FrancescoSan
14-04-2006, 11:45
Da "la Repubblica" di venerdì 14 aprile 2006, pag.4
Questa versione, riferita da una delle persone presenti ai vertici a palazzo Grazioli, ricostruisce i fatti così.
Lunedì notte a scrutinio in corso Pisanu dichiara al TG2 che le "operazioni di voto sono state regolari". Berlusconi lo convoca subito. Pisanu dice che non può lasciare il Viminale, si presenta a mezzanotte. Berlusconi gli chiede di invalidare il voto. Ci sono Fini, Pera, Letta, Cesa.
Nelle anticamere un continuo via vai di sottosegretari. Pisanu risponde che non può fare nulla di simile, che bisogna aspettare la fine delle operazioni di scrutinio e contestare semmai dopo le schede nulle. E' una riunione molto tesa, finisce all'una e un quarto. Francesco Cossiga, avvertitissimo di quel che accade nei palazzi, detta in quei minuti una dichiarazione apparentemente fuori tempo che dice: "Bisognerebbe che Berlusconi facesse un passo indietro, vedrei bene Pisanu premier". E' un riconoscimento, chi vuol capire capisca. La mattina dopo, martedì, il presidente Ciampi chiama il ministro dell'Interno, gli chiede una parola definitiva sul voto, la ottiene. La nota del quirinale dice che Ciampi "si compiace per lo svolgimento ordinato e regolare delle operazioni di voto". E' il sigillo di legittimità. Coinvolge Pisanu: "Ho seguito le giornate elettorali in costante contatto col ministro dell'Interno", sottolinea Ciampi.
Che dire, siamo stati a un passo dal Golpe...
Questa versione, riferita da una delle persone presenti ai vertici a palazzo Grazioli, ricostruisce i fatti così.
Lunedì notte a scrutinio in corso Pisanu dichiara al TG2 che le "operazioni di voto sono state regolari". Berlusconi lo convoca subito. Pisanu dice che non può lasciare il Viminale, si presenta a mezzanotte. Berlusconi gli chiede di invalidare il voto. Ci sono Fini, Pera, Letta, Cesa.
Nelle anticamere un continuo via vai di sottosegretari. Pisanu risponde che non può fare nulla di simile, che bisogna aspettare la fine delle operazioni di scrutinio e contestare semmai dopo le schede nulle. E' una riunione molto tesa, finisce all'una e un quarto. Francesco Cossiga, avvertitissimo di quel che accade nei palazzi, detta in quei minuti una dichiarazione apparentemente fuori tempo che dice: "Bisognerebbe che Berlusconi facesse un passo indietro, vedrei bene Pisanu premier". E' un riconoscimento, chi vuol capire capisca. La mattina dopo, martedì, il presidente Ciampi chiama il ministro dell'Interno, gli chiede una parola definitiva sul voto, la ottiene. La nota del quirinale dice che Ciampi "si compiace per lo svolgimento ordinato e regolare delle operazioni di voto". E' il sigillo di legittimità. Coinvolge Pisanu: "Ho seguito le giornate elettorali in costante contatto col ministro dell'Interno", sottolinea Ciampi.
Che dire, siamo stati a un passo dal Golpe...