Ewigen
12-04-2006, 23:04
SWAZILAND 12/4/2006 17.01
PROTESTE ANTIMONARCHICHE BLOCCANO CONFINE COL SUDAFRICA
[Misna] I varchi di confine tra Sudafrica e Swaziland sono rimasti bloccati oggi da manifestazioni di protesta contro il regime monarchico in Swaziland. Un’organizzazione sudafricana di sostegno all’opposizione antimonarchica dello Swaziland (in cui confluiscono anche esponenti dei sindacati e del partito comunista sudafricano) ha allestito oggi blocchi stradali lungo alcuni dei principali valichi che, dalla provincia sudafricana del Kazulu Natal, portano in Swaziland, dove le manifestazioni pubbliche sono vietate. Cortei e proteste si sono verificati in tutti i principali varchi sudafricani: Golena, Mahamba, Mananga, Matsamo e Oshoek, quest’ultimo il principale posto di frontiera tra le due nazioni africane. Le manifestazioni, dicono gli organizzatori, vogliono ricordare che in questo giorno 33 anni fa il re Sobuza II, padre dell’attuale sovrano Mswati II, impose lo stato di emergenza in Swaziland, tutt’ora in vigore, provvedimento che permetterebbe al governo monarchico di perseguire gli oppositori politici e violare i diritti umani. Le autorità della piccola monarchia dell’Africa australe hanno fatto sapere di aver rinforzato il dispositivo di sicurezza dispiegato lungo la frontiera interessata dalla proteste. Lo Swaziland è una monarchia ‘costituzionale’ in cui il sovrano detiene sostanziali poteri incluso quello di nominare il primo ministro e le principali cariche politiche e giudiziarie del paese; i partiti politici non sono ammessi. Gli organizzatori della manifestazioni chiedono la convocazione di un’assemblea costituente democraticamente eletta, la liberazione dei prigionieri politici e il riconoscimento dei diritti di associazione e organizzazione politica oggi vietati dalla legge.
PROTESTE ANTIMONARCHICHE BLOCCANO CONFINE COL SUDAFRICA
[Misna] I varchi di confine tra Sudafrica e Swaziland sono rimasti bloccati oggi da manifestazioni di protesta contro il regime monarchico in Swaziland. Un’organizzazione sudafricana di sostegno all’opposizione antimonarchica dello Swaziland (in cui confluiscono anche esponenti dei sindacati e del partito comunista sudafricano) ha allestito oggi blocchi stradali lungo alcuni dei principali valichi che, dalla provincia sudafricana del Kazulu Natal, portano in Swaziland, dove le manifestazioni pubbliche sono vietate. Cortei e proteste si sono verificati in tutti i principali varchi sudafricani: Golena, Mahamba, Mananga, Matsamo e Oshoek, quest’ultimo il principale posto di frontiera tra le due nazioni africane. Le manifestazioni, dicono gli organizzatori, vogliono ricordare che in questo giorno 33 anni fa il re Sobuza II, padre dell’attuale sovrano Mswati II, impose lo stato di emergenza in Swaziland, tutt’ora in vigore, provvedimento che permetterebbe al governo monarchico di perseguire gli oppositori politici e violare i diritti umani. Le autorità della piccola monarchia dell’Africa australe hanno fatto sapere di aver rinforzato il dispositivo di sicurezza dispiegato lungo la frontiera interessata dalla proteste. Lo Swaziland è una monarchia ‘costituzionale’ in cui il sovrano detiene sostanziali poteri incluso quello di nominare il primo ministro e le principali cariche politiche e giudiziarie del paese; i partiti politici non sono ammessi. Gli organizzatori della manifestazioni chiedono la convocazione di un’assemblea costituente democraticamente eletta, la liberazione dei prigionieri politici e il riconoscimento dei diritti di associazione e organizzazione politica oggi vietati dalla legge.