Ewigen
03-06-2006, 11:17
Due ministeri studiano la fattibilità della difficile operazione. Intanto tantissimi infanti sono costretti a lasciare la casa perché subiscono percosse e offese da parte dei genitori ubriachi
La Russia «cancella» la piaga orfanotrofi
Entro tre anni chiuso il 70% degli istituti: 700mila bimbi saranno dati in affido. Ma si calcola che siano 5 milioni
i minori soli, il doppio della Seconda guerra mondiale
Da Mosca Giovanni Bensi
[Avvenire]Il governo russo spende ogni anno l'equivalente di un miliardo di dollari per finanziare una rete di "detskie doma", "case per l'infanzia", un concetto che comprende asili, rifugi per bambini abbandonati e orfanotrofi nei quali attualmente sono ospitati 734mila minori. Adesso il governo ha incaricato due ministeri, quello della Salute e dell'Istruzione di riformare tutto il sistema.
Nel giro dei prossimi due o tre anni verrà chiuso dal 60 al 70% degli internati per l'infanzia difficile o abbandonata, mentre gran parte della somma spesa finora verrà dirottata a sostegno dell'adozione dei "besprizorniki" ("bambini senza custodia") da parte di normali famiglie.
Entro il 2007 il ministero della Salute dovrà controllare lo stato di salute di tutti gli ospiti delle "detskie doma", dopo di che ognuno di essi sarà dotato di un "passaporto sanitario" che dovrà facilitare le adozioni dissipando il timore diffuso nella popolazione che tutti i "bambini difficili" siano irrimediabilmente ammalati e che la loro accoglienza comporti rischi insuperabili. Inoltre dovrà essere istituita la nuova figura del "pediatra sociale" che seguirà un certo numero di "besprizorniki", sia negli internati sia presso le famiglie ospitanti.
Le famiglie, a loro volta, dovranno essere incoraggiate ad adottare i bambini da un sussidio finanziato con i fondi risparmiati con la chiusura della maggior parte degli internati.
La situazione dell'infanzia abbandonata in Russia è drammatica. La sociologa Diana Igoshina, richiamandosi ai dati della procura generale, afferma che «attualmente in Russia si contano due milioni di bambini abbandonati. Ma secondo statistiche non ufficiali, - sostiene ancora la Igoshina - questa cifra si avvicinerebbe ai cinque milioni». Oggi vi sarebbe addirittura un numero di orfani doppio rispetto agli ultimi anni sella Seconda guerra mondiale. «Molti bambini - afferma la Igoshina - sono costretti ad abbandonare la loro casa perché quotidianamente subiscono percosse e offese da parte dei genitori ubriachi». La caduta del regime sovietico e soprattutto l'insipienza con cui è stato gestito (per esempio con la mancata sistemazione dei russi profughi dalle Repubbliche ex sovietiche), ha portato ad un peggioramento del tenore di vita della popolazione che rappresenta il 55% di quello del 1990, l'ultimo anno di vita dell'Urss.
La situazione nella maggior parte delle "detskie doma" è drammatica. Da tutte le parti della Russia si segnalano casi di maltrattamenti e sfruttamento dei bambini. Nella regione di Uljanovsk sono stati denunciati alcuni responsabili di internati per malvagità e percosse. In particolare un'insegnante, identificata solo come "zia Tanja", non solo picchiava i piccoli ospiti, ma li insultava, secondo la loro concorde testimonianza: «Siete dei mostri, vi hanno trovato fra le immondizie e finirete in prigione».
Episodi del genere vengono segnalati dalla regione di Sverdlovsk a quella di Vladivostok e invano il ministro dell'Istruzione Andrej Fursenko ha ammonito: «Qui deve risvegliarsi il senso di responsabilità della società intera».
Sono 734mila i bimbi orfani ospitati nei duemila istituti russi
La Russia «cancella» la piaga orfanotrofi
Entro tre anni chiuso il 70% degli istituti: 700mila bimbi saranno dati in affido. Ma si calcola che siano 5 milioni
i minori soli, il doppio della Seconda guerra mondiale
Da Mosca Giovanni Bensi
[Avvenire]Il governo russo spende ogni anno l'equivalente di un miliardo di dollari per finanziare una rete di "detskie doma", "case per l'infanzia", un concetto che comprende asili, rifugi per bambini abbandonati e orfanotrofi nei quali attualmente sono ospitati 734mila minori. Adesso il governo ha incaricato due ministeri, quello della Salute e dell'Istruzione di riformare tutto il sistema.
Nel giro dei prossimi due o tre anni verrà chiuso dal 60 al 70% degli internati per l'infanzia difficile o abbandonata, mentre gran parte della somma spesa finora verrà dirottata a sostegno dell'adozione dei "besprizorniki" ("bambini senza custodia") da parte di normali famiglie.
Entro il 2007 il ministero della Salute dovrà controllare lo stato di salute di tutti gli ospiti delle "detskie doma", dopo di che ognuno di essi sarà dotato di un "passaporto sanitario" che dovrà facilitare le adozioni dissipando il timore diffuso nella popolazione che tutti i "bambini difficili" siano irrimediabilmente ammalati e che la loro accoglienza comporti rischi insuperabili. Inoltre dovrà essere istituita la nuova figura del "pediatra sociale" che seguirà un certo numero di "besprizorniki", sia negli internati sia presso le famiglie ospitanti.
Le famiglie, a loro volta, dovranno essere incoraggiate ad adottare i bambini da un sussidio finanziato con i fondi risparmiati con la chiusura della maggior parte degli internati.
La situazione dell'infanzia abbandonata in Russia è drammatica. La sociologa Diana Igoshina, richiamandosi ai dati della procura generale, afferma che «attualmente in Russia si contano due milioni di bambini abbandonati. Ma secondo statistiche non ufficiali, - sostiene ancora la Igoshina - questa cifra si avvicinerebbe ai cinque milioni». Oggi vi sarebbe addirittura un numero di orfani doppio rispetto agli ultimi anni sella Seconda guerra mondiale. «Molti bambini - afferma la Igoshina - sono costretti ad abbandonare la loro casa perché quotidianamente subiscono percosse e offese da parte dei genitori ubriachi». La caduta del regime sovietico e soprattutto l'insipienza con cui è stato gestito (per esempio con la mancata sistemazione dei russi profughi dalle Repubbliche ex sovietiche), ha portato ad un peggioramento del tenore di vita della popolazione che rappresenta il 55% di quello del 1990, l'ultimo anno di vita dell'Urss.
La situazione nella maggior parte delle "detskie doma" è drammatica. Da tutte le parti della Russia si segnalano casi di maltrattamenti e sfruttamento dei bambini. Nella regione di Uljanovsk sono stati denunciati alcuni responsabili di internati per malvagità e percosse. In particolare un'insegnante, identificata solo come "zia Tanja", non solo picchiava i piccoli ospiti, ma li insultava, secondo la loro concorde testimonianza: «Siete dei mostri, vi hanno trovato fra le immondizie e finirete in prigione».
Episodi del genere vengono segnalati dalla regione di Sverdlovsk a quella di Vladivostok e invano il ministro dell'Istruzione Andrej Fursenko ha ammonito: «Qui deve risvegliarsi il senso di responsabilità della società intera».
Sono 734mila i bimbi orfani ospitati nei duemila istituti russi