View Full Version : Caso Calipari: Chiesto il rinvio a giudizio per il marine
oscuroviandante
19-06-2006, 14:29
Caso Calipari: «A giudizio il marine»
La procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per Mario Lozano, il marine americano che sparò sulla Toyota con a bordo Giuliana Sgrena e Nicola Calipari. Nella richiesta si ipotizza «un delitto politico» che lede gli interessi dello Stato italiano.
dal www.corriere.it
:doh:
delitto politico ???? :doh: :doh: :doh:
Ma non facevano prima a chiederne il rinvio per omicidio colposo? O ci tenevano tanto a passare per antiamericani?
Come Folgore dal cielo
19-06-2006, 14:39
E' ora di tirare fuori le palle e presentare il conto.
E' ora di tirare fuori le palle e presentare il conto.
Antiamericano pure tu? :D
Come Folgore dal cielo
19-06-2006, 14:42
No, si chiama giustizia.
No, si chiama giustizia.
Se ti sente von Clausewitz...
FastFreddy
19-06-2006, 14:51
Io gradirei che si accertassero i fatti come sono andati realmente e senza omissis (a prescindere dal fatto di chi sia la responsabilità), francamente di un capro espiatorio non saprei cosa farmene...
oscuroviandante
19-06-2006, 14:54
su ansa.it è spiegato meglio
ALIPARI: CHIESTO GIUDIZIO MARINE, FU DELITTO POLITICO
ROMA - La procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per Mario Lozano, il marines Usa che il 4 marzo del 2005 sparò sulla Toyota con a bordo Giuliana Sgrena e Nicola Calipari. Nella richiesta di giudizio si ipotizza "un delitto politico" che lede gli interessi dello Stato italiano. Circostanza che consentirà di processare Lozano se il gip deciderà il rinvio a giudizio, anche se non presente sul territorio nazionale.
La richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Mario Lozano è stata firmata oltre che dai pm Franco Ionta, Pietro Saviotti ed Erminio Amelio anche dal procuratore di Roma, Giovanni Ferrara. Lozano, attualmente 'irreperibile', è accusato di omicidio volontario e di tentato duplice omicidio. Il nome di Lozano emerse grazie ad una decriptazione fatta da un giovane di Bologna sugli omissis del rapporto redatto dalla Commissione d' inchiesta statunitense sui fatti avvenuti sulla Irish Route poco dopo la liberazione dell' inviata del Manifesto.
La procura ha formalizzato la richiesta di giudizio, nei prossimi giorni sarà fissata l'udienza preliminare, facendo esplicito riferimento all'articolo otto del codice di procedura penale che consente di procedere nei confronti di soggetti che hanno arrecato "offesa a interessi politici dello Stato". Una circostanza che è stata valutata negli ultimi giorni dai pm e sottoscritta dallo stesso procuratore Ferrara. All' identificazione ufficiale di Lozano, in assenza di risposte da parte degli americani alla rogatoria internazionale inoltrata dalla procura all' indomani della morte di Calipari, si è comunque arrivati per altre vie.
Secondo la ricostruzione dei magistrati romani, incentrata soprattutto sull' esito di una consulenza tecnica, la Toyota Corolla fu colpita da tre raffiche sparate da un' unica mitraglietta automatica M240 calibro 7.62, in dotazione all' esercito Usa. Calipari, per i consulenti, morì dopo essere stato raggiunto dalla seconda raffica. "Esplodere numerosi colpi di mitragliatrice all' indirizzo dell' abitacolo di un' autovetturà da una distanza così ravvicinata (la prima raffica tra i 100 ed i 130 metri di distanza) - scrissero i consulenti - é da giudicare indubbiamente condotta idonea e diretta a cagionare la morte degli occupanti".
Secondo gli stessi esperti balistici, che a lungo hanno esaminato la Toyota Corolla, 'si deve ritenere che i primi colpi siano stati esplosi da una distanza (approssimativa) compresa tra 100 e 130 metri; gli ultimi da una distanza (approssimativa) compresa tra 45 e 65 metri'. Per gli stessi consulenti nominati dalla procura, 'sicuramente la prima raffica colpi' l' autovettura, in movimento, mentre procedeva ad una velocità valutabile in 60-65 chilometri orari; la seconda ad una velocità valutabile in 44-54 chilometri orari; gli ultimi colpi la raggiunsero quando era ormai praticamente fermà. I risultati della consulenza non furono sottoscritti dai rappresentanti della Sgrena e da Carpani, convinti che a fare fuoco sull' auto furono almeno due armi.
Lozano, newyorkese del Bronx, due figlie di 12 e 15 anni, appartenente alla New York Army National Guard, il 4 marzo 2005 svolgeva il compito di mitragliere del veicolo di blocco al Check point 541, disposto sulla Irish Route, strada che collega il centro di Baghdad all' aeroporto.
Tralasciando il merito dell'azione , ritengo sia sbagliato il destinatario.
Se proprio vogliono accusare qualcuno di delitto politico , il soldatino è l'ultimo da incriminare...
Abbiano il coraggio di citare Rumsfeld!
Come Folgore dal cielo
19-06-2006, 16:28
http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=146
Guardatevi qualche filmato.
Io gradirei che si accertassero i fatti come sono andati realmente e senza omissis (a prescindere dal fatto di chi sia la responsabilità), francamente di un capro espiatorio non saprei cosa farmene...
Nemmeno io, avrei preferito scuse formali da parte del governo USA. Scuse che tra l'altro non avrebbero necessitato un iter di accertamento dei fatti particolarmente complesso e nemmeno avrebbero posto problemi di giurisdizione. Ma tant'è.
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