View Full Version : per tutti i comunisti del forum inginocchiatevi davanti al trevisano......
sempreio
26-07-2006, 18:29
GINO DA MONASTIER, L'ULTIMO FEDELISSIMO DEL "CHE"
Monastier
Ci sarà anche un vecchio partigiano trevigiano, fra i centomila cubani che oggi ricorderanno l'anniversario dell'assalto alla caserma di Moncada (era il 26 luglio 1953). Gino Donè è l'unico europeo che alla fine del novembre del 1956 partì dal Porto di Tuxpan tra gli 82 "barbudos" del famoso battello Granma guidati da Fidel Castro e da Ernesto "Che" Guevara. L'allora tenente Gino risulta infatti fra i promotori della spedizione del Granma. La partecipazione dell'ottentaduenne trevigiano (Donè è nato infatti a Monastier nel 1924) ieri era messa in rilievo dalla stampa cubana, nel clima di festa e delle iniziative promosse dall'Avana in vista del compleanno di Castro, che il 13 agosto compirà 80 anni. "El italiano" si trova già da qualche giorno nella città di Bayamo, dove è previsto l'atto principale della commemorazione della Moncada, che finì sì in un fallimento, ma segno comunque il primo passo della vittoria della "Revoluciòn" nel 1959.
"A Bayamo, Donè ha avuto modo di ritrovare i suoi compagni di lotta", scrive l'agenzia Prensa Latina, ricordando che l'ex partigiano giunse a Cuba clandestino su una nave nei primi anni '50, lasciandosi dietro il dopoguerra italiano. Nell'isola, Donè iniziò a lavorare nel 1951 come carpentiere alla costruzione della Grande Plaza Civica (poi ribattezzata Plaza de la Revoluciòn), e l'anno dopo conobbe Norma Turino Guerra, rivoluzionaria cubana, che poi sposò l'anno successivo, prima di entrare nel movimento rivoluzionario castrista "M-26-7", dalla data dell'assalto alla Caserma Moncada. Oggi Gino Donè risiede negli Usa ed è l'unico straniero ancora vivo dei quattro che s'imbarcarono sul Granma: gli altri tre erano un domenicano, un messicano e un argentino: Ernesto, "Che" Guevara
lognomo33
26-07-2006, 19:07
GINO DA MONASTIER, L'ULTIMO FEDELISSIMO DEL "CHE"
Monastier
Ci sarà anche un vecchio partigiano trevigiano, fra i centomila cubani che oggi ricorderanno l'anniversario dell'assalto alla caserma di Moncada (era il 26 luglio 1953). Gino Donè è l'unico europeo che alla fine del novembre del 1956 partì dal Porto di Tuxpan tra gli 82 "barbudos" del famoso battello Granma guidati da Fidel Castro e da Ernesto "Che" Guevara. L'allora tenente Gino risulta infatti fra i promotori della spedizione del Granma. La partecipazione dell'ottentaduenne trevigiano (Donè è nato infatti a Monastier nel 1924) ieri era messa in rilievo dalla stampa cubana, nel clima di festa e delle iniziative promosse dall'Avana in vista del compleanno di Castro, che il 13 agosto compirà 80 anni. "El italiano" si trova già da qualche giorno nella città di Bayamo, dove è previsto l'atto principale della commemorazione della Moncada, che finì sì in un fallimento, ma segno comunque il primo passo della vittoria della "Revoluciòn" nel 1959.
"A Bayamo, Donè ha avuto modo di ritrovare i suoi compagni di lotta", scrive l'agenzia Prensa Latina, ricordando che l'ex partigiano giunse a Cuba clandestino su una nave nei primi anni '50, lasciandosi dietro il dopoguerra italiano. Nell'isola, Donè iniziò a lavorare nel 1951 come carpentiere alla costruzione della Grande Plaza Civica (poi ribattezzata Plaza de la Revoluciòn), e l'anno dopo conobbe Norma Turino Guerra, rivoluzionaria cubana, che poi sposò l'anno successivo, prima di entrare nel movimento rivoluzionario castrista "M-26-7", dalla data dell'assalto alla Caserma Moncada. Oggi Gino Donè risiede negli Usa ed è l'unico straniero ancora vivo dei quattro che s'imbarcarono sul Granma: gli altri tre erano un domenicano, un messicano e un argentino: Ernesto, "Che" Guevara
:ave:
FastFreddy
26-07-2006, 19:28
GINO DA MONASTIER, L'ULTIMO FEDELISSIMO DEL "CHE"
Monastier
Ci sarà anche un vecchio partigiano trevigiano, fra i centomila cubani che oggi ricorderanno l'anniversario dell'assalto alla caserma di Moncada (era il 26 luglio 1953). Gino Donè è l'unico europeo che alla fine del novembre del 1956 partì dal Porto di Tuxpan tra gli 82 "barbudos" del famoso battello Granma guidati da Fidel Castro e da Ernesto "Che" Guevara. L'allora tenente Gino risulta infatti fra i promotori della spedizione del Granma. La partecipazione dell'ottentaduenne trevigiano (Donè è nato infatti a Monastier nel 1924) ieri era messa in rilievo dalla stampa cubana, nel clima di festa e delle iniziative promosse dall'Avana in vista del compleanno di Castro, che il 13 agosto compirà 80 anni. "El italiano" si trova già da qualche giorno nella città di Bayamo, dove è previsto l'atto principale della commemorazione della Moncada, che finì sì in un fallimento, ma segno comunque il primo passo della vittoria della "Revoluciòn" nel 1959.
"A Bayamo, Donè ha avuto modo di ritrovare i suoi compagni di lotta", scrive l'agenzia Prensa Latina, ricordando che l'ex partigiano giunse a Cuba clandestino su una nave nei primi anni '50, lasciandosi dietro il dopoguerra italiano. Nell'isola, Donè iniziò a lavorare nel 1951 come carpentiere alla costruzione della Grande Plaza Civica (poi ribattezzata Plaza de la Revoluciòn), e l'anno dopo conobbe Norma Turino Guerra, rivoluzionaria cubana, che poi sposò l'anno successivo, prima di entrare nel movimento rivoluzionario castrista "M-26-7", dalla data dell'assalto alla Caserma Moncada. Oggi Gino Donè risiede negli Usa ed è l'unico straniero ancora vivo dei quattro che s'imbarcarono sul Granma: gli altri tre erano un domenicano, un messicano e un argentino: Ernesto, "Che" Guevara
Ma come? :mbe:
E il paradiso del socialismo reale? :asd:
Cmq, tanto di cappello all'ottantenne...
Che schifo.
*
Però d alodare la coerenza.
Cioè, il rispetto per un "avversario politico" va a persone come lui, non come quelli di oggi, con la maglietta del Che, con l'idea che sia il nuovo spot della Ceres.
edited823
26-07-2006, 19:34
han tolto un dittatore per metterne un altro. sai che gran salto di qualità.
Non si può certamente definire un eroe.
*
Però d alodare la coerenza.
Cioè, il rispetto per un "avversario politico" va a persone come lui, non come quelli di oggi, con la maglietta del Che, con l'idea che sia il nuovo spot della Ceres.
Quoto in pieno.
franklar
26-07-2006, 19:40
Prima che arrivi qualche altro a urlare il proprio sdegno, vorrei ricordare la grandezza dell'impresa ( è innegabile ), oltre al fatto che si andava a combattere contro un dittatore repressivo e corrotto fino al midollo; insomma quattro straccioni male armati misero KO un regime totalitario, non sapendo che ne sarebbe sorto un altro.
Prima che arrivi qualche altro a urlare il proprio sdegno, vorrei ricordare la grandezza dell'impresa ( è innegabile ), oltre al fatto che si andava a combattere contro un dittatore repressivo e corrotto fino al midollo; insomma quattro straccioni male armati misero KO un regime totalitario, non sapendo che ne sarebbe sorto un altro.
già già ...furbi, eh?
franklar
26-07-2006, 21:26
già già ...furbi, eh?
Tu ti saresti tenuto Batista o avresti imbracciato il fucile ?
zerothehero
26-07-2006, 21:37
Tu ti saresti tenuto Batista o avresti imbracciato il fucile ?
C'è da dire che con il senno di poi è facile parlare..non è affatto detto che tutti coloro che parteciparono alla cacciata di Batista aspirassero poi alla dittatura comunista di Castro.
C'è da dire che con il senno di poi è facile parlare..non è affatto detto che tutti coloro che parteciparono alla cacciata di Batista aspirassero poi alla dittatura comunista di Castro.
già già, molti di quelli che parteciparono alla cacciata del Batista poi, democraticamete e per riconoscimento, sono stati messi a tacere per sempre da quei simpaticoni dei comunisti
Dark Jack
27-07-2006, 02:04
Oggi Gino Donè risiede negli Usa
Il Mondo è veramente ingiusto
Tu ti saresti tenuto Batista o avresti imbracciato il fucile ?
Se avessi dovuto combattere una dittatura per instaurare un' altra dittatura avrei preferito tenermi Batista e risparmiare un bel po' di morti inutili
discepolo
27-07-2006, 02:08
Prima che arrivi qualche altro a urlare il proprio sdegno, vorrei ricordare la grandezza dell'impresa ( è innegabile ), oltre al fatto che si andava a combattere contro un dittatore repressivo e corrotto fino al midollo; insomma quattro straccioni male armati misero KO un regime totalitario, non sapendo che ne sarebbe sorto un altro.
Bel impresa! :muro: :muro:
franklar
27-07-2006, 12:03
C'è da dire che con il senno di poi è facile parlare..non è affatto detto che tutti coloro che parteciparono alla cacciata di Batista aspirassero poi alla dittatura comunista di Castro.
Infatti :)
certo non mi aspettavo che a questa considerazione ci arrivasse anche discepolo :D
Bel impresa! :muro: :muro:
Ogni 20 post così fanne almeno 1 intelligente, dai........
discepolo
27-07-2006, 14:29
Infatti :)
certo non mi aspettavo che a questa considerazione ci arrivasse anche discepolo :D
:Prrr:
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