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View Full Version : Italia, Vaticano e liberalizzazione droghe


00Luca
16-05-2006, 15:52
Secondo il tuo parere la liberalizzazione delle droghe così definite "leggere" è possibile nel nostro paese?

In caso di risposta negativa, come pensi si possa intervenire per contrastare la criminalità che gravita attorno al consumo di hashish e affini?

Nevermind
16-05-2006, 15:56
Il consumo di droghe leggere è come la prostituzione è logico che liberalizzandole si possa solo che fare del bene al paese.

Ma ovviamente non si vuole liberalizzarle per lasciare tutto in mano alla mafia e alla malavita in generale ;) sai com'è la malavita detta legge e chi è il politico abbastanza cazzuto da andare contro la mafia?? ;) Quei pochi che l'hanno fatto hai ben visto che fine hanno fatto.

00Luca
16-05-2006, 16:00
Ciao scusami se ti "riprendo" :) ma la discussione non vuole essere "è giusto" oppure "è sbagliato" liberalizzare la droga ma se in un paese di forti radici cattoliche come l'Italia sarà possibile arrivare alla liberalizzazione della droga. Ammesso e non concesso che sia oppurtuno farlo.

prio
16-05-2006, 16:02
pausa sull'argomento, piu' in la si riapre.

prio
16-05-2006, 20:28
Per la gioia di grandi e piccini :D, riapro questa discussione.
E' una discussione che verte sulla liberalizzazione delle droghe leggere, lasciamo un attimo fuori gli arresti di Catanzaro e soprattutto.. take it easy, men ;)

Krammer
16-05-2006, 20:34
In tutta franchezza non riesco proprio a capire quale sia la connessione tra l'essere un paese fortemente cattolicizzato con il proibizionismo della cannabis. Addirittura mettere in mezzo alla questione il Vaticano inteso come istituzione religiosa mi sembra un'assurdità che non sta nè in cielo nè in terra.
Ergo parlerò unicamente della questione proibizione/legalizzazione della cannabis, in uno stato laico quale dovrebbe essere l'Italia.

E' fattibile una "liberalizzazione totale" della canapa nel nostro paese?
Certo che si, basta abrogare le leggi che ne impediscono consumo, coltivazione e vendita, nulla di più semplice ed immediato :)
E' plausibile pensare ad una liberalizzane completa della cannabis, quali conseguenze avrebbe per la nostra società, ne aumenterebbe il consumo ed in che proporzione?
Non lo si può dire fintanto che non si prova. Cmq la mia personalissima opinione è che questa non sarebbe la strada giusta, per l'italia: liberalizzando selvaggiamente la sostanza e permettendone la coltivazione nel giro di pochissimi mesi è vero che si disintegrerebbe il traffico internazionale, tuttavia ci ritroveremmo con tonnellate e tonnellate di erba casalinga a prezzo bassissimo per le strade, e si verificherebbe un esplosione esponenziale dei consumi, sia tra i fumatori che tra i non fumatori.

Per questo motivo la strada da attuare per me è una legalizzazione del consumo, ma non della coltivazione e della vendita a titolo personale.
Dovrebbe essere usata una politica di monopolio statale come per i tabacchi: si permette su concessione ad alcune aziende di coltivare la cannabis, sotto stretto controllo, ed il prodotto verrà tassato salatamente e venduto come per le sigarette. Il prezzo finale deve essere abbastanza basso per disincentivare l'autoproduzione o i traffici illegali, ma abbastanza alto per far si ce lo Stato abbia un guadagno rilevante e si disincentivi l'acquisto smodato da parte dei consumatori.
La coltivazione non concessionata dallo Stato dovrebbe rimanere proibita, con sanzioni amministrative pesantissime in rapporto alla quantità, ed oltre ad un certo livello anche sanzione penale (carcere, da scontare, senza se e senza ma)
Parimenti anche la vendita che non sia direttamente sotto il controllo del monopolio statale (ovvero contrabbando) dovrà essere punita, altrettanto pesantemente e penalmente.
Regolamentazione dell'uso della cannabis similmente all'uso dell'alcol e del tabacco (non si può fumare dappertutto, non si può guidare dopo aver fumato etc etc)
Monitoraggio delle vendite per rendersi conto di come varia il consumo nelle varie zone d'Italia, parte degli introiti derivati dalle vendite devono essere usati per sovvenzioni alla ricerca scientifica sul fenomeno e per campagne informative serie e professionale rivolte sia ai consumatori che ai non consumatori.


Conseguenze di una politica simile?
Finalmente chi vorrà fumare, rispettando le normative vigenti, lo potrà fare liberamente e non in clandestinità. il consumo non sarebbe troppo incentivato rispetto alla situazione attuale, se i prezzi di vendita si manterrano elevati, per contro avremo introiti Statali rilevanti (quasi tutti strappati alle organizzazioni criminali), un controllo semplice e attendibile sulla diffusione del fenomeno, prodotti di qualità per il consumatore finale (ci devono essere controlli anche sulle colture autorizzate, in modo che non vengano utilizzate nella coltivazione e nella lavorazione sostanze nocive).

Rispetto ad ora così ci guadagna lo Stato, il cittadino consumatore, il cittadino non-consumatore e la società tutta; ci perdono invece la mafia e chi vuole fare il furbo con autoproduzione e spaccio a fini di lucro.



ps, per 00Luca, dall'altro 3d chiuso: no, io a 17 anni non spacciavo, non l'ho mai fatto e non mi sogno nemmeno di farlo :)

00Luca
16-05-2006, 20:38
Quindi SI'

Per te che si proponga nella cattolicissima Italia è come se si proponesse in Olanda, Uk o Rep.Ceca.

Io la penso diversamente....cmq prendo atto del SI'

Krammer
16-05-2006, 21:34
Quindi SI'

Per te che si proponga nella cattolicissima Italia è come se si proponesse in Olanda, Uk o Rep.Ceca.

Io la penso diversamente....cmq prendo atto del SI'
non vedo come potrebbe essere altrimenti.
veramente, mi spieghi perchè tu avresti un'idea diversa? mi spieghi cosa c'entra la Chiesa Cattolica con la diffusione del fenomeno cannabis?

io, proprio volendo fare una forzatura, l'unica connessione tra questi 2 differenti ambiti è una questione culturale. Da millenni la droga principale dell'occidente è l'alcol, diffuso, tollerato e addirittura incentivato, anche dalla Chiesa, ma per motivi appunto prettamente culturali che hanno un fondamento ben precedente alla nascita di Cristo ed alla diffusione del cristianesimo.
Poi da quanto ne so fu la corrente Puritana la prima condannare pesantemente l'utilizzo di sostanze psicotrope, e non credo sia un caso che partì proprio dagli Stati Uniti la politica proibizionista, ad inizio del novecento contro il tabacco, negli anni 20 contro l'alcol ed infine dagli anni 60 ad oggi contro le altre droghe non tollerate.
Per dovere di precisione ci sarebbe da dire che in realtà la cannabis in sè e per sè è da sempre stata diffusa anche e soprattutto nel bacino mediterraneo ancor più che nei paesi orientali come l'India: le piante venivano usate soprattutto per l'ottima fibra che se ne ricavava, ma era anche conosciuta ed usata a scopi medici e ricreativi. Solo a partire dagli anni 20/30 e poi nel dopoguerra le coltivazioni di canapa vennero poco a poco ridotte in Italia (pensa che il nostro paese era tra i primi produttori mondiali di canapa), per quindi sparire completamente dopo le leggi proibizioniste negli anni delle contestazioni, dalla fine degli anni 60 insomma. La cannabis è sempre stata parte delle nostre tradizioni fin dalla notte dei tempi, utile sia nel campo tessile che come pianta officinale, quando invece l'alcol per tradizione era quasi unicamente sostanza ricreativa.

dantes76
16-05-2006, 22:21
Secondo il tuo parere la liberalizzazione delle droghe così definite "leggere" è possibile nel nostro paese?

In caso di risposta negativa, come pensi si possa intervenire per contrastare la criminalità che gravita attorno al consumo di hashish e affini?

non capisco il nesso, fra radici cattoliche, e liberalizzazione di droghe
Ruini ha detto qualcosa pure su questo?

coldd
16-05-2006, 22:59
io sarei per la autoproduzione, anche se devo dire che l'analisi di krammer mi pare davvero ottima
sarei mille volte piu felice se finanziissi lo stato al posto di mafie, criminalità, albanesi, nordafricani e qunt'altro

00Luca
16-05-2006, 23:13
non capisco il nesso, fra radici cattoliche, e liberalizzazione di droghe
Ruini ha detto qualcosa pure su questo?

Cavolo Dantes dai...com'è schierata la Chiesa in quanto a liberalizzazione delle droghe?

Krammer
16-05-2006, 23:40
Cavolo Dantes dai...com'è schierata la Chiesa in quanto a liberalizzazione delle droghe?
questa è la connessione, il motivo per cui nella "cattolicissima" Italia NON sarebbe possibile una politica di liberalizzazione della cannabis?
ma aborto e divorzio sono illegali per caso nel nostro paese cattolico e non me n'ero accorto? eppure la chiesa è contro l'aborto e il divorzio, forse anche di più rispetto alla questione delle droghe cosiddette leggere.

siamo in una democrazia: non è certo la Chiesa Cattolica a decidere quali debbano essere le leggi dello Stato, ma la maggioranza dei cittadini.

mi aspettavo onestamente una risposta meno superficiale.

00Luca
16-05-2006, 23:43
Quella sul divorzio è una questione che onestamente tocca direttamente un numero maggiore di italiani rispetto a liberalizzare la droga, se permetti.

Nell'Unione ci sono partiti quali Udeur e Margherita di ispirazione cattolica.

Nella CDL c'è l'UDC

E' imho IMPOSSIBILE che possa passare una legge tra l'altro così poco sentita dalla massa

lowenz
17-05-2006, 00:05
Quella sul divorzio è una questione che onestamente tocca direttamente un numero maggiore di italiani rispetto a liberalizzare la droga, se permetti.
Io non ne sarei così sicuro.....certo non mi riferisco agli ultrasessantenni.....

lowenz
17-05-2006, 00:09
siamo in una democrazia: non è certo la Chiesa Cattolica a decidere quali debbano essere le leggi dello Stato, ma la maggioranza dei cittadini.

Ma le proposte di legge non le fanno i cittadini, ma chi scrive i programmi per il partito che i cittadini voteranno (magari senza nemmeno guardalo il programma, ma solo per tradizione di voto).
Cmq basterebbe fare un'indagine.....e confrontare le posizioni dei cittadini cattolici con quella ufficiale delle curie e dei partiti di ispirazione cattolica.....salvo poi ricevere il solito anatema sul relativismo morale :D o, peggio, l'evidenza di una mancanza di consistenza nel rapporto cittadino-istituzione (politica o religiosa che sia).

Krammer
17-05-2006, 00:12
Quella sul divorzio è una questione che onestamente tocca un numero maggiori di italiani PERSONALMENTE rispetto a liberalizzare la droga, se permetti.

Nell'Unione ci sono partiti quali Udeur e Margherita di ispirazione cattolica.

Nella CDL c'è l'UDC

E' imho IMPOSSIBILE che possa passare una legge tra l'altro così poco sentita dalla massa
beh messa così la questione è già molto più plausibile.
in sostanza ti chiedi se attualmente i nostri rappresentanti politici permetterebbero una improvvisa inversione di marcia passando dall'attuale proibizionismo repressivo ad una normativa che legalizzi di fatto la cannabis.
A questa domanda secca risponderei anch'io di no, purtroppo l'attuale classe politica nonchè l'opinione pubblica in generale non è pronta ad un tale cambiamento. Non dico che sia impossibile, ma una soluzione quale ho prospettato nel mio primo intervento la trovo improbabile al giorno d'oggi (e cmq spero vivamente di sbagliarmi).

Tuttavia c'è legge e legge, ed io sono convinto che l'attuale governo modificherà (in meglio) l'attuale legge antidroga fini-giovanardi. Quanto radicale possa essere la modifica non ne ho la più pallida idea, ripeto difficilmente si può giungere con un solo passo alla legalizzazione ed alla vendita sotto monopolio statale, oppure addirittura alla libertà di autoproduzione. Ma già una depenalizzazione sul possesso/uso di modiche quantità di cannabis (diciamo tra i 5-10g) sarebbe un notevole passo avanti: una modifica del genere mi aspetto che venga attuata il prima possibile, fa parte del programma dell'Unione ed è anche per questo che ho votato RC.

Il mio sogno sarebbe che a breve venga non solo depenalizzata, ma anche che siano revocate le sanzioni amministrative per i consumatori (ritiro patente, passaporto, multe, controlli nei sert etc etc) qualora non vengano "colti in flagrante", ad esempio nella guida in stato di ebbrezza da cannabis.
trovo illiberale (per non dire di peggio) che un consumatore oculato e rispettoso delle norme civili e del "buon senso" rischi ammende, scazzi vari tipo ritiro patente nonchè il "bollino di tossico" da parte dell'opinione pubblica per essere stato trovato con qualche spinello in tasca, che si sarebbe fumato in tutta tranquillità a casa sua o in un ritrovo tra amici, senza ledere a nessuno.
Purtroppo già questo, che sarebbe il primo inevitabile passo per la legalizzazione completa, lo vedo molto più improbabile nel breve periodo (diciamo durante questo governo), ma sono altrettanto fiducioso che in un futuro il cambiamento "di prospettiva" avverrà certamente. che questo accadrà tra 5, 10, 20 anni o pure dopo non lo so proprio.

Krammer
17-05-2006, 00:20
Ma le proposte di legge non le fanno i cittadini, ma chi scrive i programmi per il partito che i cittadini voteranno (magari senza nemmeno guardalo il programma, ma solo per tradizione di voto).
Cmq basterebbe fare un'indagine.....e confrontare le posizioni dei cittadini cattolici con quella ufficiale delle curie e dei partiti di ispirazione cattolica.....salvo poi ricevere il solito anatema sul relativismo morale :D
guarda, questo è vero in generale, cmq tornando in tema la depenalizzazione della Cannabis rispetto all'attuale legge fa parte del programma dell'Unione (oltre che essere uno dei cavalli di battaglia dei radicali ed, in misura un po' minore, anche di RC). Io personalmente prima di votare RC e quindi contribuendo alla vittoria dell'unione ho fatto molta attenzione e questa parte del programma è tra i pochi punti, chiari, sensati e di immediata attuazione che mi hanno convinto a schierarmi definitivamente per loro.

inutile dire che se non rispetteranno questo aspetto del programma mi inca**o come una marmotta canadese :mad:

;)

lowenz
17-05-2006, 00:28
inutile dire che se non rispetteranno questo aspetto del programma mi inca**o come una marmotta canadese :mad:

In tal caso, per alleviare l'intenso dolore, si provvederà a portarti un'intera cisterna di tora-dol.....che in effetti viene anche consigliato quale "complemento ad un analgesico oppiaceo" (http://www.torrinomedica.it/studio/SchedeFarmaci/Toradol.htm#SottoTitolo_1) :wtf: :eek: :asd: :D

Krammer
17-05-2006, 00:39
In tal caso, per alleviare l'intenso dolore, si provvederà a portarti un'intera cisterna di tora-dol.....che in effetti viene anche consigliato quale "complemento ad un analgesico oppiaceo" (http://www.torrinomedica.it/studio/SchedeFarmaci/Toradol.htm#SottoTitolo_1) :wtf: :eek: :asd: :D

mi sa che il farmaco sarà più utile ai vari Prodi, D'Alema, Rutelli e compagnia bella dopo che avrò loro sfasciato in testa la cisterna a mo' di nunchaku :mad: :mad:

:stordita:

lowenz
17-05-2006, 10:42
I diretti interessati non intervengono nel thread per dire la loro? :stordita:

Krammer
17-05-2006, 16:43
:boh: :boh:

Ciaba
17-05-2006, 17:25
In tutta franchezza non riesco proprio a capire quale sia la connessione tra l'essere un paese fortemente cattolicizzato con il proibizionismo della cannabis. Addirittura mettere in mezzo alla questione il Vaticano inteso come istituzione religiosa mi sembra un'assurdità che non sta nè in cielo nè in terra.
Ergo parlerò unicamente della questione proibizione/legalizzazione della cannabis, in uno stato laico quale dovrebbe essere l'Italia.

E' fattibile una "liberalizzazione totale" della canapa nel nostro paese?
Certo che si, basta abrogare le leggi che ne impediscono consumo, coltivazione e vendita, nulla di più semplice ed immediato :)
E' plausibile pensare ad una liberalizzane completa della cannabis, quali conseguenze avrebbe per la nostra società, ne aumenterebbe il consumo ed in che proporzione?
Non lo si può dire fintanto che non si prova. Cmq la mia personalissima opinione è che questa non sarebbe la strada giusta, per l'italia: liberalizzando selvaggiamente la sostanza e permettendone la coltivazione nel giro di pochissimi mesi è vero che si disintegrerebbe il traffico internazionale, tuttavia ci ritroveremmo con tonnellate e tonnellate di erba casalinga a prezzo bassissimo per le strade, e si verificherebbe un esplosione esponenziale dei consumi, sia tra i fumatori che tra i non fumatori.

Per questo motivo la strada da attuare per me è una legalizzazione del consumo, ma non della coltivazione e della vendita a titolo personale.
Dovrebbe essere usata una politica di monopolio statale come per i tabacchi: si permette su concessione ad alcune aziende di coltivare la cannabis, sotto stretto controllo, ed il prodotto verrà tassato salatamente e venduto come per le sigarette. Il prezzo finale deve essere abbastanza basso per disincentivare l'autoproduzione o i traffici illegali, ma abbastanza alto per far si ce lo Stato abbia un guadagno rilevante e si disincentivi l'acquisto smodato da parte dei consumatori.
La coltivazione non concessionata dallo Stato dovrebbe rimanere proibita, con sanzioni amministrative pesantissime in rapporto alla quantità, ed oltre ad un certo livello anche sanzione penale (carcere, da scontare, senza se e senza ma)
Parimenti anche la vendita che non sia direttamente sotto il controllo del monopolio statale (ovvero contrabbando) dovrà essere punita, altrettanto pesantemente e penalmente.
Regolamentazione dell'uso della cannabis similmente all'uso dell'alcol e del tabacco (non si può fumare dappertutto, non si può guidare dopo aver fumato etc etc)
Monitoraggio delle vendite per rendersi conto di come varia il consumo nelle varie zone d'Italia, parte degli introiti derivati dalle vendite devono essere usati per sovvenzioni alla ricerca scientifica sul fenomeno e per campagne informative serie e professionale rivolte sia ai consumatori che ai non consumatori.


Conseguenze di una politica simile?
Finalmente chi vorrà fumare, rispettando le normative vigenti, lo potrà fare liberamente e non in clandestinità. il consumo non sarebbe troppo incentivato rispetto alla situazione attuale, se i prezzi di vendita si manterrano elevati, per contro avremo introiti Statali rilevanti (quasi tutti strappati alle organizzazioni criminali), un controllo semplice e attendibile sulla diffusione del fenomeno, prodotti di qualità per il consumatore finale (ci devono essere controlli anche sulle colture autorizzate, in modo che non vengano utilizzate nella coltivazione e nella lavorazione sostanze nocive).

Rispetto ad ora così ci guadagna lo Stato, il cittadino consumatore, il cittadino non-consumatore e la società tutta; ci perdono invece la mafia e chi vuole fare il furbo con autoproduzione e spaccio a fini di lucro.
[...]


...alle prossime elezioni candidati che un voto ce l'hai di sicuro :D

Ser21
19-05-2006, 07:38
Secondo il tuo parere la liberalizzazione delle droghe così definite "leggere" è possibile nel nostro paese?

In caso di risposta negativa, come pensi si possa intervenire per contrastare la criminalità che gravita attorno al consumo di hashish e affini?
La legalizzazione delle droghe leggere è IMPOSSIBILE per svariate ragioni.Il modello Olandese si basa su nessuna legge vigente e che regoli la questione canapa.In Holland nn c'è una legge che parli esplicitamente della legalizzazione o di altro.Diciamo che li si è adottato un modello sociale molto particolare basato sulla TOLLERANZA fino a massimo 5g ad personam e 3-5 piante di canapa.La questione coffea shop è molto controverso,nacquero negli anni 60-70 in un periodo rivoluzionario.
Oggi giorno il massimo che si potrebbe ottenere in italia è un modello stile spagna con una tolleranza con eventuale ammenda amministrativa fino a 5g,essendo concepito l'USO PERSONALE,cosa che in questa attuale legge manca totalmente.

Ser21
19-05-2006, 07:59
non vedo come potrebbe essere altrimenti.
veramente, mi spieghi perchè tu avresti un'idea diversa? mi spieghi cosa c'entra la Chiesa Cattolica con la diffusione del fenomeno cannabis?

io, proprio volendo fare una forzatura, l'unica connessione tra questi 2 differenti ambiti è una questione culturale. Da millenni la droga principale dell'occidente è l'alcol, diffuso, tollerato e addirittura incentivato, anche dalla Chiesa, ma per motivi appunto prettamente culturali che hanno un fondamento ben precedente alla nascita di Cristo ed alla diffusione del cristianesimo.
Poi da quanto ne so fu la corrente Puritana la prima condannare pesantemente l'utilizzo di sostanze psicotrope, e non credo sia un caso che partì proprio dagli Stati Uniti la politica proibizionista, ad inizio del novecento contro il tabacco, negli anni 20 contro l'alcol ed infine dagli anni 60 ad oggi contro le altre droghe non tollerate.
Per dovere di precisione ci sarebbe da dire che in realtà la cannabis in sè e per sè è da sempre stata diffusa anche e soprattutto nel bacino mediterraneo ancor più che nei paesi orientali come l'India: le piante venivano usate soprattutto per l'ottima fibra che se ne ricavava, ma era anche conosciuta ed usata a scopi medici e ricreativi. Solo a partire dagli anni 20/30 e poi nel dopoguerra le coltivazioni di canapa vennero poco a poco ridotte in Italia (pensa che il nostro paese era tra i primi produttori mondiali di canapa), per quindi sparire completamente dopo le leggi proibizioniste negli anni delle contestazioni, dalla fine degli anni 60 insomma. La cannabis è sempre stata parte delle nostre tradizioni fin dalla notte dei tempi, utile sia nel campo tessile che come pianta officinale, quando invece l'alcol per tradizione era quasi unicamente sostanza ricreativa.
Anche tu ti sei gustato il documentario "L'erba proibita" ? :D:D

mauriz83
19-05-2006, 08:24
sono stradaccordo alla liberalizzazione.Le venderei nei "tabacchini" ai maggiorenni.
Uso e consumo permesso :privato(a casa),club privè(sempre per maggiorenni).

proibita la guida pena 5 anni di galera se sorpresi "fatti" al volante e ritiro per altri 5 anni dopo la galera della patente,3 anni di galera per chi consuma in disco illegalmente,15 anni per chi spaccia in disco.
Semplice e conciso.

PS:io non ho mai fatto uso e non bevo alchol. ;)

bjt2
19-05-2006, 12:23
La legalizzazione delle droghe leggere è IMPOSSIBILE per svariate ragioni.Il modello Olandese si basa su nessuna legge vigente e che regoli la questione canapa.In Holland nn c'è una legge che parli esplicitamente della legalizzazione o di altro.Diciamo che li si è adottato un modello sociale molto particolare basato sulla TOLLERANZA fino a massimo 5g ad personam e 3-5 piante di canapa.La questione coffea shop è molto controverso,nacquero negli anni 60-70 in un periodo rivoluzionario.
Oggi giorno il massimo che si potrebbe ottenere in italia è un modello stile spagna con una tolleranza con eventuale ammenda amministrativa fino a 5g,essendo concepito l'USO PERSONALE,cosa che in questa attuale legge manca totalmente.

Scusa, ma secondo le mie informazioni, la legge prevede sanzioni "amministrative" (qualcuno le elencava sopra) per l'uso personale. ASSOLUTAMENTE NO ALLA GALERA. Questa è prevista solo per lo spaccio. Cosa di cui sono stati accusati quei due in questi giorni. Che poi 3,5g di fumo non si possano automaticamente ritenere spaccio è condivisibile. Non so se è una libera interpretazione del giudice, oppure la legge dice che dopo tot grammi è spaccio. Qualcuno sa qualcosa? In ogni caso il giudice ha sospettato lo spaccio perchè le dosi erano già divise... Anche se le aveva comprate solo per altri amici... Ma va beh...