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View Full Version : TREGUA!?


indelebile
12-08-2006, 19:21
Lo annunciano fonti ufficiali Israele fermerà l'attacco lunedì alle 7 L'offensiva terrestre in Libano si è spinta fino al fiume Litani, oltre il quale Hezbollah dovrebbe ritirarsi secondo la risoluzione Onu


Israele ha annunciato attraverso fonti ufficiali che fermerà la sua offensiva in Libano lunedì mattina. Lo stop alle operazioni militari, che in giornata sono proseguite incessanti, sarà dato alle 7 (le 6 italiane).
Intanto oggi si è intensificata l'offensiva terrestre in Libano: le forze israeliane hanno raggiunto il fiume Litani, nel sud del Paese, continuando a scontrarsi con la resistenza Hezbollah. Lo ha dichiarato a Radio Israele il generale Udi Adam, a capo del comando settentrionale. Il Litani, 20 chilometri a nord del confine tra Israele e Libano, costituisce la linea oltre la quale Hezbollah dovrebbe ritirarsi secondo la risoluzione Onu approvata all'unanimità dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e accettata da Gerusalemme. Il premier Olmert attende domani il via libera dei ministri.

Nel frattempo si combatte ancora e non si placano le polemica per il bombardamento israeliano del convoglio misto soldati-civili partito da Marjayun. Il comando israeliano ha poi ammesso l'errore per il raid compiuto venerdì sera a Kefraya contro una colonna di veicoli di civili in fuga in cui ci sono stati sette morti e 36 feriti. Gli israeliani pensavano che i veicoli fossero utilizzati dagli Hezbollah per trasportare armi: «Il nostro sospetto si è rivelato infondato».
12 agosto 2006

Nasrallah in tv il giorno dopo il sì alla tregua a Palazzo di Vetro Hezbollah: «Rispetteremo risoluzione Onu» Il capo dei guerriglieri sciiti: «Coopereremo con esercito libanese e Unifil». Siniora: «Il testo è un trionfo per la diplomazia libanese»


BEIRUT - «Rispetteremo la risoluzione Onu»: così il capo dei guerriglieri sciiti Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah, dagli schermi della tv del suo gruppo, Al Manar, il giorno dopo l'approvazione della risoluzione 1701 sulla crisi tra Israele e Libano al Consiglio di Sicurezza dell' Onu.
Soddisfazione è stata espressa dal premier libanese, Fuad Siniora: «La risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza è un trionfo per la diplomazia libanese, rispetto alla prima bozza presentata» ha commentato il capo del governo libanese prima di cominciare una riunione del consiglio dei ministri che dovrà esprimere le proprie valutazioni sul documento.

COOPERAZIONE - Nasrallah ha assicurato la cooperazione delle milizie sciite con l'esercito libanese e la forza internazionale dell'Unifil che si schiereranno nel Libano meridionale, come stabilito dalla risoluzione Onu. Il leader dei guerriglieri sciiti libanesi ha detto anche che il cessate-il-fuoco sarà rispettato quando al Palazzo di Vetro sarà raggiunto l'accorso sui tempi di applicazione. Hezbollah è «pronto a un cessate il fuoco in qualsiasi momento verrà concordato tramite il segretario generale dell'Onu o il governo libanese» ha assicurato il leader Hezbollah.

RESISTENZA - «La resistenza rispetterà la cessazione delle ostilità», ma, ha aggiunto, «finché ci sono offensive israeliane, la resistenza risponderà». Nasrallah ha poi lasciato intendere che i combattimenti proseguiranno ancora per diversi giorni. Alludendo alla questione del disarmo di Hezbollah, ha aggiunto anche che nella risoluzione approvata dal Consiglio di sicurezza dell'Onu «ci sono alcune clausole che devono essere soggette al dialogo tra libanesi, perché riguardano gli affari interni del paese». Nasrallah ha parlato a tre giorni dalla precedente apparizione tv. Mercoledì scorso il capo dei guerriglieri sciiti Hezbollah aveva invitato gli abitanti arabi di Haifa a lasciare la città israeliana in vista di eventuali attacchi. A proposito dell' invasione di truppe di terra israeliane in Libano, aveva affermato: «Trasformeremo la cara terra del sud in un cimitero per l' invasore».
12 agosto 2006

Darkel83
12-08-2006, 19:22
Speriamo bene...

indelebile
12-08-2006, 19:22
vediamo se riescono a fare un accordo bipartisan o se ci sarà qualcuno che vuol farsi publicità

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Prodi: «Accordo bipartisan, il 23 o 24 agosto il voto in parlamento» «Anche l'Italia in missione Onu in Libano» Domenica sera vertice a Palazzo Chigi con Prodi, D'Alema e Parisi in vista di un consiglio dei ministri straordinario


ROMA - L'Italia intende partecipare alla missione dei Caschi blu Onu in Libano come votata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e auspica che questa venga approvata al più presto anche dal governo israeliano. Dopo la nota di Palazzo Chigi della mattina, in pomeriggio è lo stesso premier a parlare ai giornalisti: «L'Italia è pronta alla missione di pace decisa dall'Onu in Medio Oriente» ha detto Prodi, aggiungendo di aver sentito tutti i segretari dell'Unione: «Da tutta la maggioranza ho avuto risposte positive. Ho sentito tutti i segretari, da Rifondazione comunista, alla Margherita, ai Ds, alla Rosa nel pugno, Italia dei valori e Udeur».

ACCORDO BIPARTISAN - Un’intesa che il premier ha verificato esserci anche nelle fila dell’opposizione: «Mi ha fatto piacere - ha detto sottolineando di aver sentito oggi Letta, Fini e Casini - che ci sia stata una risposta unitaria e positiva anche dai partiti dell’opposizione».
In ogni caso, «dev'essere chiaro che si tratta di missioni chiaramente di pace» ha sottolineato il premier.

IL VOTO IN PARLAMENTO - Prodi non si è sbilanciato né sul numero dell'eventuale contingente italiano né sui tempi del dispiegamento della forza di pace internazionale. «Le regole d'ingaggio per la missione italiana in Medio Oriente verranno decise dagli accordi che ci saranno nei prossimi giorni» ha aggiunto Prodi. Domenica sera si terrà un vertice a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio, il ministro degli Esteri Massimo D'Alema e il ministro della Difesa Arturo Parisi. Una riunione convocata anche in previsione di un consiglio dei ministri straordinario da convocarsi nei giorni successivi. Il piano del governo dovrà poi essere approvato in parlamento: «Il 23 o il 24 ci sarà la riunione delle commissioni parlamentari di Difesa ed Esteri di Camera e Senato per votare l'eventuale partecipazione italiana alla missione di pace in Libano» ha annunciato Prodi.



ITALIA CONTRIBUIRÀ A FORZA ONU - Sulla partecipazione dell'Italia alla missione Onu, la nota della presidenza del Consiglio informa che «nel confermare la disponibilità italiana a contribuire alla forza delle Nazioni Unite che verrà inviata in Libano con compiti di assistenza alle forze armate libanesi, il presidente Prodi e il ministro D'Alema hanno espresso l'interesse italiano a partecipare fin dall'inizio alle consultazioni che verranno avviate nei prossimi giorni per determinarne la composizione, l'articolazione e il mandato».
12 agosto 2006

indelebile
13-08-2006, 23:17
e invece...


I distinguo nell'Unione. Nella sinistra radicale, in effetti, spuntano i distinguo. Il coordinatore dei Verdi Paolo Cento parla di un sì "non scontato", ma nel primo pomeriggio arriva anche una nota congiunta dei capigruppo del partito del Sole che ride alla Camera e al Senato nella quale si dà un giudizio positivo della risoluzione dell'Onu e si garantisce "pieno sostegno" al governo. Qualche fibrillazione c'è anche nel Prc, dopo che ieri due parlamentari della corrente trotzkista hanno espresso la loro contrarietà alla missione. "Prima che i nostri soldati partano - è l'appello del presidente dei senatori di Rifondazione Giovanni Russo Spena - in Medio Oriente le armi devono tacere". Mentre l'ex-Prc Marco Ferrando 'punzecchia' i compagni: "Ma quale missione di pace! - ironizza - Ai parlamentari dissidenti mi limito a chiedere: a cosa è servita la vostra fiducia la governo sull'Afghanistan? E come potete restare in un partito che vota, con Fini, una nuova missione militare in Libano?".

indelebile
13-08-2006, 23:17
Muore sul campo anche il figlio dello scrittore Grossman


«Possiamo confermare che il sergente Uri Grossman, 20 anni, di Mevasseret Zion -insediamento sulle colline intorno a Gerusalemme - è morto ieri in combattimento». Il portavoce dell'esecito israeliano conferma così il tragico tributo di sangue dello scrittore David Grossman, voce critica di Israele, oltre che uno dei più noti e tradotti scrittori israeliani, padre di tre figli. La diffusione della notizia della morte di Uri è stata ritardata di diverse ore in modo che fosse possibile informare il fratello maggiore del soldato, che a quanto pare si trova in America Latina. Soltanto tre giorni fa David Grossman (nella foto di quattro anni fa) aveva convocato una conferenza stampa a Tel Aviv insieme ai colleghi scrittori Amos Oz e Yehoshua per chiedere al governo Olmert di fare di tutto per riaprire una via diplomatica alla risoluzione della questione libanese. In quell'occasione aveva parlato di una possibile offensiva di terra lanciata dal governo Olmert come una «discesa ripida» che rischiava di trasformarsi «in un baratro». Occorreva fermarsi, il tempo stringeva. «La situazione disastrosa può essere fermata proprio in questi minuti» aveva esclamato.

Grossman, 52 anni, ha esordito nel 1983 con "Il sorriso dell'agnello", ma è diventato un caso letterario nel 1988 con il successo di "Vedi alla voce: amore". Altri suoi successi, il "Libro della grammatica interiore", "Che tu sia per me il coltello" e "Qualcuno con cui correre". Suoi sono anche tre celebri libri-inchiesta dedicati alla questione palestinese ("Il vento giallo", "Un popolo invisibile" e il recente "La guerra che non si può vincere").


Pubblicato il 13.08.06