View Full Version : Comunisti al servizio degli operai?E' una balla pazzesca!
eddy cudo
13-04-2006, 14:08
Rompono le balle con la legge biagi con la solita storia del precariato,dicono
di difendere gli operai che poi poverini ci credono e vanno a votarli credendo di essere vittime sfruttate.Bhè la realtà delle cose è un'altra per prima cosa la legge biagi ha influito solo positivamente per le industrie dove la maggior parte dei lavori a tempo determinato si sono trasformati a tempo indeterminato creando nuovi posti di lavoro.Caso mai il problema del precariato riguarda altri settori,veritiero l'esempio dei call center.Ma torniamo alle industrie,i comunisti non vogliono introdurre misure di protezione del mercato italiano ed europeo dalla importazione delle merci provenienti dalla Cina e dagli altri paesi emergenti.Ed è favorevolissima ad un'immigrazione incontrollata di extracomunitari(chiusura cpt).Tutto ciò cosa comporta?Meno flessibilità del lavoro paura di assumere nuove persone da parte delle aziende,spostamento delle proprie produzioni all'estero per il costo della manodopera molto più basso(fregandosene altamente dello sfruttamento vero di queste persone e dei limiti di sicurezza inesistenti) più concorrenza favorita dall'ingresso degli extracomunitari che vedono l'italia come un paradiso e sono disposti a sgobbare molto di più per molto meno togliendo lavoro a molti italiani.Quindi non credo sia tanto conveniente per un'operaio votare rifondazione comunista...Correggetemi se sbaglio?
FabioGreggio
13-04-2006, 14:22
Rompono le balle con la legge biagi con la solita storia del precariato,dicono
di difendere gli operai che poi poverini ci credono e vanno a votarli credendo di essere vittime sfruttate.Bhè la realtà delle cose è un'altra per prima cosa la legge biagi ha influito solo positivamente per le industrie dove la maggior parte dei lavori a tempo determinato si sono trasformati a tempo indeterminato creando nuovi posti di lavoro.Caso mai il problema del precariato riguarda altri settori,veritiero l'esempio dei call center.Ma torniamo alle industrie,i comunisti non vogliono introdurre misure di protezione del mercato italiano ed europeo dalla importazione delle merci provenienti dalla Cina e dagli altri paesi emergenti.Ed è favorevolissima ad un'immigrazione incontrollata di extracomunitari(chiusura cpt).Tutto ciò cosa comporta?Meno flessibilità del lavoro paura di assumere nuove persone da parte delle aziende,spostamento delle proprie produzioni all'estero per il costo della manodopera molto più basso(fregandosene altamente dello sfruttamento vero di queste persone e dei limiti di sicurezza inesistenti) più concorrenza favorita dall'ingresso degli extracomunitari che vedono l'italia come un paradiso e sono disposti a sgobbare molto di più per molto meno togliendo lavoro a molti italiani.Quindi non credo sia tanto conveniente per un'operaio votare rifondazione comunista...Correggetemi se sbaglio?
Che sciocco l'operaio.
Non aveva capito che è Brunetta e Berlusconi gli uomini che fanno i loro interessi.
Se glielo spiegavi meglio magari il piccolo vinceva le elezioni.
Vabbè dai, organizzatevi meglio con l'informazione, magari chiudendo Raitre, e la prox volta vedrai che jaa fate.
Ma tu dimmi, se lo avessero saputo.....
Infatti in Francia dove non cìè precariato e anzi non passerà nemmeno la legge, tu mi insegni che l'economia è molto più a terra rispetto all'Italia dove la legge biagi è stata una panacea.
Ahahahahahahahahahaha!
fg
Ci si dimentica come sempre del passato, e di chi e come ha fatto ottenere praticamente tutti i diritti dei lavoratori (non solo operai) che ora vengono dati per scontati, ma che una volta non esostevano
Lucio Virzì
13-04-2006, 14:23
Sbagli, ma i tuoi errori ideologici sono incorreggibili (li chiamerei, più che altro, falsità).
LuVi
eddy cudo
13-04-2006, 14:30
Sbagli, ma i tuoi errori ideologici sono incorreggibili (li chiamerei, più che altro, falsità).
LuVi
Come sempre voi di sinistra sapete solo criticare senza argomentare il perchè...Che peccato così non si va da nessuna parte!!!
Come sempre voi di sinistra sapete solo criticare senza argomentare il perchè...Che peccato così non si va da nessuna parte!!!
Io , anche se non sono di sinistra, ti ho risposto.
Chi pensi che abbia lottato per portare diritti ai lavoratori ?
Comunque sei un troll niente male.
eddy cudo
13-04-2006, 14:36
Sbagli, ma i tuoi errori ideologici sono incorreggibili (li chiamerei, più che altro, falsità).
LuVi
Quindi tu chiami falsità la concorrenza sleale della cina?Ti posso chiedere se ci sei mai stato?Tu non hai idea delle condizioni nelle quali lavorano dal cielo piove la merda tanto sono inquinati te lo assicuro
Lucio Virzì
13-04-2006, 14:40
Quindi tu chiami falsità la concorrenza sleale della cina?Ti posso chiedere se ci sei mai stato?Tu non hai idea delle condizioni nelle quali lavorano dal cielo piove la merda tanto sono inquinati te lo assicuro
Nono, falsità sono le cose che stai scrivendo.
Sisisi :asd: io non ne ho idea... :D
Sei tu a non avere idea di quanti imprenditori leghisti abbiano aperto in cina nei primi anni '80 :asd:
Stop feed this t.
LuVi
eddy cudo
13-04-2006, 14:46
Io , anche se non sono di sinistra, ti ho risposto.
Chi pensi che abbia lottato per portare diritti ai lavoratori ?
Comunque sei un troll niente male.
Io mi riferivo a luvi non a te.I diritti dei lavoratori sono sacrosanti ma per questo non vuol dire metterli in mutande favorendo l'esportazione delle nostre produzioni in paesi come la cina e favorendo l'immigrazione degli extracomunitari togliendo così il lavoro agli italiani.Io sono il primo a volere più soldi nelle tasche del cedio medio basso ciò gioverebbe all'economia dell'italia intera anche a quella degli imprenditori fidati!
FabioGreggio
13-04-2006, 14:48
Quindi tu chiami falsità la concorrenza sleale della cina?Ti posso chiedere se ci sei mai stato?Tu non hai idea delle condizioni nelle quali lavorano dal cielo piove la merda tanto sono inquinati te lo assicuro
Si, è un troll.
Noi di sinistra ci siamo smarronati all'epoca dell'art 18 per spiegare. Non possiamo ogni volta che arriva bello bello uno di dx a fare la stessa domanda ripetere il giro di giostra.
Abbiamo dato.
E cmq sull'argomento molto eviscerato direi che chi vuole capire ha capito.
fg
eddy cudo
13-04-2006, 14:55
Nono, falsità sono le cose che stai scrivendo.
Sisisi :asd: io non ne ho idea... :D
Sei tu a non avere idea di quanti imprenditori leghisti abbiano aperto in cina nei primi anni '80 :asd:
Stop feed this t.
LuVi
Allora invece di usare espressioni tipo "sisisi" incomincia ad argomentare il tuo pensiero invece di deridere quello degli altri.Fatto stà che prodi è assolutamente contrario a misure di protezione nei confronti del mercato cinese.Se sei d'accordo con lui cerca di argomentarmi il perchè.
Allora invece di usare espressioni tipo "sisisi" incomincia ad argomentare il tuo pensiero invece di deridere quello degli altri.Fatto stà che prodi è assolutamente contrario a misure di protezione nei confronti del mercato cinese.Se sei d'accordo con lui cerca di argomentarmi il perchè.
Infatti prodi non è di rifondazione. Ed ha anche delle idee troppo liberiste per i miei gusti sul mondo del lavoro. per questo ho votato rifondazione.
Comunque bloccare i prodotti cinesi non serve a nulla. Bisogna invece esportare diritti e stipendi allineati ai lavoratori cinesi, per permettere una competizione onesta.
ma c'è gente che vuole toglierli qui in italia.
eoropall
13-04-2006, 15:05
Io mi riferivo a luvi non a te.I diritti dei lavoratori sono sacrosanti ma per questo non vuol dire metterli in mutande favorendo l'esportazione delle nostre produzioni in paesi come la cina e favorendo l'importazione.Io sono il primo a volere più soldi nelle tasche del cedio medio basso ciò gioverebbe all'economia dell'italia intera anche a quella degli imprenditori fidati!
Infatti al prossimo giro saranno gli imprenditori a prenderselo in saccoccia; e a farlo saranno "altri" come loro ma più "furbi" (tipo gli imprenditori leghisti emigrati in cina) che in barba a qualsiasi protezionismo con vari escamotage riusciranno comunque ad importare roba dalla Cina :O
A quel punto la "flessibilità imprenditoriale" di Berluska si rivelerà essere quello che è: un'arma a doppio taglio.. Tra l'altro poi con i redditi attuali la merce cinese, anche di infima qualità, sarà l'unica acquistabile: la corsa al risparmio è inevitabile..
eddy cudo
13-04-2006, 15:11
Infatti prodi non è di rifondazione. Ed ha anche delle idee troppo liberiste per i miei gusti sul mondo del lavoro. per questo ho votato rifondazione.
Comunque bloccare i prodotti cinesi non serve a nulla. Bisogna invece esportare diritti e stipendi allineati ai lavoratori cinesi, per permettere una competizione onesta.
ma c'è gente che vuole toglierli qui in italia.
Per prima cosa affermi di non essere di sinistra e poi voti rifondazione,almeno un po di coerenza...
Secondo sono d'accordo con te che bisogna esportare i diritti e gli stipendi ai lavoratori cinesi ma per far questo bisogna mettere delle barriere proporzionali alle schifezze che vengono fatte in cina dove purtroppo l'etica nel mondo del lavoro non esiste.
eoropall
13-04-2006, 15:15
Per prima cosa affermi di non essere di sinistra e poi voti rifondazione,almeno un po di coerenza...
Secondo sono d'accordo con te che bisogna esportare i diritti e gli stipendi ai lavoratori cinesi ma per far questo bisogna mettere delle barriere proporzionali alle schifezze che vengono fatte in cina dove purtroppo l'etica nel mondo del lavoro non esiste.
L'unica barriera efficace è far sì che la gente non compri: qualunque altra soluzione è aggirabile: mai sentito parlare di roba italiana "prodotta" in Cina :stordita:
Fatto stà che prodi è assolutamente contrario a misure di protezione nei confronti del mercato cinese.Se sei d'accordo con lui cerca di argomentarmi il perchè.
Il protezionismo non è una soluzione proponibile. Considera che adottare misure protezionistiche significa, per l'acquirente, pagare di più determinati prodotti e quindi il loro vantaggio per l'economia italiana deve almeno controbilanciare questo effetto.
Ma la differenza di costi di produzione fra Italia e Cina è troppo alto. Anche con tasse molto alte alla frontiera i prodotti cinesi sarebbero convenienti, a meno che non si ricorra a controlli "alla giapponese" (sforacchiare le mazze di baseball negli anni '70, ad esempio :p) in modo da danneggiare la merce :D
Inoltre come più di un esperto ha fatto notare, i prodotti potrebbero essere importati in altri paesi (anche occidentali), rimarchiati e rivenduti in Italia, aggirando i dazi e sfruttanto la convenienza della manodopera cinese.
La realtà è che non possiamo basarci sui bassi stipendi (e qui si inserisce il discorso sui contratti a termine) perchè in quello i paesi in via di sviluppo ci batteranno sempre.
Ma se la classe imprenditoriale in Italia si diletta in simili giochi:
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=11996209&postcount=4894
penso che prima ancora della flessibilità sia importante la correttezza e la legalità. Impresa ardua dal momento che nessun governo, fino ad ora, ha trovato una soluzione...
Per prima cosa affermi di non essere di sinistra e poi voti rifondazione,almeno un po di coerenza...
Secondo sono d'accordo con te che bisogna esportare i diritti e gli stipendi ai lavoratori cinesi ma per far questo bisogna mettere delle barriere proporzionali alle schifezze che vengono fatte in cina dove purtroppo l'etica nel mondo del lavoro non esiste.
così mandi in rovina il 90% delle aziende di vestiario/calzature italiano , dato che hanno la produzione in cina :D :D
che fai..blocchi pure tutte le scarpe diadora o fila o lotto ? :D
Ciaozzz
Per prima cosa affermi di non essere di sinistra e poi voti rifondazione,almeno un po di coerenza...
Secondo sono d'accordo con te che bisogna esportare i diritti e gli stipendi ai lavoratori cinesi ma per far questo bisogna mettere delle barriere proporzionali alle schifezze che vengono fatte in cina dove purtroppo l'etica nel mondo del lavoro non esiste.
mai votato semplicemente contro qualcuno? Le miei idee coincidono solo in parte con la sinistra , non seguo pedissequamente i diktat di partito.
A parte questo, il mercato cinese è in forte espansione, cominciano a girare soldi, e l'italia che esporta roba di lusso ha solo da guadagnarci.
Quando arriverà in europa questo saranno cazzi...
E' grande come una Range, ma costa come una Polo. Si presenta così la Landwind, prima Suv cinese 2 litri a benzina, che sarà venduta in Italia entro la prima metà del 2006 alla cifra di 16 mila euro (a questi prezzi una fuoristrada si trova soltanto usato....).
-kurgan-
13-04-2006, 15:28
Il protezionismo non è una soluzione proponibile.
a livello europeo si, la comunità europea esiste per questo.
così mandi in rovina il 90% delle aziende di vestiario/calzature italiano , dato che hanno la produzione in cina :D :D
che fai..blocchi pure tutte le scarpe diadora o fila o lotto ? :D
Ciaozzz
tanto se le fanno in cina, non ci perdiamo poi molto :stordita:
franklar
13-04-2006, 15:29
Ed è favorevolissima ad un'immigrazione incontrollata di extracomunitari(chiusura cpt).
Come esempio di falsità, è da manuale :rolleyes:
Chiudere le prigioni disumane dette anche c.p.t. significa essere per l'immigrazione incontrollata ? :confused: E' uno slogan del cdx, ormai stantìo...
Che altro...
Ma torniamo alle industrie,i comunisti non vogliono introdurre misure di protezione del mercato italiano ed europeo dalla importazione delle merci provenienti dalla Cina e dagli altri paesi emergenti.
- sappiamo tutti ormai che i prodotti esportati dalla Cina sono in buona percentuale prodotti da aziende occidentali, molte italiane. I dazi quindi, oltre ad essere contro il libero mercato, danneggerebbero gli stessi imprenditori italiani: ora dimmi, chi non li vuole davvero i dazi ? :stordita: Sicuro che siano i comunisti, solo loro ?
P.S.
Eddy, il tuo avatar ! :doh: :mbe: :help:
tanto se le fanno in cina, non ci perdiamo poi molto :stordita:
si ma fabio come si fa? quando feci il corso a montebelluna , un paio di lezioni le tenne un tizio della diadora che si faceva 2 settimane al mese in cina per controllo qualità..
allora... il prodotto fatto dal bimbo cinese per un'azienda italiana va bene , ed uno fatto dal fratello del bimbo cinese , ma per un'azienda cinese , no?
se si parla di diritti..allora o si blocca tutto o niente..mi sembrerebbe ipocrita bloccare solo i prodotti 100% made in china ( cioè prodotti da aziende cinesi in toto ).
Ciaozzz
si ma fabio come si fa? quando feci il corso a montebelluna , un paio di lezioni le tenne un tizio della diadora che si faceva 2 settimane in cina per controllo qualità..
allora... il prodotto fatto dal bimbo cinese per un'azienda italiana va bene , ed uno fatto dal fratello del bimbo cinese , ma per un'azienda cinese , no?
se si parla di diritti..allora o si blocca tutto o niente..mi sembrerebbe ipocrita bloccare solo i prodotti 100% made in china ( cioè prodotti da aziende cinesi in toto ).
Ciaozzz
dazi indiscriminati sulla roba proveniente dalla cina, che sia diadora a chin chuan lin me ne sbatto
tanto più che la diadora costa come se fosse cucita a mano in italia :rolleyes:
dazi indiscriminati sulla roba proveniente dalla cina, che sia diadora a chin chuan lin me ne sbatto
tanto più che la diadora costa come se fosse cucita a mano in italia :rolleyes:
beh questo sarebbe coerente... però farebbe fallire granparte del tessile in italia.
sulla seconda parte ti devo dar ragione al 100%.
Ciaozzz
beh questo sarebbe coerente... però farebbe fallire granparte del tessile in italia.
sulla seconda parte ti devo dar ragione al 100%.
Ciaozzz
il tessile è un settore tecnicamente già morto da tempo, non ha senso perseverare a tenerlo in vita
scorpionkkk
13-04-2006, 15:38
Rompono le balle con la legge biagi con la solita storia del precariato,dicono
di difendere gli operai che poi poverini ci credono e vanno a votarli credendo di essere vittime sfruttate.Bhè la realtà delle cose è un'altra per prima cosa la legge biagi ha influito solo positivamente per le industrie dove la maggior parte dei lavori a tempo determinato si sono trasformati a tempo indeterminato creando nuovi posti di lavoro.Caso mai il problema del precariato riguarda altri settori,veritiero l'esempio dei call center.Ma torniamo alle industrie,i comunisti non vogliono introdurre misure di protezione del mercato italiano ed europeo dalla importazione delle merci provenienti dalla Cina e dagli altri paesi emergenti.Ed è favorevolissima ad un'immigrazione incontrollata di extracomunitari(chiusura cpt).Tutto ciò cosa comporta?Meno flessibilità del lavoro paura di assumere nuove persone da parte delle aziende,spostamento delle proprie produzioni all'estero per il costo della manodopera molto più basso(fregandosene altamente dello sfruttamento vero di queste persone e dei limiti di sicurezza inesistenti) più concorrenza favorita dall'ingresso degli extracomunitari che vedono l'italia come un paradiso e sono disposti a sgobbare molto di più per molto meno togliendo lavoro a molti italiani.Quindi non credo sia tanto conveniente per un'operaio votare rifondazione comunista...Correggetemi se sbaglio?
1)Il primo punto è corretto formalmente ma non nella sostanza: mentre le aziende hanno ricavato un beneficio dalla legge biagi i lavoratori ne hanno ricavato un beneficio effimero ma costantemente limitato nel tempo. Non sono certo un fan del contratto a tempo indeterminato ipertutelato..ma non si può neanche proseguire con lo schiavismo ad oltranza.
Ciò che va fatto, e che spero faccia l'unione, è un aggiustamento di fondo che consenta alle aziende di effettuare apprendistati che rimangano però tali e che non si estrinsichino (soprattutto nella retribuzione e negli orari di lavoro) in un vero e proprio sfruttamento.Non bisogna consentire ai furbi di poter mettere in pratica i loro propositi di sfruttamento.
2)Il problema delle misure non è nazionale ma europeo..è l'europa che introduce dazi. Ciò che costituisce priorità non sono i dazi sui prodotti cinesi (Alle nostre industrie gliene frega un cavolo dei dazi,guadagnano molto di più col minore costo della manodopera e dei materiali ed inoltre i dazi li danneggerebbero nella "esportazione" in italia) ma i dazi che si autoimpone l'europa e con cui si autolimita. L'europa deve salvaguardare la propria economia..non limitare quella degli altri.
3) l'immigrazione incontrollata e la chiusura dei cpt non sono sinonimi. Se non sbaglio l'unione approva una immigrazione regolamentata..quella che permette ai cittadini onesti di poter lavorare e partecipare (come fanno in molti altri paesi), cosa per noi economicamente conveniente vista l'assenza di volontari italiani per alcune tipologie lavorative. Per ciò che concerne i cpt, dopo lo scoop/scandalo di panorama che ne ha raccontato la dimensione, non credo ci sia molto da dire. Ovvio che la lotta ai clandestini fuorilegge continuerà.
4)L'affermazione riguardo la causa effetto dello spostamento delle aziende all'estero è abbastanza errata. la causa è l'effetto e l'effetto è la causa e non viceversa. le aziende vanno all'estero perchè c'è un minor costo di produzione e la conseguenza eè la non assunzione in Italia..non il contrario.
5)ricordo un'azienda di autotrasporti del nord che aveva bisogno di circa 90 autotrasportatori: si presentarono in 3,tra cui una studentessa. Gli immigrati non rubano il lavoro a nessuno..semplicemente fanno i lavori che gli italiani non vogliono fare;purtroppo per gli italiani, non tutti possono essere dirigenti a questo mondo. Se poi gli immigrati sono più qualificati tanto meglio..potrebbero portare una ventata di rinnovamento nella mentalità italica.Non è un caso che in molte regioni quasi l'80% delle nuove imprese contenga o appartenga a stranieri immigrati.
il tessile è un settore tecnicamente già morto da tempo, non ha senso perseverare a tenerlo in vita
l'unica , secondo me , è tenerlo in vita con ciò che sappiano fare meglio : design , moda , fantasia..
su questo , per ora , siamo insuperati dai cinesi.
ossia..noi creaimo..e poi facciamo produrre in cina ( o far east in generale , o europa dell'est )
loro copiano..e vabbeh..ma se riusciamo a tenere sempre un passo avanti..almeno le aziende per un po' sopravvivono... poi si vedrà in futuro...
Ciaozzz
l'unica , secondo me , è tenerlo in vita con ciò che sappiano fare meglio : design , moda , fantasia..
su questo , per ora , siamo insuperati dai cinesi.
ossia..noi creaimo..e poi facciamo produrre in cina ( o far east in generale , o europa dell'est )
loro copiano..e vabbeh..ma se riusciamo a tenere sempre un passo avanti..almeno le aziende per un po' sopravvivono... poi si vedrà in futuro...
Ciaozzz
un paese senza manifatturiero è morto, non c'è molto da discutere. non puoi pensare di fare solo il design in italia e produrre in cina, che vantggio ne hai? impiegare due designers qua e fare tutto altrove? cambia nulla.
se la cina si adeguasse al modo di produrre europeo non potrebbe essere così competitiva quindi imho fino quando non lo farà è da tenere fuori e basta.
la storia dei prezzi gonfiati all'utente che ne deriverebbero è solo una balla, alla fine le robe italiane fatte in cina costano uguale. a parità di prezzo e con mdo italiana l'unica cosa che cambierebbe sono l'ebit per l'imprenditore.
a te frega qualcosa se dellavalle vede ridursi i suoi introiti? a me francamente no, meglio lui che milioni di disoccupati per la delocalizzazione selvaggia e la concorrenza sleale
ps. i cinesi i ns prodotti li tengono alle porte
Io ci lavoro in un'azienda tessile, quindi stò vivendo in questi anni sulla mia pelle. Molte ditte hanno già chiuso, e molte (anche la mia) sono in dirittura di arrivo. Come detto prima non ha senso avere il desing in italia, visto che la manodopera (gli operai) rimarrebbero a casa lo stesso.
La cosa fastidiosa è il dimezzamento dei costi aprendo società in cina e rivendendo in italia con il marchio che tira su di prezzo ulteriormente (guarda pure la Ferrari). Questa cosa fà schifo, il vero problema non è fermare i cinesi che ci stanno invadendo con i loro *copioni*, ma fermare gli imprenditori italiani che utilizzano il mercato italiano solo per rivendere i prodotti fatti in cina. Ma cazzo avessero la decenza di abbassare il prezzo.
Nel mio piccolo (ditta da 200 persone --> ridotte a 150 ->> manovra chiudi , riapre nuova ditta , ci ritroviamo in 110 , con gente che lavora da "cinese" , ovvero 10/12 ore al giorno) non vedo molte prospettive... per fortuna non sono legato al tessile in quanto informatico, per sfortuna mi stò guardando in giro e non vedo sbocchi nell'immediato o che non sia "precariato"
zerothehero
13-04-2006, 17:48
Io , anche se non sono di sinistra, ti ho risposto.
Chi pensi che abbia lottato per portare diritti ai lavoratori ?
Comunque sei un troll niente male.
Ammonito.
EDit: ha un'ammonizione precedente.
3di sospensione.
scorpionkkk
13-04-2006, 18:06
un paese senza manifatturiero è morto, non c'è molto da discutere. non puoi pensare di fare solo il design in italia e produrre in cina, che vantggio ne hai? impiegare due designers qua e fare tutto altrove? cambia nulla.
se la cina si adeguasse al modo di produrre europeo non potrebbe essere così competitiva quindi imho fino quando non lo farà è da tenere fuori e basta.
la storia dei prezzi gonfiati all'utente che ne deriverebbero è solo una balla, alla fine le robe italiane fatte in cina costano uguale. a parità di prezzo e con mdo italiana l'unica cosa che cambierebbe sono l'ebit per l'imprenditore.
a te frega qualcosa se dellavalle vede ridursi i suoi introiti? a me francamente no, meglio lui che milioni di disoccupati per la delocalizzazione selvaggia e la concorrenza sleale
ps. i cinesi i ns prodotti li tengono alle porte
1) cambia molto invece. Il costo e la qualità del design da noi è nettamente inferiore...inoltre sfrutto le risorse già presenti in italia anzichè crearne di nuove in cina solo per la volontà di delocalizzare. In USA è da secoli che si fa cosi: stupidi?
2)Ti sfugge che la cina non è fuori da nulla, siamo noi che siamo fuori. La cina produce già da tempo molti dei prodotti USA ed Europei, prima ancora che si parlasse di "problema cinese". E' grazie a questo assetto che ha potuto utilizzare il know-how occidentale investendo poi i ricavati generati nell'acquisizione/creazione di altro know-how. Un esempio di "fuori" può dartelo il giappone economicamente chiuso del secolo scorso.Vatti a vedere come stavano bene.
3)I prezzi magari non sarebbero gonfiati..semplicemente diminuirebbe il ricavo delle aziende che commissionano i prodotti che sarebbero costrette a limitare gli investimenti,dovunque essi siano (e potrebbero anche essere qui).
4)Il dumping cinese va puntio..ma va punito come qualsiasi altro dumping nostrano. L'unico modo per evitare che le aziende che si trovano in cina sfruttino la loro manodopera a basso costo è quello di eliminare il regime esistente e questo si può fare in due modi: (a) guerra (b) penetrazione commerciale.
kintaro oe
13-04-2006, 18:28
Ma si........
Chiude una fabbrica da 200 operai e li riassumiamo tutti a fare i designers.... :rolleyes:
Certe contorsioni mentali sono veramente incredibili......
Gli usa da sempre applicano dazi per le merci che danneggiano il loro mercato, mentre non ne applicano per quei settori merceologici che non vanno ad intaccare il loto tessuto economico e sociale....
Finche' si tratta di tessile, settore in cui l'italia e' sempre stata forte, nessuno in europa si degna di mettere uno straccio di freno alle merci cinesi, ma sono pronto a scommetterci i gioielli che appena proveranno a venderci le auto a prezzi stracciati,con conseguente incazzatura di germania e francia, subito si alzeranno le barricate talmente alte che gli stati uniti cappotteranno dalla sedia....
jpjcssource
13-04-2006, 18:40
Che sciocco l'operaio.
Non aveva capito che è Brunetta e Berlusconi gli uomini che fanno i loro interessi.
Se glielo spiegavi meglio magari il piccolo vinceva le elezioni.
Vabbè dai, organizzatevi meglio con l'informazione, magari chiudendo Raitre, e la prox volta vedrai che jaa fate.
Ma tu dimmi, se lo avessero saputo.....
Infatti in Francia dove non cìè precariato e anzi non passerà nemmeno la legge, tu mi insegni che l'economia è molto più a terra rispetto all'Italia dove la legge biagi è stata una panacea.
Ahahahahahahahahahaha!
fg
Allora spiegami perchè un governo comincia ad alienarsi una parte dei propri elettori con una legge terribilmente impopolare :rolleyes: forse il governo ha capito che una misura a mio avviso abbastanza drastica come il cpe è necessaria per il paese, pensi che il mercato del lavoro sia molto meglio in francia che da noi?
Io penso che sarebbe meglio trovare una via di mezzo, ovvero non drastica come quella francese.....comunque se pensi che un paese possa essere competitivo senza avere un minimo di precariato ti devo proprio smentire ;) , anzi se proprio vogliamo citare altri paesi europei possiamo guardare alla spagna dove il precariato è abbastanza diffuso e l'economia spagnola cresce molto di più che quella francese, tedesca o italiana.
No al precariato selvaggio, ma nemmeno alla sua assenza ;)
Io ci lavoro in un'azienda tessile, quindi stò vivendo in questi anni sulla mia pelle. Molte ditte hanno già chiuso, e molte (anche la mia) sono in dirittura di arrivo. Come detto prima non ha senso avere il desing in italia, visto che la manodopera (gli operai) rimarrebbero a casa lo stesso.
La cosa fastidiosa è il dimezzamento dei costi aprendo società in cina e rivendendo in italia con il marchio che tira su di prezzo ulteriormente (guarda pure la Ferrari). Questa cosa fà schifo, il vero problema non è fermare i cinesi che ci stanno invadendo con i loro *copioni*, ma fermare gli imprenditori italiani che utilizzano il mercato italiano solo per rivendere i prodotti fatti in cina. Ma cazzo avessero la decenza di abbassare il prezzo.
Nel mio piccolo (ditta da 200 persone --> ridotte a 150 ->> manovra chiudi , riapre nuova ditta , ci ritroviamo in 110 , con gente che lavora da "cinese" , ovvero 10/12 ore al giorno) non vedo molte prospettive... per fortuna non sono legato al tessile in quanto informatico, per sfortuna mi stò guardando in giro e non vedo sbocchi nell'immediato o che non sia "precariato"
Appunto..sono d'accordo. è che rifletto su certe sparate leghiste ( tipo i manifesti che ho visto qui da me ).. dove si parla di frenare le "merci cinesi"... ma quali merci? anche quelle del sano imprenditore padano fatte in cina e rivendote a prezzo decupliato qui? non penso proprio...
Ciaozzz
jpjcssource
13-04-2006, 18:45
Infatti prodi non è di rifondazione. Ed ha anche delle idee troppo liberiste per i miei gusti sul mondo del lavoro. per questo ho votato rifondazione.
Comunque bloccare i prodotti cinesi non serve a nulla. Bisogna invece esportare diritti e stipendi allineati ai lavoratori cinesi, per permettere una competizione onesta.
ma c'è gente che vuole toglierli qui in italia.
Come pensi di esportare i diritti e gli stipendi allineati ai lavoratori cinesi, per permettere una competizione onesta? :confused: spiegati meglio.
Comunque Della valle ha dimostrato che si può essere competitivi producendo un bene semplice come le calzature e mantendo tutta la produzione in casa, quello che c'è da cambiare invece è che ci sono troppi imprenditori che mettono su un'impresa che fa le stesse cose che un'impresa cinese può fare molto meglio.
Il settore tessile di basso profilo (produzione di beni economici e a basso prezzo) è oramai morto in occidente, dobbiamo concentrarci sull'alta qualità nei prodotti semplici (quindi facilmente imitabili) e sull'alta tecnologia sul resto (i prodotti che richiedono una certa tecnologia sono i più difficili da imitare)
Io ci lavoro in un'azienda tessile, quindi stò vivendo in questi anni sulla mia pelle. Molte ditte hanno già chiuso, e molte (anche la mia) sono in dirittura di arrivo. Come detto prima non ha senso avere il desing in italia, visto che la manodopera (gli operai) rimarrebbero a casa lo stesso.
La cosa fastidiosa è il dimezzamento dei costi aprendo società in cina e rivendendo in italia con il marchio che tira su di prezzo ulteriormente (guarda pure la Ferrari). Questa cosa fà schifo, il vero problema non è fermare i cinesi che ci stanno invadendo con i loro *copioni*, ma fermare gli imprenditori italiani che utilizzano il mercato italiano solo per rivendere i prodotti fatti in cina. Ma cazzo avessero la decenza di abbassare il prezzo.
Nel mio piccolo (ditta da 200 persone --> ridotte a 150 ->> manovra chiudi , riapre nuova ditta , ci ritroviamo in 110 , con gente che lavora da "cinese" , ovvero 10/12 ore al giorno) non vedo molte prospettive... per fortuna non sono legato al tessile in quanto informatico, per sfortuna mi stò guardando in giro e non vedo sbocchi nell'immediato o che non sia "precariato"
O.T : ciao Dani&l, anch'io sono operatore informatico nel settore tessile.
Lavori per caso in Brianza?
ribbaldone
13-04-2006, 19:15
Quando arriverà in europa questo saranno cazzi...
E' grande come una Range, ma costa come una Polo. Si presenta così la Landwind, prima Suv cinese 2 litri a benzina, che sarà venduta in Italia entro la prima metà del 2006 alla cifra di 16 mila euro (a questi prezzi una fuoristrada si trova soltanto usato....).
provate a cercare "Landwind crash test" su google, poi ditemi come si possa vendere un'auto così.
ciao
eddy cudo
13-04-2006, 19:22
Io ci lavoro in un'azienda tessile, quindi stò vivendo in questi anni sulla mia pelle. Molte ditte hanno già chiuso, e molte (anche la mia) sono in dirittura di arrivo. Come detto prima non ha senso avere il desing in italia, visto che la manodopera (gli operai) rimarrebbero a casa lo stesso.
La cosa fastidiosa è il dimezzamento dei costi aprendo società in cina e rivendendo in italia con il marchio che tira su di prezzo ulteriormente (guarda pure la Ferrari). Questa cosa fà schifo, il vero problema non è fermare i cinesi che ci stanno invadendo con i loro *copioni*, ma fermare gli imprenditori italiani che utilizzano il mercato italiano solo per rivendere i prodotti fatti in cina. Ma cazzo avessero la decenza di abbassare il prezzo.
Nel mio piccolo (ditta da 200 persone --> ridotte a 150 ->> manovra chiudi , riapre nuova ditta , ci ritroviamo in 110 , con gente che lavora da "cinese" , ovvero 10/12 ore al giorno) non vedo molte prospettive... per fortuna non sono legato al tessile in quanto informatico, per sfortuna mi stò guardando in giro e non vedo sbocchi nell'immediato o che non sia "precariato"
Completamente d'accordo anche io lavoro nel tessile (indemagliabile) che essendo un prodotto di nicchia e che richiede macchine tecnologicamente molto avanzate e molto costose e la manodopera non incide notevolmente sui costi oltretutto la nostra qualità e know how è decisamente superiore rispetto alla loro infatti non abbiamo il problema di voler chiudere e vendiamo soprattutto ad aziende che vanno a produrre in cina.Nonostante tutto se non fosse per la qualità e il servizio professionale che diamo se guardiamo i prezzi saremmo già morti come tanti altri nostri concorrenti italiani perchè il prezzo dei cinesi è comunque inferiore il perchè?Non è solo un problema di manodopera(nel mio caso non incide tantissimo) ma di vero e proprio dumping promosso dallo stato cinese con l'obbiettivo di affossare i concorrenti esteri e raggiungere in futuro il monopolio.Un altro motivo è che noi giustamente dobbiamo adottare delle sicurezze ambientali per contenere l'inquinamento e salvaguardare le persone che ci lavorano loro sfruttano qualsiasi cosa tanto l'individualità di una persona in cina non è ascoltata possono morire avvelenati che non frega niente a nessuno per finire i copyright non esistono e possono copiare quello che vogliono.
Noi quando esportiamo in cina non hai idea delle tasse che dobbiamo pagare loro per fare il contrario no...
Uno mi chiederà allora perchè non andate a produrre in cina?Per dare la qualità e il servizio che do non è possibile,e secondo se dovessimo finire in cina andremmo solo a insegnare il nostro know how per poi vedersi voltare la faccia quando di te non ne hanno più bisogno.
Fidatevi delle misure di sicurezza vanno prese per combattere questa concorrenza assolutamente sleale e favorire la produzione europea e dei paesi civili.Quando anche loro diventeranno civili le misure dovremo cambiarle ma per ora non possiamo permettere che vengano venduti in italia prodotti fatti alla cazzo di cane con sfruttamento delle persone e senza regole ambientali.
Io ho avuto a che fare soprattutto con la CGIL, e devo dire che quelli all'interno legati a Rifondazione molto spesso sono le persone più onorevoli, molto onesti e decisamente pure di ottima cultura. Quelli invece legati ai DS stendiamo un velo pietoso, non è diverso che parlare della DC. E sono loro quelli che comandano.
Il potere logora e corrompe, al di là di tutto.
Non c'entra per nulla che sia di destra o di sinistra, tanto alla fine sempre lì si arriva.
così mandi in rovina il 90% delle aziende di vestiario/calzature italiano , dato che hanno la produzione in cina :D :D
che fai..blocchi pure tutte le scarpe diadora o fila o lotto ? :D
Ciaozzz
Se è per quello la Diadora è di proprietà dell'Invicta, non è più italiana da molti anni.
Se è per quello la Diadora è di proprietà dell'Invicta, non è più italiana da molti anni.
lo so..ma l'invicta non è italiana?
la sede comunque era a Caerano S.marco... l'invicta de facto non esisteva più... spostavano tutto lì...
Ciaozzz
O.T : ciao Dani&l, anch'io sono operatore informatico nel settore tessile.
Lavori per caso in Brianza?
Sono tra milano e varese :)
eddy cudo
13-04-2006, 20:58
Il primo punto è corretto formalmente ma non nella sostanza: mentre le aziende hanno ricavato un beneficio dalla legge biagi i lavoratori ne hanno ricavato un beneficio effimero ma costantemente limitato nel tempo. Non sono certo un fan del contratto a tempo indeterminato ipertutelato..ma non si può neanche proseguire con lo schiavismo ad oltranza.
Ciò che va fatto, e che spero faccia l'unione, è un aggiustamento di fondo che consenta alle aziende di effettuare apprendistati che rimangano però tali e che non si estrinsichino (soprattutto nella retribuzione e negli orari di lavoro) in un vero e proprio sfruttamento.Non bisogna consentire ai furbi di poter mettere in pratica i loro propositi di sfruttamento.
-Corretto quello che dici come l'esempio dei call center ma questo non vuol dire
eliminare la legge biagi vuol dire migliorarla
2)Il problema delle misure non è nazionale ma europeo..è l'europa che introduce dazi. Ciò che costituisce priorità non sono i dazi sui prodotti cinesi (Alle nostre industrie gliene frega un cavolo dei dazi,guadagnano molto di più col minore costo della manodopera e dei materiali ed inoltre i dazi li danneggerebbero nella "esportazione" in italia) ma i dazi che si autoimpone l'europa e con cui si autolimita. L'europa deve salvaguardare la propria economia..non limitare quella degli altri.
-Non bisogna mettere un blocco totale questo è ovvio ma frenare questa emigrazione delle nostre industrie ed agevolare le nostre produzioni anche perchè siamo davanti a una concorrenza sleale,dove gli operai vengono avvelenati perchè lo stato cinese non impone misure di sicurezza possono copiare quello che vogliono l'etica del lavoro non esiste assolutamente.E
noi permettiamo tutto questo?Fidati se non usiamo delle misure di protezione
quando i cinesi cominceranno a battere cassa e l'etica del lavoro incomincerà anche in cina le nostre aziende saranno tutte un lontano ricordo.
3) l'immigrazione incontrollata e la chiusura dei cpt non sono sinonimi. Se non sbaglio l'unione approva una immigrazione regolamentata..quella che permette ai cittadini onesti di poter lavorare e partecipare (come fanno in molti altri paesi), cosa per noi economicamente conveniente vista l'assenza di volontari italiani per alcune tipologie lavorative. Per ciò che concerne i cpt, dopo lo scoop/scandalo di panorama che ne ha raccontato la dimensione, non credo ci sia molto da dire. Ovvio che la lotta ai clandestini fuorilegge continuerà.
-Su questo punto mi sono espresso male io sono contrario a quei cinesi irregolari ammassati che lavorano per 2 soldi 12 ore al giorno negli scantinati italiani
4)L'affermazione riguardo la causa effetto dello spostamento delle aziende all'estero è abbastanza errata. la causa è l'effetto e l'effetto è la causa e non viceversa. le aziende vanno all'estero perchè c'è un minor costo di produzione e la conseguenza eè la non assunzione in Italia..non il contrario.
-Chiaro ma intanto se le aziende chiudono e si spostano all'estero ci rimettono i dipendenti o sbaglio?
5)ricordo un'azienda di autotrasporti del nord che aveva bisogno di circa 90 autotrasportatori: si presentarono in 3,tra cui una studentessa. Gli immigrati non rubano il lavoro a nessuno..semplicemente fanno i lavori che gli italiani non vogliono fare;purtroppo per gli italiani, non tutti possono essere dirigenti a questo mondo. Se poi gli immigrati sono più qualificati tanto meglio..potrebbero portare una ventata di rinnovamento nella mentalità italica.Non è un caso che in molte regioni quasi l'80% delle nuove imprese contenga o appartenga a stranieri immigrati.
-Agli immigranti regolari sono ultra favorevole devono avere gli stessi diritti di un cittadino italiano ma anche gli stessi doveri di un cittadino italiano.In questo dobbiamo allinearci all'america.Il razzismo deve scomparire siamo cittadini del mondo!
scorpionkkk
14-04-2006, 00:26
-Chiaro ma intanto se le aziende chiudono e si spostano all'estero ci rimettono i dipendenti o sbaglio?
si ma intanto se noin è la cina è taiwan..se non è taiwan sono le filippine..se non sono le filippine è il vietnam e cosi via...non è che ci mettiamo a frenare tutti i paesi che sono in via di sviluppo.
shambler1
14-04-2006, 00:56
In America infatti, persone di ogni razza e religione , vivono uno accanto all'altro in totale armonia e senza alcuna frizione.
lo so..ma l'invicta non è italiana?
la sede comunque era a Caerano S.marco... l'invicta de facto non esisteva più... spostavano tutto lì...
Ciaozzz
Ops....Sì:ops:
Ops....Sì:ops:
e' che 6 anni fa ho fatto 2 mesi di stage alla diadora :D
e mi sono anche occupato dell'inventario del magazzino invicta di torino ( vabbeh non esageriamo :D ho fatto del mero data enter.. sostanzialmente mettevo su excel l'inventario cartaceo :D ) , dato che dovevano portare tutto a caerano sostanzialemte...
nel senso che era vero che era stata l'invicta ad assorbire la diadora , ma alla fine spostavano tutto alla diadora..impiegati compresi..infatti a qualcuno a caerano tremava le chiappe :D dato che a breve sarebbero arrivati dei quadri da torino e magari qualcuno li' sarebbe stato mandato a casa :D
poi..appunto..essendo passati 6 anni , si sa..in sto tempo molte cose cambiano.. ;)
Ciaozzz
e' che 6 anni fa ho fatto 2 mesi di stage alla diadora :D
e mi sono anche occupato dell'inventario del magazzino invicta di torino ( vabbeh non esageriamo :D ho fatto del mero data enter.. sostanzialmente mettevo su excel l'inventario cartaceo :D ) , dato che dovevano portare tutto a caerano sostanzialemte...
nel senso che era vero che era stata l'invicta ad assorbire la diadora , ma alla fine spostavano tutto alla diadora..impiegati compresi..infatti a qualcuno a caerano tremava le chiappe :D dato che a breve sarebbero arrivati dei quadri da torino e magari qualcuno li' sarebbe stato mandato a casa :D
poi..appunto..essendo passati 6 anni , si sa..in sto tempo molte cose cambiano.. ;)
Ciaozzz
Gli ex titolari della Diadora, i Danieli, si sono messi in società con gli ex titolari della Nordica, i Vaccari, e coi proprietari della Tecnica, i Zanatta.
Ora, questa gente qua, con Tomat, controlla buona parte della calzatura del montebellunese ( Lotto, Tecnica, Dolomite, Stone Fly....), però qui su questo Forum si discute sul fatto che la manodopera costa meno in Cina, fanno di qua, fanno di là......
Ragazzi, sta gente aveva l'oro sotto i piedi, e cerca di riciclarselo di continuo aprendo e chiudendo fabbriche, senza neppure porsi il problema di come utilizzare razionalmente i soldi, investendo e credendo nel lavoro.
Tomat è pure presidente di Unindustria Treviso, ma l'unica attività di cui sono capaci è quella di fare gli imprenditori da quattro soldi.
Capisco e condivido molto di più la scelta dei decani tra le famiglie imprenditoriali della calzatura montebellunese, gli Olivieri, che quando hanno capito che il loro ciclo era finito ( da bravi emigranti, la loro visione della globalizzazione è stata un pò diversa, non hanno lasciato gestire i figli ), hanno venduto a questo e a quello, tra cui la Bauer alla Nike, e si sono ritirati a godersi i soldi a Montecarlo, rispetto a questa gente che oltre ad aprire e a chiudere di continuo per spostare soldi, poi li riclano con holding a Taiwan, ma poi danno la colpa al costo del lavoro.
Faccio presente che nella stessa zona vivono e prosperano ditte come l'Alpinestars, la Sidi, etc.....che spostano sì la manodopera pure loro all'Est, ma almeno il lavoro anche qui lo danno. E non producono solo lì.
N.B.: e continuo a far presente che vent'anni fa aziende come la Diadora avevano poco da invidiare alla Nike o all'Adidas, oggi non parliamone neppure.
Colpa dei cinesi? No, la colpa è delle teste.
In America infatti, persone di ogni razza e religione , vivono uno accanto all'altro in totale armonia e senza alcuna frizione.
si, e guai a non accompagnare la vecchietta che deve attraversare la strada... :rolleyes:
Gli ex titolari della Diadora, i Danieli, si sono messi in società con gli ex titolari della Nordica, i Vaccari, e coi proprietari della Tecnica, i Zanatta.
Ora, questa gente qua, con Tomat, controlla buona parte della calzatura del montebellunese ( Lotto, Tecnica, Dolomite, Stone Fly....), però qui su questo Forum si discute sul fatto che la manodopera costa meno in Cina, fanno di qua, fanno di là......
Ragazzi, sta gente aveva l'oro sotto i piedi, e cerca di riciclarselo di continuo aprendo e chiudendo fabbriche, senza neppure porsi il problema di come utilizzare razionalmente i soldi, investendo e credendo nel lavoro.
Tomat è pure presidente di Unindustria Treviso, ma l'unica attività di cui sono capaci è quella di fare gli imprenditori da quattro soldi.
Capisco e condivido molto di più la scelta dei decani tra le famiglie imprenditoriali della calzatura montebellunese, gli Olivieri, che quando hanno capito che il loro ciclo era finito ( da bravi emigranti, la loro visione della globalizzazione è stata un pò diversa, non hanno lasciato gestire i figli ), hanno venduto a questo e a quello, tra cui la Bauer alla Nike, e si sono ritirati a godersi i soldi a Montecarlo, rispetto a questa gente che oltre ad aprire e a chiudere di continuo per spostare soldi, poi li riclano con holding a Taiwan, ma poi danno la colpa al costo del lavoro.
Faccio presente che nella stessa zona vivono e prosperano ditte come l'Alpinestars, la Sidi, etc.....che spostano sì la manodopera pure loro all'Est, ma almeno il lavoro anche qui lo danno. E non producono solo lì.
N.B.: e continuo a far presente che vent'anni fa aziende come la Diadora avevano poco da invidiare alla Nike o all'Adidas, oggi non parliamone neppure.
Colpa dei cinesi? No, la colpa è delle teste.
eh concordo purtroppo.
Ciaozzz
io continuo a non capire come mai i prezzi aumentano dall'oggi al domani ma gli stipendi no, eppure se invece di pagare 1000 euro al mese per un lavoratore ne dai 50 ad un cinese i costi poi dovrebbero essere infinatamente piu' bassi!! riporto l'esempio dei prodotti APPLE, poi le aziende con la globalizzazione si sono ingrassate e basta
LightIntoDarkness
14-04-2006, 10:10
In America infatti, persone di ogni razza e religione , vivono uno accanto all'altro in totale armonia e senza alcuna frizione. :rotfl: evvabbè :rotfl:
io continuo a non capire come mai i prezzi aumentano dall'oggi al domani ma gli stipendi no, eppure se invece di pagare 1000 euro al mese per un lavoratore ne dai 50 ad un cinese i costi poi dovrebbero essere infinatamente piu' bassi!! riporto l'esempio dei prodotti APPLE, poi le aziende con la globalizzazione si sono ingrassate e bastaConcordo e rilancio.. com'è che le aziende che operano in settori "in crisi", vedi costo del petrolio, marcano utili stratosferici e in rialzo? Per quanto accetteremo questa marcia speculazione?
Rispetto al protezionismo: PENSARE DI REINTRODURRE I DAZI SIGNIFICA IGNORARE DI FAR PARTE DI ORGANISMI INTERNAZIONALI (dal G8 al WTO) IN CUI SI SONO PRESI IMPEGNI DI LIBERALIZZAZIONE A LIVELLO INTERNAZIONALE. NON E' POSSIBILE DIRE UNA COSA A LIVELLO INTERNAZIONALE E PERSEGUIRNE ALTRE A LIVELLO NAZIONALE, A SCOPO PROPAGANDISTICO
E comunque lo sappiamo bene come EUROPA E USA SI COMPORTINO IN MANIERA SCORRETTA E SENZA ETICA NE RISPETTO PER LA VITA con la PAC in Europa e i vari "sussidi" che permettono il dumping occidentale nei "paesi in via di svilupp"... CHE SCHIFO.. scusatemi la franchezza. :mad: :(
eddy cudo
14-04-2006, 10:40
io continuo a non capire come mai i prezzi aumentano dall'oggi al domani ma gli stipendi no, eppure se invece di pagare 1000 euro al mese per un lavoratore ne dai 50 ad un cinese i costi poi dovrebbero essere infinatamente piu' bassi!! riporto l'esempio dei prodotti APPLE, poi le aziende con la globalizzazione si sono ingrassate e basta
Bhè non è sempre così in molte cose l'incidenza della manodopera sui costi non è determinante sarà sempre più meccanicizzato il futuro e in molti prodotti l'incidenza maggiore è determinata dalla pubblicità e dalla distribuzione che va regolamentata.In tutti i casi io ho aperto una discussione dove proporre idee per migliorare l'economia.Una mia proposta per risolvere il tuo problema è quello di far partecipare per legge i dipendenti al margine operativo lordo in america è un sistema molto utilizzato per incentivare i lavoratori a fare meglio e riconoscere il merito.
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1179472
jpjcssource
14-04-2006, 10:47
In America infatti, persone di ogni razza e religione , vivono uno accanto all'altro in totale armonia e senza alcuna frizione.
Il cosiddetto "sogno americano", peccato che non si sia mai avverato :doh: , pensi che i neri siano sempre vissuti in armonia con i bianchi o i giapponesi che vivevano negli USA non se la siano vista brutta durante la seconda guerra mondiale, gli italiani venivano considerati spesso mafiosi alla prima vista e spesso osteggiati, gli islamici pensa a come sono malvisti in questo momento. Magari il mondo fosse come dici te, ci farei la firma ;)
Il cosiddetto "sogno americano",
Beh, no. Il "grande sogno americano" e' quello del self made man, l'uomo che si fa dal nulla grazie alla parita' di condizioni di partenza.
Trascende un po' il concetto di armonia multietnica, anzi.. non la considera proprio dandola (erroneamente, direi) per scontata.
Fermo restando che quoto tutto il resto, of course ;)
eddy cudo
14-04-2006, 10:54
Il cosiddetto "sogno americano", peccato che non si sia mai avverato :doh: , pensi che i neri siano sempre vissuti in armonia con i bianchi o i giapponesi che vivevano negli USA non se la siano vista brutta durante la seconda guerra mondiale, gli italiani venivano considerati spesso mafiosi alla prima vista e spesso osteggiati, gli islamici pensa a come sono malvisti in questo momento. Magari il mondo fosse come dici te, ci farei la firma ;)
Dobbiamo togliere però il disfattismo cronico che abbiamo nei confronti del nostro paese per prima cosa.Non va mai bene niente...Poi quando torniamo da un viaggio all'estero molte volte ci dobbiamo ricredere...
nomeutente
14-04-2006, 10:59
Poi quando torniamo da un viaggio all'estero molte volte ci dobbiamo ricredere...
Infatti una volta tornando dalla Francia ero contento di essere di nuovo in Italia e mi sono anche messo a cantare l'inno di Mameli. :)
Poi quando ho preso il primo buco da sfasciare gli ammortizzatori in una galleria non illuminata (autostrada, ovviamente :stordita: ) ho preferito tornare al classico: bandiera rossa.
:rotfl: evvabbè :rotfl:
Concordo e rilancio.. com'è che le aziende che operano in settori "in crisi", vedi costo del petrolio, marcano utili stratosferici e in rialzo? Per quanto accetteremo questa marcia speculazione?
Rispetto al protezionismo: PENSARE DI REINTRODURRE I DAZI SIGNIFICA IGNORARE DI FAR PARTE DI ORGANISMI INTERNAZIONALI (dal G8 al WTO) IN CUI SI SONO PRESI IMPEGNI DI LIBERALIZZAZIONE A LIVELLO INTERNAZIONALE. NON E' POSSIBILE DIRE UNA COSA A LIVELLO INTERNAZIONALE E PERSEGUIRNE ALTRE A LIVELLO NAZIONALE, A SCOPO PROPAGANDISTICO
E comunque lo sappiamo bene come EUROPA E USA SI COMPORTINO IN MANIERA SCORRETTA E SENZA ETICA NE RISPETTO PER LA VITA con la PAC in Europa e i vari "sussidi" che permettono il dumping occidentale nei "paesi in via di svilupp"... CHE SCHIFO.. scusatemi la franchezza. :mad: :(
infatti sono sempre stato contrario al discorso, aiutiamo le aziende...abbassiamo le tasse agli imprenditori....finanziamo il lavoro pubblico e privato e :blah: :blah: se fosse quello il problema non vedremmo presidenti di aziende propietari di ville e ferrari con dirigenti pagati fior di migliaglia di euro e con agevolazioni di macchine & benzina & cellulare & ricarica ,quando e' fallita la parmalat non e' che Tanzi ha chiesto la colletta per pagare gli avvocati anzi e cosi tutti quelli che hanno dichiarato bancarotta. Il vero problema in Italia e' che manca una legge che tuteli il lavoratore in quanto cittadino in quanto avente diritti oltre che solo doveri, d'obbligo e morali.
Infatti una volta tornando dalla Francia ero contento di essere di nuovo in Italia e mi sono anche messo a cantare l'inno di Mameli. :)
Poi quando ho preso il primo buco da sfasciare gli ammortizzatori in una galleria non illuminata (autostrada, ovviamente :stordita: ) ho preferito tornare al classico: bandiera rossa.
Io ogni volta che tornavo dalla Germania, mi tornava un attimo di felicità a sentire una radio italiana, poi all'uscita dell'autostrada a Trento, nella bolgia del traffico italiano, lentissimo e indisciplianto ( ovviamente a paragone di quello tedesco ), mi veniva una voglia folle di risintonizzarmi su emittenti in lingua tedesca, e spesso pure ho dovuto resistere alla tentazione di tornare indietro. :muro:
kintaro oe
14-04-2006, 19:01
Rispetto al protezionismo: PENSARE DI REINTRODURRE I DAZI SIGNIFICA IGNORARE DI FAR PARTE DI ORGANISMI INTERNAZIONALI (dal G8 al WTO) IN CUI SI SONO PRESI IMPEGNI DI LIBERALIZZAZIONE A LIVELLO INTERNAZIONALE. NON E' POSSIBILE DIRE UNA COSA A LIVELLO INTERNAZIONALE E PERSEGUIRNE ALTRE A LIVELLO NAZIONALE, A SCOPO PROPAGANDISTICO
Vallo a dire ai dipendenti della DONORA, una ditta che dalle mie parti ha recentemente chiuso i battenti per trasferire la produzione dove costa di meno, lasciando a piedi centinaia di persone !!!
http://www.romanoonline.it/news/eco/fumagalli_chiusura_donora.asp
http://www.pane-rose.it/files/index.php?c7:o17:p135
http://www.filtea.cgil.it/04-TERRITORI/prima.htm
http://www.beppegrillo.it/2005/02/nessuno_tocchi.html
http://www.cgil.lombardia.it/puntof2003/pf_notizia.php?tipo=2&ID=638
....e a questo si aggiunge anche l'europa e la sua ridicola regolamentazione delle quote....
http://www.corriereagricolo.crol.it/index.asp?id=140&edizione=20060216&idTabella=
Cavolo !!!
Fai una ricerca con google e trovi montagne di indirizzi inerenti all'industria in generale che dismette la produzione, e tutto questo alle spalle dei lavoratori italiani !
Io lavoro in uno scatolificio, settore in cui copre una grande varieta' di tipologie di merci, e le avvisaglie di questi ultimi mesi sono allarmanti !!!
L'80% della nostra merce va' a inscatolare prodotti cinesi, prodotti che vanno dal tessile in generale (cina,romania), alla posateria (cina), prodotti tecnologici (cina), giocattoli (cina), ecc.
A questo aggiugiamo che fino a poco tempo fa', arrivavano i prodotti cinesi, e noi li inscatolavamo, ora le scatole hanno iniziato anche loro a farle.
Di questo passo non fatico a credere che se non si prenderanno provvedimenti urgenti, dalle mie parti, culla dell'imprenditoria tessile , inizieranno delle manifestazioni non propriamente pacifiche.
http://www.confartigianatoimola.com/news.cfm?wid=157
http://www.agricolturaitalianaonline.gov.it/contenuti/attualit/attivit_ministro/italia/la_cina_nel_piatto?eZSESSIDagriconline=233164b270ad86e93b83b0b561e495b4
http://www.romaexplorer.it/marketing/import_export/business/importazione-cosmetici.htm
http://www.3csrl.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=880&topic=4
Vorrei capire quali settori merceologici, oltre a quelli gia' persi da tempo, dobbiamo dismettere, quanti operai dobbiamo lasciare a casa ancora, per questa famosa globalizzazione ?!?!?!?
Facile dire "dobbiamo innovare", dobbiamo eliminare gli sprechi, dobbiamo espanderci per renderci competitivi, finche' NON si tocca con mano la realta' delle cose, andando in giro per le industrie, a parlare con le persone che ci lavorano, che le amministrano.
Facile fare questi discorsi finche' si resta dietro a una scrivania e si sta' a digirare su un pc tutto il giorno.....
Secondo me, una delle peggiori uscite di prodi nella campagna elettorale e' stata la sua chiara intenzione di fare a napoli un porto internazionale per l'arrivo di merci dai paesi orientali, e giustamente, il piccolo e medio imprenditore che non ha stabilimenti in cina, e che vuole a tutti i costi continuare a lavorare in italia e per l'italia e' restato allarmato da simili affermazioni !
ciao!
kintaro oe
14-04-2006, 19:04
http://www.codacons.it/codaconsnews/2005/17.pdf
Stiamo facendo lotte serrate per il transgenico, ma questi prodotti non si sa nulla.....e ce li ritroviamo sulle nostre tavole....
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