IpseDixit
29-05-2006, 10:14
LONDRA - Altro che niente sesso siamo inglesi. I sudditi di sua maestà sono diventati voraci consumatori di materiale pornografico soprattutto grazie ad Internet che garantisce anonimato e costi minimi.
A rivelarlo è un' inchiesta su vasta scala pubblicata domenica da Independent on Sunday secondo la quale circa 11 milioni di britannici, fra i quali 1,4 milioni donne, lo scorso anno hanno scaricato immagini porno dalla rete. Dal primo completo ritratto del consumo di pornografia nel Regno Unito emerge che oltre nove milioni di uomini, pari al 40% della popolazione adulta maschile, si sono collegati a siti pornografici, contro i due milioni valutati nel 2000. Complessivamente a cercare on line immagini per soddisfare o stimolare gli appetiti sessuali è un adulto su quattro.
Queste cifre, basate su dati raccolti da Nielsen NetRatings, società leader nel mondo per le analisi di Internet, evidenziano in dettaglio per la prima volta quella che sembra essere diventata un'ossessione nazionale. Finora, l'ampiezza del consumo non era stata accuratamente documentata a causa della riservatezza del mercato pornografico, rileva Independent on Sunday.
Sempre secondo questa indagine i britannici da soli contribuiscono con 1 miliardo di sterline (1,4 miliardi di euro) agli introiti dell'industria del porno su Internet valutati a livello mondiale in 20 miliardi di sterline. Inoltre i britannici sono quelli che digitano la parola 'porn' nei motori di ricerca più di tutti gli altri utenti della rete nei paesi di lingua inglese. Ma questo gran consumo di materiale pornografico, a sentire gli esperti, non giova alle coppie: il 40% di quelle che si rivolgono a consulenti matrimoniali per risolvere i loro problemi ammettono che la pornografia ha contribuito ad aggravare le difficoltà. A soffrirne di più sono le donne che, sostiene Christine Lacey di Relate, quando scoprono che il loro partner passa ore su Internet a guardare immagini porno, si sentono tradite e frustrate, non in grado di competere con le donne 'perfette' di quelle immagini.
Lo psicoterapista Phillip Hodson avverte che questa nuova generazione di 'voyeur' invece di migliorare la propria vita sessuale la danneggia. «Internet li fa rinchiudere nel proprio mondo e li rende sessualmente anche più pigri», dice. Un altro psicoterapista sottolinea che il boom del porno è proprio da attribuire alla rete. «La pornografia on line - rileva - crea dipendenza perchè costa poco, è anonima e facilmente accessibile. Puoi usarla nella tua camera da letto, non devi uscire di casa per comprare riviste o film. Internet è inoltre infinita. È come cadere in un vortice».
29 maggio 2006
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/05_Maggio/28/porno_web.shtml
A rivelarlo è un' inchiesta su vasta scala pubblicata domenica da Independent on Sunday secondo la quale circa 11 milioni di britannici, fra i quali 1,4 milioni donne, lo scorso anno hanno scaricato immagini porno dalla rete. Dal primo completo ritratto del consumo di pornografia nel Regno Unito emerge che oltre nove milioni di uomini, pari al 40% della popolazione adulta maschile, si sono collegati a siti pornografici, contro i due milioni valutati nel 2000. Complessivamente a cercare on line immagini per soddisfare o stimolare gli appetiti sessuali è un adulto su quattro.
Queste cifre, basate su dati raccolti da Nielsen NetRatings, società leader nel mondo per le analisi di Internet, evidenziano in dettaglio per la prima volta quella che sembra essere diventata un'ossessione nazionale. Finora, l'ampiezza del consumo non era stata accuratamente documentata a causa della riservatezza del mercato pornografico, rileva Independent on Sunday.
Sempre secondo questa indagine i britannici da soli contribuiscono con 1 miliardo di sterline (1,4 miliardi di euro) agli introiti dell'industria del porno su Internet valutati a livello mondiale in 20 miliardi di sterline. Inoltre i britannici sono quelli che digitano la parola 'porn' nei motori di ricerca più di tutti gli altri utenti della rete nei paesi di lingua inglese. Ma questo gran consumo di materiale pornografico, a sentire gli esperti, non giova alle coppie: il 40% di quelle che si rivolgono a consulenti matrimoniali per risolvere i loro problemi ammettono che la pornografia ha contribuito ad aggravare le difficoltà. A soffrirne di più sono le donne che, sostiene Christine Lacey di Relate, quando scoprono che il loro partner passa ore su Internet a guardare immagini porno, si sentono tradite e frustrate, non in grado di competere con le donne 'perfette' di quelle immagini.
Lo psicoterapista Phillip Hodson avverte che questa nuova generazione di 'voyeur' invece di migliorare la propria vita sessuale la danneggia. «Internet li fa rinchiudere nel proprio mondo e li rende sessualmente anche più pigri», dice. Un altro psicoterapista sottolinea che il boom del porno è proprio da attribuire alla rete. «La pornografia on line - rileva - crea dipendenza perchè costa poco, è anonima e facilmente accessibile. Puoi usarla nella tua camera da letto, non devi uscire di casa per comprare riviste o film. Internet è inoltre infinita. È come cadere in un vortice».
29 maggio 2006
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/05_Maggio/28/porno_web.shtml