Tefnut
07-06-2006, 15:49
http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/art/2006/06/07/5418905
'Buffone a Berlusconi? Solo una critica'
Per i supremi giudici, che hanno annullato la multa inflitta a Ricca per aver 'offeso l'onore' del premier, si è trattato solo di diritto di critica
ROMA, 7 giugno 2006 - L'espressione «buffone, fatti processare» rivolta da Piero Ricca (nella foto) a Silvio Berlusconi nel Palazzo di Giustizia di Milano, quando ancora Berlusconi rivestiva la carica di presidente del Consiglio, non va condannata in quanto si tratta solo di una «forte critica».
Il fatto poi che il «giornalista, free lance» l'abbia rivolta all'allora premier in un aula di giustizia è del tutto «irrilevante» per la Corte di Cassazione secondo la quale «la circostanza che la censura sia stata esternata nei corridoi di un palazzo di giustizia, appare anzi particolarmente idoneo, come sede privilegiata, a suscitare riflessioni sul tema della legalità e del rispetto delle leggi».
Che si tratti di una «semplice critica», sottolinea la Quinta sezione penale nelle motivazioni contenute nella sentenza 19509 con lequali ha annullato con rinvio la multa inflitta al Ricca «per avere offeso l'onore e il decoro di Silvio Berlusconi», «lo si desume in maniera non dubbia dal fatto che l'imputato - scrive Alfonso Amatao - ha fatto seguire all'epiteto incriminato espressioni che suonano come forte riprovazione della condotta tenuta dal querelante come 'homo publicus»'.
Anzi, annota ancora piazza Cavour, «l'esortazione pressante 'fatti processare, rispetta la legge, sono una vibrata e accorata censura, istintivamente suscitata dalla presenza del personaggio che a tante polemiche e contrasti aveva dato origine».
Nel dettaglio, la Cassazione analizza la frase che Ricca disse a Berlusconi: 'Fatti processare, buffone. Rispetta la legge, rispetta la democrazia o farai la fine di Ceausescu e di don Rodrigo«. Una frase rivolta all'allora presidente del Consiglio che, nel maggio del 2003, si era presentato nell'aula di giustizia milanese per rendere dichiarazioni spontanee quando »al centro del dibattito politico per il noto conflitto di interessi che lo riguardava - si legge nella sentenza della Suprema Corte - era imputato nel processo Sme a Milano e promuoveva leggi 'ad personam'".
Per la Suprema Corte «il diritto di critica può manifestarsi anche in maniera estemporanea, non essendo necessario che si esprima nelle sedi, ritenute più appropriate, istituzionali o mediatiche, ove si svolgono dibattiti frai rappresentanti della politica ed i commentatori».
Se così non fosse, annotano ancora gli 'ermellinì « verrebbe indebitamente limitato, se non conculcato, il diritto di manifestazione del pensieroche spetta al comune cittadino».
mi sembra anche giusto.. visto che lui ha dato pure del coglione
'Buffone a Berlusconi? Solo una critica'
Per i supremi giudici, che hanno annullato la multa inflitta a Ricca per aver 'offeso l'onore' del premier, si è trattato solo di diritto di critica
ROMA, 7 giugno 2006 - L'espressione «buffone, fatti processare» rivolta da Piero Ricca (nella foto) a Silvio Berlusconi nel Palazzo di Giustizia di Milano, quando ancora Berlusconi rivestiva la carica di presidente del Consiglio, non va condannata in quanto si tratta solo di una «forte critica».
Il fatto poi che il «giornalista, free lance» l'abbia rivolta all'allora premier in un aula di giustizia è del tutto «irrilevante» per la Corte di Cassazione secondo la quale «la circostanza che la censura sia stata esternata nei corridoi di un palazzo di giustizia, appare anzi particolarmente idoneo, come sede privilegiata, a suscitare riflessioni sul tema della legalità e del rispetto delle leggi».
Che si tratti di una «semplice critica», sottolinea la Quinta sezione penale nelle motivazioni contenute nella sentenza 19509 con lequali ha annullato con rinvio la multa inflitta al Ricca «per avere offeso l'onore e il decoro di Silvio Berlusconi», «lo si desume in maniera non dubbia dal fatto che l'imputato - scrive Alfonso Amatao - ha fatto seguire all'epiteto incriminato espressioni che suonano come forte riprovazione della condotta tenuta dal querelante come 'homo publicus»'.
Anzi, annota ancora piazza Cavour, «l'esortazione pressante 'fatti processare, rispetta la legge, sono una vibrata e accorata censura, istintivamente suscitata dalla presenza del personaggio che a tante polemiche e contrasti aveva dato origine».
Nel dettaglio, la Cassazione analizza la frase che Ricca disse a Berlusconi: 'Fatti processare, buffone. Rispetta la legge, rispetta la democrazia o farai la fine di Ceausescu e di don Rodrigo«. Una frase rivolta all'allora presidente del Consiglio che, nel maggio del 2003, si era presentato nell'aula di giustizia milanese per rendere dichiarazioni spontanee quando »al centro del dibattito politico per il noto conflitto di interessi che lo riguardava - si legge nella sentenza della Suprema Corte - era imputato nel processo Sme a Milano e promuoveva leggi 'ad personam'".
Per la Suprema Corte «il diritto di critica può manifestarsi anche in maniera estemporanea, non essendo necessario che si esprima nelle sedi, ritenute più appropriate, istituzionali o mediatiche, ove si svolgono dibattiti frai rappresentanti della politica ed i commentatori».
Se così non fosse, annotano ancora gli 'ermellinì « verrebbe indebitamente limitato, se non conculcato, il diritto di manifestazione del pensieroche spetta al comune cittadino».
mi sembra anche giusto.. visto che lui ha dato pure del coglione