View Full Version : Haiti:tornano i sequestri,rapito un canadese
HAITI 21/6/2006 18.42
TORNANO I SEQUESTRI, RAPITO UN CANADESE
[PIME] Il fondatore e responsabile di un orfanotrofio, il canadese Ed Hugues, è stato rapito a Cabaret, località a qualche chilometro dalla capitale haitiana Port-au-Prince. Ne danno notizia oggi i media locali e canadesi, precisando che il sequestro è avvenuto domenica scorsa. Le stesse fonti descrivono Ed Huges come un missionario sessantenne che vive ad Haiti dagli Anni ’90, già vittima di un tentativo di rapimento nel dicembre scorso. In quell’occasione, Hugues rimase ferito e dovette subire l’amputazione di un braccio. La MISNA ha contattato varie fonti religiose cattoliche nella capitale, ma nessuna di esse ha saputo dare maggiori informazioni sul rapito. Secondo le fonti citate dalla stampa, Ed Hugues sarebbe stato preso in ostaggio dai banditi mentre si trovava nel giardino del suo orfanotrofio, ‘il ‘Tytoo garden’. Per il suo rilascio i rapitori hanno chiesto un riscatto di 380.000 euro. Simili sequestri a scopo di estorsione erano stati molto frequenti tra la primavera e l’inverno del 2005. Alcuni hanno avuto esiti terribili, come quello del giornalista Jacques Roche, rapito e ucciso nel giugno dello scorso anno. La situazione della sicurezza era andata migliorando in occasione delle elezioni e poi con l’avvio delle nuove istituzioni democratiche guidate dal presidente René Préval, ma recentemente la polizia ha segnalato la ricomparsa di numerosi casi di aggressione e omicidio.
8 agosto 2006 10.55
ROMA
FARNESINA: NESSUNA NOVITÀ SU SEQUESTRO ITALIANA AD HAITI
[Avvenire] Ancora nessuna novità sulla sorte di Gigliola Martino Vitiello a 24 ore dal sequestro - avvenuto nella sua abitazione a Port au Prince, capitale di Haiti - durante il quale i rapitori hanno ucciso suo marito, Guido Vitiello.
Lo ha riferito stamani la Farnesina che è in costante contatto con l'ambasciatore italiano a Santo Domingo (con competenza sull'isola caraibica), Enrico Guicciardi, appena giunto a Port au Prince per prestare la massima assistenza a Riccardo e Sabrina, i due figli della signora Gigliola.
L'ambasciatore Guicciardi sta tenendo i contatti con le autorità locali impegnate nell'indagine, mentre prosegue l'intensa collaborazione tra l'Unità di crisi della Farnesina e l'ambasciata di Francia ad Haiti che già nel giugno scorso fornì un'assistenza decisiva all'Italia in occasione del precedente rapimento di Gigliola Martino Vitiello conclusosi positivamente nel giro di poche ore.
8 agosto 2006 16.50
PORT AU PRINCE
SEQUESTRO ITALIANA AD HAITI, AMBASCIATORE: MASSIMO RISERBO
"Debbo mantenere il massimo riserbo sulle indagini relative al sequestro di Gigliola Martino Vitiello, ma non posso non osservare che la violenza ad Haiti sembra avere come obbiettivo gli europei che vengono cercati fin dentro le loro case. Un fatto che non era mai avvenuto".
Lo ha detto oggi l'ambasciatore italiano a Santo Domingo, Enrico Guicciardi, inviato nella capitale haitiana, Port au Prince, per seguire gli sviluppi del rapimento della commerciante italiana costato la vita al marito.
"Il quadro generale della sicurezza ad Haiti si sta deteriorando ogni giorno di più", ha osservato ancora l'ambasciatore commentando il nuovo sequestro di Gigliola Martino Vitiello, già rapita nel giugno dello scorso anno.
Haiti: smentito rilascio italiana
Ambasciatore Guicciardi, nessuna notizia anche di riscatto ù
(ANSA) - BUENOS AIRES, 9 AGO - Le voci circolate sul rilascio dell'italiana sequestrata ad Haiti sono infondate. Lo ha detto l'ambasciatore Enrico Guicciardi. 'Registriamo continuamente - ha detto il diplomatico italiano - una serie di voci e notizie che si sono rivelate infondate sull'avvenuta liberazione della signora Gigliola Martino Vitiello'. Per quanto riguarda l'ipotesi di una richiesta di riscatto evocata dalla radio haitiana, Guicciardi ha detto di non saperne nulla. La donna e' stata rapita lunedi'.
Italiana rapita a Haiti, la famiglia «tratta»
[Avvenire] La famiglia di Gigliola Martino Vitiello, l'italiana residente da 30 anni ad Haiti rapita lunedì da una banda che ha brutalmente ucciso il marito Guido, ha preso in mano il coordinamento delle attività legate al suo possibile rilascio, mentre secondo alcune fonti sarebbe stato già chiesto il riscatto. «Registriamo continuamente - ha detto l'ambasciatore italiano nella Repubblica dominicana e inviato dalla Farnesina a Port-au-Prince, Enrico Guicciardi - una serie di voci che si sono rivelate infondate sulla avvenuta liberazione». La donna, che ha 63 anni, fu vittima il 17 giugno 2005 di un primo sequestro lampo di 12 ore che fu risolto, molto probabilmente, con il pagamento di un riscatto. Haiti è teatro da alcune settimane di una ripresa della violenza, soprattutto nelle disastrate periferie della capitale, che ha causato decine di morti, centinaia di feriti ed una serie di sequestri, anche di cittadini stranieri. Nel solo mese di luglio, i sequestri ufficiali sono stati una sessantina, 40 a danno di cittadini stranieri. Ancora due giorni fa, la zona dell'aeroporto di Port-au-Prince Toussaint Louverture è stata al centro di una nuova drammatica giornata, e l'azione di bande armate, in una occasione anche a poche centinaia di metri da un posto di blocco della polizia e della Missione delle Nazioni unite di stabilizzazione ad Haiti (Minustah), ha provocato la paralisi dell'attività normale, e causato almeno due feriti. L'ambasciatore Guicciardi, che è sostenuto nella sua azione dalla locale ambasciata di Francia, ha sottolineato la complessità della situazione haitiana e il dibattito esistente a livello politico sui metodi più appropriati per fare fronte all'attività delle bande, alcune delle quali sarebbero ispirate, a quanto si dice, dall'ex presidente in esilio in Sudafrica, Jean Bertrand Aristide. Il premier Jacques Edouard Alexis, che cerca di sostenere il programma di riconciliazione promosso dal presidente Renè Preval, ha dichiarato che «nulla può giustificare oggi l'insicurezza politica ad Haiti. L'ambasciatore Guicciardi mantiene strette relazioni con i famigliari dei Vitiello: «Si tratta di almeno tre generazioni di persone che conoscono molto bene la realtà locale».
Haiti: liberata Gigliola Martino
Era stata sequestrata lunedi' 7 agosto
(ANSA) - ROMA, 11 AGO - L'italiana Gigliola Martino, sequestrata ad Haiti lunedi' scorso, e' stata liberata. E' quanto si apprende alla Farnesina. La signora Martino sarebbe in discrete condizioni di salute anche se notevolmente provata dalla vicenda nel corso della quale ha perso la vita il marito, Guido Vitiello, ucciso dai sequestratori. La signora, 63 anni, venne rapita una prima volta circa un anno fa, sempre ad Haiti, a scopo di estorsione.
Haiti:italiana liberata su riscatto
Pagati 50 mila dollari a sequestratori Gigliola Martino
(ANSA) - PORT-AU-PRINCE, 12 AGO - Il riscatto pagato per ottenere la liberazione ad Haiti di Gigliola Martino, sarebbe stato superiore a 50.000 dollari. Lo ha riferito il figlio della donna, Ricardo Vitiello. Lo stesso Ricardo e la sorella Sabrina, rientrata dall'estero, hanno precisato che 'la famiglia ha dovuto correre una maratona per mettere insieme i soldi richiesti'. Sabrina Vitiello ha chiesto alle autorita' la restituzione dei resti del padre per poter celebrare i funerali.
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