easyand
14-06-2006, 12:37
Una parla del pensiero della senatrice Menapace
notate l'espressione (riferiata alla Sgrena) di "grande donnità femminista", che vuol dire lo sa solo lei :read:
** ** **
Soldati, fate obiezione di coscienza
Adesso -penso- abbiamo dei diritti e un dovere: chi? noi popolo della pace, donne, uomini, persone amiche di Giuliana e che non vogliono la guerra. Noi che siamo ora un soggetto politico maturo, capace di tenere un impegno forte, tenace e serio per molto tempo, che possiamo ridare fiducia nell'azione nonviolenta anche a quelli che, specialmente giovani, si erano disillusi, avevano avuto un calo di fiducia: impariamo tutti e tutte che buttare fuori dalla storia la guerra è impresa difficile, però aggrega e disperde persone in modo non prevedibile, trova un profondo sentimento di comunanza con tutto ciò che è umano. Nicola Calipari fa parte di questa ampia umanità- ne fa parte a pieno titolo dato che ha svolto il suo compito difficile e rischioso con grande umanità oltre che con coraggio, dicendo a Giuliana appena l'ha vista le parole giuste per rassicurarla, le ha parlato di Pier e del giornale, le ha detto delle manifestazioni. A me che sono una vecchia ex professoressa di latino vengono in mente citazioni classiche, mentre ai giovani vengono in inglese, comunque resta vero che "Nihil humani a me alienum puto", ritengo che niente di umano mi sia estraneo, e su questa base mi rivolgerò anche ai militari, a chi ha creduto davvero di essere ingaggiato in una operazione di pace e si ritrova a far parte di una fabbrica di massacri: prendete le distanze da tutto ciò, fate obiezione di coscienza, il popolo della pace vi accoglierà e difenderà. Già numerosi militari americani di ritorno dall'Iraq (dove stanno sempre per pochissimo tempo) dichiarano di aver dovuto fare cose di cui si vergognano, e gli USA hanno difficoltà ad arruolare nuovi soldati; e un giornalismo nordamericano di grande coraggio civile denuncia atrocità uso di gas vietati e uccisioni di civili: questa intrepida America che si dissocia ammiriamo, di questa America siamo amici, ed esprimiamo ai e alle cittadine USA che nel nostro paese stanno col movimento della pace grande ammirazione e solidarietà e condvisione del dolore che provano nel vedere la loro patria imboccare strade di ingiustizia e crudeltà.
Adesso però abbiamo il diritto di sapere tutto: come è stata organizzata la liberazione di Agliana e degli altri e cosa è andato storto per uno di loro; come e perché è stato ucciso Baldoni e perché la salma non torna, forse ha addosso qualche proiettile "amico"?; e come è avvenuta per davvero la liberazione delle due Simone e quali rapporti ha gestito la Croce rossa. E soprattutto che cosa succede a Falluja e altrove per davvero? ormai si è dimesso il direttore della CNN, si è saputo che sono stati usati gas nervino e altre armi vietate internazionalmente; che la città è piena di cadaveri anche mangiati dai cani e chiunque si è interessato di Falluja ha avuto difficoltà più o meno gravi. Abbiamo questo diritto come cittadini e cittadine di questa repubblica democratica fondata sul lavoro e sul ripudio della guerra, e in più ce lo siamo riconquistato e riaffermato con la nostra azione politica democratica e nonviolenta.
Adesso vogliamo sapere tutto e avere i termini per giudicare responsabilità ed errori abilità e meriti.
Ma poiché a chi testimonierà (e Giuliana come avevo sempre saputo e anche scritto lo farà, lei è una donna di grande tempra morale, di grande donnità femminista, di grande spessore politico e culturale e lo farà, sta già facendolo) a chi parlerà arriveranno contumelie e sospetti e attacchi e forse anche ricatti e minacce, noi ripetiamo solennemente come un forte dovere comune ciò che già avevamo detto durante la prigionia di Giuliana e cioè che chiunque pensi di fare qualche male ai testimoni sappia che non potrà averne nessun utile, anzi solo danni, ripudio, rifiuto, disprezzo. La verità è un discrimine per il giudizio e fa parte della democrazia reale poter avere tutti gli elementi di fatto per poter giudicare e decidere.
Lidia Menapace – LIBERAZIONE
Farei notare alcuni passaggi:
chi ha creduto davvero di essere ingaggiato in una operazione di pace e si ritrova a far parte di una fabbrica di massacri
Questa è una perla, evidentemente la menapace vive in un altro mondo
militari americani di ritorno dall'Iraq (dove stanno sempre per pochissimo tempo)
come no, 12 mesi, il turno maggiore di tutte le truppe presenti in iraq
gli USA hanno difficoltà ad arruolare nuovi soldati
nonnina cara, sono in ripresa di brutto
Adesso però abbiamo il diritto di sapere tutto: come è stata organizzata la liberazione di Agliana e degli altri e cosa è andato storto per uno di loro; come e perché è stato ucciso Baldoni e perché la salma non torna, forse ha addosso qualche proiettile "amico"?
leggere informarsi n'attimino prima di scrivere no eh?
si è saputo che sono stati usati gas nervino
si gas nervino...ooooook vaaaa bene
Giuliana come avevo sempre saputo e anche scritto lo farà, lei è una donna di grande tempra morale, di grande donnità femminista, di grande spessore politico e culturale e lo farà, sta già facendolo
e pure una grandissma contafrottole e sfruttatrice ha dimenticato...
notate l'espressione (riferiata alla Sgrena) di "grande donnità femminista", che vuol dire lo sa solo lei :read:
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Soldati, fate obiezione di coscienza
Adesso -penso- abbiamo dei diritti e un dovere: chi? noi popolo della pace, donne, uomini, persone amiche di Giuliana e che non vogliono la guerra. Noi che siamo ora un soggetto politico maturo, capace di tenere un impegno forte, tenace e serio per molto tempo, che possiamo ridare fiducia nell'azione nonviolenta anche a quelli che, specialmente giovani, si erano disillusi, avevano avuto un calo di fiducia: impariamo tutti e tutte che buttare fuori dalla storia la guerra è impresa difficile, però aggrega e disperde persone in modo non prevedibile, trova un profondo sentimento di comunanza con tutto ciò che è umano. Nicola Calipari fa parte di questa ampia umanità- ne fa parte a pieno titolo dato che ha svolto il suo compito difficile e rischioso con grande umanità oltre che con coraggio, dicendo a Giuliana appena l'ha vista le parole giuste per rassicurarla, le ha parlato di Pier e del giornale, le ha detto delle manifestazioni. A me che sono una vecchia ex professoressa di latino vengono in mente citazioni classiche, mentre ai giovani vengono in inglese, comunque resta vero che "Nihil humani a me alienum puto", ritengo che niente di umano mi sia estraneo, e su questa base mi rivolgerò anche ai militari, a chi ha creduto davvero di essere ingaggiato in una operazione di pace e si ritrova a far parte di una fabbrica di massacri: prendete le distanze da tutto ciò, fate obiezione di coscienza, il popolo della pace vi accoglierà e difenderà. Già numerosi militari americani di ritorno dall'Iraq (dove stanno sempre per pochissimo tempo) dichiarano di aver dovuto fare cose di cui si vergognano, e gli USA hanno difficoltà ad arruolare nuovi soldati; e un giornalismo nordamericano di grande coraggio civile denuncia atrocità uso di gas vietati e uccisioni di civili: questa intrepida America che si dissocia ammiriamo, di questa America siamo amici, ed esprimiamo ai e alle cittadine USA che nel nostro paese stanno col movimento della pace grande ammirazione e solidarietà e condvisione del dolore che provano nel vedere la loro patria imboccare strade di ingiustizia e crudeltà.
Adesso però abbiamo il diritto di sapere tutto: come è stata organizzata la liberazione di Agliana e degli altri e cosa è andato storto per uno di loro; come e perché è stato ucciso Baldoni e perché la salma non torna, forse ha addosso qualche proiettile "amico"?; e come è avvenuta per davvero la liberazione delle due Simone e quali rapporti ha gestito la Croce rossa. E soprattutto che cosa succede a Falluja e altrove per davvero? ormai si è dimesso il direttore della CNN, si è saputo che sono stati usati gas nervino e altre armi vietate internazionalmente; che la città è piena di cadaveri anche mangiati dai cani e chiunque si è interessato di Falluja ha avuto difficoltà più o meno gravi. Abbiamo questo diritto come cittadini e cittadine di questa repubblica democratica fondata sul lavoro e sul ripudio della guerra, e in più ce lo siamo riconquistato e riaffermato con la nostra azione politica democratica e nonviolenta.
Adesso vogliamo sapere tutto e avere i termini per giudicare responsabilità ed errori abilità e meriti.
Ma poiché a chi testimonierà (e Giuliana come avevo sempre saputo e anche scritto lo farà, lei è una donna di grande tempra morale, di grande donnità femminista, di grande spessore politico e culturale e lo farà, sta già facendolo) a chi parlerà arriveranno contumelie e sospetti e attacchi e forse anche ricatti e minacce, noi ripetiamo solennemente come un forte dovere comune ciò che già avevamo detto durante la prigionia di Giuliana e cioè che chiunque pensi di fare qualche male ai testimoni sappia che non potrà averne nessun utile, anzi solo danni, ripudio, rifiuto, disprezzo. La verità è un discrimine per il giudizio e fa parte della democrazia reale poter avere tutti gli elementi di fatto per poter giudicare e decidere.
Lidia Menapace – LIBERAZIONE
Farei notare alcuni passaggi:
chi ha creduto davvero di essere ingaggiato in una operazione di pace e si ritrova a far parte di una fabbrica di massacri
Questa è una perla, evidentemente la menapace vive in un altro mondo
militari americani di ritorno dall'Iraq (dove stanno sempre per pochissimo tempo)
come no, 12 mesi, il turno maggiore di tutte le truppe presenti in iraq
gli USA hanno difficoltà ad arruolare nuovi soldati
nonnina cara, sono in ripresa di brutto
Adesso però abbiamo il diritto di sapere tutto: come è stata organizzata la liberazione di Agliana e degli altri e cosa è andato storto per uno di loro; come e perché è stato ucciso Baldoni e perché la salma non torna, forse ha addosso qualche proiettile "amico"?
leggere informarsi n'attimino prima di scrivere no eh?
si è saputo che sono stati usati gas nervino
si gas nervino...ooooook vaaaa bene
Giuliana come avevo sempre saputo e anche scritto lo farà, lei è una donna di grande tempra morale, di grande donnità femminista, di grande spessore politico e culturale e lo farà, sta già facendolo
e pure una grandissma contafrottole e sfruttatrice ha dimenticato...