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View Full Version : Mauritania:presidente deposto dal golpe autorizzato a rientrare


Ewigen
19-04-2006, 19:14
MAURITANIA 19/4/2006 8.15
PRESIDENTE DEPOSTO OULD TAYA AUTORIZZATO A RIENTRARE

[PIME]Il presidente Maaouiya Ould Taya, esautorato con un golpe bianco il 3 agosto 2005, potrà lasciare il suo esilio in Qatar e ritornare in patria ma non gli sarà consentito di ripresentarsi alle elezioni previste nel marzo 2007: lo ha detto Ely Ould Mohamed Vall, capo del ‘Consiglio militare per la giustizia e la democrazia (Cmjd)’, al potere a Nouakchott, in un’intervista rilasciata alla tv satellitare ‘al-Arabiya’. “Ould Taya ha diritto di vivere nel suo paese come cittadino libero e di approfittare dei vantaggi che sono concessi a tutti gli ex-capi di Stato” ha precisato il presidente ‘de facto’, aggiungendo: “Non potrà fare comunque attività politica nella fase di transizione democratica” che porterà il paese alle urne il prossimo anno. In caso contrario, ha sottolineato Ould Vall, “il gioco politico risulterebbe falsificato a detrimento del resto della classe dirigente e verrebbero snaturati gli obiettivi di ristrutturazione dell’apparato statale portati avanti dalla giunta”. Anche la stessa Cmjd “non prenderà parte alle elezioni per garantire tutta l’imparzialità necessaria per un processo democratico trasparente” ha chiarito Ould Vall. Secondo il calendario elettorale, il prossimo 24 giugno si svolgerà un referendum costituzionale e il successivo 19 novembre vi saranno le elezioni legislative per la Camera dei deputati e municipali; nel gennaio 2007 saranno scelti i membri del Senato l’11 marzo dello stesso anno il nuovo presidente della Repubblica.

Ewigen
12-07-2006, 21:29
MAURITANIA 12/7/2006 14.10
RIPRENDE COOPERAZIONE CON UE INTERROTTA DOPO COLPO DI STATO

La Commissione europea ha concesso alla Mauritania i primi aiuti economici dal 2005, allorché i rapporti tra Nouakchott e Bruxelles si interruppero in seguito al colpo di stato dell’agosto scorso contro il regime dell’ex-presidente Maaouiya Ould Taya. Ue e Mauritania aveva riallacciato le relazioni lo scorso 29 luglio, ma nessun atto concreto o provvedimento materiale aveva finora fatto seguito all’atto formale. Il primo capitolo di questa rinnovata collaborazione è la concessione di un aiuto economico di 66 milioni di euro per la costruzione di una strada nel sud del paese, per favorire il progresso della democratizzazione e dello stato di diritto.
Altri 13,6 milioni di euro saranno successivamente erogati per sostenere le riforme politiche delle nuove autorità maritane. La nuova strada unirà le località di Kaedi, M’Bout, Selibaby e Gouraye e potrà migliorare la qualità della vita di centinaia di migliaia di persone che vivono nel sud desertico.
Il golpe del 3 agosto 2005 è stato realizzato da un gruppo di ufficiali mauritani guidati dal colonnello Ely Ould Mohammed Vall. La Commissione europea in un primo momento lo condannò; successivamente, il nuovo governo maritano si impegnò ad adottare una serie di riforme democratiche, spingendo la Ue ad affrontare una trattativa culminata il 29 maggio scorso nella firma di una serie di accordi.

Ewigen
07-08-2006, 22:35
MAURITANIA 5/8/2006 16.10
EX-GOLPISTA SI CANDIDA COME PRESIDENTE

L’ex-comandante dell’esercito mauritano Mohamed Ould Cheikhna, che nel giugno 2003 tentò senza esito di estromettere dal potere con un colpo di stato l’ex-presidente Maaouiya Ould Sid’Ahmed Taya, ha annunciato con un comunicato stampa la sua decisione di candidarsi alle prossime elezioni presidenziali che si svolgeranno in Mauritania il 15 marzo 2007 (le elezioni parlamentari e amministrative si terranno invece il prossimo novembre). Cheikhna, esule dopo il fallito putsch, è rientrato da circa un anno in patria, in seguito all’amnistia del 2005 dichiarata al termine del golpe incruento che ha scalzato Taya dal potere; ha successivamente fondato, insieme ad altri, il partito ‘Hatem’, che lo sosterrà nella corsa alla presidenza. L’ex-militare ha aggiunto di essersi candidato per continuare la politica di riforme avviata dal nuovo governo, giunto alla guida del paese nell’agosto 2005 con un colpo di stato, sostenendo che il Consiglio militare per la giustizia e la democrazia (Cmjd), oggi al potere, ha fatto fare importanti passi in avanti al paese in materia di politiche dell’alternanza e della trasparenza. Contestualmente la Commissione elettorale nazionale indipendente (Ceni) ha chiesto formalmente ai partiti di accettare un codice di condotta elettorale, che dovrebbe essere approvato a titolo definitivo dal Ceni nella riunione del prossimo 24 agosto.

Ewigen
19-08-2006, 09:34
MAURITANIA 19/8/2006 7.29
TRANSIZIONE POLITICA :ELEZIONI PREVISTE A NOVEMBRE

[PIME] Con l'approvazione del decreto governativo che definisce il calendario elettorale in vista delle elezioni legislative e amministrative del 19 novembre, è cominciata la seconda fase del processo di transizione politica dopo il 'golpe bianco' dell'agosto 2005 che ha rovesciato il presidente Maaouya Ould Taya e portato al potere il Consiglio militare per la giustizia e la democrazia (Cmjd). Secondo il decreto, la campagna elettorale inizierà il 3 novembre, "durerà 15 giorni e dovrà chiudersi il 18, ossia un giorno prima delle elezioni", come ha precisato Cheikh Ould Ebbe, portavoce della giunta militare al potere e ministro della Comunicazione. Verrà inoltre utilizzata una scheda elettorale unica al posto di più schede per ogni voto, che in passato erano state indicate da diversi partiti come "fonte di frode e di “pressione per l'elettore". Ora che il calendario è stato stabilito, una trentina di partiti politici e di candidati indipendenti si apprestano a contendersi i 95 scanni dell'Assemblea nazionale e i seggi dei 216 comuni del paese. Già all'inizio di questa settimana, i membri del movimento islamica – che non possono costituire un proprio partito – hanno annunciato che presenteranno candidati indipendenti in circa la metà delle circoscrizioni elettorali. Oltre al referendum costituzionale ratificato lo scorso giugno e alle elezioni legislative e amministrative di novembre, il processo di transizione prevede che nel gennaio 2007 vengano scelti i senatori e che nel marzo successivo si voti il nuovo presidente.