IpseDixit
13-06-2006, 19:01
NEW YORK - Una 'fat tax', una tassa su Coca Cola e Pepsi, per combattere l'obesità, piaga nazionale degli Stati Uniti. L'ha invocata l'American Medical Association, durante la conferenza annuale. I proventi delle tasse sulle bibite, spiegano i medici americani, potrebbero essere impiegati per una campagna di massa di educazione alla salute.
I medici americani chiedono inoltre un dimezzamento del sale nelle pietanze del fast food. La decisione assunta al congresso è motivata dalla forte preoccupazione dei medici per il crescente numero di morti dovute all'obesità. E la colpa, secondo gli esperti, è più della Coca Cola e della Pepsi che dei McDonald's o dei Burger King.
Le vendite di bevande non alcoliche nelle scuole degli Stati Uniti sono in calo in seguito all'introduzione delle linee guida che permettono solo il consumo di bevande a basso tasso calorico, a base di latte o di succhi di frutta autentici.
Ma i medici guardano avanti. I delegati della conferenza annuale, che si è tenuta a Chicago, ce l'hanno in particolare per lo sciroppo di mais, il dolcinficante industriale aggiunto praticamente dappertutto, dal ketchup alla Coca Cola.
Alcuni stati e anche alcune città statunitensi hanno già in effetti delle tasse non particolarmente gravose sul confumo di bevande zuccherate o di cibo precotto; da questa tassazione si ottengono già entrate corrispondenti a 500 milioni di dollari l'anno. Ma secondo il direttore del 'Centre for Science and Public Interest' Michael Jacobsen sarebbe molto meglio investire questo denaro in programmi per la diffusione di una dieta corretta.
Secondo i medici americani e britannici l'obesità è "una bomba a orologeria di proporzioni epidemiche". Oltre 30.000 cittadini britannici muoiono ogni anno per l'obesità. In Gran Bretagna sono obesi il 47% degli uomini e il 33% delle donne.
(13 giugno 2006)
http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/scienza_e_tecnologia/tassa-cocacola/tassa-cocacola/tassa-cocacola.html
I medici americani chiedono inoltre un dimezzamento del sale nelle pietanze del fast food. La decisione assunta al congresso è motivata dalla forte preoccupazione dei medici per il crescente numero di morti dovute all'obesità. E la colpa, secondo gli esperti, è più della Coca Cola e della Pepsi che dei McDonald's o dei Burger King.
Le vendite di bevande non alcoliche nelle scuole degli Stati Uniti sono in calo in seguito all'introduzione delle linee guida che permettono solo il consumo di bevande a basso tasso calorico, a base di latte o di succhi di frutta autentici.
Ma i medici guardano avanti. I delegati della conferenza annuale, che si è tenuta a Chicago, ce l'hanno in particolare per lo sciroppo di mais, il dolcinficante industriale aggiunto praticamente dappertutto, dal ketchup alla Coca Cola.
Alcuni stati e anche alcune città statunitensi hanno già in effetti delle tasse non particolarmente gravose sul confumo di bevande zuccherate o di cibo precotto; da questa tassazione si ottengono già entrate corrispondenti a 500 milioni di dollari l'anno. Ma secondo il direttore del 'Centre for Science and Public Interest' Michael Jacobsen sarebbe molto meglio investire questo denaro in programmi per la diffusione di una dieta corretta.
Secondo i medici americani e britannici l'obesità è "una bomba a orologeria di proporzioni epidemiche". Oltre 30.000 cittadini britannici muoiono ogni anno per l'obesità. In Gran Bretagna sono obesi il 47% degli uomini e il 33% delle donne.
(13 giugno 2006)
http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/scienza_e_tecnologia/tassa-cocacola/tassa-cocacola/tassa-cocacola.html