Ewigen
13-06-2006, 22:30
VIETNAM 13/6/2006 1.15
POVERTA’ E MATRIMONI DI CONVENIENZA
[PIME] Migliaia di donne vietnamite ogni anno abbandonano il paese per contrarre matrimonio all’estero: dal 1998 a oggi, 87.000 avrebbero fatto questa scelta, 10.700 delle quali illegalmente. Nella maggioranza dei casi si tratta di donne povere e prive di istruzione elementare che, a causa delle condizioni economiche in cui versano, accettano di sposare stranieri per elevare la loro condizione e aiutare le famiglie che restano in Vietnam. Lo ha reso noto durante una conferenza organizzata dall’Unione delle donne del Vietnam e svoltasi a Ho Chi Minh (la vecchia Saigon) il vice-direttore della polizia vietnamita Nguyen Viet Thanh, aggiungendo che molto spesso le donne cadono vittime di inganni e finiscono nelle mani di reti criminali dedite al traffico di esseri umani e alla prostituzione. “Sono donne provenienti dalle aree rurali povere e hanno un limitato accesso all’istruzione. Vanno all’estero nella speranza di cambiare la loro vita” che invece si trasforma nella maggior parte dei casi in un inferno, ha ribadito pił volte Thanh, precisando che i matrimoni vengono spesso combinati con sudcoreani, cinesi, malesi e taiwanesi. A finire vittime di questo traffico sono soprattutto le pił giovani.
POVERTA’ E MATRIMONI DI CONVENIENZA
[PIME] Migliaia di donne vietnamite ogni anno abbandonano il paese per contrarre matrimonio all’estero: dal 1998 a oggi, 87.000 avrebbero fatto questa scelta, 10.700 delle quali illegalmente. Nella maggioranza dei casi si tratta di donne povere e prive di istruzione elementare che, a causa delle condizioni economiche in cui versano, accettano di sposare stranieri per elevare la loro condizione e aiutare le famiglie che restano in Vietnam. Lo ha reso noto durante una conferenza organizzata dall’Unione delle donne del Vietnam e svoltasi a Ho Chi Minh (la vecchia Saigon) il vice-direttore della polizia vietnamita Nguyen Viet Thanh, aggiungendo che molto spesso le donne cadono vittime di inganni e finiscono nelle mani di reti criminali dedite al traffico di esseri umani e alla prostituzione. “Sono donne provenienti dalle aree rurali povere e hanno un limitato accesso all’istruzione. Vanno all’estero nella speranza di cambiare la loro vita” che invece si trasforma nella maggior parte dei casi in un inferno, ha ribadito pił volte Thanh, precisando che i matrimoni vengono spesso combinati con sudcoreani, cinesi, malesi e taiwanesi. A finire vittime di questo traffico sono soprattutto le pił giovani.