View Full Version : Erika esce dal carcere per la pallavolo!
Sinclair63
22-05-2006, 19:12
E' uscita per qualche ora dal carcere, per una partita di pallavolo, Erika De Nardo, la ragazza oggi 22enne e dai lunghi capelli neri, che il 21 febbraio 2001 a Novi Ligure uccise a coltellate, assieme al fidanzato Omar la madre Susy Cassini e il fratello Gianluca, di 11 anni.
Erika, che deve scontare una pena a 16 anni di carcere, da quando è maggiorenne è rinchiusa nel carcere di Verziano (BS), dopo essere stato al Beccaria di Milano.
Oggi ha partecipato all'iniziativa sportiva "Oltre il muro", organizzata dall'Uisp di Brescia.
Fonte: http://www.valenza.it/leggiarticolo.php?id=14109
8 ore di aria dopo 5 anni di carcere si posso anche concedere imho...
Ciaozzz
Sinclair63
22-05-2006, 19:16
8 ore di aria dopo 5 anni di carcere si posso anche concedere imho...
Ciaozzz
Sono daccordo ;)
Sinclair63
22-05-2006, 19:18
Ci sono molte polemiche sulla decisione:
Fanno discutere i momenti di libertà di Erika De Nardo, la ragazza che nel 2001 uccise madre e fratellino a Novi Ligure. Le foto della ragazza, immortalata con le compagne di detenzione in un campo di volley, hanno provocato reazioni. Secondo Simonetta Matone, pm della procura minorile di Roma, il permesso concesso a Erika è "prematuro". Per l'Osservatorio sui diritti dei minori le foto di Erika non andavano pubblicate.
A far discutere sono state le foto nelle quali la giovane è immortalata sorridente e rilassata. "Il delitto di cui si è macchiata Erika - sottolinea il magistrato romano - è orribile e bisogna stare attenti con questi permessi. Bisogna rispolverare il concetto di pena come espiazione che è un concetto che è stato completamente dimenticato. Soprattutto quando si parla dei delitti compiuti da minori. Non sono d'accordo - aggiunge - con la cultura dominante nei confronti dei minori. Una cultura che porta a questa gara di assoluzione post-delitto: una gara che per me lascia assolutamente il tempo che trova".
Sul fronte mediatico è forte la reazione dell'Osservatorio sui diritti dei minori. "Contesto il rinnovato assalto mediatico ad Erika De Nardo, che all'indomani della sua
prima ora d'aria si ritrova immortalata sulle prime pagine dei più importanti quotidiani". Lo dice il presidente dell'associazione, Antonio Marziale, secondo cui si tratta di "una scelta colludente con il percorso di riabilitazione, che dovrebbe invece essere contrassegnato dal silenzio intorno alla sua persona"
FastFreddy
22-05-2006, 19:19
Il punto qua non è l'ora d'aria, il punto è : "perchè l'ora d'aria di Erica deve far notizia?"
Sinclair63
22-05-2006, 19:21
Il punto qua non è l'ora d'aria, il punto è : "perchè l'ora d'aria di Erica deve far notizia?"
La "solita" esasperazione mediatica :rolleyes:
Se la merita, dopo quello che ha fatto. :incazzed:
Il punto qua non è l'ora d'aria, il punto è : "perchè l'ora d'aria di Erica deve far notizia?"
*
Jaguar64bit
22-05-2006, 19:29
Certo quanto è carina... :oink:
a parte le battute , concordo col post di Cirozzo.
Jaguar64bit
22-05-2006, 19:59
penso che te la lascierebbero piu' o meno tutti :stordita:
Sicuro ? coi morti di fig-ame che ci sono su questo forum , avrei qualche dubbio... :asd:
penso che te la lascierebbero piu' o meno tutti :stordita:
beh dipende... esteticamente..in periodo di magra..potrebbe anche andare... :O
ovvio che poi hai sempre il timore di svegliarti con un coltellazzo nella panza... :O
Ciaozzz
[...]
A far discutere sono state le foto nelle quali la giovane è immortalata sorridente e rilassata.
e mica deve essere triste per tutta la vita...anzi migliorando l'umore migliora anche la "situazione", se uno è felice non ha bisogno di commettere certi atti...
"Il delitto di cui si è macchiata Erika - sottolinea il magistrato romano - è orribile e bisogna stare attenti con questi permessi. Bisogna rispolverare il concetto di pena come espiazione che è un concetto che è stato completamente dimenticato. Soprattutto quando si parla dei delitti compiuti da minori.
Concordo...
8 ore di aria dopo 5 anni di carcere si posso anche concedere imho...
Ciaozzz
le hanno già fatto un regalone a non darle l'ergostolo, imho :fagiano:
le hanno già fatto un regalone a non darle l'ergostolo, imho :fagiano:
ma che c'entra. penso sia un giusto gesto caritatevole. tutto qui.
Ciaozzz
penso sia un giusto gesto caritatevole.
Perchè?
beppegrillo
22-05-2006, 20:52
Mah nè caldo nè freddo, spero solo che sia stata un'occasione + unica che rara.
Perchè?
perche' siamo persone civili.
Ciaozzz
blamecanada
22-05-2006, 20:57
La pena deve essere un deterrente. Aggiungerei che per essere un buon deterrente si dovrebbe avere una certa certezza dell'accuratezza dell'indagini.
Il carcere deve soltanto servire per isolare individui pericolosi in modo che non possano danneggiare la società, non a vendicarsi.
La vendetta è un sentimento irrazionale, la vendetta non comporta alcun guadagno, anzi, è soltanto una perdita di soldi (350 euro al giorno per detenuto).
Se fossi sicuro al 100% che questa non compia più alcun reato, per quanto mi riguarda potrebbe uscire anche domani. Ovviamente questo in linea di principio, perché è impossibile prevedere il futuro, e di una che ha commesso atti del genere non mi fiderei assolutamente.
Aspetto che mi scanniate... :cool:.
beppegrillo
22-05-2006, 20:58
perche' siamo persone civili.
Ciaozzz
Però ti renderai conto che ora se ci mettiamo a fa stè cose, per tutta la popolazione carceraria, il carcere diventa una specie di albergo ad ore :)
Accompagna questo a giocare a biliardo, l'altro a fare sci di fondo, quest'altro a giocare a poker :D
Probabilmente gli è stato concesso per fare un pò di gossip, chissà fra poco concedono una partita di palla a mano anche alla franzoni..
Giuro, io non riesco ad avere compassione. :(
akfhalfhadsòkadjasdasd
22-05-2006, 21:00
certi giornalisti dovrebbero darsi una calmata ogni tanto e scrivere di cose più serie. sempra che è andata a fare shopping in centro... :rolleyes:
beppegrillo
22-05-2006, 21:03
La pena deve essere un deterrente. Aggiungerei che per essere un buon deterrente si dovrebbe avere una certa certezza dell'accuratezza dell'indagini.
Il carcere deve soltanto servire per isolare individui pericolosi in modo che non possano danneggiare la società, non a vendicarsi.
La vendetta è un sentimento irrazionale, la vendetta non comporta alcun guadagno, anzi, è soltanto una perdita di soldi (350 euro al giorno per detenuto).
Se fossi sicuro al 100% che questa non compia più alcun reato, per quanto mi riguarda potrebbe uscire anche domani. Ovviamente questo in linea di principio, perché è impossibile prevedere il futuro, e di una che ha commesso atti del genere non mi fiderei assolutamente.
Aspetto che mi scanniate... :cool:.
1) E' impossibile ottenere certezza che una persona non ricommetta + reati
2) Il carcere non deve essere solo un centro "riabilitativo" ma ha anche il suo scopo punitivo.
Per i soldi che ci costano, hai assolutamente ragione, io li raferei ripagare in parte dai detenuti con lavori socialmente utili.
Se tutti seguissero il tuo ragionamento, ci spetterebbe alemeno un omicidio a testa con promessa di non ripeterlo, dunque è un ragionamento campato in aria.
indelebile
22-05-2006, 21:08
ma chi ha vinto incontro?
Jaguar64bit
22-05-2006, 21:10
La pena deve essere un deterrente. Aggiungerei che per essere un buon deterrente si dovrebbe avere una certa certezza dell'accuratezza dell'indagini.
Il carcere deve soltanto servire per isolare individui pericolosi in modo che non possano danneggiare la società, non a vendicarsi.
La vendetta è un sentimento irrazionale, la vendetta non comporta alcun guadagno, anzi, è soltanto una perdita di soldi (350 euro al giorno per detenuto).
Se fossi sicuro al 100% che questa non compia più alcun reato, per quanto mi riguarda potrebbe uscire anche domani. Ovviamente questo in linea di principio, perché è impossibile prevedere il futuro, e di una che ha commesso atti del genere non mi fiderei assolutamente.
Aspetto che mi scanniate... :cool:.
A mio avviso se una persona commette un delitto simile , non può essere dichiarata dagli psicologi come "normale" , dubito che il carcere "duro" possa farla tornare normale di mente.. , mi pare che in alcuni casi sia un infierire su una persona malata... lasciandola isolata come un animale.. questo è il mio pensiero.
blamecanada
22-05-2006, 21:10
1) E' impossibile ottenere certezza che una persona non ricommetta + reati
Lo so.
2) Il carcere non deve essere solo un centro "riabilitativo" ma ha anche il suo scopo punitivo.
Perché?
Per i soldi che ci costano, hai assolutamente ragione, io li raferei ripagare in parte dai detenuti con lavori socialmente utili.
Se tutti seguissero il tuo ragionamento, ci spetterebbe alemeno un omicidio a testa con promessa di non ripeterlo, dunque è un ragionamento campato in aria.
Non hai capito ciò che intendevo.
Era un discorso completamente ipotetico: una promessa non è affatto una garanzia. Non ho mai detto né pensato che se dicesse "non lo faccio più" si dovrebbe mandare fuori.
topolina79
22-05-2006, 21:28
le hanno già fatto un regalone a non darle l'ergostolo, imho :fagiano:
nessuno Stato può condannare alla pena capitale o all’ergastolo un minore (art.37) carta dei diritti del fanciullo ratificata dall'Italia
nessuno Stato può condannare alla pena capitale o all’ergastolo un minore (art.37) carta dei diritti del fanciullo ratificata dall'Italia
diritti del fanciullo? posso farmi una amara risata? a vedere cosa ha fatto la fanciulla erika ai tempi...
topolina79
22-05-2006, 21:41
legge regionale del 14 febbraio 2005 n° 8 che detta le “Disposizioni per la tutela delle persone ristrette negli Istituti Penitenziari della Lombardia”.
Con tale legge la Regione si impegna, di intesa con il PRAP e il CGM, nel concorrere “a tutelare la dignità delle persone adulte e minori ristrette negli Istituti di pena o ammesse a misure alternative o sottoposte a procedimento penale. In particolare promuove le azioni volte a favorire il minor ricorso possibile alle misure privative della libertà, nonché il recupero ed il reinserimento nella società delle persone sottoposte a tali misure, coinvolgendo a tal fine le ASL, gli enti locali, il terzo settore ed il volontariato”.
io sto facendo un master in questo settore e vi assicuro che le cose che le persone comuni non conoscono del carcere e delle varie procedure giudiziarire soo veramente tante!!!
akfhalfhadsòkadjasdasd
22-05-2006, 21:41
Lo so.
Perché?
Non hai capito ciò che intendevo.
Era un discorso completamente ipotetico: una promessa non è affatto una garanzia. Non ho mai detto né pensato che se dicesse "non lo faccio più" si dovrebbe mandare fuori.secondo me è abbastanza controverso il concetto di punire benchè arcaico e soprattutto religioso...
ma fino a quando basta la paura della pena per non commettere reati? resta il fatto che il pericolo della pena, della punizione deve essere ben radicato e consistente nell'immaginario sennò almeno un delitto lo avremo sempre, quindi ci devono stare i "casi d'esempio".
oppure adottiamo una strategia subdola alla arancia meccanica... peccato che kubrick non vive più...
OT. ma alla fine il protagonista è "guarito" dalla cura?
topolina79
22-05-2006, 21:42
diritti del fanciullo? posso farmi una amara risata? a vedere cosa ha fatto la fanciulla erika ai tempi...
Mi spiace che tu rida visto che sono argomenti molto seri....
Mi spiace che tu rida visto che sono argomenti molto seri....
rido per non guastarmi il sangue perchè una persona così meriterebbe d meditare fino a morte naturale su quel che ha fatto.
topolina79
22-05-2006, 21:53
rido per non guastarmi il sangue perchè una persona così meriterebbe d meditare fino a morte naturale su quel che ha fatto.
non mi sembra sia possibile dialogare quindi mollo no comment cmq....mi rattrista sempre vedere come i giovani di oggi siano così chiusi e spaventanti dal mondo da tutto e da tutti e non abbiamo il coraggio di cercare soluzioni costruttive ma solo quelle punitive ,come ormai è stato accertato da numerosi studi, sono totalmente INUTILI...
buona serata a tutti!
topolina79
22-05-2006, 21:58
secondo me è abbastanza controverso il concetto di punire benchè arcaico e soprattutto religioso...
in realtà la religione e la storia religiosa dicono l'esatto opposto rispetto alla nostra giustizia retributiva.
Le istituzioni religiose hanno dato un'interpretazione erronea per gli scopi che gli facevano comodo in realtà non è così e se ti interessa ho anche molti esempi da fornirti!
Pεrveяsivo
22-05-2006, 22:00
non mi sembra sia possibile dialogare quindi mollo no comment cmq....mi rattrista sempre vedere come i giovani di oggi siano così chiusi e spaventanti dal mondo da tutto e da tutti e non abbiamo il coraggio di cercare soluzioni costruttive ma solo quelle punitive ,come ormai è stato accertato da numerosi studi, sono totalmente INUTILI...
buona serata a tutti!
E a quello che ha ammazzato il piccolo Tommaso tra cinque anni glielo daresti il permesso di farsi una gita fuori dal carcere?
Beppe3000
22-05-2006, 22:02
Per i soldi che ci costano, hai assolutamente ragione, io li raferei ripagare in parte dai detenuti
E' già così, ogni detenuto paga ogni giorno della sua permanenza in carcere :)
non mi sembra sia possibile dialogare quindi mollo no comment cmq....mi rattrista sempre vedere come i giovani di oggi siano così chiusi e spaventanti dal mondo da tutto e da tutti e non abbiamo il coraggio di cercare soluzioni costruttive ma solo quelle punitive ,come ormai è stato accertato da numerosi studi, sono totalmente INUTILI...
buona serata a tutti!
non ti sfiora il dubbio che forse non è una mancanza di coraggio ma molto più banalmente non me ne frega nulla delle soluzioni alternative? certa gente non merita proprio nulla, nemmeno lo sforzo di un pensiero
buona serata anche a te
akfhalfhadsòkadjasdasd
22-05-2006, 22:04
rido per non guastarmi il sangue perchè una persona così meriterebbe d meditare fino a morte naturale su quel che ha fatto.
e con ciò che cambia? non è che può far resuscitare le persone ammazzate...
magari mi sbaglio ma dal tuo tono ti aguri che quella persona meditando capisca e dovrà soffrire ogni istante per tutta la vita per il delitto che ha commesso, in pratica si dovrebbe suicidare per il dolore?
e con ciò che cambia? non è che può far resuscitare le persone ammazzate...
magari mi sbaglio ma dal tuo tono ti aguri che quella persona meditando capisca e dovrà soffrire ogni istante per tutta la vita per il delitto che ha commesso, in pratica si dovrebbe suicidare per il dolore?
no mi basta che non abbia la speranza un giorno di rivedere il sole, penso sia sufficiente per quel che ha fatto
nessuna punizione ripara ai torti fatti ma è un filo logico che conduce in posti un pò pericolosi a mio avviso
blamecanada
22-05-2006, 22:07
secondo me è abbastanza controverso il concetto di punire benchè arcaico e soprattutto religioso...
ma fino a quando basta la paura della pena per non commettere reati? resta il fatto che il pericolo della pena, della punizione deve essere ben radicato e consistente nell'immaginario sennò almeno un delitto lo avremo sempre, quindi ci devono stare i "casi d'esempio".
Secondo me il carcere serve proprio a quello, non per punire chi ha commesso i reati, ma perché gli altri, vedendo che commettere reati è sconveniente, evitino di farlo.
Uno dopo venti anni di carcere può anche uscire e fare un altro omicidio, non è che essere stati in carcere dia particolari garanzie, anzi, casi del genere non sono rari.
Il problema è che la giustizia non funziona molto bene, e poi con la condizionale, riduzioni di pena etc, chi commette un reato è quasi sicuro di rimanere impunito. E quindi lo commette.
Se ci fosse una giustizia perfetta l'unico problema residuo sarebbero i casi in cui l'aspirante criminale sia disposto a scontare la pena pur di commettere il crimine.
Penso sia un argomento interessante, questo.
Pεrveяsivo
22-05-2006, 22:07
non ti sfiora il dubbio che forse non è una mancanza di coraggio ma molto più banalmente non me ne frega nulla delle soluzioni alternative? certa gente non merita proprio nulla, nemmeno lo sforzo di un pensiero
buona serata anche a te
Concordo...non stiamo parlando di una rapinetta o di un atto di bullismo...questa ha ammazzato sua madre e il suo fratellino, mica il gatto...
Come Folgore dal cielo
22-05-2006, 22:09
Io sarei stato felice di leggere: "Erika esce dal carcere... per avviarsi al patibolo".
Nessuna pietà per questa gente.
Però ti renderai conto che ora se ci mettiamo a fa stè cose, per tutta la popolazione carceraria, il carcere diventa una specie di albergo ad ore :)
Accompagna questo a giocare a biliardo, l'altro a fare sci di fondo, quest'altro a giocare a poker :D
Probabilmente gli è stato concesso per fare un pò di gossip, chissà fra poco concedono una partita di palla a mano anche alla franzoni..
Non è stata un'uscita singola. ma di gruppo. e trovo sia una cosa positiva. farlo di tanto in tanto... mica si dice di farlo ogni 2 giorni...
Ciaozzz
akfhalfhadsòkadjasdasd
22-05-2006, 22:12
in realtà la religione e la storia religiosa dicono l'esatto opposto rispetto alla nostra giustizia retributiva.
Le istituzioni religiose hanno dato un'interpretazione erronea per gli scopi che gli facevano comodo in realtà non è così e se ti interessa ho anche molti esempi da fornirti!la morale ad esempio quella cristiana in breve dice "fai questo, fai quello, altrimenti...". il perdono c'è ma c'è anche la punizione eterna e la punizione eterna è proprio tosta!
blamecanada
22-05-2006, 22:22
Io sarei stato felice di leggere: "Erika esce dal carcere... per avviarsi al patibolo".
Nessuna pietà per questa gente.
Ma se così fosse, tu cosa ci guadagneresti? (A parte il risparmio dello Stato)
Si tratta soltanto di quel risparmio o c'è qualcosa di più?
topolina79
22-05-2006, 22:23
la morale ad esempio quella cristiana in breve dice "fai questo, fai quello, altrimenti...". il perdono c'è ma c'è anche la punizione eterna e la punizione eterna è proprio tosta!
e no queste sono le banali minacce dei preti scusa tanto ma cristo sulla croce disse "perdonateli non sanno ciò che fanno"
PERDONATELI!!!!
nessuna punizione nemmeno ricatto
Vedi la storia di caino e abele....dio non punisce ma lo va a cercare gli fa unsegno sulla fronte e gli offre un'altra strada. Di fronte al male offe un segno di senso opposto, accoglie e gli da un'alta opportunità!!!
(non sono cristiana anzi ma credo che questa sia cultura di baseimportante x giudicare e conoscere)
akfhalfhadsòkadjasdasd
22-05-2006, 22:42
e no queste sono le banali minacce dei preti scusa tanto ma cristo sulla croce disse "perdonateli non sanno ciò che fanno"
PERDONATELI!!!!
nessuna punizione nemmeno ricatto
Vedi la storia di caino e abele....dio non punisce ma lo va a cercare gli fa unsegno sulla fronte e gli offre un'altra strada. Di fronte al male offe un segno di senso opposto, accoglie e gli da un'alta opportunità!!!
(non sono cristiana anzi ma credo che questa sia cultura di baseimportante x giudicare e conoscere)ummm... io i preti non li vedo tanto bricconi ;) , cmqs e vedi la bibbia la punizione sta scritta, soprattutto nel vecchio testamento mi pare (non chiedermi i versetti vari per favore :D ) e non mi pare nemmeno che il vecchio testamento sia stato rinnegato fino a tal punto. Io non penso che nella religione cristiana tutto si riduce al perdono, c'è l'apocalisse ed il giudizio finale, la giustizia divina tanto decantata. Nella religione cris le anime vengono innanzitutto giudicate e nel caso perdonate, non credo di sbagliarmi nella sostanza.
personalmente credo ne "l'innocenza del divenire" (N.)
byez...
e no queste sono le banali minacce dei preti scusa tanto ma cristo sulla croce disse "perdonateli non sanno ciò che fanno"
PERDONATELI!!!!
nessuna punizione nemmeno ricatto
Vedi la storia di caino e abele....dio non punisce ma lo va a cercare gli fa unsegno sulla fronte e gli offre un'altra strada. Di fronte al male offe un segno di senso opposto, accoglie e gli da un'alta opportunità!!!
(non sono cristiana anzi ma credo che questa sia cultura di baseimportante x giudicare e conoscere)
Ti quoto questo post, ma mi riferisco anche agli altri interventi che hai fatto in questo thread.
Da quanto si intuisce su quello che stai studiando personalmente mi auguro che tu un domani non abbia una posizione professionale dove hai il potere di scarcerare detenuti particolarmente pericolosi, perchè se da una parte è giusto combinare una pena detentiva in modo che serva anche da riabilitazione per un eventuale futuro reinserimento nella società, atteggiamenti come i tuoi mirati alla sola riabilitazione e fatti in modo estremo, con un perdonismo e un buonismo estremo, provocano poi quei delitti da parte di recidivi e "finti riabilitati" di cui purtroppo ne sentiamo parlare spesso, sia nelle cronache recenti che in quelle meno recenti.
Più che altro il tuo mi sembra un atteggiamento asettico, fatto da una persona che pensa che con lo studio riuscirà a comprendere il mondo della malavita e le menti deviate che portano a delitti particolarmente efferati, ma... io ti chiedo una cosa Topolina, hai mai avuto a che fare personalmente con un delinquente? Ti sei mai trovata a dialogare con qualcuno che ti puntava una pistola o un coltello e che era talmente fuori di testa da usare quell'arma? In poche parole, hai mai conosciuto anche un solo vero delinquente dovendo entrare nella sua mentalità per poter dire quelle cose che hai scritto?
Rispondimi Topolina.... grazie! :)
topolina79
22-05-2006, 22:46
mah non credo sia proprio così il giudizio delle anime non è cosa cristiana; il giudizio in generale intendo. Vedi maria maddalena era una prostituta eppure è diventata una delle più importanti donne accanto a Gesù!
topolina79
22-05-2006, 22:56
Ti quoto questo post, ma mi riferisco anche agli altri interventi che hai fatto in questo thread.
Da quanto si intuisce su quello che stai studiando personalmente mi auguro che tu un domani non abbia una posizione professionale dove hai il potere di scarcerare detenuti particolarmente pericolosi, perchè se da una parte è giusto combinare una pena detentiva in modo che serva anche da riabilitazione per un eventuale futuro reinserimento nella società, atteggiamenti come i tuoi mirati alla sola riabilitazione e fatti in modo estremo, con un perdonismo e un buonismo estremo, provocano poi quei delitti da parte di recidivi e "finti riabilitati" di cui purtroppo ne sentiamo parlare spesso, sia nelle cronache recenti che in quelle meno recenti.
Più che altro il tuo mi sembra un atteggiamento asettico, fatto da una persona che pensa che con lo studio riuscirà a comprendere il mondo della malavita e le menti deviate che portano a delitti particolarmente efferati, ma... io ti chiedo una cosa Topolina, hai mai avuto a che fare personalmente con un delinquente? Ti sei mai trovata a dialogare con qualcuno che ti puntava una pistola o un coltello e che era talmente fuori di testa da usare quell'arma? In poche parole, hai mai conosciuto anche un solo vero delinquente dovendo entrare nella sua mentalità per poter dire quelle cose che hai scritto?
Rispondimi Topolina.... grazie! :)
Calma non sono ne buonista e nemmeno credo si debba perdonare tutti anzi!!!
Semplicemente ritengo che il carcere non sia una soluzione nel caso in cui la persona non possa più nuocere agli altri e alla società!
Credo che la funzione della giustizia non sia solamente quella punitiva o cmq non credo nella giustizia retributiva in cui a tanto male si risponde con tanto male.
Sai che alcuni ragazzi di Scampia non accettano le misure alternative queli la messa alla prova o i lavori riparativi etc perchè perderebbero credito all'interno del lor gruppo? Tornerebbero nei lor quartieri come collaboratori di giustizia e non come eroi!
Per loro è molto peggio una pena volta alla riparazione del danno che la reclusione in carcere.
Inoltre nessuno lo sa ma lo stato italiano è stato più volte denunciato presso a corte europea per la violazione della carta dei diritti dell'uomo soprattutto x quanto riguarda le condizioni di vita in carcere.
L'80% dei detenuti è ormai affetto da TBC x le scarse condizioni igieniche.
Cmq sì sono stata in carcere a roma a casal del marmo e in comunità di minori con sconto di pena.
E purtroppo nella vita mi è toccato di incontrare un farabutto nato, ma questo non ha cambiato le mie opinioni.
Queste cose che ti dico sono anche idee di numerosi docenti operatori carcerari e assistenti sociali e direttori di carceri che hanno quotidianamente a che fare con i detenuti.
Ah domenticavo ultimamente sno stata in comunità con 7 minori stranieri provenienti dal carcere di torino....
topolina79
22-05-2006, 22:59
Mi spiace non poterti rassicurare...un giorno potrei diventare giudice onorario per il tribunale di sorveglianza quindi si la mia opinione potrebbe influire sulle scelte del giudice riguardo alle pene dei detenuti!!!! :boh:
Mi spiace non poterti rassicurare...un giorno potrei diventare giudice onorario per il tribunale di sorveglianza quindi si la mia opinione potrebbe influire sulle scelte del giudice riguardo alle pene dei detenuti!!!! :boh:
Come sospettavo....
Vedi, il problema per la società è che quando ci sono persone come te in quel tipo di posizioni voi ve ne fregate completamente della gente onesta, il primo vostro obiettivo è rimettere in libertà i delinquenti in nome del perdonismo, del buonismo, della riabilitazione "costi quel che costi", questo ovviamente sino a che non siate voi stessi vittime di un delinquente! ;)
Il... problema nel problema invece è che se è vero che la riabilitazione deve essere un fattore importante nell'ottica di una pena detentiva inflitta ad un delinquente, però in una scala di valori prima di questa c'è la tutela del cittadino onesto, per te e per chi la pensa come te invece tendete a invertire questi due principi, voi nel dubbio che un delinquente sia o non sia riabilitato lo rimandate nella società civile, anche se questo può voler dire un grosso costo per una persona innocente e onesta che si trova ad essere vittima di questo, a volte anche della vita di questa persona, ma a voi della persona onesta frega molto poco, per non dire niente, voi avete a cuore solo il delinquente...
Io ti auguro di avere una vita felice, anche dal punto di vista professionale, ma ti auguro anche di non realizzare mai quanto mi hai scritto, che la tua professione si indirizzi verso qualcos'altro, nel caso non fosse così però ti prego di avvertirmi, perchè se la mia sicurezza e quella dei miei cari dipendono da persone che la pensano come te, beh, io non ho mai fatto il porto d'armi e non detengo armi da fuoco, nonostante ne sia appassionato, ma è la volta buona che ci faccio un pensiero serio, ma molto serio!!! ;)
'notte! :)
rastaban
22-05-2006, 23:22
e no queste sono le banali minacce dei preti scusa tanto ma cristo sulla croce disse "perdonateli non sanno ciò che fanno"
PERDONATELI!!!!
nessuna punizione nemmeno ricatto
Vedi la storia di caino e abele....dio non punisce ma lo va a cercare gli fa unsegno sulla fronte e gli offre un'altra strada. Di fronte al male offe un segno di senso opposto, accoglie e gli da un'alta opportunità!!!
(non sono cristiana anzi ma credo che questa sia cultura di baseimportante x giudicare e conoscere)
Pero' di quel Dio non vi e' traccia, ed e' per questo che esiste la giustizia ed e' gestita dagli uomini.
Per certa gente non e' giusto avere pieta' ed essere buonisti, es. per gente come Tanzi, per mafiosi, ladri che rubano miliardi prendendoli alle famiglie italiane, per quelle persone la punizione piu' giusta sarebbe la pena di morte.
Seguendo il messaggio cristiano e la logica del perdono cosa bisognerebbe fare, lasciare andare liberi anche i peggiori criminali, ladri assassini e stupratori?
Mi spiace non poterti rassicurare...un giorno potrei diventare giudice onorario per il tribunale di sorveglianza quindi si la mia opinione potrebbe influire sulle scelte del giudice riguardo alle pene dei detenuti!!!! :boh:
PS: poi vado veramente a dormire!
Una domanda Topolina, se tu un domani raggiungessi quella posizione, e un delinquente che tu hai rimesso in libertà perchè ritenevi riabilitato dovesse uccidere una persona, come considereresti la cosa? Come ti sentiresti?
Sarebbe per te un semplice incidente, ci dormiresti su, o ti porteresti il rimorso di aver contribuito a quell'omicidio per tutto il resto della tua vita?
Sono molto curioso di leggere la tua risposta...
PS: poi vado veramente a dormire!
Una domanda Topolina, se tu un domani raggiungessi quella posizione, e un delinquente che tu hai rimesso in libertà perchè ritenevi riabilitato dovesse uccidere una persona, come considereresti la cosa? Come ti sentiresti?
Sarebbe per te un semplice incidente, ci dormiresti su, o ti porteresti il rimorso di aver contribuito a quell'omicidio per tutto il resto della tua vita?
Sono molto curioso di leggere la tua risposta...
Se tu avessi fatto una cazzata a 16 anni.. un litigio con un ragazzo della tua età... per motivi futili... l'avessi spinto.. fosse caduto e morto ... e ti avessero condannato per omicidio colposo... a 5 anni.. e volessi rifarti poi una nuova vita , cosciente del fatto che hai pagato per un tuo errore , come ti sentiresti se qualcuno ti negasse questa possibilità perchè qualcun altro non ha imparato dai suoi errori?
sono curioso di leggere la tua risposta...
ciaozzz
Se tu avessi fatto una cazzata a 16 anni.. un litigio con un ragazzo della tua età... per motivi futili... l'avessi spinto.. fosse caduto e morto ... e ti avessero condannato per omicidio colposo... a 5 anni.. e volessi rifarti poi una nuova vita , cosciente del fatto che hai pagato per un tuo errore , come ti sentiresti se qualcuno ti negasse questa possibilità perchè qualcun altro non ha imparato dai suoi errori?
sono curioso di leggere la tua risposta...
ciaozzz
il punto credo sia questo. come si fa a giudicare, e ad essere certi di aver giudicato bene?
come si fa a giudicare una persona adatta ad essere riammessa alla vita sociale oppure no? come si fa ad essere sicuri che io domani mattina non vada ad uccidere il panettiere?
credo che il punto sia questo.
ah, domani non vado a prendere il pane :D
ho parlato alcune volte con topolina di questo argomento e su certi temi sono d'accordo, su altri no. ovviamente tutto quello che fa audience di solito è un caso limite. però non credo che ci sia solo il 'dentro il carcere' ed il 'fuori dal carcere', insomma, esisteranno delle vie di mezzo?
E' uscita per qualche ora dal carcere, per una partita di pallavolo, Erika De Nardo, la ragazza oggi 22enne e dai lunghi capelli neri, che il 21 febbraio 2001 a Novi Ligure uccise a coltellate, assieme al fidanzato Omar la madre Susy Cassini e il fratello Gianluca, di 11 anni.
Erika, che deve scontare una pena a 16 anni di carcere, da quando è maggiorenne è rinchiusa nel carcere di Verziano (BS), dopo essere stato al Beccaria di Milano.
Oggi ha partecipato all'iniziativa sportiva "Oltre il muro", organizzata dall'Uisp di Brescia.
Fonte: http://www.valenza.it/leggiarticolo.php?id=14109
Non vedo nulla di male nel fatto in se stesso, molto male invece che sia diventata una notizia di gossip.
Già me la immagino tra un paio d'anni dalla De Filippi che racconta la vicenda. :muro:
Se tu avessi fatto una cazzata a 16 anni.. un litigio con un ragazzo della tua età... per motivi futili... l'avessi spinto.. fosse caduto e morto ... e ti avessero condannato per omicidio colposo... a 5 anni.. e volessi rifarti poi una nuova vita , cosciente del fatto che hai pagato per un tuo errore , come ti sentiresti se qualcuno ti negasse questa possibilità perchè qualcun altro non ha imparato dai suoi errori?
sono curioso di leggere la tua risposta...
ciaozzz
Si ma non stiamo parlando di uno sbaglio del genere, stiamo parlando di omicidio premeditato plurimo (e su un bambino). Ciò... va bene sbagliare... ma a tutto c'è un limite.
LightIntoDarkness
23-05-2006, 10:21
<cut>certa gente non merita proprio nulla, nemmeno lo sforzo di un pensiero
no mi basta che non abbia la speranza un giorno di rivedere il sole, penso sia sufficiente per quel che ha fatto
Io sarei stato felice di leggere: "Erika esce dal carcere... per avviarsi al patibolo".
Nessuna pietà per questa gente.
COSA CI FATE VOI 2 IN UN PAESE CIVILE? :doh: :doh: :doh:
Incredibile come basti una generazione per dimenticare il concetto di giustizia, fondatore delle democrazie.
Incredibile come ci si voglia sbarazzare del concetto di stato di diritto in una maniera così miope ed autolesionista.
Dovremmo rivedere la formazione di base delle nostre scuole elementari. IMHO.
LightIntoDarkness
23-05-2006, 10:24
la morale ad esempio quella cristiana in breve dice "fai questo, fai quello, altrimenti...". il perdono c'è ma c'è anche la punizione eterna e la punizione eterna è proprio tosta!
Per la dottrina cristiana, il peccato più grande che può fare l'uomo-e che lo condannerebbe all'inferno-è il non confidare nella divina miseriscordia, o meglio nel credere che il suo peccato sia più grande di essa e rifiutare quindi il perdono di Dio.
LightIntoDarkness
23-05-2006, 10:40
Come sospettavo....
Vedi, il problema per la società è che quando ci sono persone come te in quel tipo di posizioni voi ve ne fregate completamente della gente onesta, il primo vostro obiettivo è rimettere in libertà i delinquenti in nome del perdonismo, del buonismo, della riabilitazione "costi quel che costi", questo ovviamente sino a che non siate voi stessi vittime di un delinquente! ;)Questo non mi sembra nè corretto nè utile ad una discussione costruttiva.
Un accusa di questo genere pone un muro davanti a qualsiasi dialogo, e mi sembra piuttosto stupido farlo con una persona direttamente interessata al problema, e che si sta formando per essere parte attiva al problema.
Spaventa sinceramente questa frattura costruita dai pronomi che usi:
"persone come te", "il vostro obbiettivo è", "voi ve ne fregate","voi stessi vittime"... ci deve per forza essere un conflitto? Non è possibile proprio che magari 2 persone abbiano lo stesso fine ma, ponendosi sinceramente, pensino di percorrere strade diverse? Il tuo obbiettivo è la giustizia in una società civile o qualcos'altro?
Per te se una persona delinque non è più una persona?
Se un delinquente viene davvero reintrodotto nella società, e davvero è cambiato, tu sei felice o no?
Perchè a volte sembra di leggere fra le righe un "astio a prescindere", un desiderio di lasciare fuori dalla società queste persone, che rimarranno sempre e comunque solo dei delinquenti... ma spero di sbagliarmi.
Il... problema nel problema invece è che se è vero che la riabilitazione deve essere un fattore importante nell'ottica di una pena detentiva inflitta ad un delinquente, però in una scala di valori prima di questa c'è la tutela del cittadino onesto, per te e per chi la pensa come te invece tendete a invertire questi due principi, voi nel dubbio che un delinquente sia o non sia riabilitato lo rimandate nella società civile, anche se questo può voler dire un grosso costo per una persona innocente e onesta che si trova ad essere vittima di questo, a volte anche della vita di questa persona, ma a voi della persona onesta frega molto poco, per non dire niente, voi avete a cuore solo il delinquente...Vedo che si rincara la dose... mah.
La prima accusa gravissima è quella della irresponsabilità che denunci: a leggerti sembra che si introducano dei potenziali omicidi nella società, a cuor leggero per di più. Chiedo lumi a topolina79, ma io penso sia solo un'accusa motivata dalla tua rabbia.
Molto sta anche nella definizione di tutela che dai... tu la prendi per scontata: uno che è stato in carcere non mi si deve avvicinare. Stop.
Io ti auguro di avere una vita felice, anche dal punto di vista professionale, ma ti auguro anche di non realizzare mai quanto mi hai scritto, che la tua professione si indirizzi verso qualcos'altro, nel caso non fosse così però ti prego di avvertirmi, perchè se la mia sicurezza e quella dei miei cari dipendono da persone che la pensano come te, beh, io non ho mai fatto il porto d'armi e non detengo armi da fuoco, nonostante ne sia appassionato, ma è la volta buona che ci faccio un pensiero serio, ma molto serio!!! ;)
'notte! :)Ti prego di cambiare stile di intervento... questo tono quasi minaccioso e in ogni caso talmente arrogante da aver stampato un giudizio indelebile su una persona dopo aver letto alcuni suoi post scuote molto me che leggo al di fuori, immagino la persona interessata.
Ci vorrebbe più umiltà e disponibilità a mettersi in discussione.
Altrimenti non si va su un gruppo di discussione-forum, ma si apre il proprio blog.
Nevermind
23-05-2006, 10:45
Non capisco dove sia la notizia....anzi purtroppo lo capisco e la cosa è veramente triste.
Nevermind
23-05-2006, 10:50
La pena deve essere un deterrente. Aggiungerei che per essere un buon deterrente si dovrebbe avere una certa certezza dell'accuratezza dell'indagini.
Il carcere deve soltanto servire per isolare individui pericolosi in modo che non possano danneggiare la società, non a vendicarsi.
La vendetta è un sentimento irrazionale, la vendetta non comporta alcun guadagno, anzi, è soltanto una perdita di soldi (350 euro al giorno per detenuto).
Se fossi sicuro al 100% che questa non compia più alcun reato, per quanto mi riguarda potrebbe uscire anche domani. Ovviamente questo in linea di principio, perché è impossibile prevedere il futuro, e di una che ha commesso atti del genere non mi fiderei assolutamente.
Aspetto che mi scanniate... :cool:.
Le persone non cambiano, pensare di "riprogrammare" una persona col carcere o farla pentire è una cazzata se sei marcio resti marcio. Uno che è stato capace di uccidere la propria madre e il proprio fratellino (e non per sbaglio o sfiga) imho non merita di vivere.
akfhalfhadsòkadjasdasd
23-05-2006, 10:51
Per la dottrina cristiana, il peccato più grande che può fare l'uomo-e che lo condannerebbe all'inferno-è il non confidare nella divina miseriscordia, o meglio nel credere che il suo peccato sia più grande di essa e rifiutare quindi il perdono di Dio.quindi, non accettare il perdono di dio, del proprio peccato, è il sommo peccato?
mettiamola così: c'è padre e figlio, il figlio ruba dal portafoglio del padre 5 euro, il padre se ne accorge ma nn fa finta di nulla. Dopo un po' il figlio realizza che ha fatto una brutta cosa e triste va dal padre e vuota il sacco. il padre benvolente dice di volerlo perdonare ma il figlio, per qualche motivo, si sente ancora colpevole e non accetta il perdono tanto gratuito... a quel punto il padre s'infuria davvero, "quale arroganza non accettare il mio perdono" e spedisce il figlio nell'inferno per sempre. che bella storia! LoL
Se un delinquente viene davvero reintrodotto nella società, e davvero è cambiato, tu sei felice o no?
La MIA risposta è: sì, ne sono felice, ma il mio pensiero va principalmente alle vittime e ai suoi familiari. Certe cose non vanno dimenticate, e qua mi sembra che lo sti sta proprio facendo. A me un certo senso di amarezza rimane. E inoltre penso che il rimettere nella società non sia un buon esempio.
La domanda da fare secondo me è: si perdona tutto? Sempre?
Le persone non cambiano, pensare di "riprogrammare" una persona col carcere o farla pentire è una cazzata se sei marcio resti marcio. Uno che è stato capace di uccidere la propria madre e il proprio fratellino (e non per sbaglio o sfiga) imho non merita di vivere.
Sono d'accordo
Le persone non cambiano, pensare di "riprogrammare" una persona col carcere o farla pentire è una cazzata se sei marcio resti marcio.
Bah, secondo me non è vero invece... le persone cambiano eccome... il problema sta che non puoi far resuscitare una persona che hai ammazzato (e ancora più di fondo, il problema è che serve che una persona ne ammazzi un'altra per cambiare). Il pericolo secondo me sta che il fatto di "cambiare" non è dimostrabile, ma è solamente una sorta di promessa, e che chiunque può dire "sono cambiato".
Nevermind
23-05-2006, 11:03
non mi sembra sia possibile dialogare quindi mollo no comment cmq....mi rattrista sempre vedere come i giovani di oggi siano così chiusi e spaventanti dal mondo da tutto e da tutti e non abbiamo il coraggio di cercare soluzioni costruttive ma solo quelle punitive ,come ormai è stato accertato da numerosi studi, sono totalmente INUTILI...
buona serata a tutti!
A meh rattrista come ci siano ancora persone che pensano di vivere nel mondo dei balocchi dove è possibile recuperare anche i soggetti + reppellenti della società, quest'aurea di perbenismo con le fette di prosciutto sugli occhi mi fa quasi ridere ti dirò. Ci vuole fegato per asserire che sia possibile cambiare una persona così profondamente le persone non sono computer che formatti e sistemi o amcchine che sostituisci il pezzo difettoso. Se una persona ha ucciso una volta può farlo ancora, come dimostarno gli svariati casi in cui un galeotto uscito di prigione sia ricaduto subito (o quasi) nei suoi errori.
generals
23-05-2006, 11:19
Le persone non cambiano, pensare di "riprogrammare" una persona col carcere o farla pentire è una cazzata se sei marcio resti marcio. Uno che è stato capace di uccidere la propria madre e il proprio fratellino (e non per sbaglio o sfiga) imho non merita di vivere.
SI condivido, chi è capace di commettere una tale reato non potrà mai cambiare. In genere dall'esperienza ma anche l'analisi dei casi di recidiva emerge che se una persona in un determinato contesto ha commesso un delitto, se si ritroverà nello stesso contesto lo ricommetterà. Cmq una persona che ha ucciso la madre ma anche il fratellino piccolo e come minimo dopo che ha realizzato (ammesso l'abbia fatto in preda ad un impulso irrazionale) dopo non è per lo meno impazzita di fronte a tanto orrore è per me irrecuperabile :read:
LightIntoDarkness
23-05-2006, 11:25
Le persone non cambiano, pensare di "riprogrammare" una persona col carcere o farla pentire è una cazzata se sei marcio resti marcio. Uno che è stato capace di uccidere la propria madre e il proprio fratellino (e non per sbaglio o sfiga) imho non merita di vivere.Libero di definire marcio chi vuoi, a me pare comunque una cosa terribile.
In quest'ottica è il male che vince, è l'assurdità di un gesto che distrugge una vita che ha l'ultima parola su una persona.
Prova ad ampiare il tuo ragionamento: se ha sbagliato è perchè è marcia, quindi lo è e basta; se qualcuno si fosse accorto che era marcia prima non sarebbe cambiato niente, perchè marcia era e marcia rimarrà, e potrebbe benissimo ripetere quell'orrore perchè è marcia.
Quindi è solo colpa sua, e deve morire.
Posto che se una persona è cristiana non può accettare un ragionamento del genere in ogni caso, io ti rispondo al di là dei precetti della mia fede.
Se ha sbagliato è perchè è marcia, quindi probabilmente ora lo è ancora.
Forse qualcuno si era accorto che era marcia, ma non ha fatto niente o non ha fatto abbastanza. Forse è diventata marcia perchè la nostra società non è stata in grado di educarla. Nessuno saprà mai di chi è la colpa, ma anche quella era una bambina pura e innocente, e non era marcia già al suo primo respiro... se un fanciullo ha fatto delle scelte sbagliate che lo hanno condotto su una via così sbagliata, in qualche modo dobbiamo interrogarci sul come sia stato possibile.
Vista l'atrocità del suo gesto, è una persona che non sa cosa sia la vita, non sa cosa significhi vivere, non crede nella possibilità di una vita serena;con esso non ha ottenuto niente per se, ha solo condannato se stessa ad una macchia indelebile; ha affondato nel dolore una famiglia, una comunità, una nazione, e dovrà pagare per questo.
Ma stare in un carcere non basta per la società che io voglio, perchè la società stessa ne uscirebbe perdente, impotente di fronte a questo male, si autodichiarerebbe incapace di dare una risposta a questo male.
Io voglio che la società si ponga come obbiettivo di vittoria vera che questa ragazza si tolga tutto il marcio di dosso e, seppur rimanendo a scontare tutta la sua pena, possa avere una possibilità di dare un senso alla sua esistenza, e cercare di diventare una persona diversa.
Certo, deve volerlo, deve accogliere questa possibilità, ed è tutto tranne che scontato.
Ma a voler ben guardare, forse il limite più grosso è che ho descritto una società che non esiste, una società che non è matura abbastanza per sentirsi responsabile di alcunchè.
Non credo si possa dire a priori se uno cambierà o meno (c'è gente che cambia totalmente dopo un anno di prigione, c'è gente che non cambia nemmeno dopo 20 anni di prigione). Dico solo, se non si è sicuro nè di uno nè dell'altro, qual è la giusta soluzione?
LightIntoDarkness
23-05-2006, 11:31
quindi, non accettare il perdono di dio, del proprio peccato, è il sommo peccato?
mettiamola così: c'è padre e figlio, il figlio ruba dal portafoglio del padre 5 euro, il padre se ne accorge ma nn fa finta di nulla. Dopo un po' il figlio realizza che ha fatto una brutta cosa e triste va dal padre e vuota il sacco. il padre benvolente dice di volerlo perdonare ma il figlio, per qualche motivo, si sente ancora colpevole e non accetta il perdono tanto gratuito... a quel punto il padre s'infuria davvero, "quale arroganza non accettare il mio perdono" e spedisce il figlio nell'inferno per sempre. che bella storia! LoL:rotfl: :rotfl: :rotfl:
Libero di banalizzare quanto vuoi, effettivamente la tua storia fa ridere :D
In ogni caso non mi sembra il 3d per approfondire questa cosa ;)
generals
23-05-2006, 11:32
Non vedo nulla di male nel fatto in se stesso, molto male invece che sia diventata una notizia di gossip.
Già me la immagino tra un paio d'anni dalla De Filippi che racconta la vicenda. :muro:
aggiungo che 16 anni (considerando poi i permessi e gli sconti che scattano con pene così ridotte) sono un'inezia :rolleyes: . QUesta ragazza a 30 anni sarà di nuovo libera :eek: solo a pensare di poterla incontrare ho i brividi :( . E poi Wanna Marchi ha avuto 10 anni, ora confrontati i due casi e condannando ovviamente in maniera ferma la WM, considerando che peròi fisicamente o direttamente la WM non ha fatto nulla ma ha solo usato l'intimidazione e la minaccia e ha preso dei soldi causando sofferenza ma sono tutti ancora vivi e possono rifarsi con i risarcimenti mi sembra che qualcosa non funzioni, vi sia una sproporzione tra i due casi ma una condanna simile, o no?
LightIntoDarkness
23-05-2006, 11:33
A meh rattrista come ci siano ancora persone che pensano di vivere nel mondo dei balocchi dove è possibile recuperare anche i soggetti + reppellenti della società, quest'aurea di perbenismo con le fette di prosciutto sugli occhi mi fa quasi ridere ti dirò.
Sarò duro: per me una persona che davvero pensa quello che ho quotato deve essere recuperata per far parte di una società civile.
LightIntoDarkness
23-05-2006, 11:35
aggiungo che 16 anni sono un'inezia :rolleyes: <cut>
:eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek:
Nevermind
23-05-2006, 11:38
...
Ma a voler ben guardare, forse il limite più grosso è che ho descritto una società che non esiste, una società che non è matura abbastanza per sentirsi responsabile di alcunchè.
No il tuo limite è che non vuoi accettare la realtà ovvero che esistono persone "cattive" e che tali sono e rimangono, tu vuoi cercare di attribuire la colpa alla società per cercare di dare un senso a questi gesti. La cosa è comprensibile e la fanno in molti ma rimane il fatto che non è possibile cambiare le persone al massimo si può lavorare su di loro da piccoli ma oramai adulti non vi è modo di cambiare la natura stessa di una persona. Ripeto una macchina si può sistemare e riprogramare ma una persona no. Le persone violente lo sono fin da piccole, vedi i bimbi che picchiano gli animali o gli altri bimbi? I bulletti che infastidiscono la gente sin da bocchia? Ecco già e gran difficile raddrizzarli finchè sono semi-poppanti ma da adulti è utopistico anche solo pensarci.
Di chi sia la colpa? fosse anche a causa delle influenze esterne? io sono cresciuto con persone che bestemmiano ogni 2 x 3 eppure non bestemmio per dire...alla fine è troppo semplicistico dire che è colpa della società alal fine chi prende le decisioni siamo noi, noi soli siamo padroni del nostro operato e ne paghiamo le conseguenze.
:eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek:
Leggi bene: (considerando poi i permessi e gli sconti che scattano con pene così ridotte)
Se ci fosse la certezza della pena non sarebbero "un'inezia", ma questa purtroppo non esiste...
generals
23-05-2006, 11:43
:eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek:
certo in rapporto a quello che ha fatto ;)
Nevermind
23-05-2006, 11:44
Sarò duro: per me una persona che davvero pensa quello che ho quotato deve essere recuperata per far parte di una società civile.
Beh chiariscimi il tuo concetto di società civile perchè se è come sospetto in tal caso sono fiero di essere considerato incivile.
Nevermind
23-05-2006, 11:50
La cosa più bella sapete qual'è che un cane se morde uan persoan lo si fa fuori ma una persoan che uccide invece si vuole recuperare.
Ovvero un animale che viene considerato un essere che segue l'istinto e quindi non coscente della distinzione tra giusto-sbagliato si ammazza, una persona infinitamente + complessa e capace di ragionare si vuole recuperare.
Non notate una contraddizione di fondo in tutto ciò?
Il fatto è che noi uomini riusciamo difficilmente a comprendere che una persona può non avere problemi di sorta ma essere un bastardo, dobbiamo sempre cercare di giustificare questi personaggi perchè minano la razionalità che sta alal base della nostra società, quindi ammettendo che esistano questi individui si accetterebbe il fatto che la nostra società poggia su piedistalli non solidi come si vorrebbe.
generals
23-05-2006, 11:50
No il tuo limite è che non vuoi accettare la realtà ovvero che esistono persone "cattive" e che tali sono e rimangono, tu vuoi cercare di attribuire la colpa alla società per cercare di dare un senso a questi gesti. La cosa è comprensibile e la fanno in molti ma rimane il fatto che non è possibile cambiare le persone al massimo si può lavorare su di loro da piccoli ma oramai adulti non vi è modo di cambiare la natura stessa di una persona. Ripeto una macchina si può sistemare e riprogramare ma una persona no. Le persone violente lo sono fin da piccole, vedi i bimbi che picchiano gli animali o gli altri bimbi? I bulletti che infastidiscono la gente sin da bocchia? Ecco già e gran difficile raddrizzarli finchè sono semi-poppanti ma da adulti è utopistico anche solo pensarci.
Di chi sia la colpa? fosse anche a causa delle influenze esterne? io sono cresciuto con persone che bestemmiano ogni 2 x 3 eppure non bestemmio per dire...alla fine è troppo semplicistico dire che è colpa della società alal fine chi prende le decisioni siamo noi, noi soli siamo padroni del nostro operato e ne paghiamo le conseguenze.
E' verissimo, una volta ascoltai un Magistrato di grande esperienza che ne aveva viste di cotte e di crude durante la sua carriera e disse: esistono persone malvagie, che commettono efferati delitti e dopo non hanno un minimo di pentimento ma si comportano come se nulla fosse. ALtri addirittura provano piacere nell'infliggere alle loro vittime dolore. E' questa la realtà, lo è sempre stata, non siamo tutti uguali non dobbiamo ragionare come se io o un'altro fosse l'assasino. L'assasino, l'omicida, il malvagio pensano in modo differente, la violenza può essere scatenata ma è qualcosa di innato. Se non comprendiamo questo ma ci facciamo fuorviare dalla morale cristiana, dal perdono, il fenomeno e le soluzioni non saranno mai comprese. QUesto non vuol dire che non ci debbano essere garanzie di diritto o necessariamente si debba ricorrere alla pena di morte ma sicuramente non pensare di recuperarli...... (mmi riferisco a dellitti alla Erika, o quelli sul piccolo Tommaso ;) )
LightIntoDarkness
23-05-2006, 11:51
No il tuo limite è che non vuoi accettare la realtà ovvero che esistono persone "cattive" e che tali sono e rimangono, tu vuoi cercare di attribuire la colpa alla società per cercare di dare un senso a questi gesti. La cosa è comprensibile e la fanno in molti ma rimane il fatto che non è possibile cambiare le persone al massimo si può lavorare su di loro da piccoli ma oramai adulti non vi è modo di cambiare la natura stessa di una persona.
Ovviamente per me è l'esatto opposto: la realtà non è quella che tu credi, ma sei tu che non vuoi accettarla ;)
Ripeto una macchina si può sistemare e riprogramare ma una persona no. Le persone violente lo sono fin da piccole, vedi i bimbi che picchiano gli animali o gli altri bimbi? I bulletti che infastidiscono la gente sin da bocchia? Ecco già e gran difficile raddrizzarli finchè sono semi-poppanti ma da adulti è utopistico anche solo pensarci.
Di chi sia la colpa? fosse anche a causa delle influenze esterne? io sono cresciuto con persone che bestemmiano ogni 2 x 3 eppure non bestemmio per dire...alla fine è troppo semplicistico dire che è colpa della società alal fine chi prende le decisioni siamo noi, noi soli siamo padroni del nostro operato e ne paghiamo le conseguenze.Il fatto è che la mia fidanzata è Dott.ssa in scienze dell'educazione e, visto che le sono stato vicino nel momento della tesi dedicata proprio al sostegno alla genitorialità, qualcosina è passato anche a me ;).
Dal poco che so in merito (ma molto di più dai casi reali con cui mi confronto con la mia dolce metà :flower: ), la crescita di un bimbetto non è assolutamente così semplicistica come la poni qui sopra... di pochi giorni fà un caso la cui riflessione finale è stata "due bimbini hanno il diritto di darsele :D , ovviamente senza che si facciano male".
Certo, fare l'educatore (e quindi anche il genitore) non è mai semplice, ma per noi informatici lo scoglio più grosso è sempre quello di comprendere che non è assolutamente deterministico ;)
LightIntoDarkness
23-05-2006, 12:00
<cut>commettono efferati delitti e dopo non hanno un minimo di pentimento ma si comportano come se nulla fosse. ALtri addirittura provano piacere nell'infliggere alle loro vittime dolore.<cut>Concordo che succeda. Mi rifiuto di credere che sia cosi dalla nascita, dal dna o da chissàcos'altro. Credo piuttosto che una persona che provi piacere nell'infliggere dolore abbia perso il contatto con il sentirsi un essere umano, penso abbia rifiutato semplicemente la vita. L'unico modo per vincere su questo male è dargli una possibilità di riscattarsi, mostrare che invece esiste una società in cui una persona vale a prescindere.
E' questa la realtà, lo è sempre stata, non siamo tutti uguali non dobbiamo ragionare come se io o un'altro fosse l'assasino. L'assasino, l'omicida, il malvagio pensano in modo differente, la violenza può essere scatenata ma è qualcosa di innato. Se è innato lo è in tutti noi, nessuno escluso.
Se non comprendiamo questo ma ci facciamo fuorviare dalla morale cristiana, dal perdono, il fenomeno e le soluzioni non saranno mai comprese. <cut>Il perdono (così come la morale cristiana) sono necessari per esprimere l'umanità delle persone, altrimenti davvero saremmo bestie, magari organizzate secondo logica, ma guidate dalla convinzione che il male non può essere vinto.
ma anche quella era una bambina pura e innocente, e non era marcia già al suo primo respiro... se un fanciullo ha fatto delle scelte sbagliate che lo hanno condotto su una via così sbagliata, in qualche modo dobbiamo interrogarci sul come sia stato possibile.
Al di fuori della visione cristiana, ritengo opinabile l'ipotesi dell'esistenza di una "l'innocenza congenita" nelle persone: piuttosto, nel caso dei bambini, come tu stesso dici dopo, parlerei invece di elevata vulnerabilità ad influenze esterne che possono amplificare, fino ad arrivare a questi estremi, la naturale - in quanto animale - componente brutale presente in ogni persona, anche nel bambino.
LightIntoDarkness
23-05-2006, 12:04
Al di fuori della visione cristiana, ritengo opinabile l'ipotesi dell'esistenza di una "l'innocenza congenita" nelle persone: piuttosto, nel caso dei bambini, come tu stesso dici dopo, parlerei invece di elevata vulnerabilità ad influenze esterne che possono amplificare, fino ad arrivare a questi estremi, la naturale - in quanto animale - componente brutale presente in ogni persona, anche nel bambino.
Io dico che io e te una sera ci dobbiamo fare una birra da qualche parte per la bergamasca :D ;)
Nevermind
23-05-2006, 12:09
...
Il perdono (così come la morale cristiana) sono necessari per esprimere l'umanità delle persone, altrimenti davvero saremmo bestie, magari organizzate secondo logica, ma guidate dalla convinzione che il male non può essere vinto.
UNa persona può anche perdonare certi atti ma la società non può perdonare certi atteggiamenti, come se uno supera il limite di velocità o va contromano io posso giustificarlo ma la società non può e non deve.
Il male e il bene detto così pare un fumetto per bimbi di 2 anni sinceramente, il male non esiste non esite un'entità malvagia che s'inpossessa delle persone semplicemente non siamo tutte fatti in serie (nonostante ci provino a farci diventare tutti uguali) per me e te è assurdo anche solo pensare di risolvere una cosa uccidendo una persona, per altri invece è cosa fattbile.
Non tutti siamo uguali non tutti ragioniamo nello stesso modo e la persoanlità è qualcosa che non si può cambiare a piacimento... sotto sotto si rimane quelli che si è. E se è un assassino deve essere recluso in modo da evitare che possa nuocere alle altre persone.
Perchè esista una società civile devo eserci delle regole chi non le ripsetta è fuori punto e basta. Se la società va così male è perchè si cerca di rendere complesse le cose semplici e di trovare attenuanti a tutti i comportamenti peggiori delle persone.
Al di fuori della visione cristiana, ritengo opinabile l'ipotesi dell'esistenza di una "l'innocenza congenita" nelle persone: piuttosto, nel caso dei bambini, come tu stesso dici dopo, parlerei invece di elevata vulnerabilità ad influenze esterne che possono amplificare, fino ad arrivare a questi estremi, la naturale - in quanto animale - componente brutale presente in ogni persona, anche nel bambino.
il problema è questo, credo. cioè sta a monte dell'eventuale delitto (e di cosa possono dire i vicini/parenti). se uno ha dei problemi pischici o cose simili o è effettivamente pericoloso per gli altri è giusto che stia lontano dalla società (in questo caso in carcere). ma bisogna quantomeno cercare di capire che cosa è successo e cosa può aver portato ad un fatto simile.
aggiungo:bisogna riflettere bene sul concetto di società stessa, a partire dallo scandaloso servizio di studio aperto che mi chiedo con che coraggio abbiano confezionato e mandato in onda (la si paragonava ad una velina, ma LETTERALMENTE) atto a generare schifo/invidia per quella persona. ma l'avete visto?
Ricordo anche che la signorina aveva sicuramente qualche decina di migliaia di neuroni mandati a quel paese dalla cocaina che assumeva.....anche se sul totale non sono tanti dipende da dove erano ubicati :D
Edit: anche LSD :eek: :eek: :eek:.....inizio a capire.....
http://www.repubblica.it/online/cronaca/novicinque/lsd/lsd.html
akfhalfhadsòkadjasdasd
23-05-2006, 12:30
Al di fuori della visione cristiana, ritengo opinabile l'ipotesi dell'esistenza di una "l'innocenza congenita" nelle persone: piuttosto, nel caso dei bambini, come tu stesso dici dopo, parlerei invece di elevata vulnerabilità ad influenze esterne che possono amplificare, fino ad arrivare a questi estremi, la naturale - in quanto animale - componente brutale presente in ogni persona, anche nel bambino.buon argomento!
Per la dottrina cristiana, il peccato più grande che può fare l'uomo-e che lo condannerebbe all'inferno-è il non confidare nella divina miseriscordia, o meglio nel credere che il suo peccato sia più grande di essa e rifiutare quindi il perdono di Dio.
Quindi in nome di Dio dovremmo perdonare TUTTO a TUTTI e lasciare libero qualunque criminale, tanto sono stati perdonati da Dio quindi poi raccontalo alle famiglie delle vittime la teoria della dottrina cristiana.......e ancora più vallo a spiegare a quei bastardi che rimessi in libertà si macchiano dello stesso crimine o ancora peggio.......
Scusate il mio inumano meccanicismo da automa deterministico a stati finiti che trascura nella sua fredda analisi i particolari e i dettagli "umani" (:D) ma:
-senso di oppressione dei genitori (un classico in una figlia di una famiglia "perbene" di lavoratori "perbene")
-senso di privazione dell'affetto degli stessi causato dalla presenza del fratellino che ridirigeva su di sè (a causa dell'età minore) le attenzioni paterne e materne
-voglia di rivalsa legata al senso di "essere sfigata"
-cocaina (assunta probabilmente come antidepressivo e per rafforzare l'autostima che probabilmente rasentava lo 0)
-LSD (dulcis in fundo, considerando poi che essendo liposolubile ne si possono avere rilasci nell'organismo anche dopo mesi dall'assunzione)
.....e ci stupiamo del duplice omicidio?
I primi 3 elementi sono esplosivi e gli ultimi 2 la miccia.
bombolo2
23-05-2006, 13:00
8 ore di aria dopo 5 anni di carcere si posso anche concedere imho...
Ciaozzz
;)
Come Folgore dal cielo
23-05-2006, 13:14
COSA CI FATE VOI 2 IN UN PAESE CIVILE? :doh: :doh: :doh:
Incredibile come basti una generazione per dimenticare il concetto di giustizia, fondatore delle democrazie.
Incredibile come ci si voglia sbarazzare del concetto di stato di diritto in una maniera così miope ed autolesionista.
Dovremmo rivedere la formazione di base delle nostre scuole elementari. IMHO.
Se una persona uccide la madre e il fratello con 120 coltellate (non riesco nemmeno a immaginare una tale efferatezza) merita di restare chiusa a marcire in una cella fino alla fine dei suoi giorni. Farla uscire anche solo per una partita di pallavolo è un errore.
LightIntoDarkness
23-05-2006, 13:17
Per la dottrina cristiana, il peccato più grande che può fare l'uomo-e che lo condannerebbe all'inferno-è il non confidare nella divina miseriscordia, o meglio nel credere che il suo peccato sia più grande di essa e rifiutare quindi il perdono di Dio.Quindi in nome di Dio dovremmo perdonare TUTTO a TUTTI e lasciare libero qualunque criminale, tanto sono stati perdonati da Dio quindi poi raccontalo alle famiglie delle vittime la teoria della dottrina cristiana.......e ancora più vallo a spiegare a quei bastardi che rimessi in libertà si macchiano dello stesso crimine o ancora peggio.......
:doh: OK, non lo faccio più.
Grazie per aver scritto queste cavolate che non ho mai detto, e soprattutto per avermi fatto capire che non devo uscirmene con considerazioni profonde di carattere religioso su un forum: serve contatto umano, perchè vedere queste banalizzazioni mi fa sentire terribilmente in colpa.
Red_Star
23-05-2006, 13:28
Scusate il mio inumano meccanicismo da automa deterministico a stati finiti che trascura nella sua fredda analisi i particolari e i dettagli "umani" (:D) ma:
-senso di oppressione dei genitori (un classico in una figlia di una famiglia "perbene" di lavoratori "perbene")
-senso di privazione dell'affetto degli stessi causato dalla presenza del fratellino che ridirigeva su di sè (a causa dell'età minore) le attenzioni paterne e materne
-voglia di rivalsa legata al senso di "essere sfigata"
-cocaina (assunta probabilmente come antidepressivo e per rafforzare l'autostima che probabilmente rasentava lo 0)
-LSD (dulcis in fundo, considerando poi che essendo liposolubile ne si possono avere rilasci nell'organismo anche dopo mesi dall'assunzione)
.....e ci stupiamo del duplice omicidio?
I primi 3 elementi sono esplosivi e gli ultimi 2 la miccia.
Questo sottolinea ancor di più l'instabilità psicologica della ragazza, quelli sono momenti che affrontano più o meno tutti gli adoloscenti.
Questo sottolinea ancor di più l'instabilità psicologica della ragazza, quelli sono momenti che affrontano più o meno tutti gli adoloscenti.
Peccato che tra tutti questi adolescenti la maggior parte non ammazza a coltellate madre e figlio.
topolina79
23-05-2006, 13:31
Ovviamente per me è l'esatto opposto: la realtà non è quella che tu credi, ma sei tu che non vuoi accettarla ;)
Il fatto è che la mia fidanzata è Dott.ssa in scienze dell'educazione e, visto che le sono stato vicino nel momento della tesi dedicata proprio al sostegno alla genitorialità, qualcosina è passato anche a me ;).
Dal poco che so in merito (ma molto di più dai casi reali con cui mi confronto con la mia dolce metà :flower: )
OT:
Sei sicuro di non essere il mio fidanzato???
Sono laureata in scienze dell'educazione ho fatto una tesi di ricerca sull'affido familiare e sui progetti di sostegno alla genitorialità e ora seguo un master in progettazione pedagogica nel settore della giustizia civile e penale!!!!
8 ore di aria dopo 5 anni di carcere si posso anche concedere imho...
Ciaozzz
Esatto e ricordiamoci sempre che il carcere deve riabilitare una persona ad inserirsi nella società attuale finito lo sconto di pena.
LightIntoDarkness
23-05-2006, 13:43
OT:
Sei sicuro di non essere il mio fidanzato???
Sono laureata in scienze dell'educazione ho fatto una tesi di ricerca sull'affido familiare e sui progetti di sostegno alla genitorialità e ora seguo un master in progettazione pedagogica nel settore della giustizia civile e penale!!!!
OT:
Sissì, la mia fidanzata è del 78 (altrimenti era davvero da sospettare :D)...
e lavora fin da prima di laurearsi in una cooperativa ;)
Le coincidenze comunque non finiscono: abbiamo in cantiere una casa famiglia per accogliere in affido! Se ti va sarebbe davvero carino poter avere la tua tesi-o addirittura metterci in contatto! ;)
Fammi sapere, magari continuiamo in pvt!
OT:
Sei sicuro di non essere il mio fidanzato???
Sono laureata in scienze dell'educazione ho fatto una tesi di ricerca sull'affido familiare e sui progetti di sostegno alla genitorialità e ora seguo un master in progettazione pedagogica nel settore della giustizia civile e penale!!!!
:Prrr:
beppegrillo
23-05-2006, 14:01
Scusate il mio inumano meccanicismo da automa deterministico a stati finiti che trascura nella sua fredda analisi i particolari e i dettagli "umani" (:D) ma:
-senso di oppressione dei genitori (un classico in una figlia di una famiglia "perbene" di lavoratori "perbene")
-senso di privazione dell'affetto degli stessi causato dalla presenza del fratellino che ridirigeva su di sè (a causa dell'età minore) le attenzioni paterne e materne
-voglia di rivalsa legata al senso di "essere sfigata"
-cocaina (assunta probabilmente come antidepressivo e per rafforzare l'autostima che probabilmente rasentava lo 0)
-LSD (dulcis in fundo, considerando poi che essendo liposolubile ne si possono avere rilasci nell'organismo anche dopo mesi dall'assunzione)
.....e ci stupiamo del duplice omicidio?
I primi 3 elementi sono esplosivi e gli ultimi 2 la miccia.
Cioè, fermati un attimo, ma stai cercando di dare delle attenuati alla cosa?
E non credi che tutti questi fattori siano stati valutati da chi si è occupato del caso?
E poi come ti è stato già detto, se queste cose che hai elencato tu potrebbero giustificarmi, domani mattina vado in ufficio dal capo che fa mobbing su di me da anni, assumo un pò di cocaina giusto per farmi coraggio, e poi gli infilzo una 30ina di coltellate, non fa na piega no? right?
right right...
il punto credo sia questo. come si fa a giudicare, e ad essere certi di aver giudicato bene?
come si fa a giudicare una persona adatta ad essere riammessa alla vita sociale oppure no? come si fa ad essere sicuri che io domani mattina non vada ad uccidere il panettiere?
credo che il punto sia questo.
ah, domani non vado a prendere il pane :D
ho parlato alcune volte con topolina di questo argomento e su certi temi sono d'accordo, su altri no. ovviamente tutto quello che fa audience di solito è un caso limite. però non credo che ci sia solo il 'dentro il carcere' ed il 'fuori dal carcere', insomma, esisteranno delle vie di mezzo?
come si fa? ci sono fior fiore di psicologi e medici psichiatri che possono valutare un detenuto.
Ovvio , che a volte si sbaglia , ma e' comunque una valutazione oggettiva. perche' punire anche quelli che hanno la volonta' di rifarsi una vita , per colpa di chi non si redime , imho e' un crimine.
Ciaozzz
Cioè, fermati un attimo, ma stai cercando di dare delle attenuati alla cosa?
E non credi che tutti questi fattori siano stati valutati da chi si è occupato del caso?
E poi come ti è stato già detto, se queste cose che hai elencato tu potrebbero giustificarmi, domani mattina vado in ufficio dal capo che fa mobbing su di me da anni, assumo un pò di cocaina giusto per farmi coraggio, e poi gli infilzo una 30ina di coltellate, non fa na piega no? right?
right right...
Analisi è sinonimo di attenuante?
Io non dò attenuati proprio a nessuno, ho solo fatto presente un possibile elenco di concause, perchè appunto è una realtà che riguarda molti adolescenti e con la quantità industriale di "micce" (vedi post di prima) che gira oggi potrebbe INFAUSTAMENTE diventare comune.
Il mio unico scopo è far capire agli "Increduli" che i ragazzi possono anche essere così, senza tirare in ballo "Il male assoluto" o simili spiegazioni che non competono al mio modo di affrontare i problemi.
Quasi sempre i miei interventi nel forum di politica sono di carattere prettamente analitico e non sono volti a giustificare NESSUNO.
Stormblast
23-05-2006, 14:56
beh dipende... esteticamente..in periodo di magra..potrebbe anche andare... :O
ovvio che poi hai sempre il timore di svegliarti con un coltellazzo nella panza... :O
Ciaozzz
scusa vuoi mettere uscire con gli amici e sparare un: raga ieri sera mi sono zifonato una pazza pluriomicida??!!
imho spadroneggi! :D
scusa vuoi mettere uscire con gli amici e sparare un: raga ieri sera mi sono zifonato una pazza pluriomicida??!!
imho spadroneggi! :D
LOL vero..diventi il boss della compy :D :D
Ciaozzz
Scritto sulla lapide magari :D
per tutti coloro che parlano di persone "geneticamente" malvagie, del fatto che cambiare sia impossibile, che chi commette un reato dovrebbe marcire in galera... vorrei riportarvi la mia testimonianza.
Conosco un uomo, ormai oltre la cinquantina.
Un pezzo di pane, sincero, onesto, gran lavoratore, uno di quelli su cui capisci di poter contare se hai bisogno.
Durante una "seduta" (non posso dire oltre), un paio di anni fa, venne fuori che da giovane violentò un bambino di 18 mesi. Una violenza singola, mai reiterata, mai ripetuta.
Date le circostanze rimasi distaccata dalla cosa, evitai accuratamente ogni emozione a riguardo.
Scavando alle origini di quel gesto affiorarono un padre violento (suo padre), una situazione familiare un po' disastrosa, la vita di borgata. E questo gesto, compiuto quasi in incoscienza.
Se lo avessero beccato all'epoca, probabilmente dalla galera non ne sarebbe uscito vivo.
Se lo avessi beccato all'epoca io, e fossi stata la madre di quel bambino, lo avrei quasi sicuramente ammazzato.
E invece era lì, seduto insieme a noi, a confessare quel gesto così terribile per il quale fino ad allora non si era nemmeno concesso di piangere. Distrutto dal dolore, nel rendersi, alla fine, conto di ciò che aveva fatto.
Ed era cambiato. Oggi è veramente un'altra persona. Ha due figli cresciuti con mille sacrifici e con tanto amore, lo vedi capace di un calore incredibile.
E' CAMBIATO?
o semplicemente non è mai stato malvagio?
La morale di tutto questo, ciò che vorrei dare come messaggio finale E' SOLO che non è possibile dare una regola generale e totalitaria per queste questioni.
Non è possibile che la stessa regola possa valere per tutti, non è possibile pensare che tutti coloro che si macchiano di un reato siano inequivocabilmente incarnazioni del male.
Poco tempo fa in america hanno giustiziato un uomo grazie ai libri del quale un sacco di ragazzi hanno trovato la motivazione per uscire dal ghetto e riscattarsi. Aveva compiuto degli omicidi, eppure aveva saputo redimersi e riscattarsi da quel gesto.
Eppure è stato UCCISO.
Non condivido la politica del "nessun'altra possibilità, mai".
A volte si procede ad oltranza nonostante ci siano tutte le condizioni per fare diversamente, così, solo per posizione presa.
generals
23-05-2006, 16:25
per tutti coloro che parlano di persone "geneticamente" malvagie, del fatto che cambiare sia impossibile, che chi commette un reato dovrebbe marcire in galera... vorrei riportarvi la mia testimonianza.
Conosco un uomo, ormai oltre la cinquantina.
Un pezzo di pane, sincero, onesto, gran lavoratore, uno di quelli su cui capisci di poter contare se hai bisogno.
Durante una "seduta" (non posso dire oltre), un paio di anni fa, venne fuori che da giovane violentò un bambino di 18 mesi. Una violenza singola, mai reiterata, mai ripetuta.
Date le circostanze rimasi distaccata dalla cosa, evitai accuratamente ogni emozione a riguardo.
Scavando alle origini di quel gesto affiorarono un padre violento (suo padre), una situazione familiare un po' disastrosa, la vita di borgata. E questo gesto, compiuto quasi in incoscienza.
Se lo avessero beccato all'epoca, probabilmente dalla galera non ne sarebbe uscito vivo.
Se lo avessi beccato all'epoca io, e fossi stata la madre di quel bambino, lo avrei quasi sicuramente ammazzato.
E invece era lì, seduto insieme a noi, a confessare quel gesto così terribile per il quale fino ad allora non si era nemmeno concesso di piangere. Distrutto dal dolore, nel rendersi, alla fine, conto di ciò che aveva fatto.
Ed era cambiato. Oggi è veramente un'altra persona. Ha due figli cresciuti con mille sacrifici e con tanto amore, lo vedi capace di un calore incredibile.
E' CAMBIATO?
o semplicemente non è mai stato malvagio?
La morale di tutto questo, ciò che vorrei dare come messaggio finale E' SOLO che non è possibile dare una regola generale e totalitaria per queste questioni.
Non è possibile che la stessa regola possa valere per tutti, non è possibile pensare che tutti coloro che si macchiano di un reato siano inequivocabilmente incarnazioni del male.
Poco tempo fa in america hanno giustiziato un uomo grazie ai libri del quale un sacco di ragazzi hanno trovato la motivazione per uscire dal ghetto e riscattarsi. Aveva compiuto degli omicidi, eppure aveva saputo redimersi e riscattarsi da quel gesto.
Eppure è stato UCCISO.
Non condivido la politica del "nessun'altra possibilità, mai".
A volte si procede ad oltranza nonostante ci siano tutte le condizioni per fare diversamente, così, solo per posizione presa.
Non voglio banalizzare e forse sono cinico ma dubito che quell'uomo, che ha avuto l'impulso di violentare un bambino così piccolo :eek: non faccia niente ai suoi figli.........I criminali in genere mentono, mentono, mentono e possono anche sembrare sinceri. Poi spero che sia come dici tu ma ne dubito. ciao :rolleyes:
LightIntoDarkness
23-05-2006, 16:33
per tutti coloro che parlano di persone "geneticamente" malvagie, del fatto che cambiare sia impossibile, che chi commette un reato dovrebbe marcire in galera... vorrei riportarvi la mia testimonianza.
Conosco un uomo, ormai oltre la cinquantina.
Un pezzo di pane, sincero, onesto, gran lavoratore, uno di quelli su cui capisci di poter contare se hai bisogno.
Durante una "seduta" (non posso dire oltre), un paio di anni fa, venne fuori che da giovane violentò un bambino di 18 mesi. Una violenza singola, mai reiterata, mai ripetuta.
Date le circostanze rimasi distaccata dalla cosa, evitai accuratamente ogni emozione a riguardo.
Scavando alle origini di quel gesto affiorarono un padre violento (suo padre), una situazione familiare un po' disastrosa, la vita di borgata. E questo gesto, compiuto quasi in incoscienza.
Se lo avessero beccato all'epoca, probabilmente dalla galera non ne sarebbe uscito vivo.
Se lo avessi beccato all'epoca io, e fossi stata la madre di quel bambino, lo avrei quasi sicuramente ammazzato.
E invece era lì, seduto insieme a noi, a confessare quel gesto così terribile per il quale fino ad allora non si era nemmeno concesso di piangere. Distrutto dal dolore, nel rendersi, alla fine, conto di ciò che aveva fatto.
Ed era cambiato. Oggi è veramente un'altra persona. Ha due figli cresciuti con mille sacrifici e con tanto amore, lo vedi capace di un calore incredibile.
E' CAMBIATO?
o semplicemente non è mai stato malvagio?
La morale di tutto questo, ciò che vorrei dare come messaggio finale E' SOLO che non è possibile dare una regola generale e totalitaria per queste questioni.
Non è possibile che la stessa regola possa valere per tutti, non è possibile pensare che tutti coloro che si macchiano di un reato siano inequivocabilmente incarnazioni del male.
Poco tempo fa in america hanno giustiziato un uomo grazie ai libri del quale un sacco di ragazzi hanno trovato la motivazione per uscire dal ghetto e riscattarsi. Aveva compiuto degli omicidi, eppure aveva saputo redimersi e riscattarsi da quel gesto.
Eppure è stato UCCISO.
Non condivido la politica del "nessun'altra possibilità, mai".
A volte si procede ad oltranza nonostante ci siano tutte le condizioni per fare diversamente, così, solo per posizione presa.
Grazie per questo post.
Nevermind
23-05-2006, 16:34
per tutti coloro che parlano di persone "geneticamente" malvagie, del fatto che cambiare sia impossibile, che chi commette un reato dovrebbe marcire in galera... vorrei riportarvi la mia testimonianza.
Conosco un uomo, ormai oltre la cinquantina.
Un pezzo di pane, sincero, onesto, gran lavoratore, uno di quelli su cui capisci di poter contare se hai bisogno.
Durante una "seduta" (non posso dire oltre), un paio di anni fa, venne fuori che da giovane violentò un bambino di 18 mesi. Una violenza singola, mai reiterata, mai ripetuta.
Date le circostanze rimasi distaccata dalla cosa, evitai accuratamente ogni emozione a riguardo.
Scavando alle origini di quel gesto affiorarono un padre violento (suo padre), una situazione familiare un po' disastrosa, la vita di borgata. E questo gesto, compiuto quasi in incoscienza.
Se lo avessero beccato all'epoca, probabilmente dalla galera non ne sarebbe uscito vivo.
Se lo avessi beccato all'epoca io, e fossi stata la madre di quel bambino, lo avrei quasi sicuramente ammazzato.
E invece era lì, seduto insieme a noi, a confessare quel gesto così terribile per il quale fino ad allora non si era nemmeno concesso di piangere. Distrutto dal dolore, nel rendersi, alla fine, conto di ciò che aveva fatto.
Ed era cambiato. Oggi è veramente un'altra persona. Ha due figli cresciuti con mille sacrifici e con tanto amore, lo vedi capace di un calore incredibile.
E' CAMBIATO?
o semplicemente non è mai stato malvagio?
La morale di tutto questo, ciò che vorrei dare come messaggio finale E' SOLO che non è possibile dare una regola generale e totalitaria per queste questioni.
Non è possibile che la stessa regola possa valere per tutti, non è possibile pensare che tutti coloro che si macchiano di un reato siano inequivocabilmente incarnazioni del male.
Poco tempo fa in america hanno giustiziato un uomo grazie ai libri del quale un sacco di ragazzi hanno trovato la motivazione per uscire dal ghetto e riscattarsi. Aveva compiuto degli omicidi, eppure aveva saputo redimersi e riscattarsi da quel gesto.
Eppure è stato UCCISO.
Non condivido la politica del "nessun'altra possibilità, mai".
A volte si procede ad oltranza nonostante ci siano tutte le condizioni per fare diversamente, così, solo per posizione presa.
Innazitutto bisogna vedere cosa s'intendeva per violenza e cmq una violenza fisica è ben diverso da un omicidio sanguinario come quello di Erika sono 2 cose cmq brutte entrambe ma non certo paragonabili, a parte che la violenza su minore/pedofilia è quasi ritenuta una spece di malattia quindi è un comportamento + complesso e difficile da giudicare IMHO.
E cmq Gemma ricorda che praticamente tutti i peggiori criminali del mondo, i killer + spietati e i serial killer + efferati erano tuti all'apparenza persone per bene, amati e rispettati dai conoscenti, solo una minima parte era gente spandata a colpo d'occhio. ;)
Innazitutto bisogna vedere cosa s'intendeva per violenza e cmq una violenza fisica è ben diverso da un omicidio sanguinario come quello di Erika sono 2 cose cmq brutte entrambe ma non certo paragonabili, a parte che la violenza su minore/pedofilia è quasi ritenuta una spece di malattia quindi è un comportamento + complesso e difficile da giudicare IMHO.
E cmq Gemma ricorda che praticamente tutti i peggiori criminali del mondo, i killer + spietati e i serial killer + efferati erano tuti all'apparenza persone per bene, amati e rispettati dai conoscenti, solo una minima parte era gente spandata a colpo d'occhio. ;)
un serial killer è qualcosa di completamente diverso, tanto da rientrare in una categoria a parte.
Un serial killer non piange sui propri crimini.
(che significa "bisogna vedere cosa s'intendeva per violenza"? e cosa c'entra la pedofilia? Non stai facendo un po' un minestrone? e soprattutto, quello che volevo dire io è proprio questo: che non può esistere un metro assoluto e aprioristico.)
per tutti coloro che parlano di persone "geneticamente" malvagie, del fatto che cambiare sia impossibile, che chi commette un reato dovrebbe marcire in galera... vorrei riportarvi la mia testimonianza.
Conosco un uomo, ormai oltre la cinquantina.
Un pezzo di pane, sincero, onesto, gran lavoratore, uno di quelli su cui capisci di poter contare se hai bisogno.
Durante una "seduta" (non posso dire oltre), un paio di anni fa, venne fuori che da giovane violentò un bambino di 18 mesi. Una violenza singola, mai reiterata, mai ripetuta.
Date le circostanze rimasi distaccata dalla cosa, evitai accuratamente ogni emozione a riguardo.
Scavando alle origini di quel gesto affiorarono un padre violento (suo padre), una situazione familiare un po' disastrosa, la vita di borgata. E questo gesto, compiuto quasi in incoscienza.
Se lo avessero beccato all'epoca, probabilmente dalla galera non ne sarebbe uscito vivo.
Se lo avessi beccato all'epoca io, e fossi stata la madre di quel bambino, lo avrei quasi sicuramente ammazzato.
E invece era lì, seduto insieme a noi, a confessare quel gesto così terribile per il quale fino ad allora non si era nemmeno concesso di piangere. Distrutto dal dolore, nel rendersi, alla fine, conto di ciò che aveva fatto.
Ed era cambiato. Oggi è veramente un'altra persona. Ha due figli cresciuti con mille sacrifici e con tanto amore, lo vedi capace di un calore incredibile.
E' CAMBIATO?
o semplicemente non è mai stato malvagio?
La morale di tutto questo, ciò che vorrei dare come messaggio finale E' SOLO che non è possibile dare una regola generale e totalitaria per queste questioni.
Non è possibile che la stessa regola possa valere per tutti, non è possibile pensare che tutti coloro che si macchiano di un reato siano inequivocabilmente incarnazioni del male.
Poco tempo fa in america hanno giustiziato un uomo grazie ai libri del quale un sacco di ragazzi hanno trovato la motivazione per uscire dal ghetto e riscattarsi. Aveva compiuto degli omicidi, eppure aveva saputo redimersi e riscattarsi da quel gesto.
Eppure è stato UCCISO.
Non condivido la politica del "nessun'altra possibilità, mai".
A volte si procede ad oltranza nonostante ci siano tutte le condizioni per fare diversamente, così, solo per posizione presa.
La possibilità concordo sul fatto che va data, ma solo dopo aver scontato una pena, altrimenti, scusate tanto, ma domani vado a rapinare una banca o ad ammazzare il vicino. Sul fatto che non si può generalizzare la sincerità di una redenzione sono nuovamente d'accordo, ma non si può certamente assumersi il rischio di dire "ma si dai, ti sei redento, puoi andare". Io nel dubbio, farei il contrario. Perchè dare la fiducia a una persona che ha fatto di tutto per non meritarsela. Se ha sbagliato sta pagando.
Riferito al post, se lo avesse fatto e me, e fossi stato grande abbastanza da ricordare la violenza subita, a me sinceramente non potrebbe fregare nulla di come/dove/perchè è cambiato quell'uomo; il fatto è che ha commesso uno sbaglio e una violenza e non ha pagato nulla per questo. IMHO tutto quello che ha fatto di buono nella vita non vale abbastanza (parlo come se fossi la vittima della violenza, non un cittadino che legge la notizia sul giornale e poi passa a leggere in che posizione del campionato è la squadra preferita). Scusatemi se non riesco a perdonare uno che mi stupra.
^TiGeRShArK^
23-05-2006, 16:57
La possibilità concordo sul fatto che va data, ma solo dopo aver scontato una pena, altrimenti, scusate tanto, ma domani vado a rapinare una banca o ad ammazzare il vicino.
coda x la rapina! :O
:asd:
generals
23-05-2006, 17:04
La possibilità concordo sul fatto che va data, ma solo dopo aver scontato una pena, altrimenti, scusate tanto, ma domani vado a rapinare una banca o ad ammazzare il vicino. Sul fatto che non si può generalizzare la sincerità di una redenzione sono nuovamente d'accordo, ma non si può certamente assumersi il rischio di dire "ma si dai, ti sei redento, puoi andare". Io nel dubbio, farei il contrario. Perchè dare la fiducia a una persona che ha fatto di tutto per non meritarsela. Se ha sbagliato sta pagando.
Riferito al post, se lo avesse fatto e me, e fossi stato grande abbastanza da ricordare la violenza subita, a me sinceramente non potrebbe fregare nulla di come/dove/perchè è cambiato quell'uomo; il fatto è che ha commesso uno sbaglio e una violenza e non ha pagato nulla per questo. IMHO tutto quello che ha fatto di buono nella vita non vale abbastanza (parlo come se fossi la vittima della violenza, non un cittadino che legge la notizia sul giornale e poi passa a leggere in che posizione del campionato è la squadra preferita). Scusatemi se non riesco a perdonare uno che mi stupra.
come spesso accade la vittima non è proprio considerata :rolleyes: . nel caso specifico il redento vive con la sua famigliola (io ho espresso i dubbi a riguardo) ma il poveretto violentato a 18 mesi, che magari per quel trauma non ha mai potuto svolgere una vita normale, magari sotto cura dallo Psicanalista e con problemi sessuali? ninete, non conta di fronte all'"ipotetico "ravvedimento :doh:
La pena deve essere un deterrente. Aggiungerei che per essere un buon deterrente si dovrebbe avere una certa certezza dell'accuratezza dell'indagini.
Il carcere deve soltanto servire per isolare individui pericolosi in modo che non possano danneggiare la società, non a vendicarsi.
La vendetta è un sentimento irrazionale, la vendetta non comporta alcun guadagno, anzi, è soltanto una perdita di soldi (350 euro al giorno per detenuto).
Se fossi sicuro al 100% che questa non compia più alcun reato, per quanto mi riguarda potrebbe uscire anche domani. Ovviamente questo in linea di principio, perché è impossibile prevedere il futuro, e di una che ha commesso atti del genere non mi fiderei assolutamente.
Aspetto che mi scanniate... :cool:.
giusto.
:doh: OK, non lo faccio più.
Grazie per aver scritto queste cavolate che non ho mai detto, e soprattutto per avermi fatto capire che non devo uscirmene con considerazioni profonde di carattere religioso su un forum: serve contatto umano, perchè vedere queste banalizzazioni mi fa sentire terribilmente in colpa.
No mi hai frainteso.Non ho scritto che sono tue parole ma è l'infarinatura del tuo topo che non condivido si può perdonare chi sbaglia ma non i malvagi, uno che ammazza in preda al raptus si può anche pentire ma una cinica sedicenne che premedita tutto e infligge 120 pugnalate per me andrebbe rinchiusa e non fatta più uscire.Indi per cui non mi permetterei mai di critare un cattolico o un cristiano che riporta passi del suo stile di vita, mai e poi mai.Detto barbaramente dico che a volte dobbiamo dimenticarci della legge di dio e attuare la legge dell'uomo per un crimine efferato il massimo della pena che indica la legge e niente buonismi o premi.
come spesso accade la vittima non è proprio considerata :rolleyes: . nel caso specifico il redento vive con la sua famigliola (io ho espresso i dubbi a riguardo) ma il poveretto violentato a 18 mesi, che magari per quel trauma non ha mai potuto svolgere una vita normale, magari sotto cura dallo Psicanalista e con problemi sessuali? ninete, non conta di fronte all'"ipotetico "ravvedimento :doh:
non che la vittima non sia considerata, è che, qualunque sorte subisca il "colpevole" non farebbe tornare indietro il tempo... la pena di morte non riporta in vita i morti e non cancella violenze e abusi.
Per quanto "fredda" possa sembrare questa considerazione, questa è la realtà.
Se tu avessi fatto una cazzata a 16 anni.. un litigio con un ragazzo della tua età... per motivi futili... l'avessi spinto.. fosse caduto e morto ... e ti avessero condannato per omicidio colposo... a 5 anni.. e volessi rifarti poi una nuova vita , cosciente del fatto che hai pagato per un tuo errore , come ti sentiresti se qualcuno ti negasse questa possibilità perchè qualcun altro non ha imparato dai suoi errori?
sono curioso di leggere la tua risposta...
ciaozzz
Cosa vuoi che ti dica, se ho pagato la giusta pena non vedo perchè non dovrei rifarmi una nuova vita, cosa non ti è chiaro di quanto ho scritto Cyrano?
Allora, io ritengo che nella vita tutto ha un prezzo, e tutto deve avere un prezzo, perciò se tu togli la vita ad una persona prima paghi quel prezzo, poi puoi essere reintegrato nella società, a leggere e a sentire molte persone sembrerebbe che la priorità dovrebbe essere la riabilitazione del delinquente, ma vedi, se vogliamo parlare di "giustizia", allora è giusto che oltre ad un'opera finalizzata alla riabilitazione dell'individuo, cosa che considero importantissima, l'individuo paghi quel "giusto" prezzo, troppo comodo dire "mi dispiace" e i "tuoi debiti" vengono annullati, o no?!
Invece a sentire alcune persone orientate al buonismo e al perdonismo estremo se uno si pente realmente delle sue azioni in teoria non dovrebbe fare nemmeno un giorno di galera, questo a seguire quelle logiche....
Ciao :)
Come Folgore dal cielo
23-05-2006, 22:45
Se tu avessi fatto una cazzata a 16 anni.. un litigio con un ragazzo della tua età... per motivi futili... l'avessi spinto.. fosse caduto e morto ... e ti avessero condannato per omicidio colposo... a 5 anni.. e volessi rifarti poi una nuova vita , cosciente del fatto che hai pagato per un tuo errore , come ti sentiresti se qualcuno ti negasse questa possibilità perchè qualcun altro non ha imparato dai suoi errori?
Questa situazione è ben diversa dall'ammazzare volontariamente senza pietà con 120 coltellate la madre e il fratello.
Questo non mi sembra nè corretto nè utile ad una discussione costruttiva.
Un accusa di questo genere pone un muro davanti a qualsiasi dialogo, e mi sembra piuttosto stupido farlo con una persona direttamente interessata al problema, e che si sta formando per essere parte attiva al problema.
Spaventa sinceramente questa frattura costruita dai pronomi che usi:
"persone come te", "il vostro obbiettivo è", "voi ve ne fregate","voi stessi vittime"... ci deve per forza essere un conflitto? Non è possibile proprio che magari 2 persone abbiano lo stesso fine ma, ponendosi sinceramente, pensino di percorrere strade diverse? Il tuo obbiettivo è la giustizia in una società civile o qualcos'altro?
Per te se una persona delinque non è più una persona?
Se un delinquente viene davvero reintrodotto nella società, e davvero è cambiato, tu sei felice o no?
Perchè a volte sembra di leggere fra le righe un "astio a prescindere", un desiderio di lasciare fuori dalla società queste persone, che rimarranno sempre e comunque solo dei delinquenti... ma spero di sbagliarmi.
Vedo che si rincara la dose... mah.
La prima accusa gravissima è quella della irresponsabilità che denunci: a leggerti sembra che si introducano dei potenziali omicidi nella società, a cuor leggero per di più. Chiedo lumi a topolina79, ma io penso sia solo un'accusa motivata dalla tua rabbia.
Molto sta anche nella definizione di tutela che dai... tu la prendi per scontata: uno che è stato in carcere non mi si deve avvicinare. Stop.
Ti prego di cambiare stile di intervento... questo tono quasi minaccioso e in ogni caso talmente arrogante da aver stampato un giudizio indelebile su una persona dopo aver letto alcuni suoi post scuote molto me che leggo al di fuori, immagino la persona interessata.
Ci vorrebbe più umiltà e disponibilità a mettersi in discussione.
Altrimenti non si va su un gruppo di discussione-forum, ma si apre il proprio blog.
Ma guarda un po Light, non sapevo che fossi diventato un moderatore, o forse stai facendo il cavaliere difensore della damigella offesa? :D
Ascolta, inanzi tutto dell'arrogante te lo tieni per te, ok?
Topolina mi sembra che abbia la capacità di difendersi da sola senza i tuoi interventi, io non provo alcun astio nei suoi confronti, tanto è vero che gli auguro ogni bene per il suo futuro, sia personale che professionale, ma penso che abbia un atteggiamento troppo garantista e buonista nei confronti dei delinquenti, e ritengo che per la figura professionale a cui mira non sia adeguata in quanto penso che se è vero che è importante una riabilitazione del delinquente che viene inserito nella società, è ancora più importante la tutela delle persone oneste!
Io penso che persone come quella oggetto del topic, se si trovano di fronte una persona troppo garantista e buonista che dovrebbe valutarne una scarcerazione preventiva, permessi, ecc, ecc, se la mangiano a colazione per la loro capacità di manipolare la mente altrui, e purtroppo i fatti di cronaca sono pieni di delinquenti che commettono delitti proprio perchè sono in condizioni di poterlo fare grazie a qualcuno che li riteneva riabilitati!
Ovviamente queste sono mie opinioni che possono essere giuste o sbagliate, accetto una critica inerente all'oggetto della discussione, ma per miei toni o altro la accetto da un moderatore se ritiene sia il caso, perciò se hai qualcosa da dire fai il piacere di seguire il protocollo e di segnalare i miei interventi, altrimenti evita certe sparate, ok? ;)
Se questa mia risposta ti crea dei problemi puoi contattarmi in privato o come meglio credi, io non ho nessun problema al proposito.
PS: per l'interpretazione dei miei post basta che li leggi, senza andare a trovarci cose come un "astio a prescindere" che non esiste! ;)
topolina79
23-05-2006, 23:46
Topolina mi sembra che abbia la capacità di difendersi da sola senza i tuoi interventi, io non provo alcun astio nei suoi confronti, tanto è vero che gli auguro ogni bene per il suo futuro, sia personale che professionale, ma penso che abbia un atteggiamento troppo garantista e buonista nei confronti dei delinquenti, e ritengo che per la figura professionale a cui mira non sia adeguata in quanto penso che se è vero che è importante una riabilitazione del delinquente che viene inserito nella società, è ancora più importante la tutela delle persone oneste!
Io prima ho fatto finta di non vedere però ora non posso nasconderti che questi giudizi gratuiti su una persona che assolutamente non conosci un pò mi danno fastidio.
Scusa ma chi sei per giudicarmi in tale modo?
Io ho espresso un parere e non mi sembra di aver offeso nessun utente ma pare che tu te la prenda un pò troppo per le mie affermazioni.
Non credo che nessuno qui voglia mettere in pericolo le persone oneste come le chiami tu. Semplicemente si sta dicendo che sarebbe bello che le persone guardassero oltre il proprio naso e i propri interessi. Il carcere non è una passeggiata e io non mi permetto nemmeno di giudicare una Erika, non ne avrei gli elementi necessari (elementi che sono in mano degli esperti che la stanno seguendo e che sicuramente meglio di te e me sapranno decidere per il suo e il nostro bene).
Dietro le azioni delle persono esistono delle storie delle famiglie e delle vite che io non mi arrogo il diritto di conoscere e giudicare.
Io mi auguro di riuscire nellaa mia carriera professionale per poter dimostrare a te e a chi la pensa come te che un altro modo è possibile nella tutela e la garanzia dei diritti di tutti.
Ricordati che le persone anche se compiono atti efferati rimangono persone e in quanto tali detengono digintà e visto che il diritto della libertà è per ovvi motivi stato a lor sospeso è necessario siano attivati interventi volti a promuovere i loro diritti residui (diritti inteso in termini giuridici).
L'italia è uno dei paesi con il più alto numero di denunce presso la corte eruropea per il mancati adempimento dei diritti dell'uomo per quanto riguarda la condizione carceraria.
Con questo ripeto non giudico erika e Omar perchè non credo di averne il diritto ma se professionisti ritengono che ella possa partecipare ad una partita di pallavolo e che questo possa essere un elemento utile per il suo recupero ben venga. Se non si crede nella possibilità del cambiamento allora basterebbe applicare la pena di morte.
Spero che i tuoi interventi siano volti ad apportare nozioni costruttive e non ulteriori giudizi sulla mia persona.
generals
24-05-2006, 10:00
Il carcere non è una passeggiata e io non mi permetto nemmeno di giudicare una Erika, non ne avrei gli elementi necessari (elementi che sono in mano degli esperti che la stanno seguendo e che sicuramente meglio di te e me sapranno decidere per il suo e il nostro bene).
Mi ricordo la testimonianza dei primi intervenuti sulla scena del delitto di erika e Omar. Uno di questi dopo aver visto la scena con 120 coltellate e sangue dappertutto (a suo dire era un mattatoio :Puke: ) non è più riuscito a dormire e ha dovuto abbandonare il suo lavoro per il trauma :eek: . Addirittura ha fatto causa alla sua amministrazione perchè quella scena gli ha causato una infermità permanente, ancora ha incubi.
Dietro le azioni delle persono esistono delle storie delle famiglie e delle vite che io non mi arrogo il diritto di conoscere e giudicare.
Ma con questo ragionamento, tranne la follia pura, sarà sempre giustificabile un omicidio o un reato ........ Ma la pena e la tutela della società civile che fine fanno in questo ragionamento? giustifichiamo ma alla fine ci deve essere o no una pena? si deve scontare o no?
Con questo ripeto non giudico erika e Omar perchè non credo di averne il diritto ma se professionisti ritengono che ella possa partecipare ad una partita di pallavolo e che questo possa essere un elemento utile per il suo recupero ben venga. Se non si crede nella possibilità del cambiamento allora basterebbe applicare la pena di morte.
A detta dei professionisti (che ho ascoltato, psichiatri e psicologi) erika non è recuperabile poichè non si è mai pentita dell'efferato delitto che ha commesso. QUindi chi parla di perdono, anche secondo la morale cristiana, non dimentichi che Dio perdona chi si pente, questo non è il caso in discussione!!
per tutti coloro che parlano di persone "geneticamente" malvagie, del fatto che cambiare sia impossibile, che chi commette un reato dovrebbe marcire in galera... vorrei riportarvi la mia testimonianza.
Conosco un uomo, ormai oltre la cinquantina.
Un pezzo di pane, sincero, onesto, gran lavoratore, uno di quelli su cui capisci di poter contare se hai bisogno.
Durante una "seduta" (non posso dire oltre), un paio di anni fa, venne fuori che da giovane violentò un bambino di 18 mesi. Una violenza singola, mai reiterata, mai ripetuta.
Date le circostanze rimasi distaccata dalla cosa, evitai accuratamente ogni emozione a riguardo.
Scavando alle origini di quel gesto affiorarono un padre violento (suo padre), una situazione familiare un po' disastrosa, la vita di borgata. E questo gesto, compiuto quasi in incoscienza.
Se lo avessero beccato all'epoca, probabilmente dalla galera non ne sarebbe uscito vivo.
Se lo avessi beccato all'epoca io, e fossi stata la madre di quel bambino, lo avrei quasi sicuramente ammazzato.
E invece era lì, seduto insieme a noi, a confessare quel gesto così terribile per il quale fino ad allora non si era nemmeno concesso di piangere. Distrutto dal dolore, nel rendersi, alla fine, conto di ciò che aveva fatto.
Ed era cambiato. Oggi è veramente un'altra persona. Ha due figli cresciuti con mille sacrifici e con tanto amore, lo vedi capace di un calore incredibile.
E' CAMBIATO?
o semplicemente non è mai stato malvagio?
La morale di tutto questo, ciò che vorrei dare come messaggio finale E' SOLO che non è possibile dare una regola generale e totalitaria per queste questioni.
Non è possibile che la stessa regola possa valere per tutti, non è possibile pensare che tutti coloro che si macchiano di un reato siano inequivocabilmente incarnazioni del male.
Poco tempo fa in america hanno giustiziato un uomo grazie ai libri del quale un sacco di ragazzi hanno trovato la motivazione per uscire dal ghetto e riscattarsi. Aveva compiuto degli omicidi, eppure aveva saputo redimersi e riscattarsi da quel gesto.
Eppure è stato UCCISO.
Non condivido la politica del "nessun'altra possibilità, mai".
A volte si procede ad oltranza nonostante ci siano tutte le condizioni per fare diversamente, così, solo per posizione presa.
:rolleyes:
Perchè gli credi?
Una regola generale è che la legge, contestualmente ai percorsi che offre, sia uguale per tutti.
Io prima ho fatto finta di non vedere però ora non posso nasconderti che questi giudizi gratuiti su una persona che assolutamente non conosci un pò mi danno fastidio.
Scusa ma chi sei per giudicarmi in tale modo?
Io ho espresso un parere e non mi sembra di aver offeso nessun utente ma pare che tu te la prenda un pò troppo per le mie affermazioni.
Non credo che nessuno qui voglia mettere in pericolo le persone oneste come le chiami tu. Semplicemente si sta dicendo che sarebbe bello che le persone guardassero oltre il proprio naso e i propri interessi.
Il proprio naso e i propri interessi??? Ma guarda che un cittadino che si comporta correttamente e onestamente ha tutti i diritti di essere tutelato dalle istituzioni, poi, le chiamo "oneste", come dovrei chiamarle secondo te?
Cosa dovremmo fare per vedere oltre al proprio naso e ai propri interessi Topolina, rischiare di diventare vittime di delinquenti per dargli una possibilità di essere reintrodotti nella società?
Io conosco gente che entra ed esce da galera, ogni volta non si scontano mai la pena sino in fondo, chissà perchè... e ogni volta che escono combinano casini per i quali ci rimettono sempre le persone oneste (come le chiamo io!!!), casini per i quali uno subisce un furto, un'altro rimane sfregiato, un'altro subisce uno shock che si ricorderà per tutta la vita, ecc, ecc, ecc, evidentemente c'è qualcosa che non va, non credi?
O queste persone dovrebbero accettare con gioia tutto quello che gli capita in nome del tentare di riabilitare i delinquenti a tutti i costi?
Il carcere non è una passeggiata e io non mi permetto nemmeno di giudicare una Erika, non ne avrei gli elementi necessari (elementi che sono in mano degli esperti che la stanno seguendo e che sicuramente meglio di te e me sapranno decidere per il suo e il nostro bene).
Dietro le azioni delle persono esistono delle storie delle famiglie e delle vite che io non mi arrogo il diritto di conoscere e giudicare.
Io mi auguro di riuscire nellaa mia carriera professionale per poter dimostrare a te e a chi la pensa come te che un altro modo è possibile nella tutela e la garanzia dei diritti di tutti.
Ricordati che le persone anche se compiono atti efferati rimangono persone e in quanto tali detengono digintà e visto che il diritto della libertà è per ovvi motivi stato a lor sospeso è necessario siano attivati interventi volti a promuovere i loro diritti residui (diritti inteso in termini giuridici).
L'italia è uno dei paesi con il più alto numero di denunce presso la corte eruropea per il mancati adempimento dei diritti dell'uomo per quanto riguarda la condizione carceraria.
Con questo ripeto non giudico erika e Omar perchè non credo di averne il diritto ma se professionisti ritengono che ella possa partecipare ad una partita di pallavolo e che questo possa essere un elemento utile per il suo recupero ben venga. Se non si crede nella possibilità del cambiamento allora basterebbe applicare la pena di morte.
Spero che i tuoi interventi siano volti ad apportare nozioni costruttive e non ulteriori giudizi sulla mia persona.
Guarda, io non sono mai stato in carcere, però conosco un po di gente che c'è stata, alcuni sono anche amici, perciò so che non è una passeggiata, e io stesso ho sempre affermato che le condizioni di un detenuto devono essere dignitose, ad esempio andrebbe risolto il problema del sovraffollamento delle carceri, su questo non ci piove, però quando uno sbaglia deve pagare, c'è un prezzo per tutto nella vita, così se io voglio ad esempio una macchina devo impiegare una parte della mia vita lavorando per comprarmela, si potrebbero fare infiniti paragoni su questo principio, ma la stessa cosa deve valere anche per quando si commettono dei crimini, mi sembra che questa è giustizia, o no?
Poi sono anche il primo ad auspicare che contemporaneamente alla pena detentiva ci debba essere una attività di recupero e di reinserimento del detenuto, questo sia per lui che per le persone che vivono onestamente nella società, ma la pena deve essere certa, non deve essere magari fortemente ridotta in nome di un recupero estremo!
Perciò Topolina se il tuo principio comprende "anche il recupero", ma con delle pene certe e senza sconti, ti chiedo scusa in quanto mi sono sbagliato su di te, ho interpretato male le tue parole, ma se per te la prima cosa è il recupero e questo passa anche davanti alla pena che deve essere scontata, allora ti confermo tutto quanto ti ho scritto nei post precedenti, capisci cosa voglio dire?
Per finire aggiungo a quanto ho detto sul principio di "un prezzo da pagare per ogni cosa" che io ritengo che entro certi limiti, parlando di crimini, ci deve essere sì una pena, ma questa deve avere un termine e la persona una volta scontata ha pieno diritto ad essere reintrodotto nella società, però oltre a certi limiti la persona perde ogni diritto di restare nella stessa società, in questo caso non sto parlando di pena di morte, ma di ergastolo, però inteso come carcere a vita.
Oltre a questo io metterei anche delle pene molto maggiorate per chi dimostra che dopo 2, 3 o 4 volte non ha nessuna intenzione di smettere di delinquere, non parlo di ergastolo in questo caso, ma comunque di pene molto lunghe.
naitsirhC
24-05-2006, 19:18
Una domanda...
Chiacchiere da bar dicono che lei non si è pentita. E vero?
ps: non seguo attivamente l'evolversi di questo fatto di cronca dopo che l'han condannata ai teorici 16 anni di carcere.
Visto il delitto, il modo in cui è stato perpetrato, il carcere a vita ci stava tutto.
generals
24-05-2006, 19:27
Una domanda...
Chiacchiere da bar dicono che lei non si è pentita. E vero?
ps: non seguo attivamente l'evolversi di questo fatto di cronca dopo che l'han condannata ai teorici 16 anni di carcere.
Visto il delitto, il modo in cui è stato perpetrato, il carcere a vita ci stava tutto.
si è così :O
topolina79
24-05-2006, 20:14
Io non ho MAI detto che non ci devono essere delle pene....semplicemente dicevo che la pena del carcere fine a se stesso è inutile....se durante lo sconto della pena non viene svolta un'azione rieducativa sulla persona (cosa difficile per altro e questo spiega inoltre le numerose ricadute visto che gli educatori sono in rapporto di 1 a 500 carcerati!!!!!) non ha senso la pena stessa.
Io credo che se un carcerato aderisce con convinzione al contratto rieducativo mettendoci impegno e lavorando anche sul passato che lo ha condotto a determinati gesti non vedo perchè ad un certo punto non gli si debba permettere di rientrare nella società.
Il problema odierno è questo a mio avviso, in carcere ci vanno rmai gli assassini e i poveri cristi. Per quanto concerne i primi non so bisognerebbe vedere la storia caso x caso, ma per quanto riguarda gli extracomunitari i minori che spacciano etc. non credo sia utile che trasccorano un anno o due in carcere senza fare nulla senza imparare nulla e che poi vengano buttati nella strada nuovamente perchè credo che persone del genere se nulla avevano prima e nulla hanno dopo il carcere non hanno motivi x vivere rettamente non hanno nulla da perdere sono quasi tutti senza famiglia e senza domicilio hanno perso le loro radici se tornano nel loro paese dopo l'esperienza carceraria vengono messi alla gogna e quindi quali motivazioni hanno per essere onesti e corretti?
In questo senso credo che il carcere debba essere rieducativo debba offrire una possibilità che poi piò essere colta o meno, non dico che deve essere gratuita devono dimostrare impegno e adesione al patto. spero ora di essermi spiegata meglio...
Relativamente al topic dicevo che non credo che nessuno di noi abbia gli elementi x giudicare la situazione di quei ragazzi in quanto a nostra conoscenza vi sono solo le informazioni riportate dai media e non credo possano essere sufficienti x emettere un giudizio tutto qui
akfhalfhadsòkadjasdasd
24-05-2006, 20:41
Io non ho MAI detto che non ci devono essere delle pene....semplicemente dicevo che la pena del carcere fine a se stesso è inutile....se durante lo sconto della pena non viene svolta un'azione rieducativa sulla persona (cosa difficile per altro e questo spiega inoltre le numerose ricadute visto che gli educatori sono in rapporto di 1 a 500 carcerati!!!!!) non ha senso la pena stessa.
Io credo che se un carcerato aderisce con convinzione al contratto rieducativo mettendoci impegno e lavorando anche sul passato che lo ha condotto a determinati gesti non vedo perchè ad un certo punto non gli si debba permettere di rientrare nella società.
Il problema odierno è questo a mio avviso, in carcere ci vanno rmai gli assassini e i poveri cristi. Per quanto concerne i primi non so bisognerebbe vedere la storia caso x caso, ma per quanto riguarda gli extracomunitari i minori che spacciano etc. non credo sia utile che trasccorano un anno o due in carcere senza fare nulla senza imparare nulla e che poi vengano buttati nella strada nuovamente perchè credo che persone del genere se nulla avevano prima e nulla hanno dopo il carcere non hanno motivi x vivere rettamente non hanno nulla da perdere sono quasi tutti senza famiglia e senza domicilio hanno perso le loro radici se tornano nel loro paese dopo l'esperienza carceraria vengono messi alla gogna e quindi quali motivazioni hanno per essere onesti e corretti?
In questo senso credo che il carcere debba essere rieducativo debba offrire una possibilità che poi piò essere colta o meno, non dico che deve essere gratuita devono dimostrare impegno e adesione al patto. spero ora di essermi spiegata meglio...
In molti sono convinti che il concetto di pena, del pagare sulla propria pelle una azione criminale sia un efficiente deterrente e al limite anche quella "fine a se stessa" che, come dici tu, spesso non lascia scampo al detenuto. Secondo me il concetto di pena fine a se stessa è un'altro tipo di pena, più psicologica. come dire: "ti sbatto qui dentro, non ti faccio fare nulla di costruttivo, tanto sei quello che sei e così ci rimarrai: un rifiuto della società"... Ecco non permettere al prigioniero di fare qualcosa, di creare qualcosa forse è la pena più brutta. Si viene in certo qual modo annichiliti dentro, immgino...
Relativamente al topic dicevo che non credo che nessuno di noi abbia gli elementi x giudicare la situazione di quei ragazzi in quanto a nostra conoscenza vi sono solo le informazioni riportate dai media e non credo possano essere sufficienti x emettere un giudizio tutto quiParlando in termini assoluti... nessuno avrebbe mai il diritto di giudicare qualcuno/qualcosa poichè non ha visione del *tutto*. Il giudicante e il giudicato fanno parte del tutto, non è che il giudicante è un entità onniscente che sta fuori/al di sopra del tutto.
Che dire... attualmente il sistema funziona così anche se potrebbe sembrare ingiusto per l'individuo. poi nella religione cristiana c'è l'apoteosi... ahhhhh.... il peccato originale che ricade sui discedenti (cioè noi) di adamo ed eva. (Non voglio dire la storiella in sè ma il concetto di fondo...)
topolina79
24-05-2006, 21:08
In molti sono convinti che il concetto di pena, del pagare sulla propria pelle una azione criminale sia un efficiente deterrente e al limite anche quella "fine a se stessa" che come dici tu spesso non lascia scampo al detenuto. Secondo me il concetto di pena fine a se stessa sia un'altro tipo di pena, più psicologica, come dire: "ti sbatto qui dentro, non ti faccio fare nulla di costruttivo, tanto sei quello che sei e così ci rimarrai: un rifiuto della società"... Ecco non permettere al prigioniero di fare qualcosa, di creare qualcosa sia la pena più brutta. Si viene in certo qual modo annichiliti dentro, immgino...
Quella che esprimi tu è l'idea che è di sottofondo a quello che io ho espresso come azione!!!
Il rinforzare l'idea che il reo sia cmq un rifiuto un essre negativo e che tale rimarrà che non vi è speranza. Questo alimenta la percezione di se rispetto alla società e rinforza il pensiero di essre delle nullità di non poter combinare nulla di buono. Con un'immagine del genere è difficle che le persone possano modificare le loro condotte.
Credo tutti sappiano quanto sia difficle trovare un lavoro dopo essere stati in carcere e credo sia comune l'opinione che è meglio evitare un ex carcerato etc etc etc.
Io a Roma ho conosciuto ragazzi che sono in comunità e che stanno scontando delle pene (uno aveva 2 anni da passare lì e non so per qualemotivo) Quando siamo arrivati i nostri accompagnatori ci hanno detto di girare e visitare tranquillamente la comunità senza paura beh a dire il vero nessuno di noi ci aveva pensato e direi a buona ragione.
La comunità in questione è esteticamente molto bella sembra di essere in un agriturismo con molto verde e un cascinale davvero invantevole e i ragazzi ci hanno accolto con simpatia e pazienza facendoci visitare ogni luogo di quella comunità.
Non dimenticherò mai gli occhi di un ragazzo che brillavano mostrandoci il pezzo di muro che aveva costruito quel giornoera emozionato e oroglioso. Lo aveva costruito da solo e per la prima volta qualcuno aveva creduto nelle sue possibilità.
Ha detto: sono contento di essere qui l'educatore M. è venuto a prendermi in carcere perchè non voleva che finissi nella comunità di F..E, che non è un bel posto, mi ha portato qui...lui ci tiene a me!!!
beh credo che quel ragazzo ce la farà a trovare un posto nel mondo!!!!!
generals
25-05-2006, 19:35
Erika resta in carcere: «Non si è ravveduta»
Respinto il ricorso della ragazza che chiedeva la libertà condizionale per essere inserita in una struttura terapeutica
ROMA - Erika De Nardo deve rimanere in carcere in quanto non si è ravveduta per il «vissuto criminale» di «gravissima entità», cioè l'assassinio a Novi Ligure il 12 febbraio 2001, insieme all'allora fidanzato Omar, della madre e del fratello. Lo ha deciso la Corte di Cassazione con la sentenza che ha respinto il ricorso di Erika che chiedeva la libertà condizionale per essere inserita in una struttura terapeutica.
La prima sezione penale della Suprema Corte ha in pratica condiviso il giudizio del Tribunale di sorveglianza dei minori di Milano del 27 maggio dell'anno scorso in cui si osservava «come la condotta altalenante del soggetto era ben lungi dall'aver acqusito un senso di colpa reale».
25 maggio 2006
CVD ;)
akfhalfhadsòkadjasdasd
25-05-2006, 20:28
CVD ;) ? hehehehehe... devi essere proprio essere al culmine della soddisfazione! :stordita:
Nevermind
26-05-2006, 08:20
Quella che esprimi tu è l'idea che è di sottofondo a quello che io ho espresso come azione!!!
Il rinforzare l'idea che il reo sia cmq un rifiuto un essre negativo e che tale rimarrà che non vi è speranza. Questo alimenta la percezione di se rispetto alla società e rinforza il pensiero di essre delle nullità di non poter combinare nulla di buono. Con un'immagine del genere è difficle che le persone possano modificare le loro condotte.
Credo tutti sappiano quanto sia difficle trovare un lavoro dopo essere stati in carcere e credo sia comune l'opinione che è meglio evitare un ex carcerato etc etc etc.
Io a Roma ho conosciuto ragazzi che sono in comunità e che stanno scontando delle pene (uno aveva 2 anni da passare lì e non so per qualemotivo) Quando siamo arrivati i nostri accompagnatori ci hanno detto di girare e visitare tranquillamente la comunità senza paura beh a dire il vero nessuno di noi ci aveva pensato e direi a buona ragione.
La comunità in questione è esteticamente molto bella sembra di essere in un agriturismo con molto verde e un cascinale davvero invantevole e i ragazzi ci hanno accolto con simpatia e pazienza facendoci visitare ogni luogo di quella comunità.
Non dimenticherò mai gli occhi di un ragazzo che brillavano mostrandoci il pezzo di muro che aveva costruito quel giornoera emozionato e oroglioso. Lo aveva costruito da solo e per la prima volta qualcuno aveva creduto nelle sue possibilità.
Ha detto: sono contento di essere qui l'educatore M. è venuto a prendermi in carcere perchè non voleva che finissi nella comunità di F..E, che non è un bel posto, mi ha portato qui...lui ci tiene a me!!!
beh credo che quel ragazzo ce la farà a trovare un posto nel mondo!!!!!
Cosa centra tutto ciò scusa? Qualcuno qui ha detto che tutti i criminali devono rimanere in carcere a vita? che sono tutti feccia? che non emritano nulla? solo di schiattare? non mi pare proprio.
Ma non puoi non ammettere che esistono persone "biologicamente cattive" che commetto efferati delitti e non provano alcun rimorso. Ecco queste persone non emritano nulla, non si sta parlando del ragazzino che è finito in carcere per aver fatto,che ne so, a cazzotti con un coetaneo ma di persone marcie che sono inrecuperabili.
giannola
26-05-2006, 09:26
penso che te la lascierebbero piu' o meno tutti :stordita:
attento alle spalle però, con quello che ha fatto nn ci mette nulla a creare un nuovo Bobbitt
naitsirhC
26-05-2006, 12:55
Cosa centra tutto ciò scusa? Qualcuno qui ha detto che tutti i criminali devono rimanere in carcere a vita? che sono tutti feccia? che non emritano nulla? solo di schiattare? non mi pare proprio.
Ma non puoi non ammettere che esistono persone "biologicamente cattive" che commetto efferati delitti e non provano alcun rimorso. Ecco queste persone non emritano nulla, non si sta parlando del ragazzino che è finito in carcere per aver fatto,che ne so, a cazzotti con un coetaneo ma di persone marcie che sono inrecuperabili.
Concordo in pieno.
Cosa centra tutto ciò scusa? Qualcuno qui ha detto che tutti i criminali devono rimanere in carcere a vita? che sono tutti feccia? che non emritano nulla? solo di schiattare? non mi pare proprio.
Ma non puoi non ammettere che esistono persone "biologicamente cattive" che commetto efferati delitti e non provano alcun rimorso. Ecco queste persone non emritano nulla, non si sta parlando del ragazzino che è finito in carcere per aver fatto,che ne so, a cazzotti con un coetaneo ma di persone marcie che sono inrecuperabili.
non credo che volesse dire che TUTTI i criminali dovrebbero andare in comunità di recupero come quella o cose simili :D stava portando l'esempio di una misura alternativa al carcere. è chiaro che la misura alternativa al carcere la si prende in considerazione solo per certi tipi di reati (immagino non gravissimi); ed è anche chiaro che qui si sta discutendo di un caso limite (quelli che ci propongono i media sono sempre casi limite: quanti ne possiamo contare negli ultimi anni, in italia? cinque, sei?).
sul fatto delle persone biologicamente cattive, io non ci credo assolutamente. non penso che le persone siano buone o cattive a prescindere, ma che una serie di eventi portino alla formazione della personalità. se uno è pericoloso perchè è sadico e si diverte a far male alle persone è giusto che venga allontanato dalla società perchè nocivo; è anche giusto che si cerchi di capire perchè si comporta così: dopodichè non è che gli si dice 'non farlo più mi raccomando'; dove è possibile si crea un percorso di re-inserimento, dove non è possibile no.
questo dal poco che so, ed è tutto passibile di errore quanto ho scritto :D
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