beppegrillo
14-08-2006, 14:19
Bomba su orfanotrofio, 43 morti
Sri Lanka, altre 60 bambine ferite
Dramma a Colombo, nello Sri Lanka, dove bombe sganciate da aerei delle forze governative su territorio controllato dai ribelli tamil avrebbero ucciso 43 bambine di un orfanotrofio, dove vivevano e studiavano. Lo afferma il portavoce militare delle Tigri tamil Rasiah Ilanthiraiyan, aggiungendo che altre 60 sono rimaste ferite. La vericidità della notizia non può al momento essere accertata. L'esercito infatti la smentisce.
L'istituto "Cherncholai", colpito dalle bombe, ospitava decine di bimbe in tenerà età. Fonti locali confermano il bombardamento anche se non forniscono dettagli.
Un bilancio drammatico in seguito ai due nuovi, distinti attacchi delle forze governative dello Sri Lanka contro obiettivi civili nel nord dell'isola, area controllata dai guerriglieri separatisti delle Tigri di Liberazione Tamil Eelam.
Domenica, nel primo attacco, l'artiglieria ha colpito la chiesa di San Filippo e Maria ad Allaipiddy, sull'isolotto di Kayts, a ridosso della costa della penisola settentrionale di Jafna. Vi avevano cercato inutilmente scampo un folto gruppo di abitanti: non meno di quindici sarebbero i morti e altri venti sarebbero feriti gravemente. Almeno 37 i feriti registrati nella zona. Il bombardamento sarebbe partito dalla base militare di Palaly.
Una domenica di sangue, considerata la giornata peggiore in termini di vittime da quattro anni, negli scontri tra insorti e truppe regolari: il bilancio finale sarebbe, infatti, di 177 morti e 310 feriti. Ancora peggiori le conseguenze del raid compiuto lunedì dall'aviazione su Vallipunam, località nel distretto nord-orientale di Mullaitivu, uno dei più martoriati dell'area: gli aerei hanno centrato con bombe e missili l'orfanotrofio.
Tregua inutile
In quasi tre settimane sarebbero più di 600 le vittime tra i militari dell'esercito governativo di Colombo e i civili. I combattimenti sono cominciati il 26 luglio scorso nonostante la tregua firmata nel 2002 sotto l'egida della Norvegia sia ancora ufficialmente in vigore. L'Ltte (Tigri di Liberazione Tamil Eelam) reclama maggiore autonomia nel Nordest dello Sri Lanka dove l'etnia Tamil rappresenta la maggioranza della popolazione.
Sangue nella capitale
Sette persone sono morte nello scoppio della bomba nel centro di Colombo, la capitale dello Sri Lanka, vicino alla residenza presidenziale. Secondo fonti militari, una mina a frammentazione è esplosa al passaggio di alcuni mezzi militari cingalesi che scortavano un veicolo dell'ambasciata pachistana. Sembra che l'ambasciatore pakistano sia stato ferito. Oltre ai sette morti ci sarebbero anche 17 feriti, tutti ricoverati all'ospedale di Colombo.
Capisco che non sono israeliani, però..
Sri Lanka, altre 60 bambine ferite
Dramma a Colombo, nello Sri Lanka, dove bombe sganciate da aerei delle forze governative su territorio controllato dai ribelli tamil avrebbero ucciso 43 bambine di un orfanotrofio, dove vivevano e studiavano. Lo afferma il portavoce militare delle Tigri tamil Rasiah Ilanthiraiyan, aggiungendo che altre 60 sono rimaste ferite. La vericidità della notizia non può al momento essere accertata. L'esercito infatti la smentisce.
L'istituto "Cherncholai", colpito dalle bombe, ospitava decine di bimbe in tenerà età. Fonti locali confermano il bombardamento anche se non forniscono dettagli.
Un bilancio drammatico in seguito ai due nuovi, distinti attacchi delle forze governative dello Sri Lanka contro obiettivi civili nel nord dell'isola, area controllata dai guerriglieri separatisti delle Tigri di Liberazione Tamil Eelam.
Domenica, nel primo attacco, l'artiglieria ha colpito la chiesa di San Filippo e Maria ad Allaipiddy, sull'isolotto di Kayts, a ridosso della costa della penisola settentrionale di Jafna. Vi avevano cercato inutilmente scampo un folto gruppo di abitanti: non meno di quindici sarebbero i morti e altri venti sarebbero feriti gravemente. Almeno 37 i feriti registrati nella zona. Il bombardamento sarebbe partito dalla base militare di Palaly.
Una domenica di sangue, considerata la giornata peggiore in termini di vittime da quattro anni, negli scontri tra insorti e truppe regolari: il bilancio finale sarebbe, infatti, di 177 morti e 310 feriti. Ancora peggiori le conseguenze del raid compiuto lunedì dall'aviazione su Vallipunam, località nel distretto nord-orientale di Mullaitivu, uno dei più martoriati dell'area: gli aerei hanno centrato con bombe e missili l'orfanotrofio.
Tregua inutile
In quasi tre settimane sarebbero più di 600 le vittime tra i militari dell'esercito governativo di Colombo e i civili. I combattimenti sono cominciati il 26 luglio scorso nonostante la tregua firmata nel 2002 sotto l'egida della Norvegia sia ancora ufficialmente in vigore. L'Ltte (Tigri di Liberazione Tamil Eelam) reclama maggiore autonomia nel Nordest dello Sri Lanka dove l'etnia Tamil rappresenta la maggioranza della popolazione.
Sangue nella capitale
Sette persone sono morte nello scoppio della bomba nel centro di Colombo, la capitale dello Sri Lanka, vicino alla residenza presidenziale. Secondo fonti militari, una mina a frammentazione è esplosa al passaggio di alcuni mezzi militari cingalesi che scortavano un veicolo dell'ambasciata pachistana. Sembra che l'ambasciatore pakistano sia stato ferito. Oltre ai sette morti ci sarebbero anche 17 feriti, tutti ricoverati all'ospedale di Colombo.
Capisco che non sono israeliani, però..