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View Full Version : Vulcano Merapi, Jakarta ordina l’evacuazione di 17 mila persone


Ewigen
12-05-2006, 19:37
12 Maggio 2006
INDONESIA
Vulcano Merapi, Jakarta ordina l’evacuazione di 17 mila persone

Per il governo l’eruzione è imminente; il piano incontra la resistenza degli abitanti delle pendici, convinti che riti magici fermeranno la lava, ma anche preoccupati per raccolto e bestiame.

Jakarta (Agenzie) – Il vicepresidente indonesiano, Jusuf Kalla, ha ordinato l’evacuazione della metà dei residenti sulle pendici del vulcano Merapi, isola di Java, che da settimane erutta lava e dense nubi di fumo. Dopo aver visitato le comunità e le autorità locali, Kalla ha dichiarato che, sulla base di considerazioni scientifiche, il governo ritiene che una forte eruzione sia ormai imminente.

Nonostante i numerosi inviti ad allontanarsi avanzati finora dalle autorità, gli abitanti continuano a sostenere che i loro rituali magici li salveranno e guardano gli animali per scorgere i segni che li inducano a fuggire. Jakarta ha comunque ammesso di non essere in grado di fare previsioni esatte sulla temuta eruzione.

“Bisogna adottare urgenti misure di sicurezza – ha sostenuto noto Kalla – inizieremo con l’evacuazione, entro uno o due giorni, della metà degli abitanti nella zona a rischio; se vi saranno forti segnali di una eruzione, in due giorni procederemo all’evacuazione totale”. Per l’operazione Jakarta ha già stanziato circa 2,3 milioni di dollari. L’area in pericolo comprende i due distretti di Magelang e Sleman, per un totale di 34 mila residenti. Nell’eventualità di un’evacuazione totale, però, i campi di accoglienza presenti nella zona potrebbero ospitare solo 15 mila persone.

Il governo ha dato l’ordine di trasferire alcuni influenti esponenti dei villaggi la cui resistenza al piano di evacuazione alimenterebbe quella della comunità locale. Tra queste figure vi è il 79enne Marijan, ritenuto in grado di comunicare spiritualmente con il “custode” del Merapi.

Kalla, anche a capo dell’Ufficio di coordinamento dell’Agenzia nazionale per i disastri, ha inoltre ordinato alle autorità locali di assicurarsi che gli abitanti capiscano che offrire sacrifici e preghiere al monte Merapi non garantirà la loro incolumità.

Alcuni credono, però, che il rifiuto degli abitanti a lasciare le proprie abitazioni sia dettato dalla preoccupazione per la sorte di raccolti e bestiame, loro uniche fonti di sostentamento.

L'ultima forte eruzione del Monte Merapi risale al 1994, quando 60 persone morirono, mentre una delle più distruttive è avvenuta nel 1930, con un bilancio di 1369 morti. L’Indonesia ha più di 100 vulcani attivi.

Ewigen
15-05-2006, 11:45
15 Maggio 2006
Indonesia: il vulcano Merapi è in eruzione

Emissioni di gas bollenti e pioggia di cenere dalla vetta di uno dei più pericolosi vulcani nel Paese; molti fuggono, ma c’è ancora chi non si decide a lasciare la propria abitazione.

Jakarta (AsiaNews/Agenzie) – Da stamattina il vulcano Merapi, sull’isola di Java, è entrato nella fase di attività eruttiva tra nuvole, emissioni di gas bollenti e pioggia di cenere, costringendo alla fuga numerosi abitanti dei villaggi, che fino a ieri si rifiutavano di lasciare le loro case, nonostante un ordine ufficiale di evacuazione.

Cenere grigia ha ricoperto parte della vegetazione ed i tetti delle case nella zona di Ketep, a 10 km dalle pendici della montagna; molte case sembrano deserte dopo che gli abitanti sono fuggiti. Non tutti, però, se ne sono andati. Testimoni oculari raccontano che in giro si vedono persone ripulire le loro abitazioni, minibus commerciali continuare a girare e piccoli negozi ancora aperti.

La montagna “è già esplosa”, ha detto il capo del centro di ricerca e tecnologia vulcanica di Yogykarta, il quale ha avvertito che il processo, però, potrebbe essere graduale e non improvviso.

Sabato scorso, 13 maggio, l’Indonesia aveva elevato lo stato di allarme del Merapi al livello più alto, indicato come codice rosso o stato di pericolo. Nonostante questo, ancora migliaia di abitanti lungo le pendici del monte rifiutavano di abbandonare le proprie abitazioni. C'è chi aspetta segni della natura, chi ritiene che sacrifici al monte assicurino la salvezza e chi semplicemente non vuole lasciare raccolto e bestiame, uniche fonti di sostentamento.

Secondo stime governative, delle 34 mila persone da allontanare, solo 12 mila sono state trasferite in strutture di emergenza allestite nei quattro distretti della provincia: Magelang, Klaten, Boyolali e Sleman.

Il Merapi, alto 2.968 metri e situato vicino alla città di Yogyakarta, ha già ucciso 70 persone in un’eruzione del 1994 e 1.300 nel 1930. È considerato uno dei vulcani più pericolosi dell’Indonesia.

Ewigen
08-06-2006, 20:30
INDONESIA 8/6/2006 11.32
GIAVA: VULCANO MERAPI AUMENTA ATTIVITÀ, UN MISSIONARIO RACCONTA

[PIME] Le autorità indonesiane dell’isola di Giava hanno aumentato il livello d’allerta per l’attività del vulcano Merapi, ripresa intensamente questa mattina producendo una grande nuvola di cenere. “Intorno alle 11:45 di stamani abbiamo sentito una scossa di terremoto e contemporaneamente dal Merapi si è alzata questa nube incandescente che portata dal vento verso ovest sta distruggendo la foresta attorno” racconta alla MISNA padre Vinio Dante Corda, missionario saveriano a Yogyakarta (la città che il 27 maggio scorso è stata colpita da un sisma che provocato 5.800 morti, 36.000 feriti e 340.000 senzatetto), mentre dalla sua finestra guarda il vulcano, distante una ventina di chilometri. “La gente sta scappando dalla zona e dalle aree che rischiano di essere investite dal passaggio della nube” dice ancora il missionario, il quale però non è in grado di confermare le cifre, diffuse stamani da alcune agenzie internazionali, secondo cui sarebbero alcune migliaia (si parla di 15.000) le persone in fuga. “La maggior parte degli abitanti delle zone più esposte ha lasciato da tempo le proprie abitazioni. Anche se recentemente in molti hanno preso l’abitudine di tornare nei propri villaggi soprattutto al mattino per accudire gli animali” spiega alla MISNA padre Corda. “È in attività da giorni, ma non scoppia. Per ora continua a uscire lava e fumo, ma se dovesse scoppiare allora sì che sarebbe un problema” conclude il saveriano. Secondo gli esperti, le grandi nuvole di gas incandescente e cenere annunciano una intensificazione dell'attività vulcanica. Attualmente il livello di allerta è passato alla fase 2, sui 5 previsti. Al livello 3 sono considerate possibili esplosioni del vulcano, al 4 sono molto probabili e al 5 sono già in corso eruzioni con colonne di lava di almeno 6 chilometri.