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View Full Version : Francia: nuova stesura della legge su pirateria informatica e DRM


Redazione di Hardware Upg
26-06-2006, 12:27
Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/multimedia/17828.html

Il parlamento francese produce una nuova stesura della proposta di legge relativa a DRM e pirateria informatica. L'obbligo di aprire i sistemi anticopia diventa a discrezione delle etichette

Click sul link per visualizzare la notizia.

emmeallaterza
26-06-2006, 12:42
[...] una recente proposta mira infatti ad annullare (giustamente, aggiungiamo) la tassa sull'equo compenso per tutti quei dispositivi che fanno uso di sistemi DRM, in quanto le modalità di copia sono sancite chiaramente nelle clausole dei diversi diritti digitali.
Mi sembra sacrosanto!

infofabio
26-06-2006, 13:06
"si distingue per la linea morbida: una sanzione pecuniaria di lieve entità per chi scarica materiale protetto da copyright solo per uso personale."

Bisogna sempre vedere a quanto ammonta....

"Verrà invece duramente colpito, come è giusto che sia, chi scarica materiale protetto da diritto d'autore a scopo di lucro e chi incentiva l'utilizzo di sistemi di diffusione e download illegali: in questi casi sono previsti fino a 3 anni di carcere e una multa che può arrivare a 300 mila Euro."

Questo mi sembra un tantino esagerato, prende tre anni chi violenta e uccide!!! é incredibile che vendere materiale masterizzato possa comunque portare a questo tipo di sanzioni, pecunaria sarebbe apposto ma 3 anni di carcere ma vi prego!!!.


Ma mi chiedo invece di farsi tutti questi problemi leggi qui leggi la rinnovo qui rinnovo qua, perché non abbassano i prezzi?? ok scaricare con itunes una canzone 0,99€ e ancora raggionevole ma se lo voglio originale devo pagare ben 17€ per un cd li mi sembra un pó esagerato.

ronthalas
26-06-2006, 13:07
Purtroppo temo che la nostra siae troverà il modo per matenere l'iniquo compenso, in quanto sosterrà che "il possesso di materiale originale protetto da DRM non vieta l'utilizzo dei supporti vergini per altri materiali sprotetti"...

Dias
26-06-2006, 13:11
Speravo che fosse la volta buona ed invece si sono venduti alle majors, mah...

Mi starebbe anche bene se il "proprietario dei diritti" fosse l'autore stesso del contenuto multimediale, ma dal momento che sono sempre le major...

fdA40-99
26-06-2006, 13:16
In effetti tre anni di carcere mi sembrano esagerati: qui forse sarebbe meglio distinguere da caso a caso (vendita a scopo di lucro ma ache fine? Finanziamento di altre attività illecite, per caso?).

Io proporrei poi la non perseguibilità nel caso in cui il materiale scaricato non sia pubblicato nel luogo di residenza dell'utente oppure sia attualmente fuori commercio. In secondo eliminerei il diritto dell'editore, tutto a vantaggio dell'autore che puo decidere se far pubblicare il proprio materiale da più editori eleminando la restrizione della formula "tutti i diritti riservati". Vedi poi se non cala il prezzo deille merci. Poi punirei le aziende che restringono la possibilità di fare uso del p2p agli utenti e obbligherei i produttori a garantire la possibilità di realizzare uno o più copie di backup del software o del materiale multimediale se tale backup è solo pèer fini personali.

edited823
26-06-2006, 13:18
Purtroppo temo che la nostra siae troverà il modo per matenere l'iniquo compenso, in quanto sosterrà che "il possesso di materiale originale protetto da DRM non vieta l'utilizzo dei supporti vergini per altri materiali sprotetti"...

Appunto,è un ragionamento del benga. perchè non fanno passar un anno in carcere a chi compra un arma da fuoco? anche quella può esser usata x commetter reati.

edited823
26-06-2006, 13:24
La questione va affrontata da entrami i versi: accanirsi contro il p2p mi stà bene se contestualmente si castiga in maniera esemplare la rete d trust che regge l'indestria discografica non che di qualsiasi etichetta sia il prezzo dei cd non cambi.
Basta con l'invocare il "libero mercato" solo quando conviene. ci fosse più concorrenza, quindi ,prezzi ragionevoli la gente comprerebbe materiale originale.

delete_Daniel_Nero_delete
26-06-2006, 14:10
Mi starebbe anche bene se il "proprietario dei diritti" fosse l'autore stesso del contenuto multimediale, ma dal momento che sono sempre le major...
i proprietari dei diritti sono SEMPRE gli autori. Se poi un'autore decide di cedere i propri diritti patrimoniali ad un editore o ad un produttore in cambio di un compenso, di una percentuale o per beneficenza, sono affari suoi. Inoltre l'autore mi sembra che non possa cedere i diritti morali, per nessuna ragione.
Oltretutto per legge il produttore ha una certa percentuale sugli incassi e sono quasi sicuro che non può superare il 50%.

delete_Daniel_Nero_delete
26-06-2006, 14:23
In effetti tre anni di carcere mi sembrano esagerati: qui forse sarebbe meglio distinguere da caso a caso (vendita a scopo di lucro ma ache fine? Finanziamento di altre attività illecite, per caso?).
io credo che il carcere non sia una pena adeguata in questo caso.
Una violazione dei diritti d'autore (e nemmeno di tutti i diritti ma solo di qualcuno) dovrebbe essere punito con una multa.
la galera non centra nulla con la natura del reato

Io proporrei poi la non perseguibilità nel caso in cui il materiale scaricato non sia pubblicato nel luogo di residenza dell'utente oppure sia attualmente fuori commercio.
ah, quindi se nel mio paese non vendono la macchina che voglio io sono autorizzato a commissionare un ladro che vada a rubarbi una macchina in italia??
:rotfl:

In secondo eliminerei il diritto dell'editore, tutto a vantaggio dell'autore che puo decidere se far pubblicare il proprio materiale da più editori eleminando la restrizione della formula "tutti i diritti riservati".
tutti i diritti riservati di chi detiene di diritti. se i diritti l'autore ha deciso di non cederli alla casa disografica, tutti i diritti sono suoi.
non c'è nessuno che ti vieta di far pubblicare le tue opere da 1, 2 , 100000 di case editrici. non c'è nessuno che ti obbliga a pubblicare le tue opere tramite una casa discografica: se l'artista ha i soldi per poter finanziare da solo la pubblicità, i mezzi, la promozione, i live, la distribuzione, ecc... si può benissimo produrre da solo.
L'unica cosa che ti obbliga la legge è pagare una certa somma per ogni album che hai intenzione di vendere. in italia è la siae. altra cosa obbligatoria se sei un musicista professionista è iscriverti all' enpals, in italia.

infine tengo a precisare che l'autore con il copyright ci guadagna poco e niente.
il grande dei profitti viene dai live e da ogni apparizione al pubblico. Pubblicità compresa. Il resto sono bazzecole.


Vedi poi se non cala il prezzo deille merci.
gli unici responsabili del costo dei cd sono i furbi della domenica che pensano di truffare le major scaricando a bomba dal p2p e non si rendono conto che così facendo hanno dato loro la scusante per fottere altre soldi anche a quelli come me, che la roba che usa la compra.

Poi punirei le aziende che restringono la possibilità di fare uso del p2p agli utenti
ti riferisci ai provider?
se si, sono pienamente d'accordo e credo che questa cosa dovrebbe finire in tribunale.

e obbligherei i produttori a garantire la possibilità di realizzare uno o più copie di backup del software o del materiale multimediale se tale backup è solo pèer fini personali.
è già consentito farlo.
la bufala è che se paradossalmente uno decide di mettere delle protezioni, allora fare una legalissima copia per fini personali diventa vietato.
insomma, un bug della legge! :D

delete_Daniel_Nero_delete
26-06-2006, 14:27
La questione va affrontata da entrami i versi: accanirsi contro il p2p mi stà bene se contestualmente si castiga in maniera esemplare la rete d trust che regge l'indestria discografica non che di qualsiasi etichetta sia il prezzo dei cd non cambi.
:mbe:
eh?

Basta con l'invocare il "libero mercato" solo quando conviene. ci fosse più concorrenza, quindi ,prezzi ragionevoli la gente comprerebbe materiale originale.
ma dai... la gente non comprerà mai i cd originale, neanche se costassero 5 euro.
a parole sono tutti bravi, ma la realtà è che se uno deve spendere 5 euro per un cd originale e 0€ per un album scaricato da emule, vai tranquillo che lo scaricano.
E' questione di mentalità, non di soldi.
Vai a vedere molti di quei ragazzi che lamentano di prezzi esagerati, e poi guarda come si sputtanano 20€ minimo in una sera a rompersi i coglioni in un pub o a spenderne 50€ a rompersi i coglioni e le orecchie in una discoteca.

zappy
26-06-2006, 14:33
...scopo di lucro ... sono previsti fino a 3 anni di carcere e una multa che può arrivare a 300 mila Euro."

Questo mi sembra un tantino esagerato, prende tre anni chi violenta e uccide!!! é incredibile che vendere materiale masterizzato possa comunque portare a questo tipo di sanzioni, pecunaria sarebbe apposto ma 3 anni di carcere ma vi prego!!!.
beh, rende l'idea di quanto vale la vita delle persone x una multinazionale. :eek:

dan66
26-06-2006, 15:06
Comunque il problema della sproporzione fra reati e pene esiste e qui da noi fa veramente schifo! Se ammazzi quattro persone, due delle quali seppellendole ancora vive, se ti scoprono, becchi 16 anni, che tra sconti per buona condotta, collaborazione col magistrato, anticipi di scarcerazione, indulti, amnistie e simili, significa che dopo 5 anni sei ai domiciliari! (non ho sparato numeri a caxxo: vedasi recente sentenza sui satanisti...)
In compenso, se scarichi dal p2p e ti beccano rischi tre anni! Ma dico, siamo fuori??? C'è un caxxo di paragone??? La questione è SOLO economica! Perchè a nessuno, salvo i parenti, frega un caxxo delle vittime di omicidi, stupri, violenze ecc. mentre le major creano le loro belle lobby (politicamente trasversali) che tutelano i loro (sacrosanti) diritti nelle sedi politiche e legislative. Mi può andare bene una pena, anche severa, per chi fa del p2p un business, ma, prima, vorrei vedere TUTTI gli assassini all'ergastolo ed una adeguata proporzionalità fra reati e pene. Altrimenti è un assurdo ed alla fine si arriva che poi il giudice chiude QUASI SEMPRE un occhio (perchè anche lui una coscienza ce l'ha) ed applica sempre il minimo, più tutte le attenuanti, più tutti gli sconti di pena, ecc...
Così alla fine chi ci rimette sono sempre i soliti due o tre che beccano il giudice che ha deciso di fare una condanna esemplare! Siamo allo stesso assurdo per cui tutte le strade cittadine devono avere il limite dei 50 km/h, ma su alcune strade i vigili si vergognano a fare le multe per eccesso di velocità altrimenti sarebbe una strage. Salvo il giorno che devono fare cassa o quando cambia il comandante e devono fare bella figura. Andiamo! Questa non è giustizia!

pavel86
26-06-2006, 15:58
Comunque il problema della sproporzione fra reati e pene esiste e qui da noi fa veramente schifo! Se ammazzi quattro persone, due delle quali seppellendole ancora vive, se ti scoprono, becchi 16 anni, che tra sconti per buona condotta, collaborazione col magistrato, anticipi di scarcerazione, indulti, amnistie e simili, significa che dopo 5 anni sei ai domiciliari! (non ho sparato numeri a caxxo: vedasi recente sentenza sui satanisti...)
In compenso, se scarichi dal p2p e ti beccano rischi tre anni! Ma dico, siamo fuori??? C'è un caxxo di paragone??? La questione è SOLO economica! Perchè a nessuno, salvo i parenti, frega un caxxo delle vittime di omicidi, stupri, violenze ecc. mentre le major creano le loro belle lobby (politicamente trasversali) che tutelano i loro (sacrosanti) diritti nelle sedi politiche e legislative. Mi può andare bene una pena, anche severa, per chi fa del p2p un business, ma, prima, vorrei vedere TUTTI gli assassini all'ergastolo ed una adeguata proporzionalità fra reati e pene. Altrimenti è un assurdo ed alla fine si arriva che poi il giudice chiude QUASI SEMPRE un occhio (perchè anche lui una coscienza ce l'ha) ed applica sempre il minimo, più tutte le attenuanti, più tutti gli sconti di pena, ecc...
Così alla fine chi ci rimette sono sempre i soliti due o tre che beccano il giudice che ha deciso di fare una condanna esemplare! Siamo allo stesso assurdo per cui tutte le strade cittadine devono avere il limite dei 50 km/h, ma su alcune strade i vigili si vergognano a fare le multe per eccesso di velocità altrimenti sarebbe una strage. Salvo il giorno che devono fare cassa o quando cambia il comandante e devono fare bella figura. Andiamo! Questa non è giustizia!
Bhè, mi sembra che hai fatto un po' un minestrone... :)

cmq, dopo il decreto Urbani, che regolava le pene in materia di violazione del diritto d'autore, in Italia la vendita è equiparata all'uso (si parla di generico "profitto"). Logicamente, l'applicazione della pena sta anche nella sensibilità del magistrato. Poi, logicamente, è più facile che ceda ad eventuali pressioni da parte della EMI che non da parte del signor Pistolazzi.

In quanto agli assassini, non credo sia esempio inerente, quello è un reato d'altro tipo e d'altra gravità. Piuttosto, siccome ci sono parlamentari che dicono che è moralmente giusto evadere le tasse, si potrebbe rispondere "allora è moralmente giusto violare il copyright?".

In quanto ai limiti, l'unico che trova davvero COMUNQUE sensato sono proprio i 50 in città/centri abitati. In quanto agli altri, dipende. (a Trento abbiamo cmq vigili tristemente noti per la loro "attenzione")

Alucard83
26-06-2006, 16:49
Fantastico. Se la legge viene approvata, tutti gli scaricatori dal psp in galera, e per far spazio nelle celle, scarcerano gli assassini e gli stupratori, tanto la pena è la stessa.

Espressione tutta italiana:

maannateveneaffanc..........

edited823
26-06-2006, 16:50
:mbe:
eh?

ma dai... la gente non comprerà mai i cd originale, neanche se costassero 5 euro.
a parole sono tutti bravi, ma la realtà è che se uno deve spendere 5 euro per un cd originale e 0€ per un album scaricato da emule, vai tranquillo che lo scaricano.
E' questione di mentalità, non di soldi.
Vai a vedere molti di quei ragazzi che lamentano di prezzi esagerati, e poi guarda come si sputtanano 20€ minimo in una sera a rompersi i coglioni in un pub o a spenderne 50€ a rompersi i coglioni e le orecchie in una discoteca.


mi spiace ma su questo hai torto; a parte i bulimici audiovisivi che voglion a tutti i costi il maggior numero di cd, film e videogiochi in maniera compulsiva molta gente è disposta a pagare per aver il cd originale, anche x la qualità che ha.
Certo, ben inteso, con questo non t voglio dire che non esisterebbe + pirateria. ma gli studi di diversi economisti rivelano che la pirateria è fortemente legata al prezzo dei supporti originali.

Apple80
26-06-2006, 17:02
che schifo .

l'iva troppo alta e SIAE al pari degli avvocati e notai. :D TUTTI LADRIIII !!!!

gli unici onesti sono gli utenti che dl dai programmi p2p.

Io ho trovato un modo per porre fine a tutto sto schifo.... fate pagare 10 euri in più al mese di adsl che sarebbe una tantum per tutelare i diritti d'autore, ovviamente che poi verrà scritto sul contratto d'atticazione.

poi possiamo dl quel cavolo che vogliamo senza ricorrere a multe e petizioni.

:fuck:

Sempre che non si trrati a scopi di lucro, cioè, di profitti interni.

pavel86
26-06-2006, 18:04
che schifo .

l'iva troppo alta e SIAE al pari degli avvocati e notai. :D TUTTI LADRIIII !!!!

gli unici onesti sono gli utenti che dl dai programmi p2p.

Io ho trovato un modo per porre fine a tutto sto schifo.... fate pagare 10 euri in più al mese di adsl che sarebbe una tantum per tutelare i diritti d'autore, ovviamente che poi verrà scritto sul contratto d'atticazione.

poi possiamo dl quel cavolo che vogliamo senza ricorrere a multe e petizioni.

:fuck:

Sempre che non si trrati a scopi di lucro, cioè, di profitti interni.
paghi già una multa preventiva su tutti i supporti di memorizzazione, se è per questo ;)

dan66
26-06-2006, 18:19
Caro Pavel86, sicuramente sei molto più ferrato di me in questioni legali. Tuttavia, non mi interessa che si tratti di reati di tipo differente. Non può finire che reati gravissimi siano puniti con pene solo di poco superiori, nei fatti, rispetto alla violazione del copyright! E' logico che ci sia il margine di valutazione del giudice, ma se ci sono differenze così modeste di pene (siamo garantisti solo quando non ci toccano il portafogli...) si arriva a quello che ho detto prima. Le pene devono essere chiare, giuste e proporzionate alla colpa, credibili ed applicabili. Solo in questo modo poi potranno essere applicate veramente ed in maniera corretta. Altrimenti finisce che siccome le pene sono eccessive e sproporzionate per la violazione di copyright tutti continuano a scaricare perchè tanto nessuno si metterà mai ad indagare e processare un milione di utenti del p2p (ed ho detto un milione, ma probabilmente si tratta di cinque o sei). Risultato: tutti continuano a scaricare, tutti continuano ad incaxxarsi per i diritti violati e solo alcuni beccati per dimostrare che la Legge è implacabile e perchè esiste l'obbligo dell'azione penale, alla fine la pagano per tutti... Vi sembra logico? Vi sembra Giusto? A me no. Vorrei una Legge proporzionata, applicabile ed applicata. Tutto qui.

pavel86
26-06-2006, 19:01
Caro Pavel86, sicuramente sei molto più ferrato di me in questioni legali. Tuttavia, non mi interessa che si tratti di reati di tipo differente. Non può finire che reati gravissimi siano puniti con pene solo di poco superiori, nei fatti, rispetto alla violazione del copyright! E' logico che ci sia il margine di valutazione del giudice, ma se ci sono differenze così modeste di pene (siamo garantisti solo quando non ci toccano il portafogli...) si arriva a quello che ho detto prima. Le pene devono essere chiare, giuste e proporzionate alla colpa, credibili ed applicabili. Solo in questo modo poi potranno essere applicate veramente ed in maniera corretta. Altrimenti finisce che siccome le pene sono eccessive e sproporzionate per la violazione di copyright tutti continuano a scaricare perchè tanto nessuno si metterà mai ad indagare e processare un milione di utenti del p2p (ed ho detto un milione, ma probabilmente si tratta di cinque o sei). Risultato: tutti continuano a scaricare, tutti continuano ad incaxxarsi per i diritti violati e solo alcuni beccati per dimostrare che la Legge è implacabile e perchè esiste l'obbligo dell'azione penale, alla fine la pagano per tutti... Vi sembra logico? Vi sembra Giusto? A me no. Vorrei una Legge proporzionata, applicabile ed applicata. Tutto qui.
Infatti ho detto che mi sembrava azzardato il paragone coll'omicidio, ma certamente le pene per aver scaricato un file dal p2p o masterizzato un cd sono pazzesche. Infatti, paragonandole con reati più "vicini", quali appunto l'evasione fiscale o l'illecito finanziario, ho trovato che l'Italia è in un paradosso, dato che è ipergarantista per un verso e "ghigliottinara" dall'altro.

Poi, concordo che la legge sul diritto d'autore attuale è inapplicabile (come, del resto, quella sull'immigrazione, sugli stupefacenti e sulle radiocomunicazioni, per dirne alcune...).

Ma far andare gruppi di parlamentari contro gli interessi delle major la vedo mooolto dura

Apple80
26-06-2006, 20:42
paghi già una multa preventiva su tutti i supporti di memorizzazione, se è per questo ;)

si lo so' che è anche sugli HD. ma per quanto riguarda i dl dalla linea internet?

delete_Daniel_Nero_delete
26-06-2006, 22:53
mi spiace ma su questo hai torto; a parte i bulimici audiovisivi che voglion a tutti i costi il maggior numero di cd, film e videogiochi in maniera compulsiva molta gente è disposta a pagare per aver il cd originale, anche x la qualità che ha.
io invece sono quasi certo che chi compra i cd perchè apprezza la musica, li compra anche adesso.

Certo, ben inteso, con questo non t voglio dire che non esisterebbe + pirateria. ma gli studi di diversi economisti rivelano che la pirateria è fortemente legata al prezzo dei supporti originali.
quali studi?
io ho frequentato parecchi seminari di music businness e il professore ci ha tenuto a dimostrare come la pirateria esista proprio a causa del volere delle major, non per furbizia degli utente.
E dopo questo affermo ancora di più la convinzione che gli utenti sono inutili pedine che fanno ciò che il trnd gli ordina.

-fidel-
27-06-2006, 08:50
La nuova stesura prevede ancora l'obbligo di apertura dei diritti digitali alla concorrenza, ma solo se i detentori dei diritti (quindi le Etichette Discografiche, non i proprietari dei sistemi anticopia) non abbiano espressamente richiesto la chiusura. Come commentato anche dal primo firmatario della nuova legge, Christian Vanneste, si tratta di una posizione lecita: il proprietario dei diritti ha facoltà di limitare l'utilizzo dei propri prodotti.

Ecco come snaturare una parte di una legge con una clausola che la rende inutile... Era una buona occasione per rendere implementabile da tutti produttori un sistema anticopia, e invece rimane tutto come prima (ricordo i lunghi discorsi su questo forum un paio di mesi fa). Ancora una dimostrazione che nel nostro mondo sono le multinazionali (in questo caso le majors) che comandano davvero, non i governi.

lupetto2k
27-06-2006, 09:35
ah, quindi se nel mio paese non vendono la macchina che voglio io sono autorizzato a commissionare un ladro che vada a rubarbi una macchina in italia??
:rotfl:

In verità questo tuo esempio non calza affatto.
L'auto è un bene fisico, i materiali multimediali di cui parliamo sono assimilabili alla cultura e secondo molti è lecito supporre che la dove non venga distribuito (per bassi interessi economici o basse conoscenze del mercato locale) possa essere importato per vie traverse; il primo esempio che mi viene in mente, essendo io appassionato di anime, è la moltitudine di ottimi prodotti che mai verranno importati (e tradotti) nel nostro paese perchè si ha ancora la convinzione che i cartoni animati siano solo per i bambini.In questo caso esistono gruppi di appassionati che sottotitolano questi video e li rendono gratuitamente disponibili.Non è reato perchè nel nostro paese nessuno detiene i diritti...
Come dicevo, il tuo esempio non calza affatto perchè a differenza del bene fisico che è fine a se stesso, la cultura è un patrimonio che dovrebbe essere accessibile a tutti; la dove non viene fatto (in genere se non sempre, dipende dalla convenienza economica) IMHO non si infrange nessuna legge (non si ruba il profitto a nessuno) ad "arrangiarsi".
O dobbiamo stare con la bocca aperta e accontentarci di quanto ci degnano i grandi distributori? Allora addio musica di nicchia o datata per esempio...


tutti i diritti riservati di chi detiene di diritti. se i diritti l'autore ha deciso di non cederli alla casa disografica, tutti i diritti sono suoi.
non c'è nessuno che ti vieta di far pubblicare le tue opere da 1, 2 , 100000 di case editrici. non c'è nessuno che ti obbliga a pubblicare le tue opere tramite una casa discografica: se l'artista ha i soldi per poter finanziare da solo la pubblicità, i mezzi, la promozione, i live, la distribuzione, ecc... si può benissimo produrre da solo.
L'unica cosa che ti obbliga la legge è pagare una certa somma per ogni album che hai intenzione di vendere. in italia è la siae. altra cosa obbligatoria se sei un musicista professionista è iscriverti all' enpals, in italia.

A dire la verità, ma non sono un esperto in materia, ero convinto che i diritti di questo materiale fosse proprio delle major e che il reale creatore percepisse solo un compenso proporzionato.
E poi: ma davvero un musicista deve pagare la SIAE per ogni album che vuole vendere? ma questa fantomatica SIAE prende i soldi sia dagli utenti che dai creativi a quale scopo, oltre che per rubare soldi e alimentare la pirateria?
Non dovrebbe solo essere un mero intermediario che ricompensa gli autori (in ogni caso ancora non mi capacito del perchè debba esistere visto che comunque le percentuali, l'artista, dovrebbe riceverle dalla major)?

:mbe:
eh?

ma dai... la gente non comprerà mai i cd originale, neanche se costassero 5 euro.
a parole sono tutti bravi, ma la realtà è che se uno deve spendere 5 euro per un cd originale e 0€ per un album scaricato da emule, vai tranquillo che lo scaricano.
E' questione di mentalità, non di soldi.
Vai a vedere molti di quei ragazzi che lamentano di prezzi esagerati, e poi guarda come si sputtanano 20€ minimo in una sera a rompersi i coglioni in un pub o a spenderne 50€ a rompersi i coglioni e le orecchie in una discoteca.
La verità è tutta il contrario: se questi prodotti costassero delle cifre ragionevoli intanto diminuirebbe il divario con la roba scaricata (che comunque ha un suo costo tra spesa per il collegamento, spera elettrica, costo supporti, tempo perso nella ricerca ecc.) e poi, cosa più importante, permetterebbe a quella motitudine di utenti (e ti assicuro che non sono 2 o 3 ma credo la maggioranza di chi pirata) che ora non se lo possono proprio permettere, di accedere al mercato dell'originale che è molto più allettante di quello nero, con supporti e contenuti nettamente migliori sotto il punto di vista della qualità (i cd e dvd masterizzati durano nettamente meno, non hai i testi ele copertine, e in genere ciò che scarichi è compresso in modalità lossy, cioè con perdita di qualità).
Io per esempio sono appassionato di cinema e home video e tutti i film che ho comprato li ho pagati meno di 10€: non li scarico perchè la qualità in genere è più bassa dell'originale e se li trovo a 20€ o più glieli lascio sullo scaffale; capirai anche tu che se costassero meno incentiverebbero la vendita invece che rimetterci....

Ghiacciolo=ITA=
27-06-2006, 09:54
Ma se compro i supporti di masterizzazione (HD, cd e che altro) pago la SIAE?

ghghghgh =P

Drio
27-06-2006, 10:32
i proprietari dei diritti sono SEMPRE gli autori. Se poi un'autore decide di cedere i propri diritti patrimoniali ad un editore o ad un produttore in cambio di un compenso, di una percentuale o per beneficenza, sono affari suoi. Inoltre l'autore mi sembra che non possa cedere i diritti morali, per nessuna ragione.
Oltretutto per legge il produttore ha una certa percentuale sugli incassi e sono quasi sicuro che non può superare il 50%.

Forse nel paese dei balocchi...

Mio fratello è musicista e queste cose le conosce bene...

Intanto x cominciare un editore si prende la metà dei diritti, altrimenti non ti pubblica, non c è scelta e gia qui il 50% dei guadagni sui diritti se ne vanno...

Il produttore, siccome ci mette TUTTI i soldi, se sei fortunato si prende il 75% - 80% dei ricavi provenienti dalle vendite, un esempio? I METALLICA hanno un contratto in cui a loro va il 17% dei ricavi provenienti dalle vendite, da dividere tra i membri del gruppo...

L unico modo x guadagnare è auto prodursi, come fanno Vasco, U2 e compagnia bella... ma si parla di tirare fuori centinaia di migliaia di Euro, se non milioni in anticipo e poi sperare che il disco venda e che non se lo scarichino tutti da Emule :D

purtroppo in Italia la cultura dello scaricare a gratis è molto diffusa, la gente si compra i PC x fare quello.... :mc:

poveri noi... :rolleyes:

eraclitus
27-06-2006, 10:59
Tuo fratello è in quella situazione perchè CONTRATTUALMENTE ha accettato di dare una certa percentuale all'editore/produttore.
In origine i diritti d'autore, materiali e morali, spettano sempre e solo all'autore che, come dominus di tali diritii, è libero di spogliarsene a favore di altri soggetti. L'esempio tipico è quello del cantautore che per veder pubblciata la sua opera cede tutti i diritti patrimoniali e i diritti di riproduzione ad una casa discografica "in cambio" di un equo compenso deciso a tavolino.

-fidel-
27-06-2006, 11:22
Tuo fratello è in quella situazione perchè CONTRATTUALMENTE ha accettato di dare una certa percentuale all'editore/produttore.
In origine i diritti d'autore, materiali e morali, spettano sempre e solo all'autore che, come dominus di tali diritii, è libero di spogliarsene a favore di altri soggetti. L'esempio tipico è quello del cantautore che per veder pubblciata la sua opera cede tutti i diritti patrimoniali e i diritti di riproduzione ad una casa discografica "in cambio" di un equo compenso deciso a tavolino.

Una domanda: ma se tu non accettassi di "spogliarti dei diritti d'autore a favore di soggeti terzi", pensi che ti pubblicano un disco? Mi pare che ti rispondano "Autoproduciti!", che normalmente è impossibile per un gruppo/autore emergente. Non a caso IMHO la migliore musica è quasi sempre di nicchia, perchè autoprodotta. Se invece vuoi il successo...

edited823
27-06-2006, 11:39
io invece sono quasi certo che chi compra i cd perchè apprezza la musica, li compra anche adesso.
Io invece ho sempre studiato che la domanda aggregata è legata al prezzo, e non essendo un bene la cui domanda è completamente anaelastica (non si posson certo paragonare a beni come i farmaci) il prezzo non può non incidere.

quali studi?
io ho frequentato parecchi seminari di music businness e il professore ci ha tenuto a dimostrare come la pirateria esista proprio a causa del volere delle major, non per furbizia degli utente.
E dopo questo affermo ancora di più la convinzione che gli utenti sono inutili pedine che fanno ciò che il trnd gli ordina.

Quel che t dico è anzi il contrario, diversi studi affermano la grande elasticità della domanda che risente decisamente della pirateria, che funge da sostituto del bene primario (ovvero cd originale)
Che poi le etichette vedano d buon occhio il persistere di un sottofondo minimo d pirateria (es: come coadiuvante di certe strategie di marketing, infatti le case discografiche fan molta meno publicità delle altre grandi aziende) questo è un altro paio d maniche, e su ciò son concorde. ma non ha l'influsso che pensi tu sul mercato audio video.

delete_Daniel_Nero_delete
27-06-2006, 11:42
In verità questo tuo esempio non calza affatto.
L'auto è un bene fisico, i materiali multimediali di cui parliamo sono assimilabili alla cultura
sbagliato.
l'opera di un autore NON E' cultura pubbllica, ma un bene dell'autore.
la legge sul diritto d'autore serve in breve a permettere all'artista di vivere delle proprie opera e nel frattempo di tutelarle da abusi.
un'opera diventa pubblica passati i 70 anni dalla morte dell'autore, oppure se diversamente specificato dall'autore, che è l'unico proprietario dei diritti d'autore.
Non è importante che la vedi tu o come la vedo io, è così e basta. E' legge.
Per me anche le canzoni di madonna possono essere interpretate come cultura, ma questo per la legge non è.

e secondo molti è lecito supporre che la dove non venga distribuito (per bassi interessi economici o basse conoscenze del mercato locale) possa essere importato per vie traverse;
ciò che pensa la gente non ha alcuna importanza a livello giuridico.
Ed aggiungo che la gente farebbe meglio a pensare di più quando vota, che a queste cose.

il primo esempio che mi viene in mente, essendo io appassionato di anime, è la moltitudine di ottimi prodotti che mai verranno importati (e tradotti) nel nostro paese perchè si ha ancora la convinzione che i cartoni animati siano solo per i bambini.In questo caso esistono gruppi di appassionati che sottotitolano questi video e li rendono gratuitamente disponibili.
vedi, io non discuto la moralità o la buona fede. perchè in questo caso, come in tanti casi, usufruire illegalmente di materiale non lo ritengo cmq sbagliato.
E' il principio errato, e una legge non può fare differenze di buona o cattiva fede... altrimenti non se ne viene più fuori.
io la penso così

Non è reato perchè nel nostro paese nessuno detiene i diritti...
Come dicevo, il tuo esempio non calza affatto perchè a differenza del bene fisico che è fine a se stesso, la cultura è un patrimonio che dovrebbe essere accessibile a tutti;
questa è una tua personale e discutibile opinione, con la quale non mi trovi d'accordo affatto.
a meno che non sia lo stato che paghi tutte le spese necessarie alla realizzazione della cultura.
Ma non sei convinto che la musica si faccia con 2 chitarre, un pc e via, vero? :rolleyes:

la dove non viene fatto (in genere se non sempre, dipende dalla convenienza economica) IMHO non si infrange nessuna legge (non si ruba il profitto a nessuno) ad "arrangiarsi".
non ho capito...

O dobbiamo stare con la bocca aperta e accontentarci di quanto ci degnano i grandi distributori? Allora addio musica di nicchia o datata per esempio...

discorso eterno, ma difficile da capire quando si è affetti da manie di superpotenza...
NESSUNO e ripeto NESSUNO ti obbliga a vivere di opere multimediali.
Sono prodotti commerciali, creati dall'ingegno di una persona o più persone e prodotti, distribuiti ed elaborati da svariate decine di persone.
Lasciando stare i costo di produzione di un album perchè è inutile stare a parlarne, come fai a definire prodotti del genere come CULTURA PUBBLICA?
una cosa è pubblica quando è la collettività che paga o quando un oggetto è un bene di tutti.
La musica è un prodotto commerciale creato da privati che investendo MOLTI soldi, lo rendono usufruibile a chi vuole acquistare il loro lavoro.
Quale differenza c'è con un'automobile?
Che un prodotto si tocca e l'altro si ascolta?

A dire la verità, ma non sono un esperto in materia, ero convinto che i diritti di questo materiale fosse proprio delle major e che il reale creatore percepisse solo un compenso proporzionato.
I diritti sono dell'AUTORE del brano. Punto. Se l'autore decide di cedere i propri diritti PATRIMONIALI ad una casa discografica, nessuno gli vieta di farlo.
Se invece si tratta di una cover, non mi ricordo più perchè mi ero quasi addormentato a quella lezione! :D

E poi: ma davvero un musicista deve pagare la SIAE per ogni album che vuole vendere? ma questa fantomatica SIAE prende i soldi sia dagli utenti che dai creativi a quale scopo, oltre che per rubare soldi e alimentare la pirateria?
si, deve pagare per 2 cose: uno è il bollino (quello che vedi in ogni cd o dvd sul retro) e per un'altra cosa, che ovviamente non ricordo (perdonatemi, ma già odio economia, quella sera ero proprio a pecora..)
non mi ricordo di preciso quanto sia l'importo, ma se non ricordo male è circa un'euro ad album.
Dopo 18 mesi l'autore riceve un compenso dalla siae in base a quanti bollini ha acquistato e.. di più non ricordo. cmq, non quanto ha speso.
I profitti arrivano sempre, e dico sempre, dalle apparizioni in pubblico.

Consiglio personale: ti invito a informarti un pò, prima di dire idiozie tipo "ma questa fantomatica SIAE prende i soldi sia dagli utenti che dai creativi a quale scopo, oltre che per rubare soldi e alimentare la pirateria?" degne del populismo di un 13enne.


Non dovrebbe solo essere un mero intermediario che ricompensa gli autori (in ogni caso ancora non mi capacito del perchè debba esistere visto che comunque le percentuali, l'artista, dovrebbe riceverle dalla major)?
un'autore non è obbligato ad essere prodotto da una casa discografica...
mentre se vuoi vendere devi pagare delle tasse allo stato.
Capisco che in italia pagare le tasse è diventato una vergogna, ma cerchiamo di capire però...
se vogliamo trovare un colpevole, non è la siae o la riaa... quelle sono solo pedine di grandissime multinazionali.


La verità è tutta il contrario: se questi prodotti costassero delle cifre ragionevoli intanto diminuirebbe il divario con la roba scaricata (che comunque ha un suo costo tra spesa per il collegamento, spera elettrica, costo supporti, tempo perso nella ricerca ecc.) e poi, cosa più importante, permetterebbe a quella motitudine di utenti (e ti assicuro che non sono 2 o 3 ma credo la maggioranza di chi pirata) che ora non se lo possono proprio permettere, di accedere al mercato dell'originale che è molto più allettante di quello nero, con supporti e contenuti nettamente migliori sotto il punto di vista della qualità (i cd e dvd masterizzati durano nettamente meno, non hai i testi ele copertine, e in genere ciò che scarichi è compresso in modalità lossy, cioè con perdita di qualità).
Io per esempio sono appassionato di cinema e home video e tutti i film che ho comprato li ho pagati meno di 10€: non li scarico perchè la qualità in genere è più bassa dell'originale e se li trovo a 20€ o più glieli lascio sullo scaffale; capirai anche tu che se costassero meno incentiverebbero la vendita invece che rimetterci....
ho già detto come la penso in merito... e la ritengo una scusa ridicola.
vedo tamarri in giro con orribili peugeot 206 che avranno almeno 5000€ di accessori sputtanarsi almeno 50€ ogni sabato a fare i deficenti in una discoteca. individui con telefonini da paura, e li usano si e no per mandare sms. Senza considerare tutti quelli che si collegano ad emule solo così, per il gusto di scaricar qualcosa ed avere giga e giga di merda divx.
Questi individui, non pagheranno MAI.

delete_Daniel_Nero_delete
27-06-2006, 11:55
Forse nel paese dei balocchi...

Mio fratello è musicista e queste cose le conosce bene...
E quindi? cos'è, una minaccia? :D
lo sono anch'io musicista e parlo per bocca mia, non di mio fratello.

Intanto x cominciare un editore si prende la metà dei diritti, altrimenti non ti pubblica, non c è scelta e gia qui il 50% dei guadagni sui diritti se ne vanno...
Intanto per cominciare hai già detto un'inesattezza, visto che ti proponi come un esperto e fai pure ironia.
i diritti d'autore sono 12 mi pare, e le metà non sono patrimoniali.
I diritti non patrimoniali NON sono cedibili.
Quindi autore e produttore/editore se la giocano su quelli patrimoniali e per legge mi pare che il massimo sia il 50% dei diritti.
Ma non fa fatto, per legge il proprietario dei diritti d'autore è l'autore dell'opera. Solo lui può decidere se cedere o meno questi diritti.
Un editore non si prende nulla se non sei tu che glielo dai.
E il fatto che molti pretendono parte dei tuoi diritti in cambio di compensi o percentuali, non vuol dire nulla.
Cosa ti aspettavi? Che ti producessero gratis? E' ovvio che la casa discografica dovrà avere un guadagno... e se non sei ricco, dove pensi che li prenda i guadagni? da una percentuale sui tuoi diritti.
Più non sei nessuno, e piu questa percentuale è alta.



Il produttore, siccome ci mette TUTTI i soldi, se sei fortunato si prende il 75% - 80% dei ricavi provenienti dalle vendite, un esempio? I METALLICA hanno un contratto in cui a loro va il 17% dei ricavi provenienti dalle vendite, da dividere tra i membri del gruppo...
ma chi l'ha detto che il produttore ci mette tutti i soldi? non sta scritto da nessuno parte e questo non sempre si verifica, soprattutto quando gli artisti sono di calibro piccolo e di calibro enorme.
oltretutto, ribadisco, per legge l'autore non può rinunciare al 50% dei ricavi.
Poi io non sono il legislatore e ti dico quello che mi hanno insegnato ai workshop ed ai seminari.
Può darsi che i professori erano un pò drogati, o ubriachi.. non so.
ma a me sembravano seri.

L unico modo x guadagnare è auto prodursi, come fanno Vasco, U2 e compagnia bella... ma si parla di tirare fuori centinaia di migliaia di Euro, se non milioni in anticipo e poi sperare che il disco venda e che non se lo scarichino tutti da Emule :D
dopo questa affermazione.. siamo a posto.
Speriamo non l'abbia detto tuo fratello.
Hai bisogno di una lista di star "prodotte" piene di soldi come cocomeri o mi credi sulla parola?
su emule e i milioni di euro, lasciamo stare...

purtroppo in Italia la cultura dello scaricare a gratis è molto diffusa, la gente si compra i PC x fare quello.... :mc:

poveri noi... :rolleyes:
ecco. su questo sono d'accordo

delete_Daniel_Nero_delete
27-06-2006, 11:58
Una domanda: ma se tu non accettassi di "spogliarti dei diritti d'autore a favore di soggeti terzi", pensi che ti pubblicano un disco? Mi pare che ti rispondano "Autoproduciti!", che normalmente è impossibile per un gruppo/autore emergente.
è un contratto privato. e tu cmq non puoi spogliarti legalmente di tutti i diritti d'autore partimoniali.
qui si rispondeva a persone che credevano che i diritti erano in possesso delle major.

Non a caso IMHO la migliore musica è quasi sempre di nicchia, perchè autoprodotta. Se invece vuoi il successo...
la musica di nicchia mica sempre è autoprodotta..
secondo la mia modestissima esperienza, se trovi un autoprodotto nei negozi è uno che ha molti più soldi di un gruppetto sotto una piccola casa discografica

lupetto2k
27-06-2006, 14:57
sbagliato.
l'opera di un autore NON E' cultura pubbllica, ma un bene dell'autore.
la legge sul diritto d'autore serve in breve a permettere all'artista di vivere delle proprie opera e nel frattempo di tutelarle da abusi.
un'opera diventa pubblica passati i 70 anni dalla morte dell'autore, oppure se diversamente specificato dall'autore, che è l'unico proprietario dei diritti d'autore.
Non è importante che la vedi tu o come la vedo io, è così e basta. E' legge.
Per me anche le canzoni di madonna possono essere interpretate come cultura, ma questo per la legge non è.

ciò che pensa la gente non ha alcuna importanza a livello giuridico.
Ed aggiungo che la gente farebbe meglio a pensare di più quando vota, che a queste cose.

vedi, io non discuto la moralità o la buona fede. perchè in questo caso, come in tanti casi, usufruire illegalmente di materiale non lo ritengo cmq sbagliato.
E' il principio errato, e una legge non può fare differenze di buona o cattiva fede... altrimenti non se ne viene più fuori.
io la penso così

questa è una tua personale e discutibile opinione, con la quale non mi trovi d'accordo affatto.
a meno che non sia lo stato che paghi tutte le spese necessarie alla realizzazione della cultura.
Ma non sei convinto che la musica si faccia con 2 chitarre, un pc e via, vero? :rolleyes:

non ho capito...

discorso eterno, ma difficile da capire quando si è affetti da manie di superpotenza...
NESSUNO e ripeto NESSUNO ti obbliga a vivere di opere multimediali.
Sono prodotti commerciali, creati dall'ingegno di una persona o più persone e prodotti, distribuiti ed elaborati da svariate decine di persone.
Lasciando stare i costo di produzione di un album perchè è inutile stare a parlarne, come fai a definire prodotti del genere come CULTURA PUBBLICA?
una cosa è pubblica quando è la collettività che paga o quando un oggetto è un bene di tutti.
La musica è un prodotto commerciale creato da privati che investendo MOLTI soldi, lo rendono usufruibile a chi vuole acquistare il loro lavoro.
Quale differenza c'è con un'automobile?
Che un prodotto si tocca e l'altro si ascolta?

I diritti sono dell'AUTORE del brano. Punto. Se l'autore decide di cedere i propri diritti PATRIMONIALI ad una casa discografica, nessuno gli vieta di farlo.
Se invece si tratta di una cover, non mi ricordo più perchè mi ero quasi addormentato a quella lezione! :D

si, deve pagare per 2 cose: uno è il bollino (quello che vedi in ogni cd o dvd sul retro) e per un'altra cosa, che ovviamente non ricordo (perdonatemi, ma già odio economia, quella sera ero proprio a pecora..)
non mi ricordo di preciso quanto sia l'importo, ma se non ricordo male è circa un'euro ad album.
Dopo 18 mesi l'autore riceve un compenso dalla siae in base a quanti bollini ha acquistato e.. di più non ricordo. cmq, non quanto ha speso.
I profitti arrivano sempre, e dico sempre, dalle apparizioni in pubblico.

Consiglio personale: ti invito a informarti un pò, prima di dire idiozie tipo "ma questa fantomatica SIAE prende i soldi sia dagli utenti che dai creativi a quale scopo, oltre che per rubare soldi e alimentare la pirateria?" degne del populismo di un 13enne.


un'autore non è obbligato ad essere prodotto da una casa discografica...
mentre se vuoi vendere devi pagare delle tasse allo stato.
Capisco che in italia pagare le tasse è diventato una vergogna, ma cerchiamo di capire però...
se vogliamo trovare un colpevole, non è la siae o la riaa... quelle sono solo pedine di grandissime multinazionali.

ho già detto come la penso in merito... e la ritengo una scusa ridicola.
vedo tamarri in giro con orribili peugeot 206 che avranno almeno 5000€ di accessori sputtanarsi almeno 50€ ogni sabato a fare i deficenti in una discoteca. individui con telefonini da paura, e li usano si e no per mandare sms. Senza considerare tutti quelli che si collegano ad emule solo così, per il gusto di scaricar qualcosa ed avere giga e giga di merda divx.
Questi individui, non pagheranno MAI.

Perdonami se non ti rispondo quotando le singole frasi, cercherò di rispondere comunque in ordine:

Se permetti, nonostante quanto asserisci con tanta foga, prodotti quali musica, film e libri (anche quelli scadenti) sono prodotti che rientrano nella categoria cultura (e se hai qualche dubbio sul suo significato potresti guardare su un vocabolario).
NON ho mai detto che l'opera dell'autore debba essere pubblica e non so da cosa tu l'abbia desunto.
Ho solo detto che dovrebbe essere liberamente ACCESSIBILE (vedasi anche di questo il significato) proprio perchè parte integrante di un sistema atto a formare l'identità di un individuo o di una società (ops, definizione di cultura) e la dove non è distribuito per poca convenienza economica della major penso non si possa parlare di reato se la persona pippo si scarica quel film che comunque non sarebbe disponibile in nessun negozio del suo paese (sta rubando dei soldi a qualcuno? NO, perchè se non lo scaricasse non potrebbe comunque nemmeno comprarlo, anche volendo).
Dissento anche sulla tua personalissima idea di CULTURA PUBBLICA (e a costo di diventare tedioso, io vedo ancora una netta differenza tra un prodotto che può formarmi culturalmente e uno che guido e basta).
Ti ringrazio del consiglio personale ma fatto da uno che non fa differenza tra opere culturali e un'automobile... :rolleyes: .
Ad ogni caso, a parte la mia forse eccessiva ironia, resto dell'idea che un entità come la SIAE, per la quale vengono tassati tutti i supporti e driver in maniera "cautelativa" solo per avere le potenzialità di contenere materiale protetto da copyright, da utente già troppo sobbarcato di tasse e balzelli, è solo altro esempio di come il mercato sia solo un'enorme torta da spartirsi e noi polli da spennare.
Idea mia, personale, opinabilissima. Punto.
Per quanto riguarda i tuoi tamarri su 206 posso essere d'accordo o meno. La domanda è: tra quanti scaricano illegalmente quanti sono tamarri su 206?
Non saranno la minoranza? La maggior parte di quelli che scaricano da P2P non saranno persone normali, comuni che lo fanno semplicemente perchè non possono pagare 25€ un CD audio (e visto che sei un esperto, immagino tu sappia quanto di questi finiscono in tasca al reale autore)?
Ovviamente salterai fuori con un "non sei costretto ad ascoltare quella musica".
Vero, ma se smetteremo di andare al cinema, ascoltare musica, guardare film, leggere i libri con cosa credi si alimenti la mente?
Ah già scusa, per te non sono cultura...

sinadex
27-06-2006, 22:45
lupetto2k non posso che quotarti i pieno
purtroppo c'è gente che ritiene che "la cultura è un lusso"
ps: l'errore grammaticale è voluto, leggasi licenza poetica

edited823
28-06-2006, 08:23
Ma se compro i supporti di masterizzazione (HD, cd e che altro) pago la SIAE?

Si paghi la siae, che incide in maniera spropositata sul costo di un cd o un dvd vergini.

street
28-06-2006, 09:01
Ovviamente salterai fuori con un "non sei costretto ad ascoltare quella musica".
Vero, ma se smetteremo di andare al cinema, ascoltare musica, guardare film, leggere i libri con cosa credi si alimenti la mente?
Ah già scusa, per te non sono cultura...

ovviamente. Ma ancor più ovvio é che la gente per lavorare o per rischiare soldi vuol esser pagata. E' un concetto che si fa proprio nel momento in cui si passa dal mondo dei nullafacenti al mondo del lavoro.

E' ovvio che finché non sai quanta fatica fa alzarsi la mattina, lavorare, prendere i dovuti pesci in faccia (se oltretutto fai il libero professionista, come un artista, per lavoro e non per hobby), rischiare di non avere la pagnotta sotto i denti domani perché hai fatto un errore di valutazione, finché non sai cosa vuol dire questo é normale pensare "chi se ne frega, costa troppo e lo rubo".

Esistono tante cose fruibili gratuitamente (esempio, la splendida radio). Se però nessuno paga l' artista, con cosa si produce la cultura che tanto a te (come a me) piace?

Su emule si trovano giochi che sono in vendita a 5-10 euro. Vuoi dirmi che costano troppo? Io dico che é una scusa da deboli per non ammettere di preferire rubare le caramelle piuttosto che comprarle.

delete_Daniel_Nero_delete
28-06-2006, 10:33
Perdonami se non ti rispondo quotando le singole frasi, cercherò di rispondere comunque in ordine:

Se permetti, nonostante quanto asserisci con tanta foga, prodotti quali musica, film e libri (anche quelli scadenti) sono prodotti che rientrano nella categoria cultura (e se hai qualche dubbio sul suo significato potresti guardare su un vocabolario).
vedo che già parti con la piega sbagliata, ovvero quella dell'ironia, tanto comune su questo forum dove moltissime persone (e sono convinto che oltretutto siano le meno competenti) fanno a gara a chi ce l'ha più lungo, a chi sa parlar meglio e in generale a chi riesce a sopraffare l'altro.
Con me non attacca, te lo dico subito, perchè a me di convincerti e di dimostrare di saperne più o meno di te, non me ne frega letteralmente un cazzo. Spero il concetto sia lampante.
io sono qui a discutere anche con te di come vediamo le cose, ma se devi cominciare a fare il saputello e consigliarmi idiozie che non stanno ne in cielo ne in terra come "puoi guardare sul vocabolario", allora noi due abbiano finito qui.
Se questo deve essere uno stadio tipo i forum di p2p, io taglio la corda.
Di esagitati ce ne sono già fin troppi, senza che mi ci metta anch'io a spalar merda su questo incolpevole forum.

So perfettamente leggere e conosco bene il significato della parola cultura, ma forse il significato sfugge proprio a te visto che la cultura "per eccellenza" come il teatro ad esempio, sono protetti dai medesimi diritti d'autore e si PAGANO anche.

NON ho mai detto che l'opera dell'autore debba essere pubblica e non so da cosa tu l'abbia desunto.
mah... chi lo sa? :rolleyes:

Ho solo detto che dovrebbe essere liberamente ACCESSIBILE (vedasi anche di questo il significato) proprio perchè parte integrante di un sistema atto a formare l'identità di un individuo o di una società (ops, definizione di cultura)
ma tu non puoi, e ribadisco non puoi perchè non ne hai nessun diritto nè come fantomatico legislatore nè come artista o produttore, paragonare una singola opera che eventualmente non viene commercializzata nel tal posto come "cultura"!
la cultura è un insieme molto ampio che tocca svariati campi e in qualsiasi angolo della terra c'è cultura.
se poi tu ti trasferisci in congo e non trovi un negozio di cd per sentirti la pollastrella di turno che canta e la fa sventolare in giro, vabbè, sono problemi tuoi.
Ma non mi puoi venire a dire che ti viene negata CULTURA. Ma stiamo scherzando?

E cmq, esistono anche svariati music store on line. accessibili da ogni angolo del pianeta, direi.


e la dove non è distribuito per poca convenienza economica della major
qui o parliamo di cose reali, o facciamo i soliti discorsetti da bar sport.
L'autore detiene i diritti completi della SUA opera. SUA OPERA, non tua, mia nostra ecc.,..
Lui o chi per lui decide DOVE distribuirla, come ed a che prezzo.
PUNTO.
Questa è la realtà ed è la realtà di ogni persona che POSSIEDE un bene PROPRIO.
ma il concetto di proprietà è così difficile da capire?

penso non si possa parlare di reato se la persona pippo si scarica quel film che comunque non sarebbe disponibile in nessun negozio del suo paese (sta rubando dei soldi a qualcuno? NO, perchè se non lo scaricasse non potrebbe comunque nemmeno comprarlo, anche volendo).
...
partendo dal presupposto che chiamare furto lo scaricamento illegale di file è un'esagerazione (non perchè non sia un furto appropriarsi indebitamente di un'oggetto, ma perchè nessuno può dimostrare che chi scarica un'opera l'avrebbe cmq comprata), scaricare materiale coperto dal diritto di copia NON è CONSENTITO.
Sò che è difficile crederlo per chi non si pone il problema del PERCHE' esistono certe leggi, ma prova a pensare se non esistesse il diritto di copia per un autore...
chiunque può copiare liberamente il suo album, e può farlo come vuole (rivenderlo al prezzo che vuole, con la qualità che vuole, taroccato come vuole, ecc...) e, non tanto importante visto il poco guadagno, la siae ovviamente non ha controllo su queste copie e non può dare all'autore il suo compenso.
Esiste sotanzialmente per questo il copyright.
Quindi non si tratta tanto di soldi, ma di non diffondere materiale senza controllo.
E non è una mossa da despota: tu saresti disposto a metterci la tua faccia e i tuoi soldi quando ci sono in giro migliaia di copie che possono essere fatte da chissachi in una maniera che tu non sai?
non sarebbe un problema se queste copie sono state fatte illegalmente, ma se tu hai dato il permesso di far ciò, sei cmq responsabile di queste copie agli occhi del pubblico.
Che è molto più feroce di quanto sembri..

Dissento anche sulla tua personalissima idea di CULTURA PUBBLICA (e a costo di diventare tedioso, io vedo ancora una netta differenza tra un prodotto che può formarmi culturalmente e uno che guido e basta).
la mia idea di cultura pubblica non è personale, è la realtà.
di norma, fa parte della cultura pubblica tutti gli oggetti, immobili, luoghi ed eventi appartenenti alla collettività.
Poi possiamo tirare l'esempio di edifici dei centri storici particolarmente significativi, anche se privati, che vengono considerati come una sorta di "cultura pubblica" ma per tanti motivi, tra cui la posizione (non puoi in centro a roma fare un palazzo verde fosforescente, anche se è tuo, perchè rovinerebbe l'aspetto globale di quella zona)
Di eccezioni ce ne sono tante, ma se tu sei convinto che la musica leggera sia cultura pubblica, io sono certo che ti sbagli.
E dico che sono certo non perchè voglio fare il maestro, ma perchè finora anche la legge tale non la considera.

Ti ringrazio del consiglio personale ma fatto da uno che non fa differenza tra opere culturali e un'automobile... :rolleyes: .
benissimo, ma almeno il tizio che non fa differenza tra opere culturali ed un'automobile non ha bisogno di chiedere cosa fa la siae...
tira un pò tu le tue conclusioni! ;)

Ad ogni caso, a parte la mia forse eccessiva ironia, resto dell'idea che un entità come la SIAE, per la quale vengono tassati tutti i supporti e driver in maniera "cautelativa" solo per avere le potenzialità di contenere materiale protetto da copyright, da utente già troppo sobbarcato di tasse e balzelli, è solo altro esempio di come il mercato sia solo un'enorme torta da spartirsi e noi polli da spennare.
vero, e questa possibilità gliela continuano a servire su un piatto d'argento proprio tutti i sostenitore del p2p illegale.
continuate a permettere alle major di paingere miseria a colpa della pirateria, e questo è il risultato.
Se domani emule non esistessi più e il p2p fosse solo un ricordo, questa tassa finirebbe perchè illegittima.
detto questo non è che mi trovi d'accordo con quella stupida tassa, ma...
quando c'è un mondo di ragazzini che pensano di essere furbi e cattivi solo perchè stanno dietro ad un monitor.. ;)

Idea mia, personale, opinabilissima. Punto.
Per quanto riguarda i tuoi tamarri su 206 posso essere d'accordo o meno. La domanda è: tra quanti scaricano illegalmente quanti sono tamarri su 206?
Non saranno la minoranza? La maggior parte di quelli che scaricano da P2P non saranno persone normali, comuni che lo fanno semplicemente perchè non possono pagare 25€ un CD audio
se, vabbè... :mc:

(e visto che sei un esperto, immagino tu sappia quanto di questi finiscono in tasca al reale autore)?
beh, dipende da che contratto l'autore ha firmato.
Ma io non ho MAI visto un'artista sotto una major povero.
Ripeto, MAI e poi MAI.
L'avro ripetuto 1000 volte che i soldi di un cd venduto sono una miseria e non provengono da li i veri guadagni... ma sembrano solo parole al vento

In ogni caso io non un esperto. sono solo un musicista come tanti (anzi, ormai solo per passione) che ha speso 4 serate della sua vita a cercare di capire qualcosa di come funziona il music business, prima di parlare.
Tutto qui.
E mi rattrista molto sapere che chi parla a sproposito e sa la prende tanto non ha nemmeno la voglia di fare quel poco che ho fatto io.

Ovviamente salterai fuori con un "non sei costretto ad ascoltare quella musica".
Vero, ma se smetteremo di andare al cinema, ascoltare musica, guardare film, leggere i libri con cosa credi si alimenti la mente?
nessuno ti dice di smettere di andare al cinema, ascoltare musica, ecc...
ma se usifruisci di servizi che gli altri ti danno a loro spese, è giusto che paghi, come tutti i servizi di cui usufruisci.
Non ho mica detto che puoi fare a meno della luce e del gas, ma le paghi quelle cose!
E se trovi il tuo fornitore troppo caro, beh, cambia fornitore!

Ah già scusa, per te non sono cultura...
:mc: :mc:
fai una cosa. Vai in una biblioteca. Lì c'è cultura vera. Sei su emule? bene, scaricati dei libri. Quella è cultura vera. Non ti va di leggere? scaricati dei video di uninettuno. Quella è cultura.
Aumenta la tua cultura sulla storia e politica. Quella è cultura.
Ma finche cercherai di convincermi una troia che canta di quanto è propensa a prendere dell'uccello o di un tizio che nella vita non sa far altro di meglio che fare il bullo nel suo quartiere di merda è cultura, beh, allora sono fiero di non appartenere a questa mentalità.

lupetto2k
28-06-2006, 10:57
ovviamente. Ma ancor più ovvio é che la gente per lavorare o per rischiare soldi vuol esser pagata. E' un concetto che si fa proprio nel momento in cui si passa dal mondo dei nullafacenti al mondo del lavoro.

E' ovvio che finché non sai quanta fatica fa alzarsi la mattina, lavorare, prendere i dovuti pesci in faccia (se oltretutto fai il libero professionista, come un artista, per lavoro e non per hobby), rischiare di non avere la pagnotta sotto i denti domani perché hai fatto un errore di valutazione, finché non sai cosa vuol dire questo é normale pensare "chi se ne frega, costa troppo e lo rubo".

Esistono tante cose fruibili gratuitamente (esempio, la splendida radio). Se però nessuno paga l' artista, con cosa si produce la cultura che tanto a te (come a me) piace?

Su emule si trovano giochi che sono in vendita a 5-10 euro. Vuoi dirmi che costano troppo? Io dico che é una scusa da deboli per non ammettere di preferire rubare le caramelle piuttosto che comprarle.

perchè non diciamo invece quanto del costo del CD o DVD va al vero autore?
perchè non diciamo quanto del costo che io pago è dovuto agli innumerevoli sistemi anticopia che facilmente vengono aggirati ma che comunque il cliente pagante si ritrova a dover involontariamente finanziare?
PS: il salto da nullafacente al mondo del lavoro l'ho fatto già da tempo, grazie, e proprio per questo capisco quanto sia assurdo il costo di un prodotto quando al reale creatore arrivano giusto le briciole.
Perchè non diciamo che nessuna casa discografica ti sostituirà mai un CD graffiato (anche a prezzo politico), quando tu in realtà acquisti (a caro prezzo) il contenuto dello stesso e non il semplice supporto (perseguendoti se preventivamente invece ti fai una copia di backup)?
non mi fraintendere, mio caro, non voglio assolutamente incitare alla pirateria.
Se leggi bene i miei post, senza saltare subito a conclusioni sbagliate, vedrai che io intendo dire che è inutile inasprire pene (assurdo che solo perchè le major hanno molto più potere politico di noi cittadini possano rendere tanto aspre tale sanzioni), o usare inutili sistemi anticopia quando per contrastare la pirateria (la pirateria, è vero, non sparirà mai ma può diminuire se c'è una valida alternativa legale) guadagnandoci (quindi senza rimetterci come credono molti) basterebbe calare il prezzo di quello che vendono (e se per iniziare togliessimo le protezioni e il loro costo? e se iniziassimo a sciogliere il cartello dei distributori e iniziasse una vera concorrenza?).
E invece scialacquano i miei soldi in sistemi anticopia che io NON voglio e che ogni tanto a me PAGANTE creano problemi di compatibilità e fruibilità del prodotto.
E poi mi sorge un ragionevole dubbio: avere sempre ragione politicamente quanto gli costerà?
E' che oltretutto a te magari non fregherà niente ma a me stufa un po' vedere una rappresentanza schiacciante a difendere gli interessi della controparte e io inutile numero (che godendomi il gusto del prodotto originale pago) venga perseguito come presunto colpevole senza possibilità di appello (ti compri dei DVD vergini? sei certamente un pirata: eccoti la tassa! ti compri un HD? eccotene un'altra. Non ti funziona il mio film originale sul PC? allora sei un pirata e te lo meriti!).
Scusate se sono un po' acido....

lupetto2k
28-06-2006, 11:46
@Daniel_Nero
non ti risponderò punto per punto perchè questa cosa si sta trascinando troppo e siamo pure un po' OT (e a molti probabilmente non interessa nemmeno).

In ogni caso io non un esperto. sono solo un musicista come tanti (anzi, ormai solo per passione) che ha speso 4 serate della sua vita a cercare di capire qualcosa di come funziona il music business, prima di parlare.

Sono molto contento tu abbia passato 4 interminabili serate a cercare di capire come funziona il music business.
Io ammetto la mia ignoranza in merito, occupandomi di tutt'altro, ma ti posso postare qualche notizia che nel tempo avevo letto (ti posto giusto alcune che sono riuscito a ritrovare):

http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1311388&r=PI
http://italy.indymedia.org/news/2006/04/1057813.php
http://www.kwmusica.kataweb.it/kwmusica/pp_scheda.jsp?idContent=85329&idCategory=2028
http://attentiallupo.computer-idea.it/2006/03/se_le_major_fan.html

questa intervista la lessi almeno qualche anno fa e mi colpì parecchio:

http://dir.salon.com/story/tech/feature/2000/06/14/love/index.html

e qui ti posto una traduzione in italiano, giusto per comodità:

http://chartitalia.blogspot.com/2004/06/pirateria-il-punto-di-vista-di.html

ho parlato di autori poveri?
ancora a travisare le mie parole (anche se non escludo affatto che ce ne siano, anzi,io nei miei post non ne ho fatto riferimento alcuno)....
Che gli artisti possano fare soldi con i tour, non discuto, che non li facciano coi loro album (visto quanto tocca pagarli a noi) è un'altro discorso.
Sul resto la mia idea l'ho espressa e non ci tengo a tediare ulteriormente gli altri frequentatori.
Per fortuna le "povere" major hanno un difensore contro i sopprusi di noi mostruosi utenti...
Continua per la tua strada, io farò lo stesso per la mia.

street
28-06-2006, 14:21
perchè non diciamo invece quanto del costo del CD o DVD va al vero autore?


perché innanzitutto non é il punto della questione, e poi perché non basta una carta, una matita e una chitarra per vendere un disco o una tastiera per vendere un programma.


perchè non diciamo quanto del costo che io pago è dovuto agli innumerevoli sistemi anticopia che facilmente vengono aggirati ma che comunque il cliente pagante si ritrova a dover involontariamente finanziare?


perchè, nuovamente, non aggiunge nulla alla questione.


PS: il salto da nullafacente al mondo del lavoro l'ho fatto già da tempo, grazie, e proprio per questo capisco quanto sia assurdo il costo di un prodotto quando al reale creatore arrivano giusto le briciole.


E, quindi, quanto dovrebbe andare a chi paga la pubblicità, crea le strategie di marketing, distribuisce, ritocca, mette a rischio i propri soldi?

Ma andiamo sul concreto: quanto é il valore di un album? Dammi la cifra precisa, però, e motivala, grazie ;)

E ti faccio un altro esempio. HL2 costa 10 euro, al giorno d' oggi. Come mai ancora la gente lo scarica?


E poi mi sorge un ragionevole dubbio: avere sempre ragione politicamente quanto gli costerà?
E' che oltretutto a te magari non fregherà niente ma a me stufa un po' vedere una rappresentanza schiacciante a difendere gli interessi della controparte e io inutile numero (che godendomi il gusto del prodotto originale pago) venga perseguito come presunto colpevole senza possibilità di appello (ti compri dei DVD vergini? sei certamente un pirata: eccoti la tassa! ti compri un HD? eccotene un'altra. Non ti funziona il mio film originale sul PC? allora sei un pirata e te lo meriti!).
Scusate se sono un po' acido....

A me da molto piu fastidio che la gente si nasconda dietro allo spettro dei costi per giustificare il fatto che si scarica cose dal p2p.
E oltretutto, mi da ancora piu fastidio che si scarichi cose che spesso neanche fruisce, solo perché "tanto la connessione l' ho pagata, perché non sfruttarla?", con conseguenze anche su chi, come me, non lo fa.