Ewigen
30-04-2006, 13:06
AFRICA 29/4/2006 8.41
SOCIETÀ CIVILE DICE ‘SI’ A INTEGRAZIONE REGIONALE E ‘NO’ AD ACCORDI CON EUROPA
[PIME]Ghana e Burkina Faso sostengano e facilitino l’Accordo di libero commercio della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas) piuttosto che gli Accordi economici e di partenariato (Epa) negoziati con l’Unione europea: è la richiesta rivolta da produttori, trasportatori, commercianti e organizzazioni della società civile dei due Stati in una petizione ai rispettivi governi. Gli Epa, basati sul principio di reciprocità e volti a una futura abolizione di tutte le tariffe doganali per almeno il 90% delle importazioni dall’Europa all’Africa occidentale, “hanno un effetto anti-industrializzazione – si legge nel documento – e costituiscono una seria minaccia per gli agricoltori e i commercianti su piccola e media scala nella subregione”. Gli accordi con l’Ue porterebbero inoltre a una diminuzione del 50-60% delle entrate degli impiegati nel settore e quindi ostacolerebbero gli sforzi per sradicare la povertà compiuti nella regione. “Perciò – prosegue la petizione – invitiamo i capi di entrambi i Paesi a chiedere con energia morale l’interruzione degli Accordi economici e di partenariato nella loro corrente forma” e a estendere piuttosto il protocollo per il libero movimento di persone, beni e servizi dell’Ecowas che “crediamo essere la chiave per un efficace miglioramento dell’Accordo di libero commercio”. Opinione condivisa dal Direttore della Commissione nazionale per l’integrazione del Burkina Faso, Jamano Lampo: l’integrazione regionale – sostiene Lampo – equivale a “più solidarietà e armonia tra i popoli degli stati membri” e i 15 Stati aderenti all’Ecowas potrebbero risolvere i loro problemi comuni “se avessero fiducia nel processo d’integrazione regionale”
SOCIETÀ CIVILE DICE ‘SI’ A INTEGRAZIONE REGIONALE E ‘NO’ AD ACCORDI CON EUROPA
[PIME]Ghana e Burkina Faso sostengano e facilitino l’Accordo di libero commercio della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas) piuttosto che gli Accordi economici e di partenariato (Epa) negoziati con l’Unione europea: è la richiesta rivolta da produttori, trasportatori, commercianti e organizzazioni della società civile dei due Stati in una petizione ai rispettivi governi. Gli Epa, basati sul principio di reciprocità e volti a una futura abolizione di tutte le tariffe doganali per almeno il 90% delle importazioni dall’Europa all’Africa occidentale, “hanno un effetto anti-industrializzazione – si legge nel documento – e costituiscono una seria minaccia per gli agricoltori e i commercianti su piccola e media scala nella subregione”. Gli accordi con l’Ue porterebbero inoltre a una diminuzione del 50-60% delle entrate degli impiegati nel settore e quindi ostacolerebbero gli sforzi per sradicare la povertà compiuti nella regione. “Perciò – prosegue la petizione – invitiamo i capi di entrambi i Paesi a chiedere con energia morale l’interruzione degli Accordi economici e di partenariato nella loro corrente forma” e a estendere piuttosto il protocollo per il libero movimento di persone, beni e servizi dell’Ecowas che “crediamo essere la chiave per un efficace miglioramento dell’Accordo di libero commercio”. Opinione condivisa dal Direttore della Commissione nazionale per l’integrazione del Burkina Faso, Jamano Lampo: l’integrazione regionale – sostiene Lampo – equivale a “più solidarietà e armonia tra i popoli degli stati membri” e i 15 Stati aderenti all’Ecowas potrebbero risolvere i loro problemi comuni “se avessero fiducia nel processo d’integrazione regionale”