View Full Version : Feto sano grazie alla genetica nascerà senza cancro ereditario
IpseDixit
14-05-2006, 10:20
LONDRA - I genitori non hanno ancora scelto il nome, ma è certo che il feto nel grembo di una donna britannica nascerà senza alcuna forma di cancro ereditario. La madre, pur non presentando problemi di fertilità, si è sottoposta a una terapia genetica e alla fertilizzazione in vitro per evitare che il futuro bebè soffrisse della sua stessa forma di tumore alla retina, il retinoblastinoma, che si manifesta entro il primo anno di vita. E' la prima volta che questa tecnica, già sperimentata con successo negli Stati Uniti, viene applicata in Gran Bretagna.
Dagli embrioni creati dalla coppia, i medici dello University College Hospital di Londra hanno prelevato alcune cellule, sottoposte a una serie di test genetici per individuare quelli che avevano ereditato il cancro, di modo che solo gli embrioni sani fossero poi impiantati nell'utero della donna. I dottori hanno assicurato che il piccolo non contrarrà il tumore della retina. "Siamo euforici", ha detto Paul Serhal, responsabile del trattamento. "In questo modo possiamo estirpare la catena del tumore dall'intera linea familiare".
Fino a un anno fa, la Human Fertilisation and Embryology Authority (HFEA), autorità governativa per controllo della fecondazione assistita, permetteva cure di questo tipo solo nei casi in cui non esistevano dubbi che sulla possibilità di sviluppare la malattia, come nel caso della fibrosi cistica. Recentemente, però, la HFEA ha concesso il ricorso allo screening genetico anche nei soggetti ad alto rischio di contrarre alcuni tipi di tumore: al seno, alle ovaia e al colon, o - come in questo caso - all'occhio. Così, i pazienti con mutazioni genetiche strettamente connesse al rischio di sviluppare malattie tumorali possono almeno evitare che i propri figli ereditino la stessa sorte.
Accolta con grande enfasi dalla comunità scientifica, la decisione governativa ha suscitato le polemiche di gruppi di bioetica. "Non possiamo dimenticare che in questo modo si autorizza alla vita un solo embrione, mentre gli altri non hanno lo stesso diritto di venire al mondo", spiega Josephine Quintavalle, membro del Comment on Reproductive Ethics, associazione che difende i diritti dell'embrione.
(13 maggio 2006)
http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/scienza_e_tecnologia/feto-senza-cancro/feto-senza-cancro/feto-senza-cancro.html
Accolta con grande enfasi dalla comunità scientifica, la decisione governativa ha suscitato le polemiche di gruppi di bioetica. "Non possiamo dimenticare che in questo modo si autorizza alla vita un solo embrione, mentre gli altri non hanno lo stesso diritto di venire al mondo", spiega Josephine Quintavalle, membro del Comment on Reproductive Ethics, associazione che difende i diritti dell'embrione.
Bella cosa ma quest'ultimo pensiero, che quoto, mi fa riflettere :(
skywalker77
14-05-2006, 10:46
Bella cosa ma quest'ultimo pensiero, che quoto, mi fa riflettere :(
Ma cosa cambia se a portare alla vita lìembrione è l'uomo anzochè il caso? Inoltre cade questo tabù sopratutto se si pensa che è possibile interrompere la gravidanza in caso di malformazioni.
Capisco lo sgomento dei religiosi con questi processi dio ha sempre meno senso.
Ottimo. :)
Avrà una qualità della vita migliore.
Amu_rg550
14-05-2006, 11:11
volevo aprirlo io, aggiungo solo un editoriale del corriere appena letto:
Embrioni e diagnosi per-impianto
I lacci italiani
di Giuseppe Remuzzi
Mamma e papà in Inghilterra hanno deciso per la fertilizzazione in vitro e hanno chiesto ai medici di selezionare l'embrione sano, e trasferirlo nell'utero della mamma. Non avevano problemi di sterilità, ma avrebbero potuto trasmettere al bambino il cancro della retina di cui soffre la mamma. Se non l'avessero fatto, il bambino avrebbe avuto il 50 per cento di probabilità di avere il tumore. Si fa chemioterapia, qualche volta va bene, se no si perde un occhio o tutti e due. E la predisposizione al tumore si trasmette ai figli. Così invece nascerà un bambino normale.
Un giorno avrà dei figli, anche lui, sani. S'è fatto per il retinoblastoma, ma ce ne sono tanti di tumori ereditari, potrebbero sparire come la poliomielite e il vaiolo. Ed è lo stesso per altre malattie, del sistema nervoso. Una si chiama neurofibromatosi, un'altra Corea di Hungtington. Altri ereditano una malattia del sangue, si chiama talassemia, devono fare trasfusioni per tutta la vita.
Altri ereditano certe malattie dei reni, vivono legati ad una macchina di dialisi. Quello che è successo in Inghilterra, succede negli Stati Uniti da tempo per tante malattie, e perfino in certi Paesi dell'Asia. Ma da noi no. Da noi i medici (che hanno scelto di curare le malattie) devono rinunciare a una della cure più efficaci. La legge in Italia non vieta la fecondazione in vitro. Vieta, però, qualunque forma di selezione degli embrioni. Gli embrioni (tre soltanto, e questo riduce di molto le probabilità che la tecnica abbia successo) vanno trasferiti nell'utero della mamma così come sono. Se hanno ereditato il gene del retinoblastoma o della neurofibromatosi, della talassemia o della malattia renale policistica, si abortirà dopo. Sì, perché la,legge in Italia consente l'aborto ai genitori che non vogliono un figlio malato, o anche solo che non vogliono un figlio.
Legge fatta contro i principi della medicina e in contrasto con un'altra legge dello Stato. Selezionare gli embrioni no, abortire sì. E adesso? Non c'è legge che tenga. Chi è malato vuole guarire. Per un po' chi sa di poter trasmettere una malattia ai figli andrà all'estero, dove ci si potrà curare, ma sarà per i ricchi.
Chi non ha abbastanza soldi per andare in Inghilterra o negli Stati Uniti, continuerà ad avere figli malati. Molti moriranno, inutilmente.
Dopo un po', selezionare gli embrioni, per non trasmettere ai figli e ai figli dei figli tumori e altre malattie, si potrà, anche da noi.
14 maggio 2006
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Editoriali/2006/05_Maggio/14/remuzzi.shtml
no comment.
volevo aprirlo io, aggiungo solo un editoriale del corriere appena letto:
[i]Embrioni e diagnosi per-impianto
I lacci italiani
di Giuseppe Remuzzi
...Così invece nascerà un bambino normale.
Caro Remuzzi, secondo te chi è malato non è normale? :confused: :muro:
... Selezionare gli embrioni no, abortire sì....
Questo è il problema...la legge è incoerente :(
...Dopo un po', selezionare gli embrioni, per non trasmettere ai figli e ai figli dei figli tumori e altre malattie, si potrà, anche da noi....
EH?In italian please.
risposta nel quote
Amu_rg550
14-05-2006, 12:15
Caro Remuzzi, secondo te chi è malato non è normale? :confused: :muro: non è normale che un bambino debba esser costretto ad affrontare peripezie come la chemio o altre cure decisamente più invasive e dure di un'aspirina perchè un ovulo fecondato che magari mai vedrà la luce ha più diritto di lui.
qui si va ben oltre ogni logica: si può dare una vita normale (si, "normale": vai a vedere i reparti di oncologia pediatrica. li è tutto fuorchè "normale") ma non lo si vuol fare per retaggi etici che da altre parti non sussistono.
i risultati sono negli articoli postati da me e ipsedixit.Questo è il problema...la legge è incoerente :( no la legge è bigotta e fatta da persone incapaci, e non mi riferisco a te beneinteso.
"cari genitori, non potete fare una diagnosi preimpianto. però se il risultato non vi piace c'è sempre l'aborto che ci guardiamo bene dal toccare."
fico.EH?In italian please. sta semplicemente dicendo che quando ci si renderà conto che basta andare in spagna, turchia, svizzera per aggirare questa legge anacronistica, e lo si fa già da ora, anche qui sarà permesso. nel frattempo chi ha i soldi fa quel che vuole all'estero, gli altri condannano i loro figli a malattie come la talassemia (purtroppo molto radicata qui in sardegna) per colpa di chi da più diritti ad un embrione che un bambino in carne ed ossa.
qu non si parla di eugenetica di stampo nazista (anche se qualcuno ci ha provato a farla passare per tale), non si chiede di far nascere un bambino alto, biondo e con gli occhi azzurri.
il discorso è ben diverso.
mauriz83
14-05-2006, 12:24
LONDRA - I genitori non hanno ancora scelto il nome, ma è certo che il feto nel grembo di una donna britannica nascerà senza alcuna forma di cancro ereditario. La madre, pur non presentando problemi di fertilità, si è sottoposta a una terapia genetica e alla fertilizzazione in vitro per evitare che il futuro bebè soffrisse della sua stessa forma di tumore alla retina, il retinoblastinoma, che si manifesta entro il primo anno di vita. E' la prima volta che questa tecnica, già sperimentata con successo negli Stati Uniti, viene applicata in Gran Bretagna.
Dagli embrioni creati dalla coppia, i medici dello University College Hospital di Londra hanno prelevato alcune cellule, sottoposte a una serie di test genetici per individuare quelli che avevano ereditato il cancro, di modo che solo gli embrioni sani fossero poi impiantati nell'utero della donna. I dottori hanno assicurato che il piccolo non contrarrà il tumore della retina. "Siamo euforici", ha detto Paul Serhal, responsabile del trattamento. "In questo modo possiamo estirpare la catena del tumore dall'intera linea familiare".
Fino a un anno fa, la Human Fertilisation and Embryology Authority (HFEA), autorità governativa per controllo della fecondazione assistita, permetteva cure di questo tipo solo nei casi in cui non esistevano dubbi che sulla possibilità di sviluppare la malattia, come nel caso della fibrosi cistica. Recentemente, però, la HFEA ha concesso il ricorso allo screening genetico anche nei soggetti ad alto rischio di contrarre alcuni tipi di tumore: al seno, alle ovaia e al colon, o - come in questo caso - all'occhio. Così, i pazienti con mutazioni genetiche strettamente connesse al rischio di sviluppare malattie tumorali possono almeno evitare che i propri figli ereditino la stessa sorte.
Accolta con grande enfasi dalla comunità scientifica, la decisione governativa ha suscitato le polemiche di gruppi di bioetica. "Non possiamo dimenticare che in questo modo si autorizza alla vita un solo embrione, mentre gli altri non hanno lo stesso diritto di venire al mondo", spiega Josephine Quintavalle, membro del Comment on Reproductive Ethics, associazione che difende i diritti dell'embrione.
(13 maggio 2006)
http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/scienza_e_tecnologia/feto-senza-cancro/feto-senza-cancro/feto-senza-cancro.html
Io son sempre stato a favore dell'eugenetica,questa non può che essere una splendida notizia.Dei gruppi di bioetica me ne frego e anche gli altri dovrebbero imho.
bluelake
14-05-2006, 13:49
Caro Remuzzi, secondo te chi è malato non è normale? :confused: :muro:
se essere malati di tumore fosse normale, non si userebbe la chemioterapia verso chi ce li ha per farli guarire... la malattia è sempre una alterazione dell'organismo umano, e per questo viene curata. Ci sono vari ordini di gravità logicamente, ma anche un semplice raffreddore viene curato, perché essere raffreddati è comunque uno stato di alterazione seppur lieve dell'organismo...
Lucrezio
14-05-2006, 14:02
Qualcuno di voi, prima di fare interventi moralistici, si è informato su quali sono le speranze di guarire da un tumore e quali gli effetti della chemioterapia?
Vi assicuro: guardare come cambia il viso di una persona sottoposta alla chemio è una delle esperienze più brutte che si possano fare. La terapia è invasiva all'estremo, ha effetti collaterali terribili e abbassa la qualità della vita in modo drastico.
Ora, qualcuno di voi si pone dei problemi per un aggregato elementare di materia (questo siamo, d'altra parte) sacrificato affinché potesse nascere un bambino senza un tumore, e dice che sarebbe stato più giusto fare nascere magari due bimbi malati, perché la malattia va accettata e una persona malata non ha nulla di "non normale".
Bene. Quel qualcuno sappia che così avrebbe condannato una famiglia a lottare contro una malattia terribile per tutta la vita, sapendo di non avere nemmeno la certezza del successo, esponendo la famiglia al rischio di una delle cose più terribili e dolorose che possano accadere: veder morire un figlio. E vedere crescere un bambino a cui una vita normale non è permessa (provate voi a giocare a pallone o ad andare a scuola durante un ciclo di chemio...).
Siete proprio sicuri che questo sia il vero mostro da combattere?
Ottimo. :)
Avrà una qualità della vita migliore.
* :)
Siete proprio sicuri che questo sia il vero mostro da combattere?
Purtroppo esistono troppi mostri latenti nell'uomo, sia dalla parte di quelli che la pensano come me e te ;), sia dall'altra.
Troppi.....urge riprogrammazione totale, una chemioterapia della psiche :D
Lucrezio
14-05-2006, 14:18
Purtroppo esistono troppi mostri latenti nell'uomo, sia dalla parte di quelli che la pensano come me e te ;), sia dall'altra.
Troppi.....urge riprogrammazione totale, una chemioterapia della psiche :D
Quoto!
Gennaro10
14-05-2006, 14:24
Che cosa magnifica :) eliminare una causa di sofferenza è sempre qualcosa di giusto.
Qualcuno di voi, prima di fare interventi moralistici, si è informato su quali sono le speranze di guarire da un tumore e quali gli effetti della chemioterapia?
Vi assicuro: guardare come cambia il viso di una persona sottoposta alla chemio è una delle esperienze più brutte che si possano fare. La terapia è invasiva all'estremo, ha effetti collaterali terribili e abbassa la qualità della vita in modo drastico.
Ora, qualcuno di voi si pone dei problemi per un aggregato elementare di materia (questo siamo, d'altra parte) sacrificato affinché potesse nascere un bambino senza un tumore, e dice che sarebbe stato più giusto fare nascere magari due bimbi malati, perché la malattia va accettata e una persona malata non ha nulla di "non normale".
Bene. Quel qualcuno sappia che così avrebbe condannato una famiglia a lottare contro una malattia terribile per tutta la vita, sapendo di non avere nemmeno la certezza del successo, esponendo la famiglia al rischio di una delle cose più terribili e dolorose che possano accadere: veder morire un figlio. E vedere crescere un bambino a cui una vita normale non è permessa (provate voi a giocare a pallone o ad andare a scuola durante un ciclo di chemio...).
Siete proprio sicuri che questo sia il vero mostro da combattere?
come non quotarti... facile fare i moralisti con i mali degli altri... :rolleyes:
ben venga la scienza ad alleviare i nostri problemi, se fosse dipeso dai falsi moralisti adesso si morirebbe ancora per influenza e la vita media sarebbe sui 40-50 anni...
la scienza ci ha dato e ci sta dando tanto, è stato il bene più grande dell'umanità, ma purtroppo dei suoi benefici ne può godere solo una parte di mondo...
i diritti dell'embrione :rotfl:
si parla tanto di diritti dell'embrione e poi non si danno diritti ad altre persone... :muro:
la bioetica è proprio una cosa bigotta :muro:
Bella cosa.
Però la sottoscritta teme, e sarà sempre intimorità, dalla possibilità di scegliere altre caratteristiche del proprio figlio, non solo la possibilità d'averlo sano.
e questo è da evitare con ogni mezzo.
Qualcuno di voi, prima di fare interventi moralistici, si è informato su quali sono le speranze di guarire da un tumore e quali gli effetti della chemioterapia?
Vi assicuro: guardare come cambia il viso di una persona sottoposta alla chemio è una delle esperienze più brutte che si possano fare. La terapia è invasiva all'estremo, ha effetti collaterali terribili e abbassa la qualità della vita in modo drastico.
Ora, qualcuno di voi si pone dei problemi per un aggregato elementare di materia (questo siamo, d'altra parte) sacrificato affinché potesse nascere un bambino senza un tumore, e dice che sarebbe stato più giusto fare nascere magari due bimbi malati, perché la malattia va accettata e una persona malata non ha nulla di "non normale".
Bene. Quel qualcuno sappia che così avrebbe condannato una famiglia a lottare contro una malattia terribile per tutta la vita, sapendo di non avere nemmeno la certezza del successo, esponendo la famiglia al rischio di una delle cose più terribili e dolorose che possano accadere: veder morire un figlio. E vedere crescere un bambino a cui una vita normale non è permessa (provate voi a giocare a pallone o ad andare a scuola durante un ciclo di chemio...).
Siete proprio sicuri che questo sia il vero mostro da combattere?
Lucrezio, di nome e di fatto. Se fossimo solo un aggregato di materia allora che senso avrebbe continuare a perpetuare in questo nostro stato di non essere?Quale sarebbe la differenza tra sanità e malattia?Cosa ce ne dovrebbe fregare delle considerazioni etiche?Tanto tutto è destinato a finire. Che senso avrebbe ritardare la morte?Forse questo ci permette di vivere oggi per prolungare il nostro dolore l'indomani?
PS: So benissimo cosa significhi la chemio, esperienza diretta della mia famiglia.
i diritti dell'embrione :rotfl:
si parla tanto di diritti dell'embrione e poi non si danno diritti ad altre persone... :muro:
la bioetica è proprio una cosa bigotta :muro:
Ti vien facile parlare a te, uomo adulto, venuto al mondo dal grembo di tua madre...deduco che ti piacerebbe fare la fine di un embrione usa e getta....
Ma quanto siete superficiali :nono:
Bella cosa.
Però la sottoscritta teme, e sarà sempre intimorità, dalla possibilità di scegliere altre caratteristiche del proprio figlio, non solo la possibilità d'averlo sano.
e questo è da evitare con ogni mezzo.
Si può benissimo limitare o vietare quell'aspetto e trovare maggiore equilibrio sul resto, no? O nel 2006 dobbiamo continuare a farci guidare da una nostra pulsione tra le più antiche (la paura)? :)
Ti vien facile parlare a te, uomo adulto, venuto al mondo dal grembo di tua madre...deduco che ti piacerebbe fare la fine di un embrione usa e getta....
Ma quanto siete superficiali :nono:
ora, qualcuno di informato ci può dire in che fase viene "prelevato e usato" l'embrione? Perché se è allo stato primario, quando deve ancora svilupparsi, la cosa cambia.
In effetti l'etica in questo campo è una cosa delicata. Lo stato di morula (ammasso di cellule non differenziate) può essere considerato vita umana? e la prima fase dell'embrione?
Perché nel primo caso dovremmo considerare umani anche gli spermatozooi, e a ogni sega è un genocidio.
se stiamo a vedere tutte queste cose lo sviluppo scientifico va a puttane.
anche perché la Chiesa mi pare sia anche contro l'aborto... ma allora come la mettiamo? :mbe:
Bella cosa ma quest'ultimo pensiero, che quoto, mi fa riflettere :(
mi raccomando la coerenza ....tu nn ti sei mai fatto una sega ovviamente?
Si può benissimo limitare o vietare quell'aspetto e trovare maggiore equilibrio sul resto, no? O nel 2006 dobbiamo continuare a farci guidare da una nostra pulsione tra le più antiche (la paura)? :)
Mica detto questo, mi sono spiegata male^^
volevo appunto dire che prima di tutto bisogna porre paletti che più che paletti devono essere pilastri. Poi procedere, non sono mica contraria io :p
Ti vien facile parlare a te, uomo adulto, venuto al mondo dal grembo di tua madre...deduco che ti piacerebbe fare la fine di un embrione usa e getta....
Ma quanto siete superficiali :nono:
siamo alle solite... per te un embrione equivale ad un bambino, per me no, sono solo cellule...
preferisco avere un figlio sano e un embrione in meno... :rolleyes:
zerothehero
14-05-2006, 20:53
In un mondo perfetto l'ideale sarebbe curare l'embrione (che so sostituendo il gene difettoso con un altro "normale") e impiantarlo nell'utero della donna, senza distruggerne nessuno.
Finchè non sarà possibile fare questo, sono favorevole a selezionare l'embrione che non è portatore di quella patologia, cosa che tra l'altro è fatta da molto tempo con altre malattie ereditarie, non è affatto una novità.
zerothehero
14-05-2006, 21:02
Ma cosa cambia se a portare alla vita lìembrione è l'uomo anzochè il caso?
Un pò cambia :D ..nel primo caso (intervento dell'uomo) si scarta scientemente un embrione a favore di un altro embrione, nel secondo caso è la "natura" che "per casualità" elimina un embrione...manca la volontà di un soggetto attivo e cosciente (se rifiutiamo l'ipotesi di una trascendenza che interviene nella realtà fisica e nella storia)
C'è differenza tra un omicidio volontario e una morte provocata da un'eruzione vulcanica o uno tsunami. :D , fermo restando che sono assolutamente d'accordo all'analisi preimpianto e alla scelta selettiva degli embrioni sani e di quelli malati.
mi raccomando la coerenza ....tu nn ti sei mai fatto una sega ovviamente?
Vatti a rivedere il sussidiario delle elementari dove troverai scritto che:
EMBRIONE = spermatozoo + ovulo (spiegato in poche parole)
e cerca di trovare anche modi più educati per esprimerti, stai parlando con persone con non conosci mica con tuo fratello :O
siamo alle solite... per te un embrione equivale ad un bambino, per me no, sono solo cellule...
preferisco avere un figlio sano e un embrione in meno... :rolleyes:
Se la metti su questo piano, anche tu non sei altro che un ammasso di cellule ;)
Se la metti su questo piano, anche tu non sei altro che un ammasso di cellule ;)
ovviamente... ;)
un ammasso di celule talmente ben formate e sviluppate da permettermi di pensare, nulla di più :)
zerothehero
14-05-2006, 21:16
Se la metti su questo piano, anche tu non sei altro che un ammasso di cellule ;)
Dai, l'etica è una costruzione di una società, di un idem sentire :) , in mancanza di una dimostrazione di una sua derivazione trascendente.
ovviamente... ;)
un ammasso di celule talmente ben formate e sviluppate da permettermi di pensare, nulla di più :)
E dimmi, questa tua facoltà di pensare ti rende forse superiore?
Dai, l'etica è una costruzione di una società, di un idem sentire :) , in mancanza di una dimostrazione di una sua derivazione trascendente.
Non credo che nessuno sarà mai in grado di domostrare qualcosa del genere :fagiano: Odio però l'idea del consensus omnium gentium, in nome del quale si sono compiuti i più efferrati delittti...altro che etica :rolleyes:
Un pò cambia :D ..nel primo caso (intervento dell'uomo) si scarta scientemente un embrione a favore di un altro embrione, nel secondo caso è la "natura" che "per casualità" elimina un embrione...manca la volontà di un soggetto attivo e cosciente (se rifiutiamo l'ipotesi di una trascendenza che interviene nella realtà fisica e nella storia)
....
diciamo che l'intervento dell'uomo con la medicina moderna ha sostituito la selezione naturale in molti altri campi non solo in quello riproduttivo...
prima si moriva di più per molte malattie che oggi sono curabilissime...
la mia visione è che noi facciamo parte della natura, la modifichiamo, ci modifichiamo, fino ad ora l'uomo è riuscito, medicalmente parlando, a migliorare la sua condizione, non vedo perchè dovrebbe cambiare rotta...
E dimmi, questa tua facoltà di pensare ti rende forse superiore?
intendi superiore ad un embrione?
non si tratta di superiorità, do più valore alla vita di un essere umano che a quella di un embrione, questo è sicuro, e sceglierei sempre di sacrificare qualche embrione pur di far vivere ad un bambino una vita senza malattie...
intendi superiore ad un embrione?
non si tratta di superiorità, do più valore alla vita di un essere umano che a quella di un embrione, questo è sicuro, e sceglierei sempre di sacrificare qualche embrione pur di far vivere ad un bambino una vita senza malattie...
Sì, mi riferivo al confronto vita "uomo"/vita "embrione"....è questo il nocciolo della questione...chi siamo noi per stabilire che la vita dell'embrione abbia un'importanza minore di quella nostra?
Non penso che ci sia qualcuno che non sia entusiasta all'idea di poter sconfiggere le malattie genetiche, ma davanti a certe questioni forse è bene farsi due domande e chiedersi dove possiamo arrivare.....
zerothehero
14-05-2006, 21:37
Non credo che nessuno sarà mai in grado di domostrare qualcosa del genere :fagiano: Odio però l'idea del consensus omnium gentium, in nome del quale si sono compiuti i più efferrati delittti...altro che etica :rolleyes:
Bè il consensum omnium gentium ha partorito l'idea di un nuovo diritto internazionale e di una carta dei diritti fondamentali dell'uomo che funzionano come se "etsi deus non daretur", cioè che hanno un fondamento valido perchè "generalmente riconosciute" (-> per opinio iuris ac necessitatis e di diuturnitas) anche se non esistesse un fondamento di diritto "divino" o "naturale"...quindi non è una cosa da disprezzare, direi.. :fagiano:
Voglio dire...io posso giudicare (da un punto di vista etico) l'aborto e la soppressione di un embrione in modo negativo anche se non esistesse Dio. :D.
In questo caso, però "mi dispiace per l'embrione soppresso" ma non posso neanche condannare una madre che essendo portatrice sana di una malattia preferisce non correre rischi preferendo un male "minore" ad uno "maggiore" (che lei giudica tale, ovviamente).
zerothehero
14-05-2006, 21:39
diciamo che l'intervento dell'uomo con la medicina moderna ha sostituito la selezione naturale in molti altri campi non solo in quello riproduttivo...
prima si moriva di più per molte malattie che oggi sono curabilissime...
la mia visione è che noi facciamo parte della natura, la modifichiamo, ci modifichiamo, fino ad ora l'uomo è riuscito, medicalmente parlando, a migliorare la sua condizione, non vedo perchè dovrebbe cambiare rotta...
Il problema è la "rotta" :D ..ci sono etiche e valori confliggenti che contrastano su come va indirizzato il progresso e la ricerca scientifica...
Bè il consensum omnium gentium ha partorito l'idea di un nuovo diritto internazionale e di una carta dei diritti fondamentali dell'uomo che funzionano come se "etsi deus non daretur", cioè che hanno un fondamento valido perchè "generalmente riconosciute" (-> per opinio iuris ac necessitatis e di diuturnitas) anche se non esistesse un fondamento di diritto "divino" o "naturale"...quindi non è una cosa da disprezzare, direi.. :fagiano:
Su questo mi trovi pienamente d'accordo, ma io mi riferivo all'altra faccia della medaglia e in ogni caso non ho chiamato in causa Dio...
Voglio dire...io posso giudicare (da un punto di vista etico) l'aborto e la soppressione di un embrione in modo negativo anche se non esistesse Dio. :D.
In questo caso, però "mi dispiace per l'embrione soppresso" ma non posso neanche condannare una madre che essendo portatrice sana di una malattia preferisce non correre rischi preferendo un male "minore" ad uno "maggiore" (che lei giudica tale, ovviamente).
Caro mio, il problema è proprio questo farsi giudici.....
Vatti a rivedere il sussidiario delle elementari dove troverai scritto che:
EMBRIONE = spermatozoo + ovulo (spiegato in poche parole)
e cerca di trovare anche modi più educati per esprimerti, stai parlando con persone con non conosci mica con tuo fratello :O
tu vatti a rivedere i quadernetti del catechismo
Sì, mi riferivo al confronto vita "uomo"/vita "embrione"....è questo il nocciolo della questione...chi siamo noi per stabilire che la vita dell'embrione abbia un'importanza minore di quella nostra?
E quella di un feto al nono mese di gravidanza (vedi cronaca recente)? La legge è per sua natura convenzionale, al di là della giustizia della particolare convenzione. Esistono pene per l'uccisione del feto (sono previste dalla legge 194) ma sono minori, e lo erano anche prima che fosse legalizzato l'aborto: quindi in un certo senso per la legge la vita di un embrione è "meno importante".
Non penso che ci sia qualcuno che non sia entusiasta all'idea di poter sconfiggere le malattie genetiche, ma davanti a certe questioni forse è bene farsi due domande e chiedersi dove possiamo arrivare.....
Ma la chiusura completa che spesso vedo sull'argomento non aiuta certo il dialogo... il maggior rischio a medio (lungo?) termine secondo me è quello espresso da Ileana: la "creazione" di figli su misura, e a differenza di lei credo che sarà molto difficile contenerla. Di fronte alla possibilità di avere un figlio più dotato grazie alla genetica la tentazione sarebbe fortissima...
Ma la chiusura completa che spesso vedo sull'argomento non aiuta certo il dialogo... il maggior rischio a medio (lungo?) termine secondo me è quello espresso da Ileana: la "creazione" di figli su misura, e a differenza di lei credo che sarà molto difficile contenerla. Di fronte alla possibilità di avere un figlio più dotato grazie alla genetica la tentazione sarebbe fortissima...
Cose note e stranote, figlio unico, occhi azzurri biondo, carnagione non troppo chiara, intelligente etc.
Ma è bene subito dire che questo sarà il vero traino economico, non le cure di malattie che colpiscono x persone. Paradossalmente la nostra epoca potrebbe portare a commpimento il sogno di quello che la storia ha definto ne più ne meno che un anticristo.
mi viene in mente il film gattaca, dove per chi non lo sapesse c'era forte discriminazione tra persone concepite alla "vecchia maniera" e quelle grazie alla genetica :)
in ogni caso favorevole se si resta nell'ambito di malattie non curabili (poi vi immaginate questioni su polizze vita, etc?)
Il problema è questo: per "guarire" quell'embrione, si dovrebbe fare manipolazione genetica. Credo che con le tecnologie attuali non sia impossibile trapiantare il gene sano dell'altro genitore, se il gene del feto fosse quello "malato" dell'altro genitore. Ma eticamente e, sopratutto, legalmente sarebbe possibile? Voglio dire: per tantissime ragioni quella coppia voleva un figlio sano (e credo che nessuno possa biasimarli per questo). La legge in Inghilterra, a quanto sembra, permette la selezione degli embrioni, e credo non permetta la manipolazione genetica degli stessi. Quindi o si "butta" l'embrione malato, o bisogna impiantarlo. Nessuna manipolazione genetica su embrioni umai credo sia consentita in nessuno stato del mondo. Bisogna vedere qual è il limite di "età" per l'applicazione. Credo che questa selezione si faccia al livello in cui è solo un ammasso di cellule. Se noi abbiamo l'aborto legale, il cui limite è di una certa età del feto (non la conosco, scusate :D ), certamente superiore a quella dell'ammasso di cellule a cui si fa la diagnosi, perchè non dovrebbe essere consentita questa specie di aborto che è anche meno dolorosa per la madre? Cioè qui in Italia una madre per legge deve farsi impiantare l'ovulo e poi eventualmente abortire? Ma siamo pazzi? Auspico che questi bigotti ci ripensino: o aboliscono l'aborto (cosa credo impossibile), o legalizzano questa sorta di "aborto precoce". Io tale lo considero. Un pre-aborto. Perchè si eviterebbero ulteriori traumi alla donna... Non è una incubatrice vivente, che diamine! Ha più diritti un potenziale uomo che una donna?!?!
Favorevolissimo all'utilizzo per fini legati alla salute...
Dovebbe essere un'ampia maggioranza per poter approvare provvediamenti bi-partisan su questi temi...solo UDC - LEGA - UDEUR e parte della MARGHERITA sono contrari.
Di fronte alla possibilità di avere un figlio più dotato grazie alla genetica la tentazione sarebbe fortissima...
Bah....guardando cosa gira nella testa (ma soprattutto nel sangue e nel fegato) dei genitori odierni e futuri non saprei :D
Anche se progettato "sano" il bambino crescerà in uteri che, date le condizioni psicofisiche delle mamme attuali, vedo molto mal messi.....la genetica non basta per avere figli perfetti.
figlio unico, occhi azzurri biondo, carnagione non troppo chiara, intelligente etc.
E tipicamente schizzato perchè la mamma prendeva psicofarmaci per tenersi calma nella gravidanza :D
Sì, mi riferivo al confronto vita "uomo"/vita "embrione"....è questo il nocciolo della questione...chi siamo noi per stabilire che la vita dell'embrione abbia un'importanza minore di quella nostra?
Non penso che ci sia qualcuno che non sia entusiasta all'idea di poter sconfiggere le malattie genetiche, ma davanti a certe questioni forse è bene farsi due domande e chiedersi dove possiamo arrivare.....
come al solito manca la coerenza... se la metti su questo piano, come ha detto morkar, allora appena uccidi per errore una formica hai commesso un delitto. Si, perché chi sei tu per dire che la formica è inferiore? solo perché è più piccola e meno intelligente? eppure 1000 formiche possono ucciderti.
Non si può stare a vedere tutto... altrimenti dovremmo smettere di fare qualsiasi cosa.
Lucrezio
15-05-2006, 20:39
Lucrezio, di nome e di fatto. Se fossimo solo un aggregato di materia allora che senso avrebbe continuare a perpetuare in questo nostro stato di non essere?Quale sarebbe la differenza tra sanità e malattia?Cosa ce ne dovrebbe fregare delle considerazioni etiche?Tanto tutto è destinato a finire. Che senso avrebbe ritardare la morte?Forse questo ci permette di vivere oggi per prolungare il nostro dolore l'indomani?
PS: So benissimo cosa significhi la chemio, esperienza diretta della mia famiglia.
Ti ringrazio per il confronto con il grande Lucrezio, ne sono davvero lusingato ma non credo di esserne all'altezza. Ciononostante ho maturato una visione del mondo che pur basandosi su un'ottica materialistica non implica né contiene quanto da te scritto.
La sofferenza che consegue alla mia visione del mondo pessimistica è solo di tipo filosofico, non fisico, quindi una parte del tuo intervento è a sproposito. E' a sproposito anche l'altra, nel senso che - a mio parere - la grandezza dell'omuncolo, del primate a due piedi, dell'uomo indiato (per citare un autore che esprime meglio di chiunque altro la mia weltanschauung, Montale) sta nel non abbandonarsi vilmente a quanto da te prospettato nel tuo post, ma nell'accettare la sua condizione lucidamente e razionalmente, continuando ad andare avanti cercando di trovare un varco nella muraglia che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia a costo di rompersi la testa picchiandovela contro.
Questa visione del mondo a me sembra la più ragionevole, ed è quella che mi fa sentire (paradossalmente) meglio con me stesso. Sei quindi pregato di non attaccarla alla base, quantomeno in maniera così arbitraria, superficiale e gratuita.
Dunque se adesso ti va di rispondere al mio thread, invece che attaccarti alla parola "materia" (mi sembra sia l'unica cose che hai recepito) discuti con argomenti e non con luoghi comuni le mie idee specifiche.
Senza rancore
zerothehero
15-05-2006, 20:50
Caro mio, il problema è proprio questo farsi giudici.....
Ma è un problema ineliminabile..le regole le facciamo noi e sono spesso il frutto di compromesso tra valori contrapposti.. :D
Ripeto: non si può-almeno in teoria- curare l'embrione sostituendo il gene portatore della malattia invece di fare selezione?
Si eliminerebbe di colpo qualsiasi problema di ordine etico.
zerothehero
15-05-2006, 20:56
Ma la chiusura completa che spesso vedo sull'argomento non aiuta certo il dialogo... il maggior rischio a medio (lungo?) termine secondo me è quello espresso da Ileana: la "creazione" di figli su misura, e a differenza di lei credo che sarà molto difficile contenerla. Di fronte alla possibilità di avere un figlio più dotato grazie alla genetica la tentazione sarebbe fortissima...
Il rischio esiste, per ora esistono delle limitazioni (in Inghilterra si può fare selezione solo su 200malattie a trasmissione genetica), ma è evidente che con l'erosione degli stati nazione, se il diritto internazionale non dovesse evolversi (con delle convenzioni che vietano l'eugenetica firmate da tutti gli stati) il rischio di fare eugentica che so in acque internazionali in una nave battente bandiera di uno stato non firmatario della convenzione è assolutamente possibile.
Chissa cosa pensano i cinesi e gli indiani dell'eugenetica da un punto di vista etico..
se il diritto internazionale non dovesse evolversi (con delle convenzioni che vietano l'eugenetica firmate da tutti gli stati) il rischio di fare eugentica che so in acque internazionali in una nave battente bandiera di uno stato non firmatario della convenzione è assolutamente possibile.
Oltre a quello pensavo anche a pressioni all'interno di uno stato, che potrebbero portare all'approvazione di una legge più permissiva. La selezione sessuale, una delle più semplici, è fattibile e regolata da tempo. Ma se fosse legalizzata la domanda sarebbe abbastanza alta:
http://www.fertilita.org/ferti/news/news.asp?id=22
In India la selezione sessuale già adesso è un problema, sia per gli aborti selettivi sia per la diagnosi preimpianto, al punto che in entrambi i casi è stata approvata una legge ad hoc:
http://www.indialawinfo.com/bareacts/prenatal.html
In futuro potrebbe esserci il concetto abbastanza interessante di privacy prenatale (http://www.medicinaepersona.org/__C1256C23002924DE.nsf/wAll/IDCW-6CJJBQ?opendocument), che prevede la segretezza sulle caratteristiche dell'embrione (magari svolgendo la selezione o la correzione del genoma unicamente mediante macchine).
Ma se le tecniche di manipolazione si riveleranno sicure ed efficaci nel produrre individui più intelligenti o longevi, anche queste misure rischiano di essere insufficienti; uno scenario alla "Gattaca" insomma :p
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