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View Full Version : Lettera di Pannella a Beppe Grillo


*andr3a*
06-04-2006, 19:27
spero non ci sia già il 3d, ma non l'ho trovato. Pubblico la lettera che Pannella ha scritto a grillo, certe cose scritte personalmente le trovo terribili.

Caro Grillo,
tu conosci quanto mi siano propri ispirazioni, obiettivi, urgenze che proponi e che tanta presa di coscienza, di dibattito e di consenso stanno suscitando; a cominciare dalle fonti rinnovabili per andare alla riduzione degli sprechi, al far tesoro della spazzatura che sommerge e inquina il mondo, alla promozione ed alla tutela dei produttori indipendenti. Scusami ma non ce l’ho fatta, con i casini nei quali sono stato impegnato, diciamo totalmente, a scriverti prima sul tuo documento sulle risorse energetiche.
Comunque non tutti i mali vengono per nuocere, il documento è utile, prezioso, ma (mi) urge anche “altro”.
Beppe, “quanto, cosa, come consumiamo – e produciamo” è il problema che con e grazie a te si può sperare ora di affrontare; per tentare di tappare le falle aperte da decenni di politiche energetiche sciagurate, dove il petrolio è stata la benzina della corruzione dei partiti e degli Stati, della creazione e del mantenimento di dittature sanguinarie. Ma alla base, all’origine di tutto, dobbiamo chiederci e sapere: tutto questo per chi è, di chi è? Insomma “Quanti siamo?” “Energia”, per chi? Quanti? per 3, 6, 9, e via crescendo, miliardi di “persone”, di consumatori?
Se il nazicomunismo cinese non avesse stabilito da generazioni di nazisticamente impedire la natalità, sterminando con la forza dello Stato feti e neonati, e genitori “colpevoli”, a che punto di già non saremmo?
Se non imbocchiamo subito la strada di un “rientro dolce” della popolazione del pianeta da 6 miliardi di persone più o meno alla metà nell’arco di 4 o 5 generazioni, di un secolo, continueremo ad esser travolti dallo tsumani natalista, che ha visto alleati nei decenni precedenti sia i poteri fondamentalisti clericali, Vaticano in testa, sia il Potere dell’Impero sovietico e quelli fascisti, nazisti, totalitari di ogni tipo, che hanno imposto e impongono all’umanità di procreare, di moltiplicarsi bestialmente, irresponsabilmente, condannando centinaia di milioni di bambini a morire di fame, stenti, guerre…
Insomma, una energica, immediata politica demografica di “rientro dolce” mi appare come coessenziale per realizzare politiche di risparmio energetico e di investimento sulle fonti rinnovabili per il futuro del nostro paese il documento sulle risorse energetiche.
Lo ripeto: fascismo, nazismo, comunismo stalinista, fondamentalismi vaticani, talebani, e quelli nazionalisti e razzisti hanno rilanciato in questi giorni dissennate politiche nataliste.
Oggi, in questi giorni, in Italia i programmi elettorali, i congressi dei partiti recitano un dogma comune: la “difesa della famiglia”. E per “famiglia” intendono la riproduzione continua, intensificata, statalmente incentivata, con milioni di mancia ad ogni bebé, sovvenzioni e detassazioni alla famiglie più numerose… Non una voce si alza contro, a parte i… soliti… Radicali? Rosa nel Pugno? Margherita e Udc, Mastella e Lega trainano possenti, a rimorchio F.I. e in ginocchio perfino i DS, “Verdi” e Comunisti “distratti”.
La famiglia? Quale? Quali diritti sociali, “etici”, politici per i suoi “costitutori”, donne e uomini di ogni latitudine, colore, opinione, religione? Beppe: anche tu hai l’età per ricordare - siamo ancora in tanti - ma stiamo per essere travolti se gli “altri”, i “giovani” non sanno: “Dio, Patria, Famiglia”. La “bomba” non è quella “nucleare”, se non in termini di rischio, di pericolo. Ma la “bomba demografica” deflagra da più di un secolo e sul suo cammino distrugge tutto: natura, umanità, pianeta, appesta il mondo e i suoi dintorni.
Lanciamo anche questo SOS, questo MayDay? Io sono pronto, da tempo a dare una mano, e di più. Dai tempi del Club di Roma, quando proponemmo Aurelio Peccei (e chi sarà mai?) a Presidente del Consiglio…
Ma che disastro quella genìa di sessuofobi, di assolutisti, di disperati, di blasfemi accumulatori di ori e di poteri, di impotenti e prepotenti, sbarcati, di nuovo, da una sponda all’altra del Tevere, e che disperazione i potenti, prepotenti, impotenti di qui, che hanno loro spalancato porte e portoni del Palazzo e delle loro storie, e coscienze!”.
Marco Pannella

non riesco a capire se la vita la si ama o la si disprezza. non si possono imho far discorsi generali sulle nascite. che vuol dire rientro dolce? se io voglio avere la gioia di mettere al mondo 5 figli dovrei trattenermi?

aspetto vostri pareri

prio
06-04-2006, 19:28
spero non ci sia già il 3d, ma non l'ho trovato.

Mi pare fosse gia stata postata, ora cerco.
Se non trovo riapro.

appunto, riapro.

francoisk
06-04-2006, 20:16
ho sempre pensato che sulla terra siamo troppi,e un controllo delle nascite risolverebbe tantissimi problemi.

Lorekon
06-04-2006, 20:30
d'accordo con Pannella, purtroppo nessuno vuole vedere i limiti dello sviluppo che però, anche se si finge di non vederli, ci sono.

ci aspetta un brutto risveglio.

Swisström
06-04-2006, 20:34
Basta limitare l'immigrazione... sai quanto me ne frega se in cina sono settanta miliardi e in africa 90... basta che qui ce ne sia il giusto.

franklar
06-04-2006, 20:44
Basta limitare l'immigrazione... sai quanto me ne frega se in cina sono settanta miliardi e in africa 90... basta che qui ce ne sia il giusto.



significa che non limiti l'immigrazione nemmeno con le armi puntate sui confini :doh:

Lorekon
06-04-2006, 20:45
Basta limitare l'immigrazione... sai quanto me ne frega se in cina sono settanta miliardi e in africa 90... basta che qui ce ne sia il giusto.

pura illusione.

se nel resto del mondo si pappano acciaio e petrolio, se buttano CO2 in atmosfera, non è che sei a posto perchè lì da te sono in pochi.

schizzano in alto i prezzi (sta già succedendo) e l'aria te la respiri anche tu.
Global Clima Change.

certi fenomeni, naturali ed economici, sono globlali per loro stessa natura.

cerchiamo di non essere provinciali...

svarionman
06-04-2006, 20:47
Basta limitare l'immigrazione... sai quanto me ne frega se in cina sono settanta miliardi e in africa 90... basta che qui ce ne sia il giusto.
...spera che nel tuo orticello non finisca mai l'erba

nothinghr
06-04-2006, 20:48
Basta limitare l'immigrazione... sai quanto me ne frega se in cina sono settanta miliardi e in africa 90... basta che qui ce ne sia il giusto.
mm, interessante, e molto praticabile direi :doh:

Swisström
06-04-2006, 20:52
Avete ragione, basta impedirgli di armarsi e quando son troppi buttargli un qualche ordigno termonucleare sulle teste :)














ovviamente sto scherzando :sofico: ... avete ragione, ma io preferisco continuare a pensare al mio orticello, e preservare quanto più a lungo possibile e meglio, quello.

*andr3a*
06-04-2006, 20:54
bisogna trovare un pianeta da colonizzare! andiamo su marte! :D

Lorekon
06-04-2006, 20:54
ma che si amino alla follia, basta che mettono su il gommolo o pigliano la pillola.
va anche a loro vantaggio, senza dubbio.

pisto
06-04-2006, 20:56
Basta limitare l'immigrazione... sai quanto me ne frega se in cina sono settanta miliardi e in africa 90... basta che qui ce ne sia il giusto.
che mentalità ristretta... :nono:

ironmanu
06-04-2006, 21:35
beh in cina mi pare che già ci sia stato il controllo delle nascite...
In africa figliano per ragioni statistiche e culturali.

GioFX
06-04-2006, 21:39
"In africa figliano per ragioni statistiche e culturali?"

:eek:

ma dico, mai sentito parlare di povertà?

matteo1
06-04-2006, 21:42
è da tempo che la penso così;ma uno stato che si trova vicino a Roma è contrario,preferendo spedire i missionari.Quando qualcuno parla di controllo delle nascite loro tirano in ballo,ad arte,quello che avvenne durante la fase che ha preceduto la 2a guerra mondiale.
:doh:

matteo1
06-04-2006, 21:44
ma dico, mai sentito parlare di povertà?
e quindi secondo te fare figli vuol dire diventare ricchi?
Io credo sia questione di mancanza di "cultura" ,forse è anche uno dei pochi momenti di felicità che possono avere. :(

GioFX
06-04-2006, 22:01
e quindi secondo te fare figli vuol dire diventare ricchi?
Io credo sia questione di mancanza di "cultura" ,forse è anche uno dei pochi momenti di felicità che possono avere. :(

?

intendevi il contrario...

povertà, mancanza di istruzione, strutture sanitarie, guerra, questo è l'ambiente dove si prolifera senza controllo... è una condizione comune in tutto il terzo mondo, soprattutto in africa ma anche in america latina e in alcuni paesi asiatici.

matteo1
06-04-2006, 22:08
?

intendevi il contrario...

povertà, mancanza di istruzione, strutture sanitarie, guerra, questo è l'ambiente dove si prolifera senza controllo... è una condizione comune in tutto il terzo mondo, soprattutto in africa ma anche in america latina e in alcuni paesi asiatici.
ah ecco,avevo capito male ;)

*andr3a*
06-04-2006, 22:10
ma secondo voi perchè nei paesi ricchi si figlia poco e in quelli poveri molto? perchè stiamo bene e non vogliamo prenderci troppe responsabilità, avere la "noia" di accudire bambini e vogliamo più tempo per noi stessi? allora mi domando, è la ricchezza che ha portato natalità bassa o la natalità che diminuiva ha aiutato la ricchezza?

matteo1
06-04-2006, 22:14
ma secondo voi perchè nei paesi ricchi si figlia poco e in quelli poveri molto? perchè stiamo bene e non vogliamo prenderci troppe responsabilità, avere la "noia" di accudire bambini e vogliamo più tempo per noi stessi? allora mi domando, è la ricchezza che ha portato natalità bassa o la natalità che diminuiva ha aiutato la ricchezza?
nei paesi poveri si fanno tanti figli sia per motivi di ignoranza,ma forse anche perchè è l'unico "svago" che hanno;in quelli ricchi invece i figli sono un costo,un impedimento alla carriera,una rottura di scatole(soprattutto se devi andare in vacanza o uscire nel weekend),e via dicendo.

*andr3a*
06-04-2006, 22:17
ci vorrebbe una via di mezzo più "umana".

Kars
06-04-2006, 22:47
#cut#
non riesco a capire se la vita la si ama o la si disprezza. non si possono imho far discorsi generali sulle nascite. che vuol dire rientro dolce? se io voglio avere la gioia di mettere al mondo 5 figli dovrei trattenermi?

aspetto vostri pareri

se non fosse che gia' avevo sentito pannella pronunciarsi sull' esplosione demografica, non avrei creduto a questa lettera leggermente superficiale.
Non viene considerato che prima di arrivare a conseguenze drastiche come la sterilizzazione e lo sterminio, partendo dal presupposto che il rientro dolce risultera' inutile visto il danno ambientale e l' insufficienza di materie prime a cui si sta' arrivando, bisogna un attimino pensare che oltre al pericolo demografico ce' quello sullo sviluppo e sui consumi, basti pensare che un americano medio consuma e inquina come 20 persone sudafricane e non credo che questo dato tenga conto della durata della vita in quei posti.
finisco quotando il celebre Cousteau che gia' nel 1991 diceva: «per stabilizzare la popolazione mondiale, dobbiamo eliminare 350 mila persone al giorno. E’ una cosa terribile a dirsi, ma è anche peggio non dirla».
ciao


_____
Kars2

joesun
06-04-2006, 23:31
la lettera di pannella esprime sicuramente pensieri coraggiosi. soprattutto in un periodo in cui in linea di massima viene sostenuta una strenua difesa della vita che nasce.

io penso che lo scenario di pannella sia veramente catastrofico..però, secondo me, prima di valutare la riduzione della popolazione si dovrebbe valutare l'ipotesi di istruire le popolazioni dei paesi in via di sviluppo allo sfruttamento delle materie prime che possiedono e di cui sono depredati continuamente dal mondo sviluppato. sono convinto che se agli africani venisse data la possibilità di costituire un proprio sistema di imprese secondo canoni lavorativi aderenti alla dichiarazione dei diritti dell'uomo, avrebbero anch'essi la possibilità di partecipare attivamente a un mercato globale che a quel punto sarebbe realmente competitivo e quindi comporterebbe un'ottimizzazione dei fabbisogni e dei mezzi.

il sistema della civiltà umana è continuamente in uno stato anomalo per le sue esigenze e per la sua capacità di autolimitarsi. finchè una minima parte della popolazione sprecherà le risorse che servirebbero alla restante maggior parte il sistema sarà instabile e continuerà a diventare sempre più critico.

purtroppo se si fosse agito secondo questi principi, prima di aprire i mercati a cinesi e indiani si doveva verificare che questi producessero nelle nostre stesse condizioni. invece, poichè l'interesse di chi ha deciso tale apertura richiedeva che ciò avvenisse immediatamente e in quelle condizioni, ci troviamo sull'orlo del crack e con uno spostamento dell'asse economico a oriente. in un sistema economico di prevaricazioni come quello in cui viviamo, l'unico destino per noi che ci stiamo trovando adesso in queste condizioni è quello di soccombere al tritacarne del boom dei paesi asiatici.

ci vogliono scelte politiche coraggiose e drastiche per cambiare questo stato di cose. e soprattutto devono essere scelte unanimi.

allo stato attuale la vedo veramente male. :(

joesun
06-04-2006, 23:33
e quella mente illuminata di pasolini quando diceva che era per il progresso ma non per lo sviluppo c'aveva preso in pieno...