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View Full Version : Si fa presto a dire ritiro...


easyand
28-05-2006, 10:13
Il governo Prodi ha ribadito a più riprese il ritiro del contingente militare da Nassiriyah. Ma dimentica che l'avvio della missione a guida civile civile «Nuova Babilonia» non potrà prescindere dalla presenza di almeno mille uomini armati per proteggerla


Si fa presto a dire ritiro: nonostante una campagna elettorale condotta all’insegna del “via dall’Iraq senza se e senza ma” il governo dell’Unione sembra ora in gravi difficoltà nel gestire la doppia patata bollente della fine della missione militare “Antica Babilonia” e dell’avvio della nuova missione a guida civile del Provinicial Reconstruction Team annunciata mesi fa dal ministro della Difesa Antonio Martino.

IL VERO NODO POLITICO
Gli elementi che stanno creando confusione nel governo sono due, entrambe di natura politica.

Da un lato la necessità di riprogrammare la fine della missione militare già prevista per dicembre dal governo Berlusconi, per “marcare le differenze” con il centro-destra. Dall’altro il centro-sinistra si è reso conto solo ora che “missione civile” significa comunque mantenere circa un migliaio di militari in Iraq con compiti logistici e di protezione. Difficile sbandierare il “ritiro” se si tengono mille militari a Nassiryah e difficile spiegarne le ragioni all’elettorato pacifista.

La prima questione ha gettato nell’incertezza i comandi militari in Italia e in Iraq che hanno messo a punto il piano logistico. Per ora il programma va avanti come pianificato nei mesi scorsi con la brigata “Sassari” che si appresta a lasciare l’Iraq con i suoi 2.600 militari per essere rimpiazzata dalla “Garibaldi” (le cui avanguardie sono arrivate due giorni or sono nella base di “Camp Mittica”) che dovrebbe tenere la posizione fino a dicembre con soli 1.600 soldati.

TAPPE DEL RITIRO
In realtà tutti sanno che questo piano è già vecchio mentre di quello nuovo ancora non c’è traccia anche se indiscrezioni rivelano che il governo intende portare a casa tutti entro l’estate.
Il generale Natalino Madeddu, comandante di “Antica Babilonia” ha ammesso che “se arrivasse l’ordine e con i mezzi navali adeguati tutte le forze italiane potrebbero essere ritirate in 80-90 giorni”, ma nei giorni scorsi autorità militari e politiche irachene, rumene, statunitensi, britanniche e dell’ONU hanno visitato la base italiana chiedendo dettagli circa il futuro della nostra presenza in Iraq. In caso di ritiro anticipato gli alleati dovranno occuparsi di inviare truppe nel Dhiqar per garantire il controllo del territorio, specie ora che i disordini e gli scontri fomentatoi dall’Iran a Basora e nel maysan minacciano di coinvolgere anche il Dhiqar.

GUIDA AMERICANA
Se è incerta la conclusione della missione militare non è da meno l’inizio di quella civile che prevede l’installazione di un PRT simile a quelli istituiti in Afghanistan che però in Iraq saranno a guida civile.
Ugo Trojano, nominato direttore del PRT di Nassiryah, è già da tempo a Camp Mittica con la sua squadra di tecnici civili della Cooperazione allo Sviluppo che sarà pienamente operativa a giugno. Sempre che l’intera missione non venga annullata di fronte all’esigenza di fornire un robusto contingente militare a supporto della missione e soprattutto di fronte ai rischi che comunque gli italiani continueranno a correre.
Il PRT italiano fa parte di un progetto della Coalizione e delle autorità irachene che prevede di costituire centri di supporto alla ricostruzione in tutte le 18 province irachene: 8 saranno guidati dagli americani, sei dagli iracheni stessi e 4 da britannici, italiani, polacchi e sud coreani.
Sul PRT italiano contano non solo alleati e iracheni ma anche l’ONU che intende appoggiarsi sull’Unità di Supporto alla Ricostruzione per i suoi progetti di sviluppo del Dhiqar.


Panorama


di Gianandrea Gaiani

Xiaoma
28-05-2006, 10:41
La differenza tra destra e sinistra sull'Iraq:

Berlusconi: "Andiamo via in dicembre"

Prodi: "Andiamo via immediatamente, in novembre. Ma in fondo rimaniamo lo stesso. Però noi siamo pacifisti e contrari alla guerra. Però se ce lo chiedono..."

Prodi, un uomo, mille proposte. :ciapet:

LittleLux
28-05-2006, 10:59
Evidentemente a Panorama, e non me ne meraviglio, sfugge volutamente il senso politico della decisione del governo Prodi. Comunque, giusto ieri D'Alema ha dichiarato che entro la fine dell'anno tutte le truppe italiane saranno ritirate dall'Iraq. Se così fosse, direi che la coalizione dei volenterosi non esiste, di fatto, più.

easyand
28-05-2006, 11:16
Evidentemente a Panorama, e non me ne meraviglio, sfugge volutamente il senso politico della decisione del governo Prodi. Comunque, giusto ieri D'Alema ha dichiarato che entro la fine dell'anno tutte le truppe italiane saranno ritirate dall'Iraq. Se così fosse, direi che la coalizione dei volenterosi non esiste, di fatto, più.

si quelle attuali, perchè tanto per forza a giugno devono rinnovare la missione, però poi non cambierà niente, ci sarà solo una riduzione, perchè nessuno ci crede che ce ne andiamo da Nassiryah, Prodi vuole questa benedetta missione civile, ma la missione civile non può operare senza il supporto dei militari, da qui gli 800/1000 uomini da mantenere in loco.
All' atto pratico, vengono diminuite le truppe, cambiato il nome alla missione in Nuova Babilonia (per sottolineare il nuovo corso), ma la sostanza è sempre quella

easyand
28-05-2006, 15:13
D'Alema in Austria al Consiglio straordinario dei ministri degli Esteri Ue
«Stop al dibattito su data del ritiro dall'Iraq»
La questione al centro dell'incontro tra il titolare della Farnesina e la Rice fissato per il 12 giugno a Washington

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ROMA - Massimo D'Alema stoppa il dibattito sulle date del ritiro delle forze italiane in Iraq e rilancia la Costituzione europea. Da Klosterneuburg, alle porte di Vienna, dove è in corso la riunione dei 25 capi delle diplomazie europee, il titolare della Farnesina ha definito il dibattito sulle date del ritiro delle forze italiane in Iraq «del tutto inopportuno, anche per ragioni di sicurezza». «Le modalità del ritiro dipendono innanzitutto dalle Forze Armate, che devono valutare le condizioni di sicurezza», ha sottolineato D'Alema.

LittleLux
28-05-2006, 15:44
si quelle attuali, perchè tanto per forza a giugno devono rinnovare la missione, però poi non cambierà niente, ci sarà solo una riduzione, perchè nessuno ci crede che ce ne andiamo da Nassiryah, Prodi vuole questa benedetta missione civile, ma la missione civile non può operare senza il supporto dei militari, da qui gli 800/1000 uomini da mantenere in loco.
All' atto pratico, vengono diminuite le truppe, cambiato il nome alla missione in Nuova Babilonia (per sottolineare il nuovo corso), ma la sostanza è sempre quella

Da queelo che ha detto risulta che a Giugno verrà ritirato un primo contingente di 1100 uomini, successivamente, entro la finedell'anno, tutti gli altri. Vedi, in questi casi le mezze misure non esistono, anche se noi italiani siamo maestri in questo; o ti ritiri, o resti. Una mezza ritirata sarebbe politicamente devastante per il governo.

easyand
28-05-2006, 16:14
Da queelo che ha detto risulta che a Giugno verrà ritirato un primo contingente di 1100 uomini, successivamente, entro la finedell'anno, tutti gli altri. Vedi, in questi casi le mezze misure non esistono, anche se noi italiani siamo maestri in questo; o ti ritiri, o resti. Una mezza ritirata sarebbe politicamente devastante per il governo.


gia il governo precedente aveva programmato la decurtazione di 1000 soldati a giugno.
Cmq, scommettiamo che non li ritirano tutti? La sinistra vuole la missione civile, ottimo, la missione civile senza militari a protezione non si puo assolutamente fare, è un dato di fatto, e non sono io a dirlo.
Inoltre andarcene completamente non possiamo farlo, ergo, non c'è altra soluzione che mantenere la missione civile (solo nel nome praticamente) e mantenere una forza sufficente a garantire la sicurezza e la continuazione dell'opera.
Poi che la mezza ritirata sia politicamente devastante siamo d'accordo, infatti non so come faranno a gestirla, però questo è quello che verrà fatto.

Onisem
28-05-2006, 20:17
si quelle attuali, perchè tanto per forza a giugno devono rinnovare la missione, però poi non cambierà niente, ci sarà solo una riduzione, perchè nessuno ci crede che ce ne andiamo da Nassiryah, Prodi vuole questa benedetta missione civile, ma la missione civile non può operare senza il supporto dei militari, da qui gli 800/1000 uomini da mantenere in loco.
All' atto pratico, vengono diminuite le truppe, cambiato il nome alla missione in Nuova Babilonia (per sottolineare il nuovo corso), ma la sostanza è sempre quella
Mille contractors non vanno bene? Almeno chi ci guadagna li ingaggia di tasca propria senza mandare a morire soldati della Repubblica a spese dei contribuenti.

easyand
28-05-2006, 20:27
Mille contractors non vanno bene? Almeno chi ci guadagna li ingaggia di tasca propria senza mandare a morire soldati della Repubblica a spese dei contribuenti.

GENIALE!!! :muro:

Onisem
28-05-2006, 20:31
GENIALE!!! :muro:
Vero!? :asd: :rolleyes:

gor
28-05-2006, 20:44
Mille contractors non vanno bene? Almeno chi ci guadagna li ingaggia di tasca propria senza mandare a morire soldati della Repubblica a spese dei contribuenti.

bene,dopo però potremo dire che sono mercenari di sx? :rolleyes:

Onisem
28-05-2006, 20:45
bene,dopo però potremo dire che sono mercenari di sx? :rolleyes:
Contractors, prego.

gor
28-05-2006, 20:47
ok,ma di sx :O

Onisem
28-05-2006, 20:48
ok,ma di sx :O
Ookkei!

maxsona
28-05-2006, 21:41
Ecco la soluzione :O

http://www.youtube.com/watch?v=i0APjFjCSyI&search=Tetra%20Vaal%20Robot