Dj Ruck
28-06-2006, 14:18
Sentenza della Corte di Assise di Roma D'Antona:
20 anni a Proietti, 12 alla Banelli Ridotte in appello le pene decise in primo grado.
Le brigatiste accusate dell'omicidio del giuslavorista, ucciso nel 1999
ROMA - Venti anni di reclusione a Laura Proietti, dodici a Cinzia Banelli. È la sentenza emessa dalla seconda Corte di Assise d'Appello di Roma nei confronti delle brigatiste accusate dell'omicidio del professor Massimo D'Antona, ucciso in via Salaria a Roma il 20 maggio 1999. In primo grado, al termine del rito abbreviato, Proietti era stata condannata all'ergastolo, mentre la Banelli a venti anni reclusione, avendo goduto dello «sconto» di pena per aver scelto la strada della collaborazione e del rito abbreviato. Le due imputate rispondevano anche di partecipazione a banda armata, associazione eversiva e di alcune rapine di finanziamento compiute dalle br tra il 1998 e il 2003.
«A mio giudizio c' è stata una eccessiva riduzione delle pene»: è l'opinione del procuratore generale Antonio Marini, che aveva chiesto 16 anni per Cinzia Banelli e 30 anni per Laura Proietti. A Laura Proietti sono state riconosciute dalla II Corte di assise d'appello di Roma, presieduta da Elio Quiligotti, le attenuanti generiche, mentre Cinzia Banelli ha beneficiato delle attenuanti derivanti dall'art.4 della legge sulla premialità per i collaboratori di giustizia. «Se è stata riconosciuta giustamente la differenza delle posizioni, questa sentenza rafforza in me la convinzione che bisogna cambiare la legge che disciplina i reati con pene da ergastolo che vengono esaminati ancora con il rito abbreviato». Così il legale di Olga D'Antona, vedova del giuslavorista ucciso dalle Br, avvocato Luca Petrucci. «A mio giudizio - ha aggiunto il legale - bisognerà proporre a livello legislativo una modifica della legge».
La seconda Corte di Assise d'Appello di Roma ha inoltre assolto un terzo imputato, Stefano Benelli, accusato di favoreggiamento e condannato in primo grado a un anno e quattro mesi di reclusione perchè il fatto non sussiste. La Corte ha anche condannato Banelli e Proietti, in solido, alla «rifusione» delle spese sostenute per il grado di giudizio e alle parti civili, tra cui la Presidenza del Consiglio dei ministri rappresentata dall'Avvocatura dello Stato, fissando in complessivi 5.300 euro le parti da liquidare.
28 giugno 2006
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/06_Giugno/28/banelli.shtml
eh lo sapevo!!!ma come di fa, che giustizia del cacchio!!!queste terroriste dovrebbero farsi l'ergastolo (o pena di morte) altro che 20 e 12 anni.
:muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro:
20 anni a Proietti, 12 alla Banelli Ridotte in appello le pene decise in primo grado.
Le brigatiste accusate dell'omicidio del giuslavorista, ucciso nel 1999
ROMA - Venti anni di reclusione a Laura Proietti, dodici a Cinzia Banelli. È la sentenza emessa dalla seconda Corte di Assise d'Appello di Roma nei confronti delle brigatiste accusate dell'omicidio del professor Massimo D'Antona, ucciso in via Salaria a Roma il 20 maggio 1999. In primo grado, al termine del rito abbreviato, Proietti era stata condannata all'ergastolo, mentre la Banelli a venti anni reclusione, avendo goduto dello «sconto» di pena per aver scelto la strada della collaborazione e del rito abbreviato. Le due imputate rispondevano anche di partecipazione a banda armata, associazione eversiva e di alcune rapine di finanziamento compiute dalle br tra il 1998 e il 2003.
«A mio giudizio c' è stata una eccessiva riduzione delle pene»: è l'opinione del procuratore generale Antonio Marini, che aveva chiesto 16 anni per Cinzia Banelli e 30 anni per Laura Proietti. A Laura Proietti sono state riconosciute dalla II Corte di assise d'appello di Roma, presieduta da Elio Quiligotti, le attenuanti generiche, mentre Cinzia Banelli ha beneficiato delle attenuanti derivanti dall'art.4 della legge sulla premialità per i collaboratori di giustizia. «Se è stata riconosciuta giustamente la differenza delle posizioni, questa sentenza rafforza in me la convinzione che bisogna cambiare la legge che disciplina i reati con pene da ergastolo che vengono esaminati ancora con il rito abbreviato». Così il legale di Olga D'Antona, vedova del giuslavorista ucciso dalle Br, avvocato Luca Petrucci. «A mio giudizio - ha aggiunto il legale - bisognerà proporre a livello legislativo una modifica della legge».
La seconda Corte di Assise d'Appello di Roma ha inoltre assolto un terzo imputato, Stefano Benelli, accusato di favoreggiamento e condannato in primo grado a un anno e quattro mesi di reclusione perchè il fatto non sussiste. La Corte ha anche condannato Banelli e Proietti, in solido, alla «rifusione» delle spese sostenute per il grado di giudizio e alle parti civili, tra cui la Presidenza del Consiglio dei ministri rappresentata dall'Avvocatura dello Stato, fissando in complessivi 5.300 euro le parti da liquidare.
28 giugno 2006
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/06_Giugno/28/banelli.shtml
eh lo sapevo!!!ma come di fa, che giustizia del cacchio!!!queste terroriste dovrebbero farsi l'ergastolo (o pena di morte) altro che 20 e 12 anni.
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