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View Full Version : Antiracket, l'addio di Callipo "La Calabria è persa, mi ritiro"


Korn
13-06-2006, 09:22
UN ANNO fa aveva scritto a Ciampi e chiedeva l'esercito in campo contro la 'ndrangheta. Ma oggi, esattamente dodici mesi dopo quel suo grido, ha deciso di dimettersi da presidente della Confindustria calabrese. "Basta, entro giugno scade il mio mandato e me ne vado per sempre. Non ce la faccio più, se continuo a denunciare quello che gli altri non vogliono mai denunciare finirà che mi prenderanno per pazzo e mi chiuderanno in una clinica per malattie mentali". Se ne va Filippo Callipo, l'industriale calabrese del tonno che ha provato a ribellarsi al racket e che si è ritrovato solo a combattere contro i boss.

E' una scelta definitiva, presidente?
"Sì, lascio e forse un giorno o l'altro farò un altro passo ancora. Come tanti altri miei colleghi, venderò tutto quello che ho e me ne andrò lontano dalla Calabria".

Perché ha deciso di dimettersi? C'è stato un episodio particolare, è accaduto qualcosa che l'ha spinta a mollare tutto e tutti?
"Qui in Calabria la situazione è come cinque annni fa, è come tre anni fa, è come un anno fa o come la settimana scorsa. O come ieri l'altro, quando a Vibo Valentia hanno prima ucciso e poi dato fuoco a quell'imprenditore agricolo che aveva fatto i nomi dei suoi estorsori. Qui in Calabria non è cambiato nulla, non cambia mai niente".

Neanche dopo il delitto Fortugno, non c'è stato qualche segnale nuovo nemmeno dopo le operazioni di polizia partite dopo l'uccisione del vicepresidente del consiglio regionale?
"Tranne qualche latitante arrestato e un po' di pulizia fatta qua e là, non vedo grandi mutamenti in Calabria. E soprattutto non vedo nascere la fiducia nelle persone che vivono dalle nostre parti. Non voglio essere sempre pessimista ma i fatti sono fatti. E non voglio nemmeno fare polemica, le cose però stanno così".

Non è cambiato proprio niente allora?
"La settimana scorsa ho saputo che gli avvocati della camera penale di Vibo hanno firmato tutti insieme un documento dove chiedono più sicurezza nel loro territorio. Certo, è qualcosa, è importante che anche le categorie professionali facciano sentire la loro voce. Ma della sicurezza del territorio ne parlavo da solo già cinque o sei anni fa e tutti dicevano che ero un pazzo scatenato".

Anche i suoi colleghi imprenditori?
"Alcuni mi battevano la mano sulle spalle e mi dicevano: 'Bravo Filippo, bravo, continua così'. E poi mi lasciavano andare avanti tutto solo. Altri invece mi hanno sempre attaccato, altri dicevano che con le mie denunce pubbliche e con le accuse continue contro la criminalità organizzata stavo rovinando l'economia della Calabria e anche il rapporto tra le imprese e la classe politica locale. E allora che se lo tengano pure quelli lì il loro rapporto con la classe politica locale, se lo tengano a suon di mazzette. Io non ci sto, io mi ritiro".

Non crede che ci siano ancora le condizioni per portare avanti la sua battaglia contro il racket e contro la corruzione nella burocrazia, nelle amministrazioni?
"No, non ci credo più. E oltre a dimettermi, d'ora in poi non concederò più neanche interviste ai giornali. Mi sono scocciato di parlare sempre solo e soltanto io. Questa è l'ultima intervista, non risponderò più neanche ai giornalisti. Sono veramente sconfortato".

Ha mai parlato con Luigi De Sena, lo ha mai incontrato il superprefetto mandato a Reggio nell'autunno scorso?
"Mai. L'ho visto casualmente solo una volta durante un incontro. Non mi ha mai chiamato, non mi ha mai chiesto nulla di tutte le denunce fatte nei mesi e negli anni passati come presidente della Confindustria calabrese".

Dopo il suo appello a Ciampi e dopo le polemiche che sono seguite, da Roma si è fatto sentire qualcuno?
"Silenzio totale. Quel mio sfogo nel giugno del 2005 sulla 'ndrangheta che in Calabria soffocava le imprese e tutto il resto, è caduto nel vuoto. Ecco perché ho deciso di andarmene".

Pentito di avere parlato a voce alta?
"No, sono pentito di avere iniziato altre avventure imprenditoriali in questa regione. L'anno scorso ho avviato un progetto per una fabbrica di gelati a Maierato e un altro progetto per la realizzazione di alcuni impianti turistici. Oggi non lo rifarei più, ho capito che non vale la pena di investire in Calabria. Al contrario, ogni giorno sono tentato di vendere e trasferirmi fuori, nel nord Italia o da qualche altra parte".

Ha ricevuto altre minacce, altre intimidazioni?
"No, in questi ultimi mesi non più".

L'anno scorso mi aveva raccontato che era stato dall'allora ministro degli Interni Pisanu e gli aveva chiesto: ministro, mio figlio studia a Milano e vuole tornare in Calabria, lei mi deve dire se può tornare o no perché io non so cosa rispondergli. Suo figlio è tornato?
"Gli mancano pochi mesi per laurearsi e lui vuole tornare per lavorare nella nostra azienda".

E lei cosa gli ha detto, cosa gli ha consigliato?
"Niente, come un anno fa non so cosa dire a mio figlio".

eriol
13-06-2006, 09:29
lo chiedono anche loro l' esercito...ma glielo mandiamo o no?!?!!??!?!?!?!?!?! :rolleyes:

mauriz83
13-06-2006, 09:38
lo chiedono anche loro l' esercito...ma glielo mandiamo o no?!?!!??!?!?!?!?!?! :rolleyes:
guarda che il problema della mafia al sud è serio,non c'è da scherzare,è un cancro che non si riesce a debellare perchè ha ramificazioni quasi ovunque.
Si,hai ragione!Via l'esercito dall'iraq ,portatelo nel sud italia e istituite una legge marziale.Pieni poteri all'esercito e alla polizia e cannonate a chi si ribella(tipo il quartiere di napoli che difese un boss della camorra,incredibile :mad: !)
La polizia sa già chi prendere,sono tutti schedati e inquadrati!Ci vuole tanto per prenderli tutti e sbatterli a spaccare le pietre senza processo?

LUVІ
13-06-2006, 09:43
guarda che il problema della mafia al sud è serio,non c'è da scherzare,è un cancro che non si riesce a debellare perchè ha ramificazioni quasi ovunque.
Si,hai ragione!Via l'esercito dall'iraq ,portatelo nel sud italia e istituite una legge marziale.Pieni poteri all'esercito e alla polizia e cannonate a chi si ribella(tipo il quartiere di napoli che difese un boss della camorra,incredibile :mad: !)
La polizia sa già chi prendere,sono tutti schedati e inquadrati!Ci vuole tanto per prenderli tutti e sbatterli a spaccare le pietre senza processo?

Quoto.
La Sassari in Calabria e il Tuscania in Sicilia.

LuVi

nothinghr
13-06-2006, 09:48
guarda che il problema della mafia al sud è serio,non c'è da scherzare,è un cancro che non si riesce a debellare perchè ha ramificazioni quasi ovunque.
Si,hai ragione!Via l'esercito dall'iraq ,portatelo nel sud italia e istituite una legge marziale.Pieni poteri all'esercito e alla polizia e cannonate a chi si ribella(tipo il quartiere di napoli che difese un boss della camorra,incredibile :mad: !)
La polizia sa già chi prendere,sono tutti schedati e inquadrati!Ci vuole tanto per prenderli tutti e sbatterli a spaccare le pietre senza processo?
l'unica cosa utile che potrebbero fare le forze armate per noi italiani in questo momento è presidiare il sud.

mikeshare78
13-06-2006, 10:35
Quoto.
La Sassari in Calabria e il Tuscania in Sicilia.

LuVi

Per sconfiggere la mafia al sud NON si parte dall'esercito. Si parte dalla gente delle persone, e dalla volontà di chi detiene il potere politico.
La mafia non è solo pizzi, estorsioni e macchine bruciate... la mafia è (anche) una mentalità,un modo di essere, talmente radicato in alcune zone da avere bisogno di cambiamenti drastici, ovvio partendo dallo Stato, che deve farsi sentire. Ad esempio introducendo delle vere responsabilità penali ed economiche per quegli amministratori locali che duettano con la malavita. C'è un depuratore che costruisce la mafia? Ok, fateglielo costruire, ma dovranno farlo bene, nei tempi, e dovrà funzionare. Vi assicuro che la prossima volta ci si penseranno due volte prima di farlo. Una giunta comunale da 20 (la conosco di persona) sta dietro ad un depurtatore, che puntualmente ogni anno non funziona e ogni anno ha bisogno di nuovi soldi e investimenti pubblici per "funzionare". Bene,m andate a prendere quegli amministratori poubblici e fatevi ridare uno ad uno i soldi dei contribuenti.
Io abitavo in Calabria, e me ne sono andato da un pezzo. Mi spiace dirlo ma pur amando la Calabria, e non "potendone" fare a meno, i primi responsabili sono proprio i Calabresi.

Viking
13-06-2006, 10:56
piccolo OT: il tonno callipo al vetro è una vera delizia, chi non l'ha provato non può immaginare cosa si perde... ;)

pietro84
13-06-2006, 11:03
l'organizzazione terroristica più forte al mondo ce l'abbiamo qui in Italia. Si chiama Cosa Nostra. Non è Al Queada (o come caxxo si scrive)
e poi si parla di guerra al terrorismo :rolleyes:

Onisem
13-06-2006, 11:07
Ecco che fine fanno gli uomini capaci, coraggiosi ed indipendenti in questo paese.

mikeshare78
13-06-2006, 11:27
piccolo OT: il tonno callipo al vetro è una vera delizia, chi non l'ha provato non può immaginare cosa si perde... ;)


Quoto...ottimo davvero. Ancora più buono quello in latta, in tranci più grossi

mauriz83
13-06-2006, 11:57
Per sconfiggere la mafia al sud NON si parte dall'esercito. Si parte dalla gente delle persone, e dalla volontà di chi detiene il potere politico.
La mafia non è solo pizzi, estorsioni e macchine bruciate... la mafia è (anche) una mentalità,un modo di essere, talmente radicato in alcune zone da avere bisogno di cambiamenti drastici, ovvio partendo dallo Stato, che deve farsi sentire. Ad esempio introducendo delle vere responsabilità penali ed economiche per quegli amministratori locali che duettano con la malavita. C'è un depuratore che costruisce la mafia? Ok, fateglielo costruire, ma dovranno farlo bene, nei tempi, e dovrà funzionare. Vi assicuro che la prossima volta ci si penseranno due volte prima di farlo. Una giunta comunale da 20 (la conosco di persona) sta dietro ad un depurtatore, che puntualmente ogni anno non funziona e ogni anno ha bisogno di nuovi soldi e investimenti pubblici per "funzionare". Bene,m andate a prendere quegli amministratori poubblici e fatevi ridare uno ad uno i soldi dei contribuenti.
Io abitavo in Calabria, e me ne sono andato da un pezzo. Mi spiace dirlo ma pur amando la Calabria, e non "potendone" fare a meno, i primi responsabili sono proprio i Calabresi.

Si ma se la politica è corrotta,soprattutto quella regionale ,che colpa ne ha la gente,cioè quante possibilità ha di fermarla?Poche,davvero,non credere che siano tutti disposti a scendere in piazza incazzati e ribaltare il sistema con una sommossa popolare,anche perchè manca la figura principale,il leader.
E con questa riforma federale ,se passa,staremo ancora di più nella c@cc@ perchè le regioni avranno più potere di fare i porci comodi.
Sono daccordo sul fatto che per iniziare si potrebbero multare le giunte corrotte che succhiano il sangue allo stato,ma il controllo deve avvenire da un punto preciso, un autorità centrale forte e rapida e magari super partes(perchè magari se decide un consiglio a milano dove sta la destra se c'è una giunta meridionale di destra corrotta difficilmente andranno contro i loro colleghi,stessa cosa dicasi ad esempio per un consiglio romano dove c'è la sinistra).

Esempio ot:calciopoli,il procuratore Maddalena di roma decide di archiviare il caso perchè in assenza di reato(ovviamente riaperto dalla procura di Torino).Cioè ma scherziamo :mad: ?Perchè non lo sbattono in galera a sto Maddalena anche se è un procuratore?é evidente che ha avuto una bella busta di dollari,come si fa ad archiviare uno caso scandalo del genere!!!!?? :mad:

Per prima cosa secondo me ci vuole il famoso "parlamento pulito",nella democrazia che sogno un pregiudicato o uno con fedina penale sporca o colluso con la mafia non può essere,non DEVE poter essere eletto democraticamente a prescindere dalla fazione politica.

Io non so più di chi fidarmi.E questa è una cosa orribile.

sempreio
13-06-2006, 12:28
Per sconfiggere la mafia al sud NON si parte dall'esercito. Si parte dalla gente delle persone, e dalla volontà di chi detiene il potere politico.
La mafia non è solo pizzi, estorsioni e macchine bruciate... la mafia è (anche) una mentalità,un modo di essere, talmente radicato in alcune zone da avere bisogno di cambiamenti drastici, ovvio partendo dallo Stato, che deve farsi sentire. Ad esempio introducendo delle vere responsabilità penali ed economiche per quegli amministratori locali che duettano con la malavita. C'è un depuratore che costruisce la mafia? Ok, fateglielo costruire, ma dovranno farlo bene, nei tempi, e dovrà funzionare. Vi assicuro che la prossima volta ci si penseranno due volte prima di farlo. Una giunta comunale da 20 (la conosco di persona) sta dietro ad un depurtatore, che puntualmente ogni anno non funziona e ogni anno ha bisogno di nuovi soldi e investimenti pubblici per "funzionare". Bene,m andate a prendere quegli amministratori poubblici e fatevi ridare uno ad uno i soldi dei contribuenti.
Io abitavo in Calabria, e me ne sono andato da un pezzo. Mi spiace dirlo ma pur amando la Calabria, e non "potendone" fare a meno, i primi responsabili sono proprio i Calabresi.


:rolleyes:

come dico sempre l' italia è finita perchè gli italiani non sanno la differenza fra il bene e il male

mikeshare78
13-06-2006, 12:45
:rolleyes:

come dico sempre l' italia è finita perchè gli italiani non sanno la differenza fra il bene e il male


Guarda che era una provocazione....

mikeshare78
13-06-2006, 12:50
Si ma se la politica è corrotta,soprattutto quella regionale ,che colpa ne ha la gente,cioè quante possibilità ha di fermarla?Poche,davvero,non credere che siano tutti disposti a scendere in piazza incazzati e ribaltare il sistema con una sommossa popolare,anche perchè manca la figura principale,il leader.

Scendere in piazza serve a gran poco...facciamo parlare i fatti...
La gente comune deve rimboccarsi le maniche. Ad esemio nel mio paesino di origine la strada che porta al cimitero (che è anche al seconda via d'accesso al paese) è rimasta bloccata per una frana per 6 mesi. Durante i funerali il carro funebre si fermava e portavano la bara per i successivi 500 metri a mano.
Quando siamo scesi per le ferie io mia mamma e mio papà abbiamo preso una pala a testa a abbiamo tolto parte della frana (che era solo terra tra l'altro). In una giornata il lavoro lo abbiamo fatto. E la gente che passava ci rideva dietro. Questa è (anche) la Calabria.

ManyMusofaga
13-06-2006, 13:01
piccolo OT: il tonno callipo al vetro è una vera delizia, chi non l'ha provato non può immaginare cosa si perde... ;)

/ot

vero :p stesso discorso per gli sgombri...

ot/

Come Folgore dal cielo
13-06-2006, 13:09
fonte dell'articolo?

sempreio
13-06-2006, 13:11
fonte dell'articolo?


repubblica