majin mixxi
24-04-2006, 19:25
Scontro sul web per la memoria del piccolo Tommy. Due siti Internet si contendono le iniziative per ricordare il bimbo rapito e ucciso la sera del 2 marzo scorso. Da un lato, il Comitato per la liberazione di Tommaso Onofri, voluto dalla famiglia sin dai primi giorni dopo il sequestro. Dall'altro, un gruppetto che agisce sotto lo slogan «Ricomincio da Tommy». Da settimane il Comitato ufficiale è sul piede di guerra. La diffida a intraprendere azioni non riconosciute dai genitori del piccolo è partita in maniera soft, con un avviso generico che campeggia nella homepage del sito tommasolibero.blogspot.com: «Non potete usare le foto di Tommaso, il suo nome, il sito, il blog, il forum o parte di questi, per prendere e pubblicizzare iniziative non autorizzate dalla famiglia Onofri e dal Comitato».
«Ricomincio da Tommy», invece, è già andato oltre. Nel nome di Tommaso gli adepti hanno appena adottato un bambino a distanza. Lo annuncia una scritta lampeggiante nella loro pagina web: «Attenzione, primo obiettivo raggiunto, adozione effettuata». E si preparano altri progetti: richiesta di pene più severe contro chi commette reati sui bambini, una campagna informativa per le donne incinte che vogliono rinunciare ai figli, aiuto a famiglie disagiate, supporto psicologico e legale online, raccolta di fondi.
Su quest'ultima voce si è accesa l'attenzione del Comitato: «Non è giusto prendere soldi per iniziative che la famiglia di Tommaso non autorizza — sottolinea il presidente Claudio Borghi —. Chi fa donazioni dovrebbe sapere se gli Onofri sono d'accordo. Quando si gioca sull'equivoco, non c'è trasparenza». «Ricomincio da Tommy» non affronta la questione. Le precisazioni riguardano come effettuare i versamenti mentre una lista di nomi, con tanto di cifre, descrive donazioni già avvenute: dai 5 ai 35 euro. Per un totale di 260 alla data del 9 aprile. «È attiva la nostra carta di credito Postepay» si legge nelle istruzioni.
Con l'indicazione di aggiungere un euro per coprire i costi dell'operazione. E una rassicurazione: «Invierò a ogni persona che ha contribuito un rapporto giornaliero sullo stato dei fondi». Un numero di cellulare consente di contattare la titolare, ma ieri il telefono trillava a vuoto. Il Comitato ufficiale non se ne sta a guardare: «Abbiamo già parlato con l'avvocato, provvederemo a fermare chi vuole speculare sulla tragedia di Tommaso».
E su tommasolibero.blogspot.com procede la «vera» raccolta di fondi. Donazioni, piccole e grandi, provenienti anche dall'estero: Francia, Spagna, Brasile. Forse decine di migliaia di euro. Vengono convogliati su due conti correnti della Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, intestati al Comitato per la liberazione di Tommaso. Gli unici autorizzati dai genitori del piccolo. Con uno scopo: sostenere iniziative a favore dei bambini. Prima tra tutte la creazione di una fondazione. Gli estremi per i versamenti spiccano, sotto la voce «donazioni», nella homepage del blog: una volontà scaturita dal forum dedicato a Tommaso dove gli utenti appoggiano la fondazione, un'idea lanciata dagli Onofri.
Ma il medesimo forum ha partorito anche «Ricomincio da Tommy». Con un nuovo sito (utenti.lycos.it/ricominciodatommy/) che divide il web. Tocca a «cristiana58» dare spiegazioni: «Queste persone hanno raccolto sul nostro forum adesioni per fare una cosa che non era stata dibattuta dal Comitato. L'iniziativa adozione era giusta e noi avremmo aperto una sezione apposta, invece è stato aperto un forum a nostra insaputa usando l'immagine di Tommy, che è tutelata dalla famiglia. Qualsiasi cosa si faccia in suo nome deve essere approvata da loro». Un chiarimento seguito da avvertimenti diffusi in altri forum su Tommy. Rimasti senza effetto. Anzi. Forse è in arrivo addirittura un altro drappello di scissionisti, guidati da «laleonella». Che ci ha già provato: «Abbiamo un nostro sito, cerchiamo altre persone. Scrivetemi. Ciao Dany».
Grazia Maria Mottola
[email protected]
24 aprile 2006
:rolleyes:
«Ricomincio da Tommy», invece, è già andato oltre. Nel nome di Tommaso gli adepti hanno appena adottato un bambino a distanza. Lo annuncia una scritta lampeggiante nella loro pagina web: «Attenzione, primo obiettivo raggiunto, adozione effettuata». E si preparano altri progetti: richiesta di pene più severe contro chi commette reati sui bambini, una campagna informativa per le donne incinte che vogliono rinunciare ai figli, aiuto a famiglie disagiate, supporto psicologico e legale online, raccolta di fondi.
Su quest'ultima voce si è accesa l'attenzione del Comitato: «Non è giusto prendere soldi per iniziative che la famiglia di Tommaso non autorizza — sottolinea il presidente Claudio Borghi —. Chi fa donazioni dovrebbe sapere se gli Onofri sono d'accordo. Quando si gioca sull'equivoco, non c'è trasparenza». «Ricomincio da Tommy» non affronta la questione. Le precisazioni riguardano come effettuare i versamenti mentre una lista di nomi, con tanto di cifre, descrive donazioni già avvenute: dai 5 ai 35 euro. Per un totale di 260 alla data del 9 aprile. «È attiva la nostra carta di credito Postepay» si legge nelle istruzioni.
Con l'indicazione di aggiungere un euro per coprire i costi dell'operazione. E una rassicurazione: «Invierò a ogni persona che ha contribuito un rapporto giornaliero sullo stato dei fondi». Un numero di cellulare consente di contattare la titolare, ma ieri il telefono trillava a vuoto. Il Comitato ufficiale non se ne sta a guardare: «Abbiamo già parlato con l'avvocato, provvederemo a fermare chi vuole speculare sulla tragedia di Tommaso».
E su tommasolibero.blogspot.com procede la «vera» raccolta di fondi. Donazioni, piccole e grandi, provenienti anche dall'estero: Francia, Spagna, Brasile. Forse decine di migliaia di euro. Vengono convogliati su due conti correnti della Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, intestati al Comitato per la liberazione di Tommaso. Gli unici autorizzati dai genitori del piccolo. Con uno scopo: sostenere iniziative a favore dei bambini. Prima tra tutte la creazione di una fondazione. Gli estremi per i versamenti spiccano, sotto la voce «donazioni», nella homepage del blog: una volontà scaturita dal forum dedicato a Tommaso dove gli utenti appoggiano la fondazione, un'idea lanciata dagli Onofri.
Ma il medesimo forum ha partorito anche «Ricomincio da Tommy». Con un nuovo sito (utenti.lycos.it/ricominciodatommy/) che divide il web. Tocca a «cristiana58» dare spiegazioni: «Queste persone hanno raccolto sul nostro forum adesioni per fare una cosa che non era stata dibattuta dal Comitato. L'iniziativa adozione era giusta e noi avremmo aperto una sezione apposta, invece è stato aperto un forum a nostra insaputa usando l'immagine di Tommy, che è tutelata dalla famiglia. Qualsiasi cosa si faccia in suo nome deve essere approvata da loro». Un chiarimento seguito da avvertimenti diffusi in altri forum su Tommy. Rimasti senza effetto. Anzi. Forse è in arrivo addirittura un altro drappello di scissionisti, guidati da «laleonella». Che ci ha già provato: «Abbiamo un nostro sito, cerchiamo altre persone. Scrivetemi. Ciao Dany».
Grazia Maria Mottola
[email protected]
24 aprile 2006
:rolleyes: