View Full Version : usanza americana riguardo i funerali
massimo78
10-05-2006, 08:32
Giorni fa riflettevo sull'usanza americana di dare un rinfresco post funerale.
Non so esattamente se il motivo è l'essere felici perchè il defunto è passato a miglior vita o se invece viene fatto per cercare di tenere su l'animo dei parenti.
Ma ragionandoci secondo voi è giusta come cosa oppure è più giusto svolgerlo tradizionalmente come si fa da noi ?
non è un usanza solo americana.
la mia famiglia è per metà di origini croate e là i funerali spesso sono seguiti da un rinfresco "sostanzionso" dove si mangia (e soprattutto si beve) parecchio. tante volte suonano anche dal vivo e in alcuni casi da fuori si fa fatica a capire se è un matrimonio o un funerale.
massimo78
10-05-2006, 08:49
ma il motivo qual'è ?
JarreFan
10-05-2006, 08:52
E' per celebrare la vita del defunto e non per piangere la sua morte, almeno così mi fu detto :)
pure in Sardegna (per lo meno nelle zone in cui vado di solito, dove abitano i parenti) si fa qualcosa di simile... per esempio un paio d'anni fa è morto mio zio, e dopo il funerale da mia zia hanno fatto un rinfresco con tutte cose cucinate dai vicini di casa e da alcuni amici :fagiano:
RiccardoS
10-05-2006, 08:58
non discuto sul fatto se sia giusto o meno... non sta a me giudicare certe cose... io so solo che non me la sentirei mai. ricordo un solo lutto in famiglia, mia nonna, 8 anni fa, e l'ultima cosa che mi passava per la testa era di mangiare o discutere con qualcuno... si scambia qualche parola con i parenti più stretti (se si ha la fortuna di averne e che sia gente che sa starti vicino nei momenti difficili) e basta.
giovane acero
10-05-2006, 08:59
Da ricordi vaghi mi sembra che anche gli irlandesi facciano un bel casino quando trapassa qualcuno :fagiano:
VegetaSSJ5
10-05-2006, 09:17
pure qua da me si usa
a qualche chilometro da te non si usa affatto! :confused:
a me piace quest'usanza, é in sintonia con le mie idee
Giorni fa riflettevo sull'usanza americana di dare un rinfresco post funerale.
Non so esattamente se il motivo è l'essere felici perchè il defunto è passato a miglior vita o se invece viene fatto per cercare di tenere su l'animo dei parenti.
Ma ragionandoci secondo voi è giusta come cosa oppure è più giusto svolgerlo tradizionalmente come si fa da noi ?
a me sembra la cosa giusta. certo non è detto che sia facile. dipende dalle persone, da come riescono e in che tempi superano il dramma.
però è il modo giusto di vedere le cose.
massimo78
10-05-2006, 09:43
non sta a me giudicare certe cose...
beh invece si... ognuno di noi ha il diritto di poter giudicare un usanza o meno credo.. in fondo è uno scambio di idee, c'è chi se la sente chi invece non se la sente (era proprio da qui che è nata la mia curiosità, fondata sul pensiero che le persone tanto + sono vicine al parente tanto + sono tristi e serie in quella circostanza).
RiccardoS
10-05-2006, 10:00
beh invece si... ognuno di noi ha il diritto di poter giudicare un usanza o meno credo.. in fondo è uno scambio di idee, c'è chi se la sente chi invece non se la sente (era proprio da qui che è nata la mia curiosità, fondata sul pensiero che le persone tanto + sono vicine al parente tanto + sono tristi e serie in quella circostanza).
e invece no. lo dici tu stesso, dopo, che c'è chi se la sente e chi no. basta. punto. non vedo perchè giudicare.
lo si faceva nella Grecia antica, lo facevano i celti, non ricordo i romani, MA GLI ETRUSCHI Sì, lo fanno in sudamerica in molte culture in Asia, anche nella cina comunista sifa così ...
il motivo è semplice:
L'anima del defunto va a "stare meglio" e si è felici per lui
si cerca di avere unricordo positivo di questa persona
in oriente si dice che la tristezza i pianti e le disperazioni fanno male alle anime e che le ostacola nella loro ascensione "verso la luce", mentre un clima festoso le aiuta a unirsi con Dio.
insomma è più diffuso planetariamente il farlo che no.
LeEzSwEeTfAiRy
10-05-2006, 10:07
Credo si riferisca a modi differenti di concepire la morte. Se ben ricordo anche fra le popolazioni etrusche e comuque antiche era sovente indire banchetti e feste per i funerali, perché per alcune popolazioni è un'altra tipologia di funerale. Mi spiego meglio: in Italia il funerale è prettamente funerale, cioè la perdita di una persona cara che si avventura comunque verso qualcosa di angoscioso, di brutto, verso la fine. Per alcune popolazioni (e, appunto, questo succedeva in Etruria) la morte è soltanto un passaggio da rallegrare con le manifestazioni, gli stessi motivi per cui la tomba era riempita di oggetti per la vita ultraterrena. Penso si leghi quindi a motivi culturali/religiosi: in Italia c'è chi lo festeggia secondo quest'usanza, chi seguendo i propri sentimenti e rinchiudendosi in casa a piangere, senza voler veder nessuno.
imho gli unici giustificati a non festeggiare son gli atei.
per tutti gli altri che credono in qualcosa qualsiasi cosa sia è indubbio che l'anima va a stare meglio e in un posto migliore ...
a metterci il dubbio non è tanto l'usanza ... è la nostra Fede che non è probabilmente molto solida che ci rende :mbe: unita ad un certo egoismo che vorrebbe che noi potessimo avere sempre per noi le persone che abbiamo amato senza "perderle".
imho gli unici giustificati a non festeggiare son gli atei.
per tutti gli altri che credono in qualcosa qualsiasi cosa sia è indubbio che l'anima va a stare meglio e in un posto migliore ...
a metterci il dubbio non è tanto l'usanza ... è la nostra Fede che non è probabilmente molto solida che ci rende :mbe: unita ad un certo egoismo che vorrebbe che noi potessimo avere sempre per noi le persone che abbiamo amato senza "perderle".
io non sono credente, ma sono cosciente del fatto che la vita ha un suo inizio e una sua fine, é nell'ordine naturale delel cose.
IN ORIENTE IL COLORE DEI VESTITI DI CHI STA AD UN FUNERALE è IL BIANCO PERCHè RICORDA "LA lUCE" IN CUI L'ANIMA VA A STARE.
noi usiamo il nero... come un posto buio in cui non si vede niente. Direi che abbiamo una visione "oscurasntista".
io non sono credente, .
non credente per me significa "non mi riconosco in alscuna religione a me nota".
il che non vuol dire tu non abbia un senso di "Assoluto/Trascendente".
in fin dei conti le religioni son solo il modo "ufficiale" in cui gli uomini hanno cercato di spiegarsi (riuscendoci o meno) il senso di Assoluto/Trascendente che sperimentano dentro Sè stessi. Per chi lo sente.
Chi non prova questo si divide in chi dice "se e quando lo sperimenterò l'Assoluto ne ammetterò l'esisteza (agnostico)"
e chi dice "se anche lo provo questo senso di Assoluto/Trascendente è solo una idea della mia mente (atei)"
ma il motivo qual'è ?
noi abbiamo fatto qualcosa di simile, un caffè con qualche dolcetto, alla morte di mia zia e di mia nonna perchè mia zia abitava a bergamo e quindi è stato (per noi andando a bergamo e per loro venendo qui a verona) un'occasione per ritrovarci insieme e "consolarci" con una presenza fisica altrimenti impossibile, scambio di ricordi sulle defunte, aggiornamento sulla situazione attuale di tutti; non si può definire piacevole ma cmq positivo
Nevermind
10-05-2006, 11:07
Giorni fa riflettevo sull'usanza americana di dare un rinfresco post funerale.
Non so esattamente se il motivo è l'essere felici perchè il defunto è passato a miglior vita o se invece viene fatto per cercare di tenere su l'animo dei parenti.
Ma ragionandoci secondo voi è giusta come cosa oppure è più giusto svolgerlo tradizionalmente come si fa da noi ?
Qui da noi il funerale è un giorno tristissimo, e poi secondo me se uno è credente dovrebbe essere cmq contento per il passaggio del suo caro a quella che dovrebbe essere una vita migliore....io che non credo nel paradiso magari è anche giiusto che sia solo triste....ma cmq con tutte le patoste che ho avuto da questo punto di vista direi che stare a fare i tristi non server a nulla a sto punto meglio salutare il caro con una bella festa IMHO.
Approvo pienamente l'usanza.
E cmq non è mica un'usanza solo americana...ansi mi sa che fin dall'alba dei tempi si faceva festa quando moriva qualcuno.
Nevermind
10-05-2006, 11:11
IN ORIENTE IL COLORE DEI VESTITI DI CHI STA AD UN FUNERALE è IL BIANCO PERCHè RICORDA "LA lUCE" IN CUI L'ANIMA VA A STARE.
noi usiamo il nero... come un posto buio in cui non si vede niente. Direi che abbiamo una visione "oscurasntista".
Quoto in pieno siamo in un paese al 99% cristiano (in teoria) eppure siamo troppo attaccati alle cose terrene quindi imho c'è un sacco di gente che ha seri problemi di identità religiosa.
Io almeno le idee chiare le ho.
adesso vado un po' OT...
comunque ci son tribù in Africa in cui "il banchetto" funebre è il cadavere stesso del morto ... un po' quello che noi Cristiano facciamo con L'Eucarestia... per loro "il morto la sua forza e saggezza resta dentro di loro" e d inoltre essendo la sua anima "salita al Cielo" cibandosi del corpo ritualmente essi acquisiscono un po' di "Cielo".
I Parsi (Iran) lasciavano che gli avvoltoi si cibassero dei cadaveri deponendoli sulla cima di alte torri (le torri del silenzio) per non "contaminare la terra con i cadaveri"
In Tibet si usava (sempre trascorsi 3 giorni dal decesso) dare il corpo in pasto agli avvoltoi, come segno di umiltà e di "estrema utilità/pietà" nei confronti della natura (ed inoltre in un posto così freddo è difficile scavare buche nel terreno ghiacciato e seppellire in terreno ghiacciato il corpo è come tenerlo in freezer per secoli)
Alcune popolazioni tribali brasiliane che vivono di pesca sul mare
danno il cadavere in pasto ai pesci per ricompensare il mare che ha sostentato quella persona per tutta la sua esistenza.
Da notare che TUTTE le culture tradizionali prevedono che il corpo del morto debba rimanere integro per 72 ore dopo la morte cioè il tempo che serve all'anima per "staccarsi" definitivamente dal corpo....
il corpo poi vien trattato nei modi più vari... ma sta cosa della salvagurdia assoluta dell' integriotà del corpo fisico per tre giorni è pressochè universale come credenza religiosa.
massimo78
10-05-2006, 12:53
e invece no. lo dici tu stesso, dopo, che c'è chi se la sente e chi no. basta. punto. non vedo perchè giudicare.
aspè forse mi sono espresso male, io per giudicare intendo esprimere un giudizio... un parere... un pensiero
massimo78
10-05-2006, 13:01
io non sono credente, ma sono cosciente del fatto che la vita ha un suo inizio e una sua fine, é nell'ordine naturale delel cose.
Beh questa è una tua idea da ateo.
Io non credo che sia tutto qui.
Da notare che TUTTE le culture tradizionali prevedono che il corpo del morto debba rimanere integro per 72 ore dopo la morte cioè il tempo che serve all'anima per "staccarsi" definitivamente dal corpo....
questa cosa infatti è molto interessante
imho gli unici giustificati a non festeggiare son gli atei.
per tutti gli altri che credono in qualcosa qualsiasi cosa sia è indubbio che l'anima va a stare meglio e in un posto migliore ...
Sicuro? La religione prevede l'inferno e non violare le tavole e' un po' difficile.
più inferno della vita che facciamo qui trovo difficile immaginarlo (soprusi, guerre, malattie, povertà sfruttamento degli uni sugli altri, vecchiaia)...
adesso apro una digressione ot ...
comunque IMHO le regligioni giudaico -cristiane han imho calcato un tantino troppo sulla "punizione dei peccati".
Criflettendoci:
-nessuno ha chiesto di venire a 'sto mondo a soffrire.
-che cacchio di Dio è un tipo che si diverte a creare degli esseri per metterli alla prova, torturarli con mille peripezie e solo quelli che superano le prove (veramente amorevole da parte sua porcele) vincono il premio e ascoltano un concerto d'arpa eterno??
Mi pare una cosmogonia e una teologia che può andar bene e soddisfare intellettualmente, emotivamente e interiormente giusto un "semplice".
A mio avviso le istituzioni religiose han nei secoli "tramutato in modo molto oscurantista le interpretazioni degli insegnamenti originali" dei vari maestri spirituali
e questo solo per gestire il potere temporale.
La visione salvifica ed evolutiva dell'animo del credente viene sempre messa in secondo piano in questo modo.
Peccato che quello sia il nucleo forte degli insegnamenti dei vari maestri spirituali.
Trovo molto più logica e coerente la "spiegazione" che viene data dalle religioni orientali e dallo stesso primordiale cristianesimo (che prevedeva la reincarnazione)
Secondo questa visione del mondo le cose stanno così:
le anime dopo morte stanno per un periodo più o meno lungo in un universo in cui la materia è meno densa (più energetica) e quindi non sperimentabile dal nostro corpo fisico (se non in situazioni particolarissime).
Di volta in volta si reincarnao qui sulla terra o su altri pianeti (ecco spiegati pure gli UFO) per sperimentare relazioni ed eventi, stati d'animo e mentali subendo non tanto la legge della punizione dei peccati in un inferno post mortem, ma la semplice legge di causa effetto:
se hai ammazzato finirai ammazzato, se hai imbrogliato verrai imbrgliato, se hai fatto del bene sarai amato.
Questo meccanismo permettere al singolo nel corso di innumerevoli reincarnazioni (di cui diviene talvolta consapevole) di correggere le sue impostazioni errate e di espandere la sua coscienza fino a fondersi con la Coscienza Cosmica, cioè Dio.
Una bella favola, affascinante.
Ci si può credere o meno.
Di sicuro è una spiegazione più soddisfacente e che suona più "giusta" dell'arbitrarietà di un Dio inteso come sadico giudice-padrone.
è comunque una visione del mondo che accomna le antiche culture di India, Cina, Africa, America ... son 4.000 anni che esiste questo modo di concepire il mondo
e solo le recenti dottrine delle tre grandi religioni monoteiste si discostano da questa idea (per i Cristianio questo è stato sancito solo col concilio di Nicea... un "affare" più politico che teologico).
Credere all'una?
Credere all'altra?
Non credere a nulla?
Questo sta ad ognuno in libertà (per fortuna)
TUTTi al massimo nel giro di 100 anni avremo la risposta vera, per cui ... perchè farne motivo di attriti e contrasti ?
fine del lungo OT
In America il banchetto funebre non nasce tanto da un'esigenza religiosa ma dal fatto che la popolazione americana si disperde sul territorio.
Il funerale e' spesso un'occasione di incontro, a volte di riappacificazione, di parenti che non si vedono da anni.
Un momento molto alto di aggregazione familiare.
più inferno della vita che facciamo qui trovo difficile immaginarlo...
adesso apro una digressione ot ...
comunque IMHO le regligioni giudaico -cristiane han imho calcato un tantino troppo sulla "punizione dei peccati".
nessuno ha chiesto di venire a 'sto mondo
che cacchi di Dio è un tipo che si diverte a creare degli esseri per metterli alla prova, torturarli con mille peripezie e solo quelli che superano le prove (veramente amorevole da parte sua porcele) vincono il premio e ascoltano un concerto d'arpa eterno.
mi pare una cosmogonia che può andar bene e soddisfare intellettualmente, emotivamente e interiormente giusto un cerebroleso.
Boh.... questa teologia non la ho inventata io, me l'hanno insegnata.
Penso che dopo non ci sia nulla.
Bada bene. Lo penso e basta, non ne sono affatto sicuro.
Devo dire che, dal mio punto di vista, preferirei che non ci fosse niente.
Non spero in un aldila', lo temo piuttosto.
ho editato aggiungendo un pezzo.
Sicuro? La religione prevede l'inferno e non violare le tavole e' un po' difficile.Ma siccome, se senti parlare la gente, tutti i morti "erano bravi" (e se dici il contrario manchi di rispetto), all'inferno non va nessuno.
Ma siccome, se senti parlare la gente, tutti i morti "erano bravi" (e se dici il contrario manchi di rispetto), all'inferno non va nessuno.
c'è un proverbio vecchio latino che diceva:
dei morti se non puoi parlar bene, fai a meno di parlarne. :D :D
c'è un proverbio vecchio latino che diceva:
dei morti se non puoi parlar bene, fai a meno di parlarne. :D :DIncomprensibile. Si vivrebbe meglio se lo si applicasse ai vivi, altro che ai morti. Sarebbe certamente un po' noioso...... ;)
beppegrillo
10-05-2006, 14:49
Ma siccome, se senti parlare la gente, tutti i morti "erano bravi" (e se dici il contrario manchi di rispetto), all'inferno non va nessuno.
Diciamo che la questione di rispetto e che, il tipo è morto se dici qualcosa di male non può replicarti, quindi si preferisce parlarne bene .
E poi chi avrebbe il coraggio di dire ad una moglie,figlie,marito in sede di funerale xxx era un fetente ed è bene che è morto? :D
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