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View Full Version : Argentina:Almeno 4.000 boliviani impiegati come “manodopera schiavizzata”


Ewigen
03-04-2006, 21:40
ARGENTINA 3/4/2006 20.42
MIGLIAIA DI BOLIVIANI SFRUTTATI IN FABBRICHE DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA

Almeno 4.000 boliviani sono impiegati come “manodopera schiavizzata” in centinaia di fabbriche clandestine e altri 11.000 lavorano in condizioni irregolari nella sola provincia di Buenos Aires: lo ha riferito il responsabile per la produzione del governo della capitale, Enrique Rodríguez, intervistato dal quotidiano ‘La Nacion’ a pochi giorni dall’incendio scoppiato giovedì scorso in uno stabilimento illegale nel quartiere di Caballito, che ha provocato la morte di sei cittadini boliviani, tra cui quattro bambini. “Molti boliviani provengono da zone agricole e finiscono per essere sfruttati qui. Sappiamo che al momento esistono almeno 1.600 imprese che danno lavoro a boliviani, 160 totalmente illegali. All’esterno appaiono come semplici abitazioni, in realtà sono fabbriche gestite dalla criminalità organizzata che contratta i lavoratori alla frontiera e li obbliga a lavorare dietro minaccia” ha detto Rodríguez. Il funzionario ha annunciato l’avvio di ispezioni in 270 centri di produzione tessile dove si suppone lavorino clandestinamente immigrati boliviani irregolari: “Non saranno comunque espulsi, cercheremo di regolarizzare la loro situazione e li assisteremo attraverso il ministero dello Sviluppo sociale” ha sottolineato Rodríguez. Nel corso della giornata centinaia di boliviani si sono radunati di fronte al palazzo del governo di Buenos Aires per commemorare le vittime dell’incendio e protestare contro la mancanza di garanzie lavorative. Sventolando bandiere e striscioni, hanno chiesto il “rispetto della dignità della comunità boliviana in Argentina”, che conta circa un milione e mezzo di persone.[PIME]

Ewigen
04-04-2006, 22:16
ARGENTINA 4/4/2006 13.14
BOLIVIANI SFRUTTATI, CHIUSE LE PRIME FABBRICHE

Le autorità argentine hanno ordinato la chiusura di 12 fabbriche tessili e ne hanno ispezionate un’altra novantina, al termine della prima giornata di controlli a tappeto ordinati dall’esecutivo di Buenos Aires alle centinaia di imprese che utilizzano, spesso illegalmente, manodopera boliviana, come denunciato due giorni fa dal responsabile per la produzione del governo della capitale, Enrique Rodríguez, in un’intervista rilasciata al quotidiano ‘La Nacion’. Le ispezioni, che proseguiranno nei prossimi giorni, hanno lo scopo di combattere il lavoro clandestino sfruttato e di verificare le condizioni di igiene e sicurezza negli impianti attivi a Buenos Aires dopo che, quattro giorni fa, un incendio ha devastato una fabbrica uccidendo sei persone. Le aziende chiuse, secondo quanto riferito dalle autorità, sono quelle in cui erano assenti i requisiti minimi per garantire la sicurezza degli operai e in cui, non di rado, alcune delle persone occupate – in alcuni casi intere famiglie - rimanevano persino a dormire, spesso in condizioni igieniche disperate. Il ministero per i Diritti umani e sociali ha già disposto strutture d’emergenza per accoglierle mentre il governo ha istituito un numero diretto per denunciare casi di sfruttamento. Intanto la comunità boliviana a Buenos Aires ha inscenato ieri una manifestazione di protesta per reclamare migliori condizioni di lavoro e di vita. Secondo Rodríguez, almeno 4.000 boliviani sono impiegati come “manodopera schiavizzata” in centinaia di fabbriche clandestine e altri 11.000 lavorano in condizioni irregolari nella sola provincia di Buenos Aires. Implicate sarebbero almeno 1.600 imprese, 160 delle quali considerate “certamente illegali”. Tutte riceveranno le visite degli ispettori del governo, nei prossimi giorni.