Teox82
24-06-2006, 12:27
Mese corto alle Camere, luce verde da Marini
- di Adalberto Signore -
Anche il presidente del Senato d’accordo a ridurre l’attività mensile dei parlamentari a tre settimane: «Non sarebbe uno scandalo»
Adalberto Signore
da Roma
Nella Casa delle libertà lo chiamano «mese corto», nell'Unione la definiscono più elegantemente «razionalizzazione del calendario» dei lavori parlamentari. Che non solo Fausto Bertinotti, ma pure Franco Marini pare vedere di buon occhio. Diverbi semantici a parte, l'idea è quella di ridurre a tre le settimane lavorative mensili di deputati e senatori. Per «imbavagliare il Parlamento» e «governare a colpi di decreto», attacca il centrodestra. Per «permettere ai parlamentari eletti all'estero di occuparsi del loro collegio»,ribatte il centrosinistra.
La questione, sollevata giovedì dal Giornale, «non è ancora stata discussa nelle sedi ufficiali», spiega il presidente del Senato Marini durante la festa del Sacro Cuore all'università Cattolica di Roma. Ma, anche se fosse, «non sarebbe una cosa di cui scandalizzarsi». Perché bisogna «avere un occhio per le esigenze di tutti» e la questione «posta dagli eletti all'estero» è «un problema reale». Secondo Marini - che nel suo intervento alla Cattolica molto spazio
dedica all'importanza della «conquista graduale del miglioramento delle condizioni di vita» e al superamento del «Moloch dell'uomo al servizio dell'economia» che imperava con l'ultraliberismo di appena quindici anni fa - «il problema può risolversi senza ridurre le giornate di attività delle assemblee» perché «si possono concentrare i momenti delle decisioni e delle votazioni». Il «modello» a cui guardare, dunque, è «quello del Parlamento europeo» dove «si è studiato il modo» per «concentrare le giornate di votazione».
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=99439
____
Dopo una mattina di straordinari in carpenteria con un calore e un'umidità devastanti posso dire una cosa a tutti questi signori?Scusate lo sfogo ma..
..FATE SCHIFO!!!! :incazzed:
- di Adalberto Signore -
Anche il presidente del Senato d’accordo a ridurre l’attività mensile dei parlamentari a tre settimane: «Non sarebbe uno scandalo»
Adalberto Signore
da Roma
Nella Casa delle libertà lo chiamano «mese corto», nell'Unione la definiscono più elegantemente «razionalizzazione del calendario» dei lavori parlamentari. Che non solo Fausto Bertinotti, ma pure Franco Marini pare vedere di buon occhio. Diverbi semantici a parte, l'idea è quella di ridurre a tre le settimane lavorative mensili di deputati e senatori. Per «imbavagliare il Parlamento» e «governare a colpi di decreto», attacca il centrodestra. Per «permettere ai parlamentari eletti all'estero di occuparsi del loro collegio»,ribatte il centrosinistra.
La questione, sollevata giovedì dal Giornale, «non è ancora stata discussa nelle sedi ufficiali», spiega il presidente del Senato Marini durante la festa del Sacro Cuore all'università Cattolica di Roma. Ma, anche se fosse, «non sarebbe una cosa di cui scandalizzarsi». Perché bisogna «avere un occhio per le esigenze di tutti» e la questione «posta dagli eletti all'estero» è «un problema reale». Secondo Marini - che nel suo intervento alla Cattolica molto spazio
dedica all'importanza della «conquista graduale del miglioramento delle condizioni di vita» e al superamento del «Moloch dell'uomo al servizio dell'economia» che imperava con l'ultraliberismo di appena quindici anni fa - «il problema può risolversi senza ridurre le giornate di attività delle assemblee» perché «si possono concentrare i momenti delle decisioni e delle votazioni». Il «modello» a cui guardare, dunque, è «quello del Parlamento europeo» dove «si è studiato il modo» per «concentrare le giornate di votazione».
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=99439
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Dopo una mattina di straordinari in carpenteria con un calore e un'umidità devastanti posso dire una cosa a tutti questi signori?Scusate lo sfogo ma..
..FATE SCHIFO!!!! :incazzed: