View Full Version : «Sventato piano di Hamas per uccidere Abu Mazen»
..::CRI::..
08-05-2006, 20:21
Articolo del GIORNALE:
Qualcuno tra le fila di Hamas aveva già inserito nel caricatore la pallottola con il suo nome. Qualcuno dentro ai servizi segreti israeliani ha deciso di avvertire il presidente e salvargli la vita. A dar retta alle voci trapelate dai corridoi dello Shin Bet -i servizi di sicurezza interni israeliani - il piano di Hamas per sbarazzarsi del presidente palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) era già pronto.
Una visita a Gaza del presidente doveva trasformarsi in un viaggio senza ritorno e consegnare al governo fondamentalista il pieno controllo dell'Autorità Palestinese. La cancellazione della visita, avvenuta su segnalazione dei servizi segreti israeliani, avrebbe reso impossibile la realizzazione del piano. «Hamas considera Abbas una barriera che impedisce il pieno controllo dei territori, per questo ha deciso di ucciderlo», ha detto al Times di Londra un ex consigliere di Yasser Arafat rimasto vicino anche al nuovo presidente. «Controlliamo tutte le mosse di Hamas a Gaza – ha confermato un fonte dei servizi di sicurezza israeliani citata dal quotidiano inglese – così quando abbiamo saputo che la vita del presidente era in pericolo lo abbiamo informato senza perder tempo».
Notizie e dichiarazioni sono ovviamente difficilmente verificabili, ma rappresentano un segnale del livello di guardia raggiunto dai rapporti tra Mahmoud Abbas e il governo fondamentalista al potere dai primi d'aprile. Il presidente e il premier Ismail Haniyeh, nonostante la disperata crisi finanziaria e l'impossibilità di pagare gli stipendi a oltre 160mila dipendenti pubblici, hanno passato gli ultimi mesi a contendersi il controllo dell'apparato di sicurezza e delle istituzioni.
La sorda lotta ai vertici ha paralizzato l'Autorità Palestinese trascinandola verso uno stallo totale, ma i “duellanti” incontratisi per quattro ore sabato sera stentano a trovare un compromesso. Ieri sera Haniyeh ed Abbas hanno provato a riaprire i colloqui allargandoli anche ad un pugno di ministri fondamentalisti e ad alcuni consiglieri presidenziali, ma anche il secondo incontro è stato alla fine rinviato.
La notizia del fallito complotto di certo non aiuta a discutere a cuor sereno anche se i sospetti non sembrano riguardare i vertici politici di Hamas. Le stesse fonti israeliane smentiscono per ora qualsiasi coinvolgimento diretto o indiretto del premier Haniyeh o del leader in esilio Khaled Meshaal, ma il presidente, già sopravvissuto a Gaza ad una sparatoria tra la propria scorta e quella di altri miliziani, sicuramente non viaggia più a cuor leggero. A preparar la festa ad Abbas e al suo scudiero Mohammed Dahlan, l'ex capo della Sicurezza Preventiva di Gaza che manovra le leve della sicurezza e della politica al fianco del presidente, sarebbe stato un gruppo di irriducibili delle Brigate Ezzedin Al Qassam, il braccio armato di Hamas.
L'animosità dei militanti armati nei confronti di un presidente che «stringe d'assedio e cerca d'isolare il governo di Hamas» è già stata espressa - in un comunicato diffuso su Al Jazeera - da Mohammed Nezzal, uno dei comandanti di punta delle Brigate Ezzedin al Qassam. Il ruolo d'alcuni capi dell'organizzazione militare nel complotto viene giudicato estremamente plausibile anche da esponenti dell'intelligence israeliana.
..::CRI::..
09-05-2006, 15:40
up
up
Sai quanti reply avresti avuto se ci fosse scritto "Sventato piano di X per uccidere Abu Mazen" con X = Israele o USA ?? :rolleyes:
e come x le varie guerre nel mondo se non ci son di mezzo USA o Israele non frega niente a nessuno .. anzi molti manco sanno che esistono ..
ci son + o - 23 conflitti nel mondo (http://www.warnews.it/ ) eppure l'attenzione è sempre sull'Iraq, l'afghanistan e la palestina .... :rolleyes:
PS
sai quanti reply ci saranno ora a dire che non è cosi ?? :stordita:
~ZeRO sTrEsS~
09-05-2006, 17:58
up
ora capisco la tua conoscenza da dove arriva... ho cercato in giro la notizia e guarda che cosa mi e' uscito
http://www.metronews.it/det.php?id=114736&fid=adnk_id
Gaza, 7 mag. - (Adnkronos/Xin) - Non e' mai esistito alcun piano per assassinare il presidente palestinese Mahmoud Abbas. La replica di Hamas alla notizia pubblicata oggi dal Sunday Times e' affidata al portavoce Salah al-Bardaweil, che ha qualificato come "completamente false" informazioni che mirano, ha aggiunto, "solo a provocare conflitti interni tra i palestinesi".
http://www.agenziagrt.it/www/notizia.asp?id=48724
5/7/2006 59:10 PM M.O:SMENTITO PIANO PER ASSASSINARE ABU MAZEN
(AGENZIA GRT).Non è mai esistito alcun piano per assassinare il presidente palestinese Abu Mazen.E' quanto ha detto il portavoce di Hamas, smentendo la notizia pubblicata dal "Sunday Times"."Le informazioni sono completamente false e mirano sono a provocare conflitti interni tra i palestinesi", ha aggiunto il portavoce. Secondo il giornale britannico,lo ricordiamo, l'intelligence israeliana avrebbe sventato il piano organizzato dall'ala militare estremista.
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questa e' la prova lampante che te sei di parte non conosci ne storia ne sei informato su israele tant'e' che non segui nemmeno le notizie israeliane...
~ZeRO sTrEsS~ - ..::CRI::..
2-0
:asd:
sei proprio il tipico israeliano :asd:
~ZeRO sTrEsS~
09-05-2006, 18:04
Sai quanti reply avresti avuto se ci fosse scritto "Sventato piano di X per uccidere Abu Mazen" con X = Israele o USA ?? :rolleyes:
e come x le varie guerre nel mondo se non ci son di mezzo USA o Israele non frega niente a nessuno .. anzi molti manco sanno che esistono ..
ci son + o - 23 conflitti nel mondo (http://www.warnews.it/ ) eppure l'attenzione è sempre sull'Iraq, l'afghanistan e la palestina .... :rolleyes:
PS
sai quanti reply ci saranno ora a dire che non è cosi ?? :stordita:
solo un problema di informazione ci sta chi e' infomato chi no, i media non aiutano... ;)
purtroppo i media fanno informazione solo sulle guerre dell'occidente, ma si dimenticano di timor est, sierra leon, somalia, pakistan e india...
Sai quanti reply avresti avuto se ci fosse scritto "Sventato piano di X per uccidere Abu Mazen" con X = Israele o USA ?? :rolleyes:
grazie al caxxo
DonaldDuck
09-05-2006, 18:59
(AGENZIA GRT).Non è mai esistito alcun piano per assassinare il presidente palestinese Abu Mazen.E' quanto ha detto il portavoce di Hamas, smentendo la notizia pubblicata dal "Sunday Times"."Le informazioni sono completamente false e mirano sono a provocare conflitti interni tra i palestinesi", ha aggiunto il portavoce. Secondo il giornale britannico,lo ricordiamo, l'intelligence israeliana avrebbe sventato il piano organizzato dall'ala militare estremista.
Molto affidabile. Indubbiamente.
..::CRI::..
09-05-2006, 19:12
questa e' la prova lampante che te sei di parte non conosci ne storia ne sei informato su israele tant'e' che non segui nemmeno le notizie israeliane...
:asd:
sei proprio il tipico israeliano :asd:
M*nchia che tipo che sei... mi e' capitata sott'occhio quella notizia e l'ho postata, punto!
Ma dato che l'ho postata io la cosa cambia...
Certo che se dai per scontato che sia vero quello che ha detto Hamas....
Per quello che ho trovato io,la notizia del presunto attentato sventato contro Abbas,l' ha divulgate il Mossad (servizi segreti Israeliani).
Qui dice che sia il portavoce di Hamas che di Abbas hanno negato che ci sia stato un attentato.Mah,dipende chi vuole credere ciascuno.I passaggi più importanti:
LONDON - Israeli intelligence foiled a Hamas plot to assassinate Palestinian leader Mahmud Abbas by tipping him off in advance, British newspaper The Sunday Times reported.
The Ezzedine al-Qassam Brigades, the armed wing of Hamas, had planned to kill Abbas at his Gaza City office, intelligence sources told the weekly broadsheet.
Israel formally warned Abbas of the danger and the Palestinian leader duly cancelled a planned visit to the territory, the newspaper said in a story from Tel Aviv
Spokesmen for Abbas and Hamas both vehemently denied the Sunday Times report.
Hamas spokesman Sami Abu Zuhri called the allegations "fabricated" and part of a "British conspiracy aimed at provoking internal strife ..
A spokesman for Abbas, Nabil Abu Rudeina, called the report "totally false" in a statement released to journalists.
(AFP)
http://www.abs-cbnnews.com/storypage.aspx?StoryId=37940
..::CRI::..
09-05-2006, 19:38
Sunday Times: «Volevano uccidere Abu Mazen, Israele lo ha salvato». Hamas smentisce
Lo Shin Bet salva la vita ad Abu Mazen. Gli 007 israeliani sventano un piano messo a punto da una cellula del braccio armato di Hamas, le Brigate Ezzedin al-Qassam, per eliminare il presidente dell´Autorità nazionale palestinese. L'assassinio doveva consumarsi nell'ufficio del raìs a Gaza City.
Allertato dall'intelligence dello Stato ebraico, Abu Mazen ha cancellato all'ultimo minuto, e senza fornire spiegazioni, l'annunciata missione nella Striscia. A sostenerlo è l'autorevole domenicale britannico «Sunday Times». «Le fonti che hanno ricostruito la vicenda sono assolutamente attendibili, Abu Mazen è sfuggito alla morte», ribadiscono i responsabili del «Sunday Times».
Hamas nega e accusa «il nemico sionista» di voler fomentare la guerra civile nei Territori. A scendere in campo è uno degli uomini-forti del movimento: Mahmud al-Zahar, ministro degli Esteri nel governo guidato da Ismail Haniyeh. «Si tratta di informazioni infondate - esclama - Ma quando mai Hamas è ricorso all'eliminazione fisica di esponenti politici? Questa non è la nostra strada».
Ma da Gerusalemme filtrano particolari che confermano la ricostruzione del «Sunday Times»: «I nostri servizi hanno informato i più stretti collaboratori del presidente Abbas dell'esistenza di piani, in stato di avanzata progettazione, che miravano alla sua vita», dice a l'Unità una fonte vicina al neo ministro della Difesa israeliano, il leader laburista Amir Peretz.
L'ordine, rivela la stessa fonte, sarebbe venuto dalla dirigenza di Hamas all'estero, su pressione dell'Iran: il regime del presidente Mahmoud Ahmadinejad spinge per una radicalizzazione dello scontro nei Territori e per una sconfitta dell'ala pragmatica di Hamas, quella che si riconosce nel premier Haniyeh. «Monitoriamo ogni movimento di Hamas a Gaza - ribadisce un alto funzionario dell'intelligence israeliano - Così quando abbiamo saputo che Abbas era in pericolo, l'abbiamo subito informato senza aspettare». Sempre scortato da guardie del corpo, Abu Mazen si divide fra gli uffici di Ramallah e Gaza. Ed è proprio in quest'ultima, dove il movimento islamico è fortemente radicato e dove agiscono gruppi legati al network terrorista di Osama Bin Laden, che si sarebbe dovuto attentare alla vita del presidente dell'Anp.
Da Gerusalemme a Ramallah, per un'altra conferma: «Hamas considera Abbas un ostacolo al suo completo controllo della Palestina e per questo aveva deciso di ucciderlo», riferisce al «Sunday Times» un alto esponente palestinese sotto anonimato.
L'attentato avrebbe avuto come obiettivo anche Mohamed Dahlan, ex capo dei servizi di sicurezza dell'Anp nella Striscia, che nei giorni scorsi aveva pubblicamente fatto riferimento a un progetto che mirava alla sua eliminazione, e a quella di altri dirigenti moderati, tra i quali Yasser Abed Rabbo e Nabil Amr. Sul fronte esterno, la dirigenza di Hamas è impegnata a rompere l'accerchiamento internazionale e a far fronte al blocco degli aiuti all'Anp deciso da Stati Uniti ed Unione Europea. Al-Zahar, rientrato a Gaza, ha affermato di aver avuto contatti con emissari europei per «aggirare le pressioni Usa». Reduce da tre settimane di incontri politici lontano da occhi indiscreti, il ministro degli Esteri palestinese ha potuto incontrare un console europeo ed il «ministro degli Esteri di uno dei Paesi europei».
http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=56135
DonaldDuck
09-05-2006, 19:44
Qui dice che sia il portavoce di Hamas che di Abbas hanno negato che ci sia stato un attentato.Mah,dipende chi vuole credere ciascuno.
O mantenere un giudizio critico ed obiettivo. Potrebbe essersi trattato di un tentativo di destabilizzazione nei confronti di Hamas ma tempo fa ci sono stati degli scontri di piazza tra le due fazioni. Quindi non è che corrano tutti stì gran rapporti di buon vicinato.
~ZeRO sTrEsS~
09-05-2006, 19:49
M*nchia che tipo che sei... mi e' capitata sott'occhio quella notizia e l'ho postata, punto!
Ma dato che l'ho postata io la cosa cambia...
Certo che se dai per scontato che sia vero quello che ha detto Hamas....
aH! dovrei dare per scontato quello che dice israele giusto :asd:
A chi interessa,l' articolo di Sunday Times originale:
http://www.timesonline.co.uk/article/0,,2089-2168494,00.html
Ora aspettiamo e vediamo le reazioni.Ovviamente una della due parti mente.
..::CRI::..
09-05-2006, 19:55
aH! dovrei dare per scontato quello che dice israele giusto :asd:
No, come non dovresti dare per scontato quello che dice un'organizzazione terroristica incriminata.
Almeno essere obiettivi come dice DonaldDuck... e poi sono io di parte.
O mantenere un giudizio critico ed obiettivo. Potrebbe essersi trattato di un tentativo di destabilizzazione nei confronti di Hamas ma tempo fa ci sono stati degli scontri di piazza tra le due fazioni. Quindi non è che corrano tutti stì gran rapporti di buon vicinato.
Donald Duck,sono d' accordo sul giudizio critico.Infatti il mio unico commento "personale" sul post che hai quotato era:
"Mah,dipende chi vuole credere ciascuno. " Non mi pare di essermi sbilanciato semplicemente trovando un articolo che dice entrambi le versioni.
DonaldDuck
09-05-2006, 20:00
Non mi pare di essermi sbilanciato semplicemente trovando un articolo che dice entrambi le versioni.
No, assolutamente :).
~ZeRO sTrEsS~
09-05-2006, 20:43
M*nchia che tipo che sei... mi e' capitata sott'occhio quella notizia e l'ho postata, punto!
Ma dato che l'ho postata io la cosa cambia...
Certo che se dai per scontato che sia vero quello che ha detto Hamas....
io mi informo prima se le notizie sono vere o false... anche perche' il giornale non e' quella fonte di saggezza, infatti in olanda disse che morivano 100.000 bambini all'anno per l'eutanasia, quando invece ne muoiono 5-6
l'avrebbe potuta postare chiunque, avrei postato la stessa cosa... ma dato che tu dici di "sapere" ed essere aggiornato sui fatti e a quanto pare ti proclami come difenzore di israele uno si immagina che tu sia informato cosa che invece non e'...
Facendo una breve ricerca su google news si scopre che la notizia è riportata da un sacco di testate, compresa l'Unità, tutte inaffidabili ovviamente, Hamas che smentisce di preparare un omicidio, quella si che lo è.
..::CRI::..
09-05-2006, 20:59
ma dato che tu dici di "sapere" ed essere aggiornato sui fatti e a quanto pare ti proclami come difenzore di israele
Veramente sei tu che mi etichetti in quel modo.
Non mi pare di essere la persona che descrivi.
~ZeRO sTrEsS~
09-05-2006, 21:07
to' guardando un po chi era l'autore dell'articolo mi sono imbattuto in questo articolo dello stesso
http://jerusalem.indymedia.org/news/2002/08/67953_comment.php
alla salute... e' del 98... che fine hanno fatto queste armi biologiche?
a bhe poi mi puoi capire fra terroristi e terroristi e' difficile decidere a chi scegliere...
http://www.vho.org/aaargh/ital/archifauri/RF950601i.html
(non posto gli articoli perche' sono lunghetti)
quindi come si puo' vedere questo o dice baggianate a non finire o dice la verita' a te la scelta cri! :asd:
poi dopo la scelta mi dici che fine hanno fatto ste bombe etnologiche...
~ZeRO sTrEsS~
09-05-2006, 21:08
Veramente sei tu che mi etichetti in quel modo.
Non mi pare di essere la persona che descrivi.
basta ot dai ;) , cmq se vuoi ti posto i tuoi interventi dove dici che sei informato
Io sono andato su BBC,CNN e Reuters e non hanno niente ancora.Magari da domani...
sei proprio il tipico israeliano :asd:
Se eviti queste uscite generalistiche la discussione ne guadagna.
Per altro ho gia detto piu' volte che commenti sull'interlocuotore anziche' sull'argomento della discussione non sono graditi. Evidentemente devo essere piu' esplicito: non e' che non siano graditi, non sono permessi.
Valga come ammonizione.
edit. seconda sospensione, 3 gg di riposo.
Questa notizia di ieri,farebbe plausibile (anche se non è prova) la tesi dei Times:
Three killed as Hamas-Fatah battle erupts in Gaza
Mon May 8, 2006 4:21pm ET170
http://today.reuters.com/news/newsArticle.aspx?type=topNews&storyID=2006-05-08T202114Z_01_L07407862_RTRUKOC_0_US-MIDEAST.xml&archived=False
DonaldDuck
09-05-2006, 21:30
io mi informo prima se le notizie sono vere o false... anche perche' il giornale non e' quella fonte di saggezza, infatti in olanda disse che morivano 100.000 bambini all'anno per l'eutanasia, quando invece ne muoiono 5-6
Ed io invece quando mi informo provo prima a farne un'analisi critica. Che la notizia sia stata smentita non vuol dire che sia falsa. Considerando la scarsa attendibilità dei personaggi. A proposito dell'eutanasia di bambini e neonati in Olanda: li vogliamo contare?
http://www.genova.mpv.org/news/eutanasiaBambiniOlanda.htm
Avvenire, 31 agosto 2004
Sì all'eutanasia anche sui bambini
L'Aia. L'Olanda ha aperto la strada alla possibilità di autorizzare l'eutanasia anche per i bambini, inclusi i neonati: la legge in vigore nel Paese, (promulgata nel 2002: il Parlamento dell'Aja è stato il primo al mondo ad approvare la legalizzazione dell'eutanasia), permetteva di utilizzare questa pratica solo per i malati incurabili a partire dai 12 anni (con l'obbligo dell'autorizzazione dei genitori fino ai 16 anni), ora invece, la giustizia olandese ha raggiunto un'intesa con la clinica universitaria della città di Groningen autorizzandola ad applicare, «nel rispetto di un severissimo protocollo», l'interruzione della vita di bambini con malattie incurabili e che provocano sofferenze intollerabili.
La preparazione del protocollo, che ha richiesto un anno ed è stato scritto sulla base della legislazione già esistente nei Paesi Bassi sull'eutanasia, «stabilisce passo dopo passo la procedura che i medici devono rispettare di fronte a casi di questo tipo», ha sottolineato il responsabile della sezione pediatria della clinica, Eduard Verhagen.
Rispetto all'applicazione del provvedimento e al suo rapporto col la legge vigente resistono comunque dei dubbi. «La legge olandese dice che il paziente deve chiedere l'eutanasia - ha argomentato Verhagen-, questo non è possibile per i neonati, e nel nostro sistema i
genitori non sono autorizzati a chiedere la morte al posto dei bambini, non possono cioè prendere il loro posto: quindi, da un punto di vista tecnico sarebbe impossibile procedere all'eutanasia».
Una delle norme che dovrebbero garantire la corretta applicazione della nuova legge è che un secondo medico indipendente si pronunci sulle condizioni del bambino.
Il provvedimento non mancherà di suscitare polemiche. «È una misura attraverso la quale si vuole giustificare la soppressione di vite, in questo caso di bambini, che rappresentano un peso, anche economico, per la società e il sistema sanitario», ha detto il presidente del Comitato nazionale italiano di bioetica (Cnb) , Francesco D'Agostino, parlando di «pseudo-eugenetica di Stato malcelata».
Sull'eutanasia, ha aggiunto il bioeticista, «è indispensabile assumere una posizione chiara: o si difende la vita in modo rigoroso oppure, se si introducono eccezioni, i casi finiscono col moltiplicarsi fino ad arrivare a situazioni estreme».
La sofferenza, ha precisato D'Agostino «va combattute con la medicina e non con la morte». Le terapie palliative, ha concluso, «sono un diritto di ciascuno, ed è invece un paradosso uccidere un essere umano per liberarlo dal dolore».
http://www.repubblica.it/2004/h/sezioni/esteri/eutanasia/eutanasia/eutanasia.html
30 agosto 2004
Olanda, autorizzata eutanasia
anche per i bambini under 12
Severissime le norme per autorizzare la pratica
BRUXELLES - Anche ai bambini che soffrono di mali incurabili si potrà procurare una "buona morte". La giustizia olandese, all'avanguardia in Europa in fatto di legislazione sull'eutanasia, ha infatti autorizzato una clinica universitaria del Paese alla pratica, nel rispetto di un severissimo protocollo, dell'interruzione della vita di bambini con malattie incurabili e che provocano sofferenze intollerabili. L'intesa tra la magistratura e la clinica universitaria della città di Groningen (Azg) è stata resa nota dall'agenzia Anp.
Severissimo, come detto, il protocollo che consentirà di praticare l'eutanasia ai bimbi al di sotto dei 12 anni: lo studio e la preparazione delle norme hanno richiesto un anno di lavoro. Come ha sottolineato il responsabile della sezione pediatria della clinica, E. Verhagen, il protocollo è stato scritto in parte sulla base della legislazione già esistente nei Paesi Bassi sull'eutanasia e stabilisce, passo dopo passo, in modo preciso e rigoroso, la procedura che i medici debbono rispettare di fronte a casi di questo tipo, cioè a bambini così piccoli malati di patologie incurabili.
Il documento sottolinea per esempio che una delle norme fondamentali è che un secondo medico indipendente si pronunci sulle condizioni del bambino.
Il parlamento olandese è stato il primo al mondo ad approvare la legalizzazione vera e propria dell'eutanasia. La legge attualmente in vigore è stata promulgata nell'aprile del 2002 - l'eutanasia era già depenalizzata dal 1994 - ed è applicabile a tutti i malati incurabili a partire dai 12 anni di età, con l'obbligo dell'autorizzazione dei genitori fino ai 16 anni.
http://www.aduc.it/dyn/eutanasia/noti.php?id=138242
5 Marzo 2006
Una commissione creata per la regolamentazione dell'eutanasia sui neonati sara' operativa nelle prossime settimane. Con questa commissione l'Olanda -dove gia' e' legale l'eutanasia per gli adulti- diventera' il primo paese al mondo a permettere questa pratica anche sui bambini.
La notizia ha gia' scatenato le reazioni degli oppositori dell'eutanasia che mettono in guardia contro i potenziali abusi da parte di medici e genitori, i quali potranno prendere decisioni per individui non ancora in grado di esprimere la propria volonta'.
Positive le reazioni di molti medici che sottolineano come l'eutanasia sui minori sia gia' praticata segretamente nonostante l'attuale divieto. "E' un grande passo in avanti di cui siamo molto soddisfatti", ha dichiarato Eduard Verhagen, direttore della clinica pediatrica al University Medical Center di Groningen.
Da quando Verhagen ha pubblicamente ammesso di aver supervisionato quattro casi di eutanasia neonatale, e' stato oggetto di numerose minacce indirizzategli come "Dottor Morte" da gruppi anti-eutanasia. Da allora ha creato una serie di linee guida per quei medici che praticano l'eutanasia infantile.
Il dibattito sollevato dal pediatra olandese ha imposto al Governo di affrontare la questione fino ad allora ignorata. Il documento di Verhagen, chiamato il "Protocollo di Groningen", e' stato ora adottato dalla Commissione di regolamentazione.
Nel Protocollo si enfatizza che la vita puo' essere terminata solamente in casi di "dolore insopportabile", con il consenso dei genitori e dopo la consultazione di altri medici. "Se un bambino soffre di malattia incurabile -spiega Verhagen- vi puo' essere una sofferenza orrenda che rende gli ultimi giorni o settimane della vita di un bambino insopportabili. Ora, la domanda e' questa: vuoi lasciare il bambino in quelle condizioni o vuoi evitargli di soffrire?"
"Davvero il bambino deve starsene li' a soffrire ogni istante fino alla fine? Crediamo che la risposta sia 'no'. Ci possono essere circostanze in cui, se si verificano certe particolari condizioni, e se tutti requisiti sono rispettati, terminare attivamente la vita del bambino puo' essere una opzione valida -ma solo in casi di malattie incurabili e con dolore insopportabile".
Come riporta il Times, Verhagen, 42 anni e tre figli, ha vissuto per molti anni in paesi sottosviluppati ad assistere bambini malati. Da giovane ha scelto di diventare un pediatra per salvare la vita dei bambini, e mai terminarla. Ma il caso di una bambina affetta dalla sindrome di Hallopeau-Siemens l'ha spinto a riconsiderare in parte il suo modo di pensare.
Questa sindrome provoca il distacco della pelle dal corpo quando viene toccata. Le membrane interne della bocca e dell'esofago della bambina, Sanne, si erano gia' distaccate a seguito del tentativo di nutrirla con un tubicino.
Per gli esperti e' evidente quando un bambino soffre, e non solo perche' piange. Il modo in cui stringono i pugni e', ad esempio, un'altra indicazione. Sanne stava chiaramente soffrendo molto, e gli antidolorifici sembravano non avere efficacia alcuna. Ogni volta che un infermiere le cambiava le garze, un po' della sua pelle si staccava.
I genitori della bambina gli chiesero di porre fine alla sua sofferenza e per la prima volta il medico prese in seria considerazione l'eutanasia. Ma temendo guai giudiziari, dimise la bambina, morta poi a casa sei mesi dopo.
Verhagen ed i suoi colleghi, convinti di esser venuti meno al proprio dovere lasciando che Sanne soffrisse cosi' a lungo, contattarono il procuratore del luogo, invitandolo a visitare l'ospedale e a riflettere sulla questione del dolore e dell'eutanasia.
Dal 2002 al 2004 i medici dell'ospedale cominciarono a riferire di alcuni casi di eutanasia infantile. Lo stesso Verhagen ha autorizzato e qualche volta preso parte alla pratica senza che ci siano state ripercussioni legali. "A nessun medico piace farlo. Ti chiederai finche' vivi 'C'e' qualcos'altro a cui avrei potuto pensare?' Questo e' il motivo per cui (l'eutanasia) deve essere praticata alla luce del sole".
http://www.aduc.it/dyn/eutanasia/docu.php?id=140721
1 Aprile 2006
Riproponiamo per intero un articolo pubblicato sul quotidiano Il Foglio giovedì 9 marzo 2006 sul Protocollo di Groningen e sull'eutanasia infantile.
***
L'Olanda ora vuole anche il primato dell'eutanasia infantile
SU MILLE BAMBINI MORTI ENTRO IL PRIMO ANNO BEN SEICENTO HANNO A CHE FARE CON LA DECISIONE DI UN MEDICO
Il Protocollo di Groningen, stilato da pediatri favorevoli alla dolce morte, stabilisce i parametri per giudicare una vita degna di essere vissuta, e ora aspira a diventare legge. E' prevista anche la "fine senza richiesta o consenso"
Roma. E' l'unico paese europeo in cui i medici non presero parte ai programmi di eutanasia imposti dai medici nazisti di Monaco e Berlino. Di quel coraggio in Olanda oggi non c92 pifi traccia. Frank e Anita sapevano che la loro bambina, Chanou, avrebbe avuto una vita molto breve. Nata con una malformazione al cervello, Chanou “piangeva tutto il tempo”, disse la madre. Pensarono che sarebbe stata meglio da morta. “Sembrava che dicesse: mamma, non voglio più vivere, lasciami andare”. Le venne somministrata morfina finché morì pochi giorni dopo. “Mi sentii in pace con me stessa”, ha detto Anita. Stiamo parlando di un paese in cui il ministro della Sanità, Els Borst, in un’ intervista a Nrc Handelsblad, ha proposto la diffusione della “pillola del suicidio” (la cosiddetta peaceful pill) per i “vecchi stanchi di vivere”: “Non vogliono che sia il medico a ucciderli, vogliono farlo da soli, come ultimo atto di volontà”. Poco dopo il dottor Philip Sutorius aiutò a morire l’ex senatore Edward Brongersma. Nel 1994 lo psichiatra Boudewijn Chabot somministrò una dose letale di barbiturici a uno dei suoi pazienti. Disse che soffriva di “depressione” per aver perso i suoi due figli. L’avvocato di Chabot, Eugene Sutorius, sostenne che il suo cliente “vuole che simili cose vengano fatte decentemente”. L’ Olanda è stato il primo paese europeo ad autorizzare l’eutanasia, con una percentuale di 4.000-5.000 morti all’anno, il 3,5 per cento dei decessi totali nel paese. Ogni anno in Olanda, dove l’eutanasia è legale sui bambini di dodici anni, decine di nuovi nati vengono “aiutati” a morire con l’ intervento dei medici. Non ci si limita a non intervenire. Negli anni Trenta c’era il fenolo, oggi la morfina. Una commissione nazionale è chiamata a decidere se normare un’altra nuova pagina di quella che il Wall Street Journal ha chiamato “la via olandese alla morte”. Nei giorni scorsi una politica di Rotterdam, Marianne van den Anker, ha proposto di istituire l’ aborto forzato per i malati mentali.
Eduard Verhagen è il pediatra più controverso al mondo. “Pioniere dell’eutanasia infantile”, è lui che ha scritto il “Protocollo di Groningen” pubblicato dal New England Journal of Medicine il 10 marzo del 2005, con il quale ha chiesto di fornire agli ospedali delle linee-guida sull’eutanasia infantile. Nell’articolo Verhagen spiega che dei 200 mila bambini nati ogni anno in Olanda, circa mille muoiono nel primo anno di vita. Per 600 di loro, la morte è preceduta da una decisione medica sulla fine della vita”. Tradotto: il 60 per cento della mortalità infantile in Olanda ha un’origine intenzionale. Ritradotto: è in corso un olocausto medico sul quale l’ Unione europea fa finta di niente. E il fenomeno non è destinato a fermarsi, considerati i parametri “etici” della proposta di Verhagen: “Povera qualità della vita - Mancanza di autosufficienza - Mancanza di capacità di comunicazione - Dipendenza ospedaliera - Aspettativa di vita”. Secondo il Weekly Standard il “Protocollo di Gronin gen” è degno solo della Conferenza di Wansee, dove i gerarchi nazisti programmarono la “soluzione finale”. Wesley Smith, l’allievo di Ralph Nader che si è battuto contro la disidratazione legale di Terri Schiavo, sostiene che il “Protocollo di Groningen” “cerca di normalizzare l’ infanticidio”. Negli ultimi due anni il dottor Verhagen ha diretto una equipe medica responsabile della morte di almeno quattro nuovi nati. “E’ dopo che sono morti che li vedi rilassarsi per la prima volta”, ha detto Verhagen. Le procure olandesi non hanno mai arrestato o posto sotto processo i medici che praticano l’eutansia sui nuovi nati, a partire dal primo caso registrato nel 1997. Secondo uno studio del Journal of Medical Ethics, il 59 per cento dei casi di eutanasia in Olanda non sono segnalati dagli ospedali. Berry Holtslag venne persuasa dai medici che sua figlia, nata prematura di due mesi, non avrebbe mai camminato, parlato o sorriso. Con la morfina, morì sette giorni dopo. “Sono molto spaventata da quanto sta accadendo nel mio paese -dichiara Bert Dorenbos dell’associszione Cry-For-Life- Non dimentichiamo che l’Olocausto non è iniziato con l’uccisione degli ebrei ma con quella degli handicappati e dei malati di mente. Oggi abbiamo una situazione in Olanda in cui una coppia con una figlia Down è guardata come se fosse stupida”.
Il professor John Griffiths, che insegna sociologia a Groningen, è uno dei sostenitori della legge sulla eutanasia infantile: “Vengono salvati troppi bambini. Gli olandesi sono molto sensibili all’idea di una morte dignitosa. C’è un elemento estetico in tutto questo”. Un documento del 1992 della Dutch Royal Society of Medicine aveva già scritto una bozza di norme sull’eutanasia infantile, fra cui la previsione se il bambino avrebbe avuto una vita in grado di stabilire relazioni interpersonali. Si parlava della morte come passo per “il miglioramento della qualità della vita”. E’ nata una Federazione mondiale dei medici che rispettano la vita umana, guidata oggi dal medico olandese K.F. Gunning: “E’ esattamente quello che Hitler cercò di fare negli anni Trenta. Tutti gridano all’omicidio quando si parla della Germania: a mio avviso l’Olanda è peggio. Hitler lo faceva in segreto, noi invece vogliamo farlo alla luce del sole. I nazisti sterminarono decine di migliaia di handicappati fisici e mentali in base alla loro politica di purificazione razziale, noi lo faremo con la benedizione della legge dello stato”.
Incubo darwiniano
Secondo un documentario trasmesso dalla Pbs, “Choosing Death”, tre delle otto unità pediatriche intensive in Olanda praticano l’infanticidio tramite iniezione letale. “Sappiamo che i medici di tutta Europa affrontano lo stesso problema - dice il dottor Venhagen - Nessuno in Italia intende parlarne”. II vescovo di Groningen, Wim Eijk, è l’avversario pubblico più vigoroso del Protocollo, insieme ai gruppuscoli prolife, che incidono poco o niente sulla società olandese. Più dell’80 per cento degli olandesi è favorevole all’eutanasia attiva. “E’ un incubo darwiniano - dice Eijk - Darà ai medici il diritto di decidere della vita e della morte”. Per i minorenni fra i sedici e i diciotto anni non c’è nemmeno bisogno dell’autorizzazione dei genitori. L’eutanasia passiva è chiamata “fine senza richiesta o consenso”. Quella attiva è “sedazione terminale”. E non viene nemmeno registrata come eutanasia, ma come “morte naturale”. Come spiega lo stesso Rob Jonquiene, che dirige il Right to Die: “Non c’è bisogno di riportarlo, non sappiamo nemmeno quanti medici lo facciano”. Il governo calcola che almeno 5.981 pazienti siano stati “sedati” dai medici senza il loro consenso. Solo nel 1990 furono accertate almeno 600 morti di questo tipo. Rinane Quirine Kunst, una bambina nata con la spina bifida, una malattia terribile ma che se trattata consente di vivere a lungo, venne “trattata” dal suo medico, Henk Prins. Il quotidiano Der Telegraf commentò: “La piccola aveva gli arti deformati e all’esplicita richiesta dei genitori il ginecologo, il dottor Prins, ha preso una decisione consapevole”. Questa invece la spiegazione del medico: “Avrebbe potuto vivere qualche anno, ma avrebbe dovuto sottoporsi a un’operazione dietro 1’altra, una strada senza fine di sofferenza”. Il presidente della corte espresse “l’ammirazione del tribunale per l’integrità e il coraggio” dimostrati dal medico.
Un sondaggio del 1996 pubblicato dal New England Journal of Medicine sostiene che il 64 per cento degli psichiatri olandesi accetta l’eutanasia attiva per i pazienti che soffrono di malattie mentali. "Il test di ogni società, che stabilisce se è civilizzata, consiste nella promozione della vita", commenta Paul van der Maas, docente alla Erasmus University di Rotterdam.
Ma nel 1993 Liesbeth Rensman, portavoce del ministro della Giustizia, fece sapere che "il governo sta proponendo di estendere l' intervento medico attivo per porre fine alle vite brevi senza un esplicito consenso". II dottor Molenar, capo del reparto di neonatologia del Sophia Pediatric Hospital, ha rivelato che 24 dei 500 nuovi nati handicappati erano stati uccisi o lasciati morire dai medici: "La Società olandese della pediatria ha abbracciato la pratica dell' eutanasia sugli infanti 'difettosi'". II capo del pediatri olandesi, Zier Versluys, nel 1992 disse che l' eutanasia è parte della buona pratica medica in neonatologia".
II 31 per cento dei pediatri olandesi avrebbe praticato almeno una volta l'eutanasia e in un quinto dei casi senza nemmeno ii consenso dei genitori. Il 60 per cento dei medici si è detto "onorato" di poter "porre fine alla vita di un bambino sofferente". Sul Los Angeles Times il bioeticista di Princeton, Peter Singer, ha proposto di estendere agli Stati Uniti il "Protocollo di Groningen". Singer ha chiesto "un periodo di ventotto giorni dopo la nascita prima che un infante possa essere accettato con gli stessi diritti degli altri".
Nel 1961 Nicky Chapman nacque con una grave malformazione al cervello. I medici dissero ai genitori che sarebbe diventata cieca, che non avrebbe comunicato col mondo esterno e che una serie di lesioni le avrebbero reso amara la vita. Sedici anni dopo Auschwitz, i medici inglesi dissero ai genitori di portare Nicky a casa e di somministrarle una dose di barbiturici. Per fortuna non li ascoltarono. Nell'ottobre del 2004, Nicky Chapman è stata eletta alla British House of Lords, e ci vede benissimo. Se oggi nascesse in Olanda, forse verrebbe uccisa con un' iniezione di morfina. Quando uscirono i primi dati sull' eutanasia infantile, un editoriale del Calgary Herald diceva:
"Nel maggio del 1945, 7.600 canadesi morirono in battaglia per liberare l' Olanda dalla Germania nazista. Ora, sembra che alcuni medici olandesi abbiano bisogno venga loro nicordato che proprio una delle ragioni di gioia della liberazione scaturiva dalla fine del genocidio, dell' infanticidio e della eutanasia praticata dai nazisti".
Quindici giomi dopo l' approvazione della legge olandese sull' eutanasia, il 10 aprile del 2001, in Austria trecento cervelli di bambini eliminati nel programma di eutanasia nazista lasciarono Ia clinica viennese di Am Spiegelgrund, dove erano conservati nella formalina dalla fine della guerra, per essere inumati. Bastava avere ii labbro leporino o soffrire di incontinenza perchè un medico austriaco selezionasse un bambino. Con la loro sepoltura si intendeva simbolicamente chiudere un' epoca e sugellare il giuramento di Norimberga. I bambini austriaci, come quelli olandesi sessant' anni dopo, erano chiamati dal medici "lebensunwert" (vite indegne di essere vissute).
DonaldDuck
09-05-2006, 22:01
Io sono andato su BBC,CNN e Reuters e non hanno niente ancora.Magari da domani...
Avevo già letto qualcosa in merito
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo308505.shtml
Hamas voleva uccidere Abu Mazen
Lo sostiene il Sunday Times
L'intelligence israeliana avrebbe sventato un piano ordito da Hamas per assassinare il presidente palestinese Abu Mazen. Ad affermarlo è stato il Sunday Times, secondo cui gli esecutori materiali dell'attentato sarebbero dovuti essere i militanti delle Brigate Izzadin Al-Qassem. Immediata la replica palestinese. Il ministro degli esteri A-Zahar ha infatti smentito qualsiasi piano contro Abu Mazen. Citando fonti d'intelligence, il domenicale britannico ha precisato che l'attentato avrebbe avuto come obiettivo anche Mohamed Dahlan, uno dei fedelissimi di Abbas. "Hamas considera Abbas un ostacolo al suo completo controllo della Palestina e per questo aveva deciso di ucciderlo", ha riferito al Sunday Times un alto esponente palestinese sotto anonimato. Nessuna indicazione, invece, su chi, tra i vertici di Hamas, avrebbe dato l'ordine di assassinare il presidente palestinese. Nel frattempo Abu Maze, avvertito dagli 007 israeliani, ha cancellato una visita a Gaza.
"Monitoriamo ogni movimento di Hamas a Gaza - ha riferito una fonte dell'intelligence israeliana - Così quando abbiamo saputo che Abbas era in pericolo, l'abbiamo subito informato senza aspettare". Sempre scortato da guardie del corpo, Abbas si divide tra gli uffici di Ramallah e Gaza. E proprio in quest'ultima, dove Hamas è piuttosto radicato, che il leader di Fatah sarebbe stato colpito, stando alle informazioni rivelate dal giornale.
La smentita palestinese
Poco dopo aver appreso le indiscrezioni rivelate dal Sunday Times, il ministro degli esteri palestinese a-Zahar ha smentito le informazioni secondo cui Hamas avrebbe progettato un attentato contro Abu Mazen. A-Zahar ha ribadito che Hamas si oppone a qualsiasi attacco fisico contro rivali politici e ha sempre messo in guardia dal rischio di una guerra civile tra i palestinesi. Il ministro ha anche ribadito che sono infondate le affermazioni della Giordania su una cellula di Hamas in quel paese.
http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsID=61460
Medio Oriente. Lungo incontro Abu Mazen-Haniyeh. Times: Israele sventa piano di Hamas per uccidere il presidente Anp
Gaza, 7 maggio 2006
Era nel mirino dell’ala militare degli estremisti islamici. Il piano contro di lui doveva scattare nel corso di una recente visita a Gaza. Ma – a salvare la vita di Abu Mazen – è intervenuta l’intelligence israeliana. La notizia è stata pubblicata oggi dal britannico Sunday Times. Sono i paradossi di un Medio Oriente in fermento. Dove al Fatah e Hamas sono ai ferri corti e si arriva a progettare un attentato ai danni del proprio presidente perché considerato troppo moderato. E dove Israele interviene per salvare il leader palestinese con il quale ancora c’è una sottile speranza di dialogo. Abu Mazen infatti ha riconosciuto da tempo lo Stato di Israele e gli accordi di pace siglati. Cosa che Hamas non ha intenzione di fare. Ma lo scontro interno ai palestinesi resta aperto: Una fonte vicina al presidente spiega che “Hamas considera Abu Mazen un ostacolo al controllo completo da parte loro sulla Palestina”. Proprio ieri Abu Mazen aveva avuto un lungo incontro con il premier Ismail Haniyeh durante il quale si è parlato della grave crisi finanziaria che ha investito i territori palestinesi in seguito alla formazione del governo di Hamas. Al termine del colloquio Haniyeh ha detto ai giornalisti che Hamas e' riuscito a reperire i fondi necessari per iniziare a pagare gli stipendi di marzo e di aprile dei funzionari statali, ma questi capitali si trovano ancora all'estero perché ancora non è stato possibile mettere a punto i canali necessari di trasferimento. Haniyeh, a nome di Hamas, ha tenuto a precisare che tutte le forze palestinesi devono contribuire a risolvere la crisi: non solo il governo, ma anche il presidente dell'Anp, gli istituti bancari palestinesi e i fondi di investimento. Ancora una volta Haniyeh ha avuto parole di biasimo per la comunita' internazionale che "ha sospeso gli aiuti per costringere il nostro governo a fare concessioni politiche ed abbandonare i propri principi, che sono ben radicati". Haniyeh e Abu Mazen hanno constatato che fra Hamas ed al-Fatah sussistono profonde divergenze politiche che rendono necessario più che mai l'avvio di un dialogo politico al vertice.
http://www.ucei.it/uceinforma/rassegnastampa/2006/maggio/ilgiornale/080506_1.asp
Il Giornale, 08/05/06
"SVENTATO PIANO DI HAMAS PER UCCIDERE ABU MAZEN"
Rivelazione del "Times": gli israelian i avrebbero avvertito il presidente palestinese che l'ala militare dell'organizzazione stava preparando un attentato
di Gian MICALESSIN
Qualcuno tra le fila di Hamas aveva già inserito nel caricatore la pallottola con il suo nome. Qualcuno dentro ai servizi segreti israeliani ha deciso di avvertire il presidente e salvargli la vita. A dar retta alle voci trapelate dai corridoi dello Shin Bet -i servizi di sicurezza interni israeliani - il piano di Hamas per sbarazzarsi del presidente palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) era già pronto. Una visita a Gaza del presidente doveva trasformarsi in un viaggio senza ritorno e consegnare al governo fondamentalista il pieno controllo dell'Autorità Palestinese. La cancellazione della visita, avvenuta su segnalazione dei servizi segreti israeliani, avrebbe reso impossibile la realizzazione del piano. «Hamas considera Abbas una barriera che impedisce il pieno controllo dei territori, per questo ha deciso di ucciderlo», ha detto al Times di Londra un ex consigliere di Yasser Arafat rimasto vicino anche al nuovo presidente. «Controlliamo tutte le mosse di Hamas a Gaza - ha confermato un fonte dei servizi di sicurezza israeliani citata dal quotidiano inglese - così quando abbiamo saputo che la vita del presidente era in pericolo lo abbiamo informato senza perder tempo».
Notizie e dichiarazioni sono ovviamente difficilmente verificabili, ma rappresentano un segnale del livello di guardia raggiunto dai rapporti tra Mahmoud Abbas e il governo fondamentalista al potere dai primi d'aprile. Il presidente e il premier Ismail Haniyeh, nonostante la disperata crisi finanziaria e l'impossibilità di pagare gli stipendi a oltre 160mila dipendenti pubblici, hanno passato gli ultimi mesi a contendersi il controllo dell'apparato di sicurezza e delle istituzioni. La sorda lotta ai vertici ha paralizzato l'Autorità Palestinese trascinandola verso uno stallo totale,ma i "duellanti" incontratisi per quattro ore sabato sera stentano a trovare un compromesso. Ieri sera Haniyeh ed Abbas hanno provato a riaprire i colloqui allargandoli anche ad un pugno di ministri fondamentalisti e ad alcuni consiglieri presidenziali, ma anche il secondo incontro è stato alla fine rinviato. La notizia del fallito complotto di certo non aiuta a discutere a cuor sereno anche se i sospetti non sembrano riguardare i vertici politici di Hamas. Le stesse fonti israeliane smentiscono per ora qualsiasi coinvolgimento diretto o indiretto del premier Haniyeh o del leader in esilio Khaled Meshaal, ma il presidente, già sopravvissuto a Gaza ad una sparatoria tra la propria scorta e quella di altri miliziani, sicuramente non viaggia più a cuor leggero. A preparar la festa ad Abbas e al suo scudiero Mohammed Dahlan, l'ex capo della Sicurezza Preventiva di Gaza che manovra le leve della sicurezza e della politica al fianco del presidente, sarebbe stato un gruppo di irriducibili delle Brigate Ezzedin Al Qassam, il braccio armato di Hamas. L'animosità dei militanti armati nei confronti di un presidente che «stringe d'assedio e cerca d'isolare il governo di Hamas» è già stata espressa - in un comunicato diffuso su Al Jazeera - da Mohammed Nezzal, uno dei comandanti di punta delle Brigate Ezzedin al Qassam. Il ruolo d'alcuni capi dell'organizzazione militare nel complotto viene giudicato estremamente plausibile anche da esponenti dell'intelligence israeliana.
http://www.agi.it/news.pl?doc=200605072017-1151-ROM-TOP-0-ORD10
Cito la provenienza perchè le pagine dovrebbero essere coperte da copyright. Dato che era stata dichiarata l'attendibilità della smentita di entrambe le parti faccio solo osservare che nell'articolo è riportata una visita annullata di Abu Mazen a Gaza. Quindi ritengo tale smentita solo strumentale.
Dato che era stata dichiarata l'attendibilità della smentita di entrambe le parti faccio solo osservare che nell'articolo è riportata una visita annullata di Abu Mazen a Gaza. Quindi ritengo tale smentita solo strumentale.
A me insospettisce anche il fatto che il giorno dopo Hamas e Fatah si sono sparati a Gaza.Cioè la città era in agitazione.E possibile che Abu Mazen abbia smentito per mantenere una unione fra i Palestinesi.
Io più che altro mi aspettavo una reazione tipo lui stesso che esce a smentire,sembra che la notizia l' hanno in qualche modo sminuita sia i Palestinesi che in alcuni paesi esteri.Al contrario ho trovato 2 giornali Israeliani che riportano anche loro la notizia di Times.
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