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View Full Version : BORELLI: DA MANI PULITE A PIEDI PULITI


FabioGreggio
29-05-2006, 10:06
http://i30.photobucket.com/albums/c339/splinder/borrelli.gif

di Mattia Feltri

La nomina del settantaseienne Francesco Saverio Borrelli a capo dell’Ufficio indagini della Federcalcio, e per di più da parte del settantacinquenne commissario straordinario Guido Rossi, è stremante per i velleitari ingrigiti del ricambio generazionale e per i frondisti di Mani pulite, ormai persuasi che la questione fosse chiusa.

E mentre i primi si consoleranno pensando che l’allungamento della vita media darà una possibilità pure a loro, gli altri troveranno conforto immaginando Borrelli impegnato a spedire gente in serie B anziché in galera.

E chi dice che per Borrelli è un ritorno in sedicesimo, da Bettino Craxi a Luciano Moggi, dall’assedio al Parlamento a quello di Coverciano, si segnala l’eventualità che l’ex procuratore del Pool sappia chi sia il difensore Alessandro Nesta, mentre il difensore Alessandro Nesta non sa assolutamente chi sia l’ex procuratore del Pool:
«Non conosco questa persona, quindi non sono in grado di dare un giudizio».

Così, tanto per ricordarci che cosa è la notorietà.

E del resto anche i meno affascinati dalla rivoluzione giudiziaria degli Anni Novanta hanno sempre apprezzato la serena disinvoltura con cui Borrelli è passato dalla penombra ai riflettori e di nuovo alla penombra. Nella riservatezza ha trascorso i primi sessantadue anni della vita.
Neppure l’arresto di Mario Chiesa, il 17 febbraio del 1992, eccitò un inquirente la cui massima ambizione mondana era di trovare posto al festival wagneriano di Bayreuth.
La discrezione di quest’uomo figlio di magistrato, nipote di magistrato, bisnipote di magistrato e padre di magistrato, risiede nelle tre agenzie Ansa in cui egli compare nei primi tre mesi dall’avvio di Mani pulite.
E nel titolo dei dispacci non c’è scritto «Borrelli» ma «il procuratore capo». Poi, forse perché la gente scriveva sui muri «Forza Di Pietro», ma più probabilmente perché la delicatezza della situazione lo richiedeva, decise di prendere in mano la situazione.
E ci diede dentro. Il 2 maggio 1992 concesse un’intervista a L’Espresso.
Il 4 maggio partecipò alla trasmissione radiofonica «Prima pagina».
Il 5 maggio debuttò in tv a «Studio aperto» con Paolo Liguori.

Il suo decennio di prode della giustizia e di intellettuale poliedrico (parlò di etica, legislazione, concorrenza, equitazione e lirica) si sarebbe concluso dieci anni più tardi, nel gennaio 2002, secondo governo Berlusconi, quando intervenne prima della pensione all’inaugurazione dell’anno giudiziario consegnando ai posteri un grido da manuale di storia: «Resistere! Resistere! Resistere!».
E coerentemente si eclissò.
Nel frattempo noi avevamo saputo tutto di lui, anche che montava la cavalla Rosemary e che trova impareggiabile «Una notte sul Monte Calvo» di Modesto Musorgskij.

E avevamo imparato a conoscere il rigore morale ereditato dagli avi con cui si era imposto equilibrio.
A Mixer, sollecitato da Giovanni Minoli sull’adorazione furente del popolo per le toghe, nell’autunno del ‘93 disse: «Non dobbiamo sentirci destinatari di un’investitura diretta e fortemente caratterizzata da un punto di vista emotivo da parte della gente».
Ma quelli non erano tempi normali.
Persino a lui capitò di cedere al moto insurrezionale dichiarando che i processi ci sarebbero stati, ma quello di piazza era già concluso, e aveva emesso la sentenza.
Non solo: a causa della fama incontenibile e dello sfascio della classe politica, intervistato nel 1994 dal «Corriere della Sera» si lasciò sedurre da un’ipotesi che gli sarà rinfacciata tutta la vita: «Dovrebbe accadere un cataclisma per cui resta solo in piedi il Presidente della Repubblica che, come supremo tutore, chiama a raccolta gli uomini della legge.
E soltanto in quel caso potremmo rispondere con un servizio di complemento».
Siccome il cataclisma c’era, tutti interpretarono l’uscita come una candidatura alla presidenza del Consiglio prossima alla sovversione.

Sarebbe stato accusato di golpismo per quell’episodio e per altri, come quando convocò le telecamere minacciando dimissioni collettive se il decreto Biondi (sulla carcerazione preventiva) non fosse stato respinto, e come quando contribuì alla caduta del primo governo Berlusconi inviando un avviso di garanzia al premier che presiedeva a Napoli la Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sulla criminalità organizzata.

Però, pensando ad Antonio Di Pietro ministro e a Gerardo D’Ambrosio senatore, pareva strano che proprio lui, il più colto e raffinato della procura, fosse confinato ai giardini pubblici.
E va bene, accusava i capi di governo e ora accuserà i direttori sportivi, ma una certa inquietudine, a destra, è almeno comprensibile.

Intanto certi ex capi di governo sono anche capi di club calcistico. Eppoi si ristabilisce il formidabile sodalizio con Guido Rossi, avvocato di Carlo De Benedetti nella guerra per la Mondadori, e risanatore della Montedison nel 1993, dopo l’abortita joint-venture con Eni per la creazione di Enimont. Pare, dunque, sia una questione di sintonia, o almeno di buoni rapporti. Rossi li conserva col palazzo di giustizia milanese, e basta vedere il suo contributo all’abbattimento dei furbetti del quartierino. Borrelli li conserva con tutti i colleghi d’Italia, e gli sarà più facile ottenere quello che gli serve. E’ una coppia affiatata e attrezzata: si può averne paura.

FabioGreggio
29-05-2006, 10:44
http://i30.photobucket.com/albums/c339/splinder/borrelli.gif

di Mattia Feltri

Certo il figlio di Feltri non assomiglia al padre....

giannola
29-05-2006, 11:47
ma godersi la pensione no?

FabioGreggio
29-05-2006, 12:24
ma godersi la pensione no?

Skerzi?
Guarda Tremaglia, nessuno ha detto niente.
E Andreotti è stato votato da tutta la cdx.
Sull'esempio....

fg

powerslave
29-05-2006, 13:30
l'uomo chiamato bacinella :D

giannola
29-05-2006, 13:33
Skerzi?
Guarda Tremaglia, nessuno ha detto niente.
E Andreotti è stato votato da tutta la cdx.
Sull'esempio....

fg
ma lo stesso messaggio lo mando pure a loro.
C'è tanta altra gente che può fare lo stesso lavoro, vabbè che stiamo invecchiando, ma mi pare che così si dia un messaggio tipo: "meglio i 4 vecchietti che gli altri sono tutti incompetenti".
Eddai largo ai giovani, finchè ce ne abbiamo.... :)

giannola
29-05-2006, 13:34
l'uomo chiamato bacinella :D
perchè ? era uso a contenere acqua ? :D

powerslave
29-05-2006, 13:41
perchè ? era uso a contenere acqua ? :D

boh ,prima mani pulite ora piedi puliti,non oso immaginare quale sarà il nome della prossima inchiesta in cui sarà coinvolto :D

giannola
29-05-2006, 13:58
boh ,prima mani pulite ora piedi puliti,non oso immaginare quale sarà il nome della prossima inchiesta in cui sarà coinvolto :D
come ho già detto su 60 milioni di italiani dovevano affidare l'incarico ad un pensionato....mah. :fagiano:

FabioGreggio
29-05-2006, 14:54
boh ,prima mani pulite ora piedi puliti,non oso immaginare quale sarà il nome della prossima inchiesta in cui sarà coinvolto :D

Coinvolto?
Cosa è una sparatoria?
:D :D :D

FabioGreggio
29-05-2006, 14:56
ma lo stesso messaggio lo mando pure a loro.
C'è tanta altra gente che può fare lo stesso lavoro, vabbè che stiamo invecchiando, ma mi pare che così si dia un messaggio tipo: "meglio i 4 vecchietti che gli altri sono tutti incompetenti".
Eddai largo ai giovani, finchè ce ne abbiamo.... :)

Capisco e condivido.
Ma non ti vidi così inorridito ne per Tramagia ne per Andreotti.
Se togli la fetta di bresaola dal'okkio dx vedi anche l'altra metà del mondo così eviti i giudizi ad intermittenza.

fg

powerslave
29-05-2006, 23:35
Coinvolto?
Cosa è una sparatoria?
:D :D :D

No, ma potrebbe diventarlo:D
Per gli Italiani il calcio è più sacro delle chiape della moglie :D

Seriamente,ho parlato genericamente di coinvolgimento perchè il suo ruolo nelle due indagini è comunque diverso ;)