View Full Version : Su Pechino si scatena l'apocalisse di sabbia - riflettiamo.
LightIntoDarkness
19-04-2006, 14:06
dal corriere.it (http://www.repubblica.it/2006/04/sezioni/esteri/pechino-nube-sabbia/pechino-nube-sabbia/pechino-nube-sabbia.html)
Soffocata da una nube, la capitale cinese a caccia di pioggia e il governo vuole "bombardare" la nuvola di polveri e smog
Su Pechino si scatena l'apocalisse di sabbia
Finora i tentativi di arginare il disastro si sono rivelati inefficaci Le sostanze tossiche cinesi arrivate in Corea, Giappone e Usa
PECHINO - Il governo cinese si prepara a "bombardare" chimicamente i cieli per provocare la pioggia: è l'estremo rimedio allo studio, contro l'apocalisse di sabbia e polveri tossiche che si è abbattuta da una settimana su Pechino e tutte le regioni settentrionali del paese. Una miscela esplosiva di inquinamento e intemperie naturali è all'origine dell'emergenza ambientale.
Le tempeste che soffiano dalla Mongolia Interna, alimentate dalla deforestazione e dalla desertificazione, hanno scaricato su Pechino nella sola notte fra lunedì e martedì 20 grammi di polveri per ogni metro quadro, l'equivalente di 300.000 tonnellate di sabbia cadute sugli abitanti della capitale. Il disastro colpisce anche la città portuale di Tianjin, le provincie dello Shanxi, Hebei e Shandong. L'immensa nube giallastra ha ricoperto 1,61 milioni di chilometri quadrati, colpendo 562 città e 200 milioni di abitanti.
A Pechino strade, automobili, alberi e tetti delle abitazioni sono coperti da un fine strato di terriccio, il sole è invisibile da giorni, il cielo è grigio antracite. I vortici di vento in una megalopoli afflitta da mesi di siccità rendono l'atmosfera irrespirabile. Le sabbie del deserto si mescolano alle polveri di migliaia di cantieri edili in azione, alle emissioni carboniche di un traffico automobilistico sempre più congestionato.
L'ospedale Chaoyang di Pechino ha rivelato ieri che è triplicato il numero di pazienti ricoverati al pronto soccorso per problemi respiratori, la televisione di Stato Cctv conferma che tutte le strutture sanitarie sono assediate da persone colpite da malattie dei polmoni, degli occhi e della pelle.
I mezzi di informazione lanciano appelli alla popolazione perché resti in casa, la polizia tenta di far chiudere i cantieri edili e coprirli con teli finché non si placano i vortici di polveri.
È uno scenario da perfect storm, l'incubo che Pechino non avrebbe mai voluto avere, mentre mancano solo due anni alle Olimpiadi e le autorità di governo hanno promesso un drastico miglioramento delle condizioni ambientali. Mantenere quegli impegni oggi sembra un'impresa disperata.
La tempesta di sabbia è solo l'ultimo segnale di un degrado spaventoso degli equilibri ecologici. Normalmente queste tempeste stagionali provenienti dalle regioni desertiche della Mongolia avvengono con una frequenza media di sei all'anno, ma su Pechino se ne sono già abbattute otto dall'inizio del 2006. È un altro prezzo che la Cina sta pagando alla sua formidabile crescita economica.
L'industrializzazione a tappe forzate che ha trasformato la Cina nella fabbrica del pianeta ha anche fatto esplodere i consumi energetici, alimentati a maggioranza dalle centrali elettriche a carbone altamente inquinanti. Le maggiori metropoli si avvicinano al collasso demografico: Chongqing supera i 30 milioni di abitanti, Pechino Shanghai Canton e Shenzhen si avvicinano alla soglia dei 20 milioni ciascuna. Con la motorizzazione privata sale inesorabilmente il livello delle emissioni carboniche nei centri urbani. Dall'inizio del 2006 Pechino ha avuto 16 giornate di "cieli puliti" in meno rispetto allo stesso periodo del 2005.
Il primo ministro Wen Jiabao, nel piano quinquennale presentato al Congresso il mese scorso, ha indicato la difesa dell'ambiente tra le priorità del suo governo. Ma finora i tentativi di arginare il dissesto ecologico sono insufficienti e inefficaci. Le campagne di riforestazione lanciate per creare dei cordoni di difesa naturale attorno a Pechino sono dei timidi palliativi, mentre la desertificazione avanza insieme con il prosciugamento di fiumi e laghi, nell'emergenza idrica provocata dall'industrializzazione.
L'inquinamento prodotto dalla Cina si trasforma rapidamente in un problema planetario, si fanno frequenti i ritrovamenti di polveri tossiche cinesi nei cieli della Corea, del Giappone, della California e perfino della East Coast americana.
Proprio mentre Pechino soffoca sotto l'immensa nube gialla, procede verso la conclusione un cantiere della capitale che è il simbolo di una disperata lotta contro il tempo. È la nuova sede della facoltà di Scienze ambientali dell'università Tsinghua, frutto di una cooperazione italo-cinese che coinvolge il nostro ministero dell'Ambiente, il ministero della Scienza e della Tecnologia della Repubblica popolare, il Politecnico di Milano e lo studio di architettura Mario Cucinella.
Il palazzo in costruzione nel campus della Tsinghua è un condensato di tutte le tecnologie più avanzate per il risparmio energetico e la tutela dell'ambiente. Dai vetri speciali isolanti ai pannelli per l'energia solare, dalle terrazze coperte di vegetazione ai dispositivi per l'illuminazione naturale, il Sieeb (Sino-Italian Ecological and Energy Efficient Building) è il prototipo di un nuovo modo di costruire.
Ma visitare il cantiere in questi giorni offre uno spettacolo di un'ironia crudele. Le squadre di operai cinesi, incluse donne e ragazzi giovani, annaspano nelle nuvole di sabbia che sommergono i materiali avanzati spediti dalle aziende italiane. Le baracche-dormitorio dei muratori sono coperte dalle polveri.
Il prezioso gioiello del design "verde" italiano è avvolto nella nebbia acre dello smog che brucia occhi e polmoni, mentre tutt'attorno il paesaggio urbano è una selva di grattacieli tirati su in tempi record, con criteri tutt'altro che eco-compatibili. La nuova sede della facoltà di Scienze ambientali sarà pronta per l'inaugurazione due anni prima delle Olimpiadi. È un altro record di velocità che va ad aggiungersi alle performance dell'edilizia cinese. Ma la promessa che quel cantiere rappresenta sembra allontanarsi ogni giorno.
(19 aprile 2006)
...
Sono venuto a conoscenza di questo problema grazie al solito blog di Beppe Grillo (http://www.beppegrillo.it/2006/04/la_nuvola_giall.html#comments).
Perchè sembra una cosa così lontana da metterla dopo tutte le nostre idiozie elettorali? Abbiamo forse paura di mettere in discussione il nostro modello di sviluppo (USA docet)?
Riflettiamoci, meglio arrivarci preparati alle situazioni di emergenza che inevitabilmente ci aspettano.
Hitman47
19-04-2006, 14:12
Non è molto rassicurante sta cosa..visto che devo andarci a stare per un mese quest'estate... :(
oscuroviandante
19-04-2006, 14:18
Non è molto rassicurante sta cosa..visto che devo andarci a stare per un mese quest'estate... :(
http://www.neystadt.org/john/album/Iraq-War-2003/DSCN1566-Gas-Mask-Dish-washing.JPG
a parte gli scherzi , è un problema gravissimo ....e noi che facciamo le "Domeniche Ecologiche" :muro: :muro:
Hitman47
19-04-2006, 14:32
http://www.neystadt.org/john/album/Iraq-War-2003/DSCN1566-Gas-Mask-Dish-washing.JPG
eh...non stiamo tanto lontani dalla realtà se continua così...
Purtroppo non ce l'hanno fatta a fare qualcosa di graduale....e tutto questo per stare al passo con gli altri...
Ormai loro si trovano nella nostra condizione durante il boom degli anni '50...anche noi per un po' non ci siamo andati leggeri su ste cose...
Questo purtroppo è uno dei seri problemi della "globalizzazione capitalistica"...
Spero vivamente che il Governo (allarmatissimo) riesca a dare una soluzione forte a riguardo...e pure in tempi brevi...
Sono venuto a conoscenza di questo problema grazie al solito blog di Beppe Grillo (http://www.beppegrillo.it/2006/04/la_nuvola_giall.html#comments).
Perchè sembra una cosa così lontana da metterla dopo tutte le nostre idiozie elettorali? Abbiamo forse paura di mettere in discussione il nostro modello di sviluppo (USA docet)?
Riflettiamoci, meglio arrivarci preparati alle situazioni di emergenza che inevitabilmente ci aspettano.
Effettivamente, altri problemi catalizzano l'attenzione delle masse al momento (petrolio, guerre, economia) e si sono perse di vista le problematiche ecologiche. Ogni tanto esce qualche fenomeno di questo tipo e qualche giornale ne parla per riempire una pagina, ma il degrado del pianeta continua inesorabile.
Personalmente lo ritengo il problema principale dei nostri tempi, ma realisticamente penso sia più facile arrivare alla pace nel mondo che ad uno sviluppo sostenibile.
nomeutente
19-04-2006, 14:36
Purtroppo non ce l'hanno fatta a fare qualcosa di graduale....e tutto questo per stare al passo con gli altri...
Ormai loro si trovano nella nostra condizione durante il boom degli anni '50...anche noi per un po' non ci siamo andati leggeri su ste cose...
... o all'Inghilterra della rivoluzione industriale ecc. ecc.
In un certo senso io penso che ci sia per ognuno il diritto a commettere le medesime "leggerezze" commesse dagli altri... ma qui il problema è che ci sono miliardi di euro e dollari investiti là, quindi in realtà non sono i cinesi il problema, ma europei e americani che inquinano per la seconda volta.
Hitman47
19-04-2006, 14:54
... ma qui il problema è che ci sono miliardi di euro e dollari investiti là, quindi in realtà non sono i cinesi il problema, ma europei e americani che inquinano per la seconda volta.
Eh sì...
Nel momento peggiore l'indice dell'inquinamento ha raggiunto le 500 microparticelle..per meno della metà da noi (Europa) sarebbe stato bloccato il traffico nelle città...
...pesante...
Ho assistito in prima persona ad un fenomeno simile: sole oscurato e fermo dei voli per giorni, non lo auguro a nessuno.
mauriz83
19-04-2006, 15:07
http://img519.imageshack.us/img519/3597/gaia2ff.jpg
http://img519.imageshack.us/img519/3597/gaia2ff.jpg
chi semina cacca raccoglie merda.........(licenza poetica)
LightIntoDarkness
19-04-2006, 15:16
Ho assistito in prima persona ad un fenomeno simile: sole oscurato e fermo dei voli per giorni, non lo auguro a nessuno.Dove? Come è stato vissuto dalla popolazione locale? Qual'è il "sentore" della popolazione a proposito?
-kurgan-
19-04-2006, 16:07
in questa stessa pagina c'è un topic di uno che dice che la cina va imitata.
ovviamente risparmiando su inezie come l'impatto ambientale nel costruire industrie si risparmia sul prezzo del prodotto finito (questo oltre ad altre cosette come le misure di sicurezza o gli stipendi degli operai).
se questo è l'esempio da seguire c'è da sperare in una bella guerra atomica per farla finita subito, almeno soffriremo di meno.
~ZeRO sTrEsS~
19-04-2006, 16:21
in questa stessa pagina c'è un topic di uno che dice che la cina va imitata.
ovviamente risparmiando su inezie come l'impatto ambientale nel costruire industrie si risparmia sul prezzo del prodotto finito (questo oltre ad altre cosette come le misure di sicurezza o gli stipendi degli operai).
se questo è l'esempio da seguire c'è da sperare in una bella guerra atomica per farla finita subito, almeno soffriremo di meno.
a caro mio questo e' tutta colpa del turbo capitalismo... a parte che siamo diventati troppi... come per le specie animali se in un ecosistema si inserisce un animale diverso (l'uomo) o non si controlla la riproduzione, prima o poi tutto si distruggera...
LightIntoDarkness
19-04-2006, 16:29
a parte che siamo diventati troppi... Falso. Su questa terra potrebbero vivere in modo dignitoso almeno il doppio degli attuali abitanti.
zerothehero
19-04-2006, 16:52
Falso. Su questa terra potrebbero vivere in modo dignitoso almeno il doppio degli attuali abitanti.
Dando la mazzata finale al pianeta Terra.. :fagiano: 6miliardi sono un numero eccessivo di persone, figuriamoci 12miliardi. :eek: ..d'altronde questo numero abnorme di individui è un risultato del successo dell'industrializzazione e delle scoperte in campo medico e sanitario.
Inoltre le foreste in Cina sono state distrutte ben prima dell'industrializzazione, per fare fronte alla risicultura.
I risultati sono quelli che sono, anche se cmq il deserto del Gobi non è un prodotto dell'uomo, ma un prodotto naturale.
Dove? Come è stato vissuto dalla popolazione locale? Qual'è il "sentore" della popolazione a proposito?
In America Centrale. Non era tanto dovuto ad inquinamento quanto all'incendio di enormi aree verdi da parte delle multinazionali per poter coltivare poi la canna da zucchero. La popolazione non può che subire, si tratta di qualche giorno all'anno e sopportano.
::::Dani83::::
19-04-2006, 16:55
stanno anche creando una foresta propio per evitare cio' ma non basta :(
esatto...si sono accorti che hanno esagerato con la deforestazione... e sarà così per tutto..solo una volta che il danno è fatto metteremo delle pezze..
aLLaNoN81
19-04-2006, 17:02
Il giochino cinese si sta rompendo, per come la vedo io, questo è solo il primo di una serie di fenomeni che si scateneranno sulla Cina, hanno distrutto troppo per poterla passare liscia ancora a lungo. Entro un paio di decenni se non si fermano saranno nei guai fino al collo, io spero almeno che non i loro guai restino "abbastanza circoscritti" e non siano globali...
zerothehero
19-04-2006, 17:13
Con googleearth si vede qualcosina della situazione.
C'è una fascia sottile di foreste, ma basta scorrere a sud di Pechino e si vedono solo risaie..le foreste le hanno tutte abbattute per far fronte alle necessità di alimentazione di 1.3 miliardi di persone.
http://img396.imageshack.us/img396/5125/fuck7ao.th.jpg (http://img396.imageshack.us/my.php?image=fuck7ao.jpg)
zerothehero
19-04-2006, 17:19
http://img395.imageshack.us/img395/9113/risaie5hj.th.jpg (http://img395.imageshack.us/my.php?image=risaie5hj.jpg)
Tutto risaie, niente foreste :D e il paesaggio in tutta la fascia costiera prospiciente il pacifico (area sud-ovest del paese) è così.
Cmq bisogna vedere il fenomeno quanto è "naturale" e quanto è "indotto dall'uomo".
Capita che anche in Sicilia arriva la sabbia proveniente dal Sahara.
aLLaNoN81
19-04-2006, 17:25
Tutto risaie, niente foreste :D e il paesaggio in tutta la fascia costiera prospiciente il pacifico (area sud-ovest del paese) è così.
Cmq bisogna vedere il fenomeno quanto è "naturale" e quanto è "indotto dall'uomo".
Capita che anche in Sicilia arriva la sabbia proveniente dal Sahara.
Se si afferma che mediamente se ne abbattono 6 all'anno ed invece quest'anno dall'inizio dell'anno ne sono già arrivate 8 qualcosa mi puzza eh ;) Comunque secondo me le tempeste di sabbia saranno il minore dei loro problemi quando cominceranno ad essere significativi gli effetti dell'inquinamento, del disboscamento e della mancanza d'acqua...
zerothehero
19-04-2006, 17:42
Se si afferma che mediamente se ne abbattono 6 all'anno ed invece quest'anno dall'inizio dell'anno ne sono già arrivate 8 qualcosa mi puzza eh ;) Comunque secondo me le tempeste di sabbia saranno il minore dei loro problemi quando cominceranno ad essere significativi gli effetti dell'inquinamento, del disboscamento e della mancanza d'acqua...
Il problema è che un'oculata gestione delle risorse naturali e del patrimonio boschivo si può fare SOLO se la popolazione è relativamente ridotta.
In Novergia e Finlandia le foreste planiziali sono addirittura aumentate rispetto a 20 anni fa.
In Cina non è possibile fare una cosa del genere, visto che è necessario alimentare 1.3mld di persone, il PIL inoltre cresce del 8-9%, i consumi aumentano e contestualmente l'inquinamento e l'uso delle materie prime (che hanno prezzi alle stelle grazie al boom cinese ed indiano :fagiano: )
Non so dove andremo a finire tra soli 30 anni, quando il consumo di petrolio avrà raggiunto il +50% rispetto ad ora.
Almeno i cinesi non hanno una dieta come quella degli americani, altrimenti non basterebbero i cereali di tutto il pianeta terra per alimentare i loro bovini.. :p
~ZeRO sTrEsS~
19-04-2006, 17:46
Falso. Su questa terra potrebbero vivere in modo dignitoso almeno il doppio degli attuali abitanti.
dicevo troppi per il nostro stile di vita o meglio della maggior parte delle persone del mondo civilizzato...
chiedi in giro e vedi un po se qualcuno si priverebbe di qualcosa per il bene di tutti ;)
Almeno i cinesi non hanno una dieta come quella degli americani, altrimenti non basterebbero i cereali di tutto il pianeta terra per alimentare i loro bovini.. :p
Allora speriamo che in cina non attechisca il mcdoland's :D
Ciaozzz
aLLaNoN81
19-04-2006, 22:01
Il problema è che un'oculata gestione delle risorse naturali e del patrimonio boschivo si può fare SOLO se la popolazione è relativamente ridotta.
In Novergia e Finlandia le foreste planiziali sono addirittura aumentate rispetto a 20 anni fa.
In Cina non è possibile fare una cosa del genere, visto che è necessario alimentare 1.3mld di persone, il PIL inoltre cresce del 8-9%, i consumi aumentano e contestualmente l'inquinamento e l'uso delle materie prime (che hanno prezzi alle stelle grazie al boom cinese ed indiano :fagiano: )
Non so dove andremo a finire tra soli 30 anni, quando il consumo di petrolio avrà raggiunto il +50% rispetto ad ora.
Almeno i cinesi non hanno una dieta come quella degli americani, altrimenti non basterebbero i cereali di tutto il pianeta terra per alimentare i loro bovini.. :p
Esatto, loro non hanno voluto minimamente pensare alle conseguenze della loro espansione demografica ed ora ne pagano le conseguenze e sarà ancora peggio nel futuro. Un tempo quando ad un paese non bastavano più le risorse dichiarava guerra e conquistava i paesi vicini, ora questo non è più possibile e quindi i cinesi si devono arrangiare. Io sono fermamente convinto che tra non molti anni la Cina "imploderà" a causa di disastri naturali o di altra natura... (e se intraprende la stessa strada pure l'India).
Per quanto mi riguarda spero di essere in Finlandia tra 30 anni :stordita:
~ZeRO sTrEsS~
19-04-2006, 23:24
Esatto, loro non hanno voluto minimamente pensare alle conseguenze della loro espansione demografica ed ora ne pagano le conseguenze e sarà ancora peggio nel futuro. Un tempo quando ad un paese non bastavano più le risorse dichiarava guerra e conquistava i paesi vicini, ora questo non è più possibile e quindi i cinesi si devono arrangiare. Io sono fermamente convinto che tra non molti anni la Cina "imploderà" a causa di disastri naturali o di altra natura... (e se intraprende la stessa strada pure l'India).
Per quanto mi riguarda spero di essere in Finlandia tra 30 anni :stordita:
si certo preferiscono suicidarsi piu' che fare guerra vero... guarda che gia' sta accadendo... lo sta facendo l'america dato che stava per implodere sia a livello di risorse (petrolio) sia come moneta (vendita del petrolio in euro) e indovinate un po come hanno spacciato la cosa? con tante dittature chissa perche' quelle del medio oriente sono le piu; pericolose
Non so dove andremo a finire tra soli 30 anni, quando il consumo di petrolio avrà raggiunto il +50% rispetto ad ora.
Per chi ha visto lo speciale Quark ieri, non ci sarà modo di soddisfare questa richiesta in futuro. Ciò significa che in assenza di fonti alternative il prezzo del petrolio salirà a livelli altissimi (come succede nel libero mercato quando la domanda è molto superiore all'offerta).
Per chi ha visto lo speciale Quark ieri, non ci sarà modo di soddisfare questa richiesta in futuro. Ciò significa che in assenza di fonti alternative il prezzo del petrolio salirà a livelli altissimi (come succede nel libero mercato quando la domanda è molto superiore all'offerta).
Ottimo riassunto della situazione quello fatto ieri da SQ.
Peraltro la Cina (e pure l'India) ha da tempo barattato il proprio sviluppo con la mancanza di diritti e la devastazione ambientale.
E' facile essere competitivi in questo modo.
Una centrale elettrica o un'industria occidentale hanno regole severissime e tecnologie per limitare gli impatti ambientali, da quelle parti le cose non vanno proprio così...
Peraltro vorrei aggiungere in risposta all'affermazione che parla di risorse sufficenti al doppio della popolazione attuale:
Si parla di risorse alimentari e poco più.
Se vogliamo ridurci ad una vita frugale è certo una strada da percorrere, ma se vogliamo un certo benessere non c'è molto da dire: attualmente il pianeta terra è enormemente sovrapopolato.
Giusto ieri a scuola è venuto un ricercatore di Ingegneria Elettrica a parlarci delle fonti rinnovabili, più o meno questo è quello che è venuto fuori:
-il petrolio finirà in 40-45 anni, anche usando il petrolio duro, che però è 2 volte più costoso e moooolto più inquinante)
-il gas ha una durata ancora di 60 anni, non molto di più.
-a carbone siamo messi bene, in Mongolia sono state scoperte le più grandi miniere di carbone del mondo. Inoltre hanno trovato metodi (mi pare che ne abbiano parlato pure ieri a SuperQuark) che lo rendono praticamente non inquinante.
-l'idroelettrica è dura da realizzare, gli impatti ambientali sono devastanti. Basti vedere in Cina cosa hanno appena combinato.
-la solare è una bufala. Almeno nell'utilizzo a larga scala.
-L'eolica sarebbe un buon rimedio, ma in Italia è fortemente ostacolata.
-l'idrogeno epr ora è infattibile
-le biomasse non rendono abbastanza.
-poi abbiamo divagato, arrivando al nucleare, e ovviamente, è saltato fuori che è la nostra unica speranza. Peccato essere rimasti fuori da un progetto europeo che ha realizzato il primo modello di centrale nucleare da costruire in serie, abbattendo i costi e i tempi di realizzazione di molto. L'Italia ovviamente però è fuori.
E' stata carina anche la conferenza precedente sull'auto del futuro (tenuta sempre da un ricercatore di Ingegneria Elettrica).
Peraltro vorrei aggiungere in risposta all'affermazione che parla di risorse sufficenti al doppio della popolazione attuale:
Si parla di risorse alimentari e poco più.
Se vogliamo ridurci ad una vita frugale è certo una strada da percorrere, ma se vogliamo un certo benessere non c'è molto da dire: attualmente il pianeta terra è enormemente sovrapopolato.
già.
aLLaNoN81
20-04-2006, 10:56
si certo preferiscono suicidarsi piu' che fare guerra vero... guarda che gia' sta accadendo... lo sta facendo l'america dato che stava per implodere sia a livello di risorse (petrolio) sia come moneta (vendita del petrolio in euro) e indovinate un po come hanno spacciato la cosa? con tante dittature chissa perche' quelle del medio oriente sono le piu; pericolose
L'America purtroppo è l'unico paese al mondo che si può permettere di fare cose del genere ma bada bene, il fine è diverso, gli USA sono un paese già ipersviluppato e lo fanno per rilanciare l'economia (anche se io sospetto che lo facciano sotto la pressione dei petrolieri americani che voglio che il prezzo del petrolio si alzi), mentre la Cina lo dovrebbe fare per poter sostenere la propria crescita, la cosa è ben diversa (in pratica dovrebbe ridurre in schiavitù i paesi limitrofi ed appropriarsi di TUTTO). Come ho detto prima poi, gli USA possono permettersi di farlo (ovviamente non sono favorevole sia chiaro), qualsiasi altro paese non può. La Cina avrebbe dovuto regolamentare la propria espansione demografica già decenni fa, non solo in tempi recenti, ora hanno una popolazione spaventosa e ne stanno pian piano pagando le conseguenze: hanno un territorio più piccolo di quello degli USA ed una popolazione 5 volte superiore e questo non è sostenibile. Inoltre non è pensabile per un paese con quella popolazione di recuperare il terreno perduto in poco tempo senza provocare disastri spaventosi, la Cina ha perso il treno dell'industrializzazione un secolo fa ed ora sta tentando in tutti i modi di recuperare terreno. Io sono dell'avviso che se i loro problemi inizieranno a provocare danni anche ai paesi vicini (come la faccenda dei fiumi inquinati in Russia) e non la capiranno da soli che si dovranno fermare, allora sarà meglio che glielo si faccia capire con qualsiasi mezzo necessario...
aLLaNoN81
20-04-2006, 11:06
Francamente non so chi sia questo fantomatico ricercatore ma mi pare che le abbia sparate un po' grosse.
Giusto ieri a scuola è venuto un ricercatore di Ingegneria Elettrica a parlarci delle fonti rinnovabili, più o meno questo è quello che è venuto fuori:
-il petrolio finirà in 40-45 anni, anche usando il petrolio duro, che però è 2 volte più costoso e moooolto più inquinante)
Errato, o meglio, ci sono soltanto stime ma in realtà nessuno sa quando il petrolio finirà perchè non c'è modo di verificarlo. Il prezzo del petrolio ora è alto non perchè sta finendo, ma perchè gli impianti di raffinamento non sono sufficenti per star dietro alla domanda, che è ben diverso. Nessuno sa dire con precisione quanto petrolio c'è nel mondo e quanto deve essere ancora scoperto. Se passa Northern Antarctica potrà darti spiegazioni in merito, lui progetta impianti di raffinamento del petrolio...
-il gas ha una durata ancora di 60 anni, non molto di più.
Più o meno idem come sopra.
-a carbone siamo messi bene, in Mongolia sono state scoperte le più grandi miniere di carbone del mondo. Inoltre hanno trovato metodi (mi pare che ne abbiano parlato pure ieri a SuperQuark) che lo rendono praticamente non inquinante.
Si, peccato per l'emissione spaventosa di particolato nell'atmosfera...
-l'idroelettrica è dura da realizzare, gli impatti ambientali sono devastanti. Basti vedere in Cina cosa hanno appena combinato.
La diga delle tre gole, un gran bello scempio della natura...
-la solare è una bufala. Almeno nell'utilizzo a larga scala.
-L'eolica sarebbe un buon rimedio, ma in Italia è fortemente ostacolata.
L'eolica è ancor meno applicabile della solare...
-l'idrogeno epr ora è infattibile
L'idrogeno nel campo dell'autotrazione è già una realtà, non si diffonde perchè gli interessi sul petrolio sono troppo alti, la Honda ha già immesso sul commercio un modello di macchina con celle a combustibile alimentate ad idrogeno e funziona benissimo.
-le biomasse non rendono abbastanza.
-poi abbiamo divagato, arrivando al nucleare, e ovviamente, è saltato fuori che è la nostra unica speranza. Peccato essere rimasti fuori da un progetto europeo che ha realizzato il primo modello di centrale nucleare da costruire in serie, abbattendo i costi e i tempi di realizzazione di molto. L'Italia ovviamente però è fuori.
La vera speranza più che la fissione (che sicuramente ci aiuterà e molto), sarà la fusione nucleare.
Si, peccato per l'emissione spaventosa di particolato nell'atmosfera...
A Superquark ieri hanno mostrato un progetto di centrale a carbone che blocca tutte le emissioni. C'è però il problema di trovare un posto per le scorie di combustione e soprattutto per l'anidride carbonica prodotta...
L'eolica è ancor meno applicabile della solare...
Allo stato attuale lo è di più (basta vedere i numeri, qui (http://it.wikipedia.org/wiki/Immagine:Energia_percentuale_rinnovabile_ita.png) ).
L'idrogeno nel campo dell'autotrazione è già una realtà, non si diffonde perchè gli interessi sul petrolio sono troppo alti,
C'è il problema della produzione e soprattutto della distribuzione. Vista la scarsità di fonti di energia a basso prezzo, è meglio prima cercare quelle ;)
La vera speranza più che la fissione, sarà la fusione nucleare.
Che però non sarà pronta prima di qualche decennio, mentre la produzione di petrolio nel 2020 sarà già largamente insufficiente a soddisfare la domanda. Come "toppa" per garantire energia a basso costo il nucleare a fissione sembra proprio l'unica alternativa, per i prossimi 20-30 anni.
Francamente non so chi sia questo fantomatico ricercatore ma mi pare che le abbia sparate un po' grosse.
Non proprio :)
Errato, o meglio, ci sono soltanto stime ma in realtà nessuno sa quando il petrolio finirà perchè non c'è modo di verificarlo. Il prezzo del petrolio ora è alto non perchè sta finendo, ma perchè gli impianti di raffinamento non sono sufficenti per star dietro alla domanda, che è ben diverso. Nessuno sa dire con precisione quanto petrolio c'è nel mondo e quanto deve essere ancora scoperto. Se passa Northern Antarctica potrà darti spiegazioni in merito, lui progetta impianti di raffinamento del petrolio...
Quì hai ragione: le stime precise ci sono entro un certo limite.
In realtà si potrebbero fare ma ancora non si è ritenuto necessario
Più o meno idem come sopra.
Qui la precisione è migliore: il gas è più abbondante del petrolio, potrebbe sostenere lo sviluppo più a lungo
Si, peccato per l'emissione spaventosa di particolato nell'atmosfera...
Le nuove tecnologie riescono ad evitarlo (se applicate of course :D ) .
Le centrali a carbone occidentali hanno sistemi in grado di farle rientrare nei parametri più stretti, per le centrali di altri paesi (Cina in primis) le cose non stanno così...
In realtà l'unica obiezione che si può fare ad una moderna centrale a carbone occidentale è che non può fare a meno di produrre più anidride carbonica rispetto ad una turbogas.
Anche se l'anidride carbonica non è un'inquinante in sè c'è da tener presente che ancora si sà poco dell'effetto serra che secondo parte della comunità scientifica stà aumentando rispetto al livello naturale.
La diga delle tre gole, un gran bello scempio della natura...
Si, è uno scempio ma tutto sommato è meglio che abbiano preso l'energia da lì piuttosto che costruire altre scassate centrali a carbone secondo il loro modello.
L'eolica è ancor meno applicabile della solare...
In Italia.
E dipende da quale tecnologia solare prendi in considerazione.
Il solare fotovoltaico ha in effetti parecchi problemi (di costo ma anche tecnici, di distribuzione areale di potenza etc..) ma il solare termico è già competitivo quanto l'eolico.
Restano comunque poco competitive in generale.
L'idrogeno nel campo dell'autotrazione è già una realtà, non si diffonde perchè gli interessi sul petrolio sono troppo alti, la Honda ha già immesso sul commercio un modello di macchina a celle combustibile alimentate ad idrogeno e funziona benissimo.
Falso.
O vero :D
Non c'è nulla di commercializzabile anzi non c'è nulla di nemmeno industrializzabile...e non per motivi economici. :D
La vera speranza più che la fissione, sarà la fusione nucleare.
Nella migliore delle ipotesi si parla di 50 anni per raggiungere un prototipo funzionante...
ITER è in costruzione ed è ancora un reattore che servirà a risolvere problemi tecnologici e di studio...insomma nulla che possa servire alla produzione industriale di energia.
La fissione ci accompagnerà ancora a lungo :D
momo-racing
20-04-2006, 12:01
guardate, per me in italia potrebbero anche pensare di ritornare sui propri passi con il nucleare, il problema è che mi domando: se già quando si decide di costruire un inceneritore o un rigassificatore da qualche parte sorgono proteste da parte di migliaia di cittadini che non lo vogliono vicino alla loro casa, vi immaginate che casino verrebbe fuori nel momento in cui decidessero di costruire delle centrali nucleari ( e per avere un minimo di tornaconto si parla di alcune decine )
~ZeRO sTrEsS~
20-04-2006, 12:15
Giusto ieri a scuola è venuto un ricercatore di Ingegneria Elettrica a parlarci delle fonti rinnovabili, più o meno questo è quello che è venuto fuori:
-il petrolio finirà in 40-45 anni, anche usando il petrolio duro, che però è 2 volte più costoso e moooolto più inquinante)
-il gas ha una durata ancora di 60 anni, non molto di più.
-a carbone siamo messi bene, in Mongolia sono state scoperte le più grandi miniere di carbone del mondo. Inoltre hanno trovato metodi (mi pare che ne abbiano parlato pure ieri a SuperQuark) che lo rendono praticamente non inquinante.
-l'idroelettrica è dura da realizzare, gli impatti ambientali sono devastanti. Basti vedere in Cina cosa hanno appena combinato.
-la solare è una bufala. Almeno nell'utilizzo a larga scala.
-L'eolica sarebbe un buon rimedio, ma in Italia è fortemente ostacolata.
-l'idrogeno epr ora è infattibile
-le biomasse non rendono abbastanza.
-poi abbiamo divagato, arrivando al nucleare, e ovviamente, è saltato fuori che è la nostra unica speranza. Peccato essere rimasti fuori da un progetto europeo che ha realizzato il primo modello di centrale nucleare da costruire in serie, abbattendo i costi e i tempi di realizzazione di molto. L'Italia ovviamente però è fuori.
E' stata carina anche la conferenza precedente sull'auto del futuro (tenuta sempre da un ricercatore di Ingegneria Elettrica).
scusate l'ignoranza ma un ricercatore di ingegneria elettronica quanto ne puo sapere dei giacimenti ecc? penso sarebbe piu' adatto un geologo in questo tipo di studi no?
scusate l'ignoranza ma un ricercatore di ingegneria elettronica quanto ne puo sapere dei giacimenti ecc? penso sarebbe piu' adatto un geologo in questo tipo di studi no?
beh, ha presentato dati degli istituti ufficiali (non mi ricordo le sigle, spero mi mandino per email i documenti). E poi comunque si tratta di un ricercatore in energie rinnovabili, qualcosa saprà
zerothehero
20-04-2006, 13:27
Per chi ha visto lo speciale Quark ieri, non ci sarà modo di soddisfare questa richiesta in futuro. Ciò significa che in assenza di fonti alternative il prezzo del petrolio salirà a livelli altissimi (come succede nel libero mercato quando la domanda è molto superiore all'offerta).
Ottimo esempio di servizio pubblico. :D
Io continuo ad essere convinto che una soluzione parziale (perchè cmq procrastina il problema nel futuro) sia il nucleare, se si vuole evitare di continuarea ad immettere co2 nell'atmosfera.
Bush ha sbagliato completamente..invece di spendere 200miliardi di dollari per fare la guerra in Iraq e controllare il medioriente avrebbe potuto costruire svariate centrali nucleari per ridurre la dipendenza dal petrolio, vero tallone d'Achille degli Usa.
Con un'abbondante riserva energetica si potrebbe pensare di utilizzare l'idrogeno per gli autoveicoli.
Sawato Onizuka
21-04-2006, 10:42
guardate che è noto il deforestamento nel nord della cina ... pensate che in parte ci costruiscono bare che esportano a chi chiunque le richiede ... qua c'è il porto e so x certo che ne son arrivati pure qui dei container
con le spese doganali, all inclusive, all'importatore vengono a costare circa 400€ il pezzo ... mò ditemi se andate da un dettagliante quanto ve le fa (e di sicuro non vi dirà la provenienza della bara) :stordita:
tanto più che Hu Jintao si è pure rifiutare di rivalutare lo Yuan per l'ennesima volta :O
Luther Blissett
21-04-2006, 14:07
Londra a fine '800 era ecologica e la sua aria respirabilissima, infatti.
Londra a fine '800 era ecologica e la sua aria respirabilissima, infatti.
per il Carbone?
Ma perchè la gente parla senza sapere? (non riguardo alle condizione di fine 800 di Londra)
LightIntoDarkness
21-04-2006, 14:38
Vorrei capire in base a quali dati si liquida il solare (ma in generale tutte le fonti rinnovabili) come "bufale".
Un'applicazione del solare, prima termico (già ora abbordabilissimo e molto conveniente) e poi fotovoltaico (con un buona prospettiva di evoluzione possibile davanti a se), già con le soluzioni attuali avrebbe un grosso impatto..
..così come l'avrebbe il rispario energetico: se si applicassero le leggi-che impongono dei limiti per il consumo domestico di combustibile al m^2 annuo-, se si iniziasse a ragionare sulle dispersioni della rete, sull'efficienza dell'illuminazione pubblica (si potrebbe consumare la metà per illuminare le strade d'Italia)...
..non si avrebbero forse delle riduzioni/aumenti percentuali ben maggiori di quelli di qualche (ma quante?) nuove centrali?
A me invece puzza di interess $$$-come al solito.
Un semplice ragionamento:
il solare ha come logica applicazione un utilizzo localizzato e non accentrato, in modo che ogni famiglia abbia la propria produzione di energia indipendente, e riduca la propria domanda di energia dal fornitore che, dalla sua, può operare (e trarre profitto) solo con un sistema centralizzato, come è ogni centrale.
Non è che forse questa prospettiva da fastidio a qualcuno?
beppegrillo
21-04-2006, 14:43
per il Carbone?
Ma perchè la gente parla senza sapere? (non riguardo alle condizione di fine 800 di Londra)
*
Stessi parlando di un paese sottosviluppato, potrei pure capire che il fine 800 inglese sia paragonabile all'inizio 2000 del pakistan, ma tale scusa non è accettabile, la cina ha tutti i mezzi possibili per evitare stà vergogna.
Vorrei capire in base a quali dati si liquida il solare (ma in generale tutte le fonti rinnovabili) come "bufale".
Un'applicazione del solare, prima termico (già ora abbordabilissimo e molto conveniente) e poi fotovoltaico (con un buona prospettiva di evoluzione possibile davanti a se), già con le soluzioni attuali avrebbe un grosso impatto..
..così come l'avrebbe il rispario energetico: se si applicassero le leggi-che impongono dei limiti per il consumo domestico di combustibile al m^2 annuo-, se si iniziasse a ragionare sulle dispersioni della rete, sull'efficienza dell'illuminazione pubblica (si potrebbe consumare la metà per illuminare le strade d'Italia)...
..non si avrebbero forse delle riduzioni/aumenti percentuali ben maggiori di quelli di qualche (ma quante?) nuove centrali?
A me invece puzza di interess $$$-come al solito.
Un semplice ragionamento:
il solare ha come logica applicazione un utilizzo localizzato e non accentrato, in modo che ogni famiglia abbia la propria produzione di energia indipendente, e riduca la propria domanda di energia dal fornitore che, dalla sua, può operare (e trarre profitto) solo con un sistema centralizzato, come è ogni centrale.
Non è che forse questa prospettiva da fastidio a qualcuno?
IL solare è usabile, ora, per la piccola distribuzione, come per le famiglie. MA non è ancora così conveniente a livello di costi.
A livello di grande distribuzione, è ancora molto difficile, ci vuole molto spazio.
per il Carbone?
Ma perchè la gente parla senza sapere? (non riguardo alle condizione di fine 800 di Londra)
Il Tamigi all'inizi del 900 si dovette munire di enormi sistemi di filtraggio degli scarichi industriali perchè era già grandemente inquinato con cadmio e altri metalli pesanti, oltre a cloro
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