dantes76
25-07-2006, 08:37
L'uso dei bambini in azioni di guerra e suicide.
Dichiarazione dell'Associazione Giornalisti Palestinesi
:
"E' assolutamente vietato filmare o fotografare bambini che portano armi perché questo rappresenta una flagrante violazione dei diritti dei bambini e tali immagini si ripercuotono negativamente sull'immagine della Palestina nei media internazionali. Ogni giornalista palestinese che filmerà o fotograferà bambini armati o in uniformi paramilitari, o prenderà immagini di uomini mascherati, ne porterà ufficialmente la responsabilità e incorrerà nelle sanzioni previste dall'Associazione, sapendo che tali azioni favoriscono Israele e la campagna antipalestinese dei media contro la nostra giusta causa". Queste parole compaiono in una dichiarazione emessa lunedì scorso, [26 agosto] dall'Associazione Giornalisti Palestinesi, il cui presidente è Taufik Abu Chusa. La notizia è stata inviata per fax a molti giornali e diffusa per internet in diversi notiziari. La dichiarazione vale anche per i giornalisti palestinesi indipendenti, cioè quelli che lavorano per giornali stranieri. A loro viene detto che se non si atterranno alle raccomandazioni espresse, non riceveranno alcun supporto dall'Associazione nel caso che l'Autorità Palestinese intentasse delle azioni contro di loro. L'Unione Giornalisti Stranieri in Israele (FPA) ha severamente criticato questa decisione e ne ha richiesto il ritiro. "Anche noi sosteniamo i diritti dei bambini, ma una limitazione della libertà di stampa non è certo il modo giusto", si dice in una dichiarazione pubblicata a Gerusalemme. I corrispondenti in Israele non vogliono né difendere né far crollare il "regime" palestinese, ma soltanto riferire quello che avviene in quel paese, conclude la FPA. L'Autorità Palestinese si è astenuta da ogni commento. Le agenzie di notizie si servono massicciamente di fotografi palestinesi nei cosiddetti "territori occupati". In passato questi fotografi sono sempre stati oggetto di minacce da parte di rappresentanti dell'Autorità Palestinese o di uomini del servizio di sicurezza ogni volta che volevano fare riprese giudicate svantaggiose dai palestinesi.
Vedi: UNDERSTANDING THE MEDIA WAR
An Interview with David Bedein http://www.uahc.org/rjmag/02fall/focus.shtml
Palestinian Schools Praise Suicide Bombers IDF Spokesperson 9 September 2002 In the course of routine activity in Ramallah, an IDF documentation team entered classrooms in local Palestinian schools and took photographs that illustrate the incitement against Israel taught to Palestinian school children. Such incitement is common in Palestinian educational institutions. The operation was coordinated with local authorities. In the schools they visited-some of them under the auspices of the United Nations Relief Works Agency (UNRWA)-the team found prominently displayed posters glorifying suicide attacks, armed struggle, and leaders of the terrorist wing of Hamas. Following are photographs taken in classrooms: Place: Alamari refugee camp, Ramallah School: Albira Aljadida Parent organization: UNRWA Poster praising leaders of the Hamas terrorist wing killed over the last few years. The leaders featured on the poster include A'adel Awadallah, Imad Awadallah, Mukhi Adin Sharif, Mahmud Madani, Yekhiyeh Ayash, and Imad Akal. The terrorists pictured were responsible for dispatching suicide bombers and the murder of dozens of Israelis. http://www.idf.il/newsite/hebrew/010-4.jpg Place: Ramallah School: Alhashimia Palestinian Authority Poster hanging inside the school. The poster praises terrorist Tzi Altwil, perpetrator of a suicide attack on a passenger bus in Jerusalem early in 2001. http://www.idf.il/newsite/hebrew/010-5.jpg
Place: Alamari refugee camp, Ramallah
School: Albira Al-jadida
Parent organization: UNRWA Drawing displayed on a schoolroom wall.
The drawing shows historical Palestine from the Jordan River to the Mediterranean Sea next to a picture of the Temple Mount.
The drawing is entitled "Our Palestine." http://www.idf.il/newsite/hebrew/010-3.jpg
Al-amari refugee camp, Ramallah Albira Aljadida
Parent organization: UNRWA
Posters displayed in a classroom. The posters praise suicide terrorists. http://www.idf.il/newsite/hebrew/010-2.jpg.
E per capire e far capire meglio:
"Questa sarà una guerra di sterminio e di un massacro monumentale di cui si parlerà come dei massacri dei mongoli e delle Crociate." Il segretario generale della lega araba, Azzam Pasha, maggio 15, 1948, il giorno in cui cinque eserciti arabi invadessero il nuovo stato dell'Israele, un giorno dopo che la nazione aveva dichiarato la relativa indipendenza.
"Le nazioni arabe dovrebbero sacrificare fino a 10 milioni dei loro 50 milioni di persone, se necessario, per l'eliminazione d'Israele... Israele per il mondo arabo è come un cancro per il corpo umano e l'unico mezzo per rimediarlo é sradicarlo, come un cancro." - Saud ibn Abdul Aziz, re dell'Arabia Saudita, Associated Press, 9 gennaio 1954
(nota: Ce qualcosa simile dall'Iran, 2002)
Io annuncio da qui, in nome della gente della Repubblica Araba Unita, che questa volta stermineremo Israele." -- il presidente Gamal Abdel Nasser dell'Egitto, discorso ad Alessandria, 26 luglio 1959 "mai chiederemo né mai accetteremo la pace.
Accetteremo soltanto la guerra. Abbiamo risolto infradiciare questa terra con il vostro sangue [dell'Israele], per cacciarti come aggressore, per gettarti nel mare." -- Hafez Assad, l'allora ministro della difesa Siriano, maggio 24, 1966, successivamente presidente della Siria.
"La battaglia con l'Israele deve essere tale che, dopo di esso, Israele cesserà di esistere." -- il presidente libico Mohammar Qadaffi, Al-Usbu Al-Arrabi (Beirut) citato da radio de Algeri, 12 novembre 1973 (presto presiederà la commissione per i diritti umani dell'ONU....
Non c'è stato alcun cambiamento nella strategia fondamentale dell'OLP, che è basata sulla liberazione totale della Palestina e della distruzione del paese occupante...
In nessun modo i Palestinesi accetteranno una parte della Palestina e la denomineranno lo stato palestinese, mentre saranno esenti le zone restanti che sono denominate lo stato d'Israele." -- Rafiq Najshah, rappresentante dell'OLP in Arabia Saudita, l'agenzia di notizie araba saudita, 9 giugno 1980 (le osservazioni successive dalle fonti dell'autorità palestinese non mostrano molto cambiamento, vedi i libri della scuola e l'ultima intervista di Faissal Husseni)
"La lotta con il nemico sionista non è una lotta che concerne le frontiere d'Israele, ma riguarda l'esistenza d'Israele. Non saremo conformi mai a qualche cosa meno della restituzione di tutta la nostra terra e l'istituzione dello stato indipendente." -- Bassam Abu Sharif, un aiuto di Arafat e portavoce dell'OLP, citato dall'agenzia di notizie del Kuwait, maggio 31, 1986
"L'istituzione di uno stato palestinese indipendente sulla riva ovest e la striscia di Gaza non contraddice il nostro ultimo scopo strategico, che rimane l'istituzione di uno stato democratico sull'intero territorio della Palestina, ma piuttosto è solo un passo in quella direzione." -- intervista di Salah Khalaf (Abu Iyad) con Al-Safir, Libano, 25 gennaio 1988
"Entreremo vittoriosamente in Gerusalemme ed alzeremo la nostra bandiera su i sui muri... Li combatteremo [gli israeliani] con le pietre, i fucili e 'EL-Abed '[ il missile iracheno ]... " -- Yasser Arafat, segnalato dall'Associated Press, 29 marzo 1990, all'inizio della guerra del golfo
"Le mani degli STATI UNITI sono completamente macchiate col sangue dei Palestinesi. C'è soltanto una soluzione possibile all'agitazione nel Medio Oriente, ed è nell'annientamento e la distruzione dello stato sionista." -- leader supremo iraniano Ayatollah Ali Khamenei, in un sermone di preghiera all'università di Teheran, parlando a centinaia di migliaia di Iraniani, 31 dicembre 1999
"Il fatto che esistano questi profughi è una diretta conseguenza dell'azione dei paesi arabi che si sono opposti alla partizione e all'esistenza dello stato Ebraico. Questa politica è stata adottata da loro unanimemente e sono i paesi arabi che devono risolvere questo problema" Emil Goury, Segretario generale della suprema commissione araba, Sett. 6, 1948 il "Beirut Daily Telegraph"
" Gli eserciti arabi sono entrati in palestina per proteggere i palestinesi dalla 'tirannia' sionista, invece, però, li hanno abbandonati, forzandoli ad emigrare e a lasciare il loro paese, e li hanno buttati in prigioni simili ai Ghetti." Mahmud Abbas (Abu Mazen) portavoce della OLP, Marzo 1976, Falastin a Thaura, giornale ufficiale della OLP a Beirut.
Vedi: www.wtvt.com/investreptr/jihad.html
Dichiarazione dell'Associazione Giornalisti Palestinesi
:
"E' assolutamente vietato filmare o fotografare bambini che portano armi perché questo rappresenta una flagrante violazione dei diritti dei bambini e tali immagini si ripercuotono negativamente sull'immagine della Palestina nei media internazionali. Ogni giornalista palestinese che filmerà o fotograferà bambini armati o in uniformi paramilitari, o prenderà immagini di uomini mascherati, ne porterà ufficialmente la responsabilità e incorrerà nelle sanzioni previste dall'Associazione, sapendo che tali azioni favoriscono Israele e la campagna antipalestinese dei media contro la nostra giusta causa". Queste parole compaiono in una dichiarazione emessa lunedì scorso, [26 agosto] dall'Associazione Giornalisti Palestinesi, il cui presidente è Taufik Abu Chusa. La notizia è stata inviata per fax a molti giornali e diffusa per internet in diversi notiziari. La dichiarazione vale anche per i giornalisti palestinesi indipendenti, cioè quelli che lavorano per giornali stranieri. A loro viene detto che se non si atterranno alle raccomandazioni espresse, non riceveranno alcun supporto dall'Associazione nel caso che l'Autorità Palestinese intentasse delle azioni contro di loro. L'Unione Giornalisti Stranieri in Israele (FPA) ha severamente criticato questa decisione e ne ha richiesto il ritiro. "Anche noi sosteniamo i diritti dei bambini, ma una limitazione della libertà di stampa non è certo il modo giusto", si dice in una dichiarazione pubblicata a Gerusalemme. I corrispondenti in Israele non vogliono né difendere né far crollare il "regime" palestinese, ma soltanto riferire quello che avviene in quel paese, conclude la FPA. L'Autorità Palestinese si è astenuta da ogni commento. Le agenzie di notizie si servono massicciamente di fotografi palestinesi nei cosiddetti "territori occupati". In passato questi fotografi sono sempre stati oggetto di minacce da parte di rappresentanti dell'Autorità Palestinese o di uomini del servizio di sicurezza ogni volta che volevano fare riprese giudicate svantaggiose dai palestinesi.
Vedi: UNDERSTANDING THE MEDIA WAR
An Interview with David Bedein http://www.uahc.org/rjmag/02fall/focus.shtml
Palestinian Schools Praise Suicide Bombers IDF Spokesperson 9 September 2002 In the course of routine activity in Ramallah, an IDF documentation team entered classrooms in local Palestinian schools and took photographs that illustrate the incitement against Israel taught to Palestinian school children. Such incitement is common in Palestinian educational institutions. The operation was coordinated with local authorities. In the schools they visited-some of them under the auspices of the United Nations Relief Works Agency (UNRWA)-the team found prominently displayed posters glorifying suicide attacks, armed struggle, and leaders of the terrorist wing of Hamas. Following are photographs taken in classrooms: Place: Alamari refugee camp, Ramallah School: Albira Aljadida Parent organization: UNRWA Poster praising leaders of the Hamas terrorist wing killed over the last few years. The leaders featured on the poster include A'adel Awadallah, Imad Awadallah, Mukhi Adin Sharif, Mahmud Madani, Yekhiyeh Ayash, and Imad Akal. The terrorists pictured were responsible for dispatching suicide bombers and the murder of dozens of Israelis. http://www.idf.il/newsite/hebrew/010-4.jpg Place: Ramallah School: Alhashimia Palestinian Authority Poster hanging inside the school. The poster praises terrorist Tzi Altwil, perpetrator of a suicide attack on a passenger bus in Jerusalem early in 2001. http://www.idf.il/newsite/hebrew/010-5.jpg
Place: Alamari refugee camp, Ramallah
School: Albira Al-jadida
Parent organization: UNRWA Drawing displayed on a schoolroom wall.
The drawing shows historical Palestine from the Jordan River to the Mediterranean Sea next to a picture of the Temple Mount.
The drawing is entitled "Our Palestine." http://www.idf.il/newsite/hebrew/010-3.jpg
Al-amari refugee camp, Ramallah Albira Aljadida
Parent organization: UNRWA
Posters displayed in a classroom. The posters praise suicide terrorists. http://www.idf.il/newsite/hebrew/010-2.jpg.
E per capire e far capire meglio:
"Questa sarà una guerra di sterminio e di un massacro monumentale di cui si parlerà come dei massacri dei mongoli e delle Crociate." Il segretario generale della lega araba, Azzam Pasha, maggio 15, 1948, il giorno in cui cinque eserciti arabi invadessero il nuovo stato dell'Israele, un giorno dopo che la nazione aveva dichiarato la relativa indipendenza.
"Le nazioni arabe dovrebbero sacrificare fino a 10 milioni dei loro 50 milioni di persone, se necessario, per l'eliminazione d'Israele... Israele per il mondo arabo è come un cancro per il corpo umano e l'unico mezzo per rimediarlo é sradicarlo, come un cancro." - Saud ibn Abdul Aziz, re dell'Arabia Saudita, Associated Press, 9 gennaio 1954
(nota: Ce qualcosa simile dall'Iran, 2002)
Io annuncio da qui, in nome della gente della Repubblica Araba Unita, che questa volta stermineremo Israele." -- il presidente Gamal Abdel Nasser dell'Egitto, discorso ad Alessandria, 26 luglio 1959 "mai chiederemo né mai accetteremo la pace.
Accetteremo soltanto la guerra. Abbiamo risolto infradiciare questa terra con il vostro sangue [dell'Israele], per cacciarti come aggressore, per gettarti nel mare." -- Hafez Assad, l'allora ministro della difesa Siriano, maggio 24, 1966, successivamente presidente della Siria.
"La battaglia con l'Israele deve essere tale che, dopo di esso, Israele cesserà di esistere." -- il presidente libico Mohammar Qadaffi, Al-Usbu Al-Arrabi (Beirut) citato da radio de Algeri, 12 novembre 1973 (presto presiederà la commissione per i diritti umani dell'ONU....
Non c'è stato alcun cambiamento nella strategia fondamentale dell'OLP, che è basata sulla liberazione totale della Palestina e della distruzione del paese occupante...
In nessun modo i Palestinesi accetteranno una parte della Palestina e la denomineranno lo stato palestinese, mentre saranno esenti le zone restanti che sono denominate lo stato d'Israele." -- Rafiq Najshah, rappresentante dell'OLP in Arabia Saudita, l'agenzia di notizie araba saudita, 9 giugno 1980 (le osservazioni successive dalle fonti dell'autorità palestinese non mostrano molto cambiamento, vedi i libri della scuola e l'ultima intervista di Faissal Husseni)
"La lotta con il nemico sionista non è una lotta che concerne le frontiere d'Israele, ma riguarda l'esistenza d'Israele. Non saremo conformi mai a qualche cosa meno della restituzione di tutta la nostra terra e l'istituzione dello stato indipendente." -- Bassam Abu Sharif, un aiuto di Arafat e portavoce dell'OLP, citato dall'agenzia di notizie del Kuwait, maggio 31, 1986
"L'istituzione di uno stato palestinese indipendente sulla riva ovest e la striscia di Gaza non contraddice il nostro ultimo scopo strategico, che rimane l'istituzione di uno stato democratico sull'intero territorio della Palestina, ma piuttosto è solo un passo in quella direzione." -- intervista di Salah Khalaf (Abu Iyad) con Al-Safir, Libano, 25 gennaio 1988
"Entreremo vittoriosamente in Gerusalemme ed alzeremo la nostra bandiera su i sui muri... Li combatteremo [gli israeliani] con le pietre, i fucili e 'EL-Abed '[ il missile iracheno ]... " -- Yasser Arafat, segnalato dall'Associated Press, 29 marzo 1990, all'inizio della guerra del golfo
"Le mani degli STATI UNITI sono completamente macchiate col sangue dei Palestinesi. C'è soltanto una soluzione possibile all'agitazione nel Medio Oriente, ed è nell'annientamento e la distruzione dello stato sionista." -- leader supremo iraniano Ayatollah Ali Khamenei, in un sermone di preghiera all'università di Teheran, parlando a centinaia di migliaia di Iraniani, 31 dicembre 1999
"Il fatto che esistano questi profughi è una diretta conseguenza dell'azione dei paesi arabi che si sono opposti alla partizione e all'esistenza dello stato Ebraico. Questa politica è stata adottata da loro unanimemente e sono i paesi arabi che devono risolvere questo problema" Emil Goury, Segretario generale della suprema commissione araba, Sett. 6, 1948 il "Beirut Daily Telegraph"
" Gli eserciti arabi sono entrati in palestina per proteggere i palestinesi dalla 'tirannia' sionista, invece, però, li hanno abbandonati, forzandoli ad emigrare e a lasciare il loro paese, e li hanno buttati in prigioni simili ai Ghetti." Mahmud Abbas (Abu Mazen) portavoce della OLP, Marzo 1976, Falastin a Thaura, giornale ufficiale della OLP a Beirut.
Vedi: www.wtvt.com/investreptr/jihad.html