View Full Version : d' alema parla a confindustria
sempreio
10-06-2006, 23:50
sapete che si è permesso di dire? "i piccoli che non ce la fanno chiudano!" :eek:
ma io dico, ma lo sa o no il signor d' alema quante persone lavorano nella piccola e media impresa? sanno o no che non sono mai stati protetti da nulla e nessuno all' incontrario degli statali e coperative rosse? sanno o no quante tasse hanno pagato queste micro imprese(sono quelli che hanno pagato e pagano più tasse in assoluto)?
mi sa proprio che non sa proprio da dove siano venuti fino ad ora i soldi della nostra economia e queste affermazioni vengono da una persona di sinistra, vicina agli operai, alla gente comune, ma perfavore! queste persone ci porteranno dritti dritti verso una guerra civile!
invece di difendere tutti i brevetti tutta la creatività che ha contraddistinto questo micro cosmo economico e che ha portato nelle tasche degli statali soldi e potere ora lo snobbano. perchè? solo perchè il popolo delle piccole imprese non ha votato per lui! vergognati!
Io riporterei qualcosa di più di una tua impressione. ;)
http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/economia/governo-fisco/governo-fisco/governo-fisco.html
Il vice premier detta la sua ricetta sulle tasse ai Giovani industrali
Sulla manovra bis "nessun masochismo della sinistra, solo rigore"
D'Alema: "Tassare la rendita
Serve un vero federalismo fiscale"
"Entro due anni riporteremo il rapporto deficit/Pil sotto il 3%"
E sui tagli al cuneo fiscale il ministro spiega: "Siano selettivi"
SANTA MARGHERITA LIGURE - Colpire la rendita "inoperosa" attraverso le tasse, agevolando lavoratori e imprese. Avviare una vera riforma fiscale in senso federalista. Riportare i conti pubblici entro i parametri europei nel giro di due anni. Il vicepremier Massimo D'Alema intervenendo al convegno dei Giovani imprenditori di Confindustria, detta la sua ricetta in fatto di tasse. "Ci dovrà essere una diversa modulazione della pressione fiscale colpendo là dove si è accumulata la ricchezza prodotta dalla rendita a scapito, spesso, di lavoro e imprese che dovrebbero essere alleate" in questa battaglia, spiega, il ministro aggiungendo che è ora di dare vita a un serio federalismo fiscale.
Quanto alla manovra bis che il governo si accinge a varare il vicepremier si lascia andare a una battuta: "Non e' che la sinistra abbia passioni sadomasochiste per le manovre finanziarie", ma se "non si mette argine subito alla situazione lasciataci dai cinque anni del governo Berlusconi e se non si rientra entro due anni ad un deficit-Pil sotto il 3% l'Europa ci punirà". Questa dunque l'intenzione del governo: rientrare nei parametri dettati dall'Unione europea entro il 2008. Insomma, il rigore prima di tutto e a maggior ragione dopo il governo berlusconiano che "ha lasciato qualche strascico in eredità come, ad esempio, il blocco della cassa".
Secondo D'Alema: "Siamo di fronte a problemi molto seri che richiederanno misure altrettanto serie e per di più in una situazione nella quale non possiamo contare sulla riduzione dei tassi ma anzi su una tendenza alla loro crescita. In questa condizione ci troviamo di fronte a un tendenziale del 4,6%, per di più aggravato da seri dubbi sulla efficacia delle misure messe in campo dal precedente Governo".
L'intenzione del governo non è quella di aumentare la tassazione, ma la strada che intende perseguire è quella di una "diversa modulazione della pressione fiscale, intervenendo dove si è accumulata ricchezza a danno di imprese e lavoro".
Il vicepresidente del Consiglio entra anche nel merito del taglio del cuneo fiscale che deve "sostenere le imprese che sono al fronte e non tutte le imprese italiane sono al fronte". Insomma, niente tagli del cuneo fiscale in modo generalizzato: "La selettività - spiega D'Alema - non è discrezionalità politica". Ed è possibile rimodulare il sostegno selettivo del cuneo fiscale mantenendo una logica automatica, sulla falsariga di quello che avviene con il credito d'imposta. Una visione antitetica a quella espressa dal leader di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo secondo il quale i tagli devono essere "generalizzati".
(10 giugno 2006)
sempreio
11-06-2006, 11:06
Io riporterei qualcosa di più di una tua impressione. ;)
http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/economia/governo-fisco/governo-fisco/governo-fisco.html
Il vice premier detta la sua ricetta sulle tasse ai Giovani industrali
Sulla manovra bis "nessun masochismo della sinistra, solo rigore"
D'Alema: "Tassare la rendita
Serve un vero federalismo fiscale"
"Entro due anni riporteremo il rapporto deficit/Pil sotto il 3%"
E sui tagli al cuneo fiscale il ministro spiega: "Siano selettivi"
SANTA MARGHERITA LIGURE - Colpire la rendita "inoperosa" attraverso le tasse, agevolando lavoratori e imprese. Avviare una vera riforma fiscale in senso federalista. Riportare i conti pubblici entro i parametri europei nel giro di due anni. Il vicepremier Massimo D'Alema intervenendo al convegno dei Giovani imprenditori di Confindustria, detta la sua ricetta in fatto di tasse. "Ci dovrà essere una diversa modulazione della pressione fiscale colpendo là dove si è accumulata la ricchezza prodotta dalla rendita a scapito, spesso, di lavoro e imprese che dovrebbero essere alleate" in questa battaglia, spiega, il ministro aggiungendo che è ora di dare vita a un serio federalismo fiscale.
Quanto alla manovra bis che il governo si accinge a varare il vicepremier si lascia andare a una battuta: "Non e' che la sinistra abbia passioni sadomasochiste per le manovre finanziarie", ma se "non si mette argine subito alla situazione lasciataci dai cinque anni del governo Berlusconi e se non si rientra entro due anni ad un deficit-Pil sotto il 3% l'Europa ci punirà". Questa dunque l'intenzione del governo: rientrare nei parametri dettati dall'Unione europea entro il 2008. Insomma, il rigore prima di tutto e a maggior ragione dopo il governo berlusconiano che "ha lasciato qualche strascico in eredità come, ad esempio, il blocco della cassa".
Secondo D'Alema: "Siamo di fronte a problemi molto seri che richiederanno misure altrettanto serie e per di più in una situazione nella quale non possiamo contare sulla riduzione dei tassi ma anzi su una tendenza alla loro crescita. In questa condizione ci troviamo di fronte a un tendenziale del 4,6%, per di più aggravato da seri dubbi sulla efficacia delle misure messe in campo dal precedente Governo".
L'intenzione del governo non è quella di aumentare la tassazione, ma la strada che intende perseguire è quella di una "diversa modulazione della pressione fiscale, intervenendo dove si è accumulata ricchezza a danno di imprese e lavoro".
Il vicepresidente del Consiglio entra anche nel merito del taglio del cuneo fiscale che deve "sostenere le imprese che sono al fronte e non tutte le imprese italiane sono al fronte". Insomma, niente tagli del cuneo fiscale in modo generalizzato: "La selettività - spiega D'Alema - non è discrezionalità politica". Ed è possibile rimodulare il sostegno selettivo del cuneo fiscale mantenendo una logica automatica, sulla falsariga di quello che avviene con il credito d'imposta. Una visione antitetica a quella espressa dal leader di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo secondo il quale i tagli devono essere "generalizzati".
(10 giugno 2006)
repubblica mette solo e sempre quello che vuole mettere, tralasciando i punti fondamentali, alla fini come al solito i tagli saranno solamente sule grandi imprese, ma quali sono le grandi imprese in italia? :rolleyes:
vuole distruggere le poche aziende che vanno e fatturano, questo è il punto
spinbird
11-06-2006, 11:07
"Ci dovrà essere una diversa modulazione della pressione fiscale colpendo là dove si è accumulata la ricchezza prodotta dalla rendita a scapito, spesso, di lavoro e imprese che dovrebbero essere alleate"
bello sto atteggiamento di COLPIRE la ricchezza
molto in stile robin-hood
bello sto atteggiamento di COLPIRE la ricchezza
molto in stile robin-hood
bello sto atteggiamento di stravolgere tagliando le frasi...
colpire "la ricchezza PRODOTTA DALLA RENDITA" (e non solo) "prodotta A DISCAPITO DI LAVORO E IMPRESE".
capito?
LA RENDITA vs LE IMPRESE,
colpire la rendita per non colpire le imprese.
si però è gia il tuo secondo post in cui dici che sono solo chiacchiere e cmq non sono praticabili.
facciamo così, non parliamo più di dichiarazioni sui giornali/televisioni, parliamo solo dei provvedimenti passati in entrambi i rami del parlamento ok? :D
andiamo, il forum serve a questo, a indugiare oziosamente discutendo dell'aria fritta... al più a vedere che ne pensa su un certo argomento qualcun altro che si stima...
sempreio
11-06-2006, 11:52
si però è gia il tuo secondo post in cui dici che sono solo chiacchiere e cmq non sono praticabili.
facciamo così, non parliamo più di dichiarazioni sui giornali/televisioni, parliamo solo dei provvedimenti passati in entrambi i rami del parlamento ok? :D
andiamo, il forum serve a questo, a indugiare oziosamente discutendo dell'aria fritta... al più a vedere che ne pensa su un certo argomento qualcun altro che si stima...
quindi non si potrà più neanche parlare delle esternazioni dei parlamentari? :rolleyes: altro che metodi nazisti o stalinisti, qui proprio volte non farci pensare!
quindi non si potrà più neanche parlare delle esternazioni dei parlamentari? :rolleyes: altro che metodi nazisti o stalinisti, qui proprio volte non farci pensare!
ehi amico, è lui che lo dice, io sono contrario, mi diverto come un pazzo a parlare di queste cose!! ;)
sempreio
11-06-2006, 12:00
ehi amico, è lui che lo dice, io sono contrario, mi diverto come un pazzo a parlare di queste cose!! ;)
è ben diverso discutere sull' attuabilità della riforma, invece che chiudere definitivmente il discorso col dire aspettiamo di vedere la legge
vorresti che tacessero del tutto?
dimentichi che sono politici :D
e poi talora i discorsi hanno lo status di atti istituzionali.
se non fossero andati al meeting con la Confindustria, che avresti pensato? ;)
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