno tutelata le forze dell'ordine e lo stato ?

in nessun modo, erano tutti troppo indaffarati con gli autovelox.

La dimostrazione che per risolvere un problema vero e' inutile rivolgersi alle forze dell'oridne.

Se Hina ha ritirato le 3 denunce, c'è poco da fare.
Purtroppo ha commesso l'errore di ritornare a casa dal padre, che per poterla sgozzare le ha raccontato di doverle dare un regalo.

zerothehero
19-08-2006, 20:46
Questa frase, andando oltre il contesto del triste episodio di cronaca, fa capire bene come (s)ragionino i membri di un "clan", secondo la cui struttura sono ancora sono ancora organizzate una buona parte delle famiglie delle popolazioni medio-orientali e come si usi la religione come "segno distintivo" nello scontro fra tribù (in questo caso la "musulmana" contro la "cristiana"), anche se la religione - IN SE' - non c'entra nulla (accomunare fumo con Cristianesimo è oltre che improprio ovviamente pretestuoso, ma probabilmente involontario nell'ottica tribale, dove "l'altro" va "marchiato" con tutti i comportamenti più negativi esistenti).

Un po' come da noi "comunisti" o "fascisti": la secolarizzazione occidentale ha semplicemente spostato l'accento dalla religione alla politica.....ma alla fine della fiera il meccanismo dietro è ancora lo stesso di 100.000 anni fa.....


E' quasi tragico che c'è ancora la logica del padre signore assoluto dell'oikos familiare, padrone dei figli e della moglie (con il diritto di uccidere qualora non ottempera alla volontà del padre).
L'accusa di fare la "cristiana" (o meglio l'occidentale, in termini impropi) è inteso per dei semplici motivi..

-Hina fumava
-Conviveva al di fuori del matrimonio con un occidentale cristiano (vietato dalla sharia e passibile di uccisione perchè praticamente viene considerata come una prostituta).
-Non rispettava l'autorità paterna.
-Era ribelle
-Rifiutava di accettare il marito scelto dal clan familiare
Peggio di così, è difficile immaginare scegliendo come criterio l'etica patriarcale e del "clan".

ilmorris
19-08-2006, 20:56
Credo che in questo caso si possa mettere anche l'accento sul lavoro delle forze dell'ordine, che finchè non ci scappa il morto non fanno nulla...

Commento intelligente

e noi che cerchiamo di integrarli ... :confused: :confused: :confused:

Commento stupido

tdi150cv
19-08-2006, 21:54
Commento intelligente



Commento stupido

utente che evidentemente non ha letto il regolamento ... vai fatti una cultura ritorna e porta rispetto per le opinioni altrui ... grazie !

lowenz
19-08-2006, 22:08
L'accusa di fare la "cristiana" (o meglio l'occidentale, in termini impropi)
Appunto è questa improprietà di fondo che avvelena ancor di più la situazione, qui il divino c'entra poco, è un problema antropologico.....sembra che - su DIVERSI livelli - né loro (i medio-orientali) né noi più di tanto riusciamo a scrollarci di dosso questi connotati da uomo non dico primitivo ma quasi (cioè la contrapposizione tribale).

nevione
20-08-2006, 14:45
utente che evidentemente non ha letto il regolamento ... vai fatti una cultura ritorna e porta rispetto per le opinioni altrui ... grazie !
be si anche tu pero' cerca di essere rispettoso, si sta parlando del fatto che un padre (bruto) ha ucciso una (povera) figlia, e il padre avrebbe potuto essere polacco, hindu, comunista, testimonedigeova, nipote di dio o marziano e non sarebbe cambiato nulla. Il punto e' che sto uomo e' un criminale che si merita sette ergastoli a prescindere dalla sua religione o razza.
Non credi?

Gemma
20-08-2006, 17:36
o be ... me ne guardo bene con sta gente ...
guarda, con certa gente me ne guarderei bene anche io, potendo.
E' che sono bianchi e italiani da generazioni, e siccome non c'è la discriminante "testa di @@@" purtroppo non c'è verso.

Fil9998
20-08-2006, 20:04
le teste di minchia col cervello dal troglodita e seguace di idee dell'epoca delle caverne ce ne sono ovunque in ogni stato e di ogni razza e rreligione.

Bisognerebbe cominciare a discriminare in base alle azioni e idee delle persone ...


comunque, eh, quanti dei nostri genitori vedrebbero di buon occhio se ci rapassimo a zero e andassimo a chieder l'elemosina in asia ?? non ci verrebbero a riprendere con la forza irrispettosamente delle nostre scelte?

qui si è arrivati all'espressione massima dell'uso brutale della soluzione fisica ,,,,

esecrabile, ma lo stesso meccanismo lo vediamo in piccolo ogniqualvolta un nostro amico, parente fa uhn cambio drastico nello stile di vita ed idee:

come venivano considerate fra italiani solo fino a 20 anni fa (e spessissimo tutt'ora) le persone divorziate e che convivono ?? poco di buono , per non dire altro.

quanti non vanno più d'accordo con l'amico che ha cambiato donna, che ha cambiato lavoro, che non frequenta più lo stesso baretto per l'aperitivo....

il meccanismo (troglodita) è lo stesso.

purtroppo il cellulare e un diploma non ci defferenziano molto dai neanderthal, c'è poco da fare.

lowenz
20-08-2006, 21:09
purtroppo il cellulare e un diploma non ci defferenziano molto dai neanderthal, c'è poco da fare.
Beh, dai Sapiens direi :D, i Neanderthal oltre che un'altro ramo dell'evoluzione umana erano anche meno bellicosi :p

Fil9998
20-08-2006, 21:12
:)