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View Full Version : "Giornata dei popoli indigeni" per 370 milioni di persone di 5000 etnie


Ewigen
09-08-2006, 09:03
9/8/2006 8.48
“GIORNATA DEI POPOLI INDIGENI” PER 370 MILIONI DI PERSONE DI 5000 ETNIE

[PIME] Oppressione, povertà, esclusione, assimilazione forzata a società a cui non appartengono: sono solo alcune delle discriminazioni che ancora oggi patiscono oltre 370 milioni di nativi di almeno 5.000 diverse etnie in tutto il pianeta – 50 milioni vivono nelle Americhe - come evidenziano gli studi del Fondo permanente per le questioni indigene dell’Onu, riproposti oggi in occasione della ‘Giornata mondiale dei popoli indigeni’. Nonostante le diverse latitudini, dall’America Latina, all’Africa all’Asia, tutti i popoli autoctoni hanno esigenze e problemi comuni, tutti hanno sofferto nel corso della loro storia violazioni dei loro territori ancestrali, abusi e il mancato rispetto dei loro diritti che li ha resi individui sempre più vulnerabili; sebbene rappresentino insieme appena il 5% della popolazione mondiale, secondo l’Onu, costituiscono il 10% di quella più povera. Per rafforzare la tutela dei popoli autoctoni, dopo oltre un decennio di dibattuto il nuovo Consiglio dei diritti umani dell’Onu ha approvato nel giugno scorso il ‘Progetto di dichiarazione dei diritti dei popoli indigeni’ che a settembre sarà sottoposto per la prima volta al voto finale dell’Assemblea generale dell’organizzazione. Il testo riconosce i popoli indigeni titolari, come individui ma - soprattutto - come collettività, di tutti i diritti umani e delle fondamentali libertà riconosciute dall’Onu; riconosce, anche, il diritto dei nativi all'autodeterminazione e a preservare e rafforzare le proprie istituzioni politiche, legali, economiche, sociali e culturali. “Per gli autoctoni la chiave della sopravvivenza è il rispetto dei diritti collettivi; solo così di potrà passare dalla discriminazione alla giustizia” sottolinea ‘Survival International’.

Freeride
09-08-2006, 10:59
“Per gli autoctoni la chiave della sopravvivenza è il rispetto dei diritti collettivi; solo così di potrà passare dalla discriminazione alla giustizia” sottolinea ‘Survival International’.
Sopravvivenza?
Ma neanche per sognp: "Adattatevi o scomparirete.", "Rassegnatevi" :rolleyes:

Ewigen
18-08-2006, 17:46
AMERICA CENTRALE 18/8/2006 2.18
"PER IMPEDIRE L'ESTINZIONE DI CULTURE MILLENARIE..."

[PIME] Panama, Guatemala, Costa Rica e Nicaragua continuano a violare i diritti collettivi di proprietà dei popoli indigeni sulle loro 'terre ancestrali' e sulle risorse naturali, nonostante gli impegni internazionali assunti con la ratifica della Convenzione americana sui diritti umani e le Convenzioni 107 e 169 dell’Organizzazione mondiale del lavoro (Oil) relative ai nativi: è la denuncia presentata presso la Corte interamericana dei diritti umani (Cidh) dell’Organizzazione degli Stati americani (Osa) da una rete di associazioni autoctone della regione. Secondo il ‘Congreso general’ del popolo Kuna, lo stato panamense ha negato più volte il riconoscimento dei diritti dei popoli autoctoni situati nella provincia di Colón, nonostante alcune sentenze favorevoli della magistratura nazionale: “Le terre non vengono delimitate né assegnate ai legittimi proprietari per interessi economici personali” sostengono i Kuna; una situazione analoga avviene in Guatemala dove il governo ha concesso licenze di sfruttamento di giacimenti di nichel a favore dell’impresa statale Cgn “senza consultare le comunità che risiedono nelle terre interessate”. Il caso più grave si verifica in Costa Rica, dove “ai popoli Brunca e Teribe da 30 anni vengono negate le prerogative contenute nella stessa ‘Ley indigena’ vigente e le rappresentanze comunitarie non sono considerate interlocutori validi per un negoziato”. Per il popolo Miskito del Nicaragua, l’esecutivo “ha adottato una figura giuridica chiamata del ‘co-dominio’ che - secondo il peculiare linguaggio di un comunicato - impedisce ai nativi di usufruire della piena potestà delle loro terre”. Gli autori della denuncia hanno chiesto l’immediato invio di una missione della Cidh sul terreno per verificare la situazione: “È necessario che le amministrazioni cambino rotta per evitare la progressiva estinzione di culture millenarie”.

Ewigen
19-08-2006, 09:09
GUATEMALA 19/8/2006 2.17
CONFERENZA ECUMENICA: PREMIO NOBEL MENCHU' PER POPOLI INDIGENI

[MISNA] Il processo di pace avviato dopo la guerra civile terminata nel 1996 fatica ancora a dare i risultati auspicati a causa di “gruppi conservatori che si rifiutano di promuovere un paese multietnico, multiculturale e plurilingue”: lo ha detto il Premio Nobel per la Pace 1992, Rigoberta Menchú, intervenendo alla Prima Conferenza ecumenica per la pace in corso a Città del Guatemala. “La discriminazione e il razzismo che patiscono i popoli indigeni rischiano di riportarci in un clima di conflitto. Sappiamo che dalla firma degli accordi di pace è emersa una nuova popolazione povera che oggi soffre la fame mentre gli impegni assunti sulla carta promettevano uno sviluppo globale, capace di accogliere tutti” ha proseguito la dirigente indigena Maya. Secondo Menchú “in molte zone del paese vige di fatto l’ingovernabilità; lo dimostrano i diversi balzelli da cui sono gravati i piccoli commercianti , l’esistenza del crimine organizzato e delle ‘maras’”, le bande giovanili diffuse in tutto il Centroamerica. “Tutti sanno chi sono i responsabili ma la mancanza dello stato impedisce che vengano portati di fronte alla giustizia” ha aggiunto la Nobel, sottolineando inoltre che “i poveri continuano a vivere come mendicanti assistiti da uno stato paternalista, mentre la ricchezza resta concentrata nelle mani di pochi e i partiti politici non hanno strategie efficaci da presentare. L’unico modo per impedire la decadenza delle istituzioni democratiche – ha concluso – è applicare finalmente gli accordi di pace e consentire al Guatemala di intraprendere una nuova strada”.

Freeride
19-08-2006, 12:43
AMERICA CENTRALE 18/8/2006 2.18
"PER IMPEDIRE L'ESTINZIONE DI CULTURE MILLENARIE..."

Impedire? Ma non sanno che tutto si evolve?
Devono solo aspettare, rassegnarsi e si estingueranno anche loro.

Ewigen
19-08-2006, 12:56
Impedire? Ma non sanno che tutto si evolve?
Devono solo aspettare, rassegnarsi e si estingueranno anche loro.

Ti ricordo che nell'industrializzato Nordamerica ci sono ancora persone che prefriscono vivere come ( o meglio,i più vicino possibile) secoli fa,e non sono solo indiani!E gurda caso sono in aumento ( tanto per fare un esempio l'Old Order Amish da poco più di un migliaio prsone all'inzio '900 adesso conta oltre 150.000 membri!)!

Estinguersi culturalmente o no,devono essere le singole persone a deciderlo,non imposto.

Ewigen
19-08-2006, 13:05
Sopravvivenza?
Ma neanche per sognp: "Adattatevi o scomparirete.", "Rassegnatevi" :rolleyes:

E cmq inculturizzazione (quella vera!) non vuol dire rassegnazione e/o accettare senza discernimento ciò che è diverso!

Freeride
27-08-2006, 20:32
E cmq inculturizzazione (quella vera!) non vuol dire rassegnazione e/o accettare senza discernimento ciò che è diverso!
I flussi migratori non si possono fermare con la forza: rassegnatevi.