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View Full Version : Dalle parole alle immagini


u211155
20-06-2006, 13:03
Quel che conta è stare dalla parte giusta?

http://www.ekincaglar.com/coin/flash-it.html

O no?

LightIntoDarkness
20-06-2006, 13:24
Quel che conta è stare dalla parte giusta?

http://www.ekincaglar.com/coin/flash-it.html

O no?
Grazie.
Un pugno nello stomaco.
Che serve tutti i santi giorni.

~ZeRO sTrEsS~
20-06-2006, 13:58
ogni volta che vedo foto del genere, penso sempre che devo fare di piu' di quanto non stessi facendo ora e ma ogni giorno mi rendo conto che lo sporco denaro sta distruggendo l'umanita'.
Io mi vergogno per questo che accade, ma aspetto che arrivino quelli che ci chiamano moralisti a dire che e' tutto normale e che quella gente deve morire di fame perche' noi non possiamo rinunciare a qualcosa :rolleyes:
la cosa assurda e' che vivono meglio le bestie qui che loro la.

LightIntoDarkness
27-06-2006, 15:59
http://img357.imageshack.us/img357/7562/immagine5xo.jpg (http://imageshack.us)

...
E' ora di ritornare ai problemi veri.
Non distraiamoci. ;)

StefanoAnalisi
27-06-2006, 16:05
ogni volta che vedo foto del genere, penso sempre che devo fare di piu' di quanto non stessi facendo ora e ma ogni giorno mi rendo conto che lo sporco denaro sta distruggendo l'umanita'.
Io mi vergogno per questo che accade, ma aspetto che arrivino quelli che ci chiamano moralisti a dire che e' tutto normale e che quella gente deve morire di fame perche' noi non possiamo rinunciare a qualcosa :rolleyes:
la cosa assurda e' che vivono meglio le bestie qui che loro la.

meglio loro che noi :O

Gemma
27-06-2006, 16:14
meglio loro che noi :O
vergognati!

vergognati anche solo di pensarle certe cose.

Io non sono riuscita a trattenere le lacrime. A volte mi sento in colpa per essere da questa parte, coi miei problemi del cazzo, un bambino che si sente povero perchè non gli compro il gameboy, la benzina che costa troppo, il conto del telefonino, tre bistecche a settimana...

Mi chiedo sempre cosa potremmo veramente fare perchè queto sfruttamento cessi. E non trovo risposte...
Non credo si risolva molto con le donazioni, mi fa pensare agli avanzi del banchetto buttati per terra per i cani... :(

La verità è che viviamo sulle loro spalle, che ci sarebbero sufficienti risorse per stare tutti meglio, e invece noi siamo obesi e loro muoiono di fame, noi abbiamo le piscine e loro manco l'acqua da bere... :(

LightIntoDarkness
27-06-2006, 16:14
meglio loro che noi :OOk, la tua bella figura l'hai fatta.
Se ti va di essere costruttivo, dopo aver visto il link nel primo post hai 2 alternative:
1) spiegarci in base a quale percorso mentale sei arrivato a questa perla di saggezza;
2) editare il post

M@aster
27-06-2006, 16:15
meglio loro che noi :O


Mors tua , vita mea !


Indegno .... ci sono posti dove le ricchezze sono concentrate nelle mani di pochi e tutti si gongolano a contare i soldi e a vedere i milioni in banca.... posti schifosi come Montecarlo che non servono a niente e sono inutili per la società !

A me piange il cuore nel vedere questo livello di arroganza benestante che viene esercitata verso quelle popolazioni piu' sofferenti...

Esco di casa e vedo il trullo del giorno che gira con la sua suv nuova e la parcheggia in mezzo alla strada per fare vedere a tutti che lui ha la suv ... mentre nel mondo la gente muore di fame e soffre per colpa di alcuni ...

schifo.... :cry:

LightIntoDarkness
27-06-2006, 16:17
<cut>Io non sono riuscita a trattenere le lacrime. <cut> :friend:
Per il resto del tuo post, condivido la frustrazione, spesso ci si sente dei malati psichici se si ragiona su queste cose... sentirsi non soli in questo NO è un primo aiuto a trovare un modo per cambiare.
:)

Alessandro Bordin
27-06-2006, 16:21
meglio loro che noi :O


Complimenti per il cinismo.

Vergognati.

easyand
27-06-2006, 16:26
il punto è, siamo noi disposti a rinunciare al nostro benessere abbassando i nostri standard di vita? la risposta è tutt'altro che scontata

p.NiGhTmArE
27-06-2006, 16:31
meglio loro che noi :O
l'avrei detto in un altro modo, ma sono d'accordo.
È assolutamente ipocrita "piangere" o "vergognarsi" di "essere da qesta parte" e poi sentirsi a posto con la coscienza dopo aver donato due euro con un sms... (non sto parlando di qualcuno di voi, è un discorso in generale).

Gemma
27-06-2006, 16:33
il punto è, siamo noi disposti a rinunciare al nostro benessere abbassando i nostri standard di vita? la risposta è tutt'altro che scontata
se il sistema fosse diverso non ci sarebbe bisogno di un simile divario.
Io sono disponibile a qualche rinuncia.

Quando sento gente come platinette fare le sue sparate su quanto ci meritiamo la nostra opulenza mi verrebbe da sputare verso la radio.

Non abbiamo bisogni di tutto quello che abbiamo.

L'ho già scritto in un altro 3d, è stato calcolato che basterebbe il capitale di bill gates per eliminare il problema della fame nel mondo. Basterebbe non esagerare, basterebbe non speculare all'eccesso, bsterebbe non magiiare il doppio di quanto abbiamo bisogno.

Cosa cazzo me ne frega dell'ultimo modello di nike, io che porto le stesse scarpe da 10 anni?

Noi consumatori siamo l'ultima ruota dell'ultimo carro di una carovana della morte che non si arresta davanti a nulla, di un capitalismo che marcia sugli scheletri dei bambini morti di fame e di malattie.

E poi mi chiedono perchè sono contro questa globalizzazione.
Perchè non è una globalizzazione tesa a fare del globo un unico piano: c'è l'attico e il sottoscala.

flisi71
27-06-2006, 16:36
Complimenti per il cinismo.

Vergognati.

*

StefanoAnalisi
27-06-2006, 16:41
l'avrei detto in un altro modo, ma sono d'accordo.
È assolutamente ipocrita "piangere" o "vergognarsi" di "essere da qesta parte" e poi sentirsi a posto con la coscienza dopo aver donato due euro con un sms... (non sto parlando di qualcuno di voi, è un discorso in generale).

quando poi il 70% delle volte gli sms vanno nelle tasche dei soliti truffatori lo trovo ancora piu ipocrita, il sistema mondiale vigente è questo e noi non ci possiamo fare niente ;)
ma in questa ipocrisia in italia pare che siamo ai primi posti, visto che poi quando c'è da dare gli aiuti vediamo il paese all'ultimo posto in europa come aiuti governativi :rolleyes:

volete crocifiggermi in sala mensa come fantozzi per caso? :stordita:

majino
27-06-2006, 16:57
quando poi il 70% delle volte gli sms vanno nelle tasche dei soliti truffatori lo trovo ancora piu ipocrita, il sistema mondiale vigente è questo e noi non ci possiamo fare niente ;)
ma in questa ipocrisia in italia pare che siamo ai primi posti, visto che poi quando c'è da dare gli aiuti vediamo il paese all'ultimo posto in europa come aiuti governativi :rolleyes:

volete crocifiggermi in sala mensa come fantozzi per caso? :stordita:

un conto è dire che gli sms non sono nulla, un conto è dire "meglio loro che noi"... nn trovi?

StefanoAnalisi
27-06-2006, 17:00
un conto è dire che gli sms non sono nulla, un conto è dire "meglio loro che noi"... nn trovi?

meglio essere diretti che dire "poverini" e poi sbattersene dei problemi

eriol
27-06-2006, 17:06
meglio essere diretti che dire "poverini" e poi sbattersene dei problemi


vero.
però il tuo post ispirava solo uno sterile cinismo.
sembra che quelle immagini non ti abbiano fatto riflettere neanche un secondo (non dico tanto eh? almeno riflettere...)

momo-racing
27-06-2006, 17:11
vero.
però il tuo post ispirava solo uno sterile cinismo.
sembra che quelle immagini non ti abbiano fatto riflettere neanche un secondo (non dico tanto eh? almeno riflettere...)

ok, forse è stato cinico, ma credo che il suo messaggio, a mio avviso volutamente provocatorio, fosse da intendere come: che differenza c'è tra uno che risponde "meglio loro che a noi" e uno che risponde "poverini, mi viene da piangere, è una vergogna!" e poi la sera stessa se ne esce a bersi un mohito da 7 euro in un locale? Se uno ha la volontà di fare concretamente qualcosa può farla, se uno preferisce piangere davanti a queste immagini per sentirsi a posto con la coscienza e poi continuare ad alimentare il sistema che determina che simili immagini si presentino nuovamente, allora può anche evitarsi le lacrime perchè lacrime ed indignazione, se lasciate fini a se stesse, non sfameranno quei bambini.

una volta mi riempivo la bocca di idee e ideali, poi ho capito che nella vita se alle idee non seguono i fatti, le idee è come se non fossero mai state partorite, e ho capito di non essere poi sotto questo aspetto la gran persona che credevo. Se si maturano idee differenti ma poi nei fatti ci si comporta in maniera uguale, allora forse non è bello sentirselo dire ma non c'è molta differenza tra stefano e un altra persona. Con questo non me la sto prendendo con nessuno in particolare nel forum, anche perchè non ho idea di come ciascuno qui dentro viva questa situazione, è ovviamente solo un discorso generale.

Solertes
27-06-2006, 17:27
se il sistema fosse diverso non ci sarebbe bisogno di un simile divario.
Io sono disponibile a qualche rinuncia.

Quando sento gente come platinette fare le sue sparate su quanto ci meritiamo la nostra opulenza mi verrebbe da sputare verso la radio.

Non abbiamo bisogni di tutto quello che abbiamo.

L'ho già scritto in un altro 3d, è stato calcolato che basterebbe il capitale di bill gates per eliminare il problema della fame nel mondo. Basterebbe non esagerare, basterebbe non speculare all'eccesso, bsterebbe non magiiare il doppio di quanto abbiamo bisogno.

Cosa cazzo me ne frega dell'ultimo modello di nike, io che porto le stesse scarpe da 10 anni?

Noi consumatori siamo l'ultima ruota dell'ultimo carro di una carovana della morte che non si arresta davanti a nulla, di un capitalismo che marcia sugli scheletri dei bambini morti di fame e di malattie.

E poi mi chiedono perchè sono contro questa globalizzazione.
Perchè non è una globalizzazione tesa a fare del globo un unico piano: c'è l'attico e il sottoscala.


Quoto al 110%

~ZeRO sTrEsS~
27-06-2006, 18:19
ok, forse è stato cinico, ma credo che il suo messaggio, a mio avviso volutamente provocatorio, fosse da intendere come: che differenza c'è tra uno che risponde "meglio loro che a noi" e uno che risponde "poverini, mi viene da piangere, è una vergogna!" e poi la sera stessa se ne esce a bersi un mohito da 7 euro in un locale? Se uno ha la volontà di fare concretamente qualcosa può farla, se uno preferisce piangere davanti a queste immagini per sentirsi a posto con la coscienza e poi continuare ad alimentare il sistema che determina che simili immagini si presentino nuovamente, allora può anche evitarsi le lacrime perchè lacrime ed indignazione, se lasciate fini a se stesse, non sfameranno quei bambini.

una volta mi riempivo la bocca di idee e ideali, poi ho capito che nella vita se alle idee non seguono i fatti, le idee è come se non fossero mai state partorite, e ho capito di non essere poi sotto questo aspetto la gran persona che credevo. Se si maturano idee differenti ma poi nei fatti ci si comporta in maniera uguale, allora forse non è bello sentirselo dire ma non c'è molta differenza tra stefano e un altra persona. Con questo non me la sto prendendo con nessuno in particolare nel forum, anche perchè non ho idea di come ciascuno qui dentro viva questa situazione, è ovviamente solo un discorso generale.

semplicemente ci sono persone che fanno seguire i fatti alle idee ;)

sto collaborando con unicef su dei progetti di autosostentamento...

~ZeRO sTrEsS~
27-06-2006, 18:21
http://img357.imageshack.us/img357/7562/immagine5xo.jpg (http://imageshack.us)

...
E' ora di ritornare ai problemi veri.
Non distraiamoci. ;)


se ti riferisci a quello che ho scritto nel mio 3d semplicemente era per far si che swi non rompesse e stesse in topic... ;)

di questi problemi me ne occupo e pure parecchio direi... ma come sempre a nessuno interessa... aprii un topic per chiedere non soldi ma idee per salvare dei bambini insieme a unicef, il 3d non ha superato la seconda pagina fai te...

anonimizzato
27-06-2006, 18:28
meglio loro che noi :O

Anche se Bordin ha letto il tuo post ti ho comunque segnalato.

Spero ti sospendano per un bel pò, meglio ancora un bannaggio.

Distinti saluti.

p.NiGhTmArE
27-06-2006, 18:37
Anche se Bordin ha letto il tuo post ti ho comunque segnalato.

Spero ti sospendano per un bel pò, meglio ancora un bannaggio.

Distinti saluti.

Che ha detto di male? Le opinioni altrui sono da rispettare.

Alessandro Bordin
27-06-2006, 18:39
Anche se Bordin ha letto il tuo post ti ho comunque segnalato.

Spero ti sospendano per un bel pò, meglio ancora un bannaggio.

Distinti saluti.

Non voglio (sottolineo voglio, non "posso") sospendere per eccesso di cinismo. Certo, se l'atteggiamento continua posso anche bannarlo anche senza mezza spigazione, in quanto:

b) Piena discrezione, da parte dei moderatori-amministratori, di espellere dal forum o impedirne/limitarne l'utilizzo a quegli utenti che, con il loro comportamento (atteggiamento polemico, litigioso, antisociale) risultino in qualche modo destabilizzanti per il forum, pur non infrangendo di fatto nessuna regola.

---

Il fatto che il post era VOLUTAMENTE provocatorio per sua ammissione lo pone molto vicino a questa situazione.

Se invece prosegue senza simili atteggiamenti me ne dimentico in fretta.

elect
27-06-2006, 19:15
meglio loro che noi :O


Spero che tu sia ben consapevole che il fatto che tu sia nato e viva in una società benestante (perchè per quanto possiate dire che fa schifo l'Italia sempre benestante è, e lo sapete) è semplicemente il frutto della casualità, pura e semplice casualità.
Niente impediva che tu, o io, o altri, al posto di stare seduti a scrivere davanti ad una tastiera fossimo in questo preciso momento a cercar di sopravvivere mangiando rifiuti e bevendo da terra l'acqua sporca e putrida.

:.Blizzard.:
27-06-2006, 19:22
quando poi il 70% delle volte gli sms vanno nelle tasche dei soliti truffatori lo trovo ancora piu ipocrita


Ne eri cosi certo e non hai denunciato niente? :rolleyes:
O magari parli così per dire ... il che è piu' probabile.

~ZeRO sTrEsS~
27-06-2006, 19:38
Spero che tu sia ben consapevole che il fatto che tu sia nato e viva in una società benestante (perchè per quanto possiate dire che fa schifo l'Italia sempre benestante è, e lo sapete) è semplicemente il frutto della casualità, pura e semplice casualità.
Niente impediva che tu, o io, o altri, al posto di stare seduti a scrivere davanti ad una tastiera fossimo in questo preciso momento a cercar di sopravvivere mangiando rifiuti e bevendo da terra l'acqua sporca e putrida.

secondo te la gente lo capisce? secondo te perche' ci sono persone che muoiono di fame? si ok il 3 mondo e' lontano molti mi dicono ma mi sembra che gente che muoia di fame esista anche nei paesi civilizzati... e tutto perche' si devono avere 3 macchine, 4 compiuter 6 cellulari, mangiare in strabbondanza, a basso costo per tutte le porcherie che ci mettono...
che bello che sarebbe se si potesse invertire il mondo per un solo giorno...

elect
27-06-2006, 19:51
secondo te la gente lo capisce? secondo te perche' ci sono persone che muoiono di fame? si ok il 3 mondo e' lontano molti mi dicono ma mi sembra che gente che muoia di fame esista anche nei paesi civilizzati... e tutto perche' si devono avere 3 macchine, 4 compiuter 6 cellulari, mangiare in strabbondanza, a basso costo per tutte le porcherie che ci mettono...
che bello che sarebbe se si potesse invertire il mondo per un solo giorno...

Secondo me per la mancanza di lungimiranza nell'uomo.
L'uomo, in generale, ha sempre fatto e sempre opererà preoccupandosi solo dell'effetto delle proprie azioni a breve. Ovvero, la società odierna è frutto di infinite azioni di uomini precedenti che pensavano (difficilmente nn farlo) solo ad effetti a breve termine, in relazione ovviamente alla durata di una vita umana.

Il mio prof di italiano mi fece notare una cosa, provate ad immaginare di scoprire un'isola sconosciuta, e vedere su quest'isola da una parte una minoranza di persone che vivono in modo civile e sviluppato, dall'altra la maggior parte che è costretta a morire di fame perchè quella stretta cerchia di persone consumano ed inquinano in maniera spropositata rispetto al loro numero.
Ora provate ad immaginare se qualche vita sconosciuta dall'universo potesse dare un'occhiata alla terra, penserebbe che la razza umana sia un popolo civile e sviluppato secondo voi?

zerothehero
27-06-2006, 21:00
il punto è, siamo noi disposti a rinunciare al nostro benessere abbassando i nostri standard di vita? la risposta è tutt'altro che scontata

Non è che se abbassi il nostro tenore di vita migliori le loro condizioni..stiamo peggio noi e loro staranno sempre nelle medesime condizioni.

Il problema è che se in uno stato mancano delle istituzioni solide, ci sono lotte e guerre tribali, senza che ci sia un gruppo che monopolizzi la forza, se non c'è controllo democratico, c'è davvero poco da fare...visto che molti dei cosidetti "stati falliti" sono in mano a politici corrotti e criminali.
Vedi la Somalia..lì paradossalmente le corti islamiche sono cmq meglio della guerra tra capoclan, perchè quantomeno garatendo il controllo sul territorio evitano continui scontri e rivolte.

zerothehero
27-06-2006, 21:06
La verità è che viviamo sulle loro spalle, che ci sarebbero sufficienti risorse per stare tutti meglio, e invece noi siamo obesi e loro muoiono di fame, noi abbiamo le piscine e loro manco l'acqua da bere... :(

E quale sarebbe la soluzione a tutto questo?

L'Italia è un paese ricco e progredito e la ricchezza non è certo stata ottenuta sfruttando i cosidetti paesi poveri, a meno che non si voglia pensare che l'Italia si è arricchita con la Libia, la Somalia e L'Etiopia.

Perchè l'India e la Cina stanno progredendo, mentre altre nazioni sembrano condannate al sottosviluppo? :fagiano:

zerothehero
27-06-2006, 21:16
ogni volta che vedo foto del genere, penso sempre che devo fare di piu' di quanto non stessi facendo ora e ma ogni giorno mi rendo conto che lo sporco denaro sta distruggendo l'umanita'.



Lo sporco denaro e il sistema capitalistico stanno facendo progredire Cina, India e il sud-est asiatico...
L'India dopo l'inizio degli anni 90, grazie alla notevole stabilità del sistema politico (partito del congresso, sistema a partito predominante in una realtà di pluralismo atomizzato) ha portato avanti un piano di modernizzazione che li ha portati a divenire una nazione leader nel campo dell'IT e dei servizi informatici.
La Cina (dopo Den Xiaping e il tramonto della "banda dei quattro") cresce al ritmo del 9%, le carestie periodiche (l'ultima provocata dal grande balzo in avanti di Mao) sono oramai un ricordo ... centinaia di milioni di cinesi stanno diventanto una classe benestante.
Le carestie NON sono una peculiarità del capitalismo..le carestie sono tristemente "naturali"..c'erano anche in europa e nel nostro mondo civilizzato, prima del capitalismo e delle rivoluzioni industriali (che hanno ridotto in modo straordinario i fattori di dipendenza dalla natura).
Il capitalismo produce crisi di sovrapproduzione, non è la causa delle carestie, che ci sono state sempre in molti paesi africani.

zerothehero
27-06-2006, 21:22
s
L'ho già scritto in un altro 3d, è stato calcolato che basterebbe il capitale di bill gates per eliminare il problema della fame nel mondo. Basterebbe non esagerare, basterebbe non speculare all'eccesso, bsterebbe non magiiare il doppio di quanto abbiamo bisogno.


Secondo te, basta distribuire soldi a pioggia e si "eliminerebbe la fame del mondo"?
Al massimo peggioreresti e, di molto, la situazione, dando soldi a pioggia e miliardi di dollari in giro, così, a caso.. :doh:

Fosse così facile..ma non è affatto così che si risolve il problema.

StefanoAnalisi
27-06-2006, 21:32
Secondo te, basta distribuire soldi a pioggia e si "eliminerebbe la fame del mondo"?
Al massimo peggioreresti e, di molto, la situazione, dando soldi a pioggia e miliardi di dollari in giro, così, a caso.. :doh:

Fosse così facile..ma non è affatto così che si risolve il problema.

sssssccccccccchhhhhhhh non dirglielo che li destabilizzi! :stordita:

Doraneko
27-06-2006, 21:33
Il fatto è che le risorse son quelle che sono e bisogna decidere come utilizzarle:
1)pochi che vivono nel lusso;
2)tanti che vivono normalmente.

E' ovvio che se noi sprechiamo la roba da qualche altra parte ci sarà chi non può averla!
Esempi piccoli piccoli alla portata di tutti.
L'acqua che consuma in un giorno una fontana tipo quelle che si vedono in certi parchi o certi giardini.Secondo voi quanta gente si potrebbe dissetare con quell'acqua?Invece noi la usiamo per fare bella figura con chi guarda.
Ancora.Noi ci laviamo il culo CON L'ACQUA POTABILE (=che si può bere!!).
Invece loro se trovano della terra un po' umida sono fortunati.
Attualmente l'acqua potabile sulla terra è meno dell' 1% dell'acqua totale.Per acqua potabile intendo acqua dolce non inquinata e a portata dell'uomo (escludendo perciò il ghiaccio dei poli e l'acqua a mille mila metri di profondità).

Il mondo ormai è teatro di una guerra per le risorse che viene combattuta senza pietà.Noi abbiamo vinto,loro (purtroppo per loro) hanno perso.
Quando le risorse caleranno ancora state sicuri che ci faremo la guerra tra di noi (già un po' lo facciamo su certe cose...).
Ci saranno raccolte di fondi non per gli africani,bensì per i propri connazionali!!

Non voglio provocare ma far riflettere.
C'è da aggiungere inoltre che l'occidente ha tutto l'interesse a far morire quei popoli,così noi possiamo sfruttare le loro risorse.Se loro avessero modo di utilizzare ciò che hanno nella loro terra,oltre a non darci ciò che possiedono,concorrerebbero con noi per l'utilizzo di tutte le altre risorse del pianeta (petrolio,ecc...).
Ci sono stati africani dove si riuscirebbe a portare la democrazia moooolto più facilmente di quanto non lo sia in Irak.Semplicemente non c'è l'interesse a farlo.In molte zone africane si paga un tot a un "comandante" armato locale e ci si porta via tutto quello che si vuole: petrolio,uranio,diamanti,donne,organi umani,ecc...
Se in questi stati ci fosse democrazia e consapevolezza del valore delle loro risorse,non potremmo più fare la vita facile che facciamo.Il mercato delle cose illegali sparirebbe,acquistare le loro risorse sarebbe molto più costoso e per dirla tutta oltre alla possibità che non ci vogliano vendere certe cose,c'è anche la possibilità che vogliano acquistare cose dall'estero.E i prezzi salirebbero anche per noi.
Come vedete per salvare quella gente non basta mandare un sms,un pacco di pasta o dare 2000 euro perchè si facciano una pompa per tirar su l'acqua.
Per salvarli dobbiamo cambiare anche noi e dobbiamo intervenire sul loro territorio 100 volte di più di quello che facciamo ora.
Non è vero che con la violenza non si risolve nulla,ogni tanto si risolve qualcosa:ci vorrebbero un bel po' di militari per spazzare via tutti quei capi armati che li opprimono e che campano sulle loro spalle facendo i comodi delle multinazionali.Dopo possiamo pensare di mandargli i medici,i tecnici e i missionari.

~ZeRO sTrEsS~
27-06-2006, 21:38
Lo sporco denaro e il sistema capitalistico stanno facendo progredire Cina, India e il sud-est asiatico...
L'India dopo l'inizio degli anni 90, grazie alla notevole stabilità del sistema politico (partito del congresso, sistema a partito predominante in una realtà di pluralismo atomizzato) ha portato avanti un piano di modernizzazione che li ha portati a divenire una nazione leader nel campo dell'IT e dei servizi informatici.
La Cina (dopo Den Xiaping e il tramonto della "banda dei quattro") cresce al ritmo del 9%, le carestie periodiche (l'ultima provocata dal grande balzo in avanti di Mao) sono oramai un ricordo ... centinaia di milioni di cinesi stanno diventanto una classe benestante.
Le carestie NON sono una peculiarità del capitalismo..le carestie sono tristemente "naturali"..c'erano anche in europa e nel nostro mondo civilizzato, prima del capitalismo e delle rivoluzioni industriali (che hanno ridotto in modo straordinario i fattori di dipendenza dalla natura).
Il capitalismo produce crisi di sovrapproduzione, non è la causa delle carestie, che ci sono state sempre in molti paesi africani.

scusa ma invece di criticare cio' che scrivono gli altri, nel senso che se a me fa skifo il capitalismo per quello che porta perche' dovresti sapere che non possiamo mantenere lo stesso livello di vita se tutti vogliamo vivere in modo dignitoso, perche' non cerchi di trovare una soluzione? a me fa skifo il capitalismo, preferisco mangiare poco ma tutti come si fa in famiglia quando non ci sta molto da mangiare, si divide con tutti e la mia famiglia e' il mondo... questo non e' lo spirito del capitalismo! col capitalismo staremo sempre la, anzi alimenta le guerre, come si puo' vedere negli ultimi tempi, guerre colonialistiche spacciate per chissa quante bugie...

~ZeRO sTrEsS~
27-06-2006, 21:43
Secondo te, basta distribuire soldi a pioggia e si "eliminerebbe la fame del mondo"?
Al massimo peggioreresti e, di molto, la situazione, dando soldi a pioggia e miliardi di dollari in giro, così, a caso.. :doh:

Fosse così facile..ma non è affatto così che si risolve il problema.

quindi meglio che muoiono di fame loro per la nostra sopravvivenza se no quale soluzione ci proponi?

zerothehero
27-06-2006, 21:46
Il fatto è che le risorse son quelle che sono e bisogna decidere come utilizzarle:
1)pochi che vivono nel lusso;
2)tanti che vivono normalmente.

E' ovvio che se noi sprechiamo la roba da qualche altra parte ci sarà chi non può averla!
Esempi piccoli piccoli alla portata di tutti.
L'acqua che consuma in un giorno una fontana tipo quelle che si vedono in certi parchi o certi giardini.Secondo voi quanta gente si potrebbe dissetare con quell'acqua?Invece noi la usiamo per fare bella figura con chi guarda.
Ancora.Noi ci laviamo il culo CON L'ACQUA POTABILE (=che si può bere!!).
Invece loro se trovano della terra un po' umida sono fortunati.


Questo discorso, da un punto di vista economico è illogico. :fagiano:
L'acqua in Italia va usata in modo razionale principalemente per noi italiani, visto che è un bene prezioso e da usare razionalmente.
Ma la maggiorparte dei consumi idrici (70%) sono dovuti al settore primario, cioè l'agricoltura.
Quindi per risparmiare l'acqua sarebbe bene usare, come fanno gli israeliani, gli impianti a goccia.
MA non è economicamente fattibile trasportare milioni di litri di acqua dall'Italia ai paesi dell'africa subsahariana..è molto più conveniente costruire pozzi in loco, sempre se le "stratarchie" al potere non si mangino tutti i soldini delle ONG.





Se in questi stati ci fosse democrazia e consapevolezza del valore delle loro risorse,non potremmo più fare la vita facile che facciamo.Il mercato delle cose illegali sparirebbe,acquistare le loro risorse sarebbe molto più costoso e per dirla tutta oltre alla possibità che non ci vogliano vendere certe cose,c'è anche la possibilità che vogliano acquistare cose dall'estero.E i prezzi salirebbero anche per noi.

I prezzi delle materie prime sono già alle stelle per via della domanda cinese e indiana e per via del fatto che il pil mondiale continua ad aumentare.


Non è vero che con la violenza non si risolve nulla,ogni tanto si risolve qualcosa:ci vorrebbero un bel po' di militari per spazzare via tutti quei capi armati che li opprimono e che campano sulle loro spalle facendo i comodi delle multinazionali.Dopo possiamo pensare di mandargli i medici,i tecnici e i missionari.

Il problema è che se uno stato non ha delle istituzioni solide,se non c'è controllo territoriale e se non ci sono delle classi politiche responsabili, non c'è nulla da fare.
Esistono stati in Africa (a parte la zona della colonizzazione islamica, che ha portato un minimo di civilità), solo di nome, perchè la mentalità è tribale, settaria..in Asia, dove lo stato è una realtà consolidata nel tempo hanno molti meno problemi nel merito.

zerothehero
27-06-2006, 21:56
scusa ma invece di criticare cio' che scrivono gli altri, nel senso che se a me fa skifo il capitalismo per quello che porta perche' dovresti sapere che non possiamo mantenere lo stesso livello di vita se tutti vogliamo vivere in modo dignitoso,


La soluzione l'hai davanti agli occhi..l'India ad es.
Varie sono le condizioni per lo sviluppo:
-Un sistema politico che garantisca il monopolio della forza legittima, eliminando gli eserciti privati e le violenze settarie.
-Una classe politica responsabile, in grado di intercettare gli investimenti.
-Un sistema di istruzione orientato allo sviluppo.
-Libertà economica da parte dei privati
-Un sistema giuridico in grado di assicurare la certezza del diritto e degli investimenti.


perche' non cerchi di trovare una soluzione?

sono loro che devono trovare una soluzione, l'assistenzialismo a pioggia non è mai servito, è servito solo per tamponare le emergenze.


a me fa skifo il capitalismo

E' grazie al capitalismo che tu mangi.


Preferisco mangiare poco ma tutti come si fa in famiglia quando non ci sta molto da mangiare, si divide con tutti e la mia famiglia e' il mondo... questo non e' lo spirito del capitalismo! col capitalismo staremo sempre la, anzi alimenta le guerre, come si puo' vedere negli ultimi tempi, guerre colonialistiche spacciate per chissa quante bugie...

Spiegami tecnicamente cosa significa "distribuire".. :p
Anzi te lo spiego io....
Le istituzioni e i governi nazionali cedono derrate alimentare ai paesi poveri e invadono le loro economie...pensando di fare del bene produci i seguenti risultati:

-Distruggi l'economia agricola di quel paese, perchè mandi fuori mercato le produzioni locali..nessuno va a comprare un prodotto agricolo, quando lo hai gratis dai paesi "ricchi".
-Li abitui ad un'economia parassitaria producendo un'imperialismo economico di dipendenza.
-Alimenti i politici corrotti locali che ti faranno passare le derrate, solo dietro tangente monetaria.

Straordinario.. :D

zerothehero
27-06-2006, 21:57
quindi meglio che muoiono di fame loro per la nostra sopravvivenza se no quale soluzione ci proponi?

Soluzioni ne ho proposte..leggi che le trovi (al massimo me le contesti nel merito)... :p ..basterebbe vedere l'area asiatica..le tigri del sud-est asiatico, l'india e la Cina..certo se uno vede il capitalismo come male assoluto.. :)

fabio80
27-06-2006, 22:27
Non voglio (sottolineo voglio, non "posso") sospendere per eccesso di cinismo. Certo, se l'atteggiamento continua posso anche bannarlo anche senza mezza spigazione, in quanto:

b) Piena discrezione, da parte dei moderatori-amministratori, di espellere dal forum o impedirne/limitarne l'utilizzo a quegli utenti che, con il loro comportamento (atteggiamento polemico, litigioso, antisociale) risultino in qualche modo destabilizzanti per il forum, pur non infrangendo di fatto nessuna regola.

---

Il fatto che il post era VOLUTAMENTE provocatorio per sua ammissione lo pone molto vicino a questa situazione.

Se invece prosegue senza simili atteggiamenti me ne dimentico in fretta.


scusa eh :D

ma a parte il modo poco diplomatico di esprimere un'opinione, condivisibile o meno e simpatica o meno che sia, se proprio si volesse tirare in ballo la clausola di intervento per "impedirne/limitarne l'utilizzo a quegli utenti che, con il loro comportamento (atteggiamento polemico, litigioso, antisociale) risultino in qualche modo destabilizzanti per il forum, pur non infrangendo di fatto nessuna regola" dovresti bannare un centinaio di persone prima di lui :asd:

easyand
27-06-2006, 22:27
Sarà anche in parte colpa del mondo sviluppato, ma poi quando vedi che gli mandi i soldi e loro li usano per comprarci AK47, oppure gli mandi aiuti alimentari e vengono sequestrati dalle milizie per essere rivenduti al mercato nero, che nazioni potenzialmente ricchissime (vedi nigeria) si mangiano tutto in armi....ti vien da pensare....

elect
27-06-2006, 22:33
Sarà anche in parte colpa del mondo sviluppato, ma poi quando vedi che gli mandi i soldi e loro li usano per comprarci AK47, oppure gli mandi aiuti alimentari e vengono sequestrati dalle milizie per essere rivenduti al mercato nero, che nazioni potenzialmente ricchissime (vedi nigeria) si mangiano tutto in armi....ti vien da pensare....


No, stai generalizzando, devi distinguere tra gente povera e miliziani che capiscono solo la legge dei soldi, ovvio che succede quello che dici te, sono loro che tengono il potere col terrore e con la forza sulla povera gente

udria
27-06-2006, 23:18
E' una cosa assurda, le cose che si potrebbero fare sono molte...per prima cosa, secondo me, bisognerebbe limitare le nascite in questi paesi dove una percentuale inaccettabile di bambini muore di fame, stenti e malattie.
Non trovo "giusto" che vengano messi al mondo bambini che, ad essere ottimisti, riusciranno a sopravvivere fino a 35 anni...
Come seconda cosa, realizzare almeno le infrastrutture indispensabili alla sopravvivenza; trovo perfettamente inutile costruire chiese ed ospedali se mancano terreni coltivabili, acquedotti, case, strade, etc.
Se la terra è arida, manca l'acqua e non si sopravvive... è un "suicidio collettivo" rimanere e continuare a risprodursi; questi popoli dovrebbero essere "accompagnati" (leggasi portati, dato che non ne avrebbero i mezzi) verso zone + ospitali.
Volevo scrivere ancora ma è tardi :doh: , vado a dormire che è meglio :(

Alessandro Bordin
28-06-2006, 00:09
scusa eh :D

ma a parte il modo poco diplomatico di esprimere un'opinione, condivisibile o meno e simpatica o meno che sia, se proprio si volesse tirare in ballo la clausola di intervento per "impedirne/limitarne l'utilizzo a quegli utenti che, con il loro comportamento (atteggiamento polemico, litigioso, antisociale) risultino in qualche modo destabilizzanti per il forum, pur non infrangendo di fatto nessuna regola" dovresti bannare un centinaio di persone prima di lui :asd:


Verrà anche il loro turno :D

eriol
28-06-2006, 01:11
ok, forse è stato cinico, ma credo che il suo messaggio, a mio avviso volutamente provocatorio, fosse da intendere come: che differenza c'è tra uno che risponde "meglio loro che a noi" e uno che risponde "poverini, mi viene da piangere, è una vergogna!" e poi la sera stessa se ne esce a bersi un mohito da 7 euro in un locale? Se uno ha la volontà di fare concretamente qualcosa può farla, se uno preferisce piangere davanti a queste immagini per sentirsi a posto con la coscienza e poi continuare ad alimentare il sistema che determina che simili immagini si presentino nuovamente, allora può anche evitarsi le lacrime perchè lacrime ed indignazione, se lasciate fini a se stesse, non sfameranno quei bambini.


infatti sono d' accordissimo!


una volta mi riempivo la bocca di idee e ideali, poi ho capito che nella vita se alle idee non seguono i fatti, le idee è come se non fossero mai state partorite, e ho capito di non essere poi sotto questo aspetto la gran persona che credevo. Se si maturano idee differenti ma poi nei fatti ci si comporta in maniera uguale, allora forse non è bello sentirselo dire ma non c'è molta differenza tra stefano e un altra persona. Con questo non me la sto prendendo con nessuno in particolare nel forum, anche perchè non ho idea di come ciascuno qui dentro viva questa situazione, è ovviamente solo un discorso generale.

guarda io sono il primo a detestare l' ipocrisia di tanti finti pacifisti però è sempre dalla testa che partono le azioni.
e la frase che ha scritto non mi dice altro che "me ne sbatto. fine".
io faccio certo poca beneficienza (giusto il resto del mac donald e delle sigarette per i bambini) anche perchè voglio pensare anche e prima di tutto alla mia vita godendomi i pochi soldi di cui dispongo però cazzo...davanti a certe immagini uno non può uscirsene con certe frasi perchè sembra che anche se disponesse di milioni di euro da buttare se ne fregherebbe completamente...
non so se mi sono spiegato...

poi, certo, ognuno la pensa come vuole.

M@aster
28-06-2006, 01:24
E' una cosa assurda, le cose che si potrebbero fare sono molte...per prima cosa, secondo me, bisognerebbe limitare le nascite in questi paesi dove una percentuale inaccettabile di bambini muore di fame, stenti e malattie.
Non trovo "giusto" che vengano messi al mondo bambini che, ad essere ottimisti, riusciranno a sopravvivere fino a 35 anni...
Come seconda cosa, realizzare almeno le infrastrutture indispensabili alla sopravvivenza; trovo perfettamente inutile costruire chiese ed ospedali se mancano terreni coltivabili, acquedotti, case, strade, etc.
Se la terra è arida, manca l'acqua e non si sopravvive... è un "suicidio collettivo" rimanere e continuare a risprodursi; questi popoli dovrebbero essere "accompagnati" (leggasi portati, dato che non ne avrebbero i mezzi) verso zone + ospitali.
Volevo scrivere ancora ma è tardi :doh: , vado a dormire che è meglio :(



Concordo pienamente, ma la domanda e' : " come mai gli Israeliani sono riusciti a irrigare e coltivare il deserto e le popolazioni africane non riescono manco a costruire i pozzi ? "

Io trovo assurdo che la gente muoia di fame in paesi dove si trova il petrolio, i diamanti, il rame, il gas... Hanno un sacco di ricchezzee allora perche' non le sfruttano pacificamente per costruire una civliltà migliore che non debba morire di fame?

Cacchio ! Fanno le guerre di religione, di etnia ... Ma che senso ha quando non hai nulla da mangiare? Ma invece che prendere un rpg, prendi la pala e scava per cercare pozzi.

Rimango sempre attonito inanzi a quei popoli che si lasciano andare e se penso che e' colpa di noi europei che li abbiamo colonizzati .... Bella civiltà abbiamo portato... semmail abbiamo portato via le ricchezze e poi li abbiamo lasciati da soli ad arrangiarsi....

bah

~ZeRO sTrEsS~
28-06-2006, 08:00
La soluzione l'hai davanti agli occhi..l'India ad es.
Varie sono le condizioni per lo sviluppo:
-Un sistema politico che garantisca il monopolio della forza legittima, eliminando gli eserciti privati e le violenze settarie.
-Una classe politica responsabile, in grado di intercettare gli investimenti.
-Un sistema di istruzione orientato allo sviluppo.
-Libertà economica da parte dei privati
-Un sistema giuridico in grado di assicurare la certezza del diritto e degli investimenti.


sei sicuro che vuoi parlare di india?
http://www.zmag.org/Italy/pandya-indiapovertaprogresso.htm

no perche' conosco molto bene la situazione indiana

poi mi spieghi come faranno 6 miliardi di persone a tenere il nostro tenore di vita... la questione e' uno spostamento dei capitali, come sai il sistema capitalistico ha 3 fasi, boom, depressione e ristagno... i nostri stanno per andare nel ristagno e si fanno guerre per evitarlo


sono loro che devono trovare una soluzione, l'assistenzialismo a pioggia non è mai servito, è servito solo per tamponare le emergenze.

ah ma la soluzione l'hanno trovata! siamo noi che non l'applichiamo, basta con gli sprechi.


E' grazie al capitalismo che tu mangi.

infatti avrei preferito avere fame piu' che altro vedere che una persona identica a me deve morire perche' li non hanno cibo mentre qui le date di scadenza sono sul cibo, in africa la mettono sulle persone...
piccola correzione, e' grazie a quelli che muoiono di fame che io tu e gli altri mangiamo...


Spiegami tecnicamente cosa significa "distribuire".. :p
Anzi te lo spiego io....
Le istituzioni e i governi nazionali cedono derrate alimentare ai paesi poveri e invadono le loro economie...pensando di fare del bene produci i seguenti risultati:

-Distruggi l'economia agricola di quel paese, perchè mandi fuori mercato le produzioni locali..nessuno va a comprare un prodotto agricolo, quando lo hai gratis dai paesi "ricchi".
-Li abitui ad un'economia parassitaria producendo un'imperialismo economico di dipendenza.
-Alimenti i politici corrotti locali che ti faranno passare le derrate, solo dietro tangente monetaria.

Straordinario.. :D
infatti perche' nn ci adoperiamo a fare qualcosa di grande? la libia sta costruendo un grande acquedotto, prima di metterci le multinazionali li perche' non costruiamo cose del genere?
http://guide.supereva.com/deserti_e_namibia/interventi/2004/07/167983.shtml

no meglio costuire il tav oppure il ponte di messina

Gemma
28-06-2006, 08:39
non ho mai parlato di assistenzialismo a pioggia.
non ho mai parlato di "mandargli un po' di soldi, così si comprano quello che vogliono"
non parlo nemmeno di buttargli giù da un aereo qualche quintale di cibo in scatola, magari scaduto, e magari senza un cazzo di apriscatole.

Non è così che intendo l'investimento di capitali per il terzo mondo.
Bisogna INVESTIRE: in cultura, perchè la classe politica non sia semplicemente "coloro che mangiano bene fra coloro che muoiono di fa me", in infrastrutture, perchè come ha rilevato qualcuno non esiste che noi usiamo l'acqua potabile per lavarci il culo e altri bevono l'acqua di fogna, in opere che possano aiutarli ad avviare un processo di sviluppo.

Io non mando un sms per dormire meglio la notte.

Doraneko
28-06-2006, 09:23
Questo discorso, da un punto di vista economico è illogico. :fagiano:
L'acqua in Italia va usata in modo razionale principalemente per noi italiani, visto che è un bene prezioso e da usare razionalmente.
Ma la maggiorparte dei consumi idrici (70%) sono dovuti al settore primario, cioè l'agricoltura.
Quindi per risparmiare l'acqua sarebbe bene usare, come fanno gli israeliani, gli impianti a goccia.
MA non è economicamente fattibile trasportare milioni di litri di acqua dall'Italia ai paesi dell'africa subsahariana..è molto più conveniente costruire pozzi in loco, sempre se le "stratarchie" al potere non si mangino tutti i soldini delle ONG.

L'acqua era solo un esempio per dire quanto noi sprechiamo cose che a loro potrebbero salvare la vita.Non dicevo di portare a loro l'acqua da qui.



I prezzi delle materie prime sono già alle stelle per via della domanda cinese e indiana e per via del fatto che il pil mondiale continua ad aumentare.


Questo lo so bene,sono cose che ho anche studiato.Ricordo di averle scritte mesi fai in un qualche post.Cmq sto discorso non fa che sostenere quello che ho scritto:cioè che se si mettessero sulla via dello sviluppo anche sti stati qua,ci sarebbe un ulteriore rincaro delle materie prime.Il petrolio ad esempio è il prodotto più richiesto dagli stati in via di sviluppo.In occidente il pensiero è "meglio che sti poveracci muoiano piuttosto che ci facciano pagare di più la benzina".Vorremmo mica trovarci con altre Cine e altre Indie tra i piedi??



Il problema è che se uno stato non ha delle istituzioni solide,se non c'è controllo territoriale e se non ci sono delle classi politiche responsabili, non c'è nulla da fare.
Esistono stati in Africa (a parte la zona della colonizzazione islamica, che ha portato un minimo di civilità), solo di nome, perchè la mentalità è tribale, settaria..in Asia, dove lo stato è una realtà consolidata nel tempo hanno molti meno problemi nel merito.

Ti ripeto che è più facile risolvere una situazione così che non portare la democrazia in Irak.
La necessità sarebbe quella di annientare i capi armati locali.Dopo si possono abbozzare pian piano le istituzioni.Edifici con dei funzionari che inizino ad avere un minimo di controllo del territorio e che sappiano organizzare la gestione di eventuali aiuti,cioè cosa c'è da costruire,dove sarebbe più conveniente fare un ospedale,che medicinali servono,quali sono i problemi da risolvere per primi,ecc...
(tra l'altro se avessero il controllo delle loro risorse non avrebbero neanche tanti problemi di soldi...)
Mandare gli aiuti come si fa adesso è come fare un castello di sabbia in riva la mare:dopo ogni onda che arriva ti tocca cominciare tutto dall'inizio.
Il fatto che la gente viva in tribù non è un problema,ci sono tribù le cui persone,per quanto magre ti possano sembrare,riescono tranquillamente a sopravvivere mangiando vegetali locali e altre schifezze che si trovano in giro.Questi l'acqua sanno anche dove trovarla,saranno centinaia di anni che vivono così.
La gente che ha più problemi è quella che è oppressa dai capi armati e che è coperta dall'ombra dell'occidente,la gente che vive in città fantasma e in casette costruite nelle discariche.


Ah,e per chi critica tanto la frase "meglio loro che noi" vorrei aggiungere che semplicemente è quello che pensiamo tutti!Ovvio che può sembrare mancanza di tatto dirlo così,mettendoci magari dopo una faccina.
Provate a chiudere gli occhi e a immaginare di vivere in un posto dove qualsiasi cosa voi volete non c'è.Dove se hai sete non puoi bere e se hai fame non puoi mangiare.
Se vi dessero la possibilità di scegliere di star male al posto di qualcun altro voi cosa fareste?Se fosse una persona che amate magari potreste anche pensare a prendere il suo posto.Quelle però sono persone sconosciute,non le avete mai viste,vivono a migliaia di chilometri da noi.Sinceramente a quanti di noi interessa qualcosa di loro?
A nessuno,nel 99.9% dei casi.Il 99.9% di noi,tempo 10 minuti,si sarà già dimenticato questa discussione e tempo 1 giorno non penseremo neanche più alle immagini dei bambini.Anzi,anche meno di 10 minuti,basta fare un giro in piazzetta,leggere una qualche discussione su un'attrice gnocca e ci si dimentica tutto.
Ci si lamenta dell'abbondanza occidentale.Quando si fanno raccolte di fondi per quella gente a quanto ammontano le nostre donazioni?Pochi euro.Se donassimo loro in misura tale da eliminare anche solo la metà di questa abbondanza dovremo dare molti più soldi.Ma nessuno lo fa.
Possiamo toglierci anche quegli ultimi sensi di colpa che abbiamo pensando che questa è semplicemente l'applicazione moderna della legge del più forte:noi abbiamo vinto e chissenefrega di chi ha perso.
Concludo dicendo che ciò che ho scritto non è un rimprovero che faccio a noi occidentali,è solo un modo per far riflettere su quanto sia grande la differenza tra ciò che sentiamo che è giusto fare e ciò che poi facciamo veramente.

nomeutente
28-06-2006, 10:00
Non ce la si fa proprio a leggere tutti per intero i 3d come questi, in cui arriva sempre qualcuno più intelligente degli altri a dimostrare scientificamente che per le sacre regole del mercato qualcuno è costretto a morire di fame.

StefanoAnalisi
28-06-2006, 10:02
se non fosse per il nord, il sud sarebbe nelle stesse condizioni della somalia :D

joesun
28-06-2006, 10:17
meglio loro che noi :O

meglio un bel meteorite.. :O

~ZeRO sTrEsS~
28-06-2006, 10:32
se non fosse per il nord, il sud sarebbe nelle stesse condizioni della somalia :D

studia la storia e ti accorgerai che il sud e' stato rovinato dal nord perche' prima dell'unificazione dell'italia il regno delle due sicilie era ricco... poi ci furono le tasse sulle capre, la nascita delle industrie prettamente al nord... Ah ti ricordo che la somalia, che potremmo dire come capitale Napoli e' la terza citta' d'italia...

StefanoAnalisi
28-06-2006, 10:35
studia la storia e ti accorgerai che il sud e' stato rovinato dal nord perche' prima dell'unificazione dell'italia il regno delle due sicilie era ricco... poi ci furono le tasse sulle capre, la nascita delle industrie prettamente al nord... Ah ti ricordo che la somalia, che potremmo dire come capitale Napoli e' la terza citta' d'italia...

dai savoia vorrai dire! su questo hai ragione! se rimaneva separato era molto meglio per tutti, ma vallo a spiegare ai massoni che hanno fatto l'unità d'italia :p

zerothehero
28-06-2006, 20:55
edit-> doppio.. :stordita:

zerothehero
28-06-2006, 20:58
sei sicuro che vuoi parlare di india?
http://www.zmag.org/Italy/pandya-indiapovertaprogresso.htm

no perche' conosco molto bene la situazione indiana


L'india praticamente è un continente, quindi è ovvio che vi siano delle sacche di povertà, ma la via allo sviluppo intrapresa da quella nazione è quella corretta.


poi mi spieghi come faranno 6 miliardi di persone a tenere il nostro tenore di vita... la questione e' uno spostamento dei capitali, come sai il sistema capitalistico ha 3 fasi, boom, depressione e ristagno... i nostri stanno per andare nel ristagno e si fanno guerre per evitarlo

Ma che ristagno.il pil mondiale è in forte crescita..e il sistema capitalistico va per fasi cicliche (toro, orso), non lineari.


infatti avrei preferito avere fame piu' che altro vedere che una persona identica a me deve morire perche' li non hanno cibo mentre qui le date di scadenza sono sul cibo, in africa la mettono sulle persone...
piccola correzione, e' grazie a quelli che muoiono di fame che io tu e gli altri mangiamo...

Ma che dici..la produzione agricola complessivia è sufficiente per tutti.



no meglio costuire il tav oppure il ponte di messina

Il tav è utile per l'Italia. :)

Swisström
28-06-2006, 21:04
Non voglio (sottolineo voglio, non "posso") sospendere per eccesso di cinismo. Certo, se l'atteggiamento continua posso anche bannarlo anche senza mezza spigazione, in quanto:

b) Piena discrezione, da parte dei moderatori-amministratori, di espellere dal forum o impedirne/limitarne l'utilizzo a quegli utenti che, con il loro comportamento (atteggiamento polemico, litigioso, antisociale) risultino in qualche modo destabilizzanti per il forum, pur non infrangendo di fatto nessuna regola.

---

Il famoso 5b... che si applica in tutti i casi tranne... massi... tranne CON LUI!

Swisström
28-06-2006, 21:05
non ho mai parlato di assistenzialismo a pioggia.
non ho mai parlato di "mandargli un po' di soldi, così si comprano quello che vogliono"
non parlo nemmeno di buttargli giù da un aereo qualche quintale di cibo in scatola, magari scaduto, e magari senza un cazzo di apriscatole.

Non è così che intendo l'investimento di capitali per il terzo mondo.
Bisogna INVESTIRE: in cultura, perchè la classe politica non sia semplicemente "coloro che mangiano bene fra coloro che muoiono di fa me", in infrastrutture, perchè come ha rilevato qualcuno non esiste che noi usiamo l'acqua potabile per lavarci il culo e altri bevono l'acqua di fogna, in opere che possano aiutarli ad avviare un processo di sviluppo.

Io non mando un sms per dormire meglio la notte.

e per farlo cosa facciamo, colonizziamo? Oppure diamo i soldi ai governi?

zerothehero
28-06-2006, 21:09
La necessità sarebbe quella di annientare i capi armati locali.Dopo si possono abbozzare pian piano le istituzioni.


Bè..dipende..dei capi armati possono rivendicare legittimamente l'autodeterminazione del proprio popolo o usare le armi in funzione di resistenza contro l'occupazione da parte di truppe straniere...poi cmq gli insorti se riescono ad occupare un territorio e a garantire l'esercizio dell'effettività hanno cmq uno status e una soggettività internazionale..quindi non è che li puoi annientare..più che altro è più facile inviare aiuti allo sviluppo laddove non vi sono bande armate che operano indisturbate e laddove le istituzioni abbiano il monopolio legittimo della forza.


Edifici con dei funzionari che inizino ad avere un minimo di controllo del territorio e che sappiano organizzare la gestione di eventuali aiuti,cioè cosa c'è da costruire,dove sarebbe più conveniente fare un ospedale,che medicinali servono,quali sono i problemi da risolvere per primi,ecc...
(tra l'altro se avessero il controllo delle loro risorse non avrebbero neanche tanti problemi di soldi...)

Il controllo del territorio è bene che l'abbia il governo..perchè è dispendioso mantenere delle truppe per mantenere il controllo del territorio (come in Kosovo e in Yugoslavia ad es.)


Mandare gli aiuti come si fa adesso è come fare un castello di sabbia in riva la mare:dopo ogni onda che arriva ti tocca cominciare tutto dall'inizio.
Il fatto che la gente viva in tribù non è un problema,ci sono tribù le cui persone,per quanto magre ti possano sembrare,riescono tranquillamente a sopravvivere mangiando vegetali locali e altre schifezze che si trovano in giro.Questi l'acqua sanno anche dove trovarla,saranno centinaia di anni che vivono così.

Oddio, meglio di niente..quello che contesto è la distribuzione delle derrate come soluzione definitiva..mentre imho vanno usate SOLO quando vi sono carestie e gravi emergenze..usate sempre alimentano un'economia parassitaria e non risolvono il problema.


La gente che ha più problemi è quella che è oppressa dai capi armati e che è coperta dall'ombra dell'occidente,la gente che vive in città fantasma e in casette costruite nelle discariche.

E infatti se pensi alla Somalia trovo mille volte preferibile le corti islamiche con la loro sharia che l'anarchia dei capoclan che produceva decine di morti al giorno. :fagiano:

majin mixxi
28-06-2006, 21:23
se non fosse per il nord, il sud sarebbe nelle stesse condizioni della somalia :D


posso anche capire il senso della frase,quello che mi sfugge completamente è cosa cazzo ci trovi da ridere?
























ah già dimenticavo :D

StefanoAnalisi
28-06-2006, 21:24
posso anche capire il senso della frase,quello che mi sfugge completamente è cosa cazzo ci trovi da ridere?
























ah già dimenticavo :D



:D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :mbe:

zerothehero
28-06-2006, 21:27
e per farlo cosa facciamo, colonizziamo? Oppure diamo i soldi ai governi?

Bè si possono tentare alcune strade..

aD es.

1) Fare accordi sui prodotti di base in modo da stabilizzare e rendere equo il prezzo su alcune produzioni (caffè, canna da zucchero, cacao etc..)
2) Sistema delle preferenze (agevolazioni tariffarie su alcuni prodotti, limitando le leggi antidumping)
3) Ridurre gli aiuti all'agricoltura europea (che distorcono il mercato), favorendo le produzioni locali dei paesi del terzo mondo (ma poi il sud i produttori di cereali e la zootecnia andrebbe in ginocchio, quindi bisognerebbe stare attenti).
4) Aumentare il sistema dei microcrediti (a fondo perduto o con un bassissimo tasso di interesse) verso alcune comunità di villaggio o unità familiari.
5) Vincolare la cancellazione del debito a riforme economiche ed istituzionali strutturali (multipartitismo, competizione democratica, rispetto delle convenzioni internazionali e dei diritti umani etc..)
6) Finanziamento in modo mirato di alcuni centri di formazione-lavoro (per importare manodopera qualificata..un esempio in tal senso lo stanno facendo proprio gli italiani in Egitto).
7) Favorire delle zone di libero commercio e di cooperazione (sull modello dell'eft..adesso c'è l'unione africana ma ha poco potere)..laddove vi sono zone di contratto scambio e di reciproco interesse, difficilmente scoppiano guerre.
8) Costituzione di una sorta di "nato" africana. (forza di intervento rapido...anche se c'è gia una cosa del genere, è poco efficace.. :D )

Solertes
28-06-2006, 21:31
studia la storia e ti accorgerai che il sud e' stato rovinato dal nord perche' prima dell'unificazione dell'italia il regno delle due sicilie era ricco... poi ci furono le tasse sulle capre, la nascita delle industrie prettamente al nord... Ah ti ricordo che la somalia, che potremmo dire come capitale Napoli e' la terza citta' d'italia...

Non è vero, il sud non è mai stato ricco, è stato "conquistato" per fare da bacino all'economia del nord...infatti molto spesso i soldi mandati a sud son tornati al nord sotto forma di acquisto di beni.........è difficile, molto difficile modificare lo stato economico del sud ance per la fuga di capitale umano....c'è stata la "selezione naturale" al contrario, le persone volenterose e qualificate son scappate...e son rimaste le persone che in quel sistema han saputo sopravvivere, approvando di fatto il sistema....è la stessa cosa che è successa nella mia Regione :(

StefanoAnalisi
28-06-2006, 21:51
Non è vero, il sud non è mai stato ricco, è stato "conquistato" per fare da bacino all'economia del nord...infatti molto spesso i soldi mandati a sud son tornati al nord sotto forma di acquisto di beni.........è difficile, molto difficile modificare lo stato economico del sud ance per la fuga di capitale umano....c'è stata la "selezione naturale" al contrario, le persone volenterose e qualificate son scappate...e son rimaste le persone che in quel sistema han saputo sopravvivere, approvando di fatto il sistema....è la stessa cosa che è successa nella mia Regione :(

eliminare i trafficanti di armi e le compagnie petrolifere che hanno eserciti personali che comandano in tutta l'africa, ed eliminare il signoraggio e i vari rockfeller e goldman sachs che influenzano i nostri governi magari sarebbe un buon inizio! :)
ma noi continuiamo a fare gli ipocriti! e a spedire i nostri sms che non serviranno a nulla! :rolleyes:

pavel86
28-06-2006, 22:44
meglio loro che noi :O
Bene, tutti hanno insultato e contestato questo post, hanno fatto incetta di buoni propositi (che dò per scontato s'avvereranno).

Ma torniamo all'origine: PERCHE' loro sono in quelle condizioni e noi no?
Certo, non ho nè il tempo nè tantomeno i mezzi per ricostruire le storie d'ogni paese terzomondista, figuriamoci delle etnie e degli individui, quindi andiamo per concetti generali.

Loro hanno vissuto come hanno vissuto per secoli, poi, un bel giorno, qualche esploratore intrepido, ben finanziato da qualche reale tasca, decise di penetrare nei loro paesi. Le Americhe, l'Oriente, l'Oceania e l'Africa divennero, nel breve volgere di qualche secolo, terra di conquista per i padroni del mondo (dal vecchio mondo). I nuovi padroni si rivelarono per quel che erano: con l'arroganza datagli dalla religione e dalla loro presunzione di superiorità, sterminarono e sottomisero, in modo via via perfezionato, i luoghi che avevavno conquistato.

Le colonie diventarono poi, per via di questo processo, da semplici miniere di risorse a nuovi mercati, dove le potenze poterono distribuire con diritto d'esclusiva i loro prodotti: era nato l'imperialismo.

Poi, per via di diversi e concomitanti motivi, gli stati europei dovettero abbandonare le terre oltremare. E quando lo fecero, fecero in modo di fare terra bruciata (forse inconsciamente). Infatti, i territori e gli stati coloniali esistevano solo sul mappamondo delle corti, e non tenevano conto dei reali confini etnici. Risultato: scoppiarono diverse guerredovute alla decolonizzazione, il che, aggiunto al fatto che per i motivi citati, gli stati colonizzati di fatto non possiedevano un'economia "completa", venuto meno il supporto dalla madrepatria piombarono in un disastro

Al giorno d'oggi, al mondo produciamo cibo per 12mld di persone. 15mln muoiono all'anno per la fame. Il cibo in eccesso, ovvero quello che non riesce ad essere venduto a prezzo di mercato (se venisse venduto tutto, cadremmo in una crisi deflattiva terribile) viene semplicemente DISTRUTTO.

In conclusione: noi siamo stati la causa storica della loro situazione, NOI li affamiamo, NOI abbiamo creato l'oraganismo perfetto che gli sta stritolando, il mercato. Tanto di cappello a chi fa volontariato e versa offerte, ma sarebbe ora di capire che la questione non è occasionale, cioè non è come una guerra, dove si va, si bendano i feriti e si riparte, ma come intervenire in un posto dove, qualsiasi cosa si faccia, il giorno dopo viene spazzata! E questo per alimentare il mostro che NOI abbiamo creato e che ci ostiniamo a non voler distruggere.

Quindi, piuttosto che l'ipocrisia di chi dice "gli porteremo il nostro benessere", magari ben sapendo che questo non è possibile, ben venga chi, con orrendo cinismo ma grande sincerità, afferma "meglio loro che me"

In fondo, lo facciamo inconsciamente tutti....

zerothehero
28-06-2006, 23:23
In conclusione: noi siamo stati la causa storica della loro situazione, NOI li affamiamo, NOI abbiamo creato l'oraganismo perfetto che gli sta stritolando, il mercato. Tanto di cappello a chi fa volontariato e versa offerte, ma sarebbe ora di capire che la questione non è occasionale, cioè non è come una guerra, dove si va, si bendano i feriti e si riparte, ma come intervenire in un posto dove, qualsiasi cosa si faccia, il giorno dopo viene spazzata! E questo per alimentare il mostro che NOI abbiamo creato e che ci ostiniamo a non voler distruggere.



Eh certo..le carestie in africa le abbiamo portate noi e il capitalismo.
I conflitti tribali e tra le etnie in Africa ci sono sempre stati..basti pensare ai Bantù che hanno fatto una sistematica pulizia etnica contro i Boscimani..le carestie in africa ci sono sempre state, anche prima dell'arrivo del cattivo occidente.
Mi si deve spiegare perchè la Cina, che pure ha tutti i motivi per lamentarsi contro "l'occidente" e il giappone (guerra dell'oppio, rivolta dei boxer, spartizione del paese in zone di influenza, occupazione militare giappone, appoggio dello stato fantaccio dei manchù) sta crescendo al ritmo del 9% annuo, idem l'India, con il vantaggio di essere pure una democrazia matura...mentre molti stati africani (sierra leone, sudan, somalia, congo, ad es.) sembrano condannati all'immobilismo.
Insomma è colpa dell'occidente la situazione in Somalia o dei miliziani armati da Kartoom?
E' colpa dell'occidente se in Congo c'è una situazione di completa destabilizzazione?
Se il mercato fosse applicato con un minimo di regole e se in quei paesi vi fosse una classe politica responsabile non si sarebbe in quella condizione..il mercato e gli investimenti sarebbero una benedizione per molti paesi.
L'occidente avrà le sue colpe..ma per favore..io guarderei anche alle loro travi e ai loro errori...prima di tutto il tribalismo e l'assenza totale del concetto di "stato".

Doraneko
29-06-2006, 07:46
Eh certo..le carestie in africa le abbiamo portate noi e il capitalismo.
I conflitti tribali e tra le etnie in Africa ci sono sempre stati..basti pensare ai Bantù che hanno fatto una sistematica pulizia etnica contro i Boscimani..le carestie in africa ci sono sempre state, anche prima dell'arrivo del cattivo occidente.
Mi si deve spiegare perchè la Cina, che pure ha tutti i motivi per lamentarsi contro "l'occidente" e il giappone (guerra dell'oppio, rivolta dei boxer, spartizione del paese in zone di influenza, occupazione militare giappone, appoggio dello stato fantaccio dei manchù) sta crescendo al ritmo del 9% annuo, idem l'India, con il vantaggio di essere pure una democrazia matura...mentre molti stati africani (sierra leone, sudan, somalia, congo, ad es.) sembrano condannati all'immobilismo.
Insomma è colpa dell'occidente la situazione in Somalia o dei miliziani armati da Kartoom?
E' colpa dell'occidente se in Congo c'è una situazione di completa destabilizzazione?
Se il mercato fosse applicato con un minimo di regole e se in quei paesi vi fosse una classe politica responsabile non si sarebbe in quella condizione..il mercato e gli investimenti sarebbero una benedizione per molti paesi.
L'occidente avrà le sue colpe..ma per favore..io guarderei anche alle loro travi e ai loro errori...prima di tutto il tribalismo e l'assenza totale del concetto di "stato".

Si,la mancanza di una "forza statale" è una cosa grave,questo non solo perchè non c'è una gestione/organizzazione/tutela del territorio ma anche perchè questo comporta che non vi sia un controllo delle risorse e gli stati sviluppati possono fare quello che vogliono.
Ci sono stati africani che sono i più grandi possessori al mondo di miniere per un certo tipo di risorse,ad esempio i diamanti,altre pietre preziose,uranio,ecc.., addirittura ho sentito da qualche parte che c'è un minerale che praticamente si trova solo in un certo stato africano,nel resto del mondo non se ne trova quasi traccia,non ricordo cosa sia però.
Comunque il punto è:come mai ci sono tutte ste risorse ma sono così poveri?
Perchè queste risorse non sono loro a sfruttarle,bensì siamo noi a farlo.

Un'altra cosa interessante sulla quale da decenni i geografi si prendono a mazzate ( :D ) è questa:il territorio influenza il grado di sviluppo delle popolazioni che lo abitano?Verrebbe da pensare di si...
Noi abbiamo in abbondanza terra fertile,acqua,condizioni climatiche favorevoli,ecc...
Che abbia tempo di correre dietro alla scienza che invece deve trascorrere le proprie giornate cercando l'acqua?

joesun
29-06-2006, 07:53
Eh certo..le carestie in africa le abbiamo portate noi e il capitalismo.
I conflitti tribali e tra le etnie in Africa ci sono sempre stati..basti pensare ai Bantù che hanno fatto una sistematica pulizia etnica contro i Boscimani..le carestie in africa ci sono sempre state, anche prima dell'arrivo del cattivo occidente.
Mi si deve spiegare perchè la Cina, che pure ha tutti i motivi per lamentarsi contro "l'occidente" e il giappone (guerra dell'oppio, rivolta dei boxer, spartizione del paese in zone di influenza, occupazione militare giappone, appoggio dello stato fantaccio dei manchù) sta crescendo al ritmo del 9% annuo, idem l'India, con il vantaggio di essere pure una democrazia matura...mentre molti stati africani (sierra leone, sudan, somalia, congo, ad es.) sembrano condannati all'immobilismo.
Insomma è colpa dell'occidente la situazione in Somalia o dei miliziani armati da Kartoom?
E' colpa dell'occidente se in Congo c'è una situazione di completa destabilizzazione?
Se il mercato fosse applicato con un minimo di regole e se in quei paesi vi fosse una classe politica responsabile non si sarebbe in quella condizione..il mercato e gli investimenti sarebbero una benedizione per molti paesi.
L'occidente avrà le sue colpe..ma per favore..io guarderei anche alle loro travi e ai loro errori...prima di tutto il tribalismo e l'assenza totale del concetto di "stato".

le classi politiche in africa le decide l'occidente (usa su tutti) in base alla necessità di dover o meno produrre armi ergo di generare conflitti.
le loro materie prime loro non hanno la possibilità nè di estrarle nè di utilizzarle.

qua in europa il concetto di stato ha avuto modo di insinuarsi nelle popolazioni nel corso della storia, per sfociare poi nel sistema democratico che nel nostro continente è ubiquitariamente diffuso (anche se inizio a dubitare dell'italia). avrei voluto vedere dove saremmo arrivati se non avessimo avuto la possibilità di gestire sia le nostre che le loro risorse.

l'unica cosa per liberarli dalla povertà e dalla fame sarebbe dargli gli strumenti e soprattutto la possibilità di sfruttare i loro territori.
ma allo stato attuale, con le attuali egemonie, non vedo molte speranze. :rolleyes:

pavel86
29-06-2006, 11:33
Eh certo..le carestie in africa le abbiamo portate noi e il capitalismo.
I conflitti tribali e tra le etnie in Africa ci sono sempre stati..basti pensare ai Bantù che hanno fatto una sistematica pulizia etnica contro i Boscimani..le carestie in africa ci sono sempre state, anche prima dell'arrivo del cattivo occidente.
Mi si deve spiegare perchè la Cina, che pure ha tutti i motivi per lamentarsi contro "l'occidente" e il giappone (guerra dell'oppio, rivolta dei boxer, spartizione del paese in zone di influenza, occupazione militare giappone, appoggio dello stato fantaccio dei manchù) sta crescendo al ritmo del 9% annuo, idem l'India, con il vantaggio di essere pure una democrazia matura...mentre molti stati africani (sierra leone, sudan, somalia, congo, ad es.) sembrano condannati all'immobilismo.
Insomma è colpa dell'occidente la situazione in Somalia o dei miliziani armati da Kartoom?
E' colpa dell'occidente se in Congo c'è una situazione di completa destabilizzazione?
Se il mercato fosse applicato con un minimo di regole e se in quei paesi vi fosse una classe politica responsabile non si sarebbe in quella condizione..il mercato e gli investimenti sarebbero una benedizione per molti paesi.
L'occidente avrà le sue colpe..ma per favore..io guarderei anche alle loro travi e ai loro errori...prima di tutto il tribalismo e l'assenza totale del concetto di "stato".
Ti hanno già risposto per me, non voglio infierire....

cmq, io ho sostenuto anche che il nostro "dominio" è attuale, non si è mai veramente interrotto.

Inoltre, mi parli della Cina e dell'India, nazioni che hanno alle spalle una secolare storia, se non di stati unitari, di società organizzate.

E poi: ma dobbiamo proprio imporre il nostro sistema a tutti?Se davvero lo facessimo, come ho già spiegato, oltrechè peccare d'arroganza, segneremo la fine del nostro mondo

zerothehero
29-06-2006, 21:30
Si,la mancanza di una "forza statale" è una cosa grave,questo non solo perchè non c'è una gestione/organizzazione/tutela del territorio ma anche perchè questo comporta che non vi sia un controllo delle risorse e gli stati sviluppati possono fare quello che vogliono.
Ci sono stati africani che sono i più grandi possessori al mondo di miniere per un certo tipo di risorse,ad esempio i diamanti,altre pietre preziose,uranio,ecc.., addirittura ho sentito da qualche parte che c'è un minerale che praticamente si trova solo in un certo stato africano,nel resto del mondo non se ne trova quasi traccia,non ricordo cosa sia però.

Si mi ricordo.. :D un metallo per delle batterie o giù di lì..


Comunque il punto è:come mai ci sono tutte ste risorse ma sono così poveri?
Perchè queste risorse non sono loro a sfruttarle,bensì siamo noi a farlo.

Domanda facile, facile..perchè non sono le ricchezze minerarie a produrre benessere nelle società post-industriali e neanche la produzione di beni è un fattore di per sè di benessere, perchè non siamo più nella prima/seconda rivoluzione industriale.
L'Italia è un potenza industriale nonostante abbia un sottosuolo decisamente avaro in termini di materie prime...idem il Giappone, la Francia e via dicendo.
Quindi di per sè, avere nel proprio sottosuolo rame e altri minerali preziosi (in Africa c'è la cosidette "copper belt" :fagiano: ) non è garanzia di ricchezza e benessere..c'è da dire cmq che le ricchezze del sottosuolo sono risorse inalienabili e di proprietà degli stati..rientrano nella sovranità piena e completa degli stati (fino alla piattaforma continentale e/o fino a 200miglia marine dalla costa).


Un'altra cosa interessante sulla quale da decenni i geografi si prendono a mazzate ( :D ) è questa:il territorio influenza il grado di sviluppo delle popolazioni che lo abitano?Verrebbe da pensare di si...
Noi abbiamo in abbondanza terra fertile,acqua,condizioni climatiche favorevoli,ecc...
Che abbia tempo di correre dietro alla scienza che invece deve trascorrere le proprie giornate cercando l'acqua?

I fattori "naturali" avevano un forte impatto prima delle rivoluzioni industriali..adesso non più..i coloni americani sono riusciti a sfruttare le praterie, masse di terreni ricchi solo di erba e sterpaglie.
L'Italia se dipendesse esclusivamente dai fattori naturali non potrebbe mai sostenere 57milioni di abitanti e infatti importiamo cereali e prodotti alimentari dall'estero, perchè nella bilancia "agricola" siamo in deficit.
L'acqua è un problema, certo..ma sotto i deserti acqua c'è n'è e pure tanta..la cosidetta "acqua fossile".

zerothehero
29-06-2006, 21:39
Ti hanno già risposto per me, non voglio infierire....


Ma infierisci pure..non vedo risposte.. :fagiano: o repliche che hanno scardinato le mie idee...vedo riproporre i soliti clichè dell'occidente e del capitalismo che hanno portato le carestie in Africa..o facili soluzioni assistenziali (diamo loro le derrate alimentari) che secondo alcuni migliorerebbero la situazione, mentre per me la peggiorerebbero e di molto.
Tu descrivi le società africane nel periodo pre-coloniale come dei paradisi idilliaci..quando in realtà le carestie non le abbiamo portate noi "occidentali", la "tratta degli schiavi" era già ampiamente praticata tra le tribù africane e dai mercanti arabi (che si limitavano spesso a prendere i prigionieri delle tribù sconfitte)e le pratiche di genocidio erano già ampiemente praticate dai popoli autoctoni (Boshimani vs Bantu).



cmq, io ho sostenuto anche che il nostro "dominio" è attuale, non si è mai veramente interrotto.
Inoltre, mi parli della Cina e dell'India, nazioni che hanno alle spalle una secolare storia, se non di stati unitari, di società organizzate.


Appunto..il problema attuale dell'africa subsariana è l'assenza, in molti stati, di un monopolio della forza legittima da parte degli stati.
In assenza di uno stato "forte" è facile che vi siano scontri tribali o interetnici.


E poi: ma dobbiamo proprio imporre il nostro sistema a tutti?Se davvero lo facessimo, come ho già spiegato, oltrechè peccare d'arroganza, segneremo la fine del nostro mondo

La soluzione quale sarebbe?
Il comunismo? L'autarchia? l'economia di sussistenza?..dimmi tu.. :D
io ho proposto (con dei punti elencati) alcune misure.. :)

midian
29-06-2006, 21:40
meglio loro che noi :O
meglio te che altri...questi soldi ci rovinano, tutti :rolleyes:

zerothehero
29-06-2006, 21:45
le classi politiche in africa le decide l'occidente (usa su tutti) in base alla necessità di dover o meno produrre armi ergo di generare conflitti.
le loro materie prime loro non hanno la possibilità nè di estrarle nè di utilizzarle.

Perchè ci vuole la tecnologia e gli investimenti necessari.
Cmq..in Sudan è stato l'occidente a mettere quella classe politica al potere?
In Somalia? , In Sierra Leone?...


qua in europa il concetto di stato ha avuto modo di insinuarsi nelle popolazioni nel corso della storia, per sfociare poi nel sistema democratico che nel nostro continente è ubiquitariamente diffuso (anche se inizio a dubitare dell'italia). avrei voluto vedere dove saremmo arrivati se non avessimo avuto la possibilità di gestire sia le nostre che le loro risorse.

Lo stato è una fictio, una finzione storica e contigente.se loro hanno qualcosa di migliore da proporre facciano pure, ci mancasse.


l'unica cosa per liberarli dalla povertà e dalla fame sarebbe dargli gli strumenti e soprattutto la possibilità di sfruttare i loro territori.
ma allo stato attuale, con le attuali egemonie, non vedo molte speranze. :rolleyes:

Il problema è anche delle loro classi politiche..hanno l'Unione Africana e le forze "ecomog"..perchè non le fanno intervenire per stoppare i conflitti?
E' troppo facile addossare tutte le colpe all'occidente o agli usa..troppo facile.
L'Asia e l'Africa sono state entrambe colonizzate..ma la prima si muove, la seconda boccheggia (generalizzando, ovviamente).

joesun
30-06-2006, 08:21
Non è così semplice Gemma, dovrebbe cambiare la stessa ragione sociale costituente l'accordo che ha generato l'attuale sistema ed inoltre sarebbe indispensabile un contenimento dell'espansione demografica perchè non è ammissibile che l'umanità si espanda ancora saccheggiando e dissipando le risorse planetarie in nome di un sistema che quasi certamente non potremo più permetterci entro pochi decenni. Il pianeta è in grado di sostentare degnamente un numero inferiore di persone a quelle oggi esistenti in quanto offre risorse limitate, il destino dell'isola di pasqua ti dovrebbe chiarire cosa accadrà se non cambieremo registro, il numero attuale richiederebbe sacrifici e rinunce proprio da parte delle comunità più avanzate onde permettere la sopravvivenza di tutti. Questo sarebbe fattibile ma purtroppo collide con l'egoismo individuale, infatti molti si commuovono ma poi dimenticano godendo dell'abbondanza di cui dispongono. Per questo motivo la civiltà occidentale è destinata al crollo, come crollò l'impero romano sotto la spinta dei barbari, a causa della pressione che i paesi poveri eserciteranno in modo sempre più accentuato e saranno molto più motivatio di noi perchè in lotta per sopravvivere. Il gioco delle alternanze continuerà fino al giorno in cui l'uomo abbia imparato ad autogestiirsi oppure si sia, molto più probabile, estinto.

quando usciamo dall'italia sei a dir poco prezioso. ;)
d'accordissimo su tutto. :mano:

Gemma
30-06-2006, 08:28
Non è così semplice Gemma, dovrebbe cambiare la stessa ragione sociale costituente l'accordo che ha generato l'attuale sistema ed inoltre sarebbe indispensabile un contenimento dell'espansione demografica perchè non è ammissibile che l'umanità si espanda ancora saccheggiando e dissipando le risorse planetarie in nome di un sistema che quasi certamente non potremo più permetterci entro pochi decenni. Il pianeta è in grado di sostentare degnamente un numero inferiore di persone a quelle oggi esistenti in quanto offre risorse limitate, il destino dell'isola di pasqua ti dovrebbe chiarire cosa accadrà se non cambieremo registro, il numero attuale richiederebbe sacrifici e rinunce proprio da parte delle comunità più avanzate onde permettere la sopravvivenza di tutti. Questo sarebbe fattibile ma purtroppo collide con l'egoismo individuale, infatti molti si commuovono ma poi dimenticano godendo dell'abbondanza di cui dispongono. Per questo motivo la civiltà occidentale è destinata al crollo, come crollò l'impero romano sotto la spinta dei barbari, a causa della pressione che i paesi poveri eserciteranno in modo sempre più accentuato e saranno molto più motivatio di noi perchè in lotta per sopravvivere. Il gioco delle alternanze continuerà fino al giorno in cui l'uomo abbia imparato ad autogestiirsi oppure si sia, molto più probabile, estinto.
sono (tristemente) d'accordo su questa visione... :(
temo che l'uomo non imparerà mai ad auto contenersi.

joesun
30-06-2006, 09:14
Mah. non saprei e fino a che non saremo una specie estinta la speranza che nella nostra zucca entri un poco di sale non è da trascurare per quanto essa possa apparire improbabile. Non mi nascondo le difficoltà e neppure l'esistenza di altissime probabilità che finisca malissimo umana ma alla fin fine spero sempre in un "salto" improvviso di qualità di cui la nostra specie ha dimostrato la capacità in un lontano passato, quando venne spinta sull'orlo dell'estinzione da condizioni ambientali proibitive e reagì gettando le basi dell'attuale sistema sociale di mutua assistenza ma che stà degenerando in parassitismo per cause che tante volte ho esposto. Forse quello che occorre è una salutare legnata che ci dia la sveglia e quando metto all'indice l'ambiente troppo protettivo e garantito nel quale viviamo penso proprio a questi scenari.

e c'è anche speranza. comunque ripeto, concordo perfettamente con il proteus pensiero su questioni planetarie.
è col pensiero razionale che si arriva alle soluzioni. ragionamenti semplici per risolvere problemi apparentemente insormontabili. se qualcuno un giorno se l'accollerà, si potranno risolvere molti problemi. altrimenti mi sa che ci dovremo accollare noi la mitica legnata che cambia completamente le carte in tavola..e si riparte da zero (sperando soltanto che il territorio non sia disseminato totalmente da scorie nucleari).

radiovoice
30-06-2006, 09:17
meglio loro che noi :O

solo l'ignoranza può partorire certe frasi.

Hero
30-06-2006, 10:27
ok, forse è stato cinico, ma credo che il suo messaggio, a mio avviso volutamente provocatorio, fosse da intendere come: che differenza c'è tra uno che risponde "meglio loro che a noi" e uno che risponde "poverini, mi viene da piangere, è una vergogna!" e poi la sera stessa se ne esce a bersi un mohito da 7 euro in un locale? Se uno ha la volontà di fare concretamente qualcosa può farla, se uno preferisce piangere davanti a queste immagini per sentirsi a posto con la coscienza e poi continuare ad alimentare il sistema che determina che simili immagini si presentino nuovamente, allora può anche evitarsi le lacrime perchè lacrime ed indignazione, se lasciate fini a se stesse, non sfameranno quei bambini.

una volta mi riempivo la bocca di idee e ideali, poi ho capito che nella vita se alle idee non seguono i fatti, le idee è come se non fossero mai state partorite, e ho capito di non essere poi sotto questo aspetto la gran persona che credevo. Se si maturano idee differenti ma poi nei fatti ci si comporta in maniera uguale, allora forse non è bello sentirselo dire ma non c'è molta differenza tra stefano e un altra persona. Con questo non me la sto prendendo con nessuno in particolare nel forum, anche perchè non ho idea di come ciascuno qui dentro viva questa situazione, è ovviamente solo un discorso generale.

quoto

StefanoAnalisi
30-06-2006, 10:32
solo l'ignoranza può partorire certe frasi.

capisco il momento catartico, ma per un momento l'ipocrisia la potete anche mettere da parte ed accendere il cervello, per una volta tanto :mbe:

mikeshare78
30-06-2006, 10:48
se non fosse per il nord, il sud sarebbe nelle stesse condizioni della somalia :D

Spero sia un'altra provocazione...
Volete sapere perchè mezzo mondo è affamato? iniziatevi a domandare quando è inziata la loro fame...
Tutto parte dalla rivoluzione industriale, poi razionalizzata dall'Illuminismo nelle sue due varianti, liberale e marxista.E' la combinazione di un duplice ribaltamento in cui l'uomo viene subordinato ad esigenze, economiche e tecnologiche, che in qualche modo lo trascendono. Quante volte abbiamo sentito dire da politici, sindacalisti, economisti: "Bisogna stimolare i consumi per aumentare la produzione". Se la guardiamo bene, questa frase è assolutamente paranoica! Noi non produciamo più per consumare, ma consumiamo per produrre! Il meccanismo non è al nostro servizio, ma noi al suo: siamo i tubi digerenti, i lavandini, i water attraverso i quali deve passare il più velocemente possibile ciò che altrettanto rapidamente produciamo. Siamo il terminale uomo. Anzi, non siamo più nemmeno uomini, ma consumatori. E nemmeno consumatori coscienti e volontari, ma ranocchi che opportunamente stimolate, devono saltare anche quando vogliono stare ferme, per non inceppare l'onnipotente meccanismo che ci sovrasta. E questa non è una degenerazione del nostro modello economico, è la sua inteimma essenza!.
Già qualcuno se ne era accorto...ricordate Adam Smith cosa scriveva ne "la ricchezza delle nazioni"?
..."il consumo è unico fine e scopo di ogni produzione;e l'interesse del produttore dovrebbe essere considerato solo nella misura in cui esso può essere necessario a promuovere l'interesse del consumatore. Questa massima è così chiaramente evidente di per se stessa che sarebbe assurdo cercare di spiegarla. MA nel sistema mercantile l'interesse del consumatore è quasi costantemente sacrificato a quello del produttore; e tale sistema sembra non cosiderare la produzione e non il consumo come il fine e lo scopo definitivo di ogni attività e di ogni commercio".
E questo paradosso va (ed è destinato ad andare) anche oltre...
La tendenza infatti sembra quasi essere che non si consumi nemmeno più per produrre, ma si produca senza consumare (vedi ad esempio i limiti alla circolazione-targhe alterne e simili- dove non possiamo usare la machcina nei giorni festivi quando potremmo usarla per noi e invece dobbiamo usarla nei giorni lavorativi in cui è indispensabile al lavoro emquindi ad alimentare il meccanismo produttivo).
Dopo l'11 settembre si è inaugurata questa nuova era..quella del terrorismo globale, logica conseguenza della pretesa dell'occidente di ridurre tutto a sè l'intero mondo esistente.
Nella nostra inesausta ricerca del bene, anzi del meglio, abbiamo creato un meccanismo perfetto e infallibile...il meccanismo dell'infelicità. E lo stiamo esportando DOVUNQUE. Perchè il modello occidentale è l'unico e deve essere l'unico modello mondiale. Inglobando, ghettizando, GLOBALIZZANDO, andiamo verso un falso scontro di civilità, falso perche in realtà ne restera una sola: la nostra.
Le critiche vanno mosse al nostro modello economico, che è un modello che non porta benessere generalizzato e oltretutto è un modello che non è in grado di reggersi da solo, dobbiamo essere noi a mantenerlo, in maniera peraltro contorta, cioè consumare per produrre, mandando avanti la baracca.
E muovo delle critiche a quello che Massimo Fini ha definito “il vizio oscuro dell’occidente”: un movimento di globalizzazione e di mondializzazione la cui tendenza di fondo è quella di arrivare a un unico governo mondiale, ad un unico Stato mondiale, a un'unica polizia mondiale e a un unico tipo di individuo: il Gran Consumatore. Questo stato unico mondiale per ora non si è ancora realizzato in modo compiuto, giuridicamente precisato né tanto meno democratico (questa è l’utopia dell’onu, che proprio dall’11 settembre ha ricevuto il colpo di grazia) ma si è venuto formando di fatto, sia pur in maniera ancora parziale. C’è una potenza che ha l’egemonia assoluta (gli USA), una superpolizia costituita dalle forze armate americane, e quando occorre, dalla NATO, un tribunale (che non è un tribunale internazionale permanete come quello dell’ONU), che si costituisce di volta in volta come tribunale speciale in modo che i vincitori siano legittimati a processare e condannare i vinti. E c’è un modello economico pervasivo, che è quello occidentale, cui oltre agli USA partecipano Europa, Giappone, Cina e ogni paese industrializzato.
E’ un sistema che in buona fede si definisce democratico e liberale, ma in realtà è fondamentalista e totalitario. Poiché non concepisce ma soprattutto non tollera “l’altro da sé”. E in un modo o nell’altro, una volta per ragioni economiche, una volta per ragioni etiche o umanitarie deve omologare tutto a sé, in quanto si considera, per dirla con il Candido di Voltaire, il “migliore dei mondi possibili”. E se il nostro modello è il migliore, perché non esportarlo e imporlo anche ad altri? Capovolgendo ciò che nel Faust Godete fa dire a Mefistofele: io sono lo spirito che vuole eternamente il bene, ma che opera eternamente il male.
E la “tabe totalitaria” dell’occidente, questo vizio oscuro e inconfessato parte da lontano, e difatti segna gran parte della storia. E’ paradossale come il pensiero greco, che sta alle radici della nostra civiltà, sia in realtà l’unico che abbia riconosciuto il diritto all’esistenza e la dignità dell’”altro da sé”. La “tabe” parte dall’evangelizzazione, cioè dall’urgenza di raccontare al prossimo non solo la “buona novella”, ma anche di convertirlo ad essa: l’ambizione della reductio ad unum, l’omologazione a sé, che passerà dall’eurocentrismo al colonialismo, che si basa sulla distinzione tra culture superiori e inferiori e il dovere delle prime di portare la civiltà alle seconde, proseguendo per l’Illuminismo, con l’assolutizzazione della dea ragione e la concezione (già global) di uomo come cittadino del mondo, per l’internazionalismo maxista, e che trova infine la sua più compiuta realizzazione nel modello di sviluppo economico e industriale attualmente egemone, di cui gli stati uniti sono la punta di lancia. Non c’è riuscito il cristianesimo, ma ci sono riuscite le ruspe.
Tornando all’economia…l’industrialismo cosa fa? Prima dilata a dismisura l’offerta di beni esistenti, producendo su scala e a minor prezzo ciò che orima era fatto artigianalmente. Poi, col progredire della scienza tecnologicamente applicata, produce beni nuovi e stimola e inventa bisogni che uno prima manco sapeva di avere e che non conoscendo, manco ne sentiva il bisogno. L’industrialismo, a differenza del capitalismo commerciale, non si limita a trasferire beni, li crea. E visto che li ha creati, a qualcuno dovrà pur smerciarli..e quindi deve conquistare nuovi mercati, sia verticalmente (con nuovi prodotti), sia orizzontalmente, allargandosi geograficamente dal punto in cui è partito. Questo processo di globalizzazione economica iniziò a fine 700 quando francia e Inghilterra avevano oramai un mercato comune, segna una tappa importante nel 1971, quando Nixon decise il definitivo sganciamento del dollaro dall’oro, e può dirsi ora concluso con il croll dell’ex Urss e dell’apertura della Cina al libero mercato. Anche i paesi del terzo mondo, sono inseriti in questa logica…non a caso sono chiamati paesi in via di sviluppo, inseriti di diritto in questa logica di mercato globale. Ma con conseguenze per loro ben più devastanti di quelle del colonialismo clasicco. Il colonialismo economico non conquista territori, conquista mercati. E per quanto il mondo industrializzato continui a produrre nuove e mervagliose inutilità, i suoi sono sostanzialmente saturi…quindi omologhiamo alla nostra way of life gli abitanti del terzo mondo.Gli abitanti del terzo mondo diventano (spesso), dei morti di fame perché le loro esportazioni non riescono a compensare il deficit alimentare che si è creato con l’abbandono delle economie di sussistenza di cui avevano vissuto. Senza contare una pesantissima perdita di identità. L’Africa per esempio, stava molto meglio quand0 si aiutava da sola. Agli inizi del 900 era alimentarmene autosufficiente. Lo era ancora nel 1961(98%), andando via via scendendo al 78% del 1978. oRa le statistiche non servono: basta guardare un tg per capire che lì si crepa + di povertà, ma di brutale fame, di mancanza di cibo.LA cosa simpatica in tutto ciò è che la produzione di cereali è cresciuta enormemente in questi anni, in maniera + modesta anche in Africa. Peccato che gli africani, come tanta altra gente del terzo mondo muoiono lo stesso. Perché nella nostra economia globale e monetaria, il cibo non va dove ce n’è bisogno, va dove ci sta il pecunio per acquistarlo. E quindi va ai nostri maiali e alle nostre bestie da MacDonald’s. I poveri del terzo mondo devono vendere ai nostri animali ciò che invece potrebbero mangiare loro stessi. All’inizio gli Africani mica volevano saperne di entrare in questo circolo di economia monetaria, e allora ecco che i conquistatori misero una tassa sulle capanne, costringendoli così ad entrare in questo nostro gioco. Viene da ridere chi sostiene che in Africa muoiono di fame perché sono troppi, visto e considerato che il mondo industrializzato consuma i 4/5 delle risorse globali. Allora saranno forse i trasporti sgangherati del continente nero la causa del mancato arrivo di cibo? Phil Bradley in “produzione e distribuzione” dice: a quanto pare le materie prime riescono a trovare sempre il modo di arrivare al mare e i manufatti di raggiungere le zone + isolate. Pile elettriche, fiammiferi e coca-cola si trovano anche nei + miserabili negozi dell’interno: con che coraggio si sostiene che il cibo non può arrivarci?”.
Se poi vogliamo parlare di felicità, misurandola magari con i dati sulle statistiche di suicidio scopriamo che nel 1650 i suicidi in Europa erano 2.5 per 100mila abitanti, nel 1850 dopo iol take off industriale erano già il 6.8 e verso la fine del XX secolo il 20, cioè quintuplicati. L’alcolismo di massa inizia con la rivoluzione industriale, e le malattie mentali sono diventate un problema nell’800, tanto che nacque la psicoanalisi. Negli USA, culla e patria di questo modello “superiore”, 566 americani su 1000 fanno uso di psicofarmaci, un abitante su due non ci sta de capoccia.
Come ha dimostrato Karl Polanyi si passa da un epoca in cui le leggi economiche sono subordinate alle esigenze e agli scopi della comunità ad un epoca in cui le leggi cieche dell’economia prendono il sopravvento. SI afferma che le leggi economiche sono come le leggi della natura, il che è ovvio se al centro di un sistema noi mettiamo l’economia, sia come fanno i liberisti, sia come fanno i marxisti. Ma questo vale per qualunque cosa noi mettiamo al centro del sistema: se lo fosse la religione, allora le regole etiche diventeranno altrettanto ineludibili di quelle naturali. Ma per quanto possa sembrare strano, per secoli e per tante culture al centro del sistema non c’era l’economia! Tutto accompagnato da Bush che promette una “battaglia di valori e di idee anche per il futuro del mondo islamico. E di pile e coca-cola aggiungerei io…
Io non mi schiero contro il progresso, mi si potrà dire magari che grazi al progresso oggi molte forme tumorali ad esempio hanno molte più probabilità di successo di cura, ma io ti risponderei che negli ultimi 30 anni l’incidenza dei tumori è cresciuta di più del 30 %.
Insomma….ciò che non condivido è questo modello, e non condivido soprattutto l’implicito bisogno evangelico di diffonderlo laddove ce ne sia bisogno, anche con le cannonate. C’è bisogno di nuove persone che mi comprino il rasoio elettrico? Ecco che lo esporto con la forza da un’altra parte…

radiovoice
30-06-2006, 10:48
capisco il momento catartico, ma per un momento l'ipocrisia la potete anche mettere da parte ed accendere il cervello, per una volta tanto :mbe:

Ti commenti da solo...

prio
30-06-2006, 12:42
capisco il momento catartico, ma per un momento l'ipocrisia la potete anche mettere da parte ed accendere il cervello, per una volta tanto :mbe:

Toni assolutamente non idonei a discutere su questo forum.
Ammonito.

pavel86
30-06-2006, 17:42
Spero sia un'altra provocazione...
Volete sapere perchè mezzo mondo è affamato? iniziatevi a domandare quando è inziata la loro fame...
Tutto parte dalla rivoluzione industriale, poi razionalizzata dall'Illuminismo nelle sue due varianti, liberale e marxista.E' la combinazione di un duplice ribaltamento in cui l'uomo viene subordinato ad esigenze, economiche e tecnologiche, che in qualche modo lo trascendono. Quante volte abbiamo sentito dire da politici, sindacalisti, economisti: "Bisogna stimolare i consumi per aumentare la produzione". Se la guardiamo bene, questa frase è assolutamente paranoica! Noi non produciamo più per consumare, ma consumiamo per produrre! Il meccanismo non è al nostro servizio, ma noi al suo: siamo i tubi digerenti, i lavandini, i water attraverso i quali deve passare il più velocemente possibile ciò che altrettanto rapidamente produciamo. Siamo il terminale uomo. Anzi, non siamo più nemmeno uomini, ma consumatori. E nemmeno consumatori coscienti e volontari, ma ranocchi che opportunamente stimolate, devono saltare anche quando vogliono stare ferme, per non inceppare l'onnipotente meccanismo che ci sovrasta. E questa non è una degenerazione del nostro modello economico, è la sua inteimma essenza!.
Già qualcuno se ne era accorto...ricordate Adam Smith cosa scriveva ne "la ricchezza delle nazioni"?
..."il consumo è unico fine e scopo di ogni produzione;e l'interesse del produttore dovrebbe essere considerato solo nella misura in cui esso può essere necessario a promuovere l'interesse del consumatore. Questa massima è così chiaramente evidente di per se stessa che sarebbe assurdo cercare di spiegarla. MA nel sistema mercantile l'interesse del consumatore è quasi costantemente sacrificato a quello del produttore; e tale sistema sembra non cosiderare la produzione e non il consumo come il fine e lo scopo definitivo di ogni attività e di ogni commercio".
E questo paradosso va (ed è destinato ad andare) anche oltre...
La tendenza infatti sembra quasi essere che non si consumi nemmeno più per produrre, ma si produca senza consumare (vedi ad esempio i limiti alla circolazione-targhe alterne e simili- dove non possiamo usare la machcina nei giorni festivi quando potremmo usarla per noi e invece dobbiamo usarla nei giorni lavorativi in cui è indispensabile al lavoro emquindi ad alimentare il meccanismo produttivo).
Dopo l'11 settembre si è inaugurata questa nuova era..quella del terrorismo globale, logica conseguenza della pretesa dell'occidente di ridurre tutto a sè l'intero mondo esistente.
Nella nostra inesausta ricerca del bene, anzi del meglio, abbiamo creato un meccanismo perfetto e infallibile...il meccanismo dell'infelicità. E lo stiamo esportando DOVUNQUE. Perchè il modello occidentale è l'unico e deve essere l'unico modello mondiale. Inglobando, ghettizando, GLOBALIZZANDO, andiamo verso un falso scontro di civilità, falso perche in realtà ne restera una sola: la nostra.
Le critiche vanno mosse al nostro modello economico, che è un modello che non porta benessere generalizzato e oltretutto è un modello che non è in grado di reggersi da solo, dobbiamo essere noi a mantenerlo, in maniera peraltro contorta, cioè consumare per produrre, mandando avanti la baracca.
E muovo delle critiche a quello che Massimo Fini ha definito “il vizio oscuro dell’occidente”: un movimento di globalizzazione e di mondializzazione la cui tendenza di fondo è quella di arrivare a un unico governo mondiale, ad un unico Stato mondiale, a un'unica polizia mondiale e a un unico tipo di individuo: il Gran Consumatore. Questo stato unico mondiale per ora non si è ancora realizzato in modo compiuto, giuridicamente precisato né tanto meno democratico (questa è l’utopia dell’onu, che proprio dall’11 settembre ha ricevuto il colpo di grazia) ma si è venuto formando di fatto, sia pur in maniera ancora parziale. C’è una potenza che ha l’egemonia assoluta (gli USA), una superpolizia costituita dalle forze armate americane, e quando occorre, dalla NATO, un tribunale (che non è un tribunale internazionale permanete come quello dell’ONU), che si costituisce di volta in volta come tribunale speciale in modo che i vincitori siano legittimati a processare e condannare i vinti. E c’è un modello economico pervasivo, che è quello occidentale, cui oltre agli USA partecipano Europa, Giappone, Cina e ogni paese industrializzato.
E’ un sistema che in buona fede si definisce democratico e liberale, ma in realtà è fondamentalista e totalitario. Poiché non concepisce ma soprattutto non tollera “l’altro da sé”. E in un modo o nell’altro, una volta per ragioni economiche, una volta per ragioni etiche o umanitarie deve omologare tutto a sé, in quanto si considera, per dirla con il Candido di Voltaire, il “migliore dei mondi possibili”. E se il nostro modello è il migliore, perché non esportarlo e imporlo anche ad altri? Capovolgendo ciò che nel Faust Godete fa dire a Mefistofele: io sono lo spirito che vuole eternamente il bene, ma che opera eternamente il male.
E la “tabe totalitaria” dell’occidente, questo vizio oscuro e inconfessato parte da lontano, e difatti segna gran parte della storia. E’ paradossale come il pensiero greco, che sta alle radici della nostra civiltà, sia in realtà l’unico che abbia riconosciuto il diritto all’esistenza e la dignità dell’”altro da sé”. La “tabe” parte dall’evangelizzazione, cioè dall’urgenza di raccontare al prossimo non solo la “buona novella”, ma anche di convertirlo ad essa: l’ambizione della reductio ad unum, l’omologazione a sé, che passerà dall’eurocentrismo al colonialismo, che si basa sulla distinzione tra culture superiori e inferiori e il dovere delle prime di portare la civiltà alle seconde, proseguendo per l’Illuminismo, con l’assolutizzazione della dea ragione e la concezione (già global) di uomo come cittadino del mondo, per l’internazionalismo maxista, e che trova infine la sua più compiuta realizzazione nel modello di sviluppo economico e industriale attualmente egemone, di cui gli stati uniti sono la punta di lancia. Non c’è riuscito il cristianesimo, ma ci sono riuscite le ruspe.
Tornando all’economia…l’industrialismo cosa fa? Prima dilata a dismisura l’offerta di beni esistenti, producendo su scala e a minor prezzo ciò che orima era fatto artigianalmente. Poi, col progredire della scienza tecnologicamente applicata, produce beni nuovi e stimola e inventa bisogni che uno prima manco sapeva di avere e che non conoscendo, manco ne sentiva il bisogno. L’industrialismo, a differenza del capitalismo commerciale, non si limita a trasferire beni, li crea. E visto che li ha creati, a qualcuno dovrà pur smerciarli..e quindi deve conquistare nuovi mercati, sia verticalmente (con nuovi prodotti), sia orizzontalmente, allargandosi geograficamente dal punto in cui è partito. Questo processo di globalizzazione economica iniziò a fine 700 quando francia e Inghilterra avevano oramai un mercato comune, segna una tappa importante nel 1971, quando Nixon decise il definitivo sganciamento del dollaro dall’oro, e può dirsi ora concluso con il croll dell’ex Urss e dell’apertura della Cina al libero mercato. Anche i paesi del terzo mondo, sono inseriti in questa logica…non a caso sono chiamati paesi in via di sviluppo, inseriti di diritto in questa logica di mercato globale. Ma con conseguenze per loro ben più devastanti di quelle del colonialismo clasicco. Il colonialismo economico non conquista territori, conquista mercati. E per quanto il mondo industrializzato continui a produrre nuove e mervagliose inutilità, i suoi sono sostanzialmente saturi…quindi omologhiamo alla nostra way of life gli abitanti del terzo mondo.Gli abitanti del terzo mondo diventano (spesso), dei morti di fame perché le loro esportazioni non riescono a compensare il deficit alimentare che si è creato con l’abbandono delle economie di sussistenza di cui avevano vissuto. Senza contare una pesantissima perdita di identità. L’Africa per esempio, stava molto meglio quand0 si aiutava da sola. Agli inizi del 900 era alimentarmene autosufficiente. Lo era ancora nel 1961(98%), andando via via scendendo al 78% del 1978. oRa le statistiche non servono: basta guardare un tg per capire che lì si crepa + di povertà, ma di brutale fame, di mancanza di cibo.LA cosa simpatica in tutto ciò è che la produzione di cereali è cresciuta enormemente in questi anni, in maniera + modesta anche in Africa. Peccato che gli africani, come tanta altra gente del terzo mondo muoiono lo stesso. Perché nella nostra economia globale e monetaria, il cibo non va dove ce n’è bisogno, va dove ci sta il pecunio per acquistarlo. E quindi va ai nostri maiali e alle nostre bestie da MacDonald’s. I poveri del terzo mondo devono vendere ai nostri animali ciò che invece potrebbero mangiare loro stessi. All’inizio gli Africani mica volevano saperne di entrare in questo circolo di economia monetaria, e allora ecco che i conquistatori misero una tassa sulle capanne, costringendoli così ad entrare in questo nostro gioco. Viene da ridere chi sostiene che in Africa muoiono di fame perché sono troppi, visto e considerato che il mondo industrializzato consuma i 4/5 delle risorse globali. Allora saranno forse i trasporti sgangherati del continente nero la causa del mancato arrivo di cibo? Phil Bradley in “produzione e distribuzione” dice: a quanto pare le materie prime riescono a trovare sempre il modo di arrivare al mare e i manufatti di raggiungere le zone + isolate. Pile elettriche, fiammiferi e coca-cola si trovano anche nei + miserabili negozi dell’interno: con che coraggio si sostiene che il cibo non può arrivarci?”.
Se poi vogliamo parlare di felicità, misurandola magari con i dati sulle statistiche di suicidio scopriamo che nel 1650 i suicidi in Europa erano 2.5 per 100mila abitanti, nel 1850 dopo iol take off industriale erano già il 6.8 e verso la fine del XX secolo il 20, cioè quintuplicati. L’alcolismo di massa inizia con la rivoluzione industriale, e le malattie mentali sono diventate un problema nell’800, tanto che nacque la psicoanalisi. Negli USA, culla e patria di questo modello “superiore”, 566 americani su 1000 fanno uso di psicofarmaci, un abitante su due non ci sta de capoccia.
Come ha dimostrato Karl Polanyi si passa da un epoca in cui le leggi economiche sono subordinate alle esigenze e agli scopi della comunità ad un epoca in cui le leggi cieche dell’economia prendono il sopravvento. SI afferma che le leggi economiche sono come le leggi della natura, il che è ovvio se al centro di un sistema noi mettiamo l’economia, sia come fanno i liberisti, sia come fanno i marxisti. Ma questo vale per qualunque cosa noi mettiamo al centro del sistema: se lo fosse la religione, allora le regole etiche diventeranno altrettanto ineludibili di quelle naturali. Ma per quanto possa sembrare strano, per secoli e per tante culture al centro del sistema non c’era l’economia! Tutto accompagnato da Bush che promette una “battaglia di valori e di idee anche per il futuro del mondo islamico. E di pile e coca-cola aggiungerei io…
Io non mi schiero contro il progresso, mi si potrà dire magari che grazi al progresso oggi molte forme tumorali ad esempio hanno molte più probabilità di successo di cura, ma io ti risponderei che negli ultimi 30 anni l’incidenza dei tumori è cresciuta di più del 30 %.
Insomma….ciò che non condivido è questo modello, e non condivido soprattutto l’implicito bisogno evangelico di diffonderlo laddove ce ne sia bisogno, anche con le cannonate. C’è bisogno di nuove persone che mi comprino il rasoio elettrico? Ecco che lo esporto con la forza da un’altra parte…
Pensavo d'essere rimasto solo, ma vedo che qualche dubbio sul sistema in vigore esiste ;) :mano:

pavel86
30-06-2006, 18:03
Mi hai quotato dicendo che hai proposto alcune cose che tu faresti. Bene, cercherò di essere chiaro

1) Fare accordi sui prodotti di base in modo da stabilizzare e rendere equo il prezzo su alcune produzioni (caffè, canna da zucchero, cacao etc..)
2) Sistema delle preferenze (agevolazioni tariffarie su alcuni prodotti, limitando le leggi antidumping)
3) Ridurre gli aiuti all'agricoltura europea (che distorcono il mercato), favorendo le produzioni locali dei paesi del terzo mondo (ma poi il sud i produttori di cereali e la zootecnia andrebbe in ginocchio, quindi bisognerebbe stare attenti).
4) Aumentare il sistema dei microcrediti (a fondo perduto o con un bassissimo tasso di interesse) verso alcune comunità di villaggio o unità familiari.
5) Vincolare la cancellazione del debito a riforme economiche ed istituzionali strutturali (multipartitismo, competizione democratica, rispetto delle convenzioni internazionali e dei diritti umani etc..)
6) Finanziamento in modo mirato di alcuni centri di formazione-lavoro (per importare manodopera qualificata..un esempio in tal senso lo stanno facendo proprio gli italiani in Egitto).
7) Favorire delle zone di libero commercio e di cooperazione (sull modello dell'eft..adesso c'è l'unione africana ma ha poco potere)..laddove vi sono zone di contratto scambio e di reciproco interesse, difficilmente scoppiano guerre.
8) Costituzione di una sorta di "nato" africana. (forza di intervento rapido...anche se c'è gia una cosa del genere, è poco efficace.. :D )

1) oltrechè impossibile, hai negato uno dei principi di base del libero mercato
3)il risultato sarebbe un'aumento esponenziale della produzione (ne ho già parlato), che causerebbe una deflazione del mercato. Per non far succedere questo, dovremmo distruggere la produzione eccedente, cosa che già avviene. Inoltre, la cosa è ecologicamente insostenibile
4)arriveremmo ai problemi di cui sopra
6) vedi al 3
7)le guerre scoppiano quasi sempre per motivi d'interessi commerciali sovrapposti (o in Europa abbiamo continuatoa guerreggiare per divertimento)
8)Per la creazione d'un simile organismo, occorrerebbe ci fosse un solo nemico comune a tutti gli stati aggregati (non pensiamo solo all'Africa), perchè è in seguito a questo che nascono alleanze militari (e gli esempi citabili sono un'infinità...)

Insomma, credo che stiamo ragionando su basi diverse. Tu pretendi un ulteriore aumento della produzione, cosa nè possibile per motivi di leggi di mercato, nè sostenibile per motivi ecologici (e dovremmo pensarci sempre di più).

Io ho parlato di redistribuzione della produzione, visto che quella esistente potrebbe già sostenere l'intera popolazione. E ciò non è possibile in un'economia di mercato come quella attuale. Non sto parlando di comunismo, ma di superamento del modello capitalista, che ha già i suoi anni e non risponde più alle attuali esigenze.

X PROTEUS: personalmente, non vedo molte analogie, nella situazione attuale, tra noi e l'impero romano, ma sarebbe un discorso lungo....
Invece non sono d'accordo su "il mondo non può sostenere la popolazione esistente oggi". Perchè dipende da molte cose. Una revisione totale del modello di consumo, economico e produttivo, ragionato su scala planetaria (dovremmo capire che non ha più senso, nel mondo moderno, parlare di Nazioni) potrebbe portarci al sostentamento, anche a livello ecosostenibile, di una popolazione maggiore di quella attuale.

StefanoAnalisi
30-06-2006, 18:05
Toni assolutamente non idonei a discutere su questo forum.
Ammonito.

ok mi adeguo al livello del forum:

" poverini facciamo una donazione alla solita ONG cosi li aiutiamo! "

va bene cosi? :O

radiovoice
30-06-2006, 18:07
ok mi adeguo al livello del forum:

" poverini facciamo una donazione alla solita ONG cosi li aiutiamo! "

va bene cosi? :O


:confused:
se tu ti adeguassi al livello del forum non diresti certe cose.
Ti risegnalo.
Fortunatamente il livello è ben sopra a quello che riesci anche solo ad intuire. Salvo ovviamente le debite eccezioni...

pavel86
30-06-2006, 18:09
ok mi adeguo al livello del forum:

" poverini facciamo una donazione alla solita ONG cosi li aiutiamo! "

va bene cosi? :O
Guarda, non sono un moderatore, ma non ti ha detto niente riguardo alla tua posizione sul terzo mondo.

Ti ha solo detto che non puoi dare del "cervello spento" agli altri. (hai letto il regolamento, vero?)

Genjo Sanzo
30-06-2006, 18:46
Spero sia un'altra provocazione...
Volete sapere perchè mezzo mondo è affamato? iniziatevi a domandare quando è inziata la loro fame...
Tutto parte dalla ....


Non posso fare altro che quotarti.

Ma adesso che siamo già in due - per esempio - ad essere coscienti di questo....cosa si fa ? :)

pavel86
30-06-2006, 18:58
Non posso fare altro che quotarti.

Ma adesso che siamo già in due - per esempio - ad essere coscienti di questo....cosa si fa ? :)
In tre ;)

Potremmo fare un partito e presentarci alle prossime amministrative con "Lista per la pagnotta" :asd:

Scherzi a parte, bisognerebbe farlo capire ai tanti, ma è difficile, visto che, anche discutendo con Zero per esempio, si vede come il mito del progresso, del mercato e della crescita vengano dati per scontati.

Senza offesa alcuna, eh

Gemma
30-06-2006, 19:27
In tre ;)

Potremmo fare un partito e presentarci alle prossime amministrative con "Lista per la pagnotta" :asd:

Scherzi a parte, bisognerebbe farlo capire ai tanti, ma è difficile, visto che, anche discutendo con Zero per esempio, si vede come il mito del progresso, del mercato e della crescita vengano dati per scontati.

Senza offesa alcuna, eh
facciamo in quattro ;)

però io sono solo una sporca noglobal spaccavetrine, a detta di molti... :rolleyes:

Genjo Sanzo
30-06-2006, 19:56
facciamo in quattro ;)

però io sono solo una sporca noglobal spaccavetrine, a detta di molti... :rolleyes:

sì, lo sei.
posso testimoniare.



:D

zerothehero
30-06-2006, 19:57
Spero sia un'altra provocazione...
Volete sapere perchè mezzo mondo è affamato? iniziatevi a domandare quando è inziata la loro fame...


Vedo che siete tutti convinti che la "fame" e le carestie sono state provocate dall'occidente, dall'industrializzazione e quant'altro....meraviglioso.. :p

zerothehero
30-06-2006, 20:17
Mi hai quotato dicendo che hai proposto alcune cose che tu faresti. Bene, cercherò di essere chiaro


1) oltrechè impossibile, hai negato uno dei principi di base del libero mercato



Veramente sono accordi contemplati in sede wto e sono leciti nel diritto internazionale economico..non è farina del mio sacco, quindi. :) , nè la prima, nè la seconda proposta...se per te è impossibile chiedi al Conforti.. :p
Entrambi i principi si rivolgono ai paesi "in via di sviluppo"..sarebbero vietati (specie le "preferenze" se l'accordo economico avvenisse tra paesi industrializzati (in tal caso, varebbe il principio della reciprocità).


3)il risultato sarebbe un'aumento esponenziale della produzione (ne ho già parlato), che causerebbe una deflazione del mercato.


Le eccedenze sono provocate dal pac e dal sostegno all'agricoltura.
Una riduzione dei sussidi comporterebbe una maggiore competitività delle merci dei paesi del 3 mondo, con lo svantaggio per i nostri agricoltori di non avere più un reddito garantito. Parimenti in europa ci sarebbe una riduzione della produzione, non un aumento.


Per non far succedere questo, dovremmo distruggere la produzione eccedente, cosa che già avviene. Inoltre, la cosa è ecologicamente insostenibile

La produzione eccedente (che nella vecchia politica agricola veniva comprata ad un prezzo superiore rispetto a quello del mercato) doveva essere distrutta per minimizzare la riduzione marginale di profitto di un prodotto agricolo (+quantita -prezzo), ma riducendo i sussidi, riduci le quantità prodotte.
Il crollo dei prezzi agricoli, se da un lato svantaggia i produttori, dall'altro lato avvantaggierebbe -e di molto- i consumatori.


7)le guerre scoppiano quasi sempre per motivi d'interessi commerciali sovrapposti (o in Europa abbiamo continuatoa guerreggiare per divertimento)


Considerazione a mio avviso completamente sbagliata (ma per questo basta leggersi un manuale di storia..lo sanno tutti che a partire dal 1870-1880 in europa si assistette al protezionismo economico e non al liberismo)..le guerre a connotazione "commerciale" nascono quando vi è nazionalismo "economico" e "autarchico", non scoppiano quando si creano giochi a somma positiva con l'integrazione economica, in una realtà di libero commercio.
La causa delle guerre mondiali tra Francia e Germania avevano come causa ANCHE l'approvvigionamento di ferro e carbone (non a caso la Germania nel 1870 strappò l'alsazia e la lorena), dopo la guerra non a caso il primo accordo stipulato fu la creazione della CEKA, protorganismo della CEE, che permise con mezzi pacifici (approvvigionamento carbone ed acciaio) quello che era stato perseguito prima mediante l'uso della forza militare.
Con i contratti scambio e l'interconnessione economica, rendi sostanzialmente svantaggiosa una guerra e infatti in europa, a parte zone periferiche come la yugoslavia, vi è una pace che dura più di mezzo secolo, perchè la guerra sta stati europei semplicemente non è conveniente e non avrebbe alcun senso.
Una forte unione africana, in grado di aprire i mercati dei vari paesi africani, sarebbe largamente positiva per gli stati africani, come lo è stato l'UE per i paesi europei.


8)Per la creazione d'un simile organismo, occorrerebbe ci fosse un solo nemico comune a tutti gli stati aggregati (non pensiamo solo all'Africa), perchè è in seguito a questo che nascono alleanze militari (e gli esempi citabili sono un'infinità...)

Esiste già L'ecomog..è vero che la dinamica politica è fatta di amico/nemico..ma in questo caso i nemici sarebbero coloro che contrastato con la monopolizzazione della forza.


Insomma, credo che stiamo ragionando su basi diverse. Tu pretendi un ulteriore aumento della produzione, cosa nè possibile per motivi di leggi di mercato, nè sostenibile per motivi ecologici (e dovremmo pensarci sempre di più).

Ma non è vero..scusa ma la Cina e l'India che stanno facendo?
Di quali leggi di mercato parli? :p



Io ho parlato di redistribuzione della produzione, visto che quella esistente potrebbe già sostenere l'intera popolazione. E ciò non è possibile in un'economia di mercato come quella attuale. Non sto parlando di comunismo, ma di superamento del modello capitalista, che ha già i suoi anni e non risponde più alle attuali esigenze.

La redistribuzione delle ricchezze la fai nei singoli stati, nelle singole sintesi politiche.
E' deleterio invece prospettare un parassistismo tra stati che producono e stati a cui vengono distribuiti i prodotti finiti...perchè così non crescono e non si sviluppano, oltra a distruggere i produttori locali, che in un regime di aiuti gratuiti, escono fuori mercato.

zerothehero
30-06-2006, 20:27
facciamo in quattro ;)

però io sono solo una sporca noglobal spaccavetrine, a detta di molti... :rolleyes:


Sei un no-global, ma non spaccavetrine, almeno fino a prova contraria..
Il problema del vostro movimento è che è stato delegittimato dalle frange violente e anche dal fatto, che i paesi del sud-est asiatico e la cina proprio non ne vogliono sapere del protezionismo e del ritorno al passato che i no-global prospettano..i ricchi agricoltori europei (specialemente nel settore zootecnico e dei cereali),invece, sussidiati da tutti i cittadini europei, sono a vostro favore.
Infatti il Brasile e l'India ogni anno bussano alla porta degli europei per chiedere la fine dei sussidi, cosa che Bovè&co. vedono come il fumo negli occhi. :D

Gemma
30-06-2006, 21:13
Sei un no-global, ma non spaccavetrine, almeno fino a prova contraria..
Il problema del vostro movimento è che è stato delegittimato dalle frange violente e anche dal fatto, che i paesi del sud-est asiatico e la cina proprio non ne vogliono sapere del protezionismo e del ritorno al passato che i no-global prospettano..i ricchi agricoltori europei (specialemente nel settore zootecnico e dei cereali),invece, sussidiati da tutti i cittadini europei, sono a vostro favore.
Infatti il Brasile e l'India ogni anno bussano alla porta degli europei per chiedere la fine dei sussidi, cosa che Bovè&co. vedono come il fumo negli occhi. :D
il discorso di un'economia più sana prospettato qui da chi, è evidente, si esprime mettendo sul tavolo la questione in maniera più precisa di quanto potrei fare io, non mi pare proprio che si possa definire protezionista.
Esistono anche posizioni che non sono nè in un estremo nè nell'altro.

zerothehero
30-06-2006, 21:33
il discorso di un'economia più sana prospettato qui da chi, è evidente, si esprime mettendo sul tavolo la questione in maniera più precisa di quanto potrei fare io, non mi pare proprio che si possa definire protezionista.
Esistono anche posizioni che non sono nè in un estremo nè nell'altro.


Insomma un pochino il manifesto programmatico di Attack l'ho letto..non mi sembrano proprio "liberisti". :D
E neanche Latouche, a cui molti no-global fanno riferimento, è liberista, diciamo.. :D
Poi è vero quello che dici..c'è anche un'anima cattolica del movimento no-global..ma non è colpa mia se a monopolizzare il movimento (per quando riguarda la comunicazione) sono stati i Casarini e gli Agnoletto.

pavel86
01-07-2006, 09:44
Veramente sono accordi contemplati in sede wto e sono leciti nel diritto internazionale economico..non è farina del mio sacco, quindi. :) , nè la prima, nè la seconda proposta...se per te è impossibile chiedi al Conforti.. :p
Entrambi i principi si rivolgono ai paesi "in via di sviluppo"..sarebbero vietati (specie le "preferenze" se l'accordo economico avvenisse tra paesi industrializzati (in tal caso, varebbe il principio della reciprocità).



Le eccedenze sono provocate dal pac e dal sostegno all'agricoltura.
Una riduzione dei sussidi comporterebbe una maggiore competitività delle merci dei paesi del 3 mondo, con lo svantaggio per i nostri agricoltori di non avere più un reddito garantito. Parimenti in europa ci sarebbe una riduzione della produzione, non un aumento.


La produzione eccedente (che nella vecchia politica agricola veniva comprata ad un prezzo superiore rispetto a quello del mercato) doveva essere distrutta per minimizzare la riduzione marginale di profitto di un prodotto agricolo (+quantita -prezzo), ma riducendo i sussidi, riduci le quantità prodotte.
Il crollo dei prezzi agricoli, se da un lato svantaggia i produttori, dall'altro lato avvantaggierebbe -e di molto- i consumatori.



Considerazione a mio avviso completamente sbagliata (ma per questo basta leggersi un manuale di storia..lo sanno tutti che a partire dal 1870-1880 in europa si assistette al protezionismo economico e non al liberismo)..le guerre a connotazione "commerciale" nascono quando vi è nazionalismo "economico" e "autarchico", non scoppiano quando si creano giochi a somma positiva con l'integrazione economica, in una realtà di libero commercio.
La causa delle guerre mondiali tra Francia e Germania avevano come causa ANCHE l'approvvigionamento di ferro e carbone (non a caso la Germania nel 1870 strappò l'alsazia e la lorena), dopo la guerra non a caso il primo accordo stipulato fu la creazione della CEKA, protorganismo della CEE, che permise con mezzi pacifici (approvvigionamento carbone ed acciaio) quello che era stato perseguito prima mediante l'uso della forza militare.
Con i contratti scambio e l'interconnessione economica, rendi sostanzialmente svantaggiosa una guerra e infatti in europa, a parte zone periferiche come la yugoslavia, vi è una pace che dura più di mezzo secolo, perchè la guerra sta stati europei semplicemente non è conveniente e non avrebbe alcun senso.
Una forte unione africana, in grado di aprire i mercati dei vari paesi africani, sarebbe largamente positiva per gli stati africani, come lo è stato l'UE per i paesi europei.


Esiste già L'ecomog..è vero che la dinamica politica è fatta di amico/nemico..ma in questo caso i nemici sarebbero coloro che contrastato con la monopolizzazione della forza.


Ma non è vero..scusa ma la Cina e l'India che stanno facendo?
Di quali leggi di mercato parli? :p



La redistribuzione delle ricchezze la fai nei singoli stati, nelle singole sintesi politiche.
E' deleterio invece prospettare un parassistismo tra stati che producono e stati a cui vengono distribuiti i prodotti finiti...perchè così non crescono e non si sviluppano, oltra a distruggere i produttori locali, che in un regime di aiuti gratuiti, escono fuori mercato.
Confermo tutto quello che ho detto.

LA produzione è già sufficiente per sostentare l'intera popolazione. Le eccedenze vengono distrutte\sprecate.

Cine ed India, se non prendono i provvedimenti necessari, tra qualche anno si troveranno con una marea di produzione che gli occidentali "impoveriti" non potranno acquistare, e che le loro popolazioni non si potranno permettere (visto che le condizioni del lavoro in Cina ed India non mi sembra stiano migliorando di molto).

Il crollo dei prezzi agricoli sarebbe una catastrofe. Raddoppiare la quantità di beni in vendita farebbe collassare l'intero sistema. Una crisi deflattiva di questo tipo sarebbe peggio che una inflattiva.

Insomma, ragioniamo su basi diverse. Il problema è che nella tua ottica continueremmo sulla stessa strada per cui siamo andati per decenni. E questa strada non fa i conti con le problematiche ambientali emerse, dato che la Cina, che tanto bene fa in economia, resterà ben presto senza acqua e con un aria che è già irrespirabile

E' tempo di cambiare, rinunciando anche a qualcosa, ma ne va della nostra sopravvivenza.

pavel86
01-07-2006, 09:53
Sei un no-global, ma non spaccavetrine, almeno fino a prova contraria..
Il problema del vostro movimento è che è stato delegittimato dalle frange violente e anche dal fatto, che i paesi del sud-est asiatico e la cina proprio non ne vogliono sapere del protezionismo e del ritorno al passato che i no-global prospettano..i ricchi agricoltori europei (specialemente nel settore zootecnico e dei cereali),invece, sussidiati da tutti i cittadini europei, sono a vostro favore.
Infatti il Brasile e l'India ogni anno bussano alla porta degli europei per chiedere la fine dei sussidi, cosa che Bovè&co. vedono come il fumo negli occhi. :D
Se sei un paese in crescita, che invade i mercati mondiali per il basso prezzo dei tuoi prodotti, cosa chiederesti?

Pensa agli stati uniti: per anni hanno imposto il loro sistema liberista al resto del mondo, quando erano lo stato economicamente più forte, ora che il loro sistema gli si sta ritorcendo contro, rispuntano i protezionisti

L'economia di mercato per un governo è un mezzo, non un fine, e quando non gli conviene più tenta di cambiarla. Gli usa hanno un grande mercato interno (basti pensare che esportano molto meno della Germania), e vedono qualsiasi straniero che tenti di impossessarsene col fumo negli occhi (come tutti gli altri, ma qui l'esempio è più lampante). Insomma, vogliono imporre il liberismo agli altri, per preservare le loro esportazioni, proteggendo il loro mercato interno. Un non-sense

mikeshare78
01-07-2006, 09:58
Bene, mi fa piacere che non sono l'unico "pazzo" :D
Insomma...siamo convinti che il nostro modello sia "il migliore dei modelli possibili", ma a conti fatti notiamo che + si va avanti più aumentano le disuguaglianze non solo tra i vari stati, ma anche tra le popolazioni dello stesso stato.
E l'Africa ne è l'esempio più chiaro. In Africa gli illuminati colonizzatori inglesi misero a fine 800 una tassa sulle "capanne", costringendo di fatto gli Africani ad entrare nel circolo dell'economia industriale, ma soprattutto monetaria.

Quello che trovo assurdo è che il nostro non è un modello che è al nostro servizio, siamo noi che dobbiamo nostro malgrado mantenerlo. Allineandoci ai nuovi bisogni che l'industria crea (che prima nemmeno conoscevamo), e consumando per poter fare in modo che il grande baraccone continui ad andare avanti, lasciando tutto in mano ai "soliti noti".

Lo stesso discorso delle banche e del FMI ne è un'altra riprova. Noi stessi paesi occidentali saremo sempiternemente costretti a generare debito pubblico per "affittare" denaro dalle banche centrali pagandoglielo non il prezzo di costo (pochi cent) ma il prezzo stampato sulla moneta più un interesse (il tasso di sconto). IN pratica un giro usuraio della madonna...
E i paesi del terzo mondo sono costretti ad indebitarsi per poter accedere loro malgrado ai prestiti-debiti (ma sarebbe meglio dire solo debiti) del FMI. Dollarizzando le loro monete. E chi non è daccordo fa la fine dell'Argentina. O dell'Equador, dove la dollarizzazione è avvenuta, dopo una rivoluzione, in modo coatto.
E le risorse agricole? Noi europei detassiamo e incentiviamo le nostre, in modo da tagliare fuori le eccedenze africane ( o comunque terzomondiste-scusate la parola-), che così quando va bene finiscono per essere nutrimento dei nostri maiali. Perchè -come detto prima- le risorse vanno dove ci sono soldi per comprarle, non dove ce ne è bisogno.

E paradossalmente le economia più in crisi sono proprio le economie dei paesi più "forti", come gli stati uniti. Noi pensiamo agli states come il paese delle persone con 5 carte di credito nel portafoglio perchè sono ricche. IN realtà con una carta pagano i debiti dell'altra. Un americano quando nasce ha già accumulato 5.000 dollari di debito...
E se 566 americani su 1000 si fanno di psicofarmaci vuol dire che , evidentemente, questo nono è il "migliore dei mondi possibili"...

pavel86
01-07-2006, 10:06
Insomma un pochino il manifesto programmatico di Attack l'ho letto..non mi sembrano proprio "liberisti". :D
E neanche Latouche, a cui molti no-global fanno riferimento, è liberista, diciamo.. :D
Poi è vero quello che dici..c'è anche un'anima cattolica del movimento no-global..ma non è colpa mia se a monopolizzare il movimento (per quando riguarda la comunicazione) sono stati i Casarini e gli Agnoletto.
Qui si va verso gli aspetti più politici del movimento (di cui cmq, personalmente, non mi sento d'appartenere, ma non vorrei andare troppo OT...)

Personalmente, ritengo la gente come Bovè (per dirne uno che non hai citato...) una specie di rigurgito piccolo-borghese, che fondamentalmente ha lo stesso difetto dei neoliberisti: non si è accorto che il mondo è cambiato, o magari lo sa ma non lo vuole ammettere.

In quanto a Casarini, è quel che è: un personaggio mediatico.
Qualche tempo fa avevo postato un'episodio (un giornalista direbbe "riferitomi da fonte affidabile") sui presunti spaccavetrine guidati da Casarini.
Per farla breve, ad una manifestazione a Riva del Garda i "Casarinesi" avevano rotto i vetri ad un paio di volanti della polizia e tagliato i tubi ad un distributore.
Il problema è che era tutto concordato, ovvero la polizia, d'accordo con il Nostro, aveva lasciato due auto da rottamazione e si era fatta da parte, e quando sono arrivati vicino al distributore si è voltata dall'altra.
Uno che si presta ad un gioco simile è, per me almeno, un povero coglione. Inoltre, per guidare un movimento, occorrerebbe, oltre ad una buona onestà intellettuale, anche avere idee e proposte di cambiamento.

pavel86
01-07-2006, 10:13
Bene, mi fa piacere che non sono l'unico "pazzo" :D
Insomma...siamo convinti che il nostro modello sia "il migliore dei modelli possibili", ma a conti fatti notiamo che + si va avanti più aumentano le disuguaglianze non solo tra i vari stati, ma anche tra le popolazioni dello stesso stato.
E l'Africa ne è l'esempio più chiaro. In Africa gli illuminati colonizzatori inglesi misero a fine 800 una tassa sulle "capanne", costringendo di fatto gli Africani ad entrare nel circolo dell'economia industriale, ma soprattutto monetaria.

Quello che trovo assurdo è che il nostro non è un modello che è al nostro servizio, siamo noi che dobbiamo nostro malgrado mantenerlo. Allineandoci ai nuovi bisogni che l'industria crea (che prima nemmeno conoscevamo), e consumando per poter fare in modo che il grande baraccone continui ad andare avanti, lasciando tutto in mano ai "soliti noti".

Lo stesso discorso delle banche e del FMI ne è un'altra riprova. Noi stessi paesi occidentali saremo sempiternemente costretti a generare debito pubblico per "affittare" denaro dalle banche centrali pagandoglielo non il prezzo di costo (pochi cent) ma il prezzo stampato sulla moneta più un interesse (il tasso di sconto). IN pratica un giro usuraio della madonna...
E i paesi del terzo mondo sono costretti ad indebitarsi per poter accedere loro malgrado ai prestiti-debiti (ma sarebbe meglio dire solo debiti) del FMI. Dollarizzando le loro monete. E chi non è daccordo fa la fine dell'Argentina. O dell'Equador, dove la dollarizzazione è avvenuta, dopo una rivoluzione, in modo coatto.
E le risorse agricole? Noi europei detassiamo e incentiviamo le nostre, in modo da tagliare fuori le eccedenze africane ( o comunque terzomondiste-scusate la parola-), che così quando va bene finiscono per essere nutrimento dei nostri maiali. Perchè -come detto prima- le risorse vanno dove ci sono soldi per comprarle, non dove ce ne è bisogno.

E paradossalmente le economia più in crisi sono proprio le economie dei paesi più "forti", come gli stati uniti. Noi pensiamo agli states come il paese delle persone con 5 carte di credito nel portafoglio perchè sono ricche. IN realtà con una carta pagano i debiti dell'altra. Un americano quando nasce ha già accumulato 5.000 dollari di debito...
E se 566 americani su 1000 si fanno di psicofarmaci vuol dire che , evidentemente, questo nono è il "migliore dei mondi possibili"...
Me ne stavo giusto dimenticando....

Il sistema in vigore per gestire debito e deficit di bilancio si basa sui rapporti col pil, ossia, siccomein realtà il debito in assoluto aumenta, il pil deve crescere di conseguenza.

IL problema è che i tassi d'interesse sul debito non derivano dal rapporto, ma dalla cifra assoluta, che continua ad aumentare. Quindi, il debito, il deficit e gli interessi continuano a salire.

Questo funziona finchè il pil cresce ad un ritmo sostenuto. Ma, visto che il pil non può crescere all'infinito, dato che la domanda non potrà mai essere infinita, cosa faremo quando raggiungeremo il massimo delle nostre capacità?

mikeshare78
01-07-2006, 10:59
Me ne stavo giusto dimenticando....

Il sistema in vigore per gestire debito e deficit di bilancio si basa sui rapporti col pil, ossia, siccomein realtà il debito in assoluto aumenta, il pil deve crescere di conseguenza.

IL problema è che i tassi d'interesse sul debito non derivano dal rapporto, ma dalla cifra assoluta, che continua ad aumentare. Quindi, il debito, il deficit e gli interessi continuano a salire.

Questo funziona finchè il pil cresce ad un ritmo sostenuto. Ma, visto che il pil non può crescere all'infinito, dato che la domanda non potrà mai essere infinita, cosa faremo quando raggiungeremo il massimo delle nostre capacità?


Già..il nostro sistema non è un sistema "valido"...
E' un sistema che -paradossalmente- si fonda sul debito, o meglio sul contrarre debito. E, sempre paradossalmente, si inventano forme nuove, come il credito a consumo, che stringi stringi, fatte loe dovute eccezioni, servono solo a far accrescere questo debito. E' un sistema che come un cancro ha necessità di svilupparsi sempre più partendo dal suo centro.
Ed è finora sempre stato così.
Anni addietro, con la colonizzazione, il sistema ha potuto ampliarsi a macchia d'olio, andandosi a sostituire alle economie locali di sussistenza. Stravolgendole e stravolgendo gli uomini che ci vivevano.

Per chi volesse, consiglio di leggere alcuni libri:
-Massimo Fini:il vizio oscuro dell'occidente e denaro sterco del demonio),
-"Fractional Reserve Banking as Economic Parasitism" (Vladimir Z. Nuri),
-Baker, O. 1999. Schroedinger's cash register:physicists try to break economists' monopoly on financial theory. Science News, Vol. 156, No. 22, November 27, 1999
-Bouchard, J.P. & Mezard, M. 2000. Wealth condensation in a simple model of economy.
-Friedman, M. 1990. Free to Choose: A Personal Statement.

prio
03-07-2006, 10:05
solo l'ignoranza può partorire certe frasi.

Mai, _in_ _nessuna_ _situazione_, e' consentito dare dell'ignorante ad un altro utente :rolleyes:
3 gg di sospensione.