Ewigen
10-06-2006, 18:43
10 Giugno 2006
GIAPPONE – ONU
Nazioni Unite: “Il Giappone deve combattere la discriminazione sociale”
Doudou Diene, inviato speciale della Commissione per i Diritti umani delle Nazioni Unite, invita la societā ed il governo giapponese a “non discriminare le minoranze, non solo per la salvaguardia dei loro diritti ma anche per sostenere il multi-culturalismo nel Paese”.
Tokyo (Jcw) – Doudou Diene, inviato speciale della Commissione per i Diritti umani delle Nazioni Unite, ha invitato il governo e la societā giapponese a “combattere con forza la discriminazione sociale, fenomeno tuttora radicato e molto presente nel Paese”.
Diene ha visitato il Paese per conto delle Nazioni Unite per cinque giorni a maggio, partendo da Okinawa, ma non č nuovo al Giappone: la sua prima visita risale infatti al luglio dello scorso anno, quando ha “potuto analizzare con calma” le diverse forme moderne di razzismo, discriminazione razziale, xenofobia e intolleranze religiose.
Tornato da quel suo primo viaggio, aveva presentato alla Commissione Onu per i Diritti umani un primo rapporto sulla societā giapponese. In risposta, 77 associazioni – fra cui il comitato episcopale Giustizia e Pace – avevano pubblicato un documento congiunto che riconosceva “l’esistenza di discriminazione razziale e xenofobia nel Paese” ed aveva annunciato la nascita di “una nuova collaborazione” fra i firmatati che si impegnavano a combattere questi fenomeni.
“Ogni nazione – commenta ora Diene – affronta delle sfide connesse al razzismo, ma ognuna di esse ha i suoi specifici problemi. Il Giappone deve confrontarsi con il suo retaggio storico, che lo porta a discriminare ancora oggi i burakumin [comunitā di “fuori casta” ndr] e contro l’etnia Ainu”.
“La cultura giapponese – ha poi aggiunto – non č monolitica e le minoranze devono avere il loro riconoscimento. Combattere la discriminazione contro di loro non significa solo proteggere gli interessi individuali, ma soprattutto sostenere il multi-culturalismo nel Paese”.
GIAPPONE – ONU
Nazioni Unite: “Il Giappone deve combattere la discriminazione sociale”
Doudou Diene, inviato speciale della Commissione per i Diritti umani delle Nazioni Unite, invita la societā ed il governo giapponese a “non discriminare le minoranze, non solo per la salvaguardia dei loro diritti ma anche per sostenere il multi-culturalismo nel Paese”.
Tokyo (Jcw) – Doudou Diene, inviato speciale della Commissione per i Diritti umani delle Nazioni Unite, ha invitato il governo e la societā giapponese a “combattere con forza la discriminazione sociale, fenomeno tuttora radicato e molto presente nel Paese”.
Diene ha visitato il Paese per conto delle Nazioni Unite per cinque giorni a maggio, partendo da Okinawa, ma non č nuovo al Giappone: la sua prima visita risale infatti al luglio dello scorso anno, quando ha “potuto analizzare con calma” le diverse forme moderne di razzismo, discriminazione razziale, xenofobia e intolleranze religiose.
Tornato da quel suo primo viaggio, aveva presentato alla Commissione Onu per i Diritti umani un primo rapporto sulla societā giapponese. In risposta, 77 associazioni – fra cui il comitato episcopale Giustizia e Pace – avevano pubblicato un documento congiunto che riconosceva “l’esistenza di discriminazione razziale e xenofobia nel Paese” ed aveva annunciato la nascita di “una nuova collaborazione” fra i firmatati che si impegnavano a combattere questi fenomeni.
“Ogni nazione – commenta ora Diene – affronta delle sfide connesse al razzismo, ma ognuna di esse ha i suoi specifici problemi. Il Giappone deve confrontarsi con il suo retaggio storico, che lo porta a discriminare ancora oggi i burakumin [comunitā di “fuori casta” ndr] e contro l’etnia Ainu”.
“La cultura giapponese – ha poi aggiunto – non č monolitica e le minoranze devono avere il loro riconoscimento. Combattere la discriminazione contro di loro non significa solo proteggere gli interessi individuali, ma soprattutto sostenere il multi-culturalismo nel Paese”.