easyand
30-07-2006, 13:39
La Francia sarebbe in procinto di raggiungere con l’Arabia Saudita un megacontratto da oltre sette miliardi di euro che - assieme ad altri in arrivo - renderebbe la Francia il primo fornitore militare del regno. L’accordo fa seguito alle intese politiche siglate il 21 luglio dal presidente francese Jacques Chirac con il principe ereditario e ministro della difesa del Regno, Sultan Ben Abdulaziz al Saud, riferito con enfasi dai quotidiani francesi. L’accordo rientrerebbe nel più vasto ambito del potenziamento della difesa saudita lanciato con gli ordini miliardari per veicoli corazzati, elicotteri e radio USA già riferito da Dedalonews.
La prima parte del pacchetto comprende 76 cannoni autocarrati Caesar da 155 mm, ufficialmente con valore e clienti non annunciati, di cui Dedalonews ha già riferito ieri. Secondo i francesi dovrebbero poi seguire una vasta panoplia di elicotteri, alcuni Airbus A330 in versione tanker, carri armati Leclerc, fregate FREMM per un valore di tre miliardi di euro, sei sommergibili Marlin (cioè Scorpene modificati) e in futuro persino i caccia Rafale. All’orizzonte ci sarebbe anche il Miksa, programma di sorveglianza che prevede 225 radar per controllare i confini del Regno in terra, aria e mare, in discussione da oltre tre anni.
Il contratto elicotteristico - che sarebbe in corso di negoziazione con l’agenzia francese per l’esportazione degli armamenti SOFRESA ed i cui dettagli sono stati rivelati in esclusiva sul sito www.defense-aerospace.com - comprenderebbe 64 NH-90 (di cui 42 TTH da trasporto per l’esercito, dieci TTH per la Guardia Nazionale e 12 NFH-90 navali per la Marina) e 88 macchine prodotte da Eurocopter (48 Cougar in versione Combat SAR, quattro Panther per SAR in mare, un "primo lotto" di 12 anticarro Tiger, 42 elicotteri leggeri Fennec compresa una dozzina per la guardia nazionale ed il resto per l’aeronautica). Secondo il sito, il valore del contratto comprenderebbe anche armamenti di bordo, ricambi, servizi di addestramento e supporto, nonchè la realizzazione di varie basi elicotteristiche.
Sulla reale portata dell’accordo esistono tuttavia alcuni dubbi. Secondo le verifiche effettuate da Dedalonews, le offerte di NH-90 all’Arabia Saudita sarebbero ad oggi limitate a dieci NFH tramite SOFRESA e sei più quattro opzioni TTH direttamente al ministero degli Interni. Nonostante questo, l’accordo francese potrebbe avere - in caso di effettiva conclusione - alcune ricadute anche per l’industria italiana, a partire da AgustaWestland per gli NH-90 (della cui versione navale ha la responsabilità di progetto), dai fornitori di equipaggiamenti per le FREMM (come i motori Isotta Fraschini per i generatori elettrici), e in prospettiva per alcuni missili MBDA. Di contro, l’eventuale passaggio dall’Eurofighter - scelto a fine 2005 ma ancora non contrattualizzato - al Rafale penalizzerebbe molto l’industria nazionale, che tra cellula ed avionica ha oggi una quota effettiva di quasi un terzo del valore del programma.
dedalonews
24 Elicotteri Black Hawk, 726 veicoli ruotati da combattimento LAV-25, migliaia di sistemi di comunicazione radio e migliaia di NVG: questi i principali item di una maxi-commessa dell’Arabia Saudita all’industria americana.
La Defense Security Cooperation Agency americana ha infatti comunicato al Congresso la possibilità che, per contribuire alla modernizzazione dell’esercito saudita, venga effettuata a favore dell’Arabia Saudita una mega fornitura di sistemi d’arma.
Questa comprenderebbe:
- 724 esemplari del veicoli blindato ruotato da combattimento LAV-25 in diverse versioni;
- 1.160 sistemi di comunicazione radio AN/VRC-90E singoli da installare su veicoli, si tratta di Single Channel Ground and Airborne Radio Systems (SINCGARS);
- 627 sistemi di comunicazione radio a lunga portata AN/VRC-92E singoli da installare su veicoli del tipo SINCGARS;
- 518 sistemi di comunicazione radio a luinga portata AN/VRC-119 E singoli da installare su veicoli del tipo SINCGARS;
- 2.198 sistemi radio portatili a lunga portata SINCGARS;
- 1.700 sistemi di visione notturna AN/AVS-7D, si tratta di Night Vision Goggles (NVG);
- 432 sistemi di visione notturna AN/PVS-14 NVG;
- 630 sistemi di visione termici AN/PAS-13;
- 162 sistemi d’arma controcarro da 84 mm del tipo Recoilless Rifle.
Questi sono solo i principali item di una maxi-commessa che comprende un’enorme ed eterogenea miscellanea di equipaggiamenti e armamenti, tra questi anche pezzi di ricambio per i carri M1 Abrams e per gli M2 Bradley, nonché il supporto tecnico e logistico e l’addestramento del personale operativo e logistico, il cui costo complessivo sarebbe di circa 5,8 miliardi di dollari!
I principali contraenti di questa maxi-commessa sarebbero la ITT Aerospace/Communications di Fort Wayne, nell’Indiana, la Harris Corporation di Rochester, nello stato di New York, la General Dynamics Land Systems di London, nell’Ontario e la Raytheon Corporation di Tucson, nell’Arizona
Per supportare il processo di modenizzazione delle forze armate saudite, al momento sono presenti nell’Arabia Saudita circa 250 rappresentati del governo degli States e 630 delle ditte americane impegnate.
Non si tratta di un contratto già stipulato: secondo la legge americana, infatti, il Congresso americano deve essere avvisato prima che la vendita venga conclusa, anche se non è difficile ipotizzare che gli States non si oppongano a questa transazione che riguarda uno degli alleati più affidabili dell’area.
Nella stessa occasione la Defense Security Cooperation Agency americana ha comunicato al Congresso anche la possibile vendita all’Arabia Saudita di 24 elicotteri da assalto e trasporto UH-60L Black Hawk.
Questo contratto, anche in questo caso comprensivo di pezzi di ricambio, supporto tecnico e operativo, addestramento degli equipaggi e di personale tecnico, potrebbe avere un valore di circa 350 milioni di dollari.
In caso di esito favorevole, il principale contraente americano sarebbe la Sikorsky Aircraft (United Technologies) Corporation di Stratford, nel Connecticut, e la General Electric di Fairfield, sempre nel Connecticut.
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La prima parte del pacchetto comprende 76 cannoni autocarrati Caesar da 155 mm, ufficialmente con valore e clienti non annunciati, di cui Dedalonews ha già riferito ieri. Secondo i francesi dovrebbero poi seguire una vasta panoplia di elicotteri, alcuni Airbus A330 in versione tanker, carri armati Leclerc, fregate FREMM per un valore di tre miliardi di euro, sei sommergibili Marlin (cioè Scorpene modificati) e in futuro persino i caccia Rafale. All’orizzonte ci sarebbe anche il Miksa, programma di sorveglianza che prevede 225 radar per controllare i confini del Regno in terra, aria e mare, in discussione da oltre tre anni.
Il contratto elicotteristico - che sarebbe in corso di negoziazione con l’agenzia francese per l’esportazione degli armamenti SOFRESA ed i cui dettagli sono stati rivelati in esclusiva sul sito www.defense-aerospace.com - comprenderebbe 64 NH-90 (di cui 42 TTH da trasporto per l’esercito, dieci TTH per la Guardia Nazionale e 12 NFH-90 navali per la Marina) e 88 macchine prodotte da Eurocopter (48 Cougar in versione Combat SAR, quattro Panther per SAR in mare, un "primo lotto" di 12 anticarro Tiger, 42 elicotteri leggeri Fennec compresa una dozzina per la guardia nazionale ed il resto per l’aeronautica). Secondo il sito, il valore del contratto comprenderebbe anche armamenti di bordo, ricambi, servizi di addestramento e supporto, nonchè la realizzazione di varie basi elicotteristiche.
Sulla reale portata dell’accordo esistono tuttavia alcuni dubbi. Secondo le verifiche effettuate da Dedalonews, le offerte di NH-90 all’Arabia Saudita sarebbero ad oggi limitate a dieci NFH tramite SOFRESA e sei più quattro opzioni TTH direttamente al ministero degli Interni. Nonostante questo, l’accordo francese potrebbe avere - in caso di effettiva conclusione - alcune ricadute anche per l’industria italiana, a partire da AgustaWestland per gli NH-90 (della cui versione navale ha la responsabilità di progetto), dai fornitori di equipaggiamenti per le FREMM (come i motori Isotta Fraschini per i generatori elettrici), e in prospettiva per alcuni missili MBDA. Di contro, l’eventuale passaggio dall’Eurofighter - scelto a fine 2005 ma ancora non contrattualizzato - al Rafale penalizzerebbe molto l’industria nazionale, che tra cellula ed avionica ha oggi una quota effettiva di quasi un terzo del valore del programma.
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24 Elicotteri Black Hawk, 726 veicoli ruotati da combattimento LAV-25, migliaia di sistemi di comunicazione radio e migliaia di NVG: questi i principali item di una maxi-commessa dell’Arabia Saudita all’industria americana.
La Defense Security Cooperation Agency americana ha infatti comunicato al Congresso la possibilità che, per contribuire alla modernizzazione dell’esercito saudita, venga effettuata a favore dell’Arabia Saudita una mega fornitura di sistemi d’arma.
Questa comprenderebbe:
- 724 esemplari del veicoli blindato ruotato da combattimento LAV-25 in diverse versioni;
- 1.160 sistemi di comunicazione radio AN/VRC-90E singoli da installare su veicoli, si tratta di Single Channel Ground and Airborne Radio Systems (SINCGARS);
- 627 sistemi di comunicazione radio a lunga portata AN/VRC-92E singoli da installare su veicoli del tipo SINCGARS;
- 518 sistemi di comunicazione radio a luinga portata AN/VRC-119 E singoli da installare su veicoli del tipo SINCGARS;
- 2.198 sistemi radio portatili a lunga portata SINCGARS;
- 1.700 sistemi di visione notturna AN/AVS-7D, si tratta di Night Vision Goggles (NVG);
- 432 sistemi di visione notturna AN/PVS-14 NVG;
- 630 sistemi di visione termici AN/PAS-13;
- 162 sistemi d’arma controcarro da 84 mm del tipo Recoilless Rifle.
Questi sono solo i principali item di una maxi-commessa che comprende un’enorme ed eterogenea miscellanea di equipaggiamenti e armamenti, tra questi anche pezzi di ricambio per i carri M1 Abrams e per gli M2 Bradley, nonché il supporto tecnico e logistico e l’addestramento del personale operativo e logistico, il cui costo complessivo sarebbe di circa 5,8 miliardi di dollari!
I principali contraenti di questa maxi-commessa sarebbero la ITT Aerospace/Communications di Fort Wayne, nell’Indiana, la Harris Corporation di Rochester, nello stato di New York, la General Dynamics Land Systems di London, nell’Ontario e la Raytheon Corporation di Tucson, nell’Arizona
Per supportare il processo di modenizzazione delle forze armate saudite, al momento sono presenti nell’Arabia Saudita circa 250 rappresentati del governo degli States e 630 delle ditte americane impegnate.
Non si tratta di un contratto già stipulato: secondo la legge americana, infatti, il Congresso americano deve essere avvisato prima che la vendita venga conclusa, anche se non è difficile ipotizzare che gli States non si oppongano a questa transazione che riguarda uno degli alleati più affidabili dell’area.
Nella stessa occasione la Defense Security Cooperation Agency americana ha comunicato al Congresso anche la possibile vendita all’Arabia Saudita di 24 elicotteri da assalto e trasporto UH-60L Black Hawk.
Questo contratto, anche in questo caso comprensivo di pezzi di ricambio, supporto tecnico e operativo, addestramento degli equipaggi e di personale tecnico, potrebbe avere un valore di circa 350 milioni di dollari.
In caso di esito favorevole, il principale contraente americano sarebbe la Sikorsky Aircraft (United Technologies) Corporation di Stratford, nel Connecticut, e la General Electric di Fairfield, sempre nel Connecticut.
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