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View Full Version : Salomone:coprifuoco a Honiara dopo violenze contro cinesi


Ewigen
19-04-2006, 22:04
19/4/2006 11.51
SALOMONE: COPRIFUOCO A HONIARA DOPO RAZZIE E VIOLENZE CONTRO COMUNITÀ CINESE

[PIME] Secondo giorno di tensione e paura ad Honiara dove migliaia di attivisti dell’opposizione chiedono le dimissioni del neonominato primo ministro, Snyder Rini, entro domani o minacciano ulteriori razzie e danneggiamenti. Il capo della polizia delle Solomone, Shane Castle, ha oggi ordinato un coprifuoco notturno e consigliato ai cittadini di non uscire di casa neanche durante il giorno. L’Austrialia e la Nuova Zelanda - presenti dal 2003 nelle Isole Salomone per un’operazione di sicurezza - hanno inviato la prima 180 e la seconda 55 tra soldati e poliziotti di rinforzo, dopo che 17 soldati australiani e due neozelandesi sono stati feriti mentre cercavano di riportare l’ordine. Le violenze sono iniziate ieri, poche ore dopo l’annuncio della nomina di Rini alla guida di un governo di coalizione, quando migliaia di sostenitori del suo principale rivale politico, Job Dudley Tausinga, hanno circondato il parlamento. Il primo ministro e i deputati sono riusciti a fuggire, ed ora Rini è nascosto in una località segreta. I dimostranti, armati di asce e macheti, si sono poi diretti nel quartiere cinese della capitale, dove hanno razziato e dato alle fiamme gran parte dei negozi, accusando la ricca comunità cinese di aver corrotto membri del governo per arrivare alla nomina di Rini, che ha origini cinesi. La televisione delle Salomone ha trasmesso immagini di persone che si lanciavano dalle finestre delle loro case o negozi per sfuggire alle fiamme e attraversare un fiume a nuoto per sfuggire agli assalitori. La polizia è stata accusata di non avere fatto nulla per fermare i saccheggi. Secondo alcune testimonianze la ‘Chinatown’ è stata completamente distrutta.

Ewigen
26-04-2006, 18:08
OCEANIA 26/4/2006 8.50
SI DIMETTE PRIMO MINISTRO DELLE ISOLE SALOMONE

Sono state accolte con improvvisate manifestazioni popolari di gioia nelle strade di Honiara le dimissioni di Snyder Rini, primo ministro delle 992 isole Salomone, la cui elezione una settimana fa aveva provocato proteste con gravi disordini, saccheggi e violenze soprattutto ai danni della minoranza cinese, sedati solo dall’intervento di truppe australiane e neozelandesi “Non posso far altro che presentare le dimissioni” aveva detto Rini di fronte al passaggio all’opposizione di cinque parlamentari dei 25 del suo gruppo in un’assemblea che era in precedenza perfettamente divisa in due schieramenti uguali. Un coprifuoco dall’alba al tramonto è intanto in vigore in attesa degli annunciati sviluppi della situazione politica; un nuovo primo ministro dovrebbe presentarsi al parlamento al principio della prossima settimana. I disordini della settimana scorsa, in cui è andata distrutto il quartiere cinese (Chinatown) erano cominciati a quanto pare in base a voci secondo le quali Rini, di origine cinese, era stato eletto anche grazie a finanziamenti clandestini del governo di Taiwan.

Ewigen
04-05-2006, 23:09
OCEANIA 4/5/2006 10.04
ELETTO NUOVO PRIMO MINISTRO

Manasseh Sogavare è il nuovo primo ministro delle Isole Salomone e rileva l’incarico che Snyder Rini (eletto premier il 18 aprile) è stato costretto a lasciare pochi giorni dopo la sua nomina a causa delle proteste di piazza che ne chiedevano le dimissioni. Lo ha annunciato oggi il presidente del parlamento di Honiara, precisando che Sogavare, candidato dell'opposizione, è stato eletto con 28 voti a favore contro i 22 del suo rivale Fred Fono. Per prevenire nuovi disordini, oggi nella capitale Honiara è stato predisposto un ingente dispiegamento di militari australiani e neozelandesi presenti nelle isole Salomone nell’ambito della Missione di assistenza regionale (Ramsi). I disordini che hanno portato alle dimissioni di Rini erano stati indirizzati soprattutto ai danni della minoranza cinese, accusata (anche dall’opposizione) di aver finanziato e appoggiato la candidatura dell’ex-premier di origine cinese. Sogavare aveva già ricoperto l’incarico di primo ministro dopo il colpo di Stato del 2000, mentre nel paese infuriavano le violenze etniche e religiose