y4k
28-07-2006, 13:53
Ebbene, avete capito bene la Russia commercerà il petrolio in Ruble e non in Dollari! :sofico:
Come mai di questa (http://www.informationclearinghouse.info/article13141.htm) notizia non si è saputo niente?
“Se un giorno I più grandi produttori di petrolio domandassero l’euro apposto del dollaro per I loro barili, sarebbe l’equivalente finanziario di un attacco nucleare” Bill O’ Grady, A.G. Edwards
Il 10 Maggio, il presidente russo Vladimir Putin ha dato il via ad una tempesta di fuoco nell’economia mondiale. Nel suo discorso alla nazione, ha annunciato che la Russia stava pianificando di far si che il rublo fosse “internazionalmente convertibile” in modo tale possa essere usato nelle transizioni per il petrolio e per i gas naturali. Attualmente, le transizioni del petrolio avvengono esclusivanete in dollari ed è venduto attraverso il New York Mercantile Echange o il London Petrolem Exchange, società che appartengono a investitori americani. Se la Russia procede con i suoi piani il rublo si avvicinerà di molto al dollaro nei mercati aperti rimandando così indietro negli Stati Uniti le banconote in eccesso. Questo potrebbe potenzialmente trascinare l’economia americana in una caduta libera, che causerà una profonda regressione e un lungo periodo di iper inflazione
“Il rublo deve diventare più popolare nelle transizioni internazionali” afferma Putin “A questo fine, abbiamo bisogno di aprire una riserva di scambio in Russia per commerciare petrolio, gas e altri bene che dovranno essere pagati in rubli”
Attualmente le banche centrali intorno il mondo hanno grosse riserve di dollari da usare nei loro traffici petroliferi. Questo da agli USA un monopolio virtuale sulle transizioni di petrolio. E forza le nazioni riliuttanti a usare il dollaro.
Il piano di Putin è simile a quello Iraniano, che ha annunciato che avrebbe aperso una borsa petrolifera (scambio di petrolio) sull’Isola di Kish in due mesi. La borsa dovrebbe acconsentire lo svolgimento delle transizioni in euro, rifiutando il dollaro. La belligeranza dell’amministrazione Bush si è intensificata noteriormente da quando l’Iran ha chiarito le sue intenzioni. Infatti, ieri(di quando è stato scritto l’articolo) il Secretario di Stato Condi Rice disse che “le garanzie di sicurezza non erano sul tavolo” incurante di nessuna commissione Iraniana per fermare l’arricchimento dell’uranio. In altre parole, Washington non garantirà all’Iran un “patto di non aggressione” in ogni caso, anche se fosse una direttiva del Consiglio delle Nazioni Unite
Sicuramente è un segno che Zio Sam vuole la guerra.
Gli Stati Uniti devono proteggere il monopolio del dollaro negli scambi petroliferi o il vantaggio dell’essere la “valuta di riserva” del mondo, sarà perso. Grazie alla valuta di riserva gli USA mantengono un debito nazionale di 8,4 trilioni di dollari e hanno 800 miliardi di dolalri da usare nel commerci senza la paura dell’innalzamento delle tasse o dell’iperi inflazione. Trilioni di verdoni stanno circolando nelle transizioni petrolifere e migliaia di milardi di dollari sono nelle banche straniere. In effetti, la Riserva Federale sta facendo assegni scoperti con ogni dollaro stampato, essendo sicura che non raggiungeranno mai la banca per raccolta. Così lontamanete, stanno avendo ragione, e come il prezo del petrolio continua a salire alle stelle, la Federal Reserve allegramente stamperà ancora più verdoni che saranno mandati ai 4 angoli del pianeta.
Se spiacevolmente la Russia o l’Iran va avanti con i suoi piani, poi gli assegni scoperti ritorneranno in massa indietro, alla loro origine e andranno in liquefazione.
La supremazia dell’economia americana dipende interamente sulla sua abilità di constringere le nazioni ad usare il dollaro nelle loro acquisti energetici. Se il debole dollaro non è collegato alla risorsa più grande del mondo, le bamche allora lo rifiuteranno. Questo racket di estorsione è il sistema che stiamo difendendo in Iraq, non “democrazia”. E’ una truffa il cui scopo è far perpetuare il debito Americano forzando inutilmente la circolazione di denaro nel mondo
In un recente articolo di Dave Kimble, “Collapse of the petrodollar looming”, l’autore ci mostra l’importanza della Russia nel mercato mondiale del petrolio.
“La Russia esporta il 15.2% del petrolio mondiale, mentre l’Iran con il suo 5.8% è un importante giocatore in questa partita. La Russia produce anche il 25.8% delle risorse di gas del pianeta, metnre l’Iran sta ancora entrando in questo mercato come un esportatore….La Venezuela inveca ha il 5.4% del mercato di esportazione”
Ovviamente non è nel suo interesse commerciare con partner Europei in dollari. Putin può rinforzare l’economia Russa e aumentare il prestigio della sua nazione nel mondo come potenza energetica.
Ma Washington acconsentirà ai suoi piani?
Un crescente numero di nazioni si stanno concentrando sul tallone di achille dell’Impero, il dollaro.
Venezuela, Russia, Norvegia ed Iran stanno minacciando di allontarsi dai verdoni. Questa è una rivolta involontaria o un nuovo tipo di guerra asimmetrica?
Dopotutto gli USA potrebbero fare una guerra contro l’Iran o il Venuezuela ma con la Russia? Bush è talmentente stupido da rischiare un’Armageddon Nucleare per proteggere la caduta del dollaro?
L’amministrazione sta esplorando tutte le opzioni e sta sviluppando una strategia per far cadere Putin. Il Consiglio sugli Affari Esteri, organizzazione riservata a 4,400 americani provenienti dall’industria, finanza, politica, media e militari hanno succintamente enunciato un attacco su Putin che raddrizzerà la Russia agli standard di condotta americani. La missiva dice che la Russia è guidata in “una cattiva strada” e che “una partenership non sembra lungamente possibile” L’articolo ripete le false notizie che Putin sta diventando più “autoritario” e “riduce la democrazia Russa”
Il CFR cita la resistenza di Putin “Verso la NATO e gli Stati Uniti a far accedere i militari alle Basi dell’Asia Centrale” l’esilio di Washington, “il cambio di regime” NGO dall’operante liberamente e il supporto Russo per lo sviluppo “pacifico” dell’energia nucleare agli Iraniani
L’America non è mai stata amica della Russia. Ha avuto pieno vantaggio dalla confusione seguita dalla caduta dell’Unione Sovietica e all’applicazione delle politiche di stampo neo liberale che hanno distrutto il rublo, come l’economia e trasferito le vaste risorse dello stato a una manciata di oligarchici. Putin singolarmente sta portando la Russia sul piede giusto, riducendo anche la situazione di povertà. E’ un feroce nazionalista supportato dal 72% della popolazione e non ha bisogno dei consigli dell’amministrazione Bush o del CFR, per indicare la migliore strada per il suo paese
Gli USA hanno di proposito forzato le relazioni con la Russia installando più basi militari in Asia Centrali, alimentando I tumulti in Cecenia e isolando la Russia dai suoi vicini Europei e intervenendo direttamente nelle elezioni.
Quando la prossima settimana ci sarà il summit del G8, ci dovremmo aspettare un completo attacco delle corporazioni mediatiche su Putin, come l’ultima reincarnazione di Adolph Hitler. Guarda
QUESTO ANNUNCIO, PUBBLICATO IN RUSSIA NON E’ APPARSO IN NESSUN APPARATO MEDIATICO OCCIDENTALE. Ricordando Downing Street, il bombardamento di Falluja o le elezioni del 2004, la “stampa libera” occidentale evita scrupolosamente ogni argomento che faccia luce sulle reali macchinazioni del governo americano.
La sfida di Putin al dollaro è la prima ondata di una guerriglia che finirà con la caduta del dollaro e la restaurazione dell’uguaglianza tra le nazioni del dollaro. Quando il dollaro incomincerà a cadere, l’economia globale cambierà e la macchina da guerra americana dirà halt e verranno i soldati. Forse possiamo ricostruire la repubblica secondo i valori persi dei diritti umani e la regola della legge
Putin pianifica di iniziare ciò appena detto il 1° Luglio 2006
Nel frattempo la Siria... (http://www.businessonline.it/1/EconomiaeFinanza/1303/siria-euro-moneta-riferimento-no-dollaro.html)
COSA ORMAI DI FATTO ! (http://www.24oreborsaonline.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&artId=799008&chId=51&artType=Articolo&back=0)
Come mai di questa (http://www.informationclearinghouse.info/article13141.htm) notizia non si è saputo niente?
“Se un giorno I più grandi produttori di petrolio domandassero l’euro apposto del dollaro per I loro barili, sarebbe l’equivalente finanziario di un attacco nucleare” Bill O’ Grady, A.G. Edwards
Il 10 Maggio, il presidente russo Vladimir Putin ha dato il via ad una tempesta di fuoco nell’economia mondiale. Nel suo discorso alla nazione, ha annunciato che la Russia stava pianificando di far si che il rublo fosse “internazionalmente convertibile” in modo tale possa essere usato nelle transizioni per il petrolio e per i gas naturali. Attualmente, le transizioni del petrolio avvengono esclusivanete in dollari ed è venduto attraverso il New York Mercantile Echange o il London Petrolem Exchange, società che appartengono a investitori americani. Se la Russia procede con i suoi piani il rublo si avvicinerà di molto al dollaro nei mercati aperti rimandando così indietro negli Stati Uniti le banconote in eccesso. Questo potrebbe potenzialmente trascinare l’economia americana in una caduta libera, che causerà una profonda regressione e un lungo periodo di iper inflazione
“Il rublo deve diventare più popolare nelle transizioni internazionali” afferma Putin “A questo fine, abbiamo bisogno di aprire una riserva di scambio in Russia per commerciare petrolio, gas e altri bene che dovranno essere pagati in rubli”
Attualmente le banche centrali intorno il mondo hanno grosse riserve di dollari da usare nei loro traffici petroliferi. Questo da agli USA un monopolio virtuale sulle transizioni di petrolio. E forza le nazioni riliuttanti a usare il dollaro.
Il piano di Putin è simile a quello Iraniano, che ha annunciato che avrebbe aperso una borsa petrolifera (scambio di petrolio) sull’Isola di Kish in due mesi. La borsa dovrebbe acconsentire lo svolgimento delle transizioni in euro, rifiutando il dollaro. La belligeranza dell’amministrazione Bush si è intensificata noteriormente da quando l’Iran ha chiarito le sue intenzioni. Infatti, ieri(di quando è stato scritto l’articolo) il Secretario di Stato Condi Rice disse che “le garanzie di sicurezza non erano sul tavolo” incurante di nessuna commissione Iraniana per fermare l’arricchimento dell’uranio. In altre parole, Washington non garantirà all’Iran un “patto di non aggressione” in ogni caso, anche se fosse una direttiva del Consiglio delle Nazioni Unite
Sicuramente è un segno che Zio Sam vuole la guerra.
Gli Stati Uniti devono proteggere il monopolio del dollaro negli scambi petroliferi o il vantaggio dell’essere la “valuta di riserva” del mondo, sarà perso. Grazie alla valuta di riserva gli USA mantengono un debito nazionale di 8,4 trilioni di dollari e hanno 800 miliardi di dolalri da usare nel commerci senza la paura dell’innalzamento delle tasse o dell’iperi inflazione. Trilioni di verdoni stanno circolando nelle transizioni petrolifere e migliaia di milardi di dollari sono nelle banche straniere. In effetti, la Riserva Federale sta facendo assegni scoperti con ogni dollaro stampato, essendo sicura che non raggiungeranno mai la banca per raccolta. Così lontamanete, stanno avendo ragione, e come il prezo del petrolio continua a salire alle stelle, la Federal Reserve allegramente stamperà ancora più verdoni che saranno mandati ai 4 angoli del pianeta.
Se spiacevolmente la Russia o l’Iran va avanti con i suoi piani, poi gli assegni scoperti ritorneranno in massa indietro, alla loro origine e andranno in liquefazione.
La supremazia dell’economia americana dipende interamente sulla sua abilità di constringere le nazioni ad usare il dollaro nelle loro acquisti energetici. Se il debole dollaro non è collegato alla risorsa più grande del mondo, le bamche allora lo rifiuteranno. Questo racket di estorsione è il sistema che stiamo difendendo in Iraq, non “democrazia”. E’ una truffa il cui scopo è far perpetuare il debito Americano forzando inutilmente la circolazione di denaro nel mondo
In un recente articolo di Dave Kimble, “Collapse of the petrodollar looming”, l’autore ci mostra l’importanza della Russia nel mercato mondiale del petrolio.
“La Russia esporta il 15.2% del petrolio mondiale, mentre l’Iran con il suo 5.8% è un importante giocatore in questa partita. La Russia produce anche il 25.8% delle risorse di gas del pianeta, metnre l’Iran sta ancora entrando in questo mercato come un esportatore….La Venezuela inveca ha il 5.4% del mercato di esportazione”
Ovviamente non è nel suo interesse commerciare con partner Europei in dollari. Putin può rinforzare l’economia Russa e aumentare il prestigio della sua nazione nel mondo come potenza energetica.
Ma Washington acconsentirà ai suoi piani?
Un crescente numero di nazioni si stanno concentrando sul tallone di achille dell’Impero, il dollaro.
Venezuela, Russia, Norvegia ed Iran stanno minacciando di allontarsi dai verdoni. Questa è una rivolta involontaria o un nuovo tipo di guerra asimmetrica?
Dopotutto gli USA potrebbero fare una guerra contro l’Iran o il Venuezuela ma con la Russia? Bush è talmentente stupido da rischiare un’Armageddon Nucleare per proteggere la caduta del dollaro?
L’amministrazione sta esplorando tutte le opzioni e sta sviluppando una strategia per far cadere Putin. Il Consiglio sugli Affari Esteri, organizzazione riservata a 4,400 americani provenienti dall’industria, finanza, politica, media e militari hanno succintamente enunciato un attacco su Putin che raddrizzerà la Russia agli standard di condotta americani. La missiva dice che la Russia è guidata in “una cattiva strada” e che “una partenership non sembra lungamente possibile” L’articolo ripete le false notizie che Putin sta diventando più “autoritario” e “riduce la democrazia Russa”
Il CFR cita la resistenza di Putin “Verso la NATO e gli Stati Uniti a far accedere i militari alle Basi dell’Asia Centrale” l’esilio di Washington, “il cambio di regime” NGO dall’operante liberamente e il supporto Russo per lo sviluppo “pacifico” dell’energia nucleare agli Iraniani
L’America non è mai stata amica della Russia. Ha avuto pieno vantaggio dalla confusione seguita dalla caduta dell’Unione Sovietica e all’applicazione delle politiche di stampo neo liberale che hanno distrutto il rublo, come l’economia e trasferito le vaste risorse dello stato a una manciata di oligarchici. Putin singolarmente sta portando la Russia sul piede giusto, riducendo anche la situazione di povertà. E’ un feroce nazionalista supportato dal 72% della popolazione e non ha bisogno dei consigli dell’amministrazione Bush o del CFR, per indicare la migliore strada per il suo paese
Gli USA hanno di proposito forzato le relazioni con la Russia installando più basi militari in Asia Centrali, alimentando I tumulti in Cecenia e isolando la Russia dai suoi vicini Europei e intervenendo direttamente nelle elezioni.
Quando la prossima settimana ci sarà il summit del G8, ci dovremmo aspettare un completo attacco delle corporazioni mediatiche su Putin, come l’ultima reincarnazione di Adolph Hitler. Guarda
QUESTO ANNUNCIO, PUBBLICATO IN RUSSIA NON E’ APPARSO IN NESSUN APPARATO MEDIATICO OCCIDENTALE. Ricordando Downing Street, il bombardamento di Falluja o le elezioni del 2004, la “stampa libera” occidentale evita scrupolosamente ogni argomento che faccia luce sulle reali macchinazioni del governo americano.
La sfida di Putin al dollaro è la prima ondata di una guerriglia che finirà con la caduta del dollaro e la restaurazione dell’uguaglianza tra le nazioni del dollaro. Quando il dollaro incomincerà a cadere, l’economia globale cambierà e la macchina da guerra americana dirà halt e verranno i soldati. Forse possiamo ricostruire la repubblica secondo i valori persi dei diritti umani e la regola della legge
Putin pianifica di iniziare ciò appena detto il 1° Luglio 2006
Nel frattempo la Siria... (http://www.businessonline.it/1/EconomiaeFinanza/1303/siria-euro-moneta-riferimento-no-dollaro.html)
COSA ORMAI DI FATTO ! (http://www.24oreborsaonline.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&artId=799008&chId=51&artType=Articolo&back=0)